Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
OK, però non sempre chi cerca di cambiare le regole del gioco sbaglia.
La strategia multibrabd è una delle cose più complesse che esista, ma se sei bravo funziona.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Oddio.. io mi domanderei perchè gli esempi che ci sono stati sono sempre stati fallimentari... tra l'altro la stessa Alitalia ci provo con la Team...Paolo_61 ha scritto:OK, però non sempre chi cerca di cambiare le regole del gioco sbaglia.
- Paolo_61
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
In gran parte perché, se pensi proprio a Team, non c'era una strategia chiara. Non so se con Airone abbiano un'idea chiara di cosa vuole dire andare a mangiare nel piatto delle low-cost (senza esserlo), ma quanto meno hanno il beneficio del dubbio.
Il punto, se ho capito bene quello che hanno detto, non è fare una low cost, ma fare concorrenza alle low cost sul loro terreno preferito, che è quello dei piccoli aeroporti.
Il punto, se ho capito bene quello che hanno detto, non è fare una low cost, ma fare concorrenza alle low cost sul loro terreno preferito, che è quello dei piccoli aeroporti.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Quello quanto ne vuoi, visti i loro comunicati!Paolo_61 ha scritto:...ma quanto meno hanno il beneficio del dubbio.

Concorrenza come, scusa? Con i prezzi?Paolo_61 ha scritto:Il punto, se ho capito bene quello che hanno detto, non è fare una low cost, ma fare concorrenza alle low cost sul loro terreno preferito, che è quello dei piccoli aeroporti.
- Paolo_61
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Evidentemente no, lì perdi comunque. Però, come dimostrano anche quelli che scrivono su questo forum (campione non significativo, ma pur sempre campione) c'è tanta gente che non ama le low cost, che magari le prende perché, per dire, a Brindisi trovi solo quello, ma che sono pronti a pagare di più per avere un servizio degno di questo nome. Se vuoi il mio dubbio è più sul tipo di flotta che ha a disposizione in questo momento AZ. Per quel genere di traffico magari sarebbero più adatti aerei più piccoli.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Mah, non so. Chi non ama le lowcost non le prende comunque, pero' cio' non esclude che queste ultime hanno una consolidata fetta di mercato che aumenta di anno in anno.Paolo_61 ha scritto:Evidentemente no, lì perdi comunque. Però, come dimostrano anche quelli che scrivono su questo forum (campione non significativo, ma pur sempre campione) c'è tanta gente che non ama le low cost, che magari le prende perché, per dire, a Brindisi trovi solo quello, ma che sono pronti a pagare di più per avere un servizio degno di questo nome. Se vuoi il mio dubbio è più sul tipo di flotta che ha a disposizione in questo momento AZ. Per quel genere di traffico magari sarebbero più adatti aerei più piccoli.
I miei dubbi sono altri... hanno lasciato scoperto quasi il 30% degli slot a disposizione, congelati da Tajani non mi ricordo fino a quando, ma nel 2010 comunque. Ora mi dicono che vogliono fare concorrenza alle lowcost negli aeroporti minori dove non vanno ("estendere la copertura" sono le testuali parole) e recuperare leisure e business da MXP. Quando si riapriranno gli slot nazionali, con quali macchine estenderanno la copertura, copriranno gli slot (senno' la concorrenza se li magna) e recupereranno clientela a MXP?
Se non sbaglio hanno dimensionato la flotta all'osso per essere presenti su Roma (dove tral'altro perdono quota di mercato dai dati pubblicati da ADR) e le basi periferiche TRN,CTA,VCE,NAP e dicono che la stessa non subirà modifiche.
Bohh.... a me c'è qualcosa che non torna. A meno che non ci stiano mettendo mano i francesi, ma se cosi' fosse, pure quelli che macchine ci mettono? Hanno già il loro network...
- Paolo_61
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Beh, da quello che si legge i cugini potrebbero trovarsi con qualche macchina ferma al prato quest'inverno, visti i chiari di luna del settore. La cosa che mi lascia più perplesso dei comunicati è l'accenno a MXP. Si sono accorti solo oggi che MIL origina una marea di traffico e che LIN è a tappo? E poi la concorrenza a MXP offre tutto, dal low cost alla qualità percepita più alta (LHI, ad esempio). Dopo aver abbandonato i clienti, come li riprendi?
