![Crying or Very sad :cry:](./images/smilies/icon_cry.gif)
Per chi non conoscesse l'aereo ecco qua una sua immagine (quello della foto è lo stesso coinvolto nell'incidente)
![Immagine](http://www.airliners.net/photos/photos/3/1/3/120313.jpg)
Moderatore: Staff md80.it
Peppe";p="52089 ha scritto:VMC = Visual Meteorological Conditions
IMC = Instrument Meteorological Conditions
Scusa Davidemox per la precisazione ma e' utile per i lettori che non ne conoscono il significato.
Come dice giustamente Patrick Smith nel suo libro "Chiedilo al Pilota", un aereo è progettato per volare e per durare potenzialmente all'infinito. Il fatto che gli aerei vengano sostituiti o dismessi è solo una questione economica (pezzi di ricambio / consumi / norme anti inquinamento). Per il resto, un MD-80 potrebbe volare anche nel 2050, se qualcuno avesse i soldi per mantenerlo e se non vi fossero norme sempre più restrittive. Il concetto di "vecchio" in aviazione praticamente non esiste.ma non è un pò troppo vecchiotto?
Questo è un argomento molto delicato quando c'è un incidente aereo, sul quale i giornalisti (i nemici numero uno dell'aviazione, secondo me, per la loro superficialità) speculano sempre. L'aereo era vecchio ed in pessimo stato, i sedili consunti, il tavolino non stava su (importantissimo per far volare l'aereo), i finistrini rigati e la moquette staccata (idem come sopra). Io volo con aerei dell'aeroclub, la cui età media è altina, ed il mio preferito è un PA-18 più vecchio di me, quello del mio avatar (io ho 40 anni). Eppure sono sicuro che se dovessi avere un incidente la colpa sarà mia, e non dell'aereo con cui volo.Nicolino";p="52248 ha scritto:Non condivido appieno..esistono dei limiti di vita per le componenti che costituiscono un a/m, dalla cellula alle semiali, etc. etc.
Sul fatto che tali limiti siano impostati con ampio fattore di sicurezza, bhè questo è un altro discorso...ma comunque comune alla progettazione di qualsiasi struttura aeronautica e non, civile e militare..
non rimango comunque d'accordo, gli aerei secondo me non sono progettati per volare all'infinito.Come dice giustamente Patrick Smith nel suo libro "Chiedilo al Pilota", un aereo è progettato per volare e per durare potenzialmente all'infinito. Il fatto che gli aerei vengano sostituiti o dismessi è solo una questione economica (pezzi di ricambio / consumi / norme anti inquinamento). Per il resto, un MD-80 potrebbe volare anche nel 2050, se qualcuno avesse i soldi per mantenerlo e se non vi fossero norme sempre più restrittive. Il concetto di "vecchio" in aviazione praticamente non esiste.
su questo punto, non vorrei rricordare male, ma mi sembra che l'MD80 non abbia "limiti" di ore di volo mi sembra sia uno dei pochissimi, ma attendiamo conferme da fonti certe in merito...Nicolino";p="52248 ha scritto:Non condivido appieno..esistono dei limiti di vita per le componenti che costituiscono un a/m, dalla cellula alle semiali, etc. etc.Sul fatto che tali limiti siano impostati con ampio fattore di sicurezza, bhè questo è un altro discorso...ma comunque comune alla progettazione di qualsiasi struttura aeronautica e non, civile e militare..
I cedimenti strutturali avvengono, eccome. Come al solito bisogna capire quali sono le cause, e non limitarsi superficialmente a dire che un componente dell'aereo ha ceduto. Purtroppo un mio amico è morto in aliante a causa di questo. Ma l'inchiesta ha dimostrato che il cedimento è stato causato da una sua manovra, che ha portato l'aeromobile ad operare al di fuori dell'inviluppo di volo. Ogni aereo è progettato per volare entro ben determinati limiti. Ad esempio, tra la velocità minima e la velocità chiamata di manovra, è possibile portare i comandi bruscamente a fondo corsa senza provocare danni alla struttura. Al di là della velocità di manovra e fino alla velocità massima ammessa l'escursione dei comandi di volo deve essere dolce e limitata ad 1/3 dell'escursione, e comunque bisogna valutare anche la turbolenza dell'aria... Non bisogna mai volare al di sopra della massima velocità. Nel caso del mio amico, durante un basso passaggio prossimo alla massima velocità, proprio una manovra brusca ha causato la rottura di una semiala...wing05";p="52401 ha scritto:se ho capito bene quanto affermate non esisterebbe il cedimento strutturale che tante volte viene ipotizzato -
magari anche a sproposito - dopo gli incidenti ?
.. per pura teoria quanti cicli puo sopportare un a/m prima di "collassare" (scusate se il termine non è appropriato) ammettendo che ciò possa accadere.
grazie
Operare oltre la VNE e comunque in arco giallo è un conto (deformazioni plastiche/anaplastiche), qui si parla di un aereo in decollo (!!??), che vista la quota raggiunta doveva avere per forza qualche problema tecnico, a meno di un improbabile disorientamento dell'equipaggio causa IMC...I cedimenti strutturali avvengono, eccome. Come al solito bisogna capire quali sono le cause, e non limitarsi superficialmente a dire che un componente dell'aereo ha ceduto. Purtroppo un mio amico è morto in aliante a causa di questo. Ma l'inchiesta ha dimostrato che il cedimento è stato causato da una sua manovra, che ha portato l'aeromobile ad operare al di fuori dell'inviluppo di volo. Ogni aereo è progettato per volare entro ben determinati limiti. Ad esempio, tra la velocità minima e la velocità chiamata di manovra, è possibile portare i comandi bruscamente a fondo corsa senza provocare danni alla struttura. Al di là della velocità di manovra e fino alla velocità massima ammessa l'escursione dei comandi di volo deve essere dolce e limitata ad 1/3 dell'escursione, e comunque bisogna valutare anche la turbolenza dell'aria... Non bisogna mai volare al di sopra della massima velocità. Nel caso del mio amico, durante un basso passaggio prossimo alla massima velocità, proprio una manovra brusca ha causato la rottura di una semiala...