Descrivetemi queste sensazioni

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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Marco83
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Messaggio da Marco83 »

VOLO DI RITORNO (BARCELLONA-PISA - CLICKAIR - AIRBUS A320) 31 OTTOBRE 2007

La sera prima sono in albergo e comincio a pensare che domani devo riprendere l'aereo. La paura sale un pochino ma è una paura più consapevole di quella dell'andata ma allo stesso tempo una paura che so di poter controllare e di poter superare e che so che si esaurirà subito dopo il decollo. La paura è quella di provare di nuovo quella sgradevole sensazione al decollo, anche se si tratta di una cosa brevissima e sopportabilissima.
Tutto sommato la mia breve vacanza a Barcellona è trascorsa bene e il pensare all'aereo mi faceva sentire euforico.
Morale della favola arriva la mattina seguente. Partiamo presto dall'albergo, e meno male perchè per strada c'era un traffico impressionante, l'aerobus ci lascia al terminal B di El Prat alle 8:30 e giriamo un po' per i negozi aspettando l'apertura del check-in. Questa volta sono più rilassato mentalmente ma avverto un po' di ansia nei miei battiti e nel respiro (avevo smesso da due giorni di prendere le mie erbe rilassanti...tutta roba legale e blanda, niente farmaci :lol: ).
Facciamo il check-in, compriamo le gommose (accidenti i lecca lecca non li avevano), telefoniamo a casa per avvisare che di lì a poco saremmo partiti e di conseguenza arrivati.
Passa l'ora prevista per il decollo (doveva essere alle 11:05 ma sono già le 11:20) ed ecco che arriva l'Airbus, lo attaccano ad un tubo stile quelli che portano i giocatori in campo a San Siro, strappano il biglietto e mi ritrovo a camminare lungo il tubo per salire sull'aereo. Penso sempre: chissa se mi verrà ancora da piangere e se urlerò e nel mentre chiedo alla mia ragazza se può starmi ancora parecchio vicina come ha fatto all'andata, lei mi risponde di si e so di poter affrontare tutto.
Arrivo in aereo e infatti non piango e le prometto di provare a non urlare mentre si stacca.
I posti sono proprio sopra l'ala ma comunque si riesce a vedere giù lo stesso.
Si chiude il portellone e parte una musica stile marrakech che all'andata non c'era. Stessi rumori di dinamo e stesso balletto delle hostess.
L'aereo si muove e sembra che stia giocando a snake, su e giù per le piste allontanandosi sempre di più dall'edificio. Passano circa 10 minuti in cui mi girano un po' le scatole e soprattutto mi viene paura perchè il solito dissidente davanti non ha ancora spento il telefonino, ma fortunatamente dopo aver ricevuto un'ultima chiamata lo spegne e io soo più tranquillo.
Siamo in pista, parte l'aereo davanti al nostro. C'è ancora il semaforo rosso ma il nostro aereo comincia a muoversi piano e poi accelera. Niente accelerazione forte, la mia Grande Punto accelera più forte e in un tempo di circa 20 secondi l'aereo si stacca. Stavolta sono ben appoggiato al sedile, guardo avanti e avverto la salita meno di quanto avvertivo la partenza dell'ascensore dell'hotel. Solite scossette in salita e anche quando buchiamo le nuvole, stesse lievi sensazioni di vuoto ma leggerissime quando l'aereo si assesta. Stavolta la salita mi sembra sia durata un po' di più e anche quando tolgono il segnale delle cinture l'aereo sembra stia ancora salendo.
Sotto ci sono solo nuvole, tante nuvole e io come all'andata ho paura che da un momento all'altro dicano che stiamo per incontrare una turbolenza ma niente, da quel che capisco dicono soltano che è meglio tenere allacciate le cinture, anche se effettivamente non si è accesa nessuna luce.
Questa volta si è sentita qualche scossetta in più, non nel senso di intensità ma di frequenza.
Ogni tanto la solita sensazioni di vuoto ma leggerissima, un po' più forte l'ho avverita mentre abbiamo iniziato la discesa (ma sempre sopportabilissima).
In un'ora di viaggio ci ritroviamo a bucare di nuovo le nuvole, qualche scossetta ed eccoci a Pisa.
Stesso atterraggio morbido, stessa frenata meno potente di un'inchiodata in Eurostar e mentre scendo mi faccio scattare una foto dalla mia ragazza qundo ancora sono sulle scalette.

TIRANDO LE SOMME
Paura del decollo superata, anche se fosse potente come all'andata posso sopportarlo. A proposito perchè all'andata l'ho avvertito forte e al ritorno no?
Quando sono su ho paura di trovare una turbolenza o il cosiddetto "vuoto d'aria" che poi è tutto fuorchè un vuoto.
Nonostante queste paure prevenitve il volo mi è piaciuto e ci torno proprio volentieri. Sto pensando a dicembre di fare un volo di 2 o 3 ore che meta mi consigliate? Lo faccio in previsione di New York a febbraio/marzo, viaggio in cui volerò da solo.
Ho capito di avere paura delle situazioni che non conosco. Infatti temo turbolenze e vuoti d'aria, che credo di non aver incontrato durante questi due viaggi...le scossette non sono turbolenze e le lievi sensazioni di vuoto non sono "vuoti d'aria" vero?

