Storia di un volo straordinario
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Storia di un volo straordinario
Estate del 1956. La società neozelandese Trans Island Airways, da poco costituita, decide di acquistare un Beech D18S usato da impiegare nei suoi collegamenti fra Christchurch ed altre località del Paese. Possiede già un DH89 ed un altro Be D18. Individua una macchina negli Stati Uniti, marche N80013 poi cambiate in N3010V. L’aeroplano sta però ad Albuquerque (New Mexico) e bisogna portarlo a casa. Viene quindi reimmatricolato come ZK-BQE, denominato “Spirit of North Otago” ed il 27 Agosto del 1956 inizia il suo viaggio verso est con prima tappa Denver (Colorado). Ai comandi c’è Brian G. Chadwick, che è anche capo pilota della compagnia.
Lo ritroviamo un mese dopo il 28 Settembre a Prestwick in Scozia, subito dopo aver attraversato l’Atlantico. Lascia la Gran Bretagna da Croydon e pianifica di effettuare uno scalo tecnico a Roma via Bruxelles. Ma qualcosa modifica i piani perché arriva invece a Ginevra. Durante il volo dalla Svizzera attraversa una forte tempesta elettrica e perde la rotta sul Mar Tirreno. Quando sta per terminare il carburante improvvisamente avvista terra, è la Sardegna. L’aeroplano atterra ad Alghero il 21 Ottobre del 1956 alle 16,15, come documentato dal Registro Movimento Aeromobili tenuto dal locale Ufficio Controllo Traffico dell’Ispettorato Generale dell’Aviazione Civile, (IGAC) che poi sarebbe divenuta DGAC e successivamente ENAC.
I due piloti passano la notte nella cittadina catalana ed il giorno successivo, effettuato il rifornimento, decollano alle 11,50 alla volta di Brindisi. Il resto del viaggio ha dell’incredibile: da Brindisi infatti raggiungono Atene e da lì in successione Beirut, Damasco, Bahrain, Karachi, Ahmedabad, Calcutta, Rangoon, Penang, Singapore, Jakarta, Surabaja, Kupang, Darwin, Cloncurry, e finalmente Brisbane dove atterrano il 6 Novembre 1956. Nella tratta successiva in località Eagle Farm pagano il loro tributo alla sorte, finora benevola: in data 9 Novembre 1956, quando ormai sentono vicina la meta, a seguito di un atterraggio pesante il carrello cede di schianto. L’aereo non è danneggiato più di tanto ma non può riprendere il volo; necessita di riparazioni. Ma i coraggiosi aviatori non demordono, anche se ci vogliono mesi per avere i pezzi di ricambio. Effettuate le riparazioni necessarie l’aereo decolla per Norfolk Island e da lì a Harewood (Christchurch), dove finalmente giunge il 9 Aprile del 1957. Sono passati otto mesi dal primo decollo da Albuquerque: sembra un’impresa e lo è in effetti, ma per i piloti è solo un ferry flight un po’ più lungo!
Il glorioso Beech può ora iniziare un regolare servizio di linea fra le isole della Nuova Zelanda meridionale.
Dopo nove anni di onesto servizio, e qualche incidente, il nostro ZK-BQE, diventato nel frattempo australiano come VH-CLI, viene definitivamente radiato ed ora fa bella mostra di sé ad Alice Spring nel Central Australian Aviation Museum.
