
La nuova Alitalia.
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Re: La nuova Alitalia.
.... ve lo siete detti da soli.... quindi torniamo sul punto. 

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Re: La nuova Alitalia.
La cordata per impiccarci
Si ascolta Monsieur Gian Cirillo Spinettà promettere che Alitalia migliorerà, volerà presto addirittura in orario e offrirà comfort e servizi ai passeggeri. Excellent. Ma qualcosa non è chiaro. Perchè è il presidente di Air France a promettercelo? Non era un pischello qualsiasi di minoranza, tenuto a bada dai forconi padani della Lega, dall’ acquasntiera di Formigoni e dai denti della Moratti? Forse che la “compagna di bandiera” è in realtà sua? Eppure mi sembra di ricodare che avessimo speso una carriolata di miliardi, tre o quattro, noi contribuenti, per garantire l’italianità della nostra bella compagnia e affidarli alla patriottica “cordata” per salvarla dal becco dei galletti francesi.
Vittorio Zucconi.
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Si ascolta Monsieur Gian Cirillo Spinettà promettere che Alitalia migliorerà, volerà presto addirittura in orario e offrirà comfort e servizi ai passeggeri. Excellent. Ma qualcosa non è chiaro. Perchè è il presidente di Air France a promettercelo? Non era un pischello qualsiasi di minoranza, tenuto a bada dai forconi padani della Lega, dall’ acquasntiera di Formigoni e dai denti della Moratti? Forse che la “compagna di bandiera” è in realtà sua? Eppure mi sembra di ricodare che avessimo speso una carriolata di miliardi, tre o quattro, noi contribuenti, per garantire l’italianità della nostra bella compagnia e affidarli alla patriottica “cordata” per salvarla dal becco dei galletti francesi.
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Re: La nuova Alitalia.
il brand volareweb è rimasto solo sugli aerei: è a tutti gli effetti AZ, cambia solo la configurazione dei velivoli: più capientiN176CM ha scritto:Ma il brand Volareweb non esisteva proprio per questo?![]()
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
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Re: La nuova Alitalia.
quando parlavo..araial14 ha scritto:La cordata per impiccarci
Si ascolta Monsieur Gian Cirillo Spinettà promettere che Alitalia migliorerà, volerà presto addirittura in orario e offrirà comfort e servizi ai passeggeri. Excellent. Ma qualcosa non è chiaro. Perchè è il presidente di Air France a promettercelo? Non era un pischello qualsiasi di minoranza, tenuto a bada dai forconi padani della Lega, dall’ acquasntiera di Formigoni e dai denti della Moratti? Forse che la “compagna di bandiera” è in realtà sua? Eppure mi sembra di ricodare che avessimo speso una carriolata di miliardi, tre o quattro, noi contribuenti, per garantire l’italianità della nostra bella compagnia e affidarli alla patriottica “cordata” per salvarla dal becco dei galletti francesi.
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Re: La nuova Alitalia.
Appunto! (Oltre al fatto che è rimasto per fare C/S ma vabbé lo fanno tutti... )i_disa ha scritto:il brand volareweb è rimasto solo sugli aerei: è a tutti gli effetti AZ, cambia solo la configurazione dei velivoli: più capientiN176CM ha scritto:Ma il brand Volareweb non esisteva proprio per questo?![]()
E' abbastanza comune che una compagnia major abbia una propria low-cost proprio per poter operare anche su quel segmento di mercato usando una società gestita da low-cost. Ma se vuoi fare tariffe low-cost (che non sono i 99€ che sono delle normali promozioni tariffarie che fanno anche le altre major, ma sono le tariffe di U2, FR, VY ... )usando una struttra major qualcosa che non quadra salterà fuori prima o poi no?


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Re: La nuova Alitalia.
Sicuramente salterà fuori...Penso prima che poi...N176CM ha scritto:qualcosa che non quadra salterà fuori prima o poi no?![]()


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Re: La nuova Alitalia.
Scusa, visto che parliamo di cifre e a me par di ricordare che queste fossero parecchio esagerate (ma potrei sbagliarmi).i_disa ha scritto:Eppure mi sembra di ricodare che avessimo speso una carriolata di miliardi, tre o quattro, noi contribuenti, per garantire l’italianità della nostra bella compagnia e affidarli alla patriottica “cordata” per salvarla dal becco dei galletti francesi.
quando parlavo..
Tu, o qualcun altro, riusciresti a quantificarli nello specifico? Tanto per capire meglio perchè la fonte sinceramente non mi convince.
Ciao
Massimo
Ultima modifica di Maxlanz il 8 maggio 2009, 15:03, modificato 1 volta in totale.
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Re: La nuova Alitalia.
Beh, visto che la fonte non ti convince ,e magari avrai anche le tue ragioni, io inizierei a citare fonti e cifre confutanti, che ne dici?Maxlanz ha scritto:Scusa, visto che parliamo di cifre e mi pare di ricordare che queste fossero parecchio esagerate (ma potrei sbagliarmi).i_disa ha scritto:Eppure mi sembra di ricodare che avessimo speso una carriolata di miliardi, tre o quattro, noi contribuenti, per garantire l’italianità della nostra bella compagnia e affidarli alla patriottica “cordata” per salvarla dal becco dei galletti francesi.
quando parlavo..
Tu, o qualcun altro, riusciresti a quantificarli nello specifico? Tanto per capire meglio perchè la fonte sinceramente non mi convince.
Ciao
Massimo



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Re: La nuova Alitalia.
io faro solo danni visto che perdo colpi ultimamente..Maxlanz ha scritto: Tu, o qualcun altro, riusciresti a quantificarli nello specifico? Tanto per capire meglio perchè la fonte sinceramente non mi convince.

la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
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Re: La nuova Alitalia.
Ha ha, lo sappiamo che è l'amore.i_disa ha scritto:io faro solo danni visto che perdo colpi ultimamente..Maxlanz ha scritto: Tu, o qualcun altro, riusciresti a quantificarli nello specifico? Tanto per capire meglio perchè la fonte sinceramente non mi convince.

Davvero, io vorrei che chi fa quelle cifre le documentasse. Io vado a memoria ma mi pare che prima parlassero di due, poi tre ora addirittura quattro. Chi offre di più?

La vedo solo come la solita sterile polemicuccia politica.

