domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
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domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
scrivo qui nella sezione spotters...
visto che penso sia la sezione giusta per postare il mio dubbio...
premessa... ho sempre fatto foto con la compattina, infilando l'obiettivo ( moolto stretto) nei "buchi naturali" della rete...
ora, invece, son passato alla reflex, una canon eos 450D, e ho due obiettivi 18/55 + 70/300
per i 3 giorni da cui ce l'ho, devo dire che non mi ha deluso affatto, anzi!!!
ieri però, in occasione dell'avvento del 380, l'ho sfoderata in quel di Ferno
problema: LA RETE!!!!!
ho tentato di ingegnarmi, e qualcosina è venuto decentemente ( anche se ho notato che la rete "scompare solo a focali piuttosto lunghine...)
però volevo chiedere a qualcuno se vi è qualche stratagemma per evitare il fastidioso problema della rete... lo so... cambiare posizione-...
ma se ciò, mettiamo non fosse possibile, come potrei operare!?
grazie a tutti!
Ciao!!
Teo
visto che penso sia la sezione giusta per postare il mio dubbio...
premessa... ho sempre fatto foto con la compattina, infilando l'obiettivo ( moolto stretto) nei "buchi naturali" della rete...
ora, invece, son passato alla reflex, una canon eos 450D, e ho due obiettivi 18/55 + 70/300
per i 3 giorni da cui ce l'ho, devo dire che non mi ha deluso affatto, anzi!!!
ieri però, in occasione dell'avvento del 380, l'ho sfoderata in quel di Ferno
problema: LA RETE!!!!!
ho tentato di ingegnarmi, e qualcosina è venuto decentemente ( anche se ho notato che la rete "scompare solo a focali piuttosto lunghine...)
però volevo chiedere a qualcuno se vi è qualche stratagemma per evitare il fastidioso problema della rete... lo so... cambiare posizione-...
ma se ciò, mettiamo non fosse possibile, come potrei operare!?
grazie a tutti!
Ciao!!
Teo
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Ho un 70/200 Tamron e una Nikon D50.Big_Teo ha scritto:
ora, invece, son passato alla reflex, una canon eos 450D, e ho due obiettivi 18/55 + 70/300
per i 3 giorni da cui ce l'ho, devo dire che non mi ha deluso affatto, anzi!!!
ieri però, in occasione dell'avvento del 380, l'ho sfoderata in quel di Ferno
problema: LA RETE!!!!!
Ho risolto la cosa scattando a 200 con l'apertura più larga possibile (nel mio caso f/2.

Scendendo un po' con la lunghezza focale comincia a vedersi la rete, e questo, in aeroporti con la rete ma la pista vicina (penso al parcheggino di Grassobbio a Orio) è un bel casino...
Le foto vengono decenti, ovviamente perdi un po' di luminosità, ma queste sono le foto che ho fatto sabato mattina a Malpensa
Buone foto
Andrea
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Pilotastro della domenica
Il decollo è facoltativo, l'atterraggio, obbligatorio
VBS PPL Achieved! - Le mie Jetphotos- Le mie foto, aerei e non solo...

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- ciccioxx92
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Ma perchè hanno tutto quel rumore le foto?camicius ha scritto:Le foto vengono decenti, ovviamente perdi un po' di luminosità, ma queste sono le foto che ho fatto sabato mattina a Malpensa
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Ho 3 ipotesi:ciccioxx92 ha scritto:Ma perchè hanno tutto quel rumore le foto?
- ISO alto
- zoom
- software di fotoritocco
Magari le ho cannate tutte



Ciaooooo.
McGyver
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Stavo per scrivere le stesse identiche cosemcgyver79 ha scritto: Ho 3 ipotesi:
- ISO alto
- zoom
- software di fotoritocco
Magari le ho cannate tutte![]()
![]()
![]()
Ciaooooo.

Magari abbiamo cannato in due


- ciccioxx92
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Sull'Iso alto non c'è dubbio.mcgyver79 ha scritto:Ho 3 ipotesi:ciccioxx92 ha scritto:Ma perchè hanno tutto quel rumore le foto?
- ISO alto
- zoom
- software di fotoritocco
Magari le ho cannate tutte![]()
![]()
![]()
Ciaooooo.
Se per zoom intendi quello digitale, ok!
Che software di m***a è?

