molto interessante..dirk ha scritto: http://www.pilotjobsnetwork.com/operato ... reg=Europe
Compagnia Aerea Italiana
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Re: Compagnia Aerea Italiana
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Dedalonews
10 Settembre 2008
Toto si appella ai sincacati e auspica l'accordo per domani
Scritto da M. Landi in AeronauticaImprese, 10 Settembre 2008 @21:09
Carlo Toto entra nella questione Alitalia chiedendo ai sindacati la disponibilità a sostenere il piano CAI che il
patron di Air One definisce: «una soluzione industriale concreta, solida ed efficace per il futuro di Alitalia, una
volta definite le adeguate garanzie del Governo per i dipendenti di Alitalia. Su queste garanzie sta lavorando
con determinazione CAI ed io in prima persona mi sono impegnato a tutelare il futuro dei lavoratori di Air
One».
Toto affida il proprio pensiero ad un comunicato stampa diffuso in serata nel quale dichiara di credere da
oltre due anni nel rilancio di Alitlia, ma «solo attraverso l'integrazione con Air One e le sinergie che questa
può generare: il conferimento di Air One, azienda sana ed efficiente, permetterà di consolidare la presenza
sul mercato nazionale, rinnovare la flotta ed introdurre una nuova cultura gestionale. Sono queste le
premesse su cui si basa il piano industriale presentato da CAI su cui stiamo collaborando in queste
settimane. Un piano che, nella sua organicità, prende atto in modo responsabile e realistico dell'attuale
situazione di Alitalia e individua i tempi ed i modi per il risanamento e lo sviluppo della compagnia».
La nota si conclude con l'appello ai sindacati ed alle trattative in corso: «Mi auguro che con i Sindacati, di cui
conosco il senso di responsabilità e con cui negli anni ho sempre avuto un confronto leale e costruttivo, si
raggiunga domani un accordo che sostenga questo grande progetto».
Imbonitori....avanti !!!!!!!
Timore di reazioni "irrazionali" ?
10 Settembre 2008
Toto si appella ai sincacati e auspica l'accordo per domani
Scritto da M. Landi in AeronauticaImprese, 10 Settembre 2008 @21:09
Carlo Toto entra nella questione Alitalia chiedendo ai sindacati la disponibilità a sostenere il piano CAI che il
patron di Air One definisce: «una soluzione industriale concreta, solida ed efficace per il futuro di Alitalia, una
volta definite le adeguate garanzie del Governo per i dipendenti di Alitalia. Su queste garanzie sta lavorando
con determinazione CAI ed io in prima persona mi sono impegnato a tutelare il futuro dei lavoratori di Air
One».
Toto affida il proprio pensiero ad un comunicato stampa diffuso in serata nel quale dichiara di credere da
oltre due anni nel rilancio di Alitlia, ma «solo attraverso l'integrazione con Air One e le sinergie che questa
può generare: il conferimento di Air One, azienda sana ed efficiente, permetterà di consolidare la presenza
sul mercato nazionale, rinnovare la flotta ed introdurre una nuova cultura gestionale. Sono queste le
premesse su cui si basa il piano industriale presentato da CAI su cui stiamo collaborando in queste
settimane. Un piano che, nella sua organicità, prende atto in modo responsabile e realistico dell'attuale
situazione di Alitalia e individua i tempi ed i modi per il risanamento e lo sviluppo della compagnia».
La nota si conclude con l'appello ai sindacati ed alle trattative in corso: «Mi auguro che con i Sindacati, di cui
conosco il senso di responsabilità e con cui negli anni ho sempre avuto un confronto leale e costruttivo, si
raggiunga domani un accordo che sostenga questo grande progetto».
Imbonitori....avanti !!!!!!!
Timore di reazioni "irrazionali" ?
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Re: Compagnia Aerea Italiana
"qualche" no credo che bastiMaxlanz ha scritto:Mi sbaglio di grosso se penso che il contratto sarà firmato, magari con qualche correzione, e che non ci sarà blocco del traffico aereo?airbusfamilydriver ha scritto: cosa succederebbe se lo "stop" fosse comandato dopo aver firmato il contratto e dopo aver fatto scucire i soldi alla cordata per l'acquisto di asset e aerei,che a quel punto resterebbero a prendere il sole?
Ciao
Massimo
per ora è ferma la linea del no
nessun comitato pro-cai,ricordate il comitato pro-af fatto da un cpt az?
nessuno ha detto firmate
NESSUNO
pure quelli dell'airone stanno incaxxati
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Re: Compagnia Aerea Italiana
un pilota ryan prende 80 euro l'ora e fa 80 ore al mesedirk ha scritto:Ma perchè tutti parlano di Ryanair quando si parla di stipendi bassi?
Guardate che in Ryanair hanno stipendi che i piloti della maggior parte delle altre compagnie italiane si sognano.
quanto prende?



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Re: Compagnia Aerea Italiana
storiellabicino ha scritto:mah....nn so.....secondo mè gli Affaristi vi hanno per le p...e.....è brutto da dirsi ma è così.......e se nn ci sarà la firma dell'accordo nn ci sarà nessuno sciopero......semplicemente xchè nn ci sarà più nessuna Alitalia........quindi ci rifletterei bene prima di nn firmare....1°xchè i Soliti Noti, se l'affare nn andasse in porto,xderebbero semplicememte un mancata guadagno in più , dato che nessuno dei Soliti muore di fame!!!...2° xchè vedo già tante iene intorno alla carogna......
i sindacati firmano
cai compra da az quello che gli serve
comincia a far girare gli aerei,quelli di proprietà e quelli di leasing,pagando l'affitto
ha già sborsato 800 milioni di euro
a quel punto gli arrivano 2140 lettere di dimissioni dei piloti,che succede??
occhio no sciopero,ma dimissioni
che succede?
quanto gli costano gli aerei a terra per ogni giorno che non volano??


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Re: Compagnia Aerea Italiana
ma guarda un pò....
ma non erano gli alitalici (domanda al forum,non ai dipendenti ap) quelli viziati,strapagati,straprivilegiati che non si accontentano mai?
o forse questo contratto è talmente scandaloso che ha mandato in rivolta(e sono contento) anche gli airone??
dal messaggero
Lavoratori di Air One
Spettabile Redazione, vorremmo porgere alla Vostra attenzione il dramma
silente di centinaia di lavoratori Air One, che ad oggi risultano essere
venduti ad una nuova società (CAI) senza nessun preavviso e ancor peggio
senza nessuna prospettiva né di mantenimento del proprio posto di lavoro (lo
diamo per scontato) né di mantenimento dei diritti acquisiti (vedi
retribuzioni).
Ieri ci è stato proposto un contratto che in alcuni (non so quantificare ma
nel settore della manutenzione sono più di 100) decurta lo stipendio di 1500
euro (dico 1500) e cosi andando nei vari settori con un livello medio
retributivo più alto di quelli della fallimentare Alitalia.
Noi continuiamo a non capire perché, se ad agosto il presidente ci ha
inviato una lettera che si può riassumere con un.. "tranquilli l'Alitalia è
una opportunità che non verrà a scapito dei lavoratori Air One", ci dobbiamo
decurtare lo stipendio per salvare una società dal fallimento.
Noi gia da ierei abbiamo cominciato ad invertire la rotta, c'è uno sbrago
totale, aerei che a presto voleranno molto poco. Siamo pronti a vendere
carissima la pelle fino a che qualcuno finalmente si accorgerà che esistiamo
anche noi, non solo piloti e assistenti Alitalia (io ho sempre raggiunto il
posto di lavoro con la mia macchina). Prego che ci aiutiate a far sentire la
nostra voce
Lavoratori CAI (già Air One)
(10 settembre 2008)
ma non erano gli alitalici (domanda al forum,non ai dipendenti ap) quelli viziati,strapagati,straprivilegiati che non si accontentano mai?
o forse questo contratto è talmente scandaloso che ha mandato in rivolta(e sono contento) anche gli airone??
dal messaggero
Lavoratori di Air One
Spettabile Redazione, vorremmo porgere alla Vostra attenzione il dramma
silente di centinaia di lavoratori Air One, che ad oggi risultano essere
venduti ad una nuova società (CAI) senza nessun preavviso e ancor peggio
senza nessuna prospettiva né di mantenimento del proprio posto di lavoro (lo
diamo per scontato) né di mantenimento dei diritti acquisiti (vedi
retribuzioni).
Ieri ci è stato proposto un contratto che in alcuni (non so quantificare ma
nel settore della manutenzione sono più di 100) decurta lo stipendio di 1500
euro (dico 1500) e cosi andando nei vari settori con un livello medio
retributivo più alto di quelli della fallimentare Alitalia.
Noi continuiamo a non capire perché, se ad agosto il presidente ci ha
inviato una lettera che si può riassumere con un.. "tranquilli l'Alitalia è
una opportunità che non verrà a scapito dei lavoratori Air One", ci dobbiamo
decurtare lo stipendio per salvare una società dal fallimento.
