I piloti hanno le ore contate??
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I piloti hanno le ore contate??
ciao a tutti ragazzi, volevo sottoporvi una questione che mi spaventa molto,
con la recente uscita dell' Airbus A380 si è potuto vedere quanta tecnologia sia impiegata sugli A/M.
ora la mia preoccupazione è questa:
non è che andando avanti con gli anni si costruira' un aereo "intelligente" senza bisogno del Pilota?
con la recente uscita dell' Airbus A380 si è potuto vedere quanta tecnologia sia impiegata sugli A/M.
ora la mia preoccupazione è questa:
non è che andando avanti con gli anni si costruira' un aereo "intelligente" senza bisogno del Pilota?
AT LEAST I'M NOT AN AIRBUS
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- Luke3
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Non credo questo sia possibile sugli aerei civili. Sui militari è probabile che si sfrutti la tecnologia UAV per creare dei caccia senza pilota, ma a mio parere è alquanto improbabile. Vi posso dire almeno che alla NASA non hanno nessun programma del genere. Le macchine possono aiutare l'uomo, ma non possono sostituirlo 

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L'uomo non sarà mai sostituito altrimenti le macchine chi le aggiusterebbe?Gozer";p="56567 ha scritto:Se faranno andare dei caccia senza pilota è solo dove la minore efficienza non vale il rischio di abbattimento... se la Nasa non ci pensa, con la sua attenzione alla tecnologìa, significa che per ora l'uomo non è sostituibile

- pippo682
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re: I piloti hanno le ore contate??
Direi che se date una risposta affermativa alla seguente domanda forse ci sarà un futuro senza piloti:
VOI VOLERESTE SU UN AEREO DI LINEA SENZA PILOTA

VOI VOLERESTE SU UN AEREO DI LINEA SENZA PILOTA



- Sergio
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re: I piloti hanno le ore contate??
...beh, Manu, le macchine secondo me possono anche arrivare al punto di autoripararsi e autocostruirsi (ricordate Terminator?? aiuto...
).
Ma il discorso è un altro, ovvero come dicono gli altri, che l'uomo sarà sempre indispensabile, soprattutto quando sull'aereo ci sono altrettante persone... non penso che nessuno salirebbe su un aereo senza un pilota umano...
io no!

Ma il discorso è un altro, ovvero come dicono gli altri, che l'uomo sarà sempre indispensabile, soprattutto quando sull'aereo ci sono altrettante persone... non penso che nessuno salirebbe su un aereo senza un pilota umano...


io no!

- Sergio
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re: I piloti hanno le ore contate??
Star Trek II, Cap. Kirk: Cosa ho fatto... ho distrutto l'Enterprise.
Spock: Non ti preoccupare, Jim, la Paramount te ne comprerà una nuova.




bellissima....

- Nicolino
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re: I piloti hanno le ore contate??
Sino a quando gli informatici in genere non riusciranno a ricreare tutte le condizioni anomale che si realizzano in un normale volo ed a fornire elementi per poter mettere un computer nelle condizioni di poter prendere una decisione corretta, sino a quando cioè l'uomo riuscirà a conservare la superiorità datagli dalle proprie capacità di discernimento e di decisione, bhè io credo che ci sarà bisogno dei piloti. Non c'è dubbio, la tecnologia per poter far volare da sole macchine c'è già, il problema è rappresentato dal fatto che queste hanno nella "limitata" capacità di prendere decisioni in condizioni non previste....non implementate nei loro softwares. Credo ci sia qualche informatico, mi sa maurizio, che può confermarcelo.. Certo esistono già fuzzy logic ed algoritmi, tipo il filtro di Kalman, in grado di autoapprendere dalle situazioni mediante "addestramento" ma quanti sono disposti ad affidare 500-600 persone ad un algoritmo che deve ancora "apprendere" l'anomalia che sta per verificarsi......ogni volo, ogni anomalia è diversa da quella precedente in tanti e tali di quegli aspetti che io preferirei sbagliasse un pilota e non un algoritmo...sino ad allora servirà il pilota, dopo bhò....ma forse per allora ce ne staremo tutti sdraiati al sole delle maldive mentre ci saranno tante macchine che lavoreranno al posto nostro, in tutti i campi (sai che pizza..). 

