volevo raccontarvi un po' come è andata con il mio viaggio di nozze in USA di cui vi dicevo velocemente quando mi sono presentata....
TAPPA 1: LA SCELTA
Era l'1 gennaio 2009. Il mio fidanzato, complice il Capodanno a Parigi, mi ha chiesto di sposarlo. Favoloso. Ma uno dei miei primi pensieri è stato: "WOW bello ma...come faccio con il viaggio? dev'essere per forza un posto lontano..?". Eh già, perchè ho sempre avuto una paura di volare condizionante: ho rinunciato a diversi viaggi in passato, ma ho sempre cercato di affrontare almeno i voli brevi insieme al mio fidanzato, un uomo armato di infinita pazienza che non si stancava mai di rispondere alle mie domande...un viaggio tipo era costellato dalle mie paranoie per esempio: "Ma non ti sembra che stia volando un po' inclinato a destra? a me pare che la coda tiri l'aereo verso il basso...ma siamo a metà? ma metà metà o la metà è già passata? ma se non siamo ancora a metà non dirmelo!"...eccetera eccetera...
Insomma, le premesse non erano delle migliori,ma poi siamo andati in agenzia , dove ho preso in mano un depliant degli Stati Uniti e da lì non mi sono più schiodata. Finché...abbiamo prenotato. Essendo un viaggio regalato da amici e parenti ci siamo potuti permettere la business class per i viaggi intercontinentali. Lì sono iniziati mesi di controllo di tutto quello che trovavo su Internet riguardo al volo, agli aerei, al meteo, a qualsiasi cosa...addirittura il giorno prima del matrimonio avevo più ansia per il viaggio che per altro!! E in quell'occasione, fortunatamente, mi sono imbattuta nel vostro portale...
TAPPA 2: LA PARTENZA
Il mio medico, che mi conosce e sa che ho avuto episodi di attacchi di panico in passato, in cui la claustrofobia era un elemento importante, mi ha dato da prendere delle gocce di Valium un'oretta prima di imbarcarmi, come avevo fatto anche in occasione dei viaggi precedenti (tutti più corti). Ma questa volta ho deciso che non l'avrei preso nei voli brevi, ma solo in quelli dalle 3 ore di durata in su. Rivoluzione!
Viaggiare in business con British Airways ci ha permesso di rilassarci un po' nelle lounge prima di partire (mai successo, ho sempre volato solo con Ryanair prima...). E il primo volo, per Londra, è andato benissimo. Niente gocce, ero troppo felice per quello che stavo facendo

Prima di prendere il B777 per Newark, cibo e relax alla lounge British a Heathrow, gocce, e via!! e il tempo del volo, inspiegabilmente per me, è passato, anche se senza dormire neanche un minuto! tra i passaggi delle gentilissime hostess, tra il capire come funzionava lo schermo personale (e come evitare accuratamente il canale con la rotta tracciata, per non vedere quanto mancava), la poltrona che diventava un letto, i moduli per entrare negli USA...Ammetto che mi sono un pochino aiutata, per esempio portandomi dietro una borsa che in confronto quella di Mary Poppins da cui tirava fuori un salotto intero era vuota...ma metti caso che in volo volessi sentire proprio quel cd, vedere proprio quel film o leggere proprio quel libro...e se magari non l'avevo portato?...vabbè...Un altro aiutino che mi sono concessa è stato quello di spezzettare mentalmente il viaggio in segmenti che mi permettevano di considerarlo più alla mia portata...per esempio mi dicevo: Dai, per le prime 2 ore siamo vicini all'Irlanda, poi passiamo subito sopra l'Islanda, poi siamo in Groenlandia e poi siamo già in vista della terra...
Quando veramente siamo arrivati in vista della terra canadese, mancavano circa 2 ore ma per me era come se fossimo già arrivati...Poi in realtà quando siamo arrivati in vista di Newark abbiamo iniziato a gironzolare sopra l'aeroporto in attesa che ci facessero atterrare per il traffico (prima volta che mi capita, ma è una cosa che in questo viaggio si ripeterà spesso), e io mi sentivo A CASA. Mi sentivo proprio bene, e al controllo immigrazione viaggiavo a un metro da terra sospesa su una nuvola di felicità...di libertà!! Primi 2 voli, superati...
TAPPA 3: NEW YORK - BOSTON (e una settimana senza voli)
Dalla mattina dopo l'arrivo per 5 giorni filati ci siamo esplorati New York in lungo e in largo, rigorosamente a piedi, complice il bel tempo e un'aria frizzantina ma piacevole. Per me, che nella vita di tutti i giorni mi occupo di cinema, è stato un immergermi in luoghi che mi sembrava di avere frequentato da sempre. Ma l'atmosfera, quella è davvero inimmaginabile se per quelle strade non si cammina davvero. Un riassunto di mondo.
Tornati a Newark dove ci aspettava una Pontiac a noleggio, siamo partiti per Boston per assaporare un po' i colori dell'autunno. Siamo arrivati in tarda serata, e il giorno dopo abbiamo visitato diversi luoghi storici della città. IL secondo giorno, nevicata con vento sferzante...siamo rimasti in albergo dove purtroppo mi sono messa su Internet a vedere rotte, orari, aerei..stavo un po' rientrando in un trip sbagliato...complice un po' anche il maltempo...
TAPPA 4: BOSTON - LOS ANGELES
In realtà la mattina seguente il cielo era sereno e anche il vento era calato. Il nostro aereo stavolta era un B757, e avrei dovuto viaggiare in economy, con poco spazio, e un viaggio che comunque per me si prospettava davvero lungo (6 ore). In realtà anche quelle ore sono miracolosamente passate...sempre in compagnia della borsa-zavorra, si intende...

mi ero portata anche una mega-cartina degli USA che ho tenuto tutto il tempo cercando di identificare quello che passava sotto di me..e un sacco di tempo mi è passato così. Poi il comandante (o il primo ufficiale) ci ha parlato tantissimo per tutto il viaggio, dicendo cosa stavamo attraversando, il tempo (pochissime e velocissime turbolenze), ecc. Ho visto piccolissime laggiù le Cascate del Niagara, e I Grandi Laghi che sembrano mari, e pianure infinite, e i primi rilievi, e il Grand Canyon multicolore. Dove mai è possibile vedere simili spettacoli se non da un aereo?...e poi, eccoci vicini alla costa del Pacifico...il Pacifico...io, sul Pacifico...io, a Los Angeles...incredibile... Come sempre sono andata a salutare il comandante, appena atterrata, e l'ho ringraziato. Scesa a LAX, sono stata colpita dalle massicce dosi di botulino che sporgeva dalle bocche delle donne che incrociavo...la più alta concentrazione che avessi mai visto...Ho chiamato subito i miei in Italia, increduli quasi quanto me del fatto che mi trovassi proprio là...!
Continuo il viaggio in un prossimo post così non abuso della vostra pazienza...