La nuova Alitalia.
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- Paolo_61
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Re: La nuova Alitalia.
A mio parere in questo momento AZ sconta 2 effetti, ovvero (1) la crisi generale del sistema e (2) il periodo di incertezza che ha avuto in passato.
Sul punto 1 direi che abbiamo letto tutti quanto le cose siano difficili per tutti e in ogni settore, con il trasporto aereo che certamente non fa differenza.
Sul punto 2, come già fatto notare, oggi in buona parte volano quelli che hanno prenotato a ottobre e novembre, quando il destino di AZ era letteralmente appeso a un filo (con tutte le conseguenze di rischio di perdita dei soldi in caso di fallimento, ecc.). E chi voleva prenotare ad ottobre, non è che ha aspettato gennaio per vedere come andavano le cose, semplicemente ha fatto altre scelte.
Poi c'è anche un punto 3, su cui però ho dubbi, ovvero il fatto che molti clienti del nord, non avendo più un volo diretto e quindi dovendo fare scalo, per principio scelgono un'altra compagnia. Questo ragionamento a mio parere ha molto senso, ad esempio, per un pax che abita a Brescia. Primo poteva anche farsi il viaggio fino a MXP (treno o macchina) per poi avere il volo diretto. Adesso che il diretto non c'è più non va a LIN a prendere il volo per FCO ma va a VRN e fa la connection a FRA o CDG. Il punto è sapere quanto è grande questo "bacino d'utenza" perdibile.
Detto ciò, bisogna anche sottolineare che non si è ancora vista una vera campagna di marketing di AZ, salvo qualche promozione sul sito web, e questo è preoccupante.
Sul punto 1 direi che abbiamo letto tutti quanto le cose siano difficili per tutti e in ogni settore, con il trasporto aereo che certamente non fa differenza.
Sul punto 2, come già fatto notare, oggi in buona parte volano quelli che hanno prenotato a ottobre e novembre, quando il destino di AZ era letteralmente appeso a un filo (con tutte le conseguenze di rischio di perdita dei soldi in caso di fallimento, ecc.). E chi voleva prenotare ad ottobre, non è che ha aspettato gennaio per vedere come andavano le cose, semplicemente ha fatto altre scelte.
Poi c'è anche un punto 3, su cui però ho dubbi, ovvero il fatto che molti clienti del nord, non avendo più un volo diretto e quindi dovendo fare scalo, per principio scelgono un'altra compagnia. Questo ragionamento a mio parere ha molto senso, ad esempio, per un pax che abita a Brescia. Primo poteva anche farsi il viaggio fino a MXP (treno o macchina) per poi avere il volo diretto. Adesso che il diretto non c'è più non va a LIN a prendere il volo per FCO ma va a VRN e fa la connection a FRA o CDG. Il punto è sapere quanto è grande questo "bacino d'utenza" perdibile.
Detto ciò, bisogna anche sottolineare che non si è ancora vista una vera campagna di marketing di AZ, salvo qualche promozione sul sito web, e questo è preoccupante.
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Re: La nuova Alitalia.
Quoto!Paolo_61 ha scritto:molti clienti del nord, non avendo più un volo diretto e quindi dovendo fare scalo, per principio scelgono un'altra compagnia


- Paolo_61
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Re: La nuova Alitalia.
Sì, ma attenzione che i clienti, non essendo fessi, per principio, si riconquistano con il prodotto e con il prezzo. Da questo punto di vista rileggiti l'intervista di Sabelli di ieri: sembra avere le idee molto chiare.araial14 ha scritto:Quoto!Paolo_61 ha scritto:molti clienti del nord, non avendo più un volo diretto e quindi dovendo fare scalo, per principio scelgono un'altra compagnia
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Re: La nuova Alitalia.
Non venitemi a dire che è colpa della crisi. Si trovano in giro sulla rete i dati di AF-KL e di LH-LX di gennaio da cui si nota un calo di LF medio di qualche (<3) punto percentuale.
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Re: La nuova Alitalia.
L'ho postata io...Paolo_61 ha scritto:Sì, ma attenzione che i clienti, non essendo fessi, per principio, si riconquistano con il prodotto e con il prezzo. Da questo punto di vista rileggiti l'intervista di Sabelli di ieri: sembra avere le idee molto chiare.araial14 ha scritto:Quoto!Paolo_61 ha scritto:molti clienti del nord, non avendo più un volo diretto e quindi dovendo fare scalo, per principio scelgono un'altra compagnia

Certo...Quando le idee si concretizzeranno in fatti potrò pensarci, per ora uso sompagnie che i fatti li mettono in atto



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Re: La nuova Alitalia.
Beh, su di un aereo ( lungo raggio) che può trasportare 250 persone averne 30 di media....Più che crisi è un'ecatombe!EK412 ha scritto:Non venitemi a dire che è colpa della crisi. Si trovano in giro sulla rete i dati di AF-KL e di LH-LX di gennaio da cui si nota un calo di LF medio di qualche (<3) punto percentuale.


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Re: La nuova Alitalia.
Mi sembra un atteggiamento perfettamente razionale. Prendo il prodotto con il miglior rapporto qualità/prezzo (secondo la mia personalissima definizione di qualità). Quello che non trovo razionale sono gli atteggiamenti del tipo "mai con AZ", "piuttosto me lo taglio" o cose del genere.araial14 ha scritto:L'ho postata io...Paolo_61 ha scritto:Sì, ma attenzione che i clienti, non essendo fessi, per principio, si riconquistano con il prodotto e con il prezzo. Da questo punto di vista rileggiti l'intervista di Sabelli di ieri: sembra avere le idee molto chiare.araial14 ha scritto:Quoto!Paolo_61 ha scritto:molti clienti del nord, non avendo più un volo diretto e quindi dovendo fare scalo, per principio scelgono un'altra compagniaLetta eccome!
Certo...Quando le idee si concretizzeranno in fatti potrò pensarci, per ora uso sompagnie che i fatti li mettono in atto
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Re: La nuova Alitalia.
no, ma i biglietti usati oggi piú meno sono stati venduti a novembre dicembre quando davano fallito tutti un minuto e l´altro pure... a me pare normale che ce ne siano pochi ora... vediamo verso maggio come va...EK412 ha scritto:Non venitemi a dire che è colpa della crisi. Si trovano in giro sulla rete i dati di AF-KL e di LH-LX di gennaio da cui si nota un calo di LF medio di qualche (<3) punto percentuale.

Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT

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Re: La nuova Alitalia.
