Corso per superare la paura di volare
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Corso per superare la paura di volare
... C'è nessuno che se la sente di suggerirmene uno ?
Al momento ne ho trovati 2 (su internet) , uno molto economico ( circa 30 dollari) , un altro che va dai 199 ai 499 $ . Non sono sicura di poter fare nomi-e quindi pubblicita- percio' al momento mi limito a dire solo i costi e non i nomi dei corsi. Comunque sono entrambi organizzati da 2 piloti americani, ed entrambi i corsi sono in inglese- nn un problema per me che sono bilingue.
Mai avuto paura di volare fino al 2006, quando il giorno che fu scoperto il programma di quell'attentato con bombe liquide ( agosto 2006...ricordate? è per quell'episodio che ora nn si portano piu liquidi a bordo)... insomma quella mattina io ero all'aereoporto di LAX , uno degli aereoporti piu grandi del mondo, sotto Red Code , alto rischio di attacco terroristico. Avevamo appena appreso la notizia e ancora non si sapeva nulla , tranne che gli Stati Uniti erano ad alto rischio. Quella mattina sono salita sul mio volo per Halifax ( cono tanto di scalo a Boston) convinta di non arrivare piu. Da quel giorno, la mia paura di attacchi terroristici si è piano piano spenta in circa un anno (dopo vari attacchi di panico) , per poi tornare sotto forma di paura di volare, lo scorso autunno 2008, in modo del tutto improvviso ed assurdo . Paura di prendere l'aereo, delle turbolenze, del fatto di essere intrappolata in un aereo e non poter scendere. Da notare che fino a 2 mesi prima avevo preso numerosi voli (circa una quindicina), tra l'estate 2007 e l'estate 2008, senza il minimo timore.
La mia psicologa dalla quale sono stata in cura per molti anni ( gli anni della crescita, non accusavo nessun tipo di patologia, mai avuto attacchi di panico fino agli episodi sull'aereo) mi ha prescritto una compressa di xanax prima del volo, mi faccio una bella dormita e via--- ma non ci sto! Devo superare questa paura, che tra l'altro va e viene, e fa il buono ed il cattivo tempo. Ho provato con un rimedio omeopatico per gli attacchi di panico, Il Rescue Remedy di Bach, non male ma non è ancora sufficiente... uno degli ultimi voli piu recenti, quello fatto a Natale per andare in Canada, l'ho passato a contare il tempo(30 minuti) fra uno spruzzo di Rescue Remedy e l'altro! Volo che tra l'altro ha avuto una buona dose di turbolenze che ha corrisposto ad un bell'attacco di panico.
Consigli?
Al momento ne ho trovati 2 (su internet) , uno molto economico ( circa 30 dollari) , un altro che va dai 199 ai 499 $ . Non sono sicura di poter fare nomi-e quindi pubblicita- percio' al momento mi limito a dire solo i costi e non i nomi dei corsi. Comunque sono entrambi organizzati da 2 piloti americani, ed entrambi i corsi sono in inglese- nn un problema per me che sono bilingue.
Mai avuto paura di volare fino al 2006, quando il giorno che fu scoperto il programma di quell'attentato con bombe liquide ( agosto 2006...ricordate? è per quell'episodio che ora nn si portano piu liquidi a bordo)... insomma quella mattina io ero all'aereoporto di LAX , uno degli aereoporti piu grandi del mondo, sotto Red Code , alto rischio di attacco terroristico. Avevamo appena appreso la notizia e ancora non si sapeva nulla , tranne che gli Stati Uniti erano ad alto rischio. Quella mattina sono salita sul mio volo per Halifax ( cono tanto di scalo a Boston) convinta di non arrivare piu. Da quel giorno, la mia paura di attacchi terroristici si è piano piano spenta in circa un anno (dopo vari attacchi di panico) , per poi tornare sotto forma di paura di volare, lo scorso autunno 2008, in modo del tutto improvviso ed assurdo . Paura di prendere l'aereo, delle turbolenze, del fatto di essere intrappolata in un aereo e non poter scendere. Da notare che fino a 2 mesi prima avevo preso numerosi voli (circa una quindicina), tra l'estate 2007 e l'estate 2008, senza il minimo timore.