Comunque devo ringraziarvi perchè mi avete fatto apprezzare il volo e soprattutto conosco ora molte più cose di quante non ne conoscano la maggior parte dei frequent flyer. Credo proprio che se non avessi letto le 4 regole e non avessi compreso perchè gli aerei stanno in aria sopra me la sarei fata veramente sotto, mi sarei sentito nel vuoto e invece quella sensazione non l'ho mai avuta.

A che punto sono? Perchè non vorrei peccare di troppo coraggio ora...
Marco83
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Messaggio da Marco83 »

Riassumo un po' di domande perchè vedendo che nessuno ha risposto forse questo è imputabile alla lunghezza dei miei due racconti:

Perchè all'andata ho sentito una forte sensazione di schiacciamento alla testa durante lo stacco e al ritorno no? Può essere imputable al raffreddore?

Non credo di aver provato turbolenze e "vuoti d'aria" anche se l'aereo sopra ogni tanto tremava e ha tremato anche quando siamo passati tra le nuvole. Specialmente al ritorno non hanno acceso la luce delle cinture ma hanno detto che era meglio tenere la cintura da seduti. Le hostess sembravano stare in piedi sul treno, ogni tanto si tenevano ai sedili. Le turbolenze sono molto peggio?
E i vuoti d'aria sono molto peggio della sensazione di vuoto di quando l'aereo è in discesa?
E cosa più importante: la normalità è trovare il tempo che ho trovato io oppure è un caso che non ci siano state turbolenze?

Domanda più bella: Una meta sulle due o tre ore di volo con partenza da Milano per dicembre, cosa mi consigliate? Io pensavo una tra Londra, Dublino, Oslo. Più o meno quanto ci vuole per raggiungere queste tre città in volo?

Grazie, spero che qualcuno risponda alle mie domande.
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Fearless flyer
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Messaggio da Fearless flyer »

Difficile dare una risposta alle tue domande.
Il naso è sicuramente un organo parecchio importante per l'aereo, più che per altri mezzi di trasporto. Sarebbe necessario, tuttavia, valutare quanto fossi raffreddato e quanto questo compromettesse anche le capacità di compensazione. Considera, tuttavia, che l'ansia amplifica moltissimo tutte le sensazioni e le percezioni che si provano sull'aereo per cui è anche possibile che questo schiacciamento alla testa possa essere stato amplificato dalla paura.

Marco ma ora ricominci con le domande su "come sono queste sensazioni"? :roll: :lol: :lol:
Ora devi pensare SOLO a volare, senza farti altre paranoie, vola e basta e se ci saranno turbolenze, scoprirai cosa si prova.

Luca
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Marco83
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Messaggio da Marco83 »

Grazie Luca, infatti ho in programma un altro volo per Dicembre, non voglio farmi mancare niente.

Da Milano quanto ci vuole ad arrivare a Londra? E a Dublino?
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Galaxy
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Messaggio da Galaxy »

Milano - Londra?

Intorno alle 2 ore di volo ;)

e per Dublino sarà qualcosina in più... diciamo una mezz'oretta o anche meno...
Federico
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Marco83
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Messaggio da Marco83 »

Si è il volo che fa per me. Non troppo corto ma nemmeno troppo lungo.
Giusto per mettermi alla prova prima del big ones negli Stati Uniti
Wroang
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Anche io porto la mia esperienza!!!

Messaggio da Wroang »