Indubbiamente d'accordo. Premetto che non vivo in Italia e pertanto non ho ne una conoscenza profonda della questione e ne soprattutto il pregiudizio della 'rivalità' FCO-MXP, ma ho l'impressione che fin quando il feederaggio era basato sù MXP anche il 'romano' era disposto a fare FCO-MXP-ARN per esempio ed inoltre il numero maggiore di passeggeri sugli intercontinentali era anche dovuto al fatto appunto che il feederaggio avveniva da più parti d'Europa sù MXP. Ricordo che quando c'era ancora in servizio il MAN-MXP (o BHX-MXP), la maggior parte di coloro che facevano quella tratta continuava poi verso altre mete, per lo più intercontinentali. Tanti inglesi all'epoca, con la convenienza delle tariffe applicate da Alitalia, preferivano da MAN fare scalo a MXP per un intercontinentale, preferendolo addirittura a LHR (BA non ha più voli diretti da MAN da anni e si è ridotta in pratica alla navetta per LHR o LGW). Credo che la questione MXP vada risolta al più presto.Paolo_61 ha scritto:Poi c'è anche un punto 3, su cui però ho dubbi, ovvero il fatto che molti clienti del nord, non avendo più un volo diretto e quindi dovendo fare scalo, per principio scelgono un'altra compagnia. Questo ragionamento a mio parere ha molto senso, ad esempio, per un pax che abita a Brescia. Primo poteva anche farsi il viaggio fino a MXP (treno o macchina) per poi avere il volo diretto. Adesso che il diretto non c'è più non va a LIN a prendere il volo per FCO ma va a VRN e fa la connection a FRA o CDG. Il punto è sapere quanto è grande questo "bacino d'utenza" perdibile.
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Re: La nuova Alitalia.
Qui non è tanto questione di MXP o di FCO, ma della capacità di AZ di fare hub in uno scalo; anche perché, nonostante il parere contrario dei "guru" dell'economia dei trasporti, mi sembra che il modello hub and spoke non sia per nulla in crisi.AlicorporateUK ha scritto:Indubbiamente d'accordo. Premetto che non vivo in Italia e pertanto non ho ne una conoscenza profonda della questione e ne soprattutto il pregiudizio della 'rivalità' FCO-MXP, ma ho l'impressione che fin quando il feederaggio era basato sù MXP anche il 'romano' era disposto a fare FCO-MXP-ARN per esempio ed inoltre il numero maggiore di passeggeri sugli intercontinentali era anche dovuto al fatto appunto che il feederaggio avveniva da più parti d'Europa sù MXP. Ricordo che quando c'era ancora in servizio il MAN-MXP (o BHX-MXP), la maggior parte di coloro che facevano quella tratta continuava poi verso altre mete, per lo più intercontinentali. Tanti inglesi all'epoca, con la convenienza delle tariffe applicate da Alitalia, preferivano da MAN fare scalo a MXP per un intercontinentale, preferendolo addirittura a LHR (BA non ha più voli diretti da MAN da anni e si è ridotta in pratica alla navetta per LHR o LGW). Credo che la questione MXP vada risolta al più presto.Paolo_61 ha scritto:Poi c'è anche un punto 3, su cui però ho dubbi, ovvero il fatto che molti clienti del nord, non avendo più un volo diretto e quindi dovendo fare scalo, per principio scelgono un'altra compagnia. Questo ragionamento a mio parere ha molto senso, ad esempio, per un pax che abita a Brescia. Primo poteva anche farsi il viaggio fino a MXP (treno o macchina) per poi avere il volo diretto. Adesso che il diretto non c'è più non va a LIN a prendere il volo per FCO ma va a VRN e fa la connection a FRA o CDG. Il punto è sapere quanto è grande questo "bacino d'utenza" perdibile.
Detto ciò, bisogna anche sottolineare che non si è ancora vista una vera campagna di marketing di AZ, salvo qualche promozione sul sito web, e questo è preoccupante.
- posturika
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Re: La nuova Alitalia.
http://www.adnkronos.com/IGN/Economia/? ... 3000917528
Ecco la prima mossa. 1650000 di posti da vendere in 10 gg non sono pochi. Attendo domani.
Ecco la prima mossa. 1650000 di posti da vendere in 10 gg non sono pochi. Attendo domani.
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Re: La nuova Alitalia.
Vero.Paolo_61 ha scritto:Mi sembra un atteggiamento perfettamente razionale. Prendo il prodotto con il miglior rapporto qualità/prezzo (secondo la mia personalissima definizione di qualità). Quello che non trovo razionale sono gli atteggiamenti del tipo "mai con AZ", "piuttosto me lo taglio" o cose del genere.
Quando la nuova AZ mi offrirà servizi pari o superiori alle altre grandi compagnie europee, prontissimo ad abiurare e ad andare a Canossa.


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Re: La nuova Alitalia.
Tutto viene per chi sa aspettare.posturika ha scritto:http://www.adnkronos.com/IGN/Economia/? ... 3000917528
Ecco la prima mossa. 1650000 di posti da vendere in 10 gg non sono pochi. Attendo domani.
Penso sempre che la nuova proprietà non sia formata da sprovveduti...hanno sicuramente un piano industriale,diamo loro il tempo di attuarlo...e per una volta da Italiani auguriamoci che sappiano fare il bene dell'azienda,che poi vuol dire il bene dei lavoratori e dei passeggeri
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Re: La nuova Alitalia.
Concordo.Paolo_61 ha scritto: nonostante il parere contrario dei "guru" dell'economia dei trasporti, mi sembra che il modello hub and spoke non sia per nulla in crisi.
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Re: La nuova Alitalia.
Quotomcer ha scritto:Tutto viene per chi sa aspettare.posturika ha scritto:http://www.adnkronos.com/IGN/Economia/? ... 3000917528
Ecco la prima mossa. 1650000 di posti da vendere in 10 gg non sono pochi. Attendo domani.
Penso sempre che la nuova proprietà non sia formata da sprovveduti...hanno sicuramente un piano industriale,diamo loro il tempo di attuarlo...e per una volta da Italiani auguriamoci che sappiano fare il bene dell'azienda,che poi vuol dire il bene dei lavoratori e dei passeggeri
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Re: La nuova Alitalia.
Io credo che sia effettivamente un pò presto per giudicare, concordo sul fatto che molti dei biglietti per i voli attuali saranno stati venduti quando ancora la situazione AZ-CAI non era risolta.
Certo è vero che chi abita in centro o sud Italia non aveva molte opportunità.. se il volo diretto partiva da Milano doveva per forza di cose andare a Malpensa.. sennò che alternative aveva? Atene? Invece chi abita a Nord ad un'ora di volo ha molte alternative a Roma ( Zurigo, Francoforte o se si vola per gli States Parigi, Amsterdam o Londra che sono per strada...)