La mia psicologa dalla quale sono stata in cura per molti anni ( gli anni della crescita, non accusavo nessun tipo di patologia, mai avuto attacchi di panico fino agli episodi sull'aereo) mi ha prescritto una compressa di xanax prima del volo, mi faccio una bella dormita e via--- ma non ci sto! Devo superare questa paura, che tra l'altro va e viene, e fa il buono ed il cattivo tempo. Ho provato con un rimedio omeopatico per gli attacchi di panico, Il Rescue Remedy di Bach, non male ma non è ancora sufficiente... uno degli ultimi voli piu recenti, quello fatto a Natale per andare in Canada, l'ho passato a contare il tempo(30 minuti) fra uno spruzzo di Rescue Remedy e l'altro! Volo che tra l'altro ha avuto una buona dose di turbolenze che ha corrisposto ad un bell'attacco di panico.
Consigli?
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Re: Corso per superare la paura di volare
Spero per lei che non sia una psicologa. Se è un medico specializzato in psicologia, un neurologo o uno psichiatra passi, ma una psicologa "pura" NO! E' una psicologa italiana o statunitense?Attenta ai fiori di bach, poichè ,anche se "naturali" ,possono avere parecchie controindicazioni.Elefio ha scritto: La mia psicologa mi ha prescritto una compressa di xanax prima del volo
In quanto allo Xanax....

E' possibile sapere quali sono questi corsi che hai trovato?
Ciao.


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Re: Corso per superare la paura di volare
La mia dottoressa è una psichiatra psicoterapeuta. Ho sbagliato io a scrivere (superficialmente) psicologa.
I corsi trovati sono uno :
http://www.fearofflyingdvd.com/ da tale Capt. Stacey Chance
e due
http://fearofflyingmp3.com/ dai costi decisamente piu elevati , da tale Capt. Tom Bunn.
Quali sono gli effetti collaterali dei fiori di Bach ?
Mi sono stati prescritti ( Remedy Rescue) dal mio omeopata, dal quale sono in cura con rimedi omeopatici dallo scorso autunno.
I corsi trovati sono uno :
http://www.fearofflyingdvd.com/ da tale Capt. Stacey Chance
e due
http://fearofflyingmp3.com/ dai costi decisamente piu elevati , da tale Capt. Tom Bunn.
Quali sono gli effetti collaterali dei fiori di Bach ?
Mi sono stati prescritti ( Remedy Rescue) dal mio omeopata, dal quale sono in cura con rimedi omeopatici dallo scorso autunno.
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Re: Corso per superare la paura di volare
Dipende, anche se gli omeopati e i naturopati (l'importante è che siano medici) lo negano (chiaramente)per esempio molte soluzioni alcoliche (parte fondamentale per attivarne il principio) potrebbero non giovare. Pare che poi, l'assunzione dei rimedi Bach, possano alterare i sintomi nell' uso iniziale...In questo caso ho una mia teoria, ma non voglio dilungarmi.Sicuramente più salutari comunque dello Xanax, anche solo come effetto placebo.Il Remedy rescue che usi è nel formato spray?Elefio ha scritto: Quali sono gli effetti collaterali dei fiori di Bach ?


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Re: Corso per superare la paura di volare
Si, è nel formato spray.
Nel volo per il Canada di dicembre,il dottore mi aveva detto uno spruzzo ogni 30 minuti, se le cose andavano male... e andavano malissimo!
Ho iniziato con un paio di spruzzi in aereoporto , e basta. Poi durante il volo.
L'omeopata dove vado è un medico generico.
Lo xanax l'ho dovuto prendere nell'ultimo volo a gennaio, londra-roma.
E tra 5 giorni saro di nuovo su un volo roma-londra, poi il giorno seguende londra- male (maldive).
Non posso pensare di non prendere xanax... ora come ora. Ma se trovassi una soluzione alternativa... magari!
Per questo ho pensato ad un corso (video).
Nel volo per il Canada di dicembre,il dottore mi aveva detto uno spruzzo ogni 30 minuti, se le cose andavano male... e andavano malissimo!
