possono essere considerati tali come il Bf-110 o come l' He-219??

Moderatore: Staff md80.it
Il punto i bombardieri notturni tedeschi lo facevano su una rete di radiofari non direzionali ad onde medie (200-500 khz). L'avvicinamento e l'atterraggio lo facevano con le apparecchiature "Lorenz", che erano una specie di radioguida.Starfighter ha scritto:...e per quanto riguarda la visibilità? si basavano sempre sul radar...?
Il CR 42 rimane un ottimo e manovrabilissimo aereo e mi piacerebbe tanto averne uno tutto mio, ma già all'inizio della guerra era superato. Mandare qualcuno a cercar di tirar giù un Lancaster con solo due mitragliatrici da 12,5 mm, il tutto di notte, più che a una missione di caccia notturna mi rassomiglia ad un omicidio colposo. E poi, quale pilota sano di mente si sarebbe mai azzardato anche solo a pensare d'accendere il faro per illuminare i bombardieri, diventando così immediatamente una calamita per i colpi dei mitraglieri nemici ? A quanto mi risulta, solo dei poveretti come i Giapponesi riuscirono a concepire e attuare un'idea così idiota (economicamente soprattutto) come quella del kamikaze.Il FIAT CR.42CN(Caccia Notturno),ovvero una versione modificata per la caccia notturna del caccia biplano più usato dalla Regia Aeronautica.
Per questo ruolo vennero dotati di un orizzonte artificiale,un generatore eolico supplementare,oltre ai già citati scarico dotato di smorzafiamma il faro di ricerca,
Fissi.Giù il cappello.Il punto i bombardieri notturni tedeschi lo facevano su una rete di radiofari non direzionali ad onde medie (200-500 khz). L'avvicinamento e l'atterraggio lo facevano con le apparecchiature "Lorenz", che erano una specie di radioguida.
I sistemi di bombardamento cieco utilizzati dai tedeschi erano 3: Knickebein, X e Y.
Lo Knickebein era un sistema che utilizzava un fascio in VHF per la guida direzionale e un secondo fascio per il punto.
Il sistema X si basava invece su 4 fasci radio, uno per la guida direzionale e 3 per il punto ed aveva una precisione maggiore del Knickebein, il sisema Y era ancora più preciso e consisteva in un radiosentiero con una differenza di fase che segnalava la distanza dal bersaglio, ma fu poco utilizzato.
Ciao
già... ancora pochissimi anni or sono la Germania ha vivacemente protestato quando a Londra hanno svelato un monumento in onore di Sir Arthur "Bomber" Harrisad High Wycombe, sede del Bomber Command della RAF, arriva fresco di nomina un certo Arthur Harris (Maresciallo dell'aria: "...sono pagato per uccidere...") il quale ha idee chiarissime su quello che c'è da fare riguardo alla Germania
il Do217 arrivava a 4 cannoni da 20 mm che sparavano in avanti obliquamente dal dorso (sistema schrage musik)un potentissimo armamento, almeno teoricamente capace di tirar giù, con un solo passaggio, un bombardiere alleato
Solo con questo sistema? Perché, se lo tiravi giù con un altro sistema rifiutava categoricamente di obbedire alla legge di gravità ed entrava automaticamente in orbita?thranduil ha scritto: ...il problema era che un bombardiere fatto fuori con questo inusuale sistema aveva la sgradevole tendenza a cadere addosso al suo attaccante...
Ah, "il cielo sopra Berlino"!il Do217 arrivava a 4 cannoni da 20 mm che sparavano in avanti obliquamente dal dorso (sistema schrage musik)
il problema era che un bombardiere fatto fuori con questo inusuale sistema aveva la sgradevole tendenza a cadere addosso al suo attaccante...