E temo che questa situazione sarà sempre più di difficile soluzione per CAI... mi sa che sarà costretta a portare qualche volo in più a Malpensa, anche se controvoglia.
Certo è vero che chi abita in centro o sud Italia non aveva molte opportunità.. se il volo diretto partiva da Milano doveva per forza di cose andare a Malpensa.. sennò che alternative aveva? Atene? Invece chi abita a Nord ad un'ora di volo ha molte alternative a Roma ( Zurigo, Francoforte o se si vola per gli States Parigi, Amsterdam o Londra che sono per strada...)
E temo che questa situazione sarà sempre più di difficile soluzione per CAI... mi sa che sarà costretta a portare qualche volo in più a Malpensa, anche se controvoglia.
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Re: La nuova Alitalia.
Credo anche io.teorickard ha scritto:E temo che questa situazione sarà sempre più di difficile soluzione per CAI... mi sa che sarà costretta a portare qualche volo in più a Malpensa, anche se controvoglia.
Come credo che poi con il tempo e a conti fatti possa optare per una equa ( AF permettendo) razionalizzazione di voli tra mxp e fco.


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Re: La nuova Alitalia.
E' sempre "tutto viene per chi sa aspettare"teorickard ha scritto:Io credo che sia effettivamente un pò presto per giudicare, concordo sul fatto che molti dei biglietti per i voli attuali saranno stati venduti quando ancora la situazione AZ-CAI non era risolta.
Certo è vero che chi abita in centro o sud Italia non aveva molte opportunità.. se il volo diretto partiva da Milano doveva per forza di cose andare a Malpensa.. sennò che alternative aveva? Atene? Invece chi abita a Nord ad un'ora di volo ha molte alternative a Roma ( Zurigo, Francoforte o se si vola per gli States Parigi, Amsterdam o Londra che sono per strada...)
E temo che questa situazione sarà sempre più di difficile soluzione per CAI... mi sa che sarà costretta a portare qualche volo in più a Malpensa, anche se controvoglia.
Non dimentichiamo che ci sono tutte le macchine che Airone aveva ordinato...a regime sicuramente faranno una mossa verso MXP...oggi proprio non credo,ma con altre macchine da LR sicuramente si.
Diamo il tempo perchè il frutto maturi,dopotutto,nonostante porti il nome Alitalia, è una società neonata...chiedreste voi a vostro figlio di un mese di parlare,correre e saltare? sarebbe un mostro,come sarebbero mostri i nuovi gestori se da domani avessero tutti i posti prenotati(con la penuria di denaro che c'è),nessun problema ,l'iperuranio era di Platone,noi viviamo sulla terra.
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Re: La nuova Alitalia.
In questo caso si deve capire se è un vecchietto in attesa di lifting o un vero e proprio nuovo parto...o al limite rigenerazione. In fondo è quello che tutti gli amanti della vecchia AZ attendono di capire e soprattutto vedere. In quanto al " Tempo al tempo " mi trovi d'accordo.mcer ha scritto:..chiedreste voi a vostro figlio di un mese di parlare,correre e saltare?


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Re: La nuova Alitalia.
Auguriamoci sia stata la nascita di qualcosa di totalmente nuovo e speriamo che abbiano imparato dagli errori madornali fatti da chi ha gestito(maluccio) l'azienda prima di loro...basterebbe già solo questo per partire con il giusto passo...mi piacerebbe che una volta tanto l'erba più verde fosse quella del nostro di giardino e non quella del vicino...a volte penso di essere fuori dai tempi,ma sono italiano,orgoglioso di esserlo e vorrei vedere sempre le nostre aziende primeggiare nel mondo in tutti i campi,ma questa sono conscio sia pia illusione....AZ è comunque un nostro biglietto da visita (un poco sbiadito ultimamente,ma sempre la nostra bandiera porta nel mondo)araial14 ha scritto:In questo caso si deve capire se è un vecchietto in attesa di lifting o un vero e proprio nuovo parto...o al limite rigenerazione. In fondo è quello che tutti gli amanti della vecchia AZ attendono di capire e soprattutto vedere. In quanto al " Tempo al tempo " mi trovi d'accordo.mcer ha scritto:..chiedreste voi a vostro figlio di un mese di parlare,correre e saltare?
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Re: La nuova Alitalia.
Ecco, almeno per me, il punto è questo. Io vorrei vederla nel mondo e non solo negli aeroporti italiani e soprattutto francesi. Per il resto ( anche se ora mi astengo dall' esserne cliente) ben venga tutto quello che la può far tornare ad essere la grande compagnia di 20-30 anni fa.mcer ha scritto:la nostra bandiera porta nel mondo)


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Re: La nuova Alitalia.
Come posso non quotarti.araial14 ha scritto:Ecco, almeno per me, il punto è questo. Io vorrei vederla nel mondo e non solo negli aeroporti italiani e soprattutto francesi. Per il resto ( anche se ora mi astengo dall' esserne cliente) ben venga tutto quello che la può far tornare ad essere la grande compagnia di 20-30 anni fa.mcer ha scritto:la nostra bandiera porta nel mondo)
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Re: La nuova Alitalia.
Non sono per nulla d'accordo sul farsi rappresentare nel mondo da AZ, da questa AZ.
Imparagonabile ad altri "campioni nazionali" come CX o SQ, ma pure LH, LX, AF-KL, la stragrande maggioranza dei non-italiani (e (gran) parte degli italiani) la associa a disservizi, scioperi e quanto di peggio possa capitare nell'esperienza del volo.
Quindi se proprio abbiamo bisogno di essere rappresentati (in che senso poi?) da qualcuno nella vetrina dell'aviazione mondiale, per favore, evitiamo che a rappresentarci sia AZ, questa AZ. Ne trarrebbe giovamento anche l'immagine del nostro paese.
Imparagonabile ad altri "campioni nazionali" come CX o SQ, ma pure LH, LX, AF-KL, la stragrande maggioranza dei non-italiani (e (gran) parte degli italiani) la associa a disservizi, scioperi e quanto di peggio possa capitare nell'esperienza del volo.
Quindi se proprio abbiamo bisogno di essere rappresentati (in che senso poi?) da qualcuno nella vetrina dell'aviazione mondiale, per favore, evitiamo che a rappresentarci sia AZ, questa AZ. Ne trarrebbe giovamento anche l'immagine del nostro paese.
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Re: La nuova Alitalia.
allora non dovresti farti rappresentare neanche da Berlusconi!EK412 ha scritto:Non sono per nulla d'accordo sul farsi rappresentare nel mondo da AZ, da questa AZ.
un aereo Alitalia all estero è sempre un qualcosa di favoloso. non so se ti è mai capitato di vedere quella A stilizzata in mezzo a diversi aerei a 10000 km dall Italia..
