dopo una partita intensissima (contro la mia paura di volare), ho vinto il mio scudetto personale!
Mi sentivo come Davide contro il gigante Golia (la paura dell’aereo), in netta inferiorità contro di esso e la mia totale ignoranza riguardo al mondo dell’aeronautica già faceva presagire una sconfitta pesantissima. Dato che non volevo perdermi 4 giorni a Bruxelles ho deciso di assumere un “allenatore”, il migliore sulla piazza (che mi potesse avvicinare per gradi all’aereo, farmelo conoscere, farmelo “affrontare”) e ho cercato MD80. Il percorso è stato lungo, ho letto tutti i topic del forum di tutti i terminal e piano piano ho iniziato questa sfida contro stò “mostro minaccioso” con le ali e motori rotondi. Studio la tattica della partita da un mese prima (metabolizzo ogni frase delle “4 regole di Kitano”), e faccio un lungo allenamento (i consigli e le rassicurazioni degli amministratori, dei piloti, moderatori e dei tanti frequentatori di MD80, sono state preziose e determinanti nel farmi conoscere l’aereo e far si che questa conoscenza abbia potuto sgretolare la mia irrazionale ed ingiustificata paura). Esco determinato dagli spogliatoi (i gate di imbarco all’aeroporto) e la partita inizia subito con un 1-0 per me (riesco a salire sull’aereo senza problemi, impensabile che potesse accadere solo un mese fa!) inizia il rullaggio, un po’ di ansia si avvicina e rischio l’ 1-1, ma durante la fase di decollo, delle belle emozioni mi assalgono e mi godo questo momento: l’aereo sale, arrivo in quota e durante il viaggio guardo anche fuori, parlo e rido con il mio vicino, sono ancora un po sul chi-va-là ma sono felice, guardo l’interno di questo stadio (Boeing 737 800) dopo un veloce affondo sulla fascia, cross, stacco di testa (impegnata a guardare le hostess) 2-0!!!.
Arrivo a destinazione e tralascio di raccontare quanto siano stati belli questi 4 giorni, e i posti stupendi che ho visto).
Inizia il secondo tempo (viaggio di ritorno Bruxelles-Orio) , secondi 45’ un po noiosi (mi lascio alle spalle 4 giorni indimenticabili e non riesco a provare le irripetibili sensazioni del viaggio di andata, sono diventato un po’ “veterano” no?) Si racconta con gli altri dei giorni passati e dello spettacolo che si gode a 10000 Mt all’imbrunire, visto che sono quasi le 20. Scendo dall’aereo, mi guardo intorno, e quasi quasi (non mi vergogno a dirlo) mi scende una lacrimuccia perché ce l’ho fatta. La partita finisce 3-0 per me.

Avrei voglia di ringraziarvi tutti, stringervi la mano e farvi i complimenti per come avete cura e pazienza (infinita) con noi fifoni. Questo papiro spero servirà (senza presunzione) a tutti gli aviofobici in terapia, se ce l’ho fatta io che ero un caso disperato con forza di volontà ce la faranno anche altri. Non fate come me che per paura dell’aereo ho rinunciato ad un viaggio di nozze di 15 giorni a Bahia in Brasile.
GRAAAAAAAAAAAAZIIIEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!






PS: Come faccio a inserire sul messaggio delle foto che sul desktop?