Noi gia da ierei abbiamo cominciato ad invertire la rotta, c'è uno sbrago
totale, aerei che a presto voleranno molto poco. Siamo pronti a vendere
carissima la pelle fino a che qualcuno finalmente si accorgerà che esistiamo
anche noi, non solo piloti e assistenti Alitalia (io ho sempre raggiunto il
posto di lavoro con la mia macchina). Prego che ci aiutiate a far sentire la
nostra voce
Lavoratori CAI (già Air One)
(10 settembre 2008)
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Re: Compagnia Aerea Italiana
il problema più grosso non sono i tagli agli stipendi,ma il modo come viene gestita la cosaDraklor ha scritto:AFD pensi che vi sia comunque la possibilità di giungere ad un compromesso?airbusfamilydriver ha scritto:"qualche" no credo che bastiMaxlanz ha scritto:Mi sbaglio di grosso se penso che il contratto sarà firmato, magari con qualche correzione, e che non ci sarà blocco del traffico aereo?airbusfamilydriver ha scritto: cosa succederebbe se lo "stop" fosse comandato dopo aver firmato il contratto e dopo aver fatto scucire i soldi alla cordata per l'acquisto di asset e aerei,che a quel punto resterebbero a prendere il sole?
Ciao
Massimo
per ora è ferma la linea del no
nessun comitato pro-cai,ricordate il comitato pro-af fatto da un cpt az?
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pure quelli dell'airone stanno incaxxati
In fondo magari questi della CAI hanno fatto queste richieste assurde per riuscire ad ottenere la metà dei sacrifici che vi chiedono.
Domanda:qual'è ora il problema più grosso?
Il numero di esuberi o il taglio a stipendi ecc ecc di quelli che rimarrebbero?
P.S.
80X80=6400...non male come stipendio...
ma ti pare normale che a 24 ore dall'ultimatum ancora non ci hanno detto quanti esuberi ci sono per ogni categoria?
quanti piloti?
quanti aa/vv?
come intendono procedere per stabilire chi sono?
vediamo domani se fanno aperture,e che aperture fanno
altrimenti per me come per tutti gli altri
NO GRAZIE
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Calcolando però che non hanno contributi pensione,assicurazione, si pagano pure la divisa, i parcheggi in aeroporto, manco gli danno i pasti a bordo... insomma un buon stipendio, senza esagerare. Sulle tasse ci sono delle controversie, di sicuro non le pagano in Italia, in Irlanda chissà.Draklor ha scritto:80X80=6400...non male come stipendio...
E' l'abbinamento low cost=piloti pagati poco che sarebbe da sfatare.
EasyJet ha dei signori contratti, i piloti Soutwest in USA idem.
Ultima modifica di dirk il 11 settembre 2008, 0:19, modificato 1 volta in totale.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Questo è da matti...airbusfamilydriver ha scritto: ma ti pare normale che a 24 ore dall'ultimatum ancora non ci hanno detto quanti esuberi ci sono per ogni categoria?
quanti piloti?
quanti aa/vv?
come intendono procedere per stabilire chi sono?
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Re: Compagnia Aerea Italiana
firmare significherebbe firmare una cambiale in biancodirk ha scritto:Questo è da matti...airbusfamilydriver ha scritto: ma ti pare normale che a 24 ore dall'ultimatum ancora non ci hanno detto quanti esuberi ci sono per ogni categoria?
quanti piloti?
quanti aa/vv?
come intendono procedere per stabilire chi sono?
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Dedalonews
11 Settembre 2008
Il confronto su Alitalia parte alle 10. Ma verso quale approdo?
Scritto da G. Alegi in Analisi, 11 Settembre 2008 @06:43
Dedalonews
«Saremo presenti al tavolo con l'obiettivo di trovare un accordo, ma non possiamo escludere anche il
fallimento della trattativa.» Così il presidente di ANPAC Fabio Berti ha scritto ai suoi associati ieri in vista del
confronto triangolare Alitalia-CAI-sindacati che si apre alle 10 al ministero del Lavoro, con presidi e picchetti
di personale Alitalia in divisa. Il convitato di pietra è l'orologio.
Il governo e il commissario Augusto Fantozzi vogliono l'accordo entro oggi ma per farlo dovranno innanzi
tutto convincere i piloti ad accettare tagli di organico, di salario, di normativa e di rappresentanza sindacale
che annullano tutto quanto ottenuto dal 1952 ad oggi. E per questo non basterà l'ultimo appello di Carlo Toto
al senso di responsabilità del personale, respinto innanzi tutto dai piloti di Air One che ieri hanno respinto
«con fermezza ogni ipotesi di svilimento professionale, come prevede invece il contratto proposto da CAI».
Un campanello che vuole ricordare almeno tre cose che peseranno sull'incontro di oggi.
In primo luogo, quanto la proposta di Roberto Colaninno e Rocco Sabelli sia davvero molto lontana dai
contratti in vigore nelle compagnie europee, siano esse "full service" o "low cost". Non a caso qualcuno ha
invocato quello Ryanair. In secondo luogo, che i piloti Air One sono rimasti sostanzialmente all'oscuro delle
conseguenze dell'eventuale fusione con Alitalia, salvo scoprire che il contratto CAI farebbe fare un passo
indietro anche a loro. In terzo luogo, che la scarsa trasparenza non agevola il confronto.
Con tutto ciò, è chiaro che l'ex compagnia di bandiera è al capolinea - o, più probabilmente, al deposito - e
che chiedere il "reale rilancio" di Alitalia, come qualche sigla minore continua a fare, è ormai surreale. La
disdetta dei contratti - peraltro già disdettati un anno fa da Maurizio Prato -, l'avvio delle procedure di
mobilità e le altre forme di pressione esercitate in questi giorni non sono «una semplice mossa tattica per
saggiare il livello di tenuta del tavolo negoziale» ma lo specchio di una situazione che non lascia più molto
spazio per la ritualità di una crisi infinita. Non c'è più tempo per un'altra cordata, un'altra Air France, un ritorno
di fiamma di Lufthansa.
Ma è proprio questo a rendere imprevedibile l'esito. In caso di muro contro muro, potrebbe essere irresistibile
la tentazione di far saltare il tavolo e lasciare il governo a gestire il fallimento esplosivo di un'azienda di Stato
con 20.000 dipendenti, Intesa Sanpaolo a sostenere Air One, romani e milanesi a raccogliere i cocci dei loro
hub. E a quel punto, Silvio Berlusconi rischia di passare da "santo subito" a "martire ora".
11 Settembre 2008
Il confronto su Alitalia parte alle 10. Ma verso quale approdo?
Scritto da G. Alegi in Analisi, 11 Settembre 2008 @06:43
Dedalonews
«Saremo presenti al tavolo con l'obiettivo di trovare un accordo, ma non possiamo escludere anche il
fallimento della trattativa.» Così il presidente di ANPAC Fabio Berti ha scritto ai suoi associati ieri in vista del
confronto triangolare Alitalia-CAI-sindacati che si apre alle 10 al ministero del Lavoro, con presidi e picchetti
di personale Alitalia in divisa. Il convitato di pietra è l'orologio.
Il governo e il commissario Augusto Fantozzi vogliono l'accordo entro oggi ma per farlo dovranno innanzi
tutto convincere i piloti ad accettare tagli di organico, di salario, di normativa e di rappresentanza sindacale
che annullano tutto quanto ottenuto dal 1952 ad oggi. E per questo non basterà l'ultimo appello di Carlo Toto
al senso di responsabilità del personale, respinto innanzi tutto dai piloti di Air One che ieri hanno respinto
«con fermezza ogni ipotesi di svilimento professionale, come prevede invece il contratto proposto da CAI».
Un campanello che vuole ricordare almeno tre cose che peseranno sull'incontro di oggi.
In primo luogo, quanto la proposta di Roberto Colaninno e Rocco Sabelli sia davvero molto lontana dai
contratti in vigore nelle compagnie europee, siano esse "full service" o "low cost". Non a caso qualcuno ha
invocato quello Ryanair. In secondo luogo, che i piloti Air One sono rimasti sostanzialmente all'oscuro delle
conseguenze dell'eventuale fusione con Alitalia, salvo scoprire che il contratto CAI farebbe fare un passo
indietro anche a loro. In terzo luogo, che la scarsa trasparenza non agevola il confronto.
Con tutto ciò, è chiaro che l'ex compagnia di bandiera è al capolinea - o, più probabilmente, al deposito - e
che chiedere il "reale rilancio" di Alitalia, come qualche sigla minore continua a fare, è ormai surreale. La
disdetta dei contratti - peraltro già disdettati un anno fa da Maurizio Prato -, l'avvio delle procedure di
mobilità e le altre forme di pressione esercitate in questi giorni non sono «una semplice mossa tattica per
saggiare il livello di tenuta del tavolo negoziale» ma lo specchio di una situazione che non lascia più molto
spazio per la ritualità di una crisi infinita. Non c'è più tempo per un'altra cordata, un'altra Air France, un ritorno
di fiamma di Lufthansa.
Ma è proprio questo a rendere imprevedibile l'esito. In caso di muro contro muro, potrebbe essere irresistibile
la tentazione di far saltare il tavolo e lasciare il governo a gestire il fallimento esplosivo di un'azienda di Stato
con 20.000 dipendenti, Intesa Sanpaolo a sostenere Air One, romani e milanesi a raccogliere i cocci dei loro
hub. E a quel punto, Silvio Berlusconi rischia di passare da "santo subito" a "martire ora".
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Oh questo si invece che è un bel parlare...airbusfamilydriver ha scritto: storiella
i sindacati firmano
cai compra da az quello che gli serve
comincia a far girare gli aerei,quelli di proprietà e quelli di leasing,pagando l'affitto
ha già sborsato 800 milioni di euro
a quel punto gli arrivano 2140 lettere di dimissioni dei piloti,che succede??
occhio no sciopero,ma dimissioni
che succede?
quanto gli costano gli aerei a terra per ogni giorno che non volano??![]()

Io fossi nella CAI a queste parole risponderei con un 'grazie, a risentirci'.