Ho iniziato con un paio di spruzzi in aereoporto , e basta. Poi durante il volo.
L'omeopata dove vado è un medico generico.
Lo xanax l'ho dovuto prendere nell'ultimo volo a gennaio, londra-roma.
E tra 5 giorni saro di nuovo su un volo roma-londra, poi il giorno seguende londra- male (maldive).
Non posso pensare di non prendere xanax... ora come ora. Ma se trovassi una soluzione alternativa... magari!
Per questo ho pensato ad un corso (video).
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Re: Corso per superare la paura di volare
Allora, il corso fallo senza indugi, se è un corso diretto nel quale puoi interagire con domande è meglio.Elefio ha scritto:Si, è nel formato spray.
Nel volo per il Canada di dicembre,il dottore mi aveva detto uno spruzzo ogni 30 minuti, se le cose andavano male... e andavano malissimo!
Ho iniziato con un paio di spruzzi in aereoporto , e basta. Poi durante il volo.
L'omeopata dove vado è un medico generico.
Lo xanax l'ho dovuto prendere nell'ultimo volo a gennaio, londra-roma.
E tra 5 giorni saro di nuovo su un volo roma-londra, poi il giorno seguende londra- male (maldive).
Non posso pensare di non prendere xanax... ora come ora. Ma se trovassi una soluzione alternativa... magari!
Per questo ho pensato ad un corso (video).
Per quello che riguarda lo Xanax, se proprio non puoi farne a meno, assumilo ma parti dal fatto che tutti gli ansiolitici danno "sollievi" temporanei e non curano in generale, tanto meno il tuo disturbo in particolare.
P.S. Mi stupisco ( validità scientifica di questi rimedi a parte) che il tuo omeopata ti segua con un prodotto industriale e non elabori una cura personale...Vabbeh.
Ultima modifica di araial14 il 26 febbraio 2009, 18:39, modificato 2 volte in totale.


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Re: Corso per superare la paura di volare
Ma tu cosa suggerisci ? Ti sarei grata se mi dessi un tuo parere...
A me sta benissimo evitare lo xanax, ma qual'è l'alternativa?
A me sta benissimo evitare lo xanax, ma qual'è l'alternativa?
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Re: Corso per superare la paura di volare
L'alternativa "sarebbe ", uso il condizionale per dovuta cautela (non conoscendoti) un intervento psicoterapeutico e non famacologico. Dovresti prendere le distanze dal tuo disagio avvicinandoti alle cause scatenanti che, solitamente non sono mai "per aria" ma ben piantate in terra. Sarebbe per cui utile che tu facessi un corso ( tenuto da professionisti) contro la paura di volare nella sede di qualche compagnia aerea.Se invece il tuo volo è vicino,come ti ho detto, non privarti dello Xanax ( ti parla un non medico, sia ben chiaro) ma fai in modo che gradualmente sia l'ultima spiaggia per poi, possibilmente, abolirlo totalmente. Dalle fobie si esce, l'importante è non avere paura della paura : Gli specialisti possono fare molto a non tutto. Se sei predisposta a scoprire quale " finestra hai chiuso" con l'aiuto di uno psicologo, allora vuol dire che sei già a metà dell'opera e da quello che ho capito questa predisposizione positiva ce l'hai.Elefio ha scritto:Ma tu cosa suggerisci ? Ti sarei grata se mi dessi un tuo parere...
A me sta benissimo evitare lo xanax, ma qual'è l'alternativa?



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Re: Corso per superare la paura di volare
Sono decisamente pronta a capire "quale finestra ho chiuso", difatti ho gia preso un nuovo appuntamento con la mia psichiatra (avevo interrotto da un anno e mezzo).
Prima mentre scrivevo, mi è venuta in mente una cosa, che magari non ha senso... ma mi sta facendo pensare :
Scrivevo che la paura di volare è tornata nell'autunno 2008, lo scorso autunno, che coincide esattamente con quando ho iniziato la cura omeopatica ( arsenicum, gelsemium, solunat) ! Non ci avevo mai pensato prima.