Sarebbe interessante capire se magari tutti il discorso MXP è legato a un rilancio del L/R, anche se bisogna capire se fra phase out dei 767 e phase in dei 330 il saldo dei posti e delle rotte offerte diventa positivo in maniera significativa.
Per altro la filosofia pont to point nel l/r è sposata in primis da Boeing (in termini di sviluppo prodotto), e quelli forse di trasporto aereo qualcosina la capiscono.
Sarebbe interessante capire se magari tutti il discorso MXP è legato a un rilancio del L/R, anche se bisogna capire se fra phase out dei 767 e phase in dei 330 il saldo dei posti e delle rotte offerte diventa positivo in maniera significativa.
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- Valerio Ricciardi
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Mi pare razionale, solo che proprio la qualità del servizio agli occhi del grande pubblico è uno degli asset più fallimentari degli ultimi anni di Alitalia. Il campione di quanti postano su un forum di aviazione, converrai che è un campione già selezionato e filtrato da un intreresse specifico, quindi proprio alterato da un punto di vista statistico, a prescindere dalla sua consistenza; è verissimo che tanta gente non ama le low cost, ma non immagineresti quante volte in aeroporto chiacchierando con persone del mio o di altri voli che attendevano la chiamata per l'imbarco vicino al gate mi son sentito dire "per essere trattato come mi tratta Alitalia da passeggero, a 'sto punto mi prendo il primo Ryan che passa che almeno pago poco e chissenefrega, poco mi danno poco pago".Paolo_61 ha scritto:Evidentemente no, lì perdi comunque. Però, come dimostrano anche quelli che scrivono su questo forum (campione non significativo, ma pur sempre campione) c'è tanta gente che non ama le low cost, che magari le prende perché, per dire, a Brindisi trovi solo quello, ma che sono pronti a pagare di più per avere un servizio degno di questo nome. Se vuoi il mio dubbio è più sul tipo di flotta che ha a disposizione in questo momento AZ. Per quel genere di traffico magari sarebbero più adatti aerei più piccoli.
Al di là dei proclami entusiasti (alcuni dei quali, per carità, anche facendoci la tara saranno connessi a un miglioramento da questo punto di vista) l'aspetto che più allontana gli utenti comuni da AZ è, a sentir quello che personalmente mi son sentito dire,
a) la scarsa puntualità
b) una marcata percezione di organizzazione approssimativa
c) la freddezza del personale di bordo.
Per ambo gli aspetti, è da rilevare naturalmente come un utente insoddisfatto è noto propali molto di più le sue negative impressioni di uno ragionevolmente soddisfatto. E che si tratta di valutazioni soggettive, almeno per il punto b) e c); a me, onestamente ad esempio nessun AV Alitalia ha mai ringhiato, anzi.
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
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- Paolo_61
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
La storia della qualità del servizio a bordo di AZ è purtroppo vecchia e ben nota. Se questi vogliono fare sul serio mi aspetto degli investimenti sostanziali per cambiare quest'immagine, che appunto è stratificata nel tempo (quanti anni è che conosci l'acronimo di Alitalia?)
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Appunto Paolo, gli annunci che ho letto ieri sera, mi hanno lasciato perplesso. Dopo 8 mesi ti accorgi che a MXP c'è traffico? Colaninno ha dichiarato due mesi fa che se andassero a MXP gli aerei viaggerebbero vuoti.Paolo_61 ha scritto:Beh, da quello che si legge i cugini potrebbero trovarsi con qualche macchina ferma al prato quest'inverno, visti i chiari di luna del settore. La cosa che mi lascia più perplesso dei comunicati è l'accenno a MXP. Si sono accorti solo oggi che MIL origina una marea di traffico e che LIN è a tappo? E poi la concorrenza a MXP offre tutto, dal low cost alla qualità percepita più alta (LHI, ad esempio). Dopo aver abbandonato i clienti, come li riprendi?
Sarebbe interessante capire se magari tutti il discorso MXP è legato a un rilancio del L/R, anche se bisogna capire se fra phase out dei 767 e phase in dei 330 il saldo dei posti e delle rotte offerte diventa positivo in maniera significativa. Per altro la filosofia pont to point nel l/r è sposata in primis da Boeing (in termini di sviluppo prodotto), e quelli forse di trasporto aereo qualcosina la capiscono.
