Qualcuno sa dove si possa reperire materiale, se esistono documentari anche in lingua inglese, libri o cos'altro che parli del famoso raid aere sulle raffinerie di Ploesti durante seconda guerra mondiale ?
Chi volesse aggiungere qualcosa di suo può ben farlo
Thanks.
Ultima modifica di Farfalla il 9 ottobre 2008, 0:28, modificato 1 volta in totale.
Grande e grazie !
E su quel sito c'è pure la storia (non l'ho ancora letta) del Lady be Good !
Mi sembra che in una chiesa costruita da quelle parti ci sia una vetrata artistica in onore di quello sfortunato equipaggio.
Che imprese quelle...
Thanks a lot.
Per chi interessa, ho trovato anche questa pagina, approfondita e interessantissima. http://www.homeofheroes.com/wings/part2/09_ploesti.html
Qualcuno sa dirmi che musica sia quella in sottofondo ???
Ho anche scoperto che il B-24D della famossisima, almeno per me, foto che lo ritrae mentre esce da una coltre di fumo appena al di sopra di una raffineria in fiamme, precipitò nelle dolomiti nel dicembre dello stesso anno. Ne è stato fatto un documentario. Era un B-24D serial 42-40402 "The Sandman".
Questo è quanto posso aggiungere.
I) Strade per arrivarci: di schifo. Occhio a tombini aperti, crepacci che ingoierebbero un Tir e soprattutto ai passaggi a livello assolutamente e rigorosamente NON segnalati ! Di cui è disseminato il paese. Per questi ed ALTRI motivi: NON viaggiate mai di notte !
II) Paese (tutto): direi inquietante nel suo complesso. Ho trovato come qualcosa di antico e sinistro in generale; andateci e mi direte; un po' sul genere: "....laggiù c'è qualcosa tra gli alberi, e NON è un uomo...".
III) Città: in centro più o meno decente. Periferia: sembra il relitto del Titanic tirato in secca e con la gente che ci vive dentro, solo che l'impressione è che il Titanic NON sarebbe altrettanto inquinato.
E ora le cose serie:
IV) Cibo: io l'ho trovato buono, soprattutto la carne ed anche il vino.
V) Donne: splendide. Mi dispiace doverlo ammettere, ma le rumene sono tra le donne più affascinanti che io abbia mai visto e sono mooolto disponibili, ma ATTENTI ! Esse sono innocue quanto può essere innocuo uno scorpione nero da 1 kg, che divora ancora vivi i topini che ha paralizzato con il veleno...tenetevelo per detto.
Gli Americani hanno bombardato Ploesti. Come? Una volta sola?
In realtà ci erano gia "arrivati" una prima volta il 12/06/ 1942 e i 12 Liberators del Gruppo Halpro che compirono questa missione, partendo da Fayid, in Egitto, furono i primi bombardieri pesanti ad attaccare l' Europa nazista. Danni: scarsissimi. Valore simbolico: enorme: gli Alleati dimostrarono che la principale fonte di petrolio del Reich NON era nè invulnerabile nè irraggiungibile.
Quasi esattamente un anno dopo, il primo agosto 1943, gli Americani ci riprovano, ma partendo da piste più "vicine" alla Romania, "solo" 3218 Km, situate in Libia (liberata dalle truppe di Rommel grazie all' VIII Armata inglese ) vicino Bengasi.
I B 24 appartenevano a cinque gruppi della IX Air Force:
.44° Eightballs
.93° Traveling Circus
.98° Pyramiders
.38° Sky Scorpions
.376° Liberandos
Si esercitarono per settimane, volando a bassa quota sul deserto. Questo perchè si era deciso un attacco di precisione a bassa quota, sfruttando le buone doti di velocità del B 24 (superiori a quelle del B 17), per esporre per il minor tempo possibile gli aerei alle formidabili difese antiaeree che circondavano i campi petroliferi rumeni, compresi i micidiali cannoni da 88 e 128 mm della Flak.