Questa storia sarebbe rimasta un ricordo di qualche parente dell’equipaggio e di pochi altri se quel vecchio registro di Alghero non fosse venuto fuori mezzo secolo più tardi. Spero che abbia destato in voi la stessa curiosità che ha spinto me ad approfondire la ricerca, partendo da una sigla e da una data.
Lo ritroviamo un mese dopo il 28 Settembre a Prestwick in Scozia, subito dopo aver attraversato l’Atlantico. Lascia la Gran Bretagna da Croydon e pianifica di effettuare uno scalo tecnico a Roma via Bruxelles. Ma qualcosa modifica i piani perché arriva invece a Ginevra. Durante il volo dalla Svizzera attraversa una forte tempesta elettrica e perde la rotta sul Mar Tirreno. Quando sta per terminare il carburante improvvisamente avvista terra, è la Sardegna. L’aeroplano atterra ad Alghero il 21 Ottobre del 1956 alle 16,15, come documentato dal Registro Movimento Aeromobili tenuto dal locale Ufficio Controllo Traffico dell’Ispettorato Generale dell’Aviazione Civile, (IGAC) che poi sarebbe divenuta DGAC e successivamente ENAC.
I due piloti passano la notte nella cittadina catalana ed il giorno successivo, effettuato il rifornimento, decollano alle 11,50 alla volta di Brindisi. Il resto del viaggio ha dell’incredibile: da Brindisi infatti raggiungono Atene e da lì in successione Beirut, Damasco, Bahrain, Karachi, Ahmedabad, Calcutta, Rangoon, Penang, Singapore, Jakarta, Surabaja, Kupang, Darwin, Cloncurry, e finalmente Brisbane dove atterrano il 6 Novembre 1956. Nella tratta successiva in località Eagle Farm pagano il loro tributo alla sorte, finora benevola: in data 9 Novembre 1956, quando ormai sentono vicina la meta, a seguito di un atterraggio pesante il carrello cede di schianto. L’aereo non è danneggiato più di tanto ma non può riprendere il volo; necessita di riparazioni. Ma i coraggiosi aviatori non demordono, anche se ci vogliono mesi per avere i pezzi di ricambio. Effettuate le riparazioni necessarie l’aereo decolla per Norfolk Island e da lì a Harewood (Christchurch), dove finalmente giunge il 9 Aprile del 1957. Sono passati otto mesi dal primo decollo da Albuquerque: sembra un’impresa e lo è in effetti, ma per i piloti è solo un ferry flight un po’ più lungo!
Il glorioso Beech può ora iniziare un regolare servizio di linea fra le isole della Nuova Zelanda meridionale.
Dopo nove anni di onesto servizio, e qualche incidente, il nostro ZK-BQE, diventato nel frattempo australiano come VH-CLI, viene definitivamente radiato ed ora fa bella mostra di sé ad Alice Spring nel Central Australian Aviation Museum.
Questa storia sarebbe rimasta un ricordo di qualche parente dell’equipaggio e di pochi altri se quel vecchio registro di Alghero non fosse venuto fuori mezzo secolo più tardi. Spero che abbia destato in voi la stessa curiosità che ha spinto me ad approfondire la ricerca, partendo da una sigla e da una data.
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Re: Storia di un volo straordinario
Grazie per averla condivisa con noi
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Re: Storia di un volo straordinario
Molto bella, grazie! 

