Ryanair fa dietrofront: abolita la tassa sui grassi
08 maggio 2009 - Ryanair ha confermato la decisione di non voler più applicare la discussa tassa contro i passeggeri obesi. Questo, ha sottolineato la compagnia aerea, nonostante siano stati i suoi stessi clienti della società a richiederla attraverso un sondaggio on-line. "Oltre 30.000 passeggeri hanno richiesto una tassa per i passeggeri extra large. Tuttavia, poiché tutti i passeggeri dovranno presto fare il check-in online, non abbiamo modo di incassare una tassa "sul grasso" senza danneggiare la nostra insuperata puntualità e il turnaround degli aerei in 25 minuti", spiega in una nota Stephen McNamara, portavoce della compagnia. Ryanair continuerà comunque ad esaminare addebiti discrezionali, che sarebbero pagati da alcuni passeggeri per aiutare a diminuire le tariffe per tutti.
Il risultato del sondaggio - Il 46% ha detto di far pagare a kg per gli uomini che superano i 130 kg e per le donne che superano i 100 kg; il 37% ha detto di far pagare un secondo posto se la vita dei passeggeri tocca i due braccioli; l'11% ha detto di far pagare ogni punto oltre i 40 punti dell'indice di massa corporea; il 6% ha detto di far pagare ogni centimetro in più del 1,20 m. per gli uomini e 1 m per le donne.
Il Codacons: “Tassa inapplicabile perché ingiusta” - Così il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, definisce la tassa sulle persone in sovrappeso che la compagnia aerea Ryanair, dopo averla proposta, ha deciso di non applicare per motivi legati a rallentamenti nelle operazioni di imbarco. Ma per il Codacons non è questa la ragione da avanzare. "La verità - afferma in una nota Rienzi - è che balzelli di questo tipo, a partire da quello a carico delle persone in sovrappeso, sono palesemente sbagliati". Per l'associazione a difesa del consumatore far pagare di più il viaggio a chi ha chili di troppo equivale a tassare "passeggeri calvi o che indossano vestiti non griffati".
giudicate voi.