Volevo sapere dal punto di vista fotografico. Forse che per poter usufruire della massima focale su quell'obiettivo si necessita di iso altissimo?
- albert
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
La rete.....Big_Teo ha scritto:scrivo qui nella sezione spotters...
visto che penso sia la sezione giusta per postare il mio dubbio...
premessa... ho sempre fatto foto con la compattina, infilando l'obiettivo ( moolto stretto) nei "buchi naturali" della rete...
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grazie a tutti!
Ciao!!
Teo


O scatti da sopra (posizione sopraelevata, scaletta...) oppure avicini moltissimo l'obbiettivo alle maglie (quasi a toccarle), con focale lunga.
Il problema è la rete doppia, stile manico d'ombrello a MXP...


ciao!
Alberto
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«Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.» Konrad Lorenz
«Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo
«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Ho acceso gli altoparlanti al massimo ma non ho sentito nessun rumore.ciccioxx92 ha scritto:Ma perchè hanno tutto quel rumore le foto?camicius ha scritto:Le foto vengono decenti, ovviamente perdi un po' di luminosità, ma queste sono le foto che ho fatto sabato mattina a Malpensa
Per la grana dovresti usare una pellicola a bassa sensibiltà ed uno sviluppo molto diluito. Ti viene una grana finisssima e praticamente invisibile. Se però usi una digitale, non ti viene niente. Non usare le digitali, usa le pellicoleeeeeeee! Basta co ste digitali del cavolo!
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
A trovarle ancora le pellicoletartan ha scritto: Non usare le digitali, usa le pellicoleeeeeeee! Basta co ste digitali del cavolo!



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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Beh quello che dici tu nelle digitali è il comune ISO. Ma mi chiedo perchè ha alzato così tanto il valore ISO?tartan ha scritto:Ho acceso gli altoparlanti al massimo ma non ho sentito nessun rumore.ciccioxx92 ha scritto:Ma perchè hanno tutto quel rumore le foto?camicius ha scritto:Le foto vengono decenti, ovviamente perdi un po' di luminosità, ma queste sono le foto che ho fatto sabato mattina a Malpensa
Per la grana dovresti usare una pellicola a bassa sensibiltà ed uno sviluppo molto diluito. Ti viene una grana finisssima e praticamente invisibile. Se però usi una digitale, non ti viene niente. Non usare le digitali, usa le pellicoleeeeeeee! Basta co ste digitali del cavolo!
Mi spiace ma sono nato nell'epoca del digitale (senza nulla togliere alla saggezza dei tuoi anni).

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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Mi dispiace a me che sei nato nell'epoca del digitale. Ti sei perso l'odore dei chimici, l'esaltazione delle immagini che compaiono poco a poco sulle pellicole sviluppate, le reazioni allergiche sulle mani, le notti in camera oscura, le mascherature con le mani, gli sviluppi delle gigantografie nella vasca da bagno e tanto altro ancora che faceva della fotografia un hobby completo che culminava in mostre allestite per mostrare agli altri il tuo modo di vedere il mondo.ciccioxx92 ha scritto:Beh quello che dici tu nelle digitali è il comune ISO. Ma mi chiedo perchè ha alzato così tanto il valore ISO?tartan ha scritto:Ho acceso gli altoparlanti al massimo ma non ho sentito nessun rumore.ciccioxx92 ha scritto:Ma perchè hanno tutto quel rumore le foto?camicius ha scritto:Le foto vengono decenti, ovviamente perdi un po' di luminosità, ma queste sono le foto che ho fatto sabato mattina a Malpensa
Per la grana dovresti usare una pellicola a bassa sensibiltà ed uno sviluppo molto diluito. Ti viene una grana finisssima e praticamente invisibile. Se però usi una digitale, non ti viene niente. Non usare le digitali, usa le pellicoleeeeeeee! Basta co ste digitali del cavolo!
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
ciccioxx92 ha scritto:Beh quello che dici tu nelle digitali è il comune ISO. Ma mi chiedo perchè ha alzato così tanto il valore ISO?tartan ha scritto:Ho acceso gli altoparlanti al massimo ma non ho sentito nessun rumore.ciccioxx92 ha scritto:Ma perchè hanno tutto quel rumore le foto?camicius ha scritto:Le foto vengono decenti, ovviamente perdi un po' di luminosità, ma queste sono le foto che ho fatto sabato mattina a Malpensa
Per la grana dovresti usare una pellicola a bassa sensibiltà ed uno sviluppo molto diluito. Ti viene una grana finisssima e praticamente invisibile. Se però usi una digitale, non ti viene niente. Non usare le digitali, usa le pellicoleeeeeeee! Basta co ste digitali del cavolo!
Mi spiace ma sono nato nell'epoca del digitale (senza nulla togliere alla saggezza dei tuoi anni).
ragazzo...guarda che ad oggi, nella stampa (in particolare grandi formati), non mi risulta che il digitale abbia totalmente surclassato la pellicola...prova a prendere delle stampe analogiche e delle stampe digitali, anche 10x15, entrambe di qualità e guardale moooolto attentamente da vicino




