una mamma in difficoltà

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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barbamamma
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una mamma in difficoltà

Messaggio da barbamamma »

Cari amici eccomi qui. Come suggerisce il titolo sono una mamma...in difficoltà.
Partiamo dall'inizio: molti voli nella mia vita senza alcuna difficoltà, vissuti in compagnia ma anche da sola. Di certo non mi sono mai rilassata completamente (ovvero vigilo anche dopo 36 h di fila di viaggio... :oops: ) ma questo mi succede anche con tutti gli altri mezzi (auto, treno, autobus...). Dicembre 2005: divento mamma. Riprendo l'aereo nei mesi successivi sempre con la piccola a seguito MA niente è più come prima. Avverto un malessere generale che i fifoni come me conoscono benissimo già molti giorni prima del volo: vivo l'avvicinamento all'aeroporto come andassi al patibolo ...mi si chiude lo stomaco...salgo in aereo e mi prefiguro degli scenari apocalittici...dopo di che il fisico durante il volo mi presenta il conto: pressione bassissima, senso di nausea, irrigidimento generale per tutta la durata del volo. Purtroppo questo è peggiorato di volo in volo. Secondo voi mi sono fermata? NO! E qui viene il bello: penso di essere molto razionale per natura...quindi...per non farmi vincere dalla paura che limita i miei spostamenti.....ho prenotato un viaggio alle Maldive! 9-10 h di volo: sabato prossimo a quest'ora sarò a malpensa (spero) simulando sicurezza e padronanza della situazione. :oops:
In realtà starò malissimo: per questo finalmente mi sono svelata e chiedo il vostro aiuto!!
Grazie a tutti!
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pasubio
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da pasubio »

Pensa se un cretinetto ubriaco fino al collo ti viene addosso mentre in macchina stai andando a malpensa....
In aereo, smoccolosi ubriachi alla guida non ce ne sono.
Arrivati a MXP, tu e la tua bimba siete salve!

Beh, non so dire di meglio.
Ti avrò tranquillizata?
Magari, sul volo, danno un cartone di barbapapà :D
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da Superkick »

barbamamma ha scritto:Cari amici eccomi qui. Come suggerisce il titolo sono una mamma...in difficoltà.
Partiamo dall'inizio: molti voli nella mia vita senza alcuna difficoltà, vissuti in compagnia ma anche da sola. Di certo non mi sono mai rilassata completamente (ovvero vigilo anche dopo 36 h di fila di viaggio... :oops: ) ma questo mi succede anche con tutti gli altri mezzi (auto, treno, autobus...). Dicembre 2005: divento mamma. Riprendo l'aereo nei mesi successivi sempre con la piccola a seguito MA niente è più come prima. Avverto un malessere generale che i fifoni come me conoscono benissimo già molti giorni prima del volo: vivo l'avvicinamento all'aeroporto come andassi al patibolo ...mi si chiude lo stomaco...salgo in aereo e mi prefiguro degli scenari apocalittici...dopo di che il fisico durante il volo mi presenta il conto: pressione bassissima, senso di nausea, irrigidimento generale per tutta la durata del volo. Purtroppo questo è peggiorato di volo in volo. Secondo voi mi sono fermata? NO! E qui viene il bello: penso di essere molto razionale per natura...quindi...per non farmi vincere dalla paura che limita i miei spostamenti.....ho prenotato un viaggio alle Maldive! 9-10 h di volo: sabato prossimo a quest'ora sarò a malpensa (spero) simulando sicurezza e padronanza della situazione. :oops:
In realtà starò malissimo: per questo finalmente mi sono svelata e chiedo il vostro aiuto!!
Grazie a tutti!
E' molto coraggioso da parte tua affrontare la tua paura in un modo così diretto, dovresti essere fiera di te stessa :wink: . Non abbiamo modo di sapere precisamente con quale velivolo viaggerai, visto che non ci hai detto nemmeno la compagnia :mrgreen: ma puoi stare tranquilla, le tratte intercontinentali sono tutte svolte con aerei modernissimi e sicurissimi, anche perché sono tra le più proficue in linea di massima per le compagnie. E se capiti su un B777, B767 o A340 potrai anche contare su eccellenti sistemi di In Flight Entertainment per la tua bambina e per te, almeno eviti di pensare al volo ( :mrgreen: ).
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Peretola
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da Peretola »