Quindi sbaraccamento e via.
(n.b.: risentirci

Ciao
Massimo
- blusky
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Re: Compagnia Aerea Italiana
avete tutta la mia solidarietá e comprensione!!!
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT

Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
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- classezara
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- Iscritto il: 2 febbraio 2008, 10:42
- Località: Como
Re: Compagnia Aerea Italiana
Non hai idea di quanto sia dispiaciuto per tutti voi... comprendo la vostra amarezza.airbusfamilydriver ha scritto: storiella
i sindacati firmano
cai compra da az quello che gli serve
comincia a far girare gli aerei,quelli di proprietà e quelli di leasing,pagando l'affitto
ha già sborsato 800 milioni di euro
a quel punto gli arrivano 2140 lettere di dimissioni dei piloti,che succede??
occhio no sciopero,ma dimissioni
che succede?
quanto gli costano gli aerei a terra per ogni giorno che non volano??![]()
Buona battaglia!
-
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- Iscritto il: 21 luglio 2008, 11:22
Re: Compagnia Aerea Italiana
stamattina tutto tace, secondo me tutti i dip. alitalia del forum sono in piazza a protestar!
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus ... 68031.html
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus ... 68031.html
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 1:38
Re: Compagnia Aerea Italiana
ma airone non era una compagnia sana?
Napoli contro Air One: se non paga aerei a terra
Gesac richiede il blocco all'Enac e lo minaccia anche per Alitalia, scrive Il Sole-24 Ore
Capodichino dichiara guerra ad Air One. Secondo quanto riporta oggi Il Sole-24 Ore, la Gesac avrebbe avanzato ufficiale richiesta all'Enac di bloccare atterraggi e decolli del vettore presso lo scalo napoletano. La società di gestione si appella all'articolo 802 del Codice di navigazione che prevede questo stop se una compagnia è inadempiente, e pare che Air One abbia pagamenti scaduti per un valore di 1,1 mln di euro. Ma un debito, da 700mila euro, è anche a carico di Alitalia, e infatti Gesac minaccia di fare lo stesso anche l'ex vettore di bandiera, visto che questa settimana scadono i termini di una diffida di pagamento.
Mauro Pollio, presidente e a.d. di Gesac, punta il dito contro il commissario Fantozzi che non avrebbe dato nessuna garanzia circa la certezza dei pagamenti. Ma la società è preoccupata anche degli effetti che la riduzione delle attività di Linate avrebbe su Capodichino: "Il 20% del nostro traffico di origine e arrivo è legato a Linate. Abbiamo in programma un incontro con il ministro dei Trasporti. E Pollio teme anche per il futuro degli slot che Air One e Alitalia dovrebbero cedere su Napoli: il timore è che invece vengano congelati bloccando così l'accesso ad altri vettori. (Guida Viaggi)

Napoli contro Air One: se non paga aerei a terra
Gesac richiede il blocco all'Enac e lo minaccia anche per Alitalia, scrive Il Sole-24 Ore
Capodichino dichiara guerra ad Air One. Secondo quanto riporta oggi Il Sole-24 Ore, la Gesac avrebbe avanzato ufficiale richiesta all'Enac di bloccare atterraggi e decolli del vettore presso lo scalo napoletano. La società di gestione si appella all'articolo 802 del Codice di navigazione che prevede questo stop se una compagnia è inadempiente, e pare che Air One abbia pagamenti scaduti per un valore di 1,1 mln di euro. Ma un debito, da 700mila euro, è anche a carico di Alitalia, e infatti Gesac minaccia di fare lo stesso anche l'ex vettore di bandiera, visto che questa settimana scadono i termini di una diffida di pagamento.
Mauro Pollio, presidente e a.d. di Gesac, punta il dito contro il commissario Fantozzi che non avrebbe dato nessuna garanzia circa la certezza dei pagamenti. Ma la società è preoccupata anche degli effetti che la riduzione delle attività di Linate avrebbe su Capodichino: "Il 20% del nostro traffico di origine e arrivo è legato a Linate. Abbiamo in programma un incontro con il ministro dei Trasporti. E Pollio teme anche per il futuro degli slot che Air One e Alitalia dovrebbero cedere su Napoli: il timore è che invece vengano congelati bloccando così l'accesso ad altri vettori. (Guida Viaggi)
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Re: Compagnia Aerea Italiana
lo scompiglio ed il terrore cominciano ad insinuarsi anche nell'indotto, la gente comincia a capire che la questione è più grande e complessa di quanto avessero pensato.
La fretta di chiudere coi sindacati è di certo dovuta anche al fatto che piu si aspetta piu i vari attori in gioco possono avanzare richieste e pretese.
La fretta di chiudere coi sindacati è di certo dovuta anche al fatto che piu si aspetta piu i vari attori in gioco possono avanzare richieste e pretese.
- air.surfer
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Qualcuno ha detto che lo spazio lasciato da AP e AZ, in caso di fallimento, verrebbe immediatamente occupato da vettori stranieri.
Io, nel mio piccolo, credo che cio' non avverrebbe molto presto. Il caos che scoppierebbe durerebbe vari mesi e le compagnie unne di occupazione ci metterebbero qualche mese ad organizzare l'invasione. Probabile a primavera con i nuovi orari... il tempo da adesso a marzo sarebbe una sorta di interregno, con il trasporto aereo allo sbando degno di un paese come il Togo, tamponato da varie compagnie sciacallo che organizzano voli come meglio possono.
Senza contare il disastro sociale che ne deriverebbe dal fallimento delle due società.
Per un eventuale riorganizzazione CAI, qualcuno stima 3 o 4 mesi. Ben oltre il Natale, momento di massimo picco del TA.
Nessuno ha voglia di scoprire quanto cio' sia vero. Politica, imprenditori e dipendenti.
Qui non si tratta di stipendi, la faccenda è ben piu' grave. I lavoratori di terra sono stati svenduti un tanto al chilo dai confederati che in cambio, si dice, abbiano ricevuto qualcosa dal governo. Infatti tacciono e firmeranno.
A questa brillante mossa si è aggiunta quella del tentativo palese di decapitare le associazioni di categoria, ad esempio i Piloti, tentando di far firmare un contratto unico. In pratica, nel futuro, la mia vita dipendera' dalle decisioni dei vari Epifani, Angeletti e co. Questa, ai miei occhi è un'eresia. I miei interessi devono essere negoziati con una associazione che annovera fra i suoi iscritti solo piloti, giacchè le mie esigenze e le mie competenze sono ben diverse da quelle di un qualsiasi lavoratore di terra. Quanto sciopererebbe per me, tanto per fare un esempio stupido, uno che scarica i bagagli se io chiedo tre riposi inamovibili invece di uno? Per me significa un miglioramento della qualità della vita perchè io non faccio 8 ore di turno e la sera vado a casa dai miei figli.
Io svariate notti al mese, Natale Capodanno e Pasqua sono sovente in giro e lontano dai miei figli. Un minimo controllo sulla mia vita lo devo avere. Di queste esigenze un AlphaMikeXRey se ne sbatte, scusate la franchezza, cosi' come io me ne sbatto delle sue. Siamo troppo diversi. Questà è la realtà. Non possiamo essere rappresentati dalla stessa persona.
Questo è il primo punto fondamentale e, da quello che so, sembra sia stato recepito dal momento che i tavoli oggi dovrebbero essere separati.
Il secondo punto sono gli esuberi. Avete notato quanto sono stati bravi a spostare i riflettori dagli esuberi al contratto? Ma vi sembra normale che una sigla sindacale firmi al buio non conoscendo il numero di esuberi e soprattutto come verranno gestiti? A me no.
Il terzo è il contratto. Sia ben chiaro, quando parlo di queste cose io parlo solo dei Piloti perchè, io sono un Pilota.
Hanno pubblicato delle tabelle secondo le quali verrebbero retribuiti i piloti. Non hanno specificato pero' se manterranno le anzianità. Cosa non da poco visto che c'è differenza. Ammesso che le mantengano ritengo non sia giusto legare la retribuzione in maniera cosi' dipendente dalla produttività.
Io faccio il pilota e devo essere pagato come pilota. Dal momento che la mia attività di volo è legata a variabili come la visita IML (due volte l'anno perchè sono vecchio) non è giusto che, se mi dovessero fermare un paio di mesi perchè ho la pressione alta (alta per loro è "leggermente alta" per le normali persone) io non debba piu' avere la possibilità di mantenere la mia famiglia. Posso anche starci, ma allora non voglio piu' fare un check oppure la visita medica. Per quanto riguarda la produttività, poi, ne sto sentendo di tutti i colori. Ho letto sul ilGiornale di ieri che i Piloti Lufthanza prendono il 30% in piu' degli AZ (Deo Gratias, qualcuno lo ha ammesso) ma siccome volano di piu' dei piloti AZ allora in proporzione questi ultimi prendono di piu'. Sarà, ma mi sembra che il mio contratto (firmato quattro anni fa per salvare l'azienda, mi dissero) mi permette di fare 85 ore mensili, il che mi permetterebbe di raggiungere il limite di 900 (europeo e dopo il quale la gente diventa pericolosa) in poco piu' di 10 mesi. Quindi la mia produttività, o meglio quella che posso fare da contratto) è di gran lunga superiore a quella dei tedeschi. Dei francesi non ne voglio nemmeno parlare perchè quando le loro sigle sindacali videro il nostro contratto scoppiarono a ridere.