La cura omeopatica iniziata in autunno ( e che ancora va avanti) è per l'ansia. Come molti nella mia famiglia da parte di mia mamma, sono un soggetto ansioso. Non esageratamente ansioso, ma con una buona dose di ansia, fin da piccola. Vedo bene le mie ansie "dal di fuori" e le riconosco una per una, ma si sa, l'ansia non ha molto a che vedere con la ragione, quindi pur rendendomi conto di tutto, non riesco a combatterle bene. Ho provato e sto provando con metodi naturali, perche mi sono detta "perche no!" .
Le due cose (paura di volare e inizio cura omeopatica) .... potrebbero andare mano nella mano?
Prima mentre scrivevo, mi è venuta in mente una cosa, che magari non ha senso... ma mi sta facendo pensare :
Scrivevo che la paura di volare è tornata nell'autunno 2008, lo scorso autunno, che coincide esattamente con quando ho iniziato la cura omeopatica ( arsenicum, gelsemium, solunat) ! Non ci avevo mai pensato prima.
La cura omeopatica iniziata in autunno ( e che ancora va avanti) è per l'ansia. Come molti nella mia famiglia da parte di mia mamma, sono un soggetto ansioso. Non esageratamente ansioso, ma con una buona dose di ansia, fin da piccola. Vedo bene le mie ansie "dal di fuori" e le riconosco una per una, ma si sa, l'ansia non ha molto a che vedere con la ragione, quindi pur rendendomi conto di tutto, non riesco a combatterle bene. Ho provato e sto provando con metodi naturali, perche mi sono detta "perche no!" .
Le due cose (paura di volare e inizio cura omeopatica) .... potrebbero andare mano nella mano?
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Re: Corso per superare la paura di volare
Ti ho sottolineato alcuni momenti chiave del tuo discorso, o che almeno io reputo tali.Elefio ha scritto:Sono decisamente pronta a capire "quale finestra ho chiuso", difatti ho gia preso un nuovo appuntamento con la mia psichiatra (avevo interrotto da un anno e mezzo).
Prima mentre scrivevo, mi è venuta in mente una cosa, che magari non ha senso... ma mi sta facendo pensare :
Scrivevo che la paura di volare è tornata nell'autunno 2008, lo scorso autunno, che coincide esattamente con quando ho iniziato la cura omeopatica ( arsenicum, gelsemium, solunat) ! Non ci avevo mai pensato prima.
La cura omeopatica iniziata in autunno ( e che ancora va avanti) è per l'ansia. Come molti nella mia famiglia da parte di mia mamma, sono un soggetto ansioso. Non esageratamente ansioso, ma con una buona dose di ansia, fin da piccola. Vedo bene le mie ansie "dal di fuori" e le riconosco una per una, ma si sa, l'ansia non ha molto a che vedere con la ragione, quindi pur rendendomi conto di tutto, non riesco a combatterle bene. Ho provato e sto provando con metodi naturali, perche mi sono detta "perche no!" .
Le due cose (paura di volare e inizio cura omeopatica) .... potrebbero andare mano nella mano?
Le cure omeopatiche ed affini sono come degli "amanti". Ovvero: o ci si abbandona totalmente fidandosi ciecamente della loro fedeltà, oppure ci si convive a metà con lo scrupolo del dubbio.Intendo che non essendoci dei validi riscontri diagnostici sulla loro effettiva efficacia ( non voglio entrare in quest'occasione nella dissertazione sulla loro reale utilità), tutto è molto labile e lasciato alla predisposizione piscologica del paziente, per quello prima ti accennavo all'effetto placebo.Non è vero che l'ansia non ha a che vedere con la ragione. Il soggetto ansioso cerca, quasi sempre di commensurare con la ragione il disturbo e spesso lo fa prima che i sintomi possano apparire, in qualche modo richiamandolo a se.L'assenza dell'ansia in colui che è abituato a viverla crea degli scompensi che automaticamente la vanno a ricercare, tant'è vero che gli attacchi più acuti si hanno con l'antecedenza di momenti di assoluta calma.Tu conosci l'oggetto delle tue paure è questo allevia (teoricamente) il tuo percorso di ricerca e quello di colui o colei che dovrebbero aiutarti a ricercare. Gli effetti delle terapie alternative se non accettati, anche a livello inconscio non hanno alcun effetto: scusa il bisticcio di parole ma penso che tu possa intendere quello che voglio comunicarti.Non c'è una predisposizione genetica all'ansia, ma una predisposizione familiare. Se io convivo con degli ansiosi è probabile che il comportamento ansioso possa diventar parte della mia cultura d'essere, ma che ci sia atavismo lo escluderei in assoluto.Sono comportamenti che si trasmettono con il contatto, sembra quasi di parlare dei virologia ma così non è.



