
Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
in caso di aria insalubre non è possibile usare i generatori d'ossigeno sopra la "capa" perchè altrimenti la miscelazione dell'ossigeno con l'aria ambiente ti fa un bel barbecue nei polmoni...arciere ha scritto:
In ogni caso, una domanda ai piloti o a chi ne sa più di me: in caso di fumo, ove fosse possibile (e cioè mascherine d'ossigeno "funzionanti"), è SEMPRE consigliato usarle o c'è in qualche modo il rischio di aumentare le possibilità di un probabile incendio a bordo?

Roberto
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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Solo io sono un "seat heater" gli altri F/O fanno i piloti per davveroAR-166 ha scritto:Scusa Davymax ... certo che no ... ma siccome sono legato in modo particolare all'Abruzzo e il pilota è di Pescara ...davymax ha scritto:Non sapevo che sul 330 ci fosse solo un pilota...AR-166 ha scritto:Avevo già fatto copia incolla della notizia per metterla qui ma sono stato preceduto!
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Il pilota è di Pescara ... qualcuno lo conosce?
Vorrei ringraziarlo per la professionalità mostrata!
ho ristretto le mie preferenze al pilota "dimenticando" il secondo che però, a quanto sostieni anche tu nella tua firma, è solo un "seat heater"(Perdonami la battuta!)
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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
L'utente alainvolo ha richiesto in data 31 ottobre 2011 la cancellazione del suo account e la rimozione dei suoi post.
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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Simpaticissimo!!davymax ha scritto:Solo io sono un "seat heater" gli altri F/O fanno i piloti per davveroAR-166 ha scritto:Scusa Davymax ... certo che no ... ma siccome sono legato in modo particolare all'Abruzzo e il pilota è di Pescara ...davymax ha scritto:Non sapevo che sul 330 ci fosse solo un pilota...AR-166 ha scritto:Avevo già fatto copia incolla della notizia per metterla qui ma sono stato preceduto!
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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Lo so che su questo post sono OT ma volevo congratularmi con te dopo aver letto, sul tuo bel sito, la storia della tua passione per il volo e di tutti i sacrifici fatti per raggiungere questo obiettivo.alainvolo ha scritto:Eddai su non fare quello che cade dal pero!Vuoi che citino anche il secondo?So che ti piacerebbe ,ma non si fa.davymax ha scritto:Non sapevo che sul 330 ci fosse solo un pilota...AR-166 ha scritto:Avevo già fatto copia incolla della notizia per metterla qui ma sono stato preceduto!
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Il merito e' del PIC,in ogni caso e lo sai benissimo.

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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Volevo chiedere a Flyingbrandon una cosa... E' vero che il Comandante in questione, primo in lista di anzianità AP, a fianco aveva un TRE?
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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Decisamente molto spiritosotartan ha scritto:Una donna, nuova o vecchia che sia, è sempre pericolosa!

Comunque..aspetto notizie più precise in merito all'avaria..
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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Quindi erano in 4? 1 a sinistra e 3 a destra?air.surfer ha scritto:Volevo chiedere a Flyingbrandon una cosa... E' vero che il Comandante in questione, primo in lista di anzianità AP, a fianco aveva un TRE?

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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Puo essere...davymax ha scritto:Quindi erano in 4? 1 a sinistra e 3 a destra?

Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
L'utente alainvolo ha richiesto in data 31 ottobre 2011 la cancellazione del suo account e la rimozione dei suoi post.
Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
l'ossigeno in cockpit viene da altra fonte rispetto ai pax.bitstream ha scritto:Vero anche questo, scusate, non avevo fatto caso che si parlava anche di fumo in cabinaaetio57 ha scritto:...attenzione: se l'ambiente va saturandosi di fumo, eccome se serve l'ossigeno!!! anche a MSL... provare per crederebitstream ha scritto: Ma la vera domanda è: a 3000 feet serve davvero l'ossigeno?![]()
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Altro esempio lampante della cultura media dei giornalai: oltretutto in questo caso non serve un ATPL per sapere che la quota dell'aereo al momento dell'inconveniente era di nemmeno 1000 mt![]()
ezio.![]()
Però non è chiaro se nemmeno i piloti avessero a disposizione l'ossigeno: cosa poco probabile perchè credo che l'impianto che fornisce oxy al cockpit sia indipendente da quello che serve la cabina passeggeri o sbaglio?
Poi comunque ci sono le bombole di emergenza se non ricordo male. Qualcuno conferma?
il problema è che le maschere pax non sono protettive ... in cockpit si.
l'ossigeno alimenta le fiamme ... non so se è carino mandarlo in giro con sospetto incendio.
le bombole non servono a molto ... sono le maschere il punto.
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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Riporto una notizia del giornale abruzzese in cui propone l'intervista al cpt. isidori e della F/O anch'essa abruzzese, una ragazza di castel di sangro (conosco il padre ma vorrei conoscere tanto lei
)
Fonte "IL CENTRO"
Parla Isidori: potevano scoppiare le ruote. La co-pilota è di Castel di Sangro
Valerio Simeone
PESCARA. «Non chiamatemi eroe perchè ho fatto solo il mio dovere». Non si dà le arie Emidio Isidori, l'esperto pilota pescarese che venerdì scorso, dopo un guasto tecnico durato 11 minuti, ha portato a terra, sani e salvi, 231 passeggeri di un Airbus 330 appena decollato da Chicago con destinazione Roma. Accanto a lui, in cabina di pilotaggio, c'era un altro pilota abruzzese: Debora Rossi, 32 anni di Castel di Sangro, primo ufficiale. Ieri Isidori è tornato a Pescara, a casa dei genitori Teodoro ed Enrichetta. Con lui anche la moglie Annarita. «La parte più difficile della manovra? L'atterraggio: con quel peso e l'alta velocità potevano scoppiare le ruote». Trentacinque anni di esperienza alle spalle e 18 mila ore di volo maturate non è un caso che abbiano fatto la differenza nel portare a terra l'aereo. Un atterraggio reso difficile da circa 27 tonnellate di carburante in più del previsto. «I piloti italiani sono i migliori al mondo», precisa Isidori che lancia un affondo al Codacons. LE MASCHERINE. «Le persone prima di scrivere dovrebbero sapere di cosa si parli». L'argomento del giorno, che ha fatto il giro dei media italiani, riguarda una richiesta dell'associazione dei consumatori di «fornire spiegazioni sulle cause che hanno prodotto il fumo e sull'impossibilità di usare le mascherine per l'ossigeno», invitando «tutta la flotta a rimanere a terra». Secca la replica del comandante: «Garantisco la perfetta funzionalità delle mascherine che non sono utilizzabili in presenza di fumo ma solo durante una depressurizzazione, perchè altrimenti si avrebbe una reazione chimica tossica». IL GUASTO. «Sono state le hostess a comunicarmelo: "C'è molto fumo in cabina"». Erano appena passati 3 minuti e mezzo dal decollo. «Eravamo a 1500 piedi e avevo attivato il primo "pacco" di pressurizzazione», racconta, «è questo il momento in cui è entrato il fumo in cabina». Non avevo capito ancora la causa per cui abbiamo attivato la procedura di "troubleshooting", e cioè processo di ricerca del problema, e richiesto il my day». Il guasto ha riguardato una turbina del miscelatore d'aria che si occupa di pressurizzare e riscaldare la carlinga. Il fumo denso e acre è entrato in pochi secondi tramite le bocchette di aerazione spaventando tutti i passeggeri. «Poteva provocare soffocamento o crisi d'asma, non lo potevo sapere per questo ho richiesto subito l'atterraggio». L'ATTERRAGGIO. Il my day ha avviato la procedura d'emergenza bloccando tutto l'aeroporto O'Hare di Chicago. «Appena ricevuto il segnale i controllori radar ci hanno assegnato una frequenza radio riservata», spiega il pescarese, «attribuendoci la pista n. 18, la più lunga dell'aeroporto». Il problema era portare a terra un aereo configurato per un peso di 27 tonnellate inferiore. «Come previsto dalla normativa abbiamo effettuato un'apposita "checklist" ma il peso enorme e la velocità altissima avrebbero fatto scoppiare le gomme, per cui toccato terra niente freni e tutto in "trust reverse", inversione dei motori.

