dimmi da quando in qua una azienda non guarda i costi... tiramene fuori una...araial14 ha scritto:Ben lieto di ritrattare se mi dimostri il contrario,senza problemi.i_disa ha scritto:non ne sarei cosi sicuroaraial14 ha scritto:I costi non c'entrano nulla.
La nuova Alitalia.
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Re: La nuova Alitalia.
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
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- i_disa
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Re: La nuova Alitalia.
la sosta in un aeromobile in uno scalo ha dei costi. non so quali siano questi costi, ma sicuramnte una sosta al JFK h aun prezzo, una sosta, della stessa durata, a SYD avrà un altro costo.
potrebbe essere che TAM a GRU il posteggio di un aeromobile lo paga X, mentre a MXP lo paga meno. è uan mia teoria, ma non la escluderei del tutto
potrebbe essere che TAM a GRU il posteggio di un aeromobile lo paga X, mentre a MXP lo paga meno. è uan mia teoria, ma non la escluderei del tutto
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Re: La nuova Alitalia.
Si, è vero. Ma capirai anche tu che essendo gru l'hub di TAM e non mxp....i_disa ha scritto:la sosta in un aeromobile in uno scalo ha dei costi. non so quali siano questi costi, ma sicuramnte una sosta al JFK h aun prezzo, una sosta, della stessa durata, a SYD avrà un altro costo.
potrebbe essere che TAM a GRU il posteggio di un aeromobile lo paga X, mentre a MXP lo paga meno. è uan mia teoria, ma non la escluderei del tutto



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Re: La nuova Alitalia.
lo so che l hub di TAM è GRU..
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Re: La nuova Alitalia.
se costa meno mantenere un aereo in un altro aeroporto penso ch epreferiscano questa opzione. tanto o GRU, o MXP o NRT non cambia molto se l aereo non deve volare. ti ripeto, potrebbe essere uno dei motivi pe rcui l aereo TAM rimane a MXP tutte queste ore. non ho detto che è per questo motivo
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Re: La nuova Alitalia.
Ok i-disa.....ok.....Fine ot......i_disa ha scritto:se costa meno mantenere un aereo in un altro aeroporto penso ch epreferiscano questa opzione. tanto o GRU, o MXP o NRT non cambia molto se l aereo non deve volare. ti ripeto, potrebbe essere uno dei motivi pe rcui l aereo TAM rimane a MXP tutte queste ore. non ho detto che è per questo motivo


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Re: La nuova Alitalia.
Che brutto autoquotarsi, ma evidentemente nessuno legge...EK412 ha scritto:Rispondo all'OT per chiuderlo. Il motivo della sosta prolungata è solo per permettere il ritorno in notturna che - causa orari più convenienti per i pax - porta molto più traffico.
Non è l'unico a fermarsi qualche ora. Lo fa pure Etihad tanto per citarne una...
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Re: La nuova Alitalia.
News/anteprime grafiche sulla nuova livrea?
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Re: La nuova Alitalia.
anche TG a FCO sta ferma diverse ore, così come CX sempre a FCO.EK412 ha scritto:Che brutto autoquotarsi, ma evidentemente nessuno legge...EK412 ha scritto:Rispondo all'OT per chiuderlo. Il motivo della sosta prolungata è solo per permettere il ritorno in notturna che - causa orari più convenienti per i pax - porta molto più traffico.
Non è l'unico a fermarsi qualche ora. Lo fa pure Etihad tanto per citarne una...
anche il 777 AZ che fa FCO EZE sta fermo 6 ore a BUE. per esempio il 777 che va a MIA sta fermo appena due ore, cosi coem quello che va a NRT. un po di più sta fermo a JFK..
ps: l avevo letto il tuo post
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Re: La nuova Alitalia.
la futura livrea Alitalia-CAI, sarà quella che si sta applicando sugli A321, 767 e 777..Troy ha scritto:News/anteprime grafiche sulla nuova livrea?