Ciao
Massimo
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Re: La nuova Alitalia.
Naturalmente è tutta stampa antigovernativa, ma ripeto : se si vuole essere dalla parte della ragione non si dovrebbe controbatte con slogan a degli slogan ma documentare ( anche tendenziosamente) con delle controfonti.
Posto un intervento di Ugo Arrigo (a situazione non ancora iniziata ma poi concretizzatasi) che è notoriamente un contabile da Luna park da l'Espresso, noto giornale non ancor figlio della glasnost.
"...Nei prossimi sette anni la realizzazione del piano messo a punto da Banca Intesa per Alitalia rischia di costare allo Stato tra i 2,8 e i 4,4 miliardi IN PIU' rispetto allo schema a suo tempo prospettato da Air France-Klm... A fare i conti è Ugo Arrigo, professore di Finanza pubblica all'Università di Milano Bicocca.
Come si arriva a quelle cifre? Quanto costa davvero il piano targato Corrado Passera?
"Il punto di partenza è il mancato introito legato all'operazione con Air France. Il gruppo guidato da Jean-Cyril Spinetta, oltre a farsi carico di passività e di nuovi investimenti per più di 3 miliardi, avrebbe pagato 135 milioni. Il Tesoro, azionista al 49 per cento, ne avrebbe dunque incassati 66 e spiccioli. Poi bisogna mettere nel conto le perdite accumulate dalla compagnia aerea da aprile, quando sarebbe stato possibile cederla ai francesi, almeno fino a settembre. Di sicuro è stato bruciato l'intero prestito-ponte di 300 milioni. Più una cifra compresa tra i 100 e i 300 milioni, che per il solito 49 per cento è di competenza del ministero di Giulio Tremonti. Si passa quindi al capitolo creditori e obbligazionisti".
Cioè?
"L'Alitalia ha debiti per 1,2 miliardi, che è più realistico stimare in 1,5. Per tutto quello che cederà alla nuova società, aerei, slot e quant'altro, il commissario incasserà circa trecento milioni. Poi Augusto Fantozzi cercherà di vendere la parte della flotta non rilevata da Roberto Colaninno & C.: un centinaio di aerei piuttosto vecchi. Ma piazzare una simile quantità di velivoli, che per giunta consumano troppo in un'epoca di caro-barile, non è una cosa facile, e dovrà tenere i prezzi molto bassi. Alla fine, dunque, il Tesoro dovrà mettere mano al portafoglio per una cifra tra i 450 e i 650 milioni di euro. Altri 150 milioni, che potrebbero salire a 250, se ne andranno poi per indennizzare, così come previsto dal decreto che ha modificato la legge Marzano, i piccoli azionisti rimasti incagliati nel disastro Alitalia".
C'è anche il capitolo degli ammortizzatori sociali. Si parla di 5-7 mila esuberi, su un totale di 18 mila dipendenti Alitalia...
"Mi sembra un calcolo per difetto. Vorrebbe dire che la nuova società manterrebbe una quota compresa tra il 61 e il 72 per cento dell'organico della ex compagnia di bandiera, dalla quale rileverebbe però solo il 40 per cento della flotta, che andrà sommata a quella di Air One, affidata agli ex dipendenti di Carlo Toto. Ritengo più probabile che, alla fine dell'intera operazione, il conto degli esuberi arrivi a quota 9 mila. Comunque, considerando che ognuno di loro costa 30 mila euro l'anno per un periodo garantito di sette anni, se si prende una forchetta tra i 5 e i 9 mila bisogna mettere nel conto tra i 1.050 e i 1.900 milioni. E non è ancora finita".
Che cos'altro c'è?
"Il piano di Passera dice quanti aerei dovrà schierare la nuova compagnia. Ciò consente di calcolare la riduzione di attività rispetto alla vecchia Alitalia. Un dimagrimento che comporta per lo Stato un calo di introiti contributivi e tributari: diciamo che, sempre nell'arco dei sette anni, verranno a mancare tra i 2,1 e i 3,5 miliardi".
Tirando le somme?
"Tra maggiori spese e mancati introiti, l'operazione che vede protagonisti Colaninno e soci costerà allo Stato tra i 4,1 e i 6,8 miliardi di euro nei prossimi sette anni". Il piano Air France - Spinetta oscillava tra 1,3 e 2,4 miliardi sempre nei sette anni. La differenza è dunque compresa in una forchetta che va da 2,8 a 4,4 miliardi di euro..."
http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2 ... itali.html
Posto un intervento di Ugo Arrigo (a situazione non ancora iniziata ma poi concretizzatasi) che è notoriamente un contabile da Luna park da l'Espresso, noto giornale non ancor figlio della glasnost.
"...Nei prossimi sette anni la realizzazione del piano messo a punto da Banca Intesa per Alitalia rischia di costare allo Stato tra i 2,8 e i 4,4 miliardi IN PIU' rispetto allo schema a suo tempo prospettato da Air France-Klm... A fare i conti è Ugo Arrigo, professore di Finanza pubblica all'Università di Milano Bicocca.
Come si arriva a quelle cifre? Quanto costa davvero il piano targato Corrado Passera?
"Il punto di partenza è il mancato introito legato all'operazione con Air France. Il gruppo guidato da Jean-Cyril Spinetta, oltre a farsi carico di passività e di nuovi investimenti per più di 3 miliardi, avrebbe pagato 135 milioni. Il Tesoro, azionista al 49 per cento, ne avrebbe dunque incassati 66 e spiccioli. Poi bisogna mettere nel conto le perdite accumulate dalla compagnia aerea da aprile, quando sarebbe stato possibile cederla ai francesi, almeno fino a settembre. Di sicuro è stato bruciato l'intero prestito-ponte di 300 milioni. Più una cifra compresa tra i 100 e i 300 milioni, che per il solito 49 per cento è di competenza del ministero di Giulio Tremonti. Si passa quindi al capitolo creditori e obbligazionisti".
Cioè?
"L'Alitalia ha debiti per 1,2 miliardi, che è più realistico stimare in 1,5. Per tutto quello che cederà alla nuova società, aerei, slot e quant'altro, il commissario incasserà circa trecento milioni. Poi Augusto Fantozzi cercherà di vendere la parte della flotta non rilevata da Roberto Colaninno & C.: un centinaio di aerei piuttosto vecchi. Ma piazzare una simile quantità di velivoli, che per giunta consumano troppo in un'epoca di caro-barile, non è una cosa facile, e dovrà tenere i prezzi molto bassi. Alla fine, dunque, il Tesoro dovrà mettere mano al portafoglio per una cifra tra i 450 e i 650 milioni di euro. Altri 150 milioni, che potrebbero salire a 250, se ne andranno poi per indennizzare, così come previsto dal decreto che ha modificato la legge Marzano, i piccoli azionisti rimasti incagliati nel disastro Alitalia".
C'è anche il capitolo degli ammortizzatori sociali. Si parla di 5-7 mila esuberi, su un totale di 18 mila dipendenti Alitalia...
"Mi sembra un calcolo per difetto. Vorrebbe dire che la nuova società manterrebbe una quota compresa tra il 61 e il 72 per cento dell'organico della ex compagnia di bandiera, dalla quale rileverebbe però solo il 40 per cento della flotta, che andrà sommata a quella di Air One, affidata agli ex dipendenti di Carlo Toto. Ritengo più probabile che, alla fine dell'intera operazione, il conto degli esuberi arrivi a quota 9 mila. Comunque, considerando che ognuno di loro costa 30 mila euro l'anno per un periodo garantito di sette anni, se si prende una forchetta tra i 5 e i 9 mila bisogna mettere nel conto tra i 1.050 e i 1.900 milioni. E non è ancora finita".
Che cos'altro c'è?
"Il piano di Passera dice quanti aerei dovrà schierare la nuova compagnia. Ciò consente di calcolare la riduzione di attività rispetto alla vecchia Alitalia. Un dimagrimento che comporta per lo Stato un calo di introiti contributivi e tributari: diciamo che, sempre nell'arco dei sette anni, verranno a mancare tra i 2,1 e i 3,5 miliardi".
Tirando le somme?
"Tra maggiori spese e mancati introiti, l'operazione che vede protagonisti Colaninno e soci costerà allo Stato tra i 4,1 e i 6,8 miliardi di euro nei prossimi sette anni". Il piano Air France - Spinetta oscillava tra 1,3 e 2,4 miliardi sempre nei sette anni. La differenza è dunque compresa in una forchetta che va da 2,8 a 4,4 miliardi di euro..."
http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2 ... itali.html
Ultima modifica di araial14 il 8 maggio 2009, 15:37, modificato 1 volta in totale.


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Re: La nuova Alitalia.
è la primavera e le sue allergie, mica l amore..Maxlanz ha scritto:Ha ha, lo sappiamo che è l'amore.![]()

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Re: La nuova Alitalia.
Allora cercate di mettervi d'accordo.
Uno dice che li abbiamo già spesi, un altro dice che "forse" li spenderemo nei prossimi sette anni ma non si sa se saranno due o tre o quatto. Insomma previsioni personali.
Cifre esatte e certe se ne possono vedere?
Massimo
Uno dice che li abbiamo già spesi, un altro dice che "forse" li spenderemo nei prossimi sette anni ma non si sa se saranno due o tre o quatto. Insomma previsioni personali.
Cifre esatte e certe se ne possono vedere?

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Re: La nuova Alitalia.
Non chiederlo a me...Fai una bella ricerca e controproponi.Maxlanz ha scritto:Allora cercate di mettervi d'accordo.
Uno dice che li abbiamo già spesi, un altro dice che "forse" li spenderemo nei prossimi sette anni ma non si sa se saranno due o tre o quatto. Insomma previsioni personali.
Cifre esatte e certe se ne possono vedere?
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Re: La nuova Alitalia.
E' la stessa cosa. Stessi effetti.i_disa ha scritto: è la primavera e le sue allergie, mica l amore..