Fonte "IL CENTRO"
Parla Isidori: potevano scoppiare le ruote. La co-pilota è di Castel di Sangro
Valerio Simeone
PESCARA. «Non chiamatemi eroe perchè ho fatto solo il mio dovere». Non si dà le arie Emidio Isidori, l'esperto pilota pescarese che venerdì scorso, dopo un guasto tecnico durato 11 minuti, ha portato a terra, sani e salvi, 231 passeggeri di un Airbus 330 appena decollato da Chicago con destinazione Roma. Accanto a lui, in cabina di pilotaggio, c'era un altro pilota abruzzese: Debora Rossi, 32 anni di Castel di Sangro, primo ufficiale. Ieri Isidori è tornato a Pescara, a casa dei genitori Teodoro ed Enrichetta. Con lui anche la moglie Annarita. «La parte più difficile della manovra? L'atterraggio: con quel peso e l'alta velocità potevano scoppiare le ruote». Trentacinque anni di esperienza alle spalle e 18 mila ore di volo maturate non è un caso che abbiano fatto la differenza nel portare a terra l'aereo. Un atterraggio reso difficile da circa 27 tonnellate di carburante in più del previsto. «I piloti italiani sono i migliori al mondo», precisa Isidori che lancia un affondo al Codacons. LE MASCHERINE. «Le persone prima di scrivere dovrebbero sapere di cosa si parli». L'argomento del giorno, che ha fatto il giro dei media italiani, riguarda una richiesta dell'associazione dei consumatori di «fornire spiegazioni sulle cause che hanno prodotto il fumo e sull'impossibilità di usare le mascherine per l'ossigeno», invitando «tutta la flotta a rimanere a terra». Secca la replica del comandante: «Garantisco la perfetta funzionalità delle mascherine che non sono utilizzabili in presenza di fumo ma solo durante una depressurizzazione, perchè altrimenti si avrebbe una reazione chimica tossica». IL GUASTO. «Sono state le hostess a comunicarmelo: "C'è molto fumo in cabina"». Erano appena passati 3 minuti e mezzo dal decollo. «Eravamo a 1500 piedi e avevo attivato il primo "pacco" di pressurizzazione», racconta, «è questo il momento in cui è entrato il fumo in cabina». Non avevo capito ancora la causa per cui abbiamo attivato la procedura di "troubleshooting", e cioè processo di ricerca del problema, e richiesto il my day». Il guasto ha riguardato una turbina del miscelatore d'aria che si occupa di pressurizzare e riscaldare la carlinga. Il fumo denso e acre è entrato in pochi secondi tramite le bocchette di aerazione spaventando tutti i passeggeri. «Poteva provocare soffocamento o crisi d'asma, non lo potevo sapere per questo ho richiesto subito l'atterraggio». L'ATTERRAGGIO. Il my day ha avviato la procedura d'emergenza bloccando tutto l'aeroporto O'Hare di Chicago. «Appena ricevuto il segnale i controllori radar ci hanno assegnato una frequenza radio riservata», spiega il pescarese, «attribuendoci la pista n. 18, la più lunga dell'aeroporto». Il problema era portare a terra un aereo configurato per un peso di 27 tonnellate inferiore. «Come previsto dalla normativa abbiamo effettuato un'apposita "checklist" ma il peso enorme e la velocità altissima avrebbero fatto scoppiare le gomme, per cui toccato terra niente freni e tutto in "trust reverse", inversione dei motori.
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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Sta ceppa!!!!overclock25 ha scritto: «Come previsto dalla normativa abbiamo effettuato un'apposita "checklist" ma il peso enorme e la velocità altissima avrebbero fatto scoppiare le gomme, per cui toccato terra niente freni e tutto in "trust reverse", inversione dei motori.

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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Ahah, sul 330 si invertono i motori? Fortissimo!air.surfer ha scritto:Sta ceppa!!!!overclock25 ha scritto: «Come previsto dalla normativa abbiamo effettuato un'apposita "checklist" ma il peso enorme e la velocità altissima avrebbero fatto scoppiare le gomme, per cui toccato terra niente freni e tutto in "trust reverse", inversione dei motori.

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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Si vede proprio che voi due a forza di tenere tra le gambe un volantino siete rimasti indietro con la tecnologiadavymax ha scritto:Ahah, sul 330 si invertono i motori? Fortissimo!air.surfer ha scritto:Sta ceppa!!!!overclock25 ha scritto: «Come previsto dalla normativa abbiamo effettuato un'apposita "checklist" ma il peso enorme e la velocità altissima avrebbero fatto scoppiare le gomme, per cui toccato terra niente freni e tutto in "trust reverse", inversione dei motori.




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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
...ma come!! non lo sapevate?!? il motore di destra trasla a sinistra e quello di sinistra se ne va a destra e così, di fatto, si invertono... niente di nuovo... I progettisti hanno solo copiato dalla politica...davymax ha scritto: Ahah, sul 330 si invertono i motori? Fortissimo!




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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Per non parlare poi del "trust reverse" e del "my day"...
Un'inversione di fiducia verso chi?

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Re: Atterraggio d'emergenza per AirOne a Chicago
Insomma...Quando il 330 frena crea il famoso effetto "trottola".... 