Non farmi cominciare... per amor di tutto quello che è sacro e giusto, non farmi cominciare a spiegarti ESATTAMENTE perché le cose andarono come andarono.... anche perché... soprattutto visto chi citi, credo che lo sai già.Almost Blue ha scritto: Vedendo quello che è venuto fuori in Italia durante quegli anni c'è da TRASECOLARE. Ma io mi chiedo se facessero davvero sul serio! Inviare gente in Russia con maglioni autarchici in finta lana e con scarpe di cartone. Mandare dei ragazzi a bordo di un biplano a carrello fisso e in abitacolo aperto, di notte, in mezzo a gente che usa il radar e spara all' impazzata proiettili grossi come una bottiglia...raba da matti! E proprio vero, noi Italiani sappiamo fare tantissime cose, ma la guerra (per fortuna) meglio che la lasciamo fare agli altri.
Scusa, ce l'avevi con me? Io stavo rispondendo a Almost Blue, non a te.Starfighter ha scritto:perdonamima non ho afferrato quello che volevi dire
claro que noSolo con questo sistema? Perché, se lo tiravi giù con un altro sistema rifiutava categoricamente di obbedire alla legge di gravità ed entrava automaticamente in orbita?
mi ricorda la terribile maledizione cinese: "mi auguro tu possa vivere in tempi interessanti"Ma che bel posticino accogliente doveva essere il cielo notturno delle città tedesche durante la guerra
Se sono OT chiedo scusa, ma avevo capito che ti interessava sapere dei caccia notturni e quindi anche qualcosa sul perchè del loro pesante armamento.perdonate la mia considerazione"ma non credete che stiamo uscendo dal topic?" comunque sia il T9 da 37 mm montanto nel mozzo dell'elica del P-39 AiraCobra? oppure l'M7 da 75 mm del B-25H?
No anzi spiegami, sono curioso.Non farmi cominciare... per amor di tutto quello che è sacro e giusto, non farmi cominciare a spiegarti ESATTAMENTE perché le cose andarono come andarono.... anche perché... soprattutto visto chi citi, credo che lo sai già.
Non vi siete capiti. Le armi iclinate in alto e azionabili da una centralina in fusoliera tipo (schrage musik: un nome un programma...) richiedevano che il caccia notturno si posizionasse proprio sotto il bombardiere nemico. Un casino. Perchè l'attaccante quando era fortunato si beccava i rottami in fiamme della sua preda sulla testa, se NON aveva fortuna invece....tutto il bomberdiere...E comunque la schrage musik era così sofisticata che s'inceppava quasi subito e i piloti in genere la prima cosa che facevano era dimenticarsi di averla a bordo.Solo con questo sistema? Perché, se lo tiravi giù con un altro sistema rifiutava categoricamente di obbedire alla legge di gravità ed entrava automaticamente in orbita?
E' giustissimo. Molti piloti tedeschi si lamentarono della relativamente bassa cadenza di tiro dell' MG 151 e anche del Mk 108 che mi pare fosse sui 600 colpi/min. (10/sec! A un asso erano più che sufficenti). Questo richiedeva buone doti di cacciatore e buon occhio. Il vero problema era che non avevano più il tempo di addestrarli i piloti, perchè le perdite erano tali che mandavano in linea anche i novellini, poveri disgraziati.tornando in topic, visto che vi vedo preparati , toglietemi una curiosità: tutte queste armi pesantissime immagino abbiano anche dei ratei di fuoco piuttosto ridotti.
quindi quando di sparava bisognava avere la ragionevole certezza di colpire, non potendo "saturare" di piombo un volume.
OK, un bombardiere è più grosso, più lento (mica tanto) e molto meno manovrabile di un caccia dell'epoca, ma siamo sicuri che un 30mm fosse più efficace di due 20mm o di quattro 12,7mm?
Meglio di no, finiremmo SERIAMENTE off topic se lo facessi. Quello e finiremmo anche per parlare di politica (sebbene non politica attuale... o no?Almost Blue ha scritto:No anzi spiegami, sono curioso.Non farmi cominciare... per amor di tutto quello che è sacro e giusto, non farmi cominciare a spiegarti ESATTAMENTE perché le cose andarono come andarono.... anche perché... soprattutto visto chi citi, credo che lo sai già.