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Re: Corso per superare la paura di volare
Ciao Ele,
ti parlo delle cose per come le conosco io sperando possano servire a chiarirti dei dubbi.
Se hai la possibilità di parlare con uno specialista, così come sembra, chiedi più informazioni che puoi a riguardo.
Premetto che non sono un medico, ma lavoro comunque in ambito sanitario e che molte delle informazioni che ti sto per dare derivano da colloqui con medici a diversa specializzazione (psichiatri e neurologi soprattutto, ma anche psicoterapeuti).
L'aerofobia appartiene al gruppo delle fobie.
Di fobie ce n'è di diverso tipo, ma sono tutte ascritte, per definizione, ai disturbi d'ansia.
Avere una fobia significa, per chi ne soffre, evitare a priori una certa situazione per paura dell'insorgenza di alcuni sintomi.
Se la situazione non può essere evitata, la persona che ha questo tipo di disturbo può sempre affrontarla,subendo però un disagio enorme che si traduce nell'insorgenza di tutta una serie di sintomi (tremori, palpitazioni, tensione muscolare...) che possono anche culminare in un attacco di panico.Nei momenti antecedenti il vivere una situazione temuta, chi soffre di una fobia vive uno stato d'ansia detta "anticipatoria", con il risultato che le proprie percezioni sull'evento risultano distorte da timori e paure che, in altri momenti, anche la stessa persona definirebbe come irrazionali.
Sta di fatto che ci sono e condizionano pesantemente il vivere alcune situazioni.
Ci sono diverse scuole di pensiero circa l'eziologia di questo tipo di disturbi.
Per alcuni specialisti si tratta di problemi di natura esclusivamente psicologica, per altri, invece, la causa sta in uno squilibrio di alcuni mediatori chimici a livello cerebrale e sarebbe quindi un problema organico, altri affermano che ci sia familiarità.
In particolar modo per le fobie e gli attacchi di panico, la quasi totalità degli psichiatri sostiene che alla base vi sia una forma di depressione e pertanto tutti sono concordi nel dire che il farmaco sia indispensabile, premettendo sempre che la causa riconosca una genesi di tipo chimico (neurotrasmettitori).
In un contesto come questo è evidente che gli approcci e le terapie siano diverse.
Chi consiglia solo psicoterapia, chi si appoggia alla farmacologia (antidepressivo sulle lunghe distanze ed ansiolitico solo per le fasi acute).
Il gold standard sembrere essere dato dall'associazione psicoterapia/farmaco.
Purtroppo, e queste sono soltanto delle mie considerazioni, non mi pare affatto semplice trovare la strada giusta che consenta di stare meglio da subito.
E' un pò un procedere per tentativi avendo ben chiaro, comunque, che il problema è "dentro" e trova diverse forme per esteriorizzarsi.
C'è chi ha paura dell'aereo, chi dell'auto ecc.., chi, ed è ancora più sfortunato, non riconosce una circostanza specifica in grado di scatenare l'attacco di panico.
C'è chi si consuma trascorrendo una giornata dietro l'altra in preda all'ansia e chi, invece, sta discretamente bene, salvo poi trovarsi a fronteggiare un attacco di panico in una giornata qualsiasi, in un momento qualsiasi e senza alcun apparente motivo.
C'è poi una componente del tutto "personale" nell'affrontare il problema, che è strettamente correlata a quelle che sono le nostre opinioni, maturate dopo aver ottenuto tutte le informazioni che riteniamo necessarie da specialisti di diversa scuola di pensiero.
