Ciao a tutti -
domani mattina devo affrontare un volo di quasi due ore (con ritorno sabato) e sono dieci anni circa che non volo. Ho seguito il corso "Voglia di volare" dell'Alitalia quando era stato appena istituito, e mi è servito, perché in effetti ho fatto ancora un paio di voli... In tutto ho fatto sette voli: Milano-Londra, Londra-Milano, Roma-Milano, Milano-Roma, Roma-Bologna, Bologna-Cagliari, Cagliari-Bologna. Come si vede, non mi sono mai spinta molto lontano...
comunque nemmeno domani il volo sarà più lungo. Desidererei però da qualcuno di voi un ragguaglio in merito a:
- quanti potranno essere i voli effettuati in media quotidianamente nel mondo? Esiste una stima in merito?
Penso che conoscere questo dato sia utile a rintuzzare la paura.
- c'è qualche "dritta" particolare che non sia stata pubblicata di recente in questo blog, ma che possa servire per affrontare il volo?
...C'è qualche anima di buon cuore che riesce a rispondermi prima di mezzanotte (parto per Bologna in pullman alle otto e mezza domani mattina)...?
Grazie!!!
Quanti esattamente non so... molti più di quelli che ti immagini, sicuramente. Pensa che solamente da Bologna (BLQ) passano 4 milioni di passeggeri l'anno (e BLQ non è certo uno dei principali aeroporti europei).
Detto questo, darti qualche consiglio - che non sia scontato - è impresa ardua, se prima non ci dici qualcosa di più sulla tua personale ansia da volo
Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
C.S.I.
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
La mia paura è quella che si potrebbe definire "razionale" (anche se razionale non è...), nel senso che non soffro di claustrofobia o di vertigini. Viaggio con qualunque mezzo, soprattutto treno e nave, senza alcun problema. E viaggio davvero molto, soprattutto in treno. Non soffro di mal d'auto o di mal di mare: assolutamente no. Con le onde più sballottolanti mi sento generalmente a mio agio.
Da ragazzina sognavo ardentemente di volare. A 13 anni volevo fare la hostess, e devo dire che la mia carriera l'ho sempre pensata in giro per il mondo.
Ma poi...abbastanza presto, verso i 15-16 anni, ho cominciato a sentire parlare di incidenti e mi è inizita questa paura, senza che avessi mai volato, ancora.
Il mio battesimo del volo l'ho avuto poi solo a 28 anni, quando mio padre (che non volò mai, perché aveva paura) mi regalò un viaggio a Londra. Mi dicevo: "La paura adesso mi passa". Ma così non è stato. Ricordo la signora che mi stava accanto, che prima di atterrare a Eathrow mi disse: <<Ho volato in tutto il mondo, e mio figlio [un bambino sui 9 anni] ancora più di me, ma le assicuro che non volerò mai più con la British>>. Non so che cosa fosse successo, perché non avevo nessun termine di paragone. Certo che quell'aereo non era un granché (era il 1988), molto stretto all'interno, faceva un rumore fortissimo nel partire e prendere velocità e sembrava che non decollasse mai, perché saliva e scendeva, saliva e scendeva...almeno quella era l'impressione, e così per tre volte.
Quando poi, anni dopo, mi sono trovata scartata per un viaggio di lavoro a Londra (!), con conseguente pianto a dirotto, ho deciso che la paura doveva passarmi, e sono saltata sul mio trenino per andare a fiumicino a seguire il corso dell'Alitalia.
Il corso è appunto servito, perchè, dopo i 3 voli di "prova" durante la duegiorni di corso, sono andata piuttosto (ehm...insomma...) tranquillamente in Sardegna, riuscendo anche a guardare fuori dal finestrino la costa e tutto il resto.
Viaggiare con Alitalia era stata un'altra cosa, molto più soft. Poi, alla fine di quell'estate, sono caduti due aerei di grosse compagnie (uno dell'Air France, mi sembra, l'altro forse tedesco), e non ho più voluto volare. Poi è caduto anche il Concorde...
Domani prenderò per la prima volta un volo charter per la Francia: un aereo "affittato" per l'occasione - non so che aereo e non so quanti passeggeri. La cosa mi spaventa abbastanza: fosse per me, non prenderei mai e poi mai un charter - ma bisognava che lo facessi, e sarebbe troppo lungo spiegare il perché. Non so appunto la grandezza dell'aereo, e non l'ho voluta chiedere proprio per non allarmarmi ancora di più. So che sugli aerei piccoli si "sente" molto il volo.
Vi chiedo di aiutarmi...!
Ok, partiamo dallo sfatare un po' di "luoghi comuni" (che, intendiamoci, sono assolutamente comuni e leciti quando non si ha esperienza di volo):
- gli aerei piccoli sono sicuri come gli aerei grandi
- i charter sono sicuri come gli aerei di linea (tant'è che molte compagnie cosiddette di bandiera operano anche voli charter)
- rumore non equivale a pericolo. Se il pilota "dà motore" e tu sei seduta sull'ala (o in coda, su un MD80 ) la sensazione di "rombo" sarà sicuramente apprezzabile. Ma ciò non vuol dire che stia succedendo nulla di pericoloso. Semplicemente i piloti stanno facendo quello che è il loro lavoro: pilotano, appunto. Ovvero conducono il mezzo adeguandosi alle condizioni esterne. Come facciamo tutti noi quando usiamo acceleratore, freno e frizione sulla nostra auto.
Andrea
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boldie ha scritto:
- quanti potranno essere i voli effettuati in media quotidianamente nel mondo? Esiste una stima in merito?
Penso che conoscere questo dato sia utile a rintuzzare la paura.
boldie ha scritto:faceva un rumore fortissimo nel partire e prendere velocità e sembrava che non decollasse mai, perché saliva e scendeva, saliva e scendeva...almeno quella era l'impressione, e così per tre volte.
Il fatto è che il viaggio di un aereo non è una linea retta da un aeroporto all'altro a velocità e quota costanti.
Virate, mutamenti della velocità e di quota sono eventi normalissimi durante un viaggio che si fanno per mille motivi (traffico, meteo, indicazioni dai controllori...).Considera poi che i passeggeri tendono a mal valutare in eccesso i movimenti di un aeromobile.
boldie ha scritto:quando mio padre (che non volò mai, perché aveva paura)
Questa frase mi ha colpito...
boldie ha scritto:fosse per me, non prenderei mai e poi mai un charter
Semplicemente: i voli charter sono soggetti alla stessa manutenzione ed i piloti allo stesso addestramento dei voli di linea. La distinzione tra charter e di linea definisce genericamente lo scopo commerciale dell'aereo e la tipologia di passeggeri che trasporta.
Buon riposo e buon volo per domani.
Fossi io prenderei un posto vicino al finestrino.