Il lungo raggio è oramai all'osso (12 destinazioni) con una riduzione ulteriore per quanto riguarda la winter. Le macchine rimangono quelle, una entra e una va via e molti dei ritardi di questa estate sono stati provocati proprio dalla mancanza di queste ultime. Gli equipaggi sono all'osso tant'è che, per far fronte a questa carenza, l'azienda fa ricorso agli avvicendamenti già estesi, per quanto riguarda l'FTL, in programmazione.
Ultima modifica di air.surfer il 24 settembre 2009, 13:01, modificato 1 volta in totale.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Certo che li fanno. Frusta e carota.. (la carota non in bocca)Paolo_61 ha scritto:La storia della qualità del servizio a bordo di AZ è purtroppo vecchia e ben nota. Se questi vogliono fare sul serio mi aspetto degli investimenti sostanziali per cambiare quest'immagine, che appunto è stratificata nel tempo (quanti anni è che conosci l'acronimo di Alitalia?)

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Idem.Valerio Ricciardi ha scritto:a me, onestamente ad esempio nessun AV Alitalia ha mai ringhiato, anzi.


Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
A me non quadra molto l'intenzione di riprendersi gli aeroporti minori.
Faccio l'esempio di Bari e Brindisi, dove CAI ha prima tagliato a mani basse voli e destinazioni lasciando pista libera alle low-cost (tanto che Ryan ci basa ben 2 aerei a BRI e 1 a BDS) ed ora vogliono ritornarci? Nel frattempo FR e U2 si saranno accalappiati i passeggeri e credono di poterli riprendere?
Infine, a chi dice che c'è parecchia gente a cui non piacciono le low-cost, vorrei far presente che proprio le low-cost (non tutte, ovvio) anche in tempo di crisi sono riuscite ad aumentare il numero dei passeggeri e ad espandere il proprio network. Non si può dire la stessa cosa per le grandi major. Poi, che i "puristi" dell'aviazione odino le low-cost, beh, questo è un altro discorso...
Faccio l'esempio di Bari e Brindisi, dove CAI ha prima tagliato a mani basse voli e destinazioni lasciando pista libera alle low-cost (tanto che Ryan ci basa ben 2 aerei a BRI e 1 a BDS) ed ora vogliono ritornarci? Nel frattempo FR e U2 si saranno accalappiati i passeggeri e credono di poterli riprendere?
Infine, a chi dice che c'è parecchia gente a cui non piacciono le low-cost, vorrei far presente che proprio le low-cost (non tutte, ovvio) anche in tempo di crisi sono riuscite ad aumentare il numero dei passeggeri e ad espandere il proprio network. Non si può dire la stessa cosa per le grandi major. Poi, che i "puristi" dell'aviazione odino le low-cost, beh, questo è un altro discorso...
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
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Ultima modifica di maksim il 27 novembre 2009, 0:28, modificato 1 volta in totale.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Nel 2010 Alitalia nella partnership Air France/Klm - Delta
Lo ha detto l'a.d. del gruppo franco-olandese, Pierre-Henri Gourgeon
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Alitalia entrerà nella partnership tra Air France-Klm e Delta sulle rotte transatlantiche dall'estate del 2010. Lo ha detto l'a.d. del gruppo franco-olandese, Pierre-Henri Gourgeon in un'intervista a Les Echos. "La partnership con Delta si rafforzerà con l'integrazione di Alitalia nella joint venture a partire dalla prossima estate", ha detto Gourgeon, che non ha voluto fare commenti invece in merito alle "voci di mercato" di un interesse per Jal assieme a Delta. L'Ad prevede che Air France-Klm ritrovi "un punto di equilibrio" dei conti dalla prossima primavera, escluso l'impatto delle coperture sul carburante che avranno ancora un impatto negativo l'anno prossimo, ma non ha voluto anticipare date sul ritorno all'utile.
Lo ha detto l'a.d. del gruppo franco-olandese, Pierre-Henri Gourgeon
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Alitalia entrerà nella partnership tra Air France-Klm e Delta sulle rotte transatlantiche dall'estate del 2010. Lo ha detto l'a.d. del gruppo franco-olandese, Pierre-Henri Gourgeon in un'intervista a Les Echos. "La partnership con Delta si rafforzerà con l'integrazione di Alitalia nella joint venture a partire dalla prossima estate", ha detto Gourgeon, che non ha voluto fare commenti invece in merito alle "voci di mercato" di un interesse per Jal assieme a Delta. L'Ad prevede che Air France-Klm ritrovi "un punto di equilibrio" dei conti dalla prossima primavera, escluso l'impatto delle coperture sul carburante che avranno ancora un impatto negativo l'anno prossimo, ma non ha voluto anticipare date sul ritorno all'utile.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
marco1970 ha scritto:Nel 2010 Alitalia nella partnership Air France/Klm - Delta
Lo ha detto l'a.d. del gruppo franco-olandese, Pierre-Henri Gourgeon
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Alitalia entrerà nella partnership tra Air France-Klm e Delta sulle rotte transatlantiche dall'estate del 2010. Lo ha detto l'a.d. del gruppo franco-olandese, Pierre-Henri Gourgeon in un'intervista a Les Echos.