Ultima modifica di Nicolino il 23 novembre 2005, 10:22, modificato 1 volta in totale.
Nicolino
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re: I piloti hanno le ore contate??
Quoto pienamente con quanto dite..anche se non nascondo la mia "preocupazione",se così si può chiamare..proprio l'altro giorno un mio docente ci faceva un piccolo resoconto del suo lavoro in collaborazione con non so chi sui microprocessori a tessuto nervoso biologico,o una cosa simile..è sbalorditivo,secondo quanto ho sentito,quello che si riuscirebbe a realizzare se riuscissimo a sviluppare in modo sufficiente certe tecnologie..
non voglio dire che l'anno prossimo a pilotare gli aerei ci saranno due microprocessori invece di due piloti,ma neanche escluderei così a priori che in un futuro non possa realmente accadere..
non voglio dire che l'anno prossimo a pilotare gli aerei ci saranno due microprocessori invece di due piloti,ma neanche escluderei così a priori che in un futuro non possa realmente accadere..
- Sergio
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re: I piloti hanno le ore contate??
...che possa accadere in un futuro, non lo escludo manco io... ma spero francamente di essere già morto...



In effetti le cose stanno più o meno come dice Nicolino... una macchina è superiore ad un uomo nelle circostanze che la sua programmazione contempla, è inferiore nelle altre, ciocché rende ancora l'uomo necessario nelle situazioni dove le casistiche sono ancora troppo estese e imprevedibili. Ad esempio, tutti noi, quando ci rechiamo in alcune città del mondo, non ci facciamo troppi problemi a prendere una metropolitana senza conducente, ma un aereo è "ancora" una questione differente 
Da pochissimo tempo a questa parte ci sono computer in grado di battere un uomo (ovviamente si intende il più abile) a scacchi, e a mio parere la cosa singolare è che si sia dovuto attendere fino ad ora, in un gioco che comunque è un'insieme molto limitato di regole e combinazioni di mosse possibili, e infatti è un campo in cui la macchina ha una profondità di analisi tattica "di forza bruta" necessariamente molto superiore a quella umana come completezza, infallibilità e profondità, laddove invece l'uomo ha dalla sua aspetti come strategia e senso posizionale, ovvero la valutazione di quanto un pezzo si rivelerà utile in una certa casella non fra due o cinque mosse, ma magari fra venti, una valutazione "a priori" che richiede altri elementi oltre al puro calcolo delle varianti.
Ovviamente l'informatica (e l'elettronica in generale) progredisce, e il futuro sono i sistemi di "intelligenza artificiale", ossia in grado di "imparare", e magari prendere decisioni in circostanze nuove e non previste... in fondo il cervello umano è composto da un certo numero di neuroni e sinapsi, e se teoricamente riproduciamo un meccanismo con la stessa complessità e velocità, beh... oddio, c'è chi ci crede e chi no, per fortuna si è ancora padroni di questo
Io sono un informatico, e una prospettiva del genere mi terrorizza
Questi sono i momenti in cui spero che l'uomo non abbia un'anima, perché se ce l'ha, sarebbe questa la differenza tra un uomo e una macchina come quella... e non sarebbe una cosa buona, secondo me
Comunque, utopìe (per il momento) a parte, il discorso comprende anche il fattore "affidabilità", e di questo ne abbiamo parlato a lungo in relazione al confronto tra meccanismi di controllo meccanici ed elettronici (vedi "aerei a manovella" contro "flipperoni vari").

Da pochissimo tempo a questa parte ci sono computer in grado di battere un uomo (ovviamente si intende il più abile) a scacchi, e a mio parere la cosa singolare è che si sia dovuto attendere fino ad ora, in un gioco che comunque è un'insieme molto limitato di regole e combinazioni di mosse possibili, e infatti è un campo in cui la macchina ha una profondità di analisi tattica "di forza bruta" necessariamente molto superiore a quella umana come completezza, infallibilità e profondità, laddove invece l'uomo ha dalla sua aspetti come strategia e senso posizionale, ovvero la valutazione di quanto un pezzo si rivelerà utile in una certa casella non fra due o cinque mosse, ma magari fra venti, una valutazione "a priori" che richiede altri elementi oltre al puro calcolo delle varianti.
Ovviamente l'informatica (e l'elettronica in generale) progredisce, e il futuro sono i sistemi di "intelligenza artificiale", ossia in grado di "imparare", e magari prendere decisioni in circostanze nuove e non previste... in fondo il cervello umano è composto da un certo numero di neuroni e sinapsi, e se teoricamente riproduciamo un meccanismo con la stessa complessità e velocità, beh... oddio, c'è chi ci crede e chi no, per fortuna si è ancora padroni di questo


Questi sono i momenti in cui spero che l'uomo non abbia un'anima, perché se ce l'ha, sarebbe questa la differenza tra un uomo e una macchina come quella... e non sarebbe una cosa buona, secondo me

Comunque, utopìe (per il momento) a parte, il discorso comprende anche il fattore "affidabilità", e di questo ne abbiamo parlato a lungo in relazione al confronto tra meccanismi di controllo meccanici ed elettronici (vedi "aerei a manovella" contro "flipperoni vari").
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