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Re: La nuova Alitalia.
Avete una foto d'esempio a portata di mano? Thank you!
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Re: La nuova Alitalia.
ALITALIA/ I veri (e piccoli) numeri della nuova compagnia
Ugo Arrigo venerdì 6 febbraio 2009
http://www.ilsussidiario.net/articol...articolo=12093
A pochi giorni dalla conclusione del mese che ha visto il passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova Alitalia iniziano ad essere disponibili alcuni dati sul nuovo vettore, molto utili per una prima valutazione del suo debutto.
Si tratta di valori, relativi sia all’offerta che alla domanda, piuttosto negativi; anche se destinati a migliorare nei prossimi mesi fanno comunque sorgere non poche preoccupazioni sulle dinamiche che attendono il mercato italiano del trasporto aereo nel 2009, sui sistemi aeroportuali (con particolare riferimento a quello milanese) e sulla capacità del vettore di rispettare il suo programma di risanamento e ritorno all’utile.
La nuova compagnia, ottenuta dalla somma di una quota di circa metà della vecchia Alitalia e di tutto AirOne, suo principale concorrente sino allo scorso anno sui cieli domestici, ha debuttato con una notevole sforbiciata nell’offerta di voli sia per quanto riguarda il segmento nazionale sia, in particolar modo, per quello internazionale. Nel mese di gennaio 2009 i voli programmati dalla nuova Alitalia sono stati, rispetto a quelli offerti dai due vettori preesistenti nel gennaio 2008, il 33% in meno sul segmento domestico e il 54% in meno sul segmento internazionale (europeo e intercontinentale); i voli totali offerti sono in conseguenza diminuiti del 42%.
Questi dati riflettono tre scelte consistenti di ridimensionamento dell’offerta realizzate in soli dieci mesi: il piano Prato, entrato in vigore a fine marzo 2008 e la cui principale caratteristica era l’abbandono di Malpensa come hub; il ridimensionamento dei voli attuato dal Commissario straordinario Fantozzi negli ultimi mesi del 2008; infine il nuovo piano operativo realizzato dalla nuova gestione in coerenza col piano Fenice. Ciò che resta dopo questi tre passaggi è una compagnia quasi dimezzata e focalizzata sui cieli domestici, sui quali offre ormai due terzi dei suoi voli complessivi.
A livello di intero mercato il ridimensionamento della nuova Alitalia si fa particolarmente sentire sul segmento internazionale, nel quale anche l’offerta degli altri vettori, condizionata dalla recessione, risulta in riduzione rispetto a un anno fa. Rispetto al gennaio 2008 chi vola in Italia ha ora a disposizione il 25% in meno di voli internazionali (dato che conferma l’opportunità di rivedere gli accordi bilaterali e liberalizzare al più presto il segmento extraeuropeo), il 7,5% in meno di voli domestici e il 20% in meno di voli totali.
Il mercato del trasporto aereo e l'offerta della nuova Alitalia (gennaio 2009):
.....omissis.....
Accanto a questi dati relativi all’offerta della nuova Alitalia, negativi per il mercato italiano ma frutto di scelte autonome del vettore, l'audizione di mercoledì scorso del Presidente e dell’Amministratore delegato di Alitalia, Colaninno e Sabelli, presso le Commissione trasporti riunite di Camera e Senato ha fatto emergere un dato ancora più preoccupante relativo alla domanda.
La notizia di maggiore interesse dell’audizione non riguarda infatti le preferenze aeroportuali di Colaninno, il quale ha onestamente dichiarato di non utilizzare Malpensa per i suoi voli a lungo raggio ma di preferire Francoforte, più facilmente raggiungibile da Mantova via Verona, ma il tasso di riempimento dei posti nelle prime settimane di attività del nuovo vettore comunicato ai parlamentari da Sabelli: "In queste settimane il load factor medio di Alitalia e' sceso al 43% dal 50% di gennaio 2007 (Alitalia più Airone)". (Radiocor).