barbamamma ha scritto:Cari amici eccomi qui. Come suggerisce il titolo sono una mamma...in difficoltà.
Partiamo dall'inizio: molti voli nella mia vita senza alcuna difficoltà, vissuti in compagnia ma anche da sola. Di certo non mi sono mai rilassata completamente (ovvero vigilo anche dopo 36 h di fila di viaggio... :oops: ) ma questo mi succede anche con tutti gli altri mezzi (auto, treno, autobus...). Dicembre 2005: divento mamma. Riprendo l'aereo nei mesi successivi sempre con la piccola a seguito MA niente è più come prima. Avverto un malessere generale che i fifoni come me conoscono benissimo già molti giorni prima del volo: vivo l'avvicinamento all'aeroporto come andassi al patibolo ...mi si chiude lo stomaco...salgo in aereo e mi prefiguro degli scenari apocalittici...dopo di che il fisico durante il volo mi presenta il conto: pressione bassissima, senso di nausea, irrigidimento generale per tutta la durata del volo. Purtroppo questo è peggiorato di volo in volo. Secondo voi mi sono fermata? NO! E qui viene il bello: penso di essere molto razionale per natura...quindi...per non farmi vincere dalla paura che limita i miei spostamenti.....ho prenotato un viaggio alle Maldive! 9-10 h di volo: sabato prossimo a quest'ora sarò a malpensa (spero) simulando sicurezza e padronanza della situazione. :oops:
In realtà starò malissimo: per questo finalmente mi sono svelata e chiedo il vostro aiuto!!
Grazie a tutti!
Da come dici sembra che tu faccia risalire l'inizio delle tue paure alla nascita della tua bimba...Quali sono stati i pensieri che hai avuto in quei primi voli dopo essere diventata mamma? Riesci a dare una spiegazione su come mai l'ansia ti sia aumentata così tanto da causarti uno stress fisico così forte?
Il fatto che tua abbia deciso di affrontare la tua paura è una buona cosa. Cosa ti fa stare malissimo se pensi al prossimo volo per le maldive?
Ecco, ti ho riempita di domande... :mrgreen:
Scherzi a parte, facci sapere di modo da poterti aiutare meglio. :wink:
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da araial14 »

Carissima,
La tua è una di quelle situazioni ( spesso di transizione medio-lunga ma si tratta pur sempre di transizione) che con termine generale in psicologia si definisce topica, ovvero ricorrente, quasi attesa. Nulla che possa rientrare nel patologico o nell'irreversibile, per cui la comunanza di certi "sintomi" ti rassicura sul fatto che ogni tuo istinto di autoconservazione ( che viene riflesso dall'immagine della tua bimba) è accettabile, riconosciuto e in parte (almeno scientificamente) codificato. Come ho già detto più volte, dall'incasellamento generico, che si usa per determinare un punto riconoscibile dal quale partire, si deve proseguire sul sentiero della soggettività per incontrare invece il punto di stallo, superarlo e riportare il tuo modus vivendi nuovamente su di una strada percorribile nella naturalezza e senza scossoni. Il cambiamento che può portare una nascita è un trauma ( inteso come rottura di uno status che ne compone un altro) che viene vissuto nei modi più flessibili e cangianti ed è proprio nella varietà dei modi che si deve individuare la corretta via. Per assurdo ( ma non lo è affatto) il senso del distacco che un mezzo come l'aereo può dare ( in relazione alla velocità ed al concetto di spazio-tempo) è talmente forte da essere paragonato alla sensazione del lutto ( da intendersi anche in questo caso come pura concentrazione di sentimenti di perdita) per cui la " terra sotto i piedi" da pura metafora rischia di essere vissuta come realtà che, nei casi più segnati, rasenta i colori della disperazione, che non è il tuo stato. Ogni cambiamento è segno di vitalità ma se questa vitalità tende a definirsi esclusivamente su se stessa non contemplando l'opportunità di relazionarsi continuamente con le altre per essere vitalmente positiva, allora il blocco deve in qualche modo incolpare un oggetto e mai il soggetto. E' un'inconscia voglia di spogliarsi di responsabilità che non oltrepassino quella più impellente, rivolta nel caso specifico ( sacrosanta) verso un figlio e distolta dal mezzo (oggetto) che con più forza potrebbe allontanarla/lo da esso, sempre nel caso specifico : l'aereo.Non voglio risolvere con queste mie parole parte del tuo problema, me ne guardo bene, ma tu, a tua volta, dovresti dirmi se il sentiero che ti propongo potrebbe essere quello giusto.
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da FAS »