In sostanza, io , e da quello che leggo e sento in giro la maggior parte dei miei colleghi in modo trasversale, mi sto letteralmente cagando sotto per la situazione.
Ma non posso accettare una mortificazione cosi evidente della mia categoria solo per fare un favore ai confederati.
Non posso indietreggiare, ma solo attaccare.
Ed è esattamente quello che faro' quello che faro' se quei quattro mercanti insisteranno con le loro caxxate.
Io, nel mio piccolo, credo che cio' non avverrebbe molto presto. Il caos che scoppierebbe durerebbe vari mesi e le compagnie unne di occupazione ci metterebbero qualche mese ad organizzare l'invasione. Probabile a primavera con i nuovi orari... il tempo da adesso a marzo sarebbe una sorta di interregno, con il trasporto aereo allo sbando degno di un paese come il Togo, tamponato da varie compagnie sciacallo che organizzano voli come meglio possono.
Senza contare il disastro sociale che ne deriverebbe dal fallimento delle due società.
Per un eventuale riorganizzazione CAI, qualcuno stima 3 o 4 mesi. Ben oltre il Natale, momento di massimo picco del TA.
Nessuno ha voglia di scoprire quanto cio' sia vero. Politica, imprenditori e dipendenti.
Qui non si tratta di stipendi, la faccenda è ben piu' grave. I lavoratori di terra sono stati svenduti un tanto al chilo dai confederati che in cambio, si dice, abbiano ricevuto qualcosa dal governo. Infatti tacciono e firmeranno.
A questa brillante mossa si è aggiunta quella del tentativo palese di decapitare le associazioni di categoria, ad esempio i Piloti, tentando di far firmare un contratto unico. In pratica, nel futuro, la mia vita dipendera' dalle decisioni dei vari Epifani, Angeletti e co. Questa, ai miei occhi è un'eresia. I miei interessi devono essere negoziati con una associazione che annovera fra i suoi iscritti solo piloti, giacchè le mie esigenze e le mie competenze sono ben diverse da quelle di un qualsiasi lavoratore di terra. Quanto sciopererebbe per me, tanto per fare un esempio stupido, uno che scarica i bagagli se io chiedo tre riposi inamovibili invece di uno? Per me significa un miglioramento della qualità della vita perchè io non faccio 8 ore di turno e la sera vado a casa dai miei figli.
Io svariate notti al mese, Natale Capodanno e Pasqua sono sovente in giro e lontano dai miei figli. Un minimo controllo sulla mia vita lo devo avere. Di queste esigenze un AlphaMikeXRey se ne sbatte, scusate la franchezza, cosi' come io me ne sbatto delle sue. Siamo troppo diversi. Questà è la realtà. Non possiamo essere rappresentati dalla stessa persona.
Questo è il primo punto fondamentale e, da quello che so, sembra sia stato recepito dal momento che i tavoli oggi dovrebbero essere separati.
Il secondo punto sono gli esuberi. Avete notato quanto sono stati bravi a spostare i riflettori dagli esuberi al contratto? Ma vi sembra normale che una sigla sindacale firmi al buio non conoscendo il numero di esuberi e soprattutto come verranno gestiti? A me no.
Il terzo è il contratto. Sia ben chiaro, quando parlo di queste cose io parlo solo dei Piloti perchè, io sono un Pilota.
Hanno pubblicato delle tabelle secondo le quali verrebbero retribuiti i piloti. Non hanno specificato pero' se manterranno le anzianità. Cosa non da poco visto che c'è differenza. Ammesso che le mantengano ritengo non sia giusto legare la retribuzione in maniera cosi' dipendente dalla produttività.
Io faccio il pilota e devo essere pagato come pilota. Dal momento che la mia attività di volo è legata a variabili come la visita IML (due volte l'anno perchè sono vecchio) non è giusto che, se mi dovessero fermare un paio di mesi perchè ho la pressione alta (alta per loro è "leggermente alta" per le normali persone) io non debba piu' avere la possibilità di mantenere la mia famiglia. Posso anche starci, ma allora non voglio piu' fare un check oppure la visita medica. Per quanto riguarda la produttività, poi, ne sto sentendo di tutti i colori. Ho letto sul ilGiornale di ieri che i Piloti Lufthanza prendono il 30% in piu' degli AZ (Deo Gratias, qualcuno lo ha ammesso) ma siccome volano di piu' dei piloti AZ allora in proporzione questi ultimi prendono di piu'. Sarà, ma mi sembra che il mio contratto (firmato quattro anni fa per salvare l'azienda, mi dissero) mi permette di fare 85 ore mensili, il che mi permetterebbe di raggiungere il limite di 900 (europeo e dopo il quale la gente diventa pericolosa) in poco piu' di 10 mesi. Quindi la mia produttività, o meglio quella che posso fare da contratto) è di gran lunga superiore a quella dei tedeschi. Dei francesi non ne voglio nemmeno parlare perchè quando le loro sigle sindacali videro il nostro contratto scoppiarono a ridere.
In sostanza, io , e da quello che leggo e sento in giro la maggior parte dei miei colleghi in modo trasversale, mi sto letteralmente cagando sotto per la situazione.
Ma non posso accettare una mortificazione cosi evidente della mia categoria solo per fare un favore ai confederati.
Non posso indietreggiare, ma solo attaccare.
Ed è esattamente quello che faro' quello che faro' se quei quattro mercanti insisteranno con le loro caxxate.
- air.surfer
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Bicino, sai perchè in quell'anno ci fu una protesta cosi' aspra?bicino ha scritto: ed aggiungo,da utente,alcuni di Voi dipendenti Alitalia,manipolati o no dai vari sindacati di turno,in alcuni casi ne avete fatte peggio di Bertoldo!!!cosa che adesso nn giova alla vs popolarità......almeno un paio di volte sono stato,io,personalmente,testimone nonchè vittima,di comportamenti altamente scorretti che se fossero successi in qualsivoglia altra azienda privata e nn, sarebbero stati causa di licenziamento in tronco;....e nn sono uno che vola con regolarità!!!!....una volta mi è capitato di rimanere a terra xchè il personale di volo, in "blocco",era un mrtedì di qualche anno fà,si era dato malato con certificato medico, tutti insieme!!!...ebbene si una vera e propria epidemia!!!paralizzando i cieli,naturalmente ,e ledendo qualsiasi legge sul diritto di sciopero (formalmente nn lo era ma la contemporaneità della malattia alquanto sospetta o no???....);
un'altra volta paralizzando di nuovo l'Italia , sempre per improvvise epidemie ,andando a memoria,venerdì 30 giugno 2006 alle 21 circa....!!!volete sapere come mai ricordo la data così bene???xchè era il giorno e l'orario di Italia-Ucraina dei Mondiali di Germania.....e naturalmente in Italia nn si lavora durante i Mondiali!!!!....
Ne conosci il motivo?
- classezara
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Penso tu abbia detto tutti quello che si poteva dire e nel migliore dei modi. In bocca al lupo di cuore.air.surfer ha scritto:Qualcuno ha detto che lo spazio lasciato da AP e AZ, in caso di fallimento, verrebbe immediatamente occupato da vettori stranieri.
Io, nel mio piccolo, credo che cio' non avverrebbe molto presto. Il caos che scoppierebbe durerebbe vari mesi e le compagnie unne di occupazione ci metterebbero qualche mese ad organizzare l'invasione. Probabile a primavera con i nuovi orari... il tempo da adesso a marzo sarebbe una sorta di interregno, con il trasporto aereo allo sbando degno di un paese come il Togo, tamponato da varie compagnie sciacallo che organizzano voli come meglio possono.
Senza contare il disastro sociale che ne deriverebbe dal fallimento delle due società.
Per un eventuale riorganizzazione CAI, qualcuno stima 3 o 4 mesi. Ben oltre il Natale, momento di massimo picco del TA.
Nessuno ha voglia di scoprire quanto cio' sia vero. Politica, imprenditori e dipendenti.
Qui non si tratta di stipendi, la faccenda è ben piu' grave. I lavoratori di terra sono stati svenduti un tanto al chilo dai confederati che in cambio, si dice, abbiano ricevuto qualcosa dal governo. Infatti tacciono e firmeranno.
A questa brillante mossa si è aggiunta quella del tentativo palese di decapitare le associazioni di categoria, ad esempio i Piloti, tentando di far firmare un contratto unico. In pratica, nel futuro, la mia vita dipendera' dalle decisioni dei vari Epifani, Angeletti e co. Questa, ai miei occhi è un'eresia. I miei interessi devono essere negoziati con una associazione che annovera fra i suoi iscritti solo piloti, giacchè le mie esigenze e le mie competenze sono ben diverse da quelle di un qualsiasi lavoratore di terra. Quanto sciopererebbe per me, tanto per fare un esempio stupido, uno che scarica i bagagli se io chiedo tre riposi inamovibili invece di uno? Per me significa un miglioramento della qualità della vita perchè io non faccio 8 ore di turno e la sera vado a casa dai miei figli.
Io svariate notti al mese, Natale Capodanno e Pasqua sono sovente in giro e lontano dai miei figli. Un minimo controllo sulla mia vita lo devo avere. Di queste esigenze un AlphaMikeXRey se ne sbatte, scusate la franchezza, cosi' come io me ne sbatto delle sue. Siamo troppo diversi. Questà è la realtà. Non possiamo essere rappresentati dalla stessa persona.