Trovano pertanto conferma ufficiale i dati, trapelati da fonti sindacali e aeroportuali, che indicavano come gli aerei della nuova compagnia viaggiassero semivuoti. Il 43% di Sabelli appare persino ottimistico: l'Anpac aveva indicato pochi giorni fa un dato del 39% mentre sempre mercoledì il Presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, ha dichiarato nel corso di un'audizione presso la Commissione Territorio della Regione Lombardia che gli aerei Alitalia che volano su Malpensa hanno un coefficiente di riempimento del 30% e quelli che volano su Linate del 40%.
Questi valori corrispondono a un dato medio per Alitalia nei due aeroporti Sea del 37% e, considerando che si tratta dei due aeroporti italiani nei quali l'offerta della nuova compagnia si è ridotta di più rispetto ai due vettori preesistenti, è difficile pensare che il load factor dei voli Alitalia che non toccano Malpensa e Linate sia tale da portare il 37% di Milano al 43% medio.
Si tratta ovviamente di un'ipotesi; è invece certo che il load factor di Alitalia e AirOne nel gennaio 2008 non era al 50% ma molto più alto. Sabelli ha quindi raccontato una bufala ai parlamentari riuniti delle due autorevoli commissioni: nel gennaio 2008 il load factor di Alitalia è stato del 64,6% (67,0% nel gennaio 2007) e quello di AirOne del 48,5% (44,7% nel gennaio 2007), il peggiore tra tutti i vettori europei.
Per l'insieme delle due compagnie il load factor nel gennaio 2008 è stato pari al 62,6%, molto vicino al valore di Alitalia poiché il vettore pesava quasi sette volte AirOne in termini di posti km offerti e poco meno di dieci in termini di posti km venduti. La caduta del load factor risulta pertanto vicina ai venti punti percentuali in un anno, dal 63% al 43% (26 punti se avesse ragione Giuseppe Bonomi) ed evidenzia una situazione molto critica che interessa il nuovo vettore già a breve distanza del suo decollo.
Questa caduta della domanda, dovuta alla crisi del vecchio vettore, all'insufficiente credibilità del nuovo, a tariffe elevate (effettive o comunque attese dal consumatore) e alla recessione economica, si verifica nonostante l'ampia sforbicita dell'offerta, ricordata in precedenza, che la nuova compagnia ha dato rispetto alle due preesistenti. Non è emerso nell'audizione parlamentare ma, come abbiamo visto, nel mese scorso la nuova Alitalia ha complessivamente tagliato i voli offerti del 42% rispetto al gennaio 2008.
Posta uguale a 100 l'offerta del gennaio 2008, la domanda dei passeggeri era pari a 63. Oggi la domanda è pari a 43 (se ha ragione Sabelli) se continuiamo a porre l'offerta uguale a 100. Ma l'offerta di oggi è solo il 58% di quella di un anno fa e i passeggeri rispetto ai posti offerti un anno fa sono il 43% del 58%, cioè il 25%. In sostanza, un anno fa c’erano 100 posti a sedere in Alitalia+AirOne, di cui 63 occupati e 37 vuoti. Poiché i posti totali erano troppi rispetto a quelli occupati, il piano Fenice li ha ridotti da 100 a 58; purtroppo però i 63 passeggeri si sono ridotti a 25 (-60%).
In sintesi possiamo dire che (per ora) il piano di rinascita Fenice ha lasciato per strada (o nell'hangar) quasi metà delle due vecchie aziende e i tre quinti dei vecchi passeggeri. Valeva la pena piegare la normativa antitrust, ridurre drasticamente la concorrenza, spezzare la vecchia Alitalia e far ricadere oneri consistenti su contribuenti e consumatori per un risultato così modesto?