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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Purtoppo il CCD non tollera già i 400 per foto di qualità...se poi croppi e esageri di post.p. con saturazioni, aumenti di luminosità, contrasto e maschera di contrasto...beh...camicius ha scritto:Ho un 70/200 Tamron e una Nikon D50.Big_Teo ha scritto:
ora, invece, son passato alla reflex, una canon eos 450D, e ho due obiettivi 18/55 + 70/300
per i 3 giorni da cui ce l'ho, devo dire che non mi ha deluso affatto, anzi!!!
ieri però, in occasione dell'avvento del 380, l'ho sfoderata in quel di Ferno
problema: LA RETE!!!!!
Ho risolto la cosa scattando a 200 con l'apertura più larga possibile (nel mio caso f/2.e con l'obiettivo praticamente appoggiato alla rete (ti aiuta in ciò un filtro trasparente in modo da proteggere la lente da un accidentale contatto disastroso con la rete). In questo caso la profondità di campo è la più corta possibile, quindi la rete è molto fuori fuoco, mentre l'aereo, che comunque è molto distante, resta comunque tutto a fuoco.
Scendendo un po' con la lunghezza focale comincia a vedersi la rete, e questo, in aeroporti con la rete ma la pista vicina (penso al parcheggino di Grassobbio a Orio) è un bel casino...
Le foto vengono decenti, ovviamente perdi un po' di luminosità, ma queste sono le foto che ho fatto sabato mattina a Malpensa
Buone foto
Andrea

Dalla foto del germanwings si vede anche un pò di sporco sul sensore...




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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
ringrazio tutti per le risposte....
quindi, basta che metto diaframma aperto e appoggio la rete sulla rete, in modo da adagiarla alla bene e meglio in un buco...
il diaframma aperto, diminuisce la profondita di campo> quindi, se io focheggio sull aereo, questo sara a fuoco, ma la suddetta profondita sara appunto minore...
questo e per tutelarsi, tra virgolette, nel caso in cui si becchi accidentalmente la rete
ma ora, nel caso in cui io abbia beccato la rete, in maniera piu o meno marcata, vi e un metodo di post produzione che consenta di alleviare questo fastidioso effetto
quindi, basta che metto diaframma aperto e appoggio la rete sulla rete, in modo da adagiarla alla bene e meglio in un buco...
il diaframma aperto, diminuisce la profondita di campo> quindi, se io focheggio sull aereo, questo sara a fuoco, ma la suddetta profondita sara appunto minore...
questo e per tutelarsi, tra virgolette, nel caso in cui si becchi accidentalmente la rete

ma ora, nel caso in cui io abbia beccato la rete, in maniera piu o meno marcata, vi e un metodo di post produzione che consenta di alleviare questo fastidioso effetto