Me lo ha detto oggi un collega, peccato che si parli di codeshare ma non si dice chi lo farà.
Si accettano scommesse.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
capisco il tuo punto di vista, ma da quello degli azionisti la cosa che conta è il revenue share.air.surfer ha scritto:marco1970 ha scritto:Nel 2010 Alitalia nella partnership Air France/Klm - Delta
Lo ha detto l'a.d. del gruppo franco-olandese, Pierre-Henri Gourgeon
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Alitalia entrerà nella partnership tra Air France-Klm e Delta sulle rotte transatlantiche dall'estate del 2010. Lo ha detto l'a.d. del gruppo franco-olandese, Pierre-Henri Gourgeon in un'intervista a Les Echos.
Me lo ha detto oggi un collega, peccato che si parli di codeshare ma non si dice chi lo farà.
Si accettano scommesse.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Tutto quello che vuoi, Paolo. Ma non dimentichiamoci che qualcuno ha spacciato la cosa come rilancio della compagnia di bandiera. Tant'è che fanno le audizioni al governo...Paolo_61 ha scritto: capisco il tuo punto di vista, ma da quello degli azionisti la cosa che conta è il revenue share.
A proposito... Devo andare a Dubai e devo per forza passare da Parigi o Amsterdam...
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Non era la commissione industria della camera? (che non avendo nulla di meglio da fare, qualche giorno finirà pure per avere un'audizione con meair.surfer ha scritto:Tutto quello che vuoi, Paolo. Ma non dimentichiamoci che qualcuno ha spacciato la cosa come rilancio della compagnia di bandiera. Tant'è che fanno le audizioni al governo...Paolo_61 ha scritto: capisco il tuo punto di vista, ma da quello degli azionisti la cosa che conta è il revenue share.



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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
ma non hai di meglio da fare?air.surfer ha scritto: Sono 1412 parole ma non c'è un numero!

SCHERZO!
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
prendi Emirates da FCOair.surfer ha scritto: A proposito... Devo andare a Dubai e devo per forza passare da Parigi o Amsterdam...

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
No. Era la Commissione Trasporti alla Camera.Paolo_61 ha scritto: Non era la commissione industria della camera? (che non avendo nulla di meglio da fare, qualche giorno finirà pure per avere un'audizione con me![]()
![]()
)
Pero' sei bravo a cambiare discorso, eh?
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Per forza. TI pare che passo da Parigi per poi tornare indietro?i_disa ha scritto:prendi Emirates da FCOair.surfer ha scritto: A proposito... Devo andare a Dubai e devo per forza passare da Parigi o Amsterdam...
A proposito.. saro' solo io a pensarla cosi'?
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Putroppo no.i_disa ha scritto:ma non hai di meglio da fare?air.surfer ha scritto: Sono 1412 parole ma non c'è un numero!![]()
SCHERZO!

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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
per andare a DXB o verso l oceania noair.surfer ha scritto:Per forza. TI pare che passo da Parigi per poi tornare indietro?i_disa ha scritto:prendi Emirates da FCOair.surfer ha scritto: A proposito... Devo andare a Dubai e devo per forza passare da Parigi o Amsterdam...
A proposito.. saro' solo io a pensarla cosi'?
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
come ti capisco, anche se ultimamente sono impeganto con un possibile lavoroair.surfer ha scritto:Putroppo no.i_disa ha scritto:ma non hai di meglio da fare?air.surfer ha scritto: Sono 1412 parole ma non c'è un numero!![]()
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Altre agenzie sull'incontro di ieri:
http://www.dedalonews.it/it/index.php/0 ... l-mercato/
E una notizia appena pubblicata sul portale:
http://www.md80.it/2009/09/24/anche-ali ... ir-france/
Paolo
http://www.dedalonews.it/it/index.php/0 ... l-mercato/
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http://www.md80.it/2009/09/24/anche-ali ... ir-france/
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"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)


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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Qualche volta riesco anche a farmi pagare per farloair.surfer ha scritto:No. Era la Commissione Trasporti alla Camera.Paolo_61 ha scritto: Non era la commissione industria della camera? (che non avendo nulla di meglio da fare, qualche giorno finirà pure per avere un'audizione con me![]()
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)
Pero' sei bravo a cambiare discorso, eh?