Ugo Arrigo venerdì 6 febbraio 2009
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Si tratta di valori, relativi sia all’offerta che alla domanda, piuttosto negativi; anche se destinati a migliorare nei prossimi mesi fanno comunque sorgere non poche preoccupazioni sulle dinamiche che attendono il mercato italiano del trasporto aereo nel 2009, sui sistemi aeroportuali (con particolare riferimento a quello milanese) e sulla capacità del vettore di rispettare il suo programma di risanamento e ritorno all’utile.
La nuova compagnia, ottenuta dalla somma di una quota di circa metà della vecchia Alitalia e di tutto AirOne, suo principale concorrente sino allo scorso anno sui cieli domestici, ha debuttato con una notevole sforbiciata nell’offerta di voli sia per quanto riguarda il segmento nazionale sia, in particolar modo, per quello internazionale. Nel mese di gennaio 2009 i voli programmati dalla nuova Alitalia sono stati, rispetto a quelli offerti dai due vettori preesistenti nel gennaio 2008, il 33% in meno sul segmento domestico e il 54% in meno sul segmento internazionale (europeo e intercontinentale); i voli totali offerti sono in conseguenza diminuiti del 42%.
Questi dati riflettono tre scelte consistenti di ridimensionamento dell’offerta realizzate in soli dieci mesi: il piano Prato, entrato in vigore a fine marzo 2008 e la cui principale caratteristica era l’abbandono di Malpensa come hub; il ridimensionamento dei voli attuato dal Commissario straordinario Fantozzi negli ultimi mesi del 2008; infine il nuovo piano operativo realizzato dalla nuova gestione in coerenza col piano Fenice. Ciò che resta dopo questi tre passaggi è una compagnia quasi dimezzata e focalizzata sui cieli domestici, sui quali offre ormai due terzi dei suoi voli complessivi.
A livello di intero mercato il ridimensionamento della nuova Alitalia si fa particolarmente sentire sul segmento internazionale, nel quale anche l’offerta degli altri vettori, condizionata dalla recessione, risulta in riduzione rispetto a un anno fa. Rispetto al gennaio 2008 chi vola in Italia ha ora a disposizione il 25% in meno di voli internazionali (dato che conferma l’opportunità di rivedere gli accordi bilaterali e liberalizzare al più presto il segmento extraeuropeo), il 7,5% in meno di voli domestici e il 20% in meno di voli totali.
Il mercato del trasporto aereo e l'offerta della nuova Alitalia (gennaio 2009):
.....omissis.....
Accanto a questi dati relativi all’offerta della nuova Alitalia, negativi per il mercato italiano ma frutto di scelte autonome del vettore, l'audizione di mercoledì scorso del Presidente e dell’Amministratore delegato di Alitalia, Colaninno e Sabelli, presso le Commissione trasporti riunite di Camera e Senato ha fatto emergere un dato ancora più preoccupante relativo alla domanda.
La notizia di maggiore interesse dell’audizione non riguarda infatti le preferenze aeroportuali di Colaninno, il quale ha onestamente dichiarato di non utilizzare Malpensa per i suoi voli a lungo raggio ma di preferire Francoforte, più facilmente raggiungibile da Mantova via Verona, ma il tasso di riempimento dei posti nelle prime settimane di attività del nuovo vettore comunicato ai parlamentari da Sabelli: "In queste settimane il load factor medio di Alitalia e' sceso al 43% dal 50% di gennaio 2007 (Alitalia più Airone)". (Radiocor).
Trovano pertanto conferma ufficiale i dati, trapelati da fonti sindacali e aeroportuali, che indicavano come gli aerei della nuova compagnia viaggiassero semivuoti. Il 43% di Sabelli appare persino ottimistico: l'Anpac aveva indicato pochi giorni fa un dato del 39% mentre sempre mercoledì il Presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, ha dichiarato nel corso di un'audizione presso la Commissione Territorio della Regione Lombardia che gli aerei Alitalia che volano su Malpensa hanno un coefficiente di riempimento del 30% e quelli che volano su Linate del 40%.