- claudio2691
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Per risolvere il problema della rete è sicuramente necessario il consiglio di dimunuire al max il valore del diaframma, poi per il rumore, bè io a malpensa non sono mai stato, ma con un 200mm un 737 devi croppare un bel pò per averlo a pieno; comunque, gli iso solitamente si alzano in condizioni di scarsa luminosità in modo da mantenere pressochè "costanti" gli altri parametri, nelle foto postate sul link sono molto "granulose" e questo è dovuto soprattutto al crop (ritaglio), il software non credo che c'entri molto. Esiste comunque un ottimo programmino che uso e che da ottimi risultati, si chiama Neat Image, e ha la funzione di eliminare tutti quei fastidiosissimi puntini, ovviamente fino ad un certo punto, anche perchè poi la foto perde di qualità! Posto due scatti per vedere la differenza tra uno scatto fatto a ISO200 originale, e un'altro sempre con lo stesso valore ma dopo averci applicato il filtro neat image:
Al di la della qualità, che dipende moltossimo dalla lente: la foto è stata scattata a 205mm
con:
http://img3.imageshack.us/img3/56/80032029.jpg
e senza:
http://img94.imageshack.us/img94/3243/31878136.jpg
P.S. per alleviare il problema della rete sarebbe meglio che scattassi le foto nel formato NEF (x nikon) oppure RAW (x canon), in questo modo poi con photoshop puoi editare anche gli angoli scuri della foto con un apposita applicazione all'interno di Camera raw. Il mio consiglio è quello di lasciar perdere il formato JPEG, in quanto consente una minore postproduzione (esperianza personale).
Ciao,
Claudio
Al di la della qualità, che dipende moltossimo dalla lente: la foto è stata scattata a 205mm
con:
http://img3.imageshack.us/img3/56/80032029.jpg
e senza:
http://img94.imageshack.us/img94/3243/31878136.jpg
P.S. per alleviare il problema della rete sarebbe meglio che scattassi le foto nel formato NEF (x nikon) oppure RAW (x canon), in questo modo poi con photoshop puoi editare anche gli angoli scuri della foto con un apposita applicazione all'interno di Camera raw. Il mio consiglio è quello di lasciar perdere il formato JPEG, in quanto consente una minore postproduzione (esperianza personale).
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Decisamente meglio con!claudio2691 ha scritto:Per risolvere il problema della rete è sicuramente necessario il consiglio di dimunuire al max il valore del diaframma, poi per il rumore, bè io a malpensa non sono mai stato, ma con un 200mm un 737 devi croppare un bel pò per averlo a pieno; comunque, gli iso solitamente si alzano in condizioni di scarsa luminosità in modo da mantenere pressochè "costanti" gli altri parametri, nelle foto postate sul link sono molto "granulose" e questo è dovuto soprattutto al crop (ritaglio), il software non credo che c'entri molto. Esiste comunque un ottimo programmino che uso e che da ottimi risultati, si chiama Neat Image, e ha la funzione di eliminare tutti quei fastidiosissimi puntini, ovviamente fino ad un certo punto, anche perchè poi la foto perde di qualità! Posto due scatti per vedere la differenza tra uno scatto fatto a ISO200 originale, e un'altro sempre con lo stesso valore ma dopo averci applicato il filtro neat image:
Al di la della qualità, che dipende moltossimo dalla lente: la foto è stata scattata a 205mm
con:
http://img3.imageshack.us/img3/56/80032029.jpg
e senza:
http://img94.imageshack.us/img94/3243/31878136.jpg
P.S. per alleviare il problema della rete sarebbe meglio che scattassi le foto nel formato NEF (x nikon) oppure RAW (x canon), in questo modo poi con photoshop puoi editare anche gli angoli scuri della foto con un apposita applicazione all'interno di Camera raw. Il mio consiglio è quello di lasciar perdere il formato JPEG, in quanto consente una minore postproduzione (esperianza personale).
Ciao,
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Egregi amici, finalmente un post interessante e così anch'io (da professionista con 25 anni di esperienza) posso dire la mia, ovviamente sperando di non suscitare fastidio e dimostrare presunzione e supponenza.
Premetto che rispondere considerando tutto quello che si è espresso fin qui sopra non è facile. Parto da chi ha costruito il post.