Io sono del parere, ma questo è solo il mio parere, che il lavoro più grosso vada fatto individualmente partendo dall'accettazione del sintomo, e non dal suo rifiuto, intendendolo come un segnale che il corpo dà di un disagio vissuto a livello emotivo.
Il farmaco, sempre secondo me, ci può anche stare, ma solo se prescritto e limitatamente alle fasi acute.Non lo vedo come una soluzione unica e, soprattutto, definitiva, anche perchè si è ancora parecchio lontani dall'avere una conoscenza globale dell'eziopatogenesi di un certo tipo di disturbi (e questo non lo dico io, ma lo dicono quelli che se ne intendono).
Sempre per come la vedo io (lo ripeto perchè vorrei che tu capissi che sono solo opinioni che mi sono fatta e che non hanno nulla di scientifico) il più grande lavoro da fare rimane su se stessi, prima ancora che con qualsiasi terapeuta.Ed è un lavoro di ricerca anche in tempi molto indietro, di quel qualcosa che ti aveva in qualche modo segnata e che torna anche a distanza di tempo a farti capire che certe cose non si dimenticano ma aspettano solo il momento propizio per uscire fuori.Come e quando non si sa.Ma prima o dopo è possibile (non certo, ma possibile si) che vengano fuori a chiederti il conto.
Ma queste, ripeto, sono soltanto mie considerazioni.
Personalmente penso che Rescue Remedy non possa nuocerti , perlomeno non più di quanto potrebbe farlo uno psicofarmaco assunto sulle lunghe e lunghissime distanze, ma se hai un qualche dubbio in proposito chiedi pure ad uno psichiatra.Possibile ti risponda che è acqua fresca
Se ti sembra che ti faccia stare meglio, in assenza di studi clinici che ne dimostrino l'efficacia, ma anche in assenza di studi clinici che ne dimostrino le controindicazioni (perchè parrebbe che non ce ne siano, e ti invito ad informarti nuovamente) al tuo posto non lo butterei via.
Non ti farà poi senz'altro male frequentare un corso sulla paura di volare.
Io te lo consiglierei a prescindere dai risultati che potrà dare, anche perchè avrai modo di sentire parecchie cose interessanti.
Spero di averti un pò aiutata, fornendoti degli spunti su cui riflettere e da poter approfondire in altra sede.
In bocca al lupo per le tue cose.
ti parlo delle cose per come le conosco io sperando possano servire a chiarirti dei dubbi.
Se hai la possibilità di parlare con uno specialista, così come sembra, chiedi più informazioni che puoi a riguardo.
Premetto che non sono un medico, ma lavoro comunque in ambito sanitario e che molte delle informazioni che ti sto per dare derivano da colloqui con medici a diversa specializzazione (psichiatri e neurologi soprattutto, ma anche psicoterapeuti).
L'aerofobia appartiene al gruppo delle fobie.
Di fobie ce n'è di diverso tipo, ma sono tutte ascritte, per definizione, ai disturbi d'ansia.
Avere una fobia significa, per chi ne soffre, evitare a priori una certa situazione per paura dell'insorgenza di alcuni sintomi.
Se la situazione non può essere evitata, la persona che ha questo tipo di disturbo può sempre affrontarla,subendo però un disagio enorme che si traduce nell'insorgenza di tutta una serie di sintomi (tremori, palpitazioni, tensione muscolare...) che possono anche culminare in un attacco di panico.Nei momenti antecedenti il vivere una situazione temuta, chi soffre di una fobia vive uno stato d'ansia detta "anticipatoria", con il risultato che le proprie percezioni sull'evento risultano distorte da timori e paure che, in altri momenti, anche la stessa persona definirebbe come irrazionali.
Sta di fatto che ci sono e condizionano pesantemente il vivere alcune situazioni.
Ci sono diverse scuole di pensiero circa l'eziologia di questo tipo di disturbi.
Per alcuni specialisti si tratta di problemi di natura esclusivamente psicologica, per altri, invece, la causa sta in uno squilibrio di alcuni mediatori chimici a livello cerebrale e sarebbe quindi un problema organico, altri affermano che ci sia familiarità.