Questo è il primo punto fondamentale e, da quello che so, sembra sia stato recepito dal momento che i tavoli oggi dovrebbero essere separati.
Il secondo punto sono gli esuberi. Avete notato quanto sono stati bravi a spostare i riflettori dagli esuberi al contratto? Ma vi sembra normale che una sigla sindacale firmi al buio non conoscendo il numero di esuberi e soprattutto come verranno gestiti? A me no.
Il terzo è il contratto. Sia ben chiaro, quando parlo di queste cose io parlo solo dei Piloti perchè, io sono un Pilota.
Hanno pubblicato delle tabelle secondo le quali verrebbero retribuiti i piloti. Non hanno specificato pero' se manterranno le anzianità. Cosa non da poco visto che c'è differenza. Ammesso che le mantengano ritengo non sia giusto legare la retribuzione in maniera cosi' dipendente dalla produttività.
Io faccio il pilota e devo essere pagato come pilota. Dal momento che la mia attività di volo è legata a variabili come la visita IML (due volte l'anno perchè sono vecchio) non è giusto che, se mi dovessero fermare un paio di mesi perchè ho la pressione alta (alta per loro è "leggermente alta" per le normali persone) io non debba piu' avere la possibilità di mantenere la mia famiglia. Posso anche starci, ma allora non voglio piu' fare un check oppure la visita medica. Per quanto riguarda la produttività, poi, ne sto sentendo di tutti i colori. Ho letto sul ilGiornale di ieri che i Piloti Lufthanza prendono il 30% in piu' degli AZ (Deo Gratias, qualcuno lo ha ammesso) ma siccome volano di piu' dei piloti AZ allora in proporzione questi ultimi prendono di piu'. Sarà, ma mi sembra che il mio contratto (firmato quattro anni fa per salvare l'azienda, mi dissero) mi permette di fare 85 ore mensili, il che mi permetterebbe di raggiungere il limite di 900 (europeo e dopo il quale la gente diventa pericolosa) in poco piu' di 10 mesi. Quindi la mia produttività, o meglio quella che posso fare da contratto) è di gran lunga superiore a quella dei tedeschi. Dei francesi non ne voglio nemmeno parlare perchè quando le loro sigle sindacali videro il nostro contratto scoppiarono a ridere.
In sostanza, io , e da quello che leggo e sento in giro la maggior parte dei miei colleghi in modo trasversale, mi sto letteralmente cagando sotto per la situazione.
Ma non posso accettare una mortificazione cosi evidente della mia categoria solo per fare un favore ai confederati.
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- blusky
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Re: Compagnia Aerea Italiana
per la diretta
http://www.repubblica.it/2008/09/dirett ... index.html
http://www.repubblica.it/2008/09/dirett ... index.html
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT

Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
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- fastfreddy
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Prima di tutto rinnovo la mia solidarietà ai lavoratori delle aziende interessate; sono situazioni bruttissime...mi rendo perfettamente conto (qualche tempo fa ho attraversato un periodo nero, paragonabile al vostro...quindi dico che capisco con cognizione). Detto ciò...air.surfer ha scritto:Qualcuno ha detto che lo spazio lasciato da AP e AZ, in caso di fallimento, verrebbe immediatamente occupato da vettori stranieri. Io, nel mio piccolo, credo che cio' non avverrebbe molto presto.
Capisco altrettanto bene che venir quì a parlare di mercato e libera concorrenza con persone che rischiano da un giorno con l'altro di non avere un lavoro é difficile, probabilmente anche antipatico (se così fosse, mi scuso). Siete anche dipendenti, non imprenditori, quindi questi discorsi vi toccano fino a un certo punto...voi giustamente volete tutelare il vostro lavoro, ma é necessario valutare la situazione nella sua interezza, quindi anche la prospettiva dell'azienda con cui vi confrontate...
...il progetto della CAI lo conoscete; a mio modo di vedere é una soluzione raffazzonata che peraltro incontrerà molti ostacoli (norme aggirate, debiti arretrati, cause pendenti) e che a occhio riuscirà si e no a mettere in piedi una compagnia di medie dimensioni senza grandi ambizioni e, a breve, bisognosa di un partner di livello...sbaglierò, ma non vedo un grande futuro (i miracoli non li fa nessuno e Colaninno francamente non mi sembra Marchionne, ecco).
Io fossi in voi valuterei con molta attenzione la proposta, fino all'ultimo secondo disponibile (anche perché la fretta che vi fanno possono tranquillamente tenersela...), non solo in funzione dello stipendio (che pure é questione fondamentale) ma della prospettiva...
Personalmente tra una proposta irricevibile (come l'avete definita) e uno stop forzato di qualche mese sarei molto indeciso ma più propenso a trovarmi altre offerte di lavoro...siete in 20.000 e quindi ci saranno 20.000 storie differenti, ma un fermo di 6 mesi non ha mai ucciso nessuno...qualcuno avrà risparmiato e comunque avrete gli ammortizzatori...
Riguardo il "vuoto" lasciato da AZ e AP, concordo sul fatto che "'l'interregno" potrebbe essere molto difficoltoso e caotico, ma questo non dev'essere il dato fondamentale della vostra trattativa e direi che vi riguarda fino a un certo punto; non sono certo i dipendenti AZ che l'hanno voluto! ...comunque rimango dell'idea che proprio per gli enormi interessi in gioco (spazio che si libera per la concorrenza, lavoratori disponibili, slot e quant'altro) il mercato farà il suo corso e rimetterà le cose apposto in un tempo molto più breve di quello che si potrebbe pensare...lo spazio di AZ e AP é un'occasione (ghiotta) per gli altri operatori e state certi che combatteranno una guerra all'ultimo slot per conquistarlo, rimettendo subito in moto il mercato, compreso quello del lavoro creando nuove (secondo me migliori) occasioni...
Firmare a tutti i costi significherebbe accettare per l'ennesima volta la gestione demenziale di questi anni, dare ragione a chi ha portato Alitalia al fallimento, far contenti i politici di turno, legarsi ad un'azienda con prospettive incerte...quindi sostanzialmente pagando di nuovo in prima persona per gli errori altrui...
Vi auguro di fare la scelta migliore.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
11 Settembre 2008
Liquidazione Alitalia: cinque professori contro Fantozzi
Scritto da G. Alegi in News, 11 Settembre 2008 @13:06
Il commissario straordinario Augusto Fantozzi non può liquidare senza cercare altri compratori. È questo il
messaggio che cinque professori - Piero Schlesinger (Università Cattolica), Lorenzo Stanghellini e
Umberto Tombari (Università di Firenze), Massimo Fabiani (Università del Molise), Federico M.
Mucciarelli (Università di Modena e Reggio Emilia) e Alberto Jorio (Università di Torino) - hanno affidato ad
una lettera aperta pubblicata oggi sul Corriere della Sera. «Ci sembra», esordiscono i cinque, «che in questo
momento, alla vigilia di sviluppi potenzialmente decisivi per la vicenda Alitalia, sia opportuno che all'opinione
pubblica siano dati i maggiori ragguagli possibili sulla esatta situazione in cui si trova l'Azienda.»
«Il commissario di Alitalia, nell'auspicare una definizione della trattativa in corso per poter poi addivenire alla
cessione alla Compagnia Aerea Italiana, ha oggi comunicato ai sindacati,» ricordano gli estensori, «che in
mancanza di sottoscrizione entro domani di tale accordo avvierà la procedura di mobilità dei dipendenti e la
disdetta di tutti gli accordi collettivi in essere con il personale. Questo preluderebbe allo smantellamento
dell'impresa, o almeno al suo grave deterioramento, con ulteriore pregiudizio per i lavoratori, per i creditori, e
in definitiva per lo Stato».
È a questo punto che giunge l'affondo. «Ci sembra indispensabile sottolineare, in modo che tutti ne siano al
corrente, che gli aerei non potrebbero essere lasciati a terra ove la procedura non abbia prima rivolto un
invito pubblico ed ufficiale ad ogni impresa disponibile a presentare proposte di acquisizione dell'azienda, o
quanto meno di sue componenti sufficienti per garantirne la continuità di funzionamento. Offerte che, nei
termini attuali (solo 1chr(180)attivo, senza i debiti) non sono mai state fatte in precedenza.»
La conclusione è che «Avviare dei licenziamenti, o comunque mettere in moto procedure di liquidazione
aziendale, per il solo fatto che non si perfezioni l'accordo con l'unico acquirente consultato (CAI), senza che
si sia proceduto ad una ricerca di possibili acquirenti alternativi, anche se stranieri, costituirebbe fatto molto
grave. Si tratterebbe di atto intempestivo anche in base alla normativa speciale dettata per Alitalia, che
consente sì vendite a trattativa privata, ma nel rispetto del principio di trasparenza, e dunque aperte al
mercato ed al migliore offerente, proprio per cercare di ottenere in ogni modo di garantire la continuità
aziendale.»
Qualora le trattative di oggi non permettessero di giungere, Fantozzi non potrebbe quindi passare
direttamente alla liquidazione della società.