Tornando IT, visto che le macchine sul L/R sono quelle che sono e in giro per il mondo si sente parlare solo di tagli dell'offerta, ben vengano un po' di soldi che aiuteranno a finanziare il medio / corto.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Non guardarla cosi'. Analizza lo scenario possibile...maksim ha scritto: Su questo, dunque, dovrebbe puntare AZ (opinione mia personale): sul medio e, SOPRATTUTTO, sul lungo raggio.
Che lasci stare le low cost. Mi sa che è una battaglia già persa in partenza...
Le società di lowcost guadagnano principalmente con le sovvenzioni ricevute dagli aeroporti, tant'è che furbescamente Colaninno ha fatto un accenno proprio su questo.
Un domani che ariverà CAI, cosa pensi che faranno i gestori?
Guarda se fila il discorso:
"Cara Lowcost, è arrivata CAI e il governo mi dice che devo fare questa cosa... tu che proponi?!"
A quel punto bisogna vedere che farà la lowcost.. se ne andrà o andra' al ribasso?
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Eh, ma allora la cosa intelligente sarebbe mettere tutto il LR a terra per andarci solo con il Codeshare.Paolo_61 ha scritto: Qualche volta riesco anche a farmi pagare per farlo![]()
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Tornando IT, visto che le macchine sul L/R sono quelle che sono e in giro per il mondo si sente parlare solo di tagli dell'offerta, ben vengano un po' di soldi che aiuteranno a finanziare il medio / corto.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Una interessantissima riflessione sull'attuale situazione di Alitalia-CAI :
http://www.dedalonews.it/it/index.php/0 ... nia-aerea/
Paolo
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Colanninno nel dichiararsi soddisfatto del lavoro svolto in un periodi difficile di crisi ha aggiunto: «Se voi politici non avete fiducia negli imprenditori come facciamo a guardare al futuro?».JT8D ha scritto:Altre agenzie sull'incontro di ieri:
MA se va tutto bene, che senso ha questa frase?
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Bisognerebbe sapere il contesto dell'affermazione. Detta così, sembra priva di ogni senso (un imprenditore deve essere tale indipendentemente dai politici), ma magari è una risposta a una affermazione.air.surfer ha scritto:Colanninno nel dichiararsi soddisfatto del lavoro svolto in un periodi difficile di crisi ha aggiunto: «Se voi politici non avete fiducia negli imprenditori come facciamo a guardare al futuro?».JT8D ha scritto:Altre agenzie sull'incontro di ieri:
MA se va tutto bene, che senso ha questa frase?
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Diciamo che, in questo caso, senza i politici gli imprenditori non avrebbero potuto essere "tali".Paolo_61 ha scritto: Bisognerebbe sapere il contesto dell'affermazione. Detta così, sembra priva di ogni senso (un imprenditore deve essere tale indipendentemente dai politici), ma magari è una risposta a una affermazione.
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Re: Alitalia - Compagnia Aerea Italiana
Alitalia, Fiumicino e l’Italia misteriosa
da l'inviato speciale
Scritto il 25 settembre 2009
Le strane incongruenze di una vicenda sempre più nebulosa. La ex Compagnia
di bandiera continua ad essere un rebus inestricabile. I ‘capi’ della
cordata di “eroi” che ha rilevato a prezzi stracciati Alitalia da
settimane rassicurano tutti. Ha detto mercoledì scorso il presidente
Roberto Colaninno: “Alitalia è stata stabilizzata, lascia il reparto
rianimazione, ora è nel reparto risanamento. Abbiamo certificato, noi
azionisti, che le cose fatte sono esattamente quelle di cui c’era
bisogno”.
Le capacità gestionali del vertice di Cai debbono essere straordinarie, se
è vero che solo una settimana fa Giovanni Bisignani, direttore generale
della Iata, aveva dichiarato che per il trasporto aereo il 2009 andrà
peggio del previsto. Alla fine dell’anno, il comparto mostrerà perdite per
11 miliardi di dollari, con un saldo passivo di 2 miliardi in più rispetto
alle previsioni.