pasubio ha scritto:Pensa se un cretinetto ubriaco fino al collo ti viene addosso mentre in macchina stai andando a malpensa....
In aereo, smoccolosi ubriachi alla guida non ce ne sono.
Arrivati a MXP, tu e la tua bimba siete salve!
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Ovviamente quanto scritto da Pasubio è solo un caso estremo, per rassicurarti sulla sicurezza dell'aereo rispetto a tante altre situazioni della vita giornaliera...... :wink:
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da barbamamma »

[quote="pasubio"]Pensa se un cretinetto ubriaco fino al collo ti viene addosso mentre in macchina stai andando a malpensa....
In aereo, smoccolosi ubriachi alla guida non ce ne sono.
Arrivati a MXP, tu e la tua bimba siete salve!

:) Grazie per la rassicurazione!!
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da barbamamma »

Intanto grazie a tutti per le vostre gentili risposte! :)
Completo alcune informazioni che non ho dato prima: il mio volo sarà operato da Neos con un 767. Non viaggerò da sola ma ci sarà anche mio marito che di fatto mi sostituisce completamente nella gestione della bimba. Negli ultimi viaggi infatti riuscivo a fare qualche sorriso tirato e palesemente finto verso la mia bambina giusto per non trasmetterle ansie ...ma per il resto ero totalmente bloccata :cry:
Lui ha iniziato a volare dopo avermi conosciuta e si fida delle mie decisioni: in realtà lo destabilizza un po' che io abbia iniziato ad essere timorosa...dice che lo sto contagiando :?
Ulteriore dettaglio fisico: ho sempre odiato le giostre e le sensazioni fisiche riconducibili a giri, capovolte ed accelerazioni. In funivia, sulla Tour Eiffel ed in qualsiasi altra postazione con visuale "libera ed elevata" ...ho sempre guardato solo il pavimento...concentrandomi su altro!! :shock: In volo fisicamente non sopporto la fase del decollo :(
Tutto ciò premesso....è sicuramente DOPO la nascita della piccola che il mio malessere è precipitato.
Araial14 veniamo a noi :) :) : sic est...il percorso è quello giusto. Sicuramente opera l'istinto di autoconservazione con riferimento alle nuove responsabilità. In realtà l'oggetto aereo per me è ambivalente: da sempre ne sono stata attratta e tuttora levo di continuo gli occhi al cielo quando ne passa uno, affascinata ....ma..... c'è un ma... spesso seguendo il loro percorso di discesa verso l'aeroporto mi prefiguro una situazione tragica imminente..li seguo ammirata fino a dove riesco a vederli MA sempre prefigurandomi che possa non atterrare correttamente :?: Questo è patologico...vero :oops: ? Come avrai intuito invece io tendo a gestire abbastanza razionalmente le situazioni e l'aver riconosciuto questa mia insicurezza, anche palesandola a chi mi conosce, è una cosa a cui non si era abituati. Mi sono compiaciuta di questo MA vorrei anche uscirne..insomma ho la sensazione diventi una sorta di nicchia in cui in qualche modo io, abituata a prendermi carico delle difficoltà di tutti, mi rintano... Mi offro come cavia per interventi terapeutici! Grazie ancora.
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da araial14 »