Ciao a tutti, sono una new entry, dopo essere stata silenziosa lettrice delle vostre esperienze. Ho preso il 14 agosto per la prima volta un volo, e ieri sono tornata, incoraggiata dal mio ragazzo. Inutile dire che ero terrorizzata, ho letto questo topic e anche gli altri presenti sul forum e le vostre parole mi hanno sicuramente incoraggiata, anche se la parte spaventata di me tremava alla descrizione delle sensazioni che si provano durante il volo (nonostante le parole rassicuranti). Ho passato tutto il giorno prima della partenza a piangere, prefigurandomi chissà quale tremenda esperienza. Mi dicevo "Anche tutte queste persone che avevano una grande paura ce l'hanno fatta... ce la farò anche io!!" Ma un po' dubitavo che tra voi non ci fosse qualcuno sensibile quanto me.
Quindi ci tengo a portare anche io la mia esperienza... premetto che sono una persona "delicatina", alle diverse sensazioni, prima tra tutte quella famosa sensazione "di vuoto" che si sentono sulle giostre, che trovo insopportabile e che scatena in me agitazione.
Ho preso un volo low cost della sky-europe, un boeign 737-700, per andare a Vienna.
Appena entrati si vede subito che il mezzo è confortevole, molto più di un pullman. Al decollo, quando i motori danno potenza, il rumore non è particolarmente forte e tra il posto corridoio e quello vicino al finestrino non c'è praticamente differenza. Anche la fase di accelerazione prima che le ruote si stacchino non si avverte; l'inclinazione quando si sale è molto leggera, la si avverte poco; quando le ruote si staccano si ha per un istante molto breve la stessa sensazione che si prova quando un ascensore veloce parte verso l'alto, quindi non è quella di vuoto, piuttosto di alleggerimento; ma è una cosa lieve e dura pochissimo. Poi è tutto finito.
Di solito si vola sopra le nuvole (che sono bellissime da vedere, un mare di panna montata) e quando le attraversi si sente la già descritta vibrazione tipo macchina sul fondo leggermente dissestato, ma sono delle vibrazioni micro, se non ci si fa caso, nemmeno la si avverte. E' bellissimo guardare fuori dal finestrino, non si soffre per nulla di vertigini, anche perché il finestrino è molto piccolo (ve lo dico io, che soffro di vertigini).
Capita durante il volo che si avverta la sensazione "di vuoto", ma dura poco e comunque anche la sua intensità è molto debole. A tale proposito suggerisco di fare un esperimento con le giostre, che io ho fatto e devo dire essere stato molto utile. Andando a Gardaland, andate nello spazio con le giostre dedicate ai bambini piccoli (come si chiama? Fantasy Kingdom forse, è quello che al centro ha l'albero con i palloni appesi); lì c'è una giostra che è una versione per i bambini di 3 anni di quella giostra tremenda, la torre che ti fa cadere nel vuoto. Quella originale non l'ho fatta né mai la farò, ma la versione per bambini rende molto bene la sensazione che si può provare durante la crociera sull'aereo; diciamo che quella giostra rappresenta il limite superiore: sull'aereo si prova meno intensamente. Come altra giostra vi suggerisco il brucomela, se superate quello state sicuri che sull'aereo non sentirete niente! E per le vertigini potete andare sul disco panoramico, se non le provate lì, non le provate nemmeno sull'aereo. In ogni caso tenete presente che le giostre sono molto molto peggio dell'aereo, sono fatte apposta per farti provare emozioni e paura, l'aereo invece rende ogni scarto minimo.
Per quanto riguarda la discesa, non ci si accorge di nulla, se non per il fatto che ti dicono di allacciare le cinture, ed anche quando le ruote toccano terra, non si sente nulla.
Partendo da Orio (BGY) ed atterrando a Vienna (VIE) ho (credo, smentitemi se sbaglio) avuto modo di provare la differenza tra una pista corta ed in curva (Orio) ed una grande e più dritta (Vienna). La differenza non è praticamente avvertibile.
L'unica sensazione leggermente fastidiosa è quando l'aereo sale oppure curva mentre è in volo. Lì si prova una sensazione come di giramento di testa, ma la descriverei più come un "alleggerimento di testa". A me comunque bastava guardare avanti (e non in basso o fuori dal finestrino) o chiudere gli occhi per non sentire quasi più niente. Ed in ogni caso in un'ora e venti di volo l'avrò provata per forse 2 minuti totali e non tutti continui, ma frazionati durante il volo. Quindi l'unico suggerimento che vi posso dare è quello di non mangiare troppo se siete deboli di stomaco (a me comunque la nausea non è venuta, nonostante mi venga abbastanza facilmente). Potete invece tranquillamente leggere senza provare fastidi di sorta (tranne nei famosi momenti di giramento di testa - e ve lo dice una che in macchina o pullman non riesce a leggere, perché subito colta da nausea).
Altra cosa: le orecchie un po' si tappano per via della pressurizzazione; anche questa però è una sensazione leggera, che si avverte di più salendo. Bevete qualche goccio d'acqua ogni tanto oppure mangiate qualche caramella per deglutire più spesso.
In conclusione, ringrazio tutti quelli che con i loro post mi hanno dato coraggio (ho persino stampato qualche intervento da leggere durante il volo, nel caso fossi colta dal panico!!) e spero di aver contribuito anch'io a far capire quanto l'aereo sia comodo e confortevole.
Se non l'avete ancora fatto, dovete provare: ora è diventato il mio mezzo di trasporto preferito, dopo la macchina. Altro che treni, autobus e pullman, non c'è paragone!

P.S.: ma sta turbolenza in volo cosa caspita è? Io non ho sentito niente, se non delle leggere vibrazioni ed al massimo qualche istante di quella sensazione di vuoto. E' perché sono stata fortunata oppure perché è tutto un mito?
laurentius
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Re: Descrivetemi queste sensazioni

Messaggio da laurentius »

In 20 e più voli mi è capitato solo una volta un "vuoto d'aria", tra Berlino e Malpensa... ti rassicuro Wroang, la sensazione dura meno di un secondo e subito dopo quel secondo in cui ti preoccupi per la sensazione di cadere (ma in realtà non cadi!) diventa tutto normale.

E' davvero una evenienza molto rara e la sensazione dura pochissimo.
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