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Re: La nuova Alitalia.
Infatti io ho detto l'AZ di 20-30 anni fa e che ti assicuro erano in molti ad invidiarci!EK412 ha scritto:Non sono per nulla d'accordo sul farsi rappresentare nel mondo da AZ, da questa AZ.
Imparagonabile ad altri "campioni nazionali" come CX o SQ, ma pure LH, LX, AF-KL, la stragrande maggioranza dei non-italiani (e (gran) parte degli italiani) la associa a disservizi, scioperi e quanto di peggio possa capitare nell'esperienza del volo.
Quindi se proprio abbiamo bisogno di essere rappresentati (in che senso poi?) da qualcuno nella vetrina dell'aviazione mondiale, per favore, evitiamo che a rappresentarci sia AZ, questa AZ. Ne trarrebbe giovamento anche l'immagine del nostro paese.


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Re: La nuova Alitalia.
ALITALIA: FORMIGONI, METTERE A GARA TRATTA MILANO ROMA
(ANSA) - MILANO, 10 FEB - La contrarieta' della Lombardia al monopolio di Cai sulla tratta aerea fra Milano e Roma e' ormai risaputa, ma oggi il presidente della Regione Roberto Formigoni e' andato oltre proponendo di mettere a gara la tratta se la societa' andra' avanti con il piano che prevede di ridurre Linate alla sola navetta per la capitale aumentando solo ''leggermente'' i collegamenti con Malpensa. ''Il monopolio - ha spiegato Formigoni - e' una situazione inaccettabile sempre, che puo' essere tollerata per brevi periodi quando ci sia un conclamato interesse nazionale e qui non lo vedo perche' Alitalia ha deciso di servire meta' Paese, da Roma in giu'''. E dunque ''e' legittimo - ha aggiunto - che da Roma in su si organizzi per proprio conto. Bisogna far saltare in aria il monopolio di Cai sulla Milano Roma e mettere a gara anche questa tratta''. Formigoni ha ricordato quando ''il Parlamento voto' l'emendamento per liberalizzare le rotte intercontinentali da Malpensa'' e ha promesso ''un'iniziativa politica perche' le sia revocato il monopolio. Poi si vedra' come operare in accordo con Enac, Enav, con le autorita' che regolano il traffico aereo in Italia ed Europa''.(ANSA).
visto che ci riguarda:
AIR FRANCE-KLM: LES ECHOS, IN ARRIVO TAGLIO COSTI PER CARGO
(ANSA) - PARIGI, 10 FEB - Air France-KLM potrebbe annunciare 'nei prossimi giorni' una serie di economie supplementari per far fronte alle difficolta' del suo polo cargo che a gennaio ha accusato un calo del traffico del 23,3%. Lo scrive oggi il quotidiano 'les Echos' precisando che le nuove misure sarebbero destinate a 'ridurre la massa salariale' senza tuttavia rimettere in questione il livello occupazionale. Le misure, precisa potrebbero essere annunciate venerdi' assieme alla pubblicazione dei risultati trimestrali.(ANSA).
(ANSA) - MILANO, 10 FEB - La contrarieta' della Lombardia al monopolio di Cai sulla tratta aerea fra Milano e Roma e' ormai risaputa, ma oggi il presidente della Regione Roberto Formigoni e' andato oltre proponendo di mettere a gara la tratta se la societa' andra' avanti con il piano che prevede di ridurre Linate alla sola navetta per la capitale aumentando solo ''leggermente'' i collegamenti con Malpensa. ''Il monopolio - ha spiegato Formigoni - e' una situazione inaccettabile sempre, che puo' essere tollerata per brevi periodi quando ci sia un conclamato interesse nazionale e qui non lo vedo perche' Alitalia ha deciso di servire meta' Paese, da Roma in giu'''. E dunque ''e' legittimo - ha aggiunto - che da Roma in su si organizzi per proprio conto. Bisogna far saltare in aria il monopolio di Cai sulla Milano Roma e mettere a gara anche questa tratta''. Formigoni ha ricordato quando ''il Parlamento voto' l'emendamento per liberalizzare le rotte intercontinentali da Malpensa'' e ha promesso ''un'iniziativa politica perche' le sia revocato il monopolio. Poi si vedra' come operare in accordo con Enac, Enav, con le autorita' che regolano il traffico aereo in Italia ed Europa''.(ANSA).
visto che ci riguarda:
AIR FRANCE-KLM: LES ECHOS, IN ARRIVO TAGLIO COSTI PER CARGO
(ANSA) - PARIGI, 10 FEB - Air France-KLM potrebbe annunciare 'nei prossimi giorni' una serie di economie supplementari per far fronte alle difficolta' del suo polo cargo che a gennaio ha accusato un calo del traffico del 23,3%. Lo scrive oggi il quotidiano 'les Echos' precisando che le nuove misure sarebbero destinate a 'ridurre la massa salariale' senza tuttavia rimettere in questione il livello occupazionale. Le misure, precisa potrebbero essere annunciate venerdi' assieme alla pubblicazione dei risultati trimestrali.(ANSA).
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Re: La nuova Alitalia.
ti direi, fino ad una quindicina di anni fa erano in molti quelli che invidiavano l Alitalia.araial14 ha scritto:Infatti io ho detto l'AZ di 20-30 anni fa e che ti assicuro erano in molti ad invidiarci!EK412 ha scritto:Non sono per nulla d'accordo sul farsi rappresentare nel mondo da AZ, da questa AZ.
Imparagonabile ad altri "campioni nazionali" come CX o SQ, ma pure LH, LX, AF-KL, la stragrande maggioranza dei non-italiani (e (gran) parte degli italiani) la associa a disservizi, scioperi e quanto di peggio possa capitare nell'esperienza del volo.
Quindi se proprio abbiamo bisogno di essere rappresentati (in che senso poi?) da qualcuno nella vetrina dell'aviazione mondiale, per favore, evitiamo che a rappresentarci sia AZ, questa AZ. Ne trarrebbe giovamento anche l'immagine del nostro paese.
priam mi sono dimenticati di dire uan cosa in risposta al post di EK. c è da dire che le CX e SQ sono in zone in il mercato è diverso, quindi è molto difficile poterle paragonare alle comapgnie europee. basti pensare solo alle flotte: sono quasi tutte di lungo raggio..
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Re: La nuova Alitalia.
calmo: hai rivisto lo slogan del nostro berluscaMATTEO1981 ha scritto:Amo l'Italia non volo Alitalia

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Re: La nuova Alitalia.