Liquidazione Alitalia: cinque professori contro Fantozzi
Scritto da G. Alegi in News, 11 Settembre 2008 @13:06
Il commissario straordinario Augusto Fantozzi non può liquidare senza cercare altri compratori. È questo il
messaggio che cinque professori - Piero Schlesinger (Università Cattolica), Lorenzo Stanghellini e
Umberto Tombari (Università di Firenze), Massimo Fabiani (Università del Molise), Federico M.
Mucciarelli (Università di Modena e Reggio Emilia) e Alberto Jorio (Università di Torino) - hanno affidato ad
una lettera aperta pubblicata oggi sul Corriere della Sera. «Ci sembra», esordiscono i cinque, «che in questo
momento, alla vigilia di sviluppi potenzialmente decisivi per la vicenda Alitalia, sia opportuno che all'opinione
pubblica siano dati i maggiori ragguagli possibili sulla esatta situazione in cui si trova l'Azienda.»
«Il commissario di Alitalia, nell'auspicare una definizione della trattativa in corso per poter poi addivenire alla
cessione alla Compagnia Aerea Italiana, ha oggi comunicato ai sindacati,» ricordano gli estensori, «che in
mancanza di sottoscrizione entro domani di tale accordo avvierà la procedura di mobilità dei dipendenti e la
disdetta di tutti gli accordi collettivi in essere con il personale. Questo preluderebbe allo smantellamento
dell'impresa, o almeno al suo grave deterioramento, con ulteriore pregiudizio per i lavoratori, per i creditori, e
in definitiva per lo Stato».
È a questo punto che giunge l'affondo. «Ci sembra indispensabile sottolineare, in modo che tutti ne siano al
corrente, che gli aerei non potrebbero essere lasciati a terra ove la procedura non abbia prima rivolto un
invito pubblico ed ufficiale ad ogni impresa disponibile a presentare proposte di acquisizione dell'azienda, o
quanto meno di sue componenti sufficienti per garantirne la continuità di funzionamento. Offerte che, nei
termini attuali (solo 1chr(180)attivo, senza i debiti) non sono mai state fatte in precedenza.»
La conclusione è che «Avviare dei licenziamenti, o comunque mettere in moto procedure di liquidazione
aziendale, per il solo fatto che non si perfezioni l'accordo con l'unico acquirente consultato (CAI), senza che
si sia proceduto ad una ricerca di possibili acquirenti alternativi, anche se stranieri, costituirebbe fatto molto
grave. Si tratterebbe di atto intempestivo anche in base alla normativa speciale dettata per Alitalia, che
consente sì vendite a trattativa privata, ma nel rispetto del principio di trasparenza, e dunque aperte al
mercato ed al migliore offerente, proprio per cercare di ottenere in ogni modo di garantire la continuità
aziendale.»
Qualora le trattative di oggi non permettessero di giungere, Fantozzi non potrebbe quindi passare
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Italian Pilots Call for Recognition of their Unique Contribution to the Industry
Alitalia is being used in a political battle in Italy.
The newspapers and media in Italy have been lead to understand the problem with Alitalia is pilots’ and other workers’ salaries and conditions, rather than years of management failure. Consequently, Italian Professional Pilots are being forced to defend their principles and their right to be represented by a fellow professional pilot.
Currently, there is a convergence of interests between industrial and confederal unions in Italy which aims to conclude of a single contract for all Alitalia workers: pilots, cabin crew, and ground staff. The reason stated is to simplify industrial relations; however, this is unlikely to be the outcome. No other civilised country uses such a ‘one size fits all’ model in a complex and safety sensitive industry.
Contrary to the position across Europe and all other industrially advanced countries, pilots, who bear the greatest responsibility and share with cabin crew the highest risk, would not be adequately represented using this simple model. This would inevitably have a negative impact on industrial negotiations. It might even have negative consequences for flight safety for which pilots are the last line of defence.
ANPAC, which in Italy, Europe and the World, is universally recognised as the professional body for pilots based in Italy, cannot accept the single Alitalia contract.
The European Cockpit Association, representing over 38.100 flight crew from 34 European countries, supports ANPAC and urges the institutions, industries and Italian trade unions to recognise and enhance Italian pilots’ human and professional capital, which is crucial to ensure the future and development of Alitalia and, above all, the safety of passengers.
http://www.eurocockpit.be
Alitalia is being used in a political battle in Italy.
The newspapers and media in Italy have been lead to understand the problem with Alitalia is pilots’ and other workers’ salaries and conditions, rather than years of management failure. Consequently, Italian Professional Pilots are being forced to defend their principles and their right to be represented by a fellow professional pilot.
Currently, there is a convergence of interests between industrial and confederal unions in Italy which aims to conclude of a single contract for all Alitalia workers: pilots, cabin crew, and ground staff. The reason stated is to simplify industrial relations; however, this is unlikely to be the outcome. No other civilised country uses such a ‘one size fits all’ model in a complex and safety sensitive industry.
Contrary to the position across Europe and all other industrially advanced countries, pilots, who bear the greatest responsibility and share with cabin crew the highest risk, would not be adequately represented using this simple model. This would inevitably have a negative impact on industrial negotiations. It might even have negative consequences for flight safety for which pilots are the last line of defence.
ANPAC, which in Italy, Europe and the World, is universally recognised as the professional body for pilots based in Italy, cannot accept the single Alitalia contract.
The European Cockpit Association, representing over 38.100 flight crew from 34 European countries, supports ANPAC and urges the institutions, industries and Italian trade unions to recognise and enhance Italian pilots’ human and professional capital, which is crucial to ensure the future and development of Alitalia and, above all, the safety of passengers.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
ALITALIA: ANPAC, RISCHIO CHE SITUAZIONE PRECIPITI È ALTO
ALITALIA: ANPAC, RISCHIO CHE SITUAZIONE PRECIPITI È ALTO = Roma, 11 set. -
(Adnkronos) - Le posizioni sono ancora «molto lontane» e il rischio che la
situazione precipiti è alto. È questa la situazione «fotografata» dai
piloti di Anpac e Up, al termine degli incontri informali avuti con
l'amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli, e il ministro del Lavoro
Maurizio Sacconi. «Siamo davvero molto lontani ma continueremo a trattare
fino all'ultimo minuto», da detto il presidente di Up, Massimo Notaro,
uscendo dalla sede del dicastero a via Veneto. A sottolineare il forte
clima di tensione non solo tra i piloti ma anche tra tutti i dipendenti di
Alitalia è stato il vicepresidente dell'Anpac, Stefano De Carlo. «Il
rischio -ha detto- che la situazione precipiti è alto».
(Mcc-Fin/Pn/Adnkronos) 11-SET-08 15:31 NNN
FINE DISPACCIO
sottolineo il TUTTI I DIPENDENTI DI AZ
ALITALIA: ANPAC, RISCHIO CHE SITUAZIONE PRECIPITI È ALTO = Roma, 11 set. -
(Adnkronos) - Le posizioni sono ancora «molto lontane» e il rischio che la
situazione precipiti è alto. È questa la situazione «fotografata» dai
piloti di Anpac e Up, al termine degli incontri informali avuti con
l'amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli, e il ministro del Lavoro
Maurizio Sacconi. «Siamo davvero molto lontani ma continueremo a trattare
fino all'ultimo minuto», da detto il presidente di Up, Massimo Notaro,
uscendo dalla sede del dicastero a via Veneto. A sottolineare il forte
clima di tensione non solo tra i piloti ma anche tra tutti i dipendenti di
Alitalia è stato il vicepresidente dell'Anpac, Stefano De Carlo. «Il
rischio -ha detto- che la situazione precipiti è alto».
(Mcc-Fin/Pn/Adnkronos) 11-SET-08 15:31 NNN
FINE DISPACCIO
sottolineo il TUTTI I DIPENDENTI DI AZ
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Alitalia: Cancellati Oltre 40 Voli a Fiumicino Per Assemblea
(ASCA) - Roma, 11 set - Oltre 40 voli sono stati concellati all'aeroporto di Fiumicino per l'adesione ''in massa'' del personale della manutenzione e dell'area tecnica ''all'assemblea in Legge 300''. E' quanto si apprende da fonti sindacali le quali spiegano che nell'assemblea a cui sta prendendo parte circa il 50% del personale dello scalo romano si sta ''discutendo del nostro salario e del nostro futuro''. Il riferimento e' alla trattativa in corso al ministero del Lavoro per il futuro dei dipendenti di Alitalia. In particolare, all'assemblea di Fiumicino stanno partecipando i dipendenti di Az Airport, il personale di carico e scarico e sempre da quanto si apprende, quasi l'80% dei dipendenti di Eas (European Aviation services).
(ASCA) - Roma, 11 set - Oltre 40 voli sono stati concellati all'aeroporto di Fiumicino per l'adesione ''in massa'' del personale della manutenzione e dell'area tecnica ''all'assemblea in Legge 300''. E' quanto si apprende da fonti sindacali le quali spiegano che nell'assemblea a cui sta prendendo parte circa il 50% del personale dello scalo romano si sta ''discutendo del nostro salario e del nostro futuro''. Il riferimento e' alla trattativa in corso al ministero del Lavoro per il futuro dei dipendenti di Alitalia. In particolare, all'assemblea di Fiumicino stanno partecipando i dipendenti di Az Airport, il personale di carico e scarico e sempre da quanto si apprende, quasi l'80% dei dipendenti di Eas (European Aviation services).