Per Bisignani ci si trova in “una crisi peggiore di quella seguita all’11
settembre. Le perdite per l’industria nel 2001-2002 furono pari a 24.3
miliardi di dollari. Ma questo non è uno shock di breve termini. Per
recuperare il 15 per cento di perdita di fatturato, ci vorranno, infatti,
degli anni”.
Così, forse unica al mondo, Alitalia-Cai è in buona salute, almeno secondo
i suoi amministratori. Il potente socio franco-belga di Alitalia, L’Air
France - Klm, una delle più grandi compagnie aeree del mondo, non però ha
la stessa fortuna. La direzione della Compagnia ha annunciato che ridurrà
le proprie capacità del 2 per cento durante l’inverno (a partire da oggi),
rispetto all’anno scorso, “a causa di un contesto economico che rimane
molto scadente”.
Altro mistero è quello legato alla situazione del personale. I sindacati
da mesi minacciano e strepitano per il non rispetto degli accordi di
Palazzo Chigi, alcuni scioperi sono stati bloccati dal ministro dei
Trasporti con giustificazioni a dir poco ‘bislacche’, il personale si
lamenta per le condizioni di lavoro eppure sempre mercoledì scorso
Colaninno ha incontrato in un hangar di Fiumicino duemila dipendenti
‘disciplinati’ ed ‘attenti’ ai quali ha fatto sapere che: “Mi sono
svegliato di buon umore pensando che sarei venuto a parlarvi, ho una
sensazione di grande fiducia”.
Subito dopo l’assemblea coi dipendenti, il rappresentante della ‘finananza
creativa’ è andato ad un incontro con la Commissione Trasporti ed ha
sentenziato: “Una vocina mi dice che ho fatto bene” e rivolgendosi agli
scettici ha domandato: “Perché questa operazione è stata sempre
accompagnata dal sospetto di una truffa?” e senza tentennamenti, si è
risposto da solo che si è aperta la “fase due”.
Per Colaninno e Sabelli l’obiettivo “salvataggio” è stato raggiunto ed ora
si tratta di mettere a punto l’azione commerciale. Anche qui risulta
difficile comprendere il senso delle parole dei due manager. Nessuno
metteva in dubbio che Alitalia - Cai si sarebbe salvata, anche perchè
poche aziende hanno goduto di tante ‘agevolazioni’ quanto quelle riservate
alla ‘ex cordata patriottica’. Prime tra tutte il poter comperare pagando
quasi nulla, far pagare i debiti ai cittadini e giovarsi della sospensione
delle norme antitruist a garanzia della concorrenza?
Ma qual’è la ‘nuova strategia’ di Cai. Dimenticato il mitico ‘Piano
Fenice’, rimasto per molti un documento invisibile, adesso Alitalia
punterebbe a crescere nella fascia economy e a rubare passeggeri alle
low-cost anche nei piccoli aeroporti.
La Compagnia di bandiera, quella che non fu ceduta agli ’stranieri’ di Air
France Klm per difendere il tricolore nazionale, adesso vuole lavorare tra
Gioia Tauro e Belluno, Frosinone e ed Asti, Taranto e Reggio Emilia?
Forse, di certo c’è quello che ha detto Sabelli: “Conti alla mano, un
aumento di capitale non ci serve. Non ci sarà. Non ne abbiamo bisogno,
abbiamo tutta la provvista finanziaria per il 2009 e per affrontare uno
scenario anche difficile nel 2010″ . Grazie a questa solidità la Compagnia
difenderà gli spazi di mercato nella fascia alta e punterà con “un nuovo
prodotto” a conquistare aree della fascia bassa.
Per colpire i fortissimi avversari di Ryan Air, Virgin, EasyJet ed altri
si traformerà AirOne in low cost. Un tempo, nel gennaio scorso, quando fu
completata l’operazione ‘cessione di Alitalia’ si parlava di fusione con
la Compagnia allora di Toto, di prodotto di qualità, di competizione per
la difesa degli scali italiani al fine di ‘proteggere’ il flusso turistico
verso il nostro Paese. Adesso tutto è dimenticato e gli italiani si sono
sobbarcati tre miliardi di debiti e diecimila cassintegrati per poter
volare su una low cost ‘nazionale’.
Ma i ‘misteri’ non si fermano a qui. Secondo fonti francesi Alitalia dalla
prossima estate sarà parte della gestione delle rotte atlantiche di Air
France - Klm e Delta.