Ciao
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Re: La nuova Alitalia.
Venezia terzo scalo di Alitalia:
Il sindaco di Trieste Dipiazza:
troveremo un accordo, ma non intendiamo essere semplicemente fagocitati
La compagnia: previsto un milione di passeggeri TRIESTE. Venezia diventa il terzo aeroporto di Alitalia. E torna a punzecchiare il Friuli Venezia Giulia sulla gestione di Ronchi dei Legionari. Stavolta ad attaccare è direttamente il presidente del Veneto Giancarlo Galan: lo scalo regionale si conferma un punto fisso nelle menti degli amministratori veneti.
L’interesse veneto. Pur nelle sue limitate dimensioni, Ronchi interessa, e non poco, a Venezia. Lo dimostrano gli ultimi “attacchi”, ripetuti, ben piazzati del presidente di Save, la società privata che gestisce il Marco Polo di Venezia, e di Galan. Venezia cresce, e cerca spazio. A marzo, per dire, solo dall’aeroporto della città lagunare (quindi senza contare i satelliti Treviso e Verona) sono passati 472 mila passeggeri, quando Ronchi si fermava a 52 mila passeggeri. A confermare l’ipotesi che l’ardore polemico veneto sia in realtà originato da un interesse strategico è il presidente dello scalo regionale. «Raggiungeremo sicuramente degli accordi con Venezia - dichiara in serata Roberto Dipiazza - perchè sappiamo benissimo che ne ha bisogno».
Poca collaborazione. Presentando i nuovi accordi con Alitalia, Galan è però scagliato contro la «scarsa integrazione». «I sistemi aeroportuali del Nordest - dovrebbero essere maggiormente integrati tra loro. Quando abbiamo proposto questa idea - ha detto ieri Galan, riferendosi all'integrazione con Ronchi dei Legionari, senza tuttavia citare lo scalo giuliano - abbiamo ricevuto offese: pazienza, andranno per conto loro». Ricordando il “peso” di Venezia Galan ha aggiunto che «il destino degli aeroporti che hanno pretese localistiche e che vanno da soli, sarà per forza orientato al solo low cost».
Niente succursali. Galan chiama? Dipiazza risponde: «Noi vogliamo collaborare con loro - dice il sindaco di Trieste e presidente di Ronchi - ma non essere fagocitati. Non ho mai chiuso la porta a Galan - continua -, ma solo detto che ci vuole una collaborazione all'interno di una sana competizione». Comunque, Dipiazza è convinto. In attesa che si completi l’iter ‘condiviso’ dagli enti locali sulla cessione del 49% a un socio privato, Ronchi inizierà a lavorare con Venezia. «Sicuramente - dice Dipiazza - raggiungeremo degli accordi con Venezia, perchè ne ha bisogno, avendo un'esplosione di passeggeri». «Io - ha concluso - faccio l'interesse della mia città e della mia regione, capisco che Galan faccia altrettanto. Comunque rimango sempre ottimista».
Torna Alitalia. Venezia, intanto, festeggia il ritrovato amore con la rinata compagnia di bandiera, e sarà il terzo scalo, dopo Roma e Milano, della nuova Alitalia. Ieri, per spiegare i progetti futuri, nella città lagunare sono arrivati Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, presidente e ad di Alitalia. Con il placet di Air France, Alitalia - ha sottolineato Sabelli - svilupperà in tempi brevi da Venezia nuovi collegamenti con il centro sud e le isole dell'Italia. Verrà potenziata la rete di collegamenti, in alleanza con Ski Team, tra Venezia, Roma, Parigi, Lione, Amsterdam, Praga, Mosca e Atlanta, negli Usa. In collaborazione con Delta e Air France verranno sviluppati collegamenti tra il capoluogo lagunare e il Nord America. Altre rotte inoltre con la Russia, la Spagna, la Grecia, l'Europa orientale e la Cina. Secondo le stime di Alitalia, nel 2009 almeno un milione di persone viaggeranno Alitalia da e per Venezia. (
08 maggio 2009)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... re/2081845
Come già detto gli intercontinentali di AZ diventano una chimera!
Il sindaco di Trieste Dipiazza:
troveremo un accordo, ma non intendiamo essere semplicemente fagocitati
La compagnia: previsto un milione di passeggeri TRIESTE. Venezia diventa il terzo aeroporto di Alitalia. E torna a punzecchiare il Friuli Venezia Giulia sulla gestione di Ronchi dei Legionari. Stavolta ad attaccare è direttamente il presidente del Veneto Giancarlo Galan: lo scalo regionale si conferma un punto fisso nelle menti degli amministratori veneti.
L’interesse veneto. Pur nelle sue limitate dimensioni, Ronchi interessa, e non poco, a Venezia. Lo dimostrano gli ultimi “attacchi”, ripetuti, ben piazzati del presidente di Save, la società privata che gestisce il Marco Polo di Venezia, e di Galan. Venezia cresce, e cerca spazio. A marzo, per dire, solo dall’aeroporto della città lagunare (quindi senza contare i satelliti Treviso e Verona) sono passati 472 mila passeggeri, quando Ronchi si fermava a 52 mila passeggeri. A confermare l’ipotesi che l’ardore polemico veneto sia in realtà originato da un interesse strategico è il presidente dello scalo regionale. «Raggiungeremo sicuramente degli accordi con Venezia - dichiara in serata Roberto Dipiazza - perchè sappiamo benissimo che ne ha bisogno».
Poca collaborazione. Presentando i nuovi accordi con Alitalia, Galan è però scagliato contro la «scarsa integrazione». «I sistemi aeroportuali del Nordest - dovrebbero essere maggiormente integrati tra loro. Quando abbiamo proposto questa idea - ha detto ieri Galan, riferendosi all'integrazione con Ronchi dei Legionari, senza tuttavia citare lo scalo giuliano - abbiamo ricevuto offese: pazienza, andranno per conto loro». Ricordando il “peso” di Venezia Galan ha aggiunto che «il destino degli aeroporti che hanno pretese localistiche e che vanno da soli, sarà per forza orientato al solo low cost».
Niente succursali. Galan chiama? Dipiazza risponde: «Noi vogliamo collaborare con loro - dice il sindaco di Trieste e presidente di Ronchi - ma non essere fagocitati. Non ho mai chiuso la porta a Galan - continua -, ma solo detto che ci vuole una collaborazione all'interno di una sana competizione». Comunque, Dipiazza è convinto. In attesa che si completi l’iter ‘condiviso’ dagli enti locali sulla cessione del 49% a un socio privato, Ronchi inizierà a lavorare con Venezia. «Sicuramente - dice Dipiazza - raggiungeremo degli accordi con Venezia, perchè ne ha bisogno, avendo un'esplosione di passeggeri». «Io - ha concluso - faccio l'interesse della mia città e della mia regione, capisco che Galan faccia altrettanto. Comunque rimango sempre ottimista».
Torna Alitalia. Venezia, intanto, festeggia il ritrovato amore con la rinata compagnia di bandiera, e sarà il terzo scalo, dopo Roma e Milano, della nuova Alitalia. Ieri, per spiegare i progetti futuri, nella città lagunare sono arrivati Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, presidente e ad di Alitalia. Con il placet di Air France, Alitalia - ha sottolineato Sabelli - svilupperà in tempi brevi da Venezia nuovi collegamenti con il centro sud e le isole dell'Italia. Verrà potenziata la rete di collegamenti, in alleanza con Ski Team, tra Venezia, Roma, Parigi, Lione, Amsterdam, Praga, Mosca e Atlanta, negli Usa. In collaborazione con Delta e Air France verranno sviluppati collegamenti tra il capoluogo lagunare e il Nord America. Altre rotte inoltre con la Russia, la Spagna, la Grecia, l'Europa orientale e la Cina. Secondo le stime di Alitalia, nel 2009 almeno un milione di persone viaggeranno Alitalia da e per Venezia. (
08 maggio 2009)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... re/2081845
Come già detto gli intercontinentali di AZ diventano una chimera!