Questi valori corrispondono a un dato medio per Alitalia nei due aeroporti Sea del 37% e, considerando che si tratta dei due aeroporti italiani nei quali l'offerta della nuova compagnia si è ridotta di più rispetto ai due vettori preesistenti, è difficile pensare che il load factor dei voli Alitalia che non toccano Malpensa e Linate sia tale da portare il 37% di Milano al 43% medio.
Si tratta ovviamente di un'ipotesi; è invece certo che il load factor di Alitalia e AirOne nel gennaio 2008 non era al 50% ma molto più alto. Sabelli ha quindi raccontato una bufala ai parlamentari riuniti delle due autorevoli commissioni: nel gennaio 2008 il load factor di Alitalia è stato del 64,6% (67,0% nel gennaio 2007) e quello di AirOne del 48,5% (44,7% nel gennaio 2007), il peggiore tra tutti i vettori europei.
Per l'insieme delle due compagnie il load factor nel gennaio 2008 è stato pari al 62,6%, molto vicino al valore di Alitalia poiché il vettore pesava quasi sette volte AirOne in termini di posti km offerti e poco meno di dieci in termini di posti km venduti. La caduta del load factor risulta pertanto vicina ai venti punti percentuali in un anno, dal 63% al 43% (26 punti se avesse ragione Giuseppe Bonomi) ed evidenzia una situazione molto critica che interessa il nuovo vettore già a breve distanza del suo decollo.
Questa caduta della domanda, dovuta alla crisi del vecchio vettore, all'insufficiente credibilità del nuovo, a tariffe elevate (effettive o comunque attese dal consumatore) e alla recessione economica, si verifica nonostante l'ampia sforbicita dell'offerta, ricordata in precedenza, che la nuova compagnia ha dato rispetto alle due preesistenti. Non è emerso nell'audizione parlamentare ma, come abbiamo visto, nel mese scorso la nuova Alitalia ha complessivamente tagliato i voli offerti del 42% rispetto al gennaio 2008.
Posta uguale a 100 l'offerta del gennaio 2008, la domanda dei passeggeri era pari a 63. Oggi la domanda è pari a 43 (se ha ragione Sabelli) se continuiamo a porre l'offerta uguale a 100. Ma l'offerta di oggi è solo il 58% di quella di un anno fa e i passeggeri rispetto ai posti offerti un anno fa sono il 43% del 58%, cioè il 25%. In sostanza, un anno fa c’erano 100 posti a sedere in Alitalia+AirOne, di cui 63 occupati e 37 vuoti. Poiché i posti totali erano troppi rispetto a quelli occupati, il piano Fenice li ha ridotti da 100 a 58; purtroppo però i 63 passeggeri si sono ridotti a 25 (-60%).
In sintesi possiamo dire che (per ora) il piano di rinascita Fenice ha lasciato per strada (o nell'hangar) quasi metà delle due vecchie aziende e i tre quinti dei vecchi passeggeri. Valeva la pena piegare la normativa antitrust, ridurre drasticamente la concorrenza, spezzare la vecchia Alitalia e far ricadere oneri consistenti su contribuenti e consumatori per un risultato così modesto?
Re: La nuova Alitalia.
adesso io direi di valutare dati di un'altra major e vedere come sta andando.
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Re: La nuova Alitalia.
io direi quelli della stessa Air France, se si riescono a trovare..
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Re: La nuova Alitalia.
british è in perdita lufthansa ha visto al ribasso l'utile ma sempre in positivo circa 1,3 miliardi di euro
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Re: La nuova Alitalia.
Ryanair in rialzoairbusfamilydriver ha scritto:british è in perdita lufthansa ha visto al ribasso l'utile ma sempre in positivo circa 1,3 miliardi di euro

http://www.ryanair.com/site/IE/news.php ... -en-020209
Ultima modifica di blusky il 6 febbraio 2009, 12:47, modificato 1 volta in totale.