barbamamma ha scritto: Araial14 veniamo a noi :) :) : sic est...il percorso è quello giusto. Sicuramente opera l'istinto di autoconservazione con riferimento alle nuove responsabilità. In realtà l'oggetto aereo per me è ambivalente: da sempre ne sono stata attratta e tuttora levo di continuo gli occhi al cielo quando ne passa uno, affascinata ....ma..... c'è un ma... spesso seguendo il loro percorso di discesa verso l'aeroporto mi prefiguro una situazione tragica imminente..li seguo ammirata fino a dove riesco a vederli MA sempre prefigurandomi che possa non atterrare correttamente :?: Questo è patologico...vero :oops: ? Come avrai intuito invece io tendo a gestire abbastanza razionalmente le situazioni e l'aver riconosciuto questa mia insicurezza, anche palesandola a chi mi conosce, è una cosa a cui non si era abituati. Mi sono compiaciuta di questo MA vorrei anche uscirne..insomma ho la sensazione diventi una sorta di nicchia in cui in qualche modo io, abituata a prendermi carico delle difficoltà di tutti, mi rintano... Mi offro come cavia per interventi terapeutici! Grazie ancora.
Niente cavia,qualche milioncino di "cavie" ti ha preceduta, per cui le nostre chiacchere le invieremo ai posteri per i quali l'ardua sentenza sarà motivo di riflessione e non di studio. :wink: Patologico? Beh, se lo intendiamo nella sua accezione direi di si, se lo consideriamo nella sua deformazione direi assolutamente di no! :wink: Certo, palesesare le "debolezze" soprattutto quando il personaggio che sempre hanno riconosciuto in noi comunicava l'esatto contrario,non solo è motivo di squilibrii e scompensi, ma aggiunge dubbio al dubbio. Il dubbio che la nostra immagine possa subire una variazione di giudizio talmente forte sugli altri, da sentirci così disarmati e spaesati, così "nudi" nel dichiararsi, che ogni autoreferenzialità positiva corre il rischio di diventare la continua alzata di una "bandiera bianca". Il concetto pernicioso della fiducia in se, come avrai notato sulla tua pelle, è talmente labile, talmente degenerativo sia in latenza che in potenza, da condizionare ( non sempre nel male) si il nostro esistere, ma anche quello di chi divide buona parte della vita insieme a noi. E' vero, è una nicchia. Patologico è quando questa nicchia ci avvolge nella nostra totalità ( anima e corpo), talmente avvolgente e costringente da diventare una gabbia. In questa "gabbia" c'è posto per te o anche per chi ami? In questa nicchia ci hai fatto entrare chi vuoi proteggere, prendiamone atto, ma hai chiesto a loro ( usala sempre come diluitissima metafora) di entrare o ce li hai messi con forza? L'aereo ( che è pur sempre una sorta spazio in cui rannicchiarsi) è l'alternativa coatta, odiata-amata, alla tua nicchia-gabbia, nella quale ( egoismo?) sei tu che devi decidere se gli "oggetti" amati si devono accomodare oppure no? Una sorta di "proprietà" nella quale l'unico colore imperativo dipende da te? Sono sempre possibilità sulle quali ti chiedo di ragionare insieme, non leggere nelle mie parole nulla di coercitivo,e nulla di definito, te ne prego.
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da pasubio »

FAS ha scritto:Ovviamente quanto scritto da Pasubio è solo un caso estremo, per rassicurarti sulla sicurezza dell'aereo rispetto a tante altre situazioni della vita giornaliera...... :wink:
... sulle quali spesso non ci soffermiamo.
La nostra attenzione si concentra sul mezzo aereo, imputandogli intrinseche pericolosità.
Poi, nelle altre azioni della vita, tali pericolosità non sembrano rilevare.
Pensa solo alla gente che fuma...... e magari ha paura dell'aereo.

Comunque, grazie FAS per avere specificato.
Non riesco bene in quest'area :oops:
A pensarci bene, pure nelle altre :mrgreen:
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da araial14 »

pasubio ha scritto: Non riesco bene in quest'area :oops:
Non sono d'accordo!
Spesso la sintesi ( che non mi appartiene :( ) sia in parole che in immagini ha un'efficacia che sottovalutiamo. :wink:
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da Æsyne »

barbamamma ha scritto: In realtà l'oggetto aereo per me è ambivalente: da sempre ne sono stata attratta e tuttora levo di continuo gli occhi al cielo quando ne passa uno, affascinata ....ma..... c'è un ma... spesso seguendo il loro percorso di discesa verso l'aeroporto mi prefiguro una situazione tragica imminente..li seguo ammirata fino a dove riesco a vederli MA sempre prefigurandomi che possa non atterrare correttamente.