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Re: La nuova Alitalia.
Solo fra prestito ponte e ammortizzatori sociali nei sette anni per 8000 persone, arriviamo a 2 miliardi.
Maxlanz, invece di fare dell'ironia spicciola, che lascia un po' il tempo che trova nel tentativo disperato di proteggere chi hai votato, prenditi una calcolatrice e fatti due conti.
Quando hai fatto, torna qui che ne parliamo.
Maxlanz, invece di fare dell'ironia spicciola, che lascia un po' il tempo che trova nel tentativo disperato di proteggere chi hai votato, prenditi una calcolatrice e fatti due conti.
Quando hai fatto, torna qui che ne parliamo.
Ultima modifica di air.surfer il 8 maggio 2009, 18:57, modificato 1 volta in totale.
- MalboroLi
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Re: La nuova Alitalia.
Ragà ma una domanda a quelli che sono dentro, e giuro senza alcuna intenzione di fa poemiche (anche se ormai è roba vecchia).
Se il Berlusca, ai tempi di Prodi, non se ne fosse uscito con le sue dichiarazioni su cordate, italianità, ecc. i sindacati "obtorto collo" sarebbero stati costretti a accettare il piano AF? O preferivano davvero far fallire AZ?
Se il Berlusca, ai tempi di Prodi, non se ne fosse uscito con le sue dichiarazioni su cordate, italianità, ecc. i sindacati "obtorto collo" sarebbero stati costretti a accettare il piano AF? O preferivano davvero far fallire AZ?
- air.surfer
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Re: La nuova Alitalia.
I sindacati, almeno quelli di volo, sono sempre stati favorevoli all'opzione AF e contrari al piano Airone. Al momento della offerta AF, secondo me, avevano ricevuto ordini da Berlusconi di non accettare perchè lui aveva pronta la cordata. Ed infatti bocciarono la proposta AF.MalboroLi ha scritto: Se il Berlusca, ai tempi di Prodi, non se ne fosse uscito con le sue dichiarazioni su cordate, italianità, ecc. i sindacati "obtorto collo" sarebbero stati costretti a accettare il piano AF? O preferivano davvero far fallire AZ?
Senno perchè nella sua dichiarazione Berlusconi disse "Avevamo il dovere di intervenire e siamo intervenuti?"
- i_disa
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Re: La nuova Alitalia.
ALITALIA: SABELLI,PIATTAFORMA SINDACATI SERIA,APERTI DIALOGO
(ANSA) - FIUMICINO (ROMA), 8 MAG - ''La piattaforma sindacale unitaria che abbiamo ricevuto nei giorni scorsi da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e UGL Trasporti in relazione all'annunciato processo di integrazione dei gruppi Alitalia e Airone, mi pare ampia e seria. Su questa base, da parte nostra c'e' una grande voglia di dialogo, anche perche' quello che il nostro personale ha dato in questi primi quattro mesi di vita di Alitalia Cai e' stato un contributo serio, prezioso, professionale'': lo ha detto all'Ansa l'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, reduce dal saluto al Pontefice alla partenza dall'aeroporto di Fiumicino. ''Abbiamo grande voglia di dialogare con i sindacati - ha aggiunto Sabelli - e lavoreremo insieme per individuare soluzioni il piu' possibile condivise. Naturalmente ci muoveremo nel solco degli accordi di Palazzo Chigi, perche' quella e' la nostra cornice del nuovo impianto contrattuale. Ma ritengo che ci siano le condizioni per un dialogo sereno, magari per un confronto di merito serio, ma sereno''. Quanto ai 200-300 assistenti di volo definiti ''ad alto tasso di assenteismo'' in una intervista dei giorni scorsi, Rocco Sabelli ha precisato che ''questo succede in tutte le aziende d'Italia e del mondo. Nel nostro caso, questo problema si concentra in una particolare categoria, ma soprattutto in un certo numero di persone alcune delle quali hanno evidentemente anche problemi obiettivi che noi rispettiamo. Misure in programma? Sono quelle ordinarie di una azienda che ha bisogno di funzionalita', di regolarita' e anche della produttivita' del proprio personale, ma niente di particolare''. (ANSA).
ALITALIA: ATITECH; MANIFESTAZIONE LAVORATORI A CAPODICHINO
(ANSA) - NAPOLI, 8 MAG - Una manifestazione dei lavoratori dell'indotto Atitech e' in corso davanti alla sede dell'azienda di manutenzione degli aeromobili dell'Alitalia. I lavoratori, addetti alle pulizie e al lavaggio degli aeromobili, si trovano davanti agli hangar, nel piazzale antistante l'Atitech senza bloccare pero' il traffico. Lamentano di aver ricevuto solo parzialmente gli ultimi stipendi. Sono una cinquantina, a solidarizzare con loro gli stessi lavoratori dell'Atitech, alle prese con una vertenza per il salvataggio dell'azienda. ''Per i lavoratori dell'indotto - spiega Pasquale Lione, delegato Ugl - chiediamo l'intervento del governo ed in particolare la possibilita' di una deroga agli ammortizzatori sociali come prospettato nell'incontro avuto con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta''. (ANSA).
(ANSA) - FIUMICINO (ROMA), 8 MAG - ''La piattaforma sindacale unitaria che abbiamo ricevuto nei giorni scorsi da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e UGL Trasporti in relazione all'annunciato processo di integrazione dei gruppi Alitalia e Airone, mi pare ampia e seria. Su questa base, da parte nostra c'e' una grande voglia di dialogo, anche perche' quello che il nostro personale ha dato in questi primi quattro mesi di vita di Alitalia Cai e' stato un contributo serio, prezioso, professionale'': lo ha detto all'Ansa l'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, reduce dal saluto al Pontefice alla partenza dall'aeroporto di Fiumicino. ''Abbiamo grande voglia di dialogare con i sindacati - ha aggiunto Sabelli - e lavoreremo insieme per individuare soluzioni il piu' possibile condivise. Naturalmente ci muoveremo nel solco degli accordi di Palazzo Chigi, perche' quella e' la nostra cornice del nuovo impianto contrattuale. Ma ritengo che ci siano le condizioni per un dialogo sereno, magari per un confronto di merito serio, ma sereno''. Quanto ai 200-300 assistenti di volo definiti ''ad alto tasso di assenteismo'' in una intervista dei giorni scorsi, Rocco Sabelli ha precisato che ''questo succede in tutte le aziende d'Italia e del mondo. Nel nostro caso, questo problema si concentra in una particolare categoria, ma soprattutto in un certo numero di persone alcune delle quali hanno evidentemente anche problemi obiettivi che noi rispettiamo. Misure in programma? Sono quelle ordinarie di una azienda che ha bisogno di funzionalita', di regolarita' e anche della produttivita' del proprio personale, ma niente di particolare''. (ANSA).
ALITALIA: ATITECH; MANIFESTAZIONE LAVORATORI A CAPODICHINO
(ANSA) - NAPOLI, 8 MAG - Una manifestazione dei lavoratori dell'indotto Atitech e' in corso davanti alla sede dell'azienda di manutenzione degli aeromobili dell'Alitalia. I lavoratori, addetti alle pulizie e al lavaggio degli aeromobili, si trovano davanti agli hangar, nel piazzale antistante l'Atitech senza bloccare pero' il traffico. Lamentano di aver ricevuto solo parzialmente gli ultimi stipendi. Sono una cinquantina, a solidarizzare con loro gli stessi lavoratori dell'Atitech, alle prese con una vertenza per il salvataggio dell'azienda. ''Per i lavoratori dell'indotto - spiega Pasquale Lione, delegato Ugl - chiediamo l'intervento del governo ed in particolare la possibilita' di una deroga agli ammortizzatori sociali come prospettato nell'incontro avuto con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta''. (ANSA).
