vedi cara, la tua paura non è strettamente legata all'aereo ma come tutti i problemi legati al panico è più una paura di aver paura.
Ora, io ho sempre pensato che è meglio il rimorso del rimpianto... in poche parole forse vale la pena provarci perché se non lo farai sai già che te ne pentirai.
Analizziamo gli aspetti negativi e positivi di ambo le scelte:
Non vai; di "positivo", se positivo si può dire che sia, c'è che non cambia nulla, si rimane nel "solito" e si rimandano i problemi, di negativo c'è che, appunto, avrai rimandato un problema, avrai il dubbio, avrai il rimpianto di non averlo fatto e non saprai effettivamente come ti saresti sentita
Vai; di "negativo" c'è che potresti avrer un attacco di panico: ora, l'attacco di panico è perfettamente gestibile da chi ti sta accanto e ti conosce ed è perfettamente gestibile dagli assistenti di volo (preparati a gestire anche situazioni gravi in sicurezza totale, senza contare che in cinque minuti sei a terra se c'è bisogno), ai quali tu, senza alcun timore o vergogna (non c'è proprio niente di cui vergognarsi innanzitutto, e in secondo luogo
tu paghi) potrai spiegare la tua situazione. Vedrai quante attenzioni, ti sentiresti come un principe arabo in vacanza!
di positivo c'è che probabilmente non avrai nessun attacco (come certamente sai, l'attacco dipende da noi e se non lo vogliamo avere, non lo abbiamo...e viceversa...), scoprirai una cosa nuova, imparerai a conoscerti, a gestirti, a gestire situazioni nuove (l'aereo è solo una piccola parte del disagio) e magari, chissà, ti piacerà pure.
Senza contare tutte le porte che ti si apriranno con la possibilità di fare viaggi, vedere posti ed espandere ulteriormente le tue "frontiere".
In fondo due ore sono poche, ora che vai alla pista e decolli mezzora è già passata, decolli, sali, un'altra mezzora, ti portano il caffè, qualcosa da sgranocchiare, leggi il giornale e - nemmeno il tempo di accorgertene - sei arrivata...