Ti quoto,perchè è la stessa sensazione che da quest'estate mi attanaglia.Considero situazioni catastrofiche,immagino scene apocalittiche e francamente mi sento anche una potenziale portatrice di sfiga verso quei "poveracci" che stanno a bordo,protagonisti inconsapevoli delle mie follie...nel tuo caso,per tua stessa ammissione,tutto è stato amplificato dalla nascita della tua bambina,ma presupponeva comunque uno stato di disagio latente.Non entro nel merito,perchè non è il mio campo,lascio fare agli esperti.Quello che credo è che,a mio parere,non devi importi nulla.Sfidare le proprie paure va bene,ma nulla che miri al raggiungimento di un benessere individuale può passare dall'imposizione altrui,nè tantomeno dall'autoimposizione.Io,la mia pseudo paura la chiarirò quando prenderò l'aereo naturalmente.Perchè so bene che,se me lo imponessi,non solo non avrei risolto nulla,ma probabilmente potrei anche aggravare il tutto.Non so se il mio intervento è pertinente,prendilo come un segno di solidarietà. :wink:
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da araial14 »

Syn ha scritto:Sfidare le proprie paure va bene,ma nulla che miri al raggiungimento di un benessere individuale può passare dall'imposizione altrui,nè tantomeno dall'autoimposizione.
Hai centrato il problema nella sua essenza.
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da Peretola »

Syn ha scritto:Non so se il mio intervento è pertinente,prendilo come un segno di solidarietà. :wink:
Mi sembra molto importante, altrochè! Credo sia una cosa molto fondamentale la condivisione delle esperienze, non per trasmettersi le paure, ma per farsi coraggio a vicenda :wink:
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da barbamamma »

Di nuovo grazie per i vostri interventi. Riflettendo:
1) L'immagine del volo=distacco=lutto è davvero per la mia storia una lettura inconscia perfetta. Da sempre, per motivi familiari, vivo sapendo che ogni giorno è regalato: cerco di organizzare/prevenire le difficoltà dei miei cari (bisognosi di aiuto), perchè so anche che potrebbe avvicinarsi il momento del distacco. Diciamo che in qualche modo accetto il "caso"/l'inesorabile (fa parte della vita ovviamente)ma fintanto che uno non si metta nelle "condizioni di pericolo". Probabilmente nella mia percezione inconscia la condizione di pericolo corrisponde al distacco aereo. Ovvero...me la sono cercata (ribadisco..inconscia..perchè sono documentatissima sui dati di sicurezza del mezzo!). Forse per tale motivo l'evento nascita ha scatenato la mia debolezza latente: in qualche modo è come se il mio inconscio mi dicesse di essermi messa in condizione di pericolo (me la vado a cercare...) e di conseguenza arreco un danno anche a chi da me dipende o comunque è legata alle mie scelte (la piccola). Cosa dici araial?
2) Preciso che non viaggio per lavoro ma per diletto. E' proprio la passione per le mete da raggiungere che mi spinge a confrontarmi e a cercare di superare le mie paure. Non cerco di superarle autoimponendomi il volo: in realtà sono tra voi proprio per questo!
3) Momento leggero....a pensarci bene un viaggio di lavoro l'ho fatto: portare in gita scolastica utilizzando l'aereo una classe di 18/19enni....la vera paura sono state le 4 interminabili notti a Barcellona...vi lascio immaginare :shock:
4) Per Syn: grazie davvero per il tuo messaggio! Ha ragione Peretola: la condivisione delle esperienze non può che aiutare! Inoltre ho visto che sei impegnata nello studio di materie a me familiari.. :) :)
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da Peretola »