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
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Re: La nuova Alitalia.
non intendevo economicamente, ma al livello offerta e load factor.
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Re: La nuova Alitalia.
per questo ho scritto: se si riescono a trovare..zittozitto ha scritto:non intendevo economicamente, ma al livello offerta e load factor.
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Re: La nuova Alitalia.
il traffico di ryan é aumentato del 13%!!!zittozitto ha scritto:non intendevo economicamente, ma al livello offerta e load factor.
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Re: La nuova Alitalia.
è scritto dove ?blusky ha scritto:il traffico di ryan é aumentato del 13%!!!zittozitto ha scritto:non intendevo economicamente, ma al livello offerta e load factor.
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Re: La nuova Alitalia.
nel link che ho messo... almeno che non abbia capito male io... l´ho letto per intero l´articolo, lungo ma interessante l´analisi che fanno...
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Re: La nuova Alitalia.
Az: load factor in calo sugli scali milanesi del 17,7%Fra settembre 2008 e i primi di febbraio 2009
Load factor Az in calo sugli scali milanesi del 17,7% fra settembre 2008 e i primi di febbraio 2009. "Tre settimane non bastano a invertire il trend per la nuova Alitalia di Roberto Colaninno - scrive Il Sole 24 Ore di stamane -, ma la continua erosione del coefficiente di riempimento dei voli, che non risparmia la società è preoccupante proprio perché misura quanto un vettore sviluppi o meno rotte redditive". Sncciolando dati sul load factor negli ultimi mesi, il quotidiano scrive: "Certo sui dati pesa la crisi generalizzata del comparto aereo. Pesa l'incorporazione di Air One, che su molte tratte aveva un load factor basso. Pesa la concorrenza dell'Av sul Milano Roma. E pesa il mancato feederaggio che alimentava Malpensa quando era ancora un hub, mentre ora si limita a una clientela point to point. "Tuttavia non bastano queste criticità a spiegare un calo del genere", sostiene Il Sole. L'operativo unificato è stato disegnato per contenere i movimenti e incrementare efficienza e redditività grazie a meno voli mediamente più pieni. Con l'obiettivo del break even operativo nel 2010. "Anche se per ora, a misurare il laod factor, l'obiettivo resta lontano", commenta il quotidiano.
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Load factor Az in calo sugli scali milanesi del 17,7% fra settembre 2008 e i primi di febbraio 2009. "Tre settimane non bastano a invertire il trend per la nuova Alitalia di Roberto Colaninno - scrive Il Sole 24 Ore di stamane -, ma la continua erosione del coefficiente di riempimento dei voli, che non risparmia la società è preoccupante proprio perché misura quanto un vettore sviluppi o meno rotte redditive". Sncciolando dati sul load factor negli ultimi mesi, il quotidiano scrive: "Certo sui dati pesa la crisi generalizzata del comparto aereo. Pesa l'incorporazione di Air One, che su molte tratte aveva un load factor basso. Pesa la concorrenza dell'Av sul Milano Roma. E pesa il mancato feederaggio che alimentava Malpensa quando era ancora un hub, mentre ora si limita a una clientela point to point. "Tuttavia non bastano queste criticità a spiegare un calo del genere", sostiene Il Sole. L'operativo unificato è stato disegnato per contenere i movimenti e incrementare efficienza e redditività grazie a meno voli mediamente più pieni. Con l'obiettivo del break even operativo nel 2010. "Anche se per ora, a misurare il laod factor, l'obiettivo resta lontano", commenta il quotidiano.
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Re: La nuova Alitalia.
leggo su altro lido che sembrerebbe che entro giugno tutta la flotta md80 verrà groundata e che az non sarebbe più interessata a tutti gli aerei ordinati da toto...