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Re: La nuova Alitalia.
L’Alitalia è quella nuova i disagi sempre i soliti
di Paolo Stefanato
Jean Cyril Spinetta, che come presidente di Air France-Klm è il primo azionista di Alitalia, ha dichiarato di essersi ritirato dalla gara per l’acquisizione della compagnia, un anno fa, per colpa dei sindacati e del greggio. Nessuna accusa retroattiva, invece, alla politica: acqua passata, si guarda avanti. Intanto a Roma continuano ad arrivare manager parigini, e si cerca di portare a regime un rilancio che, a tre mesi e mezzo dall’avvio, appare ancora complicato. E che la clientela avverte con disagi diffusi. La puntualità, per esempio. Vito Riggio, che come presidente dell’Enac vigila sul trasporto aereo italiano, ha accusato l’Alitalia di non rispettare gli orari tre volte su dieci; la compagnia ammette che ad aprile solo il 66-67% dei voli ha spaccato il minuto, poi il dato è risalito al 70%. Le cronache registrano a macchia di leopardo casi di viaggiatori un po’ inviperiti, un po’ rassegnati; quasi per una legge democratica, i disservizi non guardano in faccia nessuno e colpiscono - in maniera bipartisan - anche personaggi del calibro di Roberto Formigoni e di Dario Franceschini. I ritardi sono provocati soprattutto da inefficienze nelle rotazioni degli aerei e degli equipaggi. Visto che i collegamenti sono organizzati in una rete, è inevitabile che nel corso delle ore si amplifichino fino a quando la cancellazione di un volo non permette di riportare la situazione in pari. Secondo i dati di Era (European regions airline association), i voli della vecchia Alitalia nel 2008, in piena bufera, erano puntuali all’88,2%, tra i migliori in Europa.
Disagi ai passeggeri derivano anche dal fatto che Alitalia e Air One sono ancora due entità autonome, e i rispettivi software non sono ancora integrati. Chi patisce un disservizio, se può, cambia compagnia, ma visto che Alitalia, almeno sulla tratta Milano-Roma, è monopolista, viaggia in treno. Concorrenza questa che ha costretto la compagnia ad adottare alcuni accorgimenti per migliorare il servizio, tra cui quelli tariffari tesi a scoraggiare l’acquisto di una singola tratta (per molti sarebbe comodo andare in aereo e tornare in treno, ma così diventa troppo costoso).
L’occupazione dei velivoli è un altro elemento spinoso. Secondo il presidente Roberto Colaninno, il fattore di riempimento è al 65-66%, prossimo al pareggio; ma 14 mesi fa, prima del definitivo avvitamento, segnava 76%. Da gennaio, ovvero dal decollo della «nuova» Alitalia, non vengono nemmeno più comunicati i dati statistico-economici all’Aea, l’associazione delle compagnie europee. Trattandosi di un’associazione, non vi è alcun obbligo né di fornire i dati, né, a monte, di appartenervi; del resto Alitalia non fa più parte nemmeno di Assaereo, l’associazione che riunisce i vettori italiani. Il dato sul riempimento degli aerei per essere davvero indicativo andrebbe incrociato con lo yield, ovvero con il ricavo medio per passeggero: più le tariffe sono alte, più l’aereo può volare vuoto, e viceversa. Dati sui ricavi di Alitalia non ce ne sono, ma le offerte promozionali fanno tuttavia pensare a un abbassamento dei proventi pro capite. La compagnia non comunicherà i dati del trimestre. Del resto non è tenuta a farlo: non essendo quotata in Borsa, l’unico obbligo è quello di depositare il bilancio alla Camera di commercio, una volta all’anno.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=349464
di Paolo Stefanato
Jean Cyril Spinetta, che come presidente di Air France-Klm è il primo azionista di Alitalia, ha dichiarato di essersi ritirato dalla gara per l’acquisizione della compagnia, un anno fa, per colpa dei sindacati e del greggio. Nessuna accusa retroattiva, invece, alla politica: acqua passata, si guarda avanti. Intanto a Roma continuano ad arrivare manager parigini, e si cerca di portare a regime un rilancio che, a tre mesi e mezzo dall’avvio, appare ancora complicato. E che la clientela avverte con disagi diffusi. La puntualità, per esempio. Vito Riggio, che come presidente dell’Enac vigila sul trasporto aereo italiano, ha accusato l’Alitalia di non rispettare gli orari tre volte su dieci; la compagnia ammette che ad aprile solo il 66-67% dei voli ha spaccato il minuto, poi il dato è risalito al 70%. Le cronache registrano a macchia di leopardo casi di viaggiatori un po’ inviperiti, un po’ rassegnati; quasi per una legge democratica, i disservizi non guardano in faccia nessuno e colpiscono - in maniera bipartisan - anche personaggi del calibro di Roberto Formigoni e di Dario Franceschini. I ritardi sono provocati soprattutto da inefficienze nelle rotazioni degli aerei e degli equipaggi. Visto che i collegamenti sono organizzati in una rete, è inevitabile che nel corso delle ore si amplifichino fino a quando la cancellazione di un volo non permette di riportare la situazione in pari. Secondo i dati di Era (European regions airline association), i voli della vecchia Alitalia nel 2008, in piena bufera, erano puntuali all’88,2%, tra i migliori in Europa.
Disagi ai passeggeri derivano anche dal fatto che Alitalia e Air One sono ancora due entità autonome, e i rispettivi software non sono ancora integrati. Chi patisce un disservizio, se può, cambia compagnia, ma visto che Alitalia, almeno sulla tratta Milano-Roma, è monopolista, viaggia in treno. Concorrenza questa che ha costretto la compagnia ad adottare alcuni accorgimenti per migliorare il servizio, tra cui quelli tariffari tesi a scoraggiare l’acquisto di una singola tratta (per molti sarebbe comodo andare in aereo e tornare in treno, ma così diventa troppo costoso).
L’occupazione dei velivoli è un altro elemento spinoso. Secondo il presidente Roberto Colaninno, il fattore di riempimento è al 65-66%, prossimo al pareggio; ma 14 mesi fa, prima del definitivo avvitamento, segnava 76%. Da gennaio, ovvero dal decollo della «nuova» Alitalia, non vengono nemmeno più comunicati i dati statistico-economici all’Aea, l’associazione delle compagnie europee. Trattandosi di un’associazione, non vi è alcun obbligo né di fornire i dati, né, a monte, di appartenervi; del resto Alitalia non fa più parte nemmeno di Assaereo, l’associazione che riunisce i vettori italiani. Il dato sul riempimento degli aerei per essere davvero indicativo andrebbe incrociato con lo yield, ovvero con il ricavo medio per passeggero: più le tariffe sono alte, più l’aereo può volare vuoto, e viceversa. Dati sui ricavi di Alitalia non ce ne sono, ma le offerte promozionali fanno tuttavia pensare a un abbassamento dei proventi pro capite. La compagnia non comunicherà i dati del trimestre. Del resto non è tenuta a farlo: non essendo quotata in Borsa, l’unico obbligo è quello di depositare il bilancio alla Camera di commercio, una volta all’anno.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=349464


