Mia recente esperienza di ex pauroso (un poco ansioso)
Moderatore: Staff md80.it
-
- 00500 ft
- Messaggi: 51
- Iscritto il: 25 marzo 2008, 14:47
Mia recente esperienza di ex pauroso (un poco ansioso)
Sono un ex pauroso: ho conosciuto il mondo di md80 dopo aver navigato per i motori di ricerca con la parola chiave "paura di volare".
Diciamo che ora il mio rapporto con gli aerei è un po' conflittuale. Una sorta di amore / odio. Adoro le sensazioni del volo (specialmente il decollo) ma sono sempre un po' nervoso.
Comunque, voglio raccontare un esperienza recentissima, sperando possa incuriosire qualcuno più pauroso di me e possa contribuire ad aiutare a superare questa fobia assurda.
Ieri l'altro 10 Febbraio 2010. Volo Wind jet da Catania a Forlì. Partenza da Catania in perfetto orario alle 17:20. E' la prima volta che decollo con la prua verso nord, di solito da qui si decolla puntando a sud e girando attorno all'Etna ma oggi c'è vento e quindi - regolare - me lo hanno insegnato sul forum.
Poi, preso quota facciamo un bel 180° e puntiamo verso sud per poi girare attorno all'Etna, che però è coperto di nubi, peccato. I piloti di md80 mi hanno insegnato che è normale che un aereo possa fare giri strani, quindi sono tranquillo, va tutto bene. A dire il vero finché non spengono le luci delle cinture di sicurezza ho sempre un po' di apprensione. Poi le spengono e mi leggo la mia rivista preferita. Vado in bagno e chiedo al responsabile di cabina se atterreremo regolari perché so che a Forlì già nevica e mi scoccerebbe arrivare fino a Parma o magari a Verona o chissà dove visto che a Forlì mi aspetta un auto per tornare a casa. Le ultime notizie sono che - "si, si dovrebbe atterrare a Forlì". Ok, bene, vado in bagno e proprio mentre sono in bagno sento che l'aereo comincia la discesa. Bene - penso già alla doccia calda a casa mia.
Sotto di noi le nubi si avvicinano, è ormai buio ma non vedo le luci delle case, quindi è nuvoloso. I motori rallentano ed ora scendiamo più velocemente. Ancora buio sotto di noi. Il Comandante avvisa gli aavv che siamo in corto finale ed io mi sposto sul finestrino, visto che dietro di me c'è una fila libera. I flap si estendono al massimo e sento il carrello. Il cuore adesso mi batte forte perché l'atterraggio mi fa sempre un po' paura. Passiamo la coltre di nubi e già si vedono luci e case poco sotto di noi. A giudicare dal movimento delle ali c'è vento e si vedono i movimenti dell'aereo che corregge per arrivare dritto sulla pista. Non si balla ma si capisce che c'è del bel movimento. Oramai ci siamo, e le correzioni sono sempre più accentuate, ma so che è regolare, che con un bel vento al traverso è normale dover correggere.
Siamo quasi in pista quando si sentono i motori alla massima potenza. Ho già vissuto questa esperienza e so cosa significa. "Go around" - me l'hanno spiegato sul forum. L'aereo sale che sembra leggerissimo ed in un minuto siamo di nuovo in alto, sopra le nubi. I flap rientrano ed i motori si "calmano" un po'. Un po' di apprensione c'è, la gente guarda fuori, quasi ci fosse un cartello che spiega l’accaduto, e c'è un silenzio un poco imbarazzante. Dura attimi? Secondi? Minuti? Non saprei dire. Vorrei che il Comandante dicesse qualcosa però ricordo cosa dicono i piloti di md80: se il Comandante non parla ha altro da fare. Allora penso che magari sta comunicando con la torre di controllo, oppure sta verificando parametri importanti. Comunque - mi dico - sta facendo il suo lavoro, e penso al mio: quando sono molto impegnato non riesco a spiccicare parola. Sono totalmente concentrato e tutte le mie energie sono dedicate al lavoro. Se solo mia moglie mi chiama al cellulare divento una belva.
“E’ il Comandante che parla. Come avete potuto vedere abbiamo abortito l’avvicinamento. Abbiamo riscontrato variazioni di vento importanti a pochi metri dal suolo ed abbiamo deciso di abortire questo atterraggio. Siamo già in posizione per tentare un nuovo atterraggio e quindi tra poco riproviamo sperando che non ci siano più problemi”. Il messaggio è chiaro e inequivocabile. Dalle file dietro una donna grida “Bravo Comandante” e tutti i passeggeri applaudono. Ora mi sento in una botte di ferro. So che non si rischia nulla e che al minimo dubbio il Comandante ha pronto il piano B. Tutto quello che mi hanno insegnato su md80 coincide con l’esperienza dal vivo ed è proprio il caso di “godersi” questo atterraggio difficile.