In pratica significa che in cambio di una percentuale sui biglietti i
passeggeri italiani saranno imbarcati, portati a Parigi e di là messi su
aerei delle altre Compagnie e fatti girare per il mondo. In pratica il
nuovo ‘hub’ di Alitalia sarà la capitale francese. In barba all’italianità
che portò alla cessione a Cai ed alle interminabili discuscussioni su
Malpensa e Fiumicino.
Per concludere il rompicapo dell’ aeroporto romano. Dopo un’estate di
bagagli smarriti, ritardi, proteste e malcontento dei passeggeri Sabelli
ha annunciato che sarà mantenuto l’handling e cioè i servizi di terra
dello scalo. L’ad di Alitalia Cai ritiene che si tratti di una situazione
con “forti limiti strutturali dentro e fuori”, ma ha spiegato che con
Aeroporti di Roma, “siamo in piena sintonia per progetto di un terminal
unico, il terminal A”.
Alle parole piene di fiducia di Sabelli ha involontariamente risposto un
sostenitore della ‘cordata ex patriottica’, ministro dello sviluppo
economico Claudio Scajola, che ha detto: “L’aeroporto di Roma è uno
scandalo italiano”, aggiungendo: “Quando si arriva all’aeroporto di Roma
si perdono le valigie, o si parte già inquieti. Non c’è confronto con gli
altri Paesi. Oggi l’aeroporto di Roma dà un’accoglienza scadente”.
Una situazione senza logica, con dati in contrasto tra loro, dichiarazioni
incomprensibili, strategie industriali in continuo mutamento. Ormai da più
di un anno Alitalia continua a restare un mistero insolubile.
da l'inviato speciale
Scritto il 25 settembre 2009
Le strane incongruenze di una vicenda sempre più nebulosa. La ex Compagnia
di bandiera continua ad essere un rebus inestricabile. I ‘capi’ della
cordata di “eroi” che ha rilevato a prezzi stracciati Alitalia da
settimane rassicurano tutti. Ha detto mercoledì scorso il presidente
Roberto Colaninno: “Alitalia è stata stabilizzata, lascia il reparto
rianimazione, ora è nel reparto risanamento. Abbiamo certificato, noi
azionisti, che le cose fatte sono esattamente quelle di cui c’era
bisogno”.
Le capacità gestionali del vertice di Cai debbono essere straordinarie, se
è vero che solo una settimana fa Giovanni Bisignani, direttore generale
della Iata, aveva dichiarato che per il trasporto aereo il 2009 andrà
peggio del previsto. Alla fine dell’anno, il comparto mostrerà perdite per
11 miliardi di dollari, con un saldo passivo di 2 miliardi in più rispetto
alle previsioni.
Per Bisignani ci si trova in “una crisi peggiore di quella seguita all’11
settembre. Le perdite per l’industria nel 2001-2002 furono pari a 24.3
miliardi di dollari. Ma questo non è uno shock di breve termini. Per
recuperare il 15 per cento di perdita di fatturato, ci vorranno, infatti,
degli anni”.
Così, forse unica al mondo, Alitalia-Cai è in buona salute, almeno secondo
i suoi amministratori. Il potente socio franco-belga di Alitalia, L’Air
France - Klm, una delle più grandi compagnie aeree del mondo, non però ha
la stessa fortuna. La direzione della Compagnia ha annunciato che ridurrà
le proprie capacità del 2 per cento durante l’inverno (a partire da oggi),
rispetto all’anno scorso, “a causa di un contesto economico che rimane
molto scadente”.
Altro mistero è quello legato alla situazione del personale. I sindacati
da mesi minacciano e strepitano per il non rispetto degli accordi di
Palazzo Chigi, alcuni scioperi sono stati bloccati dal ministro dei
Trasporti con giustificazioni a dir poco ‘bislacche’, il personale si
lamenta per le condizioni di lavoro eppure sempre mercoledì scorso
Colaninno ha incontrato in un hangar di Fiumicino duemila dipendenti
‘disciplinati’ ed ‘attenti’ ai quali ha fatto sapere che: “Mi sono
svegliato di buon umore pensando che sarei venuto a parlarvi, ho una
sensazione di grande fiducia”.