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Alitalia: Blocco Stradale Manifestanti Alle Partenze Di Fiumicino
Roma, 11 set. - (Adnkronos) - Lavoratori di Alitalia ed Air One, organizzati da diverse sigle sindacali oltre che dai cub, stanno bloccando il traffico di fronte alle partenze nazionali ed internazionali dell'aeroporto di Fiumicino. E' quanto riferiscono di fronte alla sede del ministero del Lavoro di via Flavia fonti sindacali. Circa 500 manifestanti stanno esprimendo cosi' tutta la loro preoccupazione per gli sviluppi della trattativa in corso tra governo, azienda e sindacati.
In un primo momento i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Sdl avevano riunito i lavoratori di fronte agli hangar della meccanica e degli amministrativi. Poi, un drappello, composto in maggioranza di precari Eas, la societa' che fa hundling per Air One, si sono spostati di fronte agli ingressi delle partenze nazionali ed internazionali. Via via il gruppo di manifestanti si e' infoltito e le forze dell'ordine stanno tentando, per ora invano, di riportare il traffico all'interno dell'aeroporto alla normalita'.
Roma, 11 set. - (Adnkronos) - Lavoratori di Alitalia ed Air One, organizzati da diverse sigle sindacali oltre che dai cub, stanno bloccando il traffico di fronte alle partenze nazionali ed internazionali dell'aeroporto di Fiumicino. E' quanto riferiscono di fronte alla sede del ministero del Lavoro di via Flavia fonti sindacali. Circa 500 manifestanti stanno esprimendo cosi' tutta la loro preoccupazione per gli sviluppi della trattativa in corso tra governo, azienda e sindacati.
In un primo momento i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Sdl avevano riunito i lavoratori di fronte agli hangar della meccanica e degli amministrativi. Poi, un drappello, composto in maggioranza di precari Eas, la societa' che fa hundling per Air One, si sono spostati di fronte agli ingressi delle partenze nazionali ed internazionali. Via via il gruppo di manifestanti si e' infoltito e le forze dell'ordine stanno tentando, per ora invano, di riportare il traffico all'interno dell'aeroporto alla normalita'.
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Re: Compagnia Aerea Italiana
pare che anche IG sia pronta a fermarsi
- air.surfer
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Tu sei professionista un pilota o Comandante?fastfreddy ha scritto: Io fossi in voi valuterei con molta attenzione la proposta,...
A giudicare da quello che sta succedendo in questi minuti non ne sarei cosi' sicuro... e noi siamo ancora operativi.fastfreddy ha scritto:.., ma un fermo di 6 mesi non ha mai ucciso nessuno...qualcuno avrà risparmiato e comunque avrete gli ammortizzatori...
Appena ci danno l'ordine, sarà il caos.
Comunque, non preoccupatevi, potrete sempre volare AirBee...

- i_disa
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Re: Compagnia Aerea Italiana
ragazzi, in bocca al lupo di nuovo! la situazione non è proprio delle migliori!
mascherone, grazie della spiegazione: semplice ed esauriente!
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la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
- i_disa
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Re: Compagnia Aerea Italiana
perchè? mi sono perso qualche puntata?airbusfamilydriver ha scritto:pare che anche IG sia pronta a fermarsi
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- i_disa
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Re: Compagnia Aerea Italiana
Alitalia, tutti in mobilità se non si firma l'accordo
da repubblica.it
ROMA - O la firma o la messa in mobilità del personale Alitalia. Augusto Fantozzi, commissario straordinario della compagnia, ha chiamato ieri a raccolta le sigle sindacali della Magliana e comunicato che in assenza di un accordo con la Cai, Alitalia, di fatto, chiuderà. Si tratta di un passaggio "formale", un "atto dovuto imposto dalla legislazione in materia", non c'è alcuna pistola puntata sui lavoratori, precisa Fantozzi, che nel corso del colloquio avrebbe avvertito i sindacalisti della necessità di giungere ad un accordo entro domani.
La modifica della legge Marzano che ha permesso il commissariamento di Alitalia, preoccupa però la Corte dei conti: l'esclusione della responsabilità di amministratori, dirigenti, revisori dei conti contenuta nel decreto è una vera e propria "deroga a principi universali di buona e corretta amministrazione".
Ma i fari restano puntati sull'atteso confronto finale, che inizierà stamattina intorno alle 10 in via Flavia, sede del ministero del Lavoro. Le parti lavoreranno su tre tavoli separati (piloti, hostess, terra), come richiesto dai sindacati, con la mediazione del ministro Maurizio Sacconi. Un piccolo spiraglio in una no-stop che potrebbe salvare il posto a migliaia di persone o, in alternativa, bloccare per diverso tempo il traffico aereo.
I piloti di Alitalia e Air One sono pessimisti sulla possibilità di chiudere in poche ore la partita: "Se la proposta della Compagnia aerea italiana non cambierà" dicono in coro Anpac, Up, i rappresentanti dei comandanti presenti in Cisl, Uil Trasporti e Ugl, il rischio di blocco a partire dal fine settimana è "molto concreto". Gli assistenti di volo, dal canto loro, hanno preparato un documento alternativo a quello della Cai che verrà messo sul tavolo del ministero.
A questo punto sono due i finali ipotizzabili: il primo è quello del sospirato accordo raggiunto all'alba, dopo una corsa contro il tempo e trattativa serrata. La firma potrebbe essere apposta su un documento condiviso e blindato, contenente le linee generali dei contratti per piloti, assistenti di volo e dipendenti di terra. Una volta garantito il volo di Alitalia 2, nel corso delle prossime settimane ci sarà più tempo per limare e chiudere tutti i passaggi ancora aperti. E quindi se oggi, come auspica il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, si arrivasse all'accordo, ci sarebbero 3.250 esuberi e 2.050 lavoratori esternalizzati ad altre aziende. In salvo 12.200 posti di lavoro su 17.500 (compresa Air One) anche se al costo di un forte aumento di produttività e una sforbiciata a diversi benefit.
Per chiudere però, i lavoratori chiedono garanzie in primo luogo sul numero di aerei indispensabili per il rilancio: la controproposta dei piloti parte da almeno 180 velivoli, contro i 150 di flotta media annunciata da Cai per i prossimi anni. Più aerei significano infatti, più piloti, hostess, operai e tecnici di manutenzione. Altra richiesta, non negoziabile, è relativa alle modalità di uscita dei lavoratori in esubero, che "vanno assolutamente condivise" per evitare uno svuotamento di professionalità nella nuova azienda.
Lo scenario più cupo è invece quello del blocco delle attività di Alitalia in seguito alla rottura del confronto. In questo caso lo stesso personale potrebbe decidere di non attendere la progressiva messa in mobilità di Fantozzi: i motori del vettore verrebbero fermati dagli stessi dipendenti. Sul tavolo, nella peggiore delle ipotesi, c'è anche il ritiro del Certificato di operatore aereo da parte dell'Enac e quindi il blocco d'autorità dei voli.
La vigilia del confronto, che si era aperta in Parlamento con l'audizione su Alitalia del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, si è chiusa ieri sera con una mano tesa del patron di Air One verso i lavoratori. Carlo Toto, che qualcuno dava in uscita dalla cordata Cai, è uscito allo scoperto mettendo fine alle illazioni: "Il progetto è serio e sono pronto a fare la mia parte", ha detto, "e mi auguro che si raggiunga un accordo".
(11 settembre 2008)
Alitalia, rush finale. Bonanni contestato
da estense.com
Roma. Al via il nuovo e decisivo round al ministero del Lavoro sulla vertenza Alitalia. Alta la tensione all'esterno del dicastero di via Flavia dove i lavoratori, rivolti ai sindacati, scandiscono: "Non firmate, non firmate". L'incontro si è aperto con l'intervento dell'amministratore delegato di Cai Rocco Sabelli che ha confermato, secondo quanto riferito da fonti sindacali, "tutta la validità del piano" predisposto dalla società. "Un piano di crescita che mira a trasportare più passeggeri e a realizzare più ricavi". "Complesso, impegnativo", ha ammesso, ma anche "realistico e possibile".Dal confronto con i sindacati, ha proseguito Sabelli, "sono emersi due nodi, sul network e la flotta". In particolare, sul mercato domestico "c'è la necessità di un maggiore presidio sulle rotte fondamentali con AirOne". Il manager si dice convinto che "si possono migliorare i piani anche per non lasciare spazio ai competitor". Un altro passaggio importante è "una migliore strutturazione dell'offerta regional". Sul lungo raggio, infine, "c'è una disponibilità di principio, concreta, nella fase di implementazione del network".Manutenzione pesante in outsourcing con la previsione di una partecipazione di Cai. E' questa, poi, la possibile soluzione che l'amministratore delegato della Compagnia Aerea Italiana ha posto sul tavolo negoziale, affrontando uno dei nodi più delicati della vertenza. Sempre come riferiscono fonti sindacali, Sabelli ha sottolineato che c'è un "problema di continuità operativa". "Abbiamo bisogno - sono le parole dell'ad riferite dalle stesse fonti - di ritrovare una forma contrattuale. Diamo mandato al commissario di trovare una forma contrattuale pluriennale in outsourcing prevedendo una nostra partecipazione azionaria".Sul nodo relativo al cargo, la Cai, inoltre, sarebbe disponibile a partecipare con una quota alla joint venture di operatori specializzati nel settore, che rilevino le attività cargo e le gestiscano con criteri di mercato.Per la partnership internazionale della nuova Alitalia, la Cai è impegnata a trovare la migliore soluzione che valorizzi la compagnia. Sabelli, che opera con deleghe piene, ha sottolineato, a quanto si apprende, che la quota del partner estero sarà di minoranza ma prima di tutto dovrà essere definito un accordo industriale.Dopo l'intervento dell'amministratore delegato di Cai, la riunione plenaria è stata sospesa per due ore. Come previsto dal percorso di metodo indicato dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, si prosegue con una fase di colloqui informali nel corso dei quali Sabelli ascolterà separatamente le sigle sindacali. Si procederà, dunque, alternando sessioni formali del tavolo al confronto informale.Alla riunione prendono parte il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli e il sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli. La Cai è rappresentata dall'amministratore delegato Rocco Sabelli ed è presente anche il commissario straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi. Ampia la delegazione sindacale. Al tavolo siedono tutti i vertici delle 9 sigle sindacali presenti in azienda. A livello confederale, sono presenti il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni e il segretario generale dell'Ugl Renata Polverini. Al suo arrivo in via Flavia, il leader della Cisl Raffaele Bonanni è stato duramente contestato. Un nutrito gruppo di lavoratori ha accolto il segretario generale del sindacato di via Po al grido di "Buffone, buffone". Agli insulti sono seguiti momenti di tensione con le forze di polizia costrette ad intervenire per mantenere la calma
da repubblica.it
ROMA - O la firma o la messa in mobilità del personale Alitalia. Augusto Fantozzi, commissario straordinario della compagnia, ha chiamato ieri a raccolta le sigle sindacali della Magliana e comunicato che in assenza di un accordo con la Cai, Alitalia, di fatto, chiuderà. Si tratta di un passaggio "formale", un "atto dovuto imposto dalla legislazione in materia", non c'è alcuna pistola puntata sui lavoratori, precisa Fantozzi, che nel corso del colloquio avrebbe avvertito i sindacalisti della necessità di giungere ad un accordo entro domani.