Scendiamo di nuovo. Il primo ufficiale (parla solo Inglese e lo riconosco) annuncia di nuovo il corto. Case, luci, flap, carrello. Di nuovo correzioni abbastanza accentuate. Il vento deve proprio rompere la fuori. Orami siamo quasi in pista e m’accorgo che stavolta l’avvicinamento è più deciso, si scende veloci. Non mi preoccupo perché so che in caso di vento il Comandante può decidere di fare un atterraggio più “pesante”, proprio per far incidere meno il vento. Infatti tocca bello forte e facciamo un bel sobbalzo per poi toccare ancora. Il cuore pompa al massimo come i motori che adesso però invertono la spinta mentre l’aereo frena bello forte. I motori decelerano e questo è il segnale che tutto è finito. Di nuovo un lungo, disteso applauso.
Si esce, e noto che il vento ha delle belle variazioni e spesso è in “coda” rispetto alla nostra direzione di atterraggio. Ho solo il bagaglio a mano e nevica un poco, ma non si ferma. Esco dall’aeroporto e non trovo l’auto che doveva venirmi a prendere. Telefono all’autista: “cavoli, scusa, mi sono proprio dimenticato…. Scusa”. Adesso penso che si stava meglio sopra le nubi.
Diciamo che ora il mio rapporto con gli aerei è un po' conflittuale. Una sorta di amore / odio. Adoro le sensazioni del volo (specialmente il decollo) ma sono sempre un po' nervoso.
Comunque, voglio raccontare un esperienza recentissima, sperando possa incuriosire qualcuno più pauroso di me e possa contribuire ad aiutare a superare questa fobia assurda.
Ieri l'altro 10 Febbraio 2010. Volo Wind jet da Catania a Forlì. Partenza da Catania in perfetto orario alle 17:20. E' la prima volta che decollo con la prua verso nord, di solito da qui si decolla puntando a sud e girando attorno all'Etna ma oggi c'è vento e quindi - regolare - me lo hanno insegnato sul forum.
Poi, preso quota facciamo un bel 180° e puntiamo verso sud per poi girare attorno all'Etna, che però è coperto di nubi, peccato. I piloti di md80 mi hanno insegnato che è normale che un aereo possa fare giri strani, quindi sono tranquillo, va tutto bene. A dire il vero finché non spengono le luci delle cinture di sicurezza ho sempre un po' di apprensione. Poi le spengono e mi leggo la mia rivista preferita. Vado in bagno e chiedo al responsabile di cabina se atterreremo regolari perché so che a Forlì già nevica e mi scoccerebbe arrivare fino a Parma o magari a Verona o chissà dove visto che a Forlì mi aspetta un auto per tornare a casa. Le ultime notizie sono che - "si, si dovrebbe atterrare a Forlì". Ok, bene, vado in bagno e proprio mentre sono in bagno sento che l'aereo comincia la discesa. Bene - penso già alla doccia calda a casa mia.
Sotto di noi le nubi si avvicinano, è ormai buio ma non vedo le luci delle case, quindi è nuvoloso. I motori rallentano ed ora scendiamo più velocemente. Ancora buio sotto di noi. Il Comandante avvisa gli aavv che siamo in corto finale ed io mi sposto sul finestrino, visto che dietro di me c'è una fila libera. I flap si estendono al massimo e sento il carrello. Il cuore adesso mi batte forte perché l'atterraggio mi fa sempre un po' paura. Passiamo la coltre di nubi e già si vedono luci e case poco sotto di noi. A giudicare dal movimento delle ali c'è vento e si vedono i movimenti dell'aereo che corregge per arrivare dritto sulla pista. Non si balla ma si capisce che c'è del bel movimento. Oramai ci siamo, e le correzioni sono sempre più accentuate, ma so che è regolare, che con un bel vento al traverso è normale dover correggere.
