alberto, probabilmente il mio post non era scritto nella forma piu` felice, non voleva essere un attacco personale nei tuoi confronti, ma un attacco verso la situazione che si e` creata ed il modo in cui le persone reagiscono a cio`.
Quel ''sporrarsi le mani' vedo che è un termine ricorrente nel tuo vocabolario.
In effetti il mio vocabolario e` piuttosto povero, oltre a mangiare, dormire, cacca, pipi` non riesco a dire molto, per cui cio' che non riesco ad esprimere a parole lo esprimo a gesti, e questo puo` essere un problema quando scrivo su un forum.
Io, caro Nibbio, mi sono pagato sì il type rating come sicuramente te lo pagherai tu un giorno
Di questo ne dubito, probabilmente non finiro` mai su un liner, ma spero che continuero` sempre a lavorare come pilota.
Sei pronto a gettare critiche insensate su chi si è pagato il type rating, ma vorrei ricordarti che viviamo nel mondo reale e non nel mondo di biancaneve, e nel 2008 su 100 compagnie aeree 3 o 4 ti pagano l'addestramento.
Anch'io vivo nel mondo reale, ma il mio mondo in quanto globale non si limita all'Europa. Se guardi fuori questo continente vedrai che ci sono posti dove la gente puo` iniziare, sicuramente non su un jet o in una compagnia di linea, molto piu` probabilmente su un single engine piston per poi piano piano, col tempo, la pazienza e quant'altro, progredire se e` qusto cio` che si vuole. Senza pero` mai avere la certezza di arrivvare un giorno ad un Boeing o Airbus. D'altronde, da gente che ha la vera passione, il vero fuoco dentro, mi aspetto la volonta` di seguire un percorso del genere. Strada che comunque presenta molti aspetti negativi, alcuni dei quali elencati qui sotto:
-Lontananza con la L maiuscola da casa per un tempo imprecisato
-incertezza sul futuro
-vivere in posti non molto simpatici ed allegri
-trattamento economico non altissimo
-talvolta essere costretti a fare cose molto inusuali per risolvere problemi di visto-esempio, andare a lavorare come contadino nei campi
-talvolta essere costretti a fare cose molto inusuali per trovare i primi lavori, tipo farsi migliaia di chilometri in autobus dormendo nei posti piu` disparati, dalle tende alle automobili, agli ostelli piu` o meno decenti
-tra le tue mansioni, oltre che pilotarlo l'aereo, rientrano anche fare un po' di lavoro di ufficio, pulire l'
aeroplano e cercare di fare la manutenzione che riesci, dato che sei tu solo in una base remota col piu` vicino AME e la sede della compagnia per cui lavori, a piu` di 500km
-non c'e` nessuno che ti dice come fare le cose, le impari nel modo piu` duro, ossia facendole, talvolta sbagliando con conseguenze piu` o meno gravi a seconda dei casi
Ed altre cose che non nominero'. Lati positivi? Eccoli qui:
-lavoro come pilota che e` ovviamente il punto principale
-il tipo di volo di per se stesso e' fenomenale
-fai un'esperienza ineguagliabile
-e` economicamente accessibile, talvolta con sacrifici personali e famigliari, a tanta gente che magari non ha il padre imprenditore
Ed anche in questo caso nulla e` garantito, uno parte, fa tutte le licenze ma non sapra` mai per certo se trovera` lavoro e quanto durera`. Si cavalca l'onda e si cerca di non cascare.
Qui dove sono io se un ragazzo di vent'anni dice -voglio fare il pilota di linea, sono disposto a pagare tutto, compreso type rating- viene prima linciato dai colleghi, e poi di sicuro segnalato dalle compagnie di linea come non desiderabile da inserire in organico. Tutti, ma proprio tutti (militari a parte) iniziano lavorando come istruttori o come pilot charter nel bush su single engines, e se poi hanno aspirazioni di linea, si muovono pian piano su multi engine piston, multi engine turbine ed eventualmente jet, dopo una gavetta che dura anni. C'e` chi poi decide di riamanere nei vari settori dell' Aviazione Generale e fa esperienze diverse. Poi ci si scorda che uno questo mestire lo fa per amore del volo, quindi uno si dovrebbe godere anche la gavetta piuttosto che vederla come una cosa da superare il prima possibile. Ed il tipo di volo coinvolto credimi che e` assolutamente uno spettacolo.