La modifica della legge Marzano che ha permesso il commissariamento di Alitalia, preoccupa però la Corte dei conti: l'esclusione della responsabilità di amministratori, dirigenti, revisori dei conti contenuta nel decreto è una vera e propria "deroga a principi universali di buona e corretta amministrazione".
Ma i fari restano puntati sull'atteso confronto finale, che inizierà stamattina intorno alle 10 in via Flavia, sede del ministero del Lavoro. Le parti lavoreranno su tre tavoli separati (piloti, hostess, terra), come richiesto dai sindacati, con la mediazione del ministro Maurizio Sacconi. Un piccolo spiraglio in una no-stop che potrebbe salvare il posto a migliaia di persone o, in alternativa, bloccare per diverso tempo il traffico aereo.
I piloti di Alitalia e Air One sono pessimisti sulla possibilità di chiudere in poche ore la partita: "Se la proposta della Compagnia aerea italiana non cambierà" dicono in coro Anpac, Up, i rappresentanti dei comandanti presenti in Cisl, Uil Trasporti e Ugl, il rischio di blocco a partire dal fine settimana è "molto concreto". Gli assistenti di volo, dal canto loro, hanno preparato un documento alternativo a quello della Cai che verrà messo sul tavolo del ministero.
A questo punto sono due i finali ipotizzabili: il primo è quello del sospirato accordo raggiunto all'alba, dopo una corsa contro il tempo e trattativa serrata. La firma potrebbe essere apposta su un documento condiviso e blindato, contenente le linee generali dei contratti per piloti, assistenti di volo e dipendenti di terra. Una volta garantito il volo di Alitalia 2, nel corso delle prossime settimane ci sarà più tempo per limare e chiudere tutti i passaggi ancora aperti. E quindi se oggi, come auspica il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, si arrivasse all'accordo, ci sarebbero 3.250 esuberi e 2.050 lavoratori esternalizzati ad altre aziende. In salvo 12.200 posti di lavoro su 17.500 (compresa Air One) anche se al costo di un forte aumento di produttività e una sforbiciata a diversi benefit.
Per chiudere però, i lavoratori chiedono garanzie in primo luogo sul numero di aerei indispensabili per il rilancio: la controproposta dei piloti parte da almeno 180 velivoli, contro i 150 di flotta media annunciata da Cai per i prossimi anni. Più aerei significano infatti, più piloti, hostess, operai e tecnici di manutenzione. Altra richiesta, non negoziabile, è relativa alle modalità di uscita dei lavoratori in esubero, che "vanno assolutamente condivise" per evitare uno svuotamento di professionalità nella nuova azienda.
Lo scenario più cupo è invece quello del blocco delle attività di Alitalia in seguito alla rottura del confronto. In questo caso lo stesso personale potrebbe decidere di non attendere la progressiva messa in mobilità di Fantozzi: i motori del vettore verrebbero fermati dagli stessi dipendenti. Sul tavolo, nella peggiore delle ipotesi, c'è anche il ritiro del Certificato di operatore aereo da parte dell'Enac e quindi il blocco d'autorità dei voli.
La vigilia del confronto, che si era aperta in Parlamento con l'audizione su Alitalia del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, si è chiusa ieri sera con una mano tesa del patron di Air One verso i lavoratori. Carlo Toto, che qualcuno dava in uscita dalla cordata Cai, è uscito allo scoperto mettendo fine alle illazioni: "Il progetto è serio e sono pronto a fare la mia parte", ha detto, "e mi auguro che si raggiunga un accordo".
(11 settembre 2008)
Alitalia, rush finale. Bonanni contestato
da estense.com
Roma. Al via il nuovo e decisivo round al ministero del Lavoro sulla vertenza Alitalia. Alta la tensione all'esterno del dicastero di via Flavia dove i lavoratori, rivolti ai sindacati, scandiscono: "Non firmate, non firmate". L'incontro si è aperto con l'intervento dell'amministratore delegato di Cai Rocco Sabelli che ha confermato, secondo quanto riferito da fonti sindacali, "tutta la validità del piano" predisposto dalla società. "Un piano di crescita che mira a trasportare più passeggeri e a realizzare più ricavi". "Complesso, impegnativo", ha ammesso, ma anche "realistico e possibile".Dal confronto con i sindacati, ha proseguito Sabelli, "sono emersi due nodi, sul network e la flotta". In particolare, sul mercato domestico "c'è la necessità di un maggiore presidio sulle rotte fondamentali con AirOne". Il manager si dice convinto che "si possono migliorare i piani anche per non lasciare spazio ai competitor". Un altro passaggio importante è "una migliore strutturazione dell'offerta regional". Sul lungo raggio, infine, "c'è una disponibilità di principio, concreta, nella fase di implementazione del network".Manutenzione pesante in outsourcing con la previsione di una partecipazione di Cai. E' questa, poi, la possibile soluzione che l'amministratore delegato della Compagnia Aerea Italiana ha posto sul tavolo negoziale, affrontando uno dei nodi più delicati della vertenza. Sempre come riferiscono fonti sindacali, Sabelli ha sottolineato che c'è un "problema di continuità operativa". "Abbiamo bisogno - sono le parole dell'ad riferite dalle stesse fonti - di ritrovare una forma contrattuale. Diamo mandato al commissario di trovare una forma contrattuale pluriennale in outsourcing prevedendo una nostra partecipazione azionaria".Sul nodo relativo al cargo, la Cai, inoltre, sarebbe disponibile a partecipare con una quota alla joint venture di operatori specializzati nel settore, che rilevino le attività cargo e le gestiscano con criteri di mercato.Per la partnership internazionale della nuova Alitalia, la Cai è impegnata a trovare la migliore soluzione che valorizzi la compagnia. Sabelli, che opera con deleghe piene, ha sottolineato, a quanto si apprende, che la quota del partner estero sarà di minoranza ma prima di tutto dovrà essere definito un accordo industriale.Dopo l'intervento dell'amministratore delegato di Cai, la riunione plenaria è stata sospesa per due ore. Come previsto dal percorso di metodo indicato dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, si prosegue con una fase di colloqui informali nel corso dei quali Sabelli ascolterà separatamente le sigle sindacali. Si procederà, dunque, alternando sessioni formali del tavolo al confronto informale.Alla riunione prendono parte il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli e il sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli. La Cai è rappresentata dall'amministratore delegato Rocco Sabelli ed è presente anche il commissario straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi. Ampia la delegazione sindacale. Al tavolo siedono tutti i vertici delle 9 sigle sindacali presenti in azienda. A livello confederale, sono presenti il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni e il segretario generale dell'Ugl Renata Polverini. Al suo arrivo in via Flavia, il leader della Cisl Raffaele Bonanni è stato duramente contestato. Un nutrito gruppo di lavoratori ha accolto il segretario generale del sindacato di via Po al grido di "Buffone, buffone". Agli insulti sono seguiti momenti di tensione con le forze di polizia costrette ad intervenire per mantenere la calma
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
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- Iscritto il: 8 settembre 2007, 14:36
Re: Compagnia Aerea Italiana
LH ha annunciato le nuove rotte da MXP poco piu' di un'ora dopo il tuo messaggio. E' presto abbastanza?air.surfer ha scritto:Qualcuno ha detto che lo spazio lasciato da AP e AZ, in caso di fallimento, verrebbe immediatamente occupato da vettori stranieri.
Io, nel mio piccolo, credo che cio' non avverrebbe molto presto......
- i_disa
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- Iscritto il: 30 gennaio 2008, 22:43
Re: Compagnia Aerea Italiana
e quali sarebbero queste nuove rotte? mica rotte nazionali?
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me