Dispiace dirlo ma è così.....
Da Milano..... Nel Mondo..... Via FRA, MUC e ZRH.............
- i_disa
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Re: La nuova Alitalia.
..sai come la penso al riguardo..
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
- blusky
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Re: La nuova Alitalia.
Nel mio piccolo, posso dire che all´estero Alitalia non é percepita male...
Comunque é un campione decisamente poco rappresentativo e rilevante (gruppo di amicizie e professori)...
Comunque é un campione decisamente poco rappresentativo e rilevante (gruppo di amicizie e professori)...
Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
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- buran73
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Re: La nuova Alitalia.
Spiace dover contraddire ma per esperienza lavorativa da Italiano all'estero mi trovo spesso ad affrontare sarcasmo e ironie (spesso anche fuori luogo) su AZ, sui servizi che offre e sulla sua travagliata vicenda.blusky ha scritto:Nel mio piccolo, posso dire che all´estero Alitalia non é percepita male...
Comunque é un campione decisamente poco rappresentativo e rilevante (gruppo di amicizie e professori)...
Non è bello ad es. sentire che un Coreano (quindi uno che abita a 11 ore di volo da noi) mi dica che per le sue visite ai clienti europei spera che gli abbiano prenotato "tutto tranne AZ".
Sulla questione load factor sul lungo raggio, quello di chi abita dalle nostre parti è un altro caso emblematico: chi me lo fa fare di prendere lo shuttle Domodossola-MXP + volo per FCO + volo di lungo raggio quando in max. 3 ore di treno (svizzero, con cui si potrebbe regolare l'orologio) sono all'interno di GVA o ZRH ?
. . . io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono! [G. Gaber]
- blusky
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Re: La nuova Alitalia.
ti ripeto che quello in tutto avró sentito 5-10 persone...buran73 ha scritto:Spiace dover contraddire ma per esperienza lavorativa da Italiano all'estero mi trovo spesso ad affrontare sarcasmo e ironie (spesso anche fuori luogo) su AZ, sui servizi che offre e sulla sua travagliata vicenda.blusky ha scritto:Nel mio piccolo, posso dire che all´estero Alitalia non é percepita male...
Comunque é un campione decisamente poco rappresentativo e rilevante (gruppo di amicizie e professori)...
Non è bello ad es. sentire che un Coreano (quindi uno che abita a 11 ore di volo da noi) mi dica che per le sue visite ai clienti europei spera che gli abbiano prenotato "tutto tranne AZ".
Sulla questione load factor sul lungo raggio, quello di chi abita dalle nostre parti è un altro caso emblematico: chi me lo fa fare di prendere lo shuttle Domodossola-MXP + volo per FCO + volo di lungo raggio quando in max. 3 ore di treno (svizzero, con cui si potrebbe regolare l'orologio) sono all'interno di GVA o ZRH ?
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- araial14
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Re: La nuova Alitalia.
ALITALIA: CORSARO (AN), SCELTA TRA LINATE E MALPENSA NON HA SENSO
Milano, 10 feb. (Adnkronos) - ''Prendiamo atto, con sorpresa e preoccupazione, delle posizioni di Sabelli rispetto al destino dello scalo cittadino milanese''. Cosi' commenta Massimo Corsaro, Coordinatore lombardo di Alleanza Nazionale ed ex Assessore regionale ai Trasporti, le dichiarazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato di Alitalia, riportate dalle pagine milanesi del 'Corriere della Sera'. ''Trovo inaccettabili forma e contenuto. Tanto per cominciare - prosegue il deputato del PdL - da chi riveste un ruolo apicale in una societa' di primo piano nel panorama economico nazionale mi aspetto un atteggiamento cauto e ponderato, quando si tratta di rilasciare dichiarazioni alla stampa. Non vedo come un forum organizzato da una pur prestigiosa testata, possa essere il palcoscenico per rendere pubblica la chiusura delle trattative con le istituzioni".
"In merito alla logica di quanto affermato da Sabelli, mi risulta difficile credere che pensi veramente che il ridimensionamento di Linate a poco piu' di un capolinea di pullman possa rappresentare la soluzione dei problemi di convivenza degli scali di Fiumicino e Malpensa".L'impressione che si ha, leggendo quanto da lui detto, e' che vi sia una maliziosa volonta' di dipingere ad hoc uno scenario necessariamente conflittuale tra i due aeroporti milanesi - continua Massimo Corsaro - per distogliere l'attenzione dal vero centro del problema: la decisione dell'ex compagnia di bandiera di colpire la comunita' d'affari lombarda"."Se davvero il problema di Malpensa fosse il Forlanini, basterebbe trasformare Linate in un cityairport in colle gamento con gli altri cityairports europei. Per quale motivo, dunque, Malpensa come hub dovrebbe essere penalizzato con una riduzione delle tratte internazionali? Quale logica spinge Sabelli a dire 'o l'uno o l'altro'?". "Una tale posizione di chiusura, rispetto alla disponibilita' alla mediazione fino ad ora dimostrata dalle istituzioni di governo lombarde, sembra piu' che altro rispondere ad un'oscura volonta' di condannare la rete dei trasporti del nord. Alleanza Nazionale non intende stare a questo gioco - conclude l'ex assessore ai trasporti - ne', tanto meno, permettera' che Alitalia faccia scaricabarile cercando di attribuire alla Lombardia le conseguenze di una scelta, o Linate o Malpensa, che non avrebbe alcun senso fare''.
http://www.libero-news.it/adnkronos/view/55423
ALITALIA: FORMIGONI, METTERE A GARA TRATTA MILANO ROMA (ANSA) - MILANO, 10 FEB - La contrarieta' della Lombardia al monopolio di Cai sulla tratta aerea fra Milano e Roma e' ormai risaputa, ma oggi il presidente della Regione Roberto Formigoni e' andato oltre proponendo di mettere a gara la tratta se la societa' andra' avanti con il piano che prevede di ridurre Linate alla sola navetta per la capitale aumentando solo ''leggermente'' i collegamenti con Malpensa. ''Il monopolio - ha spiegato Formigoni - e' una situazione inaccettabile sempre, che puo' essere tollerata per brevi periodi quando ci sia un conclamato interesse nazionale e qui non lo vedo perche' Alitalia ha deciso di servire meta' Paese, da Roma in giu'''. E dunque ''e' legittimo - ha aggiunto - che da Roma in su si organizzi per proprio conto. Bisogna far saltare in aria il monopolio di Cai sulla Milano Roma e mettere a gara anche questa tratta''. Formigoni ha ricordato quando ''il Parlamento voto' l'emendamento per liberalizzare le rotte intercontinentali da Malpensa'' e ha promesso ''un'iniziativa politica perche' le sia revocato il monopolio. Poi si vedra' come operare in accordo con Enac, Enav, con le autorita' che regolano il traffico aereo in Italia ed Europa''.(ANSA). MF
http://www.ansa.it/infrastrutturetraspo ... 22257.html
ALITALIA/ La nuova compagnia rischia già grosso e Malpensa può approfittarne… Andrea Giuricin mercoledì 11 febbraio 2009
L’intervista rilasciata sul Corriere Economia di lunedì 9 febbraio da parte di Rocco Sabelli, amministratore delegato di Alitalia, non risolve i dubbi esistenti sulla nuova compagnia aerea.