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Re: La nuova Alitalia.
ma come la trimestrale non doveva stupire??araial14 ha scritto: La compagnia non comunicherà i dati del trimestre.


Ultima modifica di airbusfamilydriver il 9 maggio 2009, 21:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: La nuova Alitalia.
SKY: BILANCIO NUOVA ALITALIA A SKYTG24 ECONOMIA WEEK
(ANSA) - ROMA, 9 MAG -Il bilancio sulla nuova Alitalia a
quattro mesi dal decollo: le prospettive per lavoratori,
passeggeri e risparmiatori. A parlarne a SKYTG24Economia
Week, l'approfondimento condotto da Sarah Varetto in onda
domani (10 Maggio) alle 18:35, Marco Ponti, economista dei trasporti al
Politecnico di Milano, Gianni Dragoni del Sole 24Ore e
l'editorialista economico Enrico Cisnetto. (ANSA). LB
09-MAG-09
(ANSA) - ROMA, 9 MAG -Il bilancio sulla nuova Alitalia a
quattro mesi dal decollo: le prospettive per lavoratori,
passeggeri e risparmiatori. A parlarne a SKYTG24Economia
Week, l'approfondimento condotto da Sarah Varetto in onda
domani (10 Maggio) alle 18:35, Marco Ponti, economista dei trasporti al
Politecnico di Milano, Gianni Dragoni del Sole 24Ore e
l'editorialista economico Enrico Cisnetto. (ANSA). LB
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Re: La nuova Alitalia.
Alitalia: Colaninno, Malpensa non sara' mai hub
ROMA (MF-DJ)
"Malpensa non potra' mai essere cio' per cui e' stata disegnata, un hub. E' mal collegata con il resto del Nord. Ormai e' uno scalo che per salvarsi punta sulle low-cost. A Milano sperano, o fan finta di sperare, in Lufthansa, ma i tedeschi hanno messo solo rotte a breve raggio. Noi abbiamo deciso di riposizionarci su Linate, tanto i milanesi non rinunceranno mai al loro city airport".Lo ha detto il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, che, in un'intervista a "Repubblica", insieme all'a.d. Rocco Sabelli, fa il punto sullo stato di salute della societa'. Ammette i ritardi che, dice, sono stati colpa di una serie di problemi, alcuni indipendenti dall'azienda, arrivati tutti assieme ad aprile ma che, assicura, sono stati affrontati e stanno per essere risolti."A gennaio -precisa quindi Colaninno- volavamo con solo 43 posti su 100 occupati. Ora siamo al 65%-66%, appena sotto il 67%-68% che e' il punto di pareggio" e poi, aggiunge Sabelli, "i nostri conti sono in linea con il budget".Sulla Roma-Milano, ammette pero' Sabelli, "la concorrenza dell'alta velocita' si fa sentire", e "va combattuta con la qualita' del servizio". Ecco allora l'idea di un treno Alitalia da Roma a Fiumicino, "veloce e che dia la possibilita' di fare il check-in e consegnare i bagagli gia' a Termini".Infine, Colaninno tiene a sottolineare che "il nostro piano non prevede ricapitalizzazioni. Se ce ne fosse bisogno, le farebbe qualcun altro: io mi farei da parte".
http://www.borsaitaliana.it/borsa/area- ... 55&lang=it
Nuova Alitalia: Carapella, "Se le casse della CAI vanno bene, non altrettanto quelle dei lavoratori".
"Le buone notizie che riceviamo da Colaninno sulla Nuova Alitalia non possono che rappresentare l’occasione giusta per rimettere finalmente mano alla situazione in cui versa l’intero polo aeroportuale di Fiumicino. Se l’andamento di cassa della Cai è buono, altrettanto non lo è infatti quello delle migliaia di lavoratori rimasti fuori dal piano di riassorbimento, compresi quelli di Air One che dovranno transitare nella nuova compagnia aerea nazionale senza alcuna certezza di stabilizzazione".
E’ quanto afferma il Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Politiche per la Casa alla Pisana, Giovanni Carapella.
"Molti di questi lavoratori – evidenzia - non hanno neanche avuto la copertura della Cig e, chi l’ha ottenuta, è ancora in attesa di riscuoterla.
Si tratta – conclude - di situazioni di gravissimo disagio di cui i vertici della Nuova Alitalia è necessario si facciano carico, a cominciare da quelle più esposte riguardanti donne lavoratrici e disabili".
http://www.partitodemocratico.it/dettag ... lavoratori
L'ex capo scalo Alitalia
«Noi in Cig disperati»
Ecco il testo affidato affidato alla Gazzetta on line dall'ex capo scalo Alitalia di Bari:
Gentile segretario mi chiamo Onofrio Fuiano, iscritto alla Filt-Cgil trasporto aereo dal 1975, cassintegrato Alitalia dall'8 dicembre 2008, capo scalo di servizio c/o l'aeroporto di Bari Palese. In copia a questa mail ci sono anche dei miei colleghi che leggono. E' inutile dirti, caro segretario, le cose come stanno. Lo sai benissimo. ma è utile ricordarti che noi siamo ancora lavoratori e che siamo ancora rappresentati da voi.
Solo a febbraio abbiamo ottenuto la Cigs di dicembre, gennaio e poi febbraio. Da da due mesi non otteniamo la Cigds di marzo e aprile. Ma cosa state facendo? Ma possibile che ci state facendo sentire degli stracci, dei mendicanti, dopo una lunga vita dedicata al lavoro?
Nel sito non date informazioni, le strutture di periferia sono disarmate visto che la gestione del problema e centralizzata. Si puo capire perchè dopo 5 mesi che è partita la cassa integrazione la situazione non si è ancora normalizzata? Dobbiamo fare come il sindacato sdl che ha bloccato Fiumicino e l autostarda?
Mi sa che noi della Cgil non siamo di quella portata. Il segretario Epifani in suo discorso a Brindisi parlando di Alitalia aveva detto che la dignita dei lavoratori è stata calpestata e che avrebbe chiesto di chi fossere le responsabilita di questo sfacelo. Visto che a voi è demandata politicamente la questione è arrivata l' ora che ci diate delle risposte definitive sulla situazione ne avete l' obbligo per il ruolo che rappresentate..sembra a veder che stiamo chiedendo elemosina quando questo è un nostro diritto.
Sapere le cose come stanno. La cassa integrazione non l'ho voluta io. Senza dire che sullo scalo di Bari hanno fatto assunzioni a livello unilaterale senza dibattito con il sindacato con tutte le anomalie che ci sono state, almeno a detta dei lavoaratori. Ho il diritto da parte vostra di avere una risposta. Qui ci sentiamo abbandonati. Come se le colpe fossero state le nostre e non della politica e dei soggetti che in questi anni hanno gestito Alitalia
08 Maggio 2009
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/ ... ategoria=1
ROMA (MF-DJ)
"Malpensa non potra' mai essere cio' per cui e' stata disegnata, un hub. E' mal collegata con il resto del Nord. Ormai e' uno scalo che per salvarsi punta sulle low-cost. A Milano sperano, o fan finta di sperare, in Lufthansa, ma i tedeschi hanno messo solo rotte a breve raggio. Noi abbiamo deciso di riposizionarci su Linate, tanto i milanesi non rinunceranno mai al loro city airport".Lo ha detto il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, che, in un'intervista a "Repubblica", insieme all'a.d. Rocco Sabelli, fa il punto sullo stato di salute della societa'. Ammette i ritardi che, dice, sono stati colpa di una serie di problemi, alcuni indipendenti dall'azienda, arrivati tutti assieme ad aprile ma che, assicura, sono stati affrontati e stanno per essere risolti."A gennaio -precisa quindi Colaninno- volavamo con solo 43 posti su 100 occupati. Ora siamo al 65%-66%, appena sotto il 67%-68% che e' il punto di pareggio" e poi, aggiunge Sabelli, "i nostri conti sono in linea con il budget".Sulla Roma-Milano, ammette pero' Sabelli, "la concorrenza dell'alta velocita' si fa sentire", e "va combattuta con la qualita' del servizio". Ecco allora l'idea di un treno Alitalia da Roma a Fiumicino, "veloce e che dia la possibilita' di fare il check-in e consegnare i bagagli gia' a Termini".Infine, Colaninno tiene a sottolineare che "il nostro piano non prevede ricapitalizzazioni. Se ce ne fosse bisogno, le farebbe qualcun altro: io mi farei da parte".
http://www.borsaitaliana.it/borsa/area- ... 55&lang=it
Nuova Alitalia: Carapella, "Se le casse della CAI vanno bene, non altrettanto quelle dei lavoratori".
"Le buone notizie che riceviamo da Colaninno sulla Nuova Alitalia non possono che rappresentare l’occasione giusta per rimettere finalmente mano alla situazione in cui versa l’intero polo aeroportuale di Fiumicino. Se l’andamento di cassa della Cai è buono, altrettanto non lo è infatti quello delle migliaia di lavoratori rimasti fuori dal piano di riassorbimento, compresi quelli di Air One che dovranno transitare nella nuova compagnia aerea nazionale senza alcuna certezza di stabilizzazione".
E’ quanto afferma il Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Politiche per la Casa alla Pisana, Giovanni Carapella.
"Molti di questi lavoratori – evidenzia - non hanno neanche avuto la copertura della Cig e, chi l’ha ottenuta, è ancora in attesa di riscuoterla.
Si tratta – conclude - di situazioni di gravissimo disagio di cui i vertici della Nuova Alitalia è necessario si facciano carico, a cominciare da quelle più esposte riguardanti donne lavoratrici e disabili".
http://www.partitodemocratico.it/dettag ... lavoratori
L'ex capo scalo Alitalia
«Noi in Cig disperati»
Ecco il testo affidato affidato alla Gazzetta on line dall'ex capo scalo Alitalia di Bari:
Gentile segretario mi chiamo Onofrio Fuiano, iscritto alla Filt-Cgil trasporto aereo dal 1975, cassintegrato Alitalia dall'8 dicembre 2008, capo scalo di servizio c/o l'aeroporto di Bari Palese. In copia a questa mail ci sono anche dei miei colleghi che leggono. E' inutile dirti, caro segretario, le cose come stanno. Lo sai benissimo. ma è utile ricordarti che noi siamo ancora lavoratori e che siamo ancora rappresentati da voi.
Solo a febbraio abbiamo ottenuto la Cigs di dicembre, gennaio e poi febbraio. Da da due mesi non otteniamo la Cigds di marzo e aprile. Ma cosa state facendo? Ma possibile che ci state facendo sentire degli stracci, dei mendicanti, dopo una lunga vita dedicata al lavoro?
Nel sito non date informazioni, le strutture di periferia sono disarmate visto che la gestione del problema e centralizzata. Si puo capire perchè dopo 5 mesi che è partita la cassa integrazione la situazione non si è ancora normalizzata? Dobbiamo fare come il sindacato sdl che ha bloccato Fiumicino e l autostarda?
Mi sa che noi della Cgil non siamo di quella portata. Il segretario Epifani in suo discorso a Brindisi parlando di Alitalia aveva detto che la dignita dei lavoratori è stata calpestata e che avrebbe chiesto di chi fossere le responsabilita di questo sfacelo. Visto che a voi è demandata politicamente la questione è arrivata l' ora che ci diate delle risposte definitive sulla situazione ne avete l' obbligo per il ruolo che rappresentate..sembra a veder che stiamo chiedendo elemosina quando questo è un nostro diritto.
Sapere le cose come stanno. La cassa integrazione non l'ho voluta io. Senza dire che sullo scalo di Bari hanno fatto assunzioni a livello unilaterale senza dibattito con il sindacato con tutte le anomalie che ci sono state, almeno a detta dei lavoaratori. Ho il diritto da parte vostra di avere una risposta. Qui ci sentiamo abbandonati. Come se le colpe fossero state le nostre e non della politica e dei soggetti che in questi anni hanno gestito Alitalia
08 Maggio 2009
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/ ... ategoria=1