Subito dopo l’assemblea coi dipendenti, il rappresentante della ‘finananza
creativa’ è andato ad un incontro con la Commissione Trasporti ed ha
sentenziato: “Una vocina mi dice che ho fatto bene” e rivolgendosi agli
scettici ha domandato: “Perché questa operazione è stata sempre
accompagnata dal sospetto di una truffa?” e senza tentennamenti, si è
risposto da solo che si è aperta la “fase due”.
Per Colaninno e Sabelli l’obiettivo “salvataggio” è stato raggiunto ed ora
si tratta di mettere a punto l’azione commerciale. Anche qui risulta
difficile comprendere il senso delle parole dei due manager. Nessuno
metteva in dubbio che Alitalia - Cai si sarebbe salvata, anche perchè
poche aziende hanno goduto di tante ‘agevolazioni’ quanto quelle riservate
alla ‘ex cordata patriottica’. Prime tra tutte il poter comperare pagando
quasi nulla, far pagare i debiti ai cittadini e giovarsi della sospensione
delle norme antitruist a garanzia della concorrenza?
Ma qual’è la ‘nuova strategia’ di Cai. Dimenticato il mitico ‘Piano
Fenice’, rimasto per molti un documento invisibile, adesso Alitalia
punterebbe a crescere nella fascia economy e a rubare passeggeri alle
low-cost anche nei piccoli aeroporti.
La Compagnia di bandiera, quella che non fu ceduta agli ’stranieri’ di Air
France Klm per difendere il tricolore nazionale, adesso vuole lavorare tra
Gioia Tauro e Belluno, Frosinone e ed Asti, Taranto e Reggio Emilia?
Forse, di certo c’è quello che ha detto Sabelli: “Conti alla mano, un
aumento di capitale non ci serve. Non ci sarà. Non ne abbiamo bisogno,
abbiamo tutta la provvista finanziaria per il 2009 e per affrontare uno
scenario anche difficile nel 2010″ . Grazie a questa solidità la Compagnia
difenderà gli spazi di mercato nella fascia alta e punterà con “un nuovo
prodotto” a conquistare aree della fascia bassa.
Per colpire i fortissimi avversari di Ryan Air, Virgin, EasyJet ed altri
si traformerà AirOne in low cost. Un tempo, nel gennaio scorso, quando fu
completata l’operazione ‘cessione di Alitalia’ si parlava di fusione con
la Compagnia allora di Toto, di prodotto di qualità, di competizione per
la difesa degli scali italiani al fine di ‘proteggere’ il flusso turistico
verso il nostro Paese. Adesso tutto è dimenticato e gli italiani si sono
sobbarcati tre miliardi di debiti e diecimila cassintegrati per poter
volare su una low cost ‘nazionale’.
Ma i ‘misteri’ non si fermano a qui. Secondo fonti francesi Alitalia dalla
prossima estate sarà parte della gestione delle rotte atlantiche di Air
France - Klm e Delta.
In pratica significa che in cambio di una percentuale sui biglietti i
passeggeri italiani saranno imbarcati, portati a Parigi e di là messi su
aerei delle altre Compagnie e fatti girare per il mondo. In pratica il
nuovo ‘hub’ di Alitalia sarà la capitale francese. In barba all’italianità
che portò alla cessione a Cai ed alle interminabili discuscussioni su
Malpensa e Fiumicino.
Per concludere il rompicapo dell’ aeroporto romano. Dopo un’estate di
bagagli smarriti, ritardi, proteste e malcontento dei passeggeri Sabelli
ha annunciato che sarà mantenuto l’handling e cioè i servizi di terra
dello scalo. L’ad di Alitalia Cai ritiene che si tratti di una situazione
con “forti limiti strutturali dentro e fuori”, ma ha spiegato che con
Aeroporti di Roma, “siamo in piena sintonia per progetto di un terminal
unico, il terminal A”.
Alle parole piene di fiducia di Sabelli ha involontariamente risposto un
sostenitore della ‘cordata ex patriottica’, ministro dello sviluppo
economico Claudio Scajola, che ha detto: “L’aeroporto di Roma è uno
scandalo italiano”, aggiungendo: “Quando si arriva all’aeroporto di Roma
si perdono le valigie, o si parte già inquieti. Non c’è confronto con gli
altri Paesi. Oggi l’aeroporto di Roma dà un’accoglienza scadente”.
Una situazione senza logica, con dati in contrasto tra loro, dichiarazioni
incomprensibili, strategie industriali in continuo mutamento. Ormai da più
di un anno Alitalia continua a restare un mistero insolubile.