Il generale Lewis H. Brereton, comandante delle forze aeree dello scacchiere meridionale (IX bomber command) dichiarò da subito la missione come ad altissimo rischio e mise in conto un buon 50% di perdite.
L'imponente forza da bombardamento accese i motori e iniziò a decollare alle 04:00 del mattino. L'enorme distanza portò ad una graduale dispersione delle formazioni, gli aerei tuttavia, per aumentare la loro micidiale potenza di fuoco difensivo, volavano in sei blocchi ravvicinati, ogni blocco sei velivoli. Formando quella che i piloti dei caccia nemici chiamavano (spaventati) "la scatola". A causa della dispersione e degli errori di rotta però alcune raffinerie si beccarono pochissime bombe, mentre altre furono attaccate da moltissimi aerei, che le polverizzarono. L'obbiettivo principale era la più grande raffineria rumena del tempo: quella vicino alla città romana di Astra Romana, circondata da altre tre raffinerie, quasi altrettanto grandi.
Per disorientare i nazisti, alcune squadriglie presero una rotta più lunga, in modo da arrivare sul bersaglio da nord. Si rivelò un buon stratagemma per disorientare la contraerea, ma fece sì che le rotte dei Liberators in arrivo da sud e da nord si intersecassero e molti aerei dovettero ripetere l'attacco perchè avevano dovuto interromperlo all'ultimo momento per evitare un collega proveniente a tutta birra in senso opposto! Questo andò a sommarsi ai caccia nemici, alla micidiale contraerea, ai palloni frenati, i cui cavi segarono via le ali a molti aerei ed al fumo degli incendi che nascondeva alla vista i bersagli. Una vera "rissa da saloon" insomma. La vista dei Liberators a quota alberi su Ploesti rimane una delle immagini più "interessanti" della guerra. Molti equipaggi così fortunati da tornare vivi a casa trovarono rami e foglie di alberi nei motori e nella stiva bombe.
La missione del 01/08/1943 su Ploesti fu considerata una tra le più pericolose missioni della seconda guerra mondiale. Vennero assegnate, da quel che so, almeno cinque Medaglie d'Onore del Congresso: una enormità! (Stare lontani dalle missioni che puzzano di medagliere!)
Una andò al colonnello Leon Johnson, che perse più di metà degli aerei della sua formazione (9 su 16), ma continuò l'attacco e sopravvisse.
Un'altra andò al tenente colonnello Addison Baker, che colpito più volte dalla contraerea, diresse il suo aereo (Hell's Wench) su una raffineria in fiamme, dove si schiantò. (Discutibile).
Da ricognizioni ravvicinate eseguite nei giorni successivi, risultò che i danni a Ploesti erano stati significativi, con riduzione della produzione di carburanti.
Dichiarazioni finali:
decollati 179 aerei
14 dovettero abbandonare
165 attaccarono
43 andarono distrutti: dalla reazione nemica o per incidenti
Di quelli che tornarono, 8 si trascinarono in Turchia
99 raggiunsero le basi africane di partenza e 15 compirono atterraggi di fortuna in località africane varie.
Morti e dispersi: 532 aviatori. Un numero che poi si rivelò incredibilmente vicino ai caduti nemici che ci furono a terra, cosa più unica che rara per una missione di bombardamento e che la dice lunga sulla sua pericolosità!
I raids su Ploesti continuarono per tutta la guerra; anche con viaggetti di sola andata e destinazione finale Unione Sovietica (alleata).
Dall'aprile 1944 si resero disponibili anche le basi dell'Italia meridionale, che vennero abbondantemente usate, anche contro Ploesti, dalla 15° Air Force.
Non fu mai dimostrato l'effettivo peso che i bombardamenti dei campi petroliferi rumeni ebbero nella sconfitta del III Reich, ma questo peso è certo che ci fu.
Ciao
"Find a job you like and and you'll not have to work a single day in your life".