In particolar modo per le fobie e gli attacchi di panico, la quasi totalità degli psichiatri sostiene che alla base vi sia una forma di depressione e pertanto tutti sono concordi nel dire che il farmaco sia indispensabile, premettendo sempre che la causa riconosca una genesi di tipo chimico (neurotrasmettitori).
In un contesto come questo è evidente che gli approcci e le terapie siano diverse.
Chi consiglia solo psicoterapia, chi si appoggia alla farmacologia (antidepressivo sulle lunghe distanze ed ansiolitico solo per le fasi acute).
Il gold standard sembrere essere dato dall'associazione psicoterapia/farmaco.
Purtroppo, e queste sono soltanto delle mie considerazioni, non mi pare affatto semplice trovare la strada giusta che consenta di stare meglio da subito.
E' un pò un procedere per tentativi avendo ben chiaro, comunque, che il problema è "dentro" e trova diverse forme per esteriorizzarsi.
C'è chi ha paura dell'aereo, chi dell'auto ecc.., chi, ed è ancora più sfortunato, non riconosce una circostanza specifica in grado di scatenare l'attacco di panico.
C'è chi si consuma trascorrendo una giornata dietro l'altra in preda all'ansia e chi, invece, sta discretamente bene, salvo poi trovarsi a fronteggiare un attacco di panico in una giornata qualsiasi, in un momento qualsiasi e senza alcun apparente motivo.
C'è poi una componente del tutto "personale" nell'affrontare il problema, che è strettamente correlata a quelle che sono le nostre opinioni, maturate dopo aver ottenuto tutte le informazioni che riteniamo necessarie da specialisti di diversa scuola di pensiero.
Io sono del parere, ma questo è solo il mio parere, che il lavoro più grosso vada fatto individualmente partendo dall'accettazione del sintomo, e non dal suo rifiuto, intendendolo come un segnale che il corpo dà di un disagio vissuto a livello emotivo.
Il farmaco, sempre secondo me, ci può anche stare, ma solo se prescritto e limitatamente alle fasi acute.Non lo vedo come una soluzione unica e, soprattutto, definitiva, anche perchè si è ancora parecchio lontani dall'avere una conoscenza globale dell'eziopatogenesi di un certo tipo di disturbi (e questo non lo dico io, ma lo dicono quelli che se ne intendono).
Sempre per come la vedo io (lo ripeto perchè vorrei che tu capissi che sono solo opinioni che mi sono fatta e che non hanno nulla di scientifico) il più grande lavoro da fare rimane su se stessi, prima ancora che con qualsiasi terapeuta.Ed è un lavoro di ricerca anche in tempi molto indietro, di quel qualcosa che ti aveva in qualche modo segnata e che torna anche a distanza di tempo a farti capire che certe cose non si dimenticano ma aspettano solo il momento propizio per uscire fuori.Come e quando non si sa.Ma prima o dopo è possibile (non certo, ma possibile si) che vengano fuori a chiederti il conto.
Ma queste, ripeto, sono soltanto mie considerazioni.
Personalmente penso che Rescue Remedy non possa nuocerti , perlomeno non più di quanto potrebbe farlo uno psicofarmaco assunto sulle lunghe e lunghissime distanze, ma se hai un qualche dubbio in proposito chiedi pure ad uno psichiatra.Possibile ti risponda che è acqua fresca

Se ti sembra che ti faccia stare meglio, in assenza di studi clinici che ne dimostrino l'efficacia, ma anche in assenza di studi clinici che ne dimostrino le controindicazioni (perchè parrebbe che non ce ne siano, e ti invito ad informarti nuovamente) al tuo posto non lo butterei via.
Non ti farà poi senz'altro male frequentare un corso sulla paura di volare.
Io te lo consiglierei a prescindere dai risultati che potrà dare, anche perchè avrai modo di sentire parecchie cose interessanti.
Spero di averti un pò aiutata, fornendoti degli spunti su cui riflettere e da poter approfondire in altra sede.
In bocca al lupo per le tue cose.