- sardinian aviator
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Re: Storia di un volo straordinario
Vi ringrazio per i commenti.
Allego la pagina del registro movimento dalla quale è stata tratta questa storia: ci sono altri interessanti tracce dei servizi aerei dell'epoca. Qui si tratta della compagnia LAI che effettuava regolari servizi con i DC3.
Alcuni dei suoi piloti erano veterani di guerra.
Allego la pagina del registro movimento dalla quale è stata tratta questa storia: ci sono altri interessanti tracce dei servizi aerei dell'epoca. Qui si tratta della compagnia LAI che effettuava regolari servizi con i DC3.
Alcuni dei suoi piloti erano veterani di guerra.
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- sardinian aviator
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Re: Storia di un volo straordinario
Un altro visitatore inconsueto dell'aeroporto di Alghero negli anni 50.
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- i-daxi
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Re: Storia di un volo straordinario
Ciao!
Molto interesseante, é strato un piacere leggere, grazie mille!!!!!
In parte ti tocca anche da vicino

Molto interesseante, é strato un piacere leggere, grazie mille!!!!!


In parte ti tocca anche da vicino


- i-daxi
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Re: Storia di un volo straordinario
Aggiungo che Vedere come da foto il Vickers Viking dal vivo (sebbene diversi anni fà) non é cosa da poco
In ogni caso volevo dare un piccolo apporto al tuo thread interessantissimo, spero sia gradito

1957, 27 May
TIMARU - DUNEDIN SERVICE
Commenced by Trans Island Airways Ltd. Beech D-18, ZK-BQE 'Spirit of North Otago' (Captain B.G. Chadwick) A thrice weekly service linked Nelson-Christchurch-Timaru-Oamaru.
An unofficial mail was flown with cachets applied in different colours.
Nelson-Timaru (blue cachet) / Nelson-Oamaru (purple cachet)
Oamaru-Nelson (red cachet) / Timaru-Oamaru (green cachet)
Timaru-Nelson (black cachet)


In ogni caso volevo dare un piccolo apporto al tuo thread interessantissimo, spero sia gradito


1957, 27 May
TIMARU - DUNEDIN SERVICE
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- sardinian aviator
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Re: Storia di un volo straordinario
Aggiungo che Vedere come da foto il Vickers Viking dal vivo (sebbene diversi anni fà) non é cosa da poco

No no la foto non è stata scattata ad Alghero e non rappresenta quel particolare aereo che arrivò a suo tempo. E comunque io non c'ero ed in quegli anni ero bambino.
Volevo solo ricordare ai giovani quanti e quali aerei anche di qualità volassero allora (e anche prima). Che fossero di qualità ce lo dimostra il fatto che siano arrivati fino a noi.
Questo di sotto magari meno


No no la foto non è stata scattata ad Alghero e non rappresenta quel particolare aereo che arrivò a suo tempo. E comunque io non c'ero ed in quegli anni ero bambino.
Volevo solo ricordare ai giovani quanti e quali aerei anche di qualità volassero allora (e anche prima). Che fossero di qualità ce lo dimostra il fatto che siano arrivati fino a noi.
Questo di sotto magari meno

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- i-daxi
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Re: Storia di un volo straordinario
Da bambino andavi a vedere gi aerei, peròsardinian aviator ha scritto:Aggiungo che Vedere come da foto il Vickers Viking dal vivo (sebbene diversi anni fà) non é cosa da poco![]()
No no la foto non è stata scattata ad Alghero e non rappresenta quel particolare aereo che arrivò a suo tempo. E comunque io non c'ero ed in quegli anni ero bambino.
Volevo solo ricordare ai giovani quanti e quali aerei anche di qualità volassero allora (e anche prima). Che fossero di qualità ce lo dimostra il fatto che siano arrivati fino a noi.
Questo di sotto magari meno

Hai una carriera di volo, almeno quì tra noi invidiabile



Comunque per il resto hai ragione, contando e senza togliere nulla al volo di oggi, una volta era più.....pionieristico e si aveva meno tecnologia.
A me piaciono molto anche gli aerei di oggi ma ciò che vedevo a Linate 25 anni fà almeno, mi manca

I 707, i 727, i DC9, i 737 200, tanto per dirne alcuni, forse proprio perché mi ricordano i momenti belli e spensierati di bambino con tante scoperte da fare e forse anche tanta curiosità in più
- sardinian aviator
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Re: Storia di un volo straordinario
"Da bambino andavi a vedere gi aerei, però" 
Oh si, sono cresciuto a pane e aeroporto, dove avevo accesso fino nei più remoti angoli, (allora "ai confini dell'impero" non c'erano davvero problemi di security!) .
"Hai una carriera di volo, almeno quì tra noi invidiabile
"
Già, ho cominciato a 15 mesi sul DC3!
Sarà per questo che sono rimasto sentimentalmente legato ai pistoni, ai ritorni di fiamma ed all'odore della benzina bruciata. Già il Viscount mi pareva un'esagerazione del progresso.

