Mdx4 ha scritto:sigmet ha scritto:Un collegio peritale di tribunale non puo' sostituirsi ad un team di investigatori specializzati ne puo' formulare ipotesi attendibili se decontestualizzate dal quadro oggettivo dell'incidente.Senza tener conto poi del diverso fine cui l'inchiesta si propone.la determinazione della colpa contro l'individuazione della causa.
Per questo motivo gli enti della sicurezza volo applicano protocolli sviluppati con l'esperienza di anni ed anni di investigazioni,fornendo tutti gli elementi di carattere procedurale dalla raccolta dei reperti all'orario dei briefing.Da noi questo non si puo' fare.
W l'italia!
Ricordati sempre che siamo in Italia, dove non tutte le indagini su disastri aerei hanno avuto un iter lineare.
In questo caso sia per il luogo dove è occorso (tra due aeroporti militari), sia per chi (voci) si dice che abbia trasportato precedentemente, preferisco che la magistratura sia in mezzo, se ci saranno ritardi pazienza, purtroppo abbiamo una storia contorta e travagliata.
Ecco, scusate, forse qui potrebbe esserci la possibilità di due chiavi di lettura della faccenda, tecnicamente indubbiamente strana. Anche perché "contaminare" il sito di un incidente o "congelarlo" lasciando che passi del tempo che può alterare tracce preziose (basti pensare a una giornata di pioggia battente, o al contrario il sole che fa evaporare residui di idrocarburi) è indubiamente cosa che non aiuta la ricerca delle cause vere di un sinistro.
Delle due, l'una: o la magistratura in senso lato tende a non fidarsi dell'organismo tecnico, perché non essendo composto - per dire - da ufficiali dell'Arma teme possa essere influenzabile e in casi limite assoggettabile a pressioni da parte di terzi perché non tutta la verità venga inserita nelle relazioni prodotte (cosa che sarebbe gravissima), e allora il comportamento dei magistrati, pur inopportuno sul piano pratico, sarebbe finalizzato negli intenti ad evitare che responsabilità vengano sottaciute o ridimensionate rispetto al vero; ipotizzando perciò per mentalità che l'organismo tecnico non dia la garanzia di essere sufficientemente "terzo" e imparziale;
oppure (cito di nuovo)
"sia per il luogo dove è occorso (tra due aeroporti militari), sia per chi (voci) si dice che abbia trasportato precedentemente"..., insomma, in casi del genere teme che l'organismo sia fin troppo "terzo" e divulghi conclusioni che sul piano dell'"opportunità politica" possano essere inopportune, e vuole esercitare un controllo in tal senso (che immagino non le competa, per casi limite esiste l'istituto del segreto di stato che ancorché odioso all'opinione pubblica è certo cosa più rigorosa e "trasparente" di un atteggiamento reticente o di, per dire, 37 elementi di giudizio rimarcati in una relazione su 41).
Considerato come è andato avanti l'affaire Ustica, propenderei per la prima. Forse non si fidano più di nessuno...
E non sono tecnici, non dimentichiamolo. Fanno un altro mestiere.
La querelle sulla differenza fra "trovare colpe" e "scoprire le cause" la trovo un po' stantia: poiché la responsabilità penale è personale, e il compito della magistratura è quello di erogare sanzioni per chi contravviene alla legislazione vigente al momento di un fatto XY nulla di più naturale che per il magistrato sia importante poter nel caso affermare "poiché si è evinto che l'aereo peruviano è caduto anzitutto perché gli altimetri davano indicazioni errate e poiché una norma del regolamento dice che quando si lava un aereo le prese d'aria dei sensori esterni van coperte con scotch fluorescente per notarlo meglio e non scordarsele tappate, il capotecnico che ha detto ad uno dei suoi operai «è finito il fluo? Bé, non ne ho altro, l'aereo va comunque lavato, per adesso tappa con l'American Tape che è uguale, all'acqua tiene benissimo» ha la responsabilità diretta della disattenzione che è stata determinante nella catena di eventi che ha condotto al sinistro e va punito così così così in base alla legge X articolo Y comma Z».
Mentre il ruolo dell'ente tecnico è di fare in modo che l'American Tape non attacchi sulla superficie vicino alle prese d'aria perché hanno uno straterello di vernice al silicone, che ne so, o di far scrivere su tutti i nastri inadatti che circolano in aeroporto "non usare sulle prese d'aria - pericolo", di pubblicare delle raccomandazioni, di inserire questa procedura nei corsi di manutenzione e pilotaggio, di pretendere che ogni presa d'aria abbia un sensore che ne segnali con una spia la accidentale ostruzione... tutto ciò che sia utile per fare in modo che il sinistro x non abbia a ripetersi.
Sono due ruoli distinti e complementari, non è che uno sia migliore dell'altro anche se il secondo dal punto di vista di chi vola appare inevitabilmente più efficace.
Ma l'azione giudiziaria, che mira - quando il caso - a "prendersela con qualcuno in particolare" ha un ruolo di deterrenza non trascurabile in tempi in cui su certe cose la crisi o i costi di gestione incrementati possono suggerire agli esseri umani meno lungimiranti comportamenti un po' più approssimativi per risparmiare tempo/ricambi/ore-uomo/soldi.