Beh, non solo l'usura della canna e la velocità iniziale (per l'epoca, almeno), ma anche il rinculo doveva essere qualcosa di fantastico in un accidente del genere, visto il calibro. Questo doveva mettere sotto stress la cellula degli aerei dell'epoca (non progettati con l'uso questo tipo di armi in mente all'inizio) in modo altrettanto fantastico, immagino.Almost Blue ha scritto: Credo che la massa del proiettile e la carica di lancio (bossolo) facciano la differenza, soprattutto per un perforante. Forse un 12,5 mm con un bossolo lungo un metro può avere effetti simili a un 20 mm...In effetti, la cartuccia 357 magnum mi pare che non sia che una 38 con bossolo lungo. Inoltre i Teteschi erano vecchie volpi purtoppo. La canna del cannone, anche se nella fattispecie non mi pare che il Mk 108 fosse così, si restringeva sensibilmente di diversi mm, andando dalla culatta verso la bocca del cannone, ben al di sotto dei 20 o 30 mm dell' ogiva del proiettile! In un restringimento, la velocità di ciò che ci deve passare, a parità di spinta, aumenta! Come quando si soffia dalle labbra. Questo causa usura precoce dell'anima della canna, ma da al proiettile una velocità iniziale fantastica (1400 m/sec! Sai quanta energia cinetica per un proiettile esplosivo di circa 200 gr!) e fa la gioia dei venditori di canne.
Si è così, ma le cellule erano robustissime e poi mediamente temo che non durassero così a lungo da manifestare segni di logorio... Allora il concetto di fatica del metallo era ancora un mistero, soprattutto perchè senza saperlo facevano aerei più robusti (e anche più pesanti) del necessario. Mi pare che la "fatica del metallo" venne fuori con i primi Komet a finestrini squadrati anzichè tondi. Si accorsero perchè alcuni Komet decollavano ma nessuno, che io sappia, li ha mai visti atterrare da nessuna parte. Ancora li stanno aspettando...Oggi i finestrini sono tutti tondi...Beh, non solo l'usura della canna e la velocità iniziale (per l'epoca, almeno), ma anche il rinculo doveva essere qualcosa di fantastico in un accidente del genere, visto il calibro. Questo doveva mettere sotto stress la cellula degli aerei dell'epoca (non progettati con l'uso questo tipo di armi in mente all'inizio) in modo altrettanto fantastico, immagino.
Quella del DH106 Comet fu una serie di errori, non solo quello da te segnalato. Primo errore, e il più madornale, fu da parte della De Havilland di volere a tutti i costi motorizzare il Comet con i loro motori, che erano parecchio fiacchi anche per l'epoca. Infatti la prima, sfortunata serie di questi aerei fu consegnata con i motori De Havilland Ghost (che già il nome...), ma solo in uso temporaneo fino all'arrivo di unità più potenti che R&R stava per produrre adatte all'aereo, ma l'aereo così come usciva dalla fabbrica DOVEVA, imperativo, poter volare a pieno carico usando anche solo i motori della casa costruttrice. Questo generò una corsa all'alleggerimento della cellula ai limiti dell'assurdo e causò almeno un incidente (fortunatamente senza vittime, mi sembra di ricordare) a Ciampino dove uno di questi aerei non riuscì a decollare (per over-rotation, fu scritto nel rapporto dell'incidente), per colpa forse della giornata calda, e invece di salire tornò a scendere... non proprio elegantemente ne laddove avrebbe dovuto, purtroppo.Almost Blue ha scritto: Mi pare che la "fatica del metallo" venne fuori con i primi Komet a finestrini squadrati anzichè tondi. Si accorsero perchè alcuni Komet decollavano ma nessuno, che io sappia, li ha mai visti atterrare da nessuna parte. Ancora li stanno aspettando...Oggi i finestrini sono tutti tondi...
Avevo capito lo stesso, non preoccuparti.Almost Blue ha scritto:Ooops. Comet con la K....(vabbè, un Comet tetesco)
"Fretta, arma di Satana" (proverbio arabo. O forse il Corano, boh)Come aereo era interessante e con un'aerodinamica molto pulita dovuta ai motori inglobati nell'ala che davano poca resistenza all'aria. Ma allo stesso tempo questo punto di forza era anche un punto debole, in quanto rendeva l'adozione di turbofan, anche a basso rapporto di diluizione, da molto problematico a praticamente impossibile. Un'occasione sprecata per colpa della fretta, questo fu il De Havilland DH106 Comet.