Oh si, sono cresciuto a pane e aeroporto, dove avevo accesso fino nei più remoti angoli, (allora "ai confini dell'impero" non c'erano davvero problemi di security!) .
"Hai una carriera di volo, almeno quì tra noi invidiabile



Già, ho cominciato a 15 mesi sul DC3!
Sarà per questo che sono rimasto sentimentalmente legato ai pistoni, ai ritorni di fiamma ed all'odore della benzina bruciata. Già il Viscount mi pareva un'esagerazione del progresso.

- sardinian aviator
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Re: Storia di un volo straordinario
La storia di questo straordinario volo ferry (Albuquerque-Christchurch) si arricchisce di nuovi particolari. Sono riuscito a contattare il figlio di uno dei piloti che, guarda caso, è uno storico dell'aviazione in Nuova Zelanda. Mi ha appena mandato per posta un sacco di materiale.
Il Beech ZK-BQE si perse nel suo volo da Ginevra a Roma e finì in Sardegna. Non sapevano bene dove stavano e finirono ad Alghero, allora aeroporto militare. Qui dopo l'atterraggio l'aereo fu circondato da soldati con la baionetta in canna ed i piloti arrestati immediatamente. Dopo lunghe trattative ed estenuanti tentativi di comprendersi, finalmente i piloti furono lasciati liberi di andare in un albergo. La mattina dopo ricevettero l'ordine di volare a Roma, dove avrebbero dovuto essere interrogati formalmente e pagare una forte multa per non aver ottemperato al piano di volo. I neo-zelandesi sono un pò gli italiani del Pacifico: dissero si, si e dirottarono su Brindisi senza aprire un contatto radio. Qui facendo finta di niente, ed approfittando del fatto che l'allarme da Roma non era ancora arrivato, rifornirono e ridecollarono in fretta e furia per Atene, e da qui per Beirut.
Non era finita, perchè a Beirut capitò loro una storia analoga.
E dire che volevano portare solo un aeroplano dal Nuovo Messico in Nuova Zelanda!
Il Beech ZK-BQE si perse nel suo volo da Ginevra a Roma e finì in Sardegna. Non sapevano bene dove stavano e finirono ad Alghero, allora aeroporto militare. Qui dopo l'atterraggio l'aereo fu circondato da soldati con la baionetta in canna ed i piloti arrestati immediatamente. Dopo lunghe trattative ed estenuanti tentativi di comprendersi, finalmente i piloti furono lasciati liberi di andare in un albergo. La mattina dopo ricevettero l'ordine di volare a Roma, dove avrebbero dovuto essere interrogati formalmente e pagare una forte multa per non aver ottemperato al piano di volo. I neo-zelandesi sono un pò gli italiani del Pacifico: dissero si, si e dirottarono su Brindisi senza aprire un contatto radio. Qui facendo finta di niente, ed approfittando del fatto che l'allarme da Roma non era ancora arrivato, rifornirono e ridecollarono in fretta e furia per Atene, e da qui per Beirut.
Non era finita, perchè a Beirut capitò loro una storia analoga.
E dire che volevano portare solo un aeroplano dal Nuovo Messico in Nuova Zelanda!
- i-daxi
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Re: Storia di un volo straordinario
Quel portare solo....mi piace molto giusto un hop!
Grande!!!!!!!
Grazie mille per tutto


Grande!!!!!!!



Grazie mille per tutto





- sardinian aviator
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Re: Storia di un volo straordinario
Finalmente riesco a postare un pò di foto che mi sono arrivate dalla Nuova Zelanda.
Nella prima il copilota George Mc Latchie si fa fotografare con due addetti mentre l'aereo fa rifornimento in Indonesia proprio nel corso del ferry flight.
La seconda ritrae i due straordinari piloti che effettuarono l'incredibile ferry flight dal New Mexico alla Nuova Zelanda nel 1956, in divisa Brian Chadwick, l'altro è George McLatchie.
La terza è il nostro ZK-BQE che si gode il meritato riposo in un museo di Alice Springs.
(le foto sono rispettivamente tratte da "Taking Off" di R.Waugh, "Turbulent Years" di Brian Waugh e la terza da un depliant del Central Australian Aviation Museum)
Nella prima il copilota George Mc Latchie si fa fotografare con due addetti mentre l'aereo fa rifornimento in Indonesia proprio nel corso del ferry flight.
La seconda ritrae i due straordinari piloti che effettuarono l'incredibile ferry flight dal New Mexico alla Nuova Zelanda nel 1956, in divisa Brian Chadwick, l'altro è George McLatchie.
La terza è il nostro ZK-BQE che si gode il meritato riposo in un museo di Alice Springs.
(le foto sono rispettivamente tratte da "Taking Off" di R.Waugh, "Turbulent Years" di Brian Waugh e la terza da un depliant del Central Australian Aviation Museum)
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- i-daxi
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Re: Storia di un volo straordinario
Ciao!
Splendide!!
Grazie per il tuo prezioso lavoro di contatto e corrispondenza e per aver condiviso questi documenti preziosi