- MATTEO1981
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Re: La nuova Alitalia.
Si si, parlano parlano e intanto se la fanno sotto che stanno rivedendo i bilaterali e sono cotnrari come mai?????
MXP mal collegato con Milano, ma se il MXP EXPRESS tra 200 giorni ci metterà 25 minuti a fare MXP-MILANO mentre il Leonarci ci mette 30 minuti per fare fco-roma.......
Mamma mia che gente........
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Da Milano..... Nel Mondo..... Via FRA, MUC e ZRH.............
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Re: La nuova Alitalia.
stamane problemi a FCO per un MD80. rientrato in emergenza
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?f=5&t=26466
grazie mascherone
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?f=5&t=26466
grazie mascherone
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Re: La nuova Alitalia.
Rapiti in aereo
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... =HOME_MAIL
Raccontiamo con tremendo disagio la disavventura capitataci a bordo di un volo alitalia (AZ00628) da Roma a Chicago del 25 Aprile 2009. Il viaggio inizia subito male con due ore di ritardo. Il volo schedulato per le 10.45, decolla alle 12.00. Sul monitor della cabina appare il tempo di volo e con disapprovazione apprendiamo che questo sarebbe stato di 10 ore e 30 invece delle 8 e 50 riportate sulla prenotazione.
Durante il volo notiamo una scarsa assistenza del personale di volo in particolare per quel che riguarda bevande e cibo. Inoltre due bagni dell’aereo erano fuori uso e pertanto i duecento e più passegeri avevano a disposizione solo i restanti due bagni. Davanti ai bagni era posto un orribile cesto di cartone posticcio dove i viaggiatori potevano gettare fazzoletti sporchi e altro…
Arriviamo comunque sopra Chicago e il capitano (nessuno di noi sapeva ancora quanto lo avremo sopportato) ci informa che a causa di maltempo il nostro volo doveva rimanere in attesa. Cominciamo perciò a girare sopra l’aeroporto per un’altra ora e poi veniamo dirottati su Indianapolis.
A Indianapolis inizia (o meglio continua l’incubo), l’aereo non riceve alcuna assistenza dal personale aeroportuale per tre ore durante le quali ci viene impedito di scendere (assenza della dogana) non ci viene data alcuna assistenza (niente acqua, niente aria condizionata, 30 gradi di temperatura) alcune persone iniziano a sentirsi male.
Il capitano ci informa che prima o poi sarebbe arrivato il servizio doganale e saremmo scesi. Ad un tratto colpo di scena. Il capitano ci informa che la compagnia aerea ha permesso un prolungamento delle ore di lavoro. Possiamo quindi ripartire verso Chicago.
Bisogna pero attendere il rifornimento: altro tempo. Rifornito l’aereo tutti pronti per partire: neanche per idea, il capitano ci informa che dobbiamo attendere il servizio aeroportuale di accensione dei motori. Altro tempo. Finalmente decolliamo da Indianapolis.
Dopo un'ora arriviamo sopra Chicago e il capitano ci informa che finalmente atterriamo. A circa 300 metri dal suolo, improvvisamente, l’aereo riattacca i motori e si rialza. Panico a bordo il capitano ci informa di non preoccuparsi (sfido chiunque a non farlo) e che il nuovo decollo era dovuto all’intenso traffico sulle piste (boh sarà vero? Nessuno ci ha creduto).
Atterriamo! Il capitano ci informa con voce indecisa, che purtroppo il nostro parcheggio sarebbe stato pronto in pochi minuti. I viaggiatori esausti (non esiste termine più forte altrimenti lo userei) urlano dalla disperazione. I pochi minuti diventano trenta. Usciamo alla fine dall’aereo in condizioni disperate affamati e assetati dopo 18 ore e mezza di permanenza in aereo (o meglio in una carretta del cielo).
Tutto ciò è totalmente intollerabile per l’incapacità della compagnia e del personale di risolvere più velocemente la situazione. Inoltre i numerosi passeggeri americani non credo sceglieranno ancora di volare con alitalia e ancora di più diffonderanno i solito odioso clichè della totale inefficienza del popolo italiano danneggiando l’immagine della gran parte del nostro popolo che ogni giorno lavora duramente con ottimi risultati.
Due passeggeri del volo AZ628
(2 maggio 2009)
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... =HOME_MAIL
Raccontiamo con tremendo disagio la disavventura capitataci a bordo di un volo alitalia (AZ00628) da Roma a Chicago del 25 Aprile 2009. Il viaggio inizia subito male con due ore di ritardo. Il volo schedulato per le 10.45, decolla alle 12.00. Sul monitor della cabina appare il tempo di volo e con disapprovazione apprendiamo che questo sarebbe stato di 10 ore e 30 invece delle 8 e 50 riportate sulla prenotazione.
Durante il volo notiamo una scarsa assistenza del personale di volo in particolare per quel che riguarda bevande e cibo. Inoltre due bagni dell’aereo erano fuori uso e pertanto i duecento e più passegeri avevano a disposizione solo i restanti due bagni. Davanti ai bagni era posto un orribile cesto di cartone posticcio dove i viaggiatori potevano gettare fazzoletti sporchi e altro…
Arriviamo comunque sopra Chicago e il capitano (nessuno di noi sapeva ancora quanto lo avremo sopportato) ci informa che a causa di maltempo il nostro volo doveva rimanere in attesa. Cominciamo perciò a girare sopra l’aeroporto per un’altra ora e poi veniamo dirottati su Indianapolis.
A Indianapolis inizia (o meglio continua l’incubo), l’aereo non riceve alcuna assistenza dal personale aeroportuale per tre ore durante le quali ci viene impedito di scendere (assenza della dogana) non ci viene data alcuna assistenza (niente acqua, niente aria condizionata, 30 gradi di temperatura) alcune persone iniziano a sentirsi male.
Il capitano ci informa che prima o poi sarebbe arrivato il servizio doganale e saremmo scesi. Ad un tratto colpo di scena. Il capitano ci informa che la compagnia aerea ha permesso un prolungamento delle ore di lavoro. Possiamo quindi ripartire verso Chicago.
Bisogna pero attendere il rifornimento: altro tempo. Rifornito l’aereo tutti pronti per partire: neanche per idea, il capitano ci informa che dobbiamo attendere il servizio aeroportuale di accensione dei motori. Altro tempo. Finalmente decolliamo da Indianapolis.
Dopo un'ora arriviamo sopra Chicago e il capitano ci informa che finalmente atterriamo. A circa 300 metri dal suolo, improvvisamente, l’aereo riattacca i motori e si rialza. Panico a bordo il capitano ci informa di non preoccuparsi (sfido chiunque a non farlo) e che il nuovo decollo era dovuto all’intenso traffico sulle piste (boh sarà vero? Nessuno ci ha creduto).
Atterriamo! Il capitano ci informa con voce indecisa, che purtroppo il nostro parcheggio sarebbe stato pronto in pochi minuti. I viaggiatori esausti (non esiste termine più forte altrimenti lo userei) urlano dalla disperazione. I pochi minuti diventano trenta. Usciamo alla fine dall’aereo in condizioni disperate affamati e assetati dopo 18 ore e mezza di permanenza in aereo (o meglio in una carretta del cielo).
Tutto ciò è totalmente intollerabile per l’incapacità della compagnia e del personale di risolvere più velocemente la situazione. Inoltre i numerosi passeggeri americani non credo sceglieranno ancora di volare con alitalia e ancora di più diffonderanno i solito odioso clichè della totale inefficienza del popolo italiano danneggiando l’immagine della gran parte del nostro popolo che ogni giorno lavora duramente con ottimi risultati.
Due passeggeri del volo AZ628
(2 maggio 2009)
- albert
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Re: La nuova Alitalia.
Non intendo assolutamente difendere AZ, ma se la dogana ad Indianapolis è chiusa, non è che AZ può risolvere più velocemente la situazione... probabilmente sarebbe rimasto bloccato qualsiasi altro aereo di una compagnia non USA che non abbia proprio personale in quell'aeroportoair.surfer ha scritto:Rapiti in aereo
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... =HOME_MAIL
A Indianapolis inizia (o meglio continua l’incubo), l’aereo non riceve alcuna assistenza dal personale aeroportuale per tre ore durante le quali ci viene impedito di scendere (assenza della dogana) non ci viene data alcuna assistenza (niente acqua, niente aria condizionata, 30 gradi di temperatura) alcune persone iniziano a sentirsi male.
Il capitano ci informa che prima o poi sarebbe arrivato il servizio doganale e saremmo scesi. Ad un tratto colpo di scena. Il capitano ci informa che la compagnia aerea ha permesso un prolungamento delle ore di lavoro. Possiamo quindi ripartire verso Chicago.
Bisogna pero attendere il rifornimento: altro tempo. Rifornito l’aereo tutti pronti per partire: neanche per idea, il capitano ci informa che dobbiamo attendere il servizio aeroportuale di accensione dei motori. Altro tempo. Finalmente decolliamo da Indianapolis.
Dopo un'ora arriviamo sopra Chicago e il capitano ci informa che finalmente atterriamo. A circa 300 metri dal suolo, improvvisamente, l’aereo riattacca i motori e si rialza. Panico a bordo il capitano ci informa di non preoccuparsi (sfido chiunque a non farlo) e che il nuovo decollo era dovuto all’intenso traffico sulle piste (boh sarà vero? Nessuno ci ha creduto).
Atterriamo! Il capitano ci informa con voce indecisa, che purtroppo il nostro parcheggio sarebbe stato pronto in pochi minuti. I viaggiatori esausti (non esiste termine più forte altrimenti lo userei) urlano dalla disperazione. I pochi minuti diventano trenta. Usciamo alla fine dall’aereo in condizioni disperate affamati e assetati dopo 18 ore e mezza di permanenza in aereo (o meglio in una carretta del cielo).
Tutto ciò è totalmente intollerabile per l’incapacità della compagnia e del personale di risolvere più velocemente la situazione. Inoltre i numerosi passeggeri americani non credo sceglieranno ancora di volare con alitalia e ancora di più diffonderanno i solito odioso clichè della totale inefficienza del popolo italiano danneggiando l’immagine della gran parte del nostro popolo che ogni giorno lavora duramente con ottimi risultati.
Due passeggeri del volo AZ628
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Comunque la manzanza di cultura aeronautica tra i passeggeri italiani è sempre maggiore...
Ciao!
Alberto
MD80 Fan
«Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.» Konrad Lorenz
«Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo
«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
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Re: La nuova Alitalia.
I realtà, a parte tutte le cose descritte che sono assolutamente normali (è capitato pure a me una volta) c'è un particolare del racconto che sorprende un pochettino...albert ha scritto: Non intendo assolutamente difendere AZ, ma se la dogana ad Indianapolis è chiusa, non è che AZ può risolvere più velocemente la situazione... probabilmente sarebbe rimasto bloccato qualsiasi altro aereo di una compagnia non USA che non abbia proprio personale in quell'aeroporto![]()
Comunque la manzanza di cultura aeronautica tra i passeggeri italiani è sempre maggiore...
Ciao!
Ma tu difendi AZ percio' non te lo dico.