I dati relativi al vettore sono estremamente preoccupanti, in quanto il load factor, cioè la capacità di riempimento di ogni aereo, è stato pari al 43% nel primo mese di attività, ben al di sotto dei livelli raggiunti lo scorso anno dall’insieme Alitalia e AirOne; contrariamente a quanto affermato dallo stesso Sabelli, il load factor nel gennaio del 2008 non era al 50%, bensì al 62,59%, come riporta giustamente il prof. Ugo Arrigo.
Gli stessi dati sono stati riportati davanti alle Commissioni di Camera e Senato riunite il 4 febbraio scorso, le quali hanno ricevuto altre informazioni sbagliate da Colaninno e Sabelli.
È stato detto che il load factor delle compagnie low cost in Italia e in Europa è sceso anche con tassi a doppia cifra; invece Ryanair, compagnia che ha trasportato lo scorso anno più di tre volte i passeggeri di Alitalia in Europa, ha mantenuto stabile il proprio load factor al 69% e per fare ciò ha dovuto abbassare lo RASK, cioè i ricavi per ogni passeggero chilometro trasportato. Easyjet ha sì diminuito la propria capacità di carico al 72%, cioè 30 punti percentuali in più rispetto alla nuova Alitalia, ma nel corso degli ultimi 12 mesi, in realtà ha aumentato il proprio load factor a quasi l’85% (il doppio di quello del vettore guidato da Rocco Sabelli).
Questi dati evidenziano la partenza estremamente debole della nuova compagnia e nonostante l’ottimismo, che si potrebbe definire incauto, la situazione risulta già essere molto complicata.
Rocco Sabelli inoltre afferma che il livello di break-even point della nuova compagnia si situa a un livello di load factor pari al 64%, cioè otto percentuali in meno rispetto a quanto affermato dallo stesso Piano Fenice. C’è qualcosa di strano in questa informazione, perché questa differenza è davvero notevole e neanche la variazione del prezzo del petrolio riesce a spiegarla.
Certo è che il livello del load factor attuale, vale a dire 20 punti inferiore a quello dello scorso anno presuppone minori ricavi per la nuova Alitalia per quasi un miliardo di euro su circa 4,34 di fatturato previsto dal piano presentato da Intesa la scorsa estate; se anche il livello di riempimento degli aerei dovesse aumentare, la nuova compagnia rischia perdite ben superiori ai 300 milioni di euro, che si potrebbero invece avvicinare ai 600 milioni di euro.
Inoltre il mercato aereo questo anno molto probabilmente conoscerà una contrazione e la nuova Alitalia, nonostante la protezione dalla concorrenza introdotta dalla legge 166 del 2008 si troverà a dover affrontare sulle rotte internazionali una concorrenza agguerrita (Ryanair taglierà del 20% lo yield per continuare a crescere) e sul mercato domestico la continua crescita delle compagnie a basso costo.
Nonostante alle low cost non siano permesse la Linate-Fiumicino e altre rotte, utilizzando scali meno vicini al centro città (Bergamo e Malpensa), queste compagnie riescono ad attrarre nuova clientela grazie a una politica tariffaria molto aggressiva.
Nelle dichiarazioni di Sabelli c’è un ulteriore punto critico: la riduzione delle tariffe «da 12 a 3-4». Questa mossa sembra andare contro le politiche attuate dalle più profittevoli compagnie aeree e il vettore potrebbe diminuire la propria capacità di catturare la disponibilità a pagare dei diversi consumatori e di conseguenza ridurre ulteriormente i propri ricavi.
L’amministratore delegato della nuova compagnia aerea italiana si è poi difeso dall’accusa di effettuare tariffe troppo elevate sulla Milano-Roma: in effetti non è possibile prendere a paragone una tariffa massima di 326 euro, ma non sembra neanche realistica la cifra di 130 euro medio di ricavo per passeggero come affermato nell’intervista. Da un’analisi effettuata a metà dello scorso dicembre per gennaio, il prezzo medio del biglietto solo andata di Alitalia, sulla tratta Linate-Fiumicino era pari a 235 euro; per la stessa somma un viaggiatore inglese viaggiava tre volte tra Londra e Glasgow con British Airways (la rotta ha circa la stessa lunghezza e quasi lo stesso mercato passeggeri).
Non a caso il mercato britannico è quello tra quelli più liberalizzato in Europa e non a caso non è mai stato preso come confronto dalla compagnia italiana che ha sempre reso ad esempio il mercato francese. Proprio il mercato dominato da Air France è quello che meno si è sviluppato dal momento della liberalizzazione europea a causa della posizione di dominanza del primo vettore europeo.
Quali conclusioni si possono trarre dal discorso effettuato da Rocco Sabelli davanti alle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato e successivamente al Corriere della Sera?
Alitalia rischia già a fine anno di trovarsi a corto di liquidità con perdite superiori a 600 milioni di euro e senza una ricapitalizzazione l’anno prossimo non potrà affrontare un mercato alquanto difficile.
La ricapitalizzazione molto difficilmente sarà effettuata da imprenditori italiani che hanno raccolto circa 850 milioni di euro con notevoli difficoltà.
I capitali arriveranno dal socio di maggioranza relativa, i francesi di Air France, che molto probabilmente, già l’anno prossimo saliranno nell’azionariato della compagnia di bandiera.
Un ultimo appunto su Malpensa; chi dice che non è in grado di trovare sul mercato nuovi clienti?
Verso il Nord-America, unico mercato intercontinentale liberalizzato, la scorsa estate, nonostante il ridimensionamento di Alitalia avvenuto a marzo, le compagnie concorrenti hanno incrementato del 75% l’offerta di posti dallo scalo varesino, contro una caduta dell’offerta dell’84% dello stesso vettore italiano.
Gli accordi bilaterali da ridiscutere sono una quarantina e se una liberalizzazione venisse attuata velocemente, le nuove rotte offerte dallo scalo gestito dalla Sea potrebbero essere ben superiori alle 11 “offerte” da Alitalia in cambio del sacrificio di Linate.