barbamamma ha scritto: 2) Preciso che non viaggio per lavoro ma per diletto. E' proprio la passione per le mete da raggiungere che mi spinge a confrontarmi e a cercare di superare le mie paure. Non cerco di superarle autoimponendomi il volo: in realtà sono tra voi proprio per questo!
E' sicuramente un buon modo per affrontare quello che ti spaventa: riusciresti in qualche modo a cercare di vedere il volo SOLO come qualcosa che ti porta a fare qualcosa che ti piace da morire (vacanze, viaggi, vedere posti nuovi...)?
Perchè in conclusione di questo si tratta: un mezzo (di trasporto) per raggiungere un fine :wink: :mrgreen:
In poche parole cerco di farti riflettere sulla possibilità di togliere "importanza" all'aereo in se per concentrarla sul vero motivo che ti spinge a viaggiare: la destinazione.
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da araial14 »

barbamamma ha scritto:Di nuovo grazie per i vostri interventi. Riflettendo:
1) L'immagine del volo=distacco=lutto è davvero per la mia storia una lettura inconscia perfetta.
Ora è in marcia verso il conscio,quindi nella sfera del commmensurabile.Partiamo dal fatto che, vivendo in un mondo imperfetto (grazie al cielo), nulla tende alla perfezione ma ad un miglioramento costante ed in questa costanza (anche in regressione,che è un meccanismo altrettanto costruttivo, almeno nelle dinamiche psicologiche)che l'iter di un'evoluzione verso "l'imperfetto-perfetto" può con la riflessione moderare i tuoi timori.Dal concepimento alla nascita, soprattutto la madre, sente che qualcosa di meraviglioso sta evolvendo nel suo corpo e non disgiunge creatrice dal creato, quindi, non separa se stessa da quello che sta modellando: come "scultrice" di qualcosa che, almeno nel meccanismo, ha il sapore di un "completo" che prevarica la sua stessa concezione di perfetto. Il momento del parto è quello che poi determina la relazione non della madre verso il nascituro ( che si struttura passo dopo passo con la crescita del figlio) ma della madre verso se stessa in questa nuova condizione di (mi si passi il termine) qualcosa che deve preservare nella sua integra "perfezione." Tant'è vero che la triste ( purtroppo con moderna incidenza) depressione post parto è la più difficile da curare proprio per questa sua forza di allontanamento, ovvero: la donna che non riconosce nell'ora dell'oggettività quella perfezione che per nove mesi ha idealizzato.La "Scultrice" che non riconosce la sua opera d'arte, come se un falso avesse per mesi invaso il suo corpo e che con inganno avesse poi radicato in lei un 'idea che con la vista della scultura decade. Ci sono poi le madri "scultrici" che riconoscono nelle loro opere ( reggete se potete e perdonate il filare del discorso sulla metafora) la perfezione (che non esiste neppure in senso estetico) che se intesa come "concetto del perfetto assoluto", deve essere mantenuta, inalterata nelle sue forme e nella sua natura. Le ultime sono le madri scultrici che modellano il cristallo. Tutto si compie e tutto si evolve grazie ad esse ma l'opera perfetta è delicata, frangibile, per cui ,ecco che l'ossessione della conservazione ad oltranza prende il sopravvento. In realtà (pur avendo un 'affettività vera, segnata e molto coinvolgente) queste donne riflettono nei figli il bisogno della "nicchia" continua che solo nella gestazione ha dato loro la sicurezza di averne il controllo totale ,ed è in parte vero, almeno fisicamente lo è.Ogni azione od oggetto che possa rompere questo "cristallo" ( ma che in realtà potrebbe spezzare questo legame forte) è visto come una minaccia costante,anche e soltanto se affiora come idea o pensiero : La perdita, potrebbe essere alle porte e la sensazione del lutto pervade ogni azione che possa interporsi tra se stessa e quello che ha creato, quel cristallo delicato ed in balia degli elementi. Vogliamo considerare l'aereo come uno di questi elementi?
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da Æsyne »

barbamamma ha scritto:Per Syn: grazie davvero per il tuo messaggio! Ha ragione Peretola: la condivisione delle esperienze non può che aiutare! Inoltre ho visto che sei impegnata nello studio di materie a me familiari.. :) :)

Non devi ringraziarmi,il sostegno morale a volte può essere un toccasana...e volevo comunicartelo :)
Ragion per cui,se potrò esserti di conforto,nel limite delle mie possibilità,cercherò di farlo!