Non so gli altri (a parte il ME262 di cui qualcosuccia so), ma ti devo correggere, il Do335 non fece in tempo a vedere mai impiego effettivo in battaglia, ne in configurazione a uno ne a due posti (del biposto a posti sfalsati tra l'altro c'è solo un disegno in giro e non venne mai prodotto nemmeno un esemplare, per quanto se ne sa).Almost Blue ha scritto: ...e la versione biposto in tandem a posti sfalzati del Dornier Do 335. (Tutti aerei che sognerei di poter provare in una bella mattinata di sole, senza il peso di nessuna arma, in totale libertà).
Boh, Wiki dice che non fu mai usato attivamente... forse fu un po come con il Me262 e fu impiegato poco per mancanza di numero e piloti? Ari-Boh!Almost Blue ha scritto:"Bestione a riposo". (Come si vede altrove, un uomo in piedi arrivava si e no all'altezza dell'attaccatura delle ali...)
http://it.wikipedia.org/wiki/Dornier_Do_335_PfeilNel suo libro Le Grand Cirque (La grande giostra), l'asso francese Pierre Clostermann afferma di essere stato il primo Alleato a ingaggiare un combattimento con uno Pfeil, nell'aprile del 1945. Stava guidando una formazione di quattro Hawker Tempest del Terzo Squadrone della RAF sulla Germania del Nord e incontrò per caso un Do 335 che stava volando da solo alla massima velocità a bassissima quota. Non appena si accorse degli aerei britannici, il pilota tedesco tentò di invertire la rotta per scappare. A dispetto della grande velocità dei Tempest, i caccia della RAF non solo non riuscirono a raggiungerlo, ma neanche ad arrivare a una posizione adatta per aprire il fuoco.
Beh, questo link risponde ad una domanda io avevo a proposito di questo aereo alla quale, fino a prima di aver letto l'articolo, non avevo mai ricevuto risposta precisa, ma solo supposizioni.Almost Blue ha scritto: http://it.wikipedia.org/wiki/Dornier_Do_335_Pfeil
Almeno per una cosa l'hanno impiegato: darsela a gambe! (Giustamente)
Perché lanciarsi col paracadute da un aereo con elica in coda potrebbe essere un'idea peggiore di rimanere dentro, se detta l'elica non è in qualche modo separabile dal resto dell'aereo. Finire salamizzati da un'elica mentre si cerca di salvarsi non è un bel modo di morire.Nel 1975 l'aereo fu splendidamente restaurato dallo staff della Dornier, nel quale vi erano alcuni componenti che avevano lavorato sugli aerei di produzione originale, rimasti questi ultimi molto soddisfatti nel constatare che le cariche di esplosivo installate per staccare la coda ed il motore posteriore in caso di emergenza fossero ancora funzionanti dopo trent'anni.
E lo sapevo; quindi di portarcelo via a spinta non se ne parla...Il mio sogno proibito e trovare uno di questi affari sotto la paglia di un vecchio fienile, magari con una cova di sorci nel motore e le galline tra le rote ed un contadino che non ha la minima idea di quello che ha là sotto (ed io mi guarderei bene dal spiegarglielo!Vi assicuro che è veramente imponente...(le foto le ho fatte io non sono prese da internet...)
Si, ne avevamo parlato! Mi pareva strano che i Tedeschi non avessero pensato anche a questo piccolo problemino.Nel 1975 l'aereo fu splendidamente restaurato dallo staff della Dornier, nel quale vi erano alcuni componenti che avevano lavorato sugli aerei di produzione originale, rimasti questi ultimi molto soddisfatti nel constatare che le cariche di esplosivo installate per staccare la coda ed il motore posteriore in caso di emergenza fossero ancora funzionanti dopo trent'anni.
Perché lanciarsi col paracadute da un aereo con elica in coda potrebbe essere un'idea peggiore di rimanere dentro, se detta l'elica non è in qualche modo separabile dal resto dell'aereo. Finire salamizzati da un'elica mentre si cerca di salvarsi non è un bel modo di morire.