Il problema riguarda sia la mono-designazione che la mono-destinazione; attualmente molte destinazioni possono essere effettuate solo da Alitalia (mono-designazione), che dalle dichiarazioni di Sabelli non sembra essere intenzionato a farle da Malpensa, e la sola destinazione italiana autorizzata da tali accordi è Roma (mono-destinazione).
In alcuni casi, se anche delle compagnie aeree straniere volessero effettuare dei voli aggiuntivi, non solo non potrebbero atterrare a Milano, ma a causa dell’esaurimento degli slot, non hanno nemmeno la possibilità di volare verso l’Italia.
Bisogna agire velocemente per liberalizzare le rotte intercontinentali per ridare slancio al trasporto aereo e in generale a tutta l’economia.
Alitalia nel 2008 ha trasportato poco più di un passeggero su 50 in Europa; l’interesse dunque deve essere focalizzato sul mercato del trasporto aereo e non su una singola compagnia che nonostante l’infinita privatizzazione resterà un piccolo vettore regionale.
Malpensa non ha bisogno di Alitalia, ma ha bisogno di un’azione politica lungimirante di liberalizzazione.
http://www.ilsussidiario.net/articolo.a ... colo=12258
Milano, 10 feb. (Adnkronos) - ''Prendiamo atto, con sorpresa e preoccupazione, delle posizioni di Sabelli rispetto al destino dello scalo cittadino milanese''. Cosi' commenta Massimo Corsaro, Coordinatore lombardo di Alleanza Nazionale ed ex Assessore regionale ai Trasporti, le dichiarazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato di Alitalia, riportate dalle pagine milanesi del 'Corriere della Sera'. ''Trovo inaccettabili forma e contenuto. Tanto per cominciare - prosegue il deputato del PdL - da chi riveste un ruolo apicale in una societa' di primo piano nel panorama economico nazionale mi aspetto un atteggiamento cauto e ponderato, quando si tratta di rilasciare dichiarazioni alla stampa. Non vedo come un forum organizzato da una pur prestigiosa testata, possa essere il palcoscenico per rendere pubblica la chiusura delle trattative con le istituzioni".
"In merito alla logica di quanto affermato da Sabelli, mi risulta difficile credere che pensi veramente che il ridimensionamento di Linate a poco piu' di un capolinea di pullman possa rappresentare la soluzione dei problemi di convivenza degli scali di Fiumicino e Malpensa".L'impressione che si ha, leggendo quanto da lui detto, e' che vi sia una maliziosa volonta' di dipingere ad hoc uno scenario necessariamente conflittuale tra i due aeroporti milanesi - continua Massimo Corsaro - per distogliere l'attenzione dal vero centro del problema: la decisione dell'ex compagnia di bandiera di colpire la comunita' d'affari lombarda"."Se davvero il problema di Malpensa fosse il Forlanini, basterebbe trasformare Linate in un cityairport in colle gamento con gli altri cityairports europei. Per quale motivo, dunque, Malpensa come hub dovrebbe essere penalizzato con una riduzione delle tratte internazionali? Quale logica spinge Sabelli a dire 'o l'uno o l'altro'?". "Una tale posizione di chiusura, rispetto alla disponibilita' alla mediazione fino ad ora dimostrata dalle istituzioni di governo lombarde, sembra piu' che altro rispondere ad un'oscura volonta' di condannare la rete dei trasporti del nord. Alleanza Nazionale non intende stare a questo gioco - conclude l'ex assessore ai trasporti - ne', tanto meno, permettera' che Alitalia faccia scaricabarile cercando di attribuire alla Lombardia le conseguenze di una scelta, o Linate o Malpensa, che non avrebbe alcun senso fare''.
http://www.libero-news.it/adnkronos/view/55423
ALITALIA: FORMIGONI, METTERE A GARA TRATTA MILANO ROMA (ANSA) - MILANO, 10 FEB - La contrarieta' della Lombardia al monopolio di Cai sulla tratta aerea fra Milano e Roma e' ormai risaputa, ma oggi il presidente della Regione Roberto Formigoni e' andato oltre proponendo di mettere a gara la tratta se la societa' andra' avanti con il piano che prevede di ridurre Linate alla sola navetta per la capitale aumentando solo ''leggermente'' i collegamenti con Malpensa. ''Il monopolio - ha spiegato Formigoni - e' una situazione inaccettabile sempre, che puo' essere tollerata per brevi periodi quando ci sia un conclamato interesse nazionale e qui non lo vedo perche' Alitalia ha deciso di servire meta' Paese, da Roma in giu'''. E dunque ''e' legittimo - ha aggiunto - che da Roma in su si organizzi per proprio conto. Bisogna far saltare in aria il monopolio di Cai sulla Milano Roma e mettere a gara anche questa tratta''. Formigoni ha ricordato quando ''il Parlamento voto' l'emendamento per liberalizzare le rotte intercontinentali da Malpensa'' e ha promesso ''un'iniziativa politica perche' le sia revocato il monopolio. Poi si vedra' come operare in accordo con Enac, Enav, con le autorita' che regolano il traffico aereo in Italia ed Europa''.(ANSA). MF
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ALITALIA/ La nuova compagnia rischia già grosso e Malpensa può approfittarne… Andrea Giuricin mercoledì 11 febbraio 2009
L’intervista rilasciata sul Corriere Economia di lunedì 9 febbraio da parte di Rocco Sabelli, amministratore delegato di Alitalia, non risolve i dubbi esistenti sulla nuova compagnia aerea.
I dati relativi al vettore sono estremamente preoccupanti, in quanto il load factor, cioè la capacità di riempimento di ogni aereo, è stato pari al 43% nel primo mese di attività, ben al di sotto dei livelli raggiunti lo scorso anno dall’insieme Alitalia e AirOne; contrariamente a quanto affermato dallo stesso Sabelli, il load factor nel gennaio del 2008 non era al 50%, bensì al 62,59%, come riporta giustamente il prof. Ugo Arrigo.
Gli stessi dati sono stati riportati davanti alle Commissioni di Camera e Senato riunite il 4 febbraio scorso, le quali hanno ricevuto altre informazioni sbagliate da Colaninno e Sabelli.
È stato detto che il load factor delle compagnie low cost in Italia e in Europa è sceso anche con tassi a doppia cifra; invece Ryanair, compagnia che ha trasportato lo scorso anno più di tre volte i passeggeri di Alitalia in Europa, ha mantenuto stabile il proprio load factor al 69% e per fare ciò ha dovuto abbassare lo RASK, cioè i ricavi per ogni passeggero chilometro trasportato. Easyjet ha sì diminuito la propria capacità di carico al 72%, cioè 30 punti percentuali in più rispetto alla nuova Alitalia, ma nel corso degli ultimi 12 mesi, in realtà ha aumentato il proprio load factor a quasi l’85% (il doppio di quello del vettore guidato da Rocco Sabelli).