Qui sto sentendo tutte le storie possibili ed immaginabili, gente che va a lavorare come pilota nelle grandi fattorie e quando non impegnato a volare o prendersi cura dell'aereo fa lavori agricoli e similari fino a 12 ore di lavoro al giorno. Sto conoscendo piloti eccezionali, ho consciuto il chief pilot di un'altra compagnia charter che si e` fatto nove anni in Papua New Guinea, dove si fa un volo che e` tra i piu` difficili a questo mondo per le condizioni ambientali ed oltre a questo c'e` anche la guerriglia che ogni tanto spara ad aerei anche umanitari.
Dove sono io, conta pure come ti sei pagato le licenze, e` stata una delle prime domande che il chief pilot della mia compagnia ha fatto il giorno del colloquio. Io ho risposto onestamente che meta` me le son guadagnate lavorando e l'altra meta` grazie all'aiuto dei miei genitori. Avessi risposto che mamma e papa` han pagato tutto non so se mi avrebbero visto molto bene.
Questo non vuole essere un autoelogio a me stesso, c'e` tanta gente molto piu` in gamba di me ed io sono solo all'inizio. Quello che voglio dire e` che in questo forum si legge solo di ragazzi che parlano di spendere quei 90,000 euro come fossero bruscolini, che non considerano minimamente di andarsene lontano a provare un'altra strada, ragazzi che a vent'anni vogliono l'Airbus immediatamente, tutto e subito, disdegnando tutto cio` che puo` essere diverso e che comporta sacrifici di ben altro ordine.
Sono sicuro che al mondo ci sono altri posti simili a questo dove mi trovo, bisogna avere la pazienza di trovarli e le palle per andarci e provare.
Mi dispiace, continuo a pensare che il termine a me caro, sporcarsi le mani, sia sconosciuto a molti qui, mentre fortunatamente altri sempre su questo forum, sanno cosa vuol dire sputare il sangue anche piu` di me.
Prendo in prestito le parole di un altro utente del forum, da un altro thread. Spero che non mi chieda il diritto d'autore per questo, altrimenti sono economicamente rovinato.
di collaudatore il sab 22 nov, 2008 05:15
Il problema principale è che una volta finito il corso, con circa 200 ore di volo (quando ancora non hai realizzato cosa è un aereo e cosa stai facendo) si pretende immediatamente l'Airbus o il Boeing; mancando di rispetto, secondo me, alle persone che eventualmente avrai dietro e soprattutto al comandante, il quale sarà sicuramente un Professionista arrivato lì grazie a tanti sacrifici.
Sembra una legge scritta, sarebbe molto più "carino" pensare che una volta finito il corso, in teoria potresti anche non trovare mai lavoro su un jet, forse così le cose andrebbero molto meglio e probabilmente l'aviazione civile mondiale non sarebbe in questo stato di crisi attuale.
Le scuole europee, a mio avviso, danno una visione sbagliata e sfasata della realtà, ti fanno sentire un pilota professionista quando in realtà non lo sei.
Ti inculcano in testa il diritto di pretendere chissà cosa, soltanto perchè hai speso 50.000 euro, senza che nessuno ti ha mai obbligato.
Sono figo soltanto se volo il 320, sennò no.
L'obiettivo è, se lo fai per passione, arrivare a guadagnare bene e far condurre una vita decente alla tua famiglia, volando.
Il jet arriverà automaticamente, dopo anni di dura gavetta.
Ho avuto a che fare con delle persone schifate dall'idea di andare a pilotare un turbocharger in Belize o alle Maldive, senza tra l'altro mostrare attitudine al volo neanche su un cessna.
L'ambiente aeronautico è pieno di gente arrivata grazie ai soldi dei genitori, ma per fortuna ce n'è anche tanta che ha raggiunto la meta grazie a molti sacrifici.
Io, semmai dovessi arrivare a certi livelli , sarà soltanto grazie ai meriti dei miei genitori, ma non pretendo e non mi lamento di nulla; adesso, ho intenzione di fare un pò di gavetta senza vendere la mia dignità pagandomi un type e non vado in giro a fare il galletto.
Concordo al 200%, ancora una volta, ben scritto.
Un ultima cosa, poi concludo questo post chilometrico. Riquoto (hai visto che ho imparato una nuova espressione oltre a "sporcarsi le mani"?) una tua frase, alberto.
allora, il type rating dobbiamo pagarcelo tutti e su questo non ci piove.
Riesci a vedere l'andamento di questo fenomeno senza sofferamarti solo sull'immediato presente, una sorta di trend? Fino a poco tempo fa i self sponsored type rating erano una cosa inaccettabile. Oggi sembrano essere la norma mentre si considera non giusto pagare per il line training. E domani, cosa accadra`? Saranno considerati requisiti minimi il self sponsored type+line training? Lo capisci che danno irreparabile si sta facendo continuando ad alimentare questo circolo vizioso?