Siamo quasi in pista quando si sentono i motori alla massima potenza. Ho già vissuto questa esperienza e so cosa significa. "Go around" - me l'hanno spiegato sul forum. L'aereo sale che sembra leggerissimo ed in un minuto siamo di nuovo in alto, sopra le nubi. I flap rientrano ed i motori si "calmano" un po'. Un po' di apprensione c'è, la gente guarda fuori, quasi ci fosse un cartello che spiega l’accaduto, e c'è un silenzio un poco imbarazzante. Dura attimi? Secondi? Minuti? Non saprei dire. Vorrei che il Comandante dicesse qualcosa però ricordo cosa dicono i piloti di md80: se il Comandante non parla ha altro da fare. Allora penso che magari sta comunicando con la torre di controllo, oppure sta verificando parametri importanti. Comunque - mi dico - sta facendo il suo lavoro, e penso al mio: quando sono molto impegnato non riesco a spiccicare parola. Sono totalmente concentrato e tutte le mie energie sono dedicate al lavoro. Se solo mia moglie mi chiama al cellulare divento una belva.
“E’ il Comandante che parla. Come avete potuto vedere abbiamo abortito l’avvicinamento. Abbiamo riscontrato variazioni di vento importanti a pochi metri dal suolo ed abbiamo deciso di abortire questo atterraggio. Siamo già in posizione per tentare un nuovo atterraggio e quindi tra poco riproviamo sperando che non ci siano più problemi”. Il messaggio è chiaro e inequivocabile. Dalle file dietro una donna grida “Bravo Comandante” e tutti i passeggeri applaudono. Ora mi sento in una botte di ferro. So che non si rischia nulla e che al minimo dubbio il Comandante ha pronto il piano B. Tutto quello che mi hanno insegnato su md80 coincide con l’esperienza dal vivo ed è proprio il caso di “godersi” questo atterraggio difficile.
Scendiamo di nuovo. Il primo ufficiale (parla solo Inglese e lo riconosco) annuncia di nuovo il corto. Case, luci, flap, carrello. Di nuovo correzioni abbastanza accentuate. Il vento deve proprio rompere la fuori. Orami siamo quasi in pista e m’accorgo che stavolta l’avvicinamento è più deciso, si scende veloci. Non mi preoccupo perché so che in caso di vento il Comandante può decidere di fare un atterraggio più “pesante”, proprio per far incidere meno il vento. Infatti tocca bello forte e facciamo un bel sobbalzo per poi toccare ancora. Il cuore pompa al massimo come i motori che adesso però invertono la spinta mentre l’aereo frena bello forte. I motori decelerano e questo è il segnale che tutto è finito. Di nuovo un lungo, disteso applauso.
Si esce, e noto che il vento ha delle belle variazioni e spesso è in “coda” rispetto alla nostra direzione di atterraggio. Ho solo il bagaglio a mano e nevica un poco, ma non si ferma. Esco dall’aeroporto e non trovo l’auto che doveva venirmi a prendere. Telefono all’autista: “cavoli, scusa, mi sono proprio dimenticato…. Scusa”. Adesso penso che si stava meglio sopra le nubi.
-
- 00500 ft
- Messaggi: 76
- Iscritto il: 16 settembre 2009, 11:28
- Località: Torino
Re: Mia recente esperienza di ex pauroso (un poco ansioso)
Bella testimonianza !!
Per me è stato Bravo il pilota che vi ha messo al corrente !
Per me è stato Bravo il pilota che vi ha messo al corrente !
-
- 00500 ft
- Messaggi: 51
- Iscritto il: 25 marzo 2008, 14:47
Re: Mia recente esperienza di ex pauroso (un poco ansioso)
Sono daccordo. Il Comandante è stato un vero grande. Immagino avrà avuto i suoi casini ma ha pensato ai suoi passeggeri. Ti garantisco che da quel momento in cabina abbiamo tutti vissuto la situazione con grande consapevolezza e relativa serenità.
-
- FL 500
- Messaggi: 9560
- Iscritto il: 15 novembre 2007, 18:11
Re: Mia recente esperienza di ex pauroso (un poco ansioso)
Bellissimo il modo in cui hai descritto quello che è successo.
Quasi poesia...
Quasi poesia...

- notv
- 10000 ft
- Messaggi: 1227
- Iscritto il: 22 gennaio 2010, 0:16
- Località: Torino/Verbania
Re: Mia recente esperienza di ex pauroso (un poco ansioso)
bel racconto...e bella esperienza!
anche io spesso mi attengo a quanto leggo qua dentro: niente di meglio che le spiegazioni di un professionista.
bisognerebbe catalogarle un po tutte ste testimonianze,sono motivanti.
anche io spesso mi attengo a quanto leggo qua dentro: niente di meglio che le spiegazioni di un professionista.
bisognerebbe catalogarle un po tutte ste testimonianze,sono motivanti.