PS:davvero ti sono familiari?racconta! :mrgreen:
Una metà di me non sopporta l'altra.E cerca alleati!
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da barbamamma »

[quote="araial14]Vogliamo considerare l'aereo come uno di questi elementi?[/quote]
Si araial l'aereo sicuramente rappresenta per me questo. Come posso lavorarci su?
Posso dirvi in tutta sincerità una cosa? Da quando abbiamo iniziato questo confronto mi sento molto più serena. Mancano ormai 3 giorni alla mia partenza e non ho ancora iniziato il malessere fisico... In realtà cerco di non guardare troppo il meteo :oops: ...almeno 1-3 volte a giornata :oops: dato che pare siano in arrivo nevicate..
Un grazie in particolare a Peretola: le tue parole mi sono state davvero di aiuto!
Syn....ti aggiorno in MP dato che immagino che al forum non interessi la mia attività!!
Buon pomeriggio
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da araial14 »

barbamamma ha scritto: che immagino che al forum non interessi la mia attività!!
Buon pomeriggio
Intanto sono FELICE che tutto incominci a ridimensionarsi.
In senso generico, la tuà attività ,più che interessare ,potrebbe essere un elemento in più per conoscerci...A tua insindacabile discrezione naturalmente. :wink:
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da lunaotrantina »

araial14 ha scritto:
barbamamma ha scritto: che immagino che al forum non interessi la mia attività!!
Buon pomeriggio
Intanto sono FELICE che tutto incominci a ridimensionarsi.
In senso generico, la tuà attività ,più che interessare ,potrebbe essere un elemento in più per conoscerci...A tua insindacabile discrezione naturalmente. :wink:
sono d'accordo con araial, condividi pure qualsiasi, se ti va di farlo. Qui puoi trovare solo alleati.
Dall'esperienza delle proprie fragilità si può solo crescere interiormente (in questo non siamo mai grandi abbastanza) ed affrontare passo dopo passo un dolce cammino verso la serenità.
Non ti abbattere se ti sembrerà di non notare miglioramenti.
Vedrai che col tempo il tuo rapporto con il volo cambierà.
E chissà che tu non ne possa notare proprio nel prossimo volo. In fondo è un'occasione per "testare" se già qualcosa si è mosso.
Brava barbamamma, non arrenderti, puoi lavorarci sù con le tue stesse riflessioni.
se n'è fujut' 'o capitone
e mo stá comm nu pappice'....
barbamamma
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da barbamamma »

Allora amici: mi svelo nuovamente :) :) :) sono ...multiforme ..come una vera barbamamma!! Nella vita sono avv e insegno alle superiori (diritto/economia). Motivo per il quale sorridevo all'idea di Syn impegnata con un testo di diritto amministrativo! Tornando a noi...un po' di tensione comincio ad avvertirla per domani....soprattutto comincio ad immaginarmi il decollo...nel mio film l'aereo non raggiungerà la quota perchè inesorabilmente...cade :(
Quando sono all'imbarco osservo sempre tutti i passeggeri e dentro di me...penso a come sarà interrotta la loro felicità da lì a poco...insomma ...decisamente nefasta :x . Ora sulla base di quello che ci siamo detti fino ad ora cerco di concentrarmi sulla meta 8) 8) Le vostre regole le conosco e cercherò di applicarle ma qualche consiglio pratico per il mio lungo volo le accetto volentieri!! Grazie a tutti e buona giornata!
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da barbamamma »