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Re: La nuova Alitalia.
leggo sempre altrove che il treno sarebbe passato dal 32% al 48% mentre l'aereo dal 52% al 39% sulla milano roma
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Re: La nuova Alitalia.
In pratica la macchina non sta reggendo la partenza in salita...
Lufthansa mi sembra che abbia rivisto al rialzo la prevsione di utile da 1.2 a 1.3 MLD.
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Re: La nuova Alitalia.
A sapere il piano industriale iniziale si potrebbe dire... Gli hanno ritocatti tutti al rialzo, almeno quasi, perché il costo del carburante é diminuito, mica per capacitá particolari...EK412 ha scritto:In pratica la macchina non sta reggendo la partenza in salita...
Lufthansa mi sembra che abbia rivisto al rialzo la prevsione di utile da 1.2 a 1.3 MLD.
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
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Re: La nuova Alitalia.
Convinto tu...blusky ha scritto:Gli hanno ritocatti tutti al rialzo, almeno quasi, perché il costo del carburante é diminuito, mica per capacitá particolari...
Anche in AZ dici che hanno rivisto i dati al rialzo?
p.s.: (LI hanno ritoccati, non GLI hanno ritoccati

Ultima modifica di EK412 il 6 febbraio 2009, 15:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: La nuova Alitalia.
te ghe anca rason ti (hai anche ragione tu) e che la fretta fa fare errori grammaticali...
non so se li hanno ritoccati, ma il piano é sconosciuto a tutti, quindi difficile dire che si parta in salita o no, certo bene non stanno... in lhi li hanno ritoccati???

non so se li hanno ritoccati, ma il piano é sconosciuto a tutti, quindi difficile dire che si parta in salita o no, certo bene non stanno... in lhi li hanno ritoccati???
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Re: La nuova Alitalia.
io credevo che fosse una societá indipendente che fa parte del gruppo lh... 

Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
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Re: La nuova Alitalia.
mi ricordate chi è che a ottobre sosteneva che il piano industriale non c'era e se anche ci fosse stato era riduttivo,era:EK412 ha scritto:In pratica la macchina non sta reggendo la partenza in salita...
è stato disegnato un piano nano,per una compagnia nana,in una nazione nana
ci avete dato tutti addosso abboccando alla stampa,alla tv,ai media,che inondavano l'etere di info messe in giro ad arte per farvi abboccare


ora vi tocca pure pagarlo,cigs,prestito ponte,tariffe più alte,monopolio,meno collegamenti,meno scelta,meno frequenze,servizio scadente....

ognuno ha ciò che si merita....



scusate lo sfogo non è diretto in particolare a nessuno del forum ma in generale all'opinione pubblica nana di quetso paese nano
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Re: La nuova Alitalia.
non solo in airone stanno richiamando piloti a tempo determinato che erano fuori contratto,gli stanno facendo il contratto a tre mesi e gli hanno detto farete da sacco a quelli di az dall'80 in transizioneRR_Trent ha scritto:In effetti in AirOne stanno velocizzando le pratiche per il Type Rating per gli equipaggi di condotta da Md80 a 737...solo che mi pare davvero troppo pensare a TUTTI gli Md80 a terra. E come pensano di fare tutti i voli? Facendo volare sempre le macchine, saltando le manutenzioni?airbusfamilydriver ha scritto:leggo su altro lido che sembrerebbe che entro giugno tutta la flotta md80 verrà groundata e che az non sarebbe più interessata a tutti gli aerei ordinati da toto...
pensa come vanno a lavorare questi devono fare i titolari su voli in cui vengono abilitati quelli che poi gli leveranno il posto
mah
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Re: La nuova Alitalia.
Il capitale è 100% Deutsche Lufthansa, poi ha una struttura amministrativa separata, ma questa è un'altra storia.blusky ha scritto:io credevo che fosse una societá indipendente che fa parte del gruppo lh...
Direi che possiamo chiudere l'OT...