Moriremo tutti.E le stelle si spegneranno poco a poco.
- Middle Marker
- Banned user
- Messaggi: 1350
- Iscritto il: 31 maggio 2007, 14:26
- Località: Udine
Re: Mia recente esperienza di ex pauroso (un poco ansioso)
Mitico!
Nikon D90 User - Nikon 18-105 f.3.5/5.6 -Nikon 70-300 mm F/4.5-5.6G AF-S VR

Click Here to view my aircraft photos at JetPhotos.Net!
".. it is a tale
Told by an idiot, full of sound and fury,
Signifying nothing."

Click Here to view my aircraft photos at JetPhotos.Net!
".. it is a tale
Told by an idiot, full of sound and fury,
Signifying nothing."
- Slowly
- Administrator
- Messaggi: 26108
- Iscritto il: 28 settembre 2004, 12:43
- Località: ...nei pensieri di chi mi vuole bene!
- Contatta:
Re: Mia recente esperienza di ex pauroso (un poco ansioso)
Grazie del tuo tempo.
In effetti si capisce bene come eventi di solito poco noti ai non addetti nascondano invece una semplice e banalissima spiegazione: garantire sempre la piena efficienza ed evitare possibili situazioni sgradevoli.
In effetti il go-around non è nulla di atipico o strano, ma è proprio indirizzato a ripresentarsi in una determinata situazione nel migliore dei modi.

In effetti si capisce bene come eventi di solito poco noti ai non addetti nascondano invece una semplice e banalissima spiegazione: garantire sempre la piena efficienza ed evitare possibili situazioni sgradevoli.
In effetti il go-around non è nulla di atipico o strano, ma è proprio indirizzato a ripresentarsi in una determinata situazione nel migliore dei modi.

SLOWLY
MD80.it Admin
e-mail: slowly@interfree.it
MSN: slowly@md80.it
Skype: slo.ita
Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
MD80.it Admin
e-mail: slowly@interfree.it
MSN: slowly@md80.it
Skype: slo.ita
Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
-
- 00500 ft
- Messaggi: 51
- Iscritto il: 25 marzo 2008, 14:47
Re: Mia recente esperienza di ex pauroso (un poco ansioso)
Grazie a te Slowly ed al sito md80 che insegna con pazienza e competenza. Si ha paura di ciò che non si conosce.
L'aereo è un invenzione straordinaria. Se adesso guardo indietro e penso alla mia vita se non ci fosse stato l'aereo:
- mio padre sarebbe morto 6 anni prima (sarei stato appena dodicenne)
- non sarei mai stato in tanti posti meravigliosi
- non avrei mai incontrato mia moglie in Korea
- non potrei sognare di prendere e partire per posti lontani
L'aereo è un invenzione straordinaria. Se adesso guardo indietro e penso alla mia vita se non ci fosse stato l'aereo:
- mio padre sarebbe morto 6 anni prima (sarei stato appena dodicenne)
- non sarei mai stato in tanti posti meravigliosi
- non avrei mai incontrato mia moglie in Korea
- non potrei sognare di prendere e partire per posti lontani
- Peretola
- FL 500
- Messaggi: 8103
- Iscritto il: 17 maggio 2008, 12:52
- Località: Berlin
Re: Mia recente esperienza di ex pauroso (un poco ansioso)
Spesso ci troviamo qua a cercare di capire cosa spaventi le persone, quali sono i perchè della paura di volare. E cerchiamo, nel nostro piccolo, di risolverli.Uccello acquatico ha scritto:Grazie a te Slowly ed al sito md80 che insegna con pazienza e competenza. Si ha paura di ciò che non si conosce.
L'aereo è un invenzione straordinaria. Se adesso guardo indietro e penso alla mia vita se non ci fosse stato l'aereo:
- mio padre sarebbe morto 6 anni prima (sarei stato appena dodicenne)
- non sarei mai stato in tanti posti meravigliosi
- non avrei mai incontrato mia moglie in Korea
- non potrei sognare di prendere e partire per posti lontani
Le testimonianze come la tua sono prove splendide che "serviamo" a qualcosa e il modo migliore per raccontare quanto sia bello prendere un aereo.
Ti ringrazio
"...One equal temper of heroic hearts - Made weak by time and fate, but strong in will - to strive, to seek, to find and not to yield"- Lord Alfred Tennyson