Questi dati evidenziano la partenza estremamente debole della nuova compagnia e nonostante l’ottimismo, che si potrebbe definire incauto, la situazione risulta già essere molto complicata.
Rocco Sabelli inoltre afferma che il livello di break-even point della nuova compagnia si situa a un livello di load factor pari al 64%, cioè otto percentuali in meno rispetto a quanto affermato dallo stesso Piano Fenice. C’è qualcosa di strano in questa informazione, perché questa differenza è davvero notevole e neanche la variazione del prezzo del petrolio riesce a spiegarla.
Certo è che il livello del load factor attuale, vale a dire 20 punti inferiore a quello dello scorso anno presuppone minori ricavi per la nuova Alitalia per quasi un miliardo di euro su circa 4,34 di fatturato previsto dal piano presentato da Intesa la scorsa estate; se anche il livello di riempimento degli aerei dovesse aumentare, la nuova compagnia rischia perdite ben superiori ai 300 milioni di euro, che si potrebbero invece avvicinare ai 600 milioni di euro.
Inoltre il mercato aereo questo anno molto probabilmente conoscerà una contrazione e la nuova Alitalia, nonostante la protezione dalla concorrenza introdotta dalla legge 166 del 2008 si troverà a dover affrontare sulle rotte internazionali una concorrenza agguerrita (Ryanair taglierà del 20% lo yield per continuare a crescere) e sul mercato domestico la continua crescita delle compagnie a basso costo.
Nonostante alle low cost non siano permesse la Linate-Fiumicino e altre rotte, utilizzando scali meno vicini al centro città (Bergamo e Malpensa), queste compagnie riescono ad attrarre nuova clientela grazie a una politica tariffaria molto aggressiva.
Nelle dichiarazioni di Sabelli c’è un ulteriore punto critico: la riduzione delle tariffe «da 12 a 3-4». Questa mossa sembra andare contro le politiche attuate dalle più profittevoli compagnie aeree e il vettore potrebbe diminuire la propria capacità di catturare la disponibilità a pagare dei diversi consumatori e di conseguenza ridurre ulteriormente i propri ricavi.
L’amministratore delegato della nuova compagnia aerea italiana si è poi difeso dall’accusa di effettuare tariffe troppo elevate sulla Milano-Roma: in effetti non è possibile prendere a paragone una tariffa massima di 326 euro, ma non sembra neanche realistica la cifra di 130 euro medio di ricavo per passeggero come affermato nell’intervista. Da un’analisi effettuata a metà dello scorso dicembre per gennaio, il prezzo medio del biglietto solo andata di Alitalia, sulla tratta Linate-Fiumicino era pari a 235 euro; per la stessa somma un viaggiatore inglese viaggiava tre volte tra Londra e Glasgow con British Airways (la rotta ha circa la stessa lunghezza e quasi lo stesso mercato passeggeri).
Non a caso il mercato britannico è quello tra quelli più liberalizzato in Europa e non a caso non è mai stato preso come confronto dalla compagnia italiana che ha sempre reso ad esempio il mercato francese. Proprio il mercato dominato da Air France è quello che meno si è sviluppato dal momento della liberalizzazione europea a causa della posizione di dominanza del primo vettore europeo.
Quali conclusioni si possono trarre dal discorso effettuato da Rocco Sabelli davanti alle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato e successivamente al Corriere della Sera?
Alitalia rischia già a fine anno di trovarsi a corto di liquidità con perdite superiori a 600 milioni di euro e senza una ricapitalizzazione l’anno prossimo non potrà affrontare un mercato alquanto difficile.
La ricapitalizzazione molto difficilmente sarà effettuata da imprenditori italiani che hanno raccolto circa 850 milioni di euro con notevoli difficoltà.
I capitali arriveranno dal socio di maggioranza relativa, i francesi di Air France, che molto probabilmente, già l’anno prossimo saliranno nell’azionariato della compagnia di bandiera.
Un ultimo appunto su Malpensa; chi dice che non è in grado di trovare sul mercato nuovi clienti?
Verso il Nord-America, unico mercato intercontinentale liberalizzato, la scorsa estate, nonostante il ridimensionamento di Alitalia avvenuto a marzo, le compagnie concorrenti hanno incrementato del 75% l’offerta di posti dallo scalo varesino, contro una caduta dell’offerta dell’84% dello stesso vettore italiano.
Gli accordi bilaterali da ridiscutere sono una quarantina e se una liberalizzazione venisse attuata velocemente, le nuove rotte offerte dallo scalo gestito dalla Sea potrebbero essere ben superiori alle 11 “offerte” da Alitalia in cambio del sacrificio di Linate.
Il problema riguarda sia la mono-designazione che la mono-destinazione; attualmente molte destinazioni possono essere effettuate solo da Alitalia (mono-designazione), che dalle dichiarazioni di Sabelli non sembra essere intenzionato a farle da Malpensa, e la sola destinazione italiana autorizzata da tali accordi è Roma (mono-destinazione).
In alcuni casi, se anche delle compagnie aeree straniere volessero effettuare dei voli aggiuntivi, non solo non potrebbero atterrare a Milano, ma a causa dell’esaurimento degli slot, non hanno nemmeno la possibilità di volare verso l’Italia.
Bisogna agire velocemente per liberalizzare le rotte intercontinentali per ridare slancio al trasporto aereo e in generale a tutta l’economia.
Alitalia nel 2008 ha trasportato poco più di un passeggero su 50 in Europa; l’interesse dunque deve essere focalizzato sul mercato del trasporto aereo e non su una singola compagnia che nonostante l’infinita privatizzazione resterà un piccolo vettore regionale.
Malpensa non ha bisogno di Alitalia, ma ha bisogno di un’azione politica lungimirante di liberalizzazione.
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- Paolo_61
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Re: La nuova Alitalia.
Ma qualcuno pensa davvero di proiettare i LF di gennaio su 12 mesi e costruirci sopra un'analisi economica? Allo stesso modo la FIAT è già fallita (vedere i dati di gennaio per credere) e quasi tutte le banche del mondo chiuderanno entro un anno. Capisco la polemica politica, ma qui siamo al di fuori di ogni logica.araial14 ha scritto:
ALITALIA/ La nuova compagnia rischia già grosso e Malpensa può approfittarne… Andrea Giuricin mercoledì 11 febbraio 2009
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