Molto interessanti
Splendide!!

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Molto interessanti
- sardinian aviator
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Re: Storia di un volo straordinario
Sono riuscito a trovare la foto dell'incidente occorso ad Eagle Farm (vedi post precedenti) che bloccò temporaneamente lo straordinario ferry flight da Albuquerque a Christchurch.
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- i-daxi
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Re: Storia di un volo straordinario
Grazie ancora e devo dire complimenti al pilota che é riuscito a contenere mi sembra molto bene i danni



- davymax
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Re: Storia di un volo straordinario
Che tempi...
Bellisimo leggere questo thread e scoprire come nel "mio" aeroporto sia passata questa avventura...
Lo farei domani di portare un pistoni dall'altra parte del mondo!
Bellisimo leggere questo thread e scoprire come nel "mio" aeroporto sia passata questa avventura...
Lo farei domani di portare un pistoni dall'altra parte del mondo!
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Re: Storia di un volo straordinario
Deve essere stata veramente un'esperienza irripetibile.davymax ha scritto:Che tempi...
Bellisimo leggere questo thread e scoprire come nel "mio" aeroporto sia passata questa avventura...
Lo farei domani di portare un pistoni dall'altra parte del mondo!

Anche io adoro gli aerei a pistoni, hanno un rombo che é una melodia e purtroppo sono ormai, almeno in Italia veramente una rarità (pllro ovviamente di aerei nati per l'aviazione civile commerciale), menomale che alcuni club e alcune compagnie riescono ancora a preservarne qualcuno e di farlo volare come fosse la prima volta


A proposito il DC-3 Lai di Caselle oppure il Beechcraft Alisarda parcheggiato come gate-guardian a Olbia sono ancora in grado di volare?
Mi sà proprio di sì

- i-daxi
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Re: Storia di un volo straordinario
Credo, almeno da noi, gli unici aerei a pistoni, di certe dimensioni, che sono sicuro essere ancora pienamente operativi sono i Canadair CL-215.
- sardinian aviator
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Re: Storia di un volo straordinario
davymax ha scritto:Che tempi...
Bellisimo leggere questo thread e scoprire come nel "mio" aeroporto sia passata questa avventura...
Lo farei domani di portare un pistoni dall'altra parte del mondo!
E non finisce qui, sto ancora indagando....alla ricerca di qualche carta che possa dare anche la versione "ufficiale" di quell'evento.
-
- 01000 ft
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Re: Storia di un volo straordinario
Grazie ragazzi, davvero una bella storia.
Stavo pensando che, siccome ai primi di giugno saro' a Berlino, se non dovesse costarmi un occhio vado a farmi un giro sul Rosinenbomber, il DC3 che compie giri turistici sulla città per rievocare il ponte aereo su berlino degli anni '50.
Cosi' smorzo un po' la mia voglia di pistoni!
Stavo pensando che, siccome ai primi di giugno saro' a Berlino, se non dovesse costarmi un occhio vado a farmi un giro sul Rosinenbomber, il DC3 che compie giri turistici sulla città per rievocare il ponte aereo su berlino degli anni '50.
Cosi' smorzo un po' la mia voglia di pistoni!