Gentili amici il momento è arrivato. Sto per partire per Malpensa. Staserà spiccherò il volo. Ci sentiamo al mio rientro. Pensatemi!
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flyingbrandon
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da flyingbrandon »

barbamamma ha scritto:Gentili amici il momento è arrivato. Sto per partire per Malpensa. Staserà spiccherò il volo. Ci sentiamo al mio rientro. Pensatemi!
certamente.... :thumbright: divertiti...
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da araial14 »

barbamamma ha scritto:Gentili amici il momento è arrivato. Sto per partire per Malpensa. Staserà spiccherò il volo. Ci sentiamo al mio rientro. Pensatemi!
Pensa tu a noi, qui difronte ad una tastiera :(
Per il resto ci si sente anche in MP. Buon tutto! Tranquilla sei in ottime mani, le più sicure del mondo! :wink:
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Æsyne
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da Æsyne »

Ma dunque,com'è finita?Aspetto ancora di sapere com'è andato il viaggio!
Una metà di me non sopporta l'altra.E cerca alleati!
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Re: una mamma in difficoltà

Messaggio da barbamamma »

Gentili amici sono tornata!
Ovviamente...anche se per un fifone non è poi così ovvio....sono tornata sana e salva. La meta valeva davvero la "sofferenza" aerea ma posso dire di essere stata abbastanza brava anche in volo. Riordino le mie impressioni:
1) Partenza: sono pronta, bella stanca così da aumentare le possibilità di crollo fisico....ma...2 ore secche di ritardo. Gestire la mia ansia preparatoria per 2 ore aggiuntive non è facile: ad un ansioso NON interessano i negozi, NON ha fame, NON si rilassa nella conversazione con i vicini ...MA sono passate anche quelle. Quando ho visto comparire il mio aereo azzurrone ho capito che ero riuscita a gestirmi abbastanza bene fino a quel momento.
2) Posti assegnati: scena fantozziana... nella carta d'imbarco vedo fila 9 (ovviamente avevo chiesto la fila centrale da 3 posti dato che eravamo noi 3 rinunciando più che volentieri al finestrino :D :D )..non mi dice niente di particolare se non che dovrei essere abbastanza avanti....in realtà: è una fila fantasma posta in mezzo alle due uscite, senza cappelliera per il bagaglio, con i sedili non reclinabili, con il bagno (MOOOOLTO frequentato...) subito dietro. Questo significa che abbiamo viaggiato 9 h 30m con il bagaglio a mano sotto al sedile di fronte (vi assicuro non così distante) e una certa rigidità. In realtà il mio spirito ansioso ha subito cercato di trovare il lato positivo di questa assurda posizione: ero seduta praticamente a fianco delle assistenti di volo (ne potevo scrutare l'espressione, i movimenti "sospetti") e soprattutto chiunque avesse voluto uscire da quell'aereo avrebbe per forza dovuto attendere prima il mio movimento.....quindi...in caso di emergenza....avevo le porte a mia disposizione.
3) Decollo: ammetto che il decollo di un 767 non è come quello di aerei più piccoli presi più di recente. E' stato, pur potente, molto dolce. Io non sopporto fisicamente questo momento: mi irrigidisco, mi sembra di "gonfiarmi" e di appiattirmi al pavimento MA....forse complice il fatto che erano ormai le 22.00 e che dalla mia posizione NON potevo vedere assolutamente nulla mi è stato più sopportabile di altre volte.
4) Volo: molto tranquillo. Non ci sono state turbolenze. Le adv sono state sempre molto cortesi, sorridenti e premurose. Da migliorare la mia attività ovvero....fissare il monitor con il simbolo dell'aereo che si muove sulla cartina geografica ed ascoltare della orrenda musica new age-rilassante consigliata dalla compagnia. :oops: N.B.:...il mio lato ansioso si palesa facendomi assumere un atteggiamento passivo per interminabili ore...quindi...ovvio che potevo anche cambiare musica...ma una volta sistematami così sapevo che così sarei rimasta fino a destinazione... :(
5) Atterraggio: assolutamente dolce. Immaginate la mia faccia: incollata al monitor centrale che indicava la distanza dal suolo in progressiva diminuzione + la impossibilità di vedere alcunchè fuori....è stato QUASI piacevole!
6) Disbrigo delle formalità e.....vacanza?......NON ancora....mi attendono 50 minuti di idrovolante...questo...se vi interessa ..ve lo racconto domani . Ora devo mettere a nanna la creatura! Ciao a tutti!
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