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Re: La nuova Alitalia.
tralasciando le condizione dell'aereomobile (bagni non funzionanti) il resto è la tipica lamentela del passeggero ignorante che non sa di cosa parla
la ord è schedulata 10.40 quindi questo signore non sa nemmeno fare i conti o non conosce i fusi orari...e cosi risulta anche dal sito az.. possibile che solo lui abbia avuto uno schedulato diverso?
riguardo il ritardo a casa mia dalle 10.45 alle 12 fa 1 ora e 15 minuti non due ore...
"nessuno di noi sapeva ancora quanto lo avremo sopportato" riferito al comandante che cavolo significa?
c'è maltempo su chicago e non si può atterrare... una persona dotata di un QI superiore a quello di un opossum capisce che la colpa non è di nessuno se c'è cattivo tempo e non si può atterrare
non si può scendere ad indianapolis per disposizioni delle autorità USA.. cosa c'entra la compagnia?
l'aereo riattacca? sarà che il comandante aveva voglia di giocare ...
la piazzola è occupata? il signore in questione non si è mai fatto le ore di rullaggio e attesa a jfk..cose normale in aereoporti congestionati dal traffico... se la piazzola è occupata non è che si può creare dal nulla un parcheggio.
la ord è schedulata 10.40 quindi questo signore non sa nemmeno fare i conti o non conosce i fusi orari...e cosi risulta anche dal sito az.. possibile che solo lui abbia avuto uno schedulato diverso?
riguardo il ritardo a casa mia dalle 10.45 alle 12 fa 1 ora e 15 minuti non due ore...
"nessuno di noi sapeva ancora quanto lo avremo sopportato" riferito al comandante che cavolo significa?
c'è maltempo su chicago e non si può atterrare... una persona dotata di un QI superiore a quello di un opossum capisce che la colpa non è di nessuno se c'è cattivo tempo e non si può atterrare
non si può scendere ad indianapolis per disposizioni delle autorità USA.. cosa c'entra la compagnia?
l'aereo riattacca? sarà che il comandante aveva voglia di giocare ...
la piazzola è occupata? il signore in questione non si è mai fatto le ore di rullaggio e attesa a jfk..cose normale in aereoporti congestionati dal traffico... se la piazzola è occupata non è che si può creare dal nulla un parcheggio.
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Re: La nuova Alitalia.
io non capisco onestament perche' a tutti i costi si deve dare addosso ad alitalia. non e' colpa di alitalia se vi e' maltempo, o se le dogane son chiuse, cosi come non lo e' se vi e' traffico sull'aeroporto di destinazione e ti metteno in attesa.nessuno parla pero delle sette ore di ritardo di un volo di una nota compagnia siciliana per roma di alcuni giorni fa ritardo dovuto a due decolli e due rientri a catania per sospetta avaria. mi sa tanto di polemica tanto per partito preso solo perche' e' alitalia.
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Re: La nuova Alitalia.
guarda che di eventi in cui invece la compagnia è imputabile sono piene le pagine dei giornali in questi giornimarco1970 ha scritto:io non capisco onestament perche' a tutti i costi si deve dare addosso ad alitalia. non e' colpa di alitalia se vi e' maltempo, o se le dogane son chiuse, cosi come non lo e' se vi e' traffico sull'aeroporto di destinazione e ti metteno in attesa.nessuno parla pero delle sette ore di ritardo di un volo di una nota compagnia siciliana per roma di alcuni giorni fa ritardo dovuto a due decolli e due rientri a catania per sospetta avaria. mi sa tanto di polemica tanto per partito preso solo perche' e' alitalia.
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Re: La nuova Alitalia.
Secondo te l'Enac sta "bastonando" AZ preconcettualmente?marco1970 ha scritto:io non capisco onestament perche' a tutti i costi si deve dare addosso ad alitalia. non e' colpa di alitalia se vi e' maltempo, o se le dogane son chiuse, cosi come non lo e' se vi e' traffico sull'aeroporto di destinazione e ti metteno in attesa.nessuno parla pero delle sette ore di ritardo di un volo di una nota compagnia siciliana per roma di alcuni giorni fa ritardo dovuto a due decolli e due rientri a catania per sospetta avaria. mi sa tanto di polemica tanto per partito preso solo perche' e' alitalia.


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Re: La nuova Alitalia.
dovrebbero bastonare altre 2000 compagnie al mondo. comunque ciao a tutti .
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Re: La nuova Alitalia.
Stai pur certo che se è il caso le "altre 200 compagnie" vengono pur esse bastonate. Se CAI non era (è) in grado di far volare con decente organizzazione i suoi aerei in relazione a : personale, fusione con AP e a tutti gli altri innumerevoli problemi, doveva (deve) coprire gli slot ,che tiene con la dentiera, in base alle possibilità che ha.Questo è un continuo passo più lungo di una gamba monca.marco1970 ha scritto:dovrebbero bastonare altre 2000 compagnie al mondo. comunque ciao a tutti .

