Salve,
leggendo questa parte del forum mi sono reso conto di quanta gente ancora viva il volo come un’esperienza traumatica, insomma abbia paura; credo sia sempre di meno, ma guardandomi attorno ogni volta che salgo in un aereo percepisco diversi segnali di nervosismo (uso un eufemismo) fino a veri e propri comportamenti unruling da parte di persone rispettabilissime ed insospettabili che non posso non addebitare all’ansia. Poi tutto passa una volta a terra.
Vabbè, comunque in genere si parla di paura da parte dei passeggeri “comuni”; ma che accade ai passeggeri “qualificati”, personale di compagnia, aeroportuali, tecnici ecc…? Gente che conosce tutti i principi aerodinamici, l’addestramento dei piloti, le procedure di volo e di manutenzione ecc…
Secondo voi è normale uno stato di ansia che definirei “professionale”al verificarsi di situazioni e segnali (meteo, rumori, inconvenienti vari) che gli altri non percepiscono, ma noi si, che ci fanno agitare sulla nostra poltrona mentre gli altri pax ignari dormono beatamente?
Tanto per capire, cosa prova un dentista sulla poltrona di un altro dentista che non ha scelto lui?
Sarei curioso di conoscere le vostre opinioni.
Più si sa...e peggio è?
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- sardinian aviator
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Più si sa...e peggio è?
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
- Paolo_61
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Re: Più si sa...e peggio è?
Posso risponderti che ho conosciuto tanti anni fa una A/V della Ansett che aveva paura delle forti turbolenze, dovute alle termiche sul deserto. Dato che stavamo chiacchierando dopo il decollo da Sydney, lei ci scherzava su, ma poi arrivati sul deserto è diventata bianca come un cencio. Dopo l'atterraggio scherzava ancora sull'errore che aveva fatto scegliendo il mestiere di A/V.
Tutto questo per dire che la paura è totalmente irrazionale, e quindi purtroppo non necessariamente viene scacciata dalla perfetta conoscenza del sistema "aereo".
Eppure l'amore per il volo aveva fatto sì che quella A/V non cambiasse lavoro, nonostante lo stress a cui si sottoponeva durante alcuni voli.
Tutto questo per dire che la paura è totalmente irrazionale, e quindi purtroppo non necessariamente viene scacciata dalla perfetta conoscenza del sistema "aereo".
Eppure l'amore per il volo aveva fatto sì che quella A/V non cambiasse lavoro, nonostante lo stress a cui si sottoponeva durante alcuni voli.
- sardinian aviator
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Re: Più si sa...e peggio è?
Il caso è diverso: lei aveva una paura irrazionale della turbolenza. Io parlo di chi comincia a calcolare fino a che punto l'aereo regge, e ad ogni scossa si chiede quanti G siano e per quanti sia stato progettato l'aereoplano. E intanto suda...Paolo_61 ha scritto:Posso risponderti che ho conosciuto tanti anni fa una A/V della Ansett che aveva paura delle forti turbolenze, dovute alle termiche sul deserto. Dato che stavamo chiacchierando dopo il decollo da Sydney, lei ci scherzava su, ma poi arrivati sul deserto è diventata bianca come un cencio. Dopo l'atterraggio scherzava ancora sull'errore che aveva fatto scegliendo il mestiere di A/V.
Tutto questo per dire che la paura è totalmente irrazionale, e quindi purtroppo non necessariamente viene scacciata dalla perfetta conoscenza del sistema "aereo".
Eppure l'amore per il volo aveva fatto sì che quella A/V non cambiasse lavoro, nonostante lo stress a cui si sottoponeva durante alcuni voli.
Temo che un ingegnere aeronautico soffra molto di più di un pilota, in quel caso.
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- Paolo_61
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Re: Più si sa...e peggio è?
Ok, non avevo colto. Non essendo né uno né l'altro non ti posso aiutare.
- Luke3
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Re: Più si sa...e peggio è?
Non so se si possa fare una considerazione a tal punto. Insomma, un ingegnere aeronautico ha probabilmente assistito ai test statici ed in volo di un aereo, e avrà visto con i suoi occhi quanto ci vuole prima che l'aereo ceda, o che ceda una determinata parte che magari lui stesso ha progettato. Sa e ha visto benissimo che sono condizioni di stress a cui un aereo non si avvicina neanche nelle normali operazioni di volo. Ti dico solo questo: sul CAP 10 ho tirato 3-4G in un looping, e mi parevano tanti. L'aereo è certificato +6/-4. Il CAP 21 è la versione monoposto da competizione e credo sia certificato +12/-12. Qual'è la cosa più impressionante di questi aerei? Sono in legno!! Il 21 ha solo l'ala in composito ma il resto è tutto legno. Il Cessnino su cui volo normalmente regge +4.4/-1.76 . Valori a cui non si va neanche vicino durante un volo normale per quanto movimentato possa esserlo, e un ingegnere aeronautico lo sa benissimo.
Un pilota che prende un aereo di linea si mette nelle mani di altri piloti che neanche forse vedrà, ma credo che conoscendo il rigoroso addestramento alla quale si sottopongono i piloti di linea e avendolo provato sulla propria pelle sarà fiducioso nelle sue capacità. Al contrario ci sono persone nel mondo dell'AG con i quali non mi avvicinerei neanche ad un aeroplano, tantomeno salirci sopra, ma si sanno e si evitano, e per fortuna sono una minoranza. In linea però questo non succede visto che la selezione è rigorosissima.
Quindi credo che l'esempio valga più nel senso in cui l'ha inteso Paolo
Un pilota che prende un aereo di linea si mette nelle mani di altri piloti che neanche forse vedrà, ma credo che conoscendo il rigoroso addestramento alla quale si sottopongono i piloti di linea e avendolo provato sulla propria pelle sarà fiducioso nelle sue capacità. Al contrario ci sono persone nel mondo dell'AG con i quali non mi avvicinerei neanche ad un aeroplano, tantomeno salirci sopra, ma si sanno e si evitano, e per fortuna sono una minoranza. In linea però questo non succede visto che la selezione è rigorosissima.
Quindi credo che l'esempio valga più nel senso in cui l'ha inteso Paolo