- Teo, come già consigliatoti, per eliminare la rete devi impiegare un diaframma il più aperto possibile su lunga focale in modo da ridurre al massimo la profondità di campo, appoggiando il tuo obiettivo PRIVO del paraluce, alla rete. Fai attenzione a non graffiare la lente frontale (anche questa cosa te l'hanno già consigliata, ma eviterei l'uso di un filtro per non peggiorare la qualità del tuo obiettivo). La capacità di "sfocare" è direttamente proporzionale alla luminosità massima (diaframma più aperto disponibile) dell'obiettivo: una lente lunga con possibilità di f2,8 sarebbe l'ideale, ma ha costi proibitivi per molti, compresi i professionisti come il sottoscritto. E' ovvio, infine, che fotografare senza nulla davanti è la condizione ideale; ma, e te lo dice uno che davanti alle reti è diventato grande, si possono avere belle soddisfazioni, e poi ricordi, anche in situazioni come questa. Personalmente, preferisco "bypassare" la recinzione con la mia reflex che spacciarmi "fotografo" usando una compatta (vi spiego alla fine cosa intendo per spotter, cioè fotografo di aviazione).
- Per Andrea, sottoscrivo molti degli "input" a lui dedicati. La qualità finale dell'immagine dipende da un sacco di parametri, alcuni dei quali impossibili da ottimizzare per molti. Dal tuo equipaggiamento è molto difficile trarre elevata qualità in ogni situazione, ma con accortezza, pratica e umiltà (cioè predisposizione ad imparare, eliminando buona parte del proprio scattato che dopo opportuna analisi non soddisferà la tua voglia di crescere come fotografo) potrai arrivare ad ottenere buoni risultati. Un consiglio: non conosco bene la D50, ma se scatti con impostazione ISO automatica, disinseriscila. Usa sempre iso bassi (100, 200 o al massimo, 400), sfruttando scene ben illuminate. Imposta il diaframma del tuo Tamron su f.8, statisticamente il diaframma "top" per ogni obiettivo, di pregio o no. I tempi di scatto saranno comunque di sicurezza per evitare il "mosso". E se c'è nuvoloso, lascia perdere. Avrai occasioni mgliori.
- Con Claudio, Typhoon, Tartan ed altri dico la mia su temi vari, concentrandoli in poche parole per non annoiarvi e terminare in fretta con i miei pensieri.
Alcune disquisizioni sono valide, ma molte sono di parte e sanno di opportunismo.
Se potesse disporre di Nikon D3s o D3x con il nuovo 70-200 VRII ed altre ottiche di pregio assoluto, ad esempio, chiunque, anche il più scaltro e nostalgico dei fotografi professionisti ancora "pellicolari", passerebbe a lavorare in digitale, magari ben coadiuvato dal più potente e moderno PC Apple attualmente disponibile, arricchito dai migliori software (garantisco che non è solo una questione di soldi). Influenza però moltissimo questa scelta la destinazione d'uso finale delle immagini e quanto, a livello economico, emotivo e passionale, uno vuole ricavare. Ci metterei anche quanto tempo uno vuole dedicare alla gestione del suo lavoro (oppure hobby). Nell'ambiente professionale che io frequento (cerimonie, sport e aeronautica) non esiste un solo fotografo che usi ancora le pellicole. Si può sempre chiedere una opinione, al proposito, anche ai grandi interpreti della fotografia professionale di aviazione (ce ne sono tanti anche in Italia) per sapere cosa ne pensano. Ma non si può affermare a priori che le pellicole ed il digitale siano uno meglio dell'altra.
La post-produzione, nella elaborazione così come nella fase di stampa (sia che si parta da pellicole che da file), è importante. Ma disporre di uno scatto di partenza che contenga tutta la qualità necessaria è fondamentale. E questo dipende da molte cose. L'ausilio di programmi come Lightroom o Neat Image può aiutare, magari per recuperare immagini brutte che servono. Occorre tuttavia non esagerare, perchè ogni immagine finale mostra questi interventi, apparendo poco naturali. Inoltre, il settaggio dei software per agire su ogni singola immagine non è sempre facile. Neat Image mostra durante l'analisi una percentuale, la quale deve essere sempre prossima l 100% della foto di partenza, pena l'eliminazione di informazioni relativi ai colori primari che compongono l'immagine.
Apprezzo e condivido il pensiero finale di Tartan sulla fotografia "antica" e tutte le sue fasi di applicazione (antica perché ormai siamo nel 2010). Io pesonalmente, godo della nostalgia per i bei momenti passati, nella visione delle mie diapositive.
Infine, con una piccola disquisizione sugli scatti in RAW. C'è estrema differenza tra un Jpeg nativo ed uno derivato dal RAW. Confrontate i due file ingrandeno sul vostro monitor l'immagine al 100%. Questo vale per ogni reflex digitale.
Chiudo con un mio personalissimo pensiero (quindi contestabile da altri) sulla pratica fotografica degli spotter. La foto aeronautica, a qualunque livello la si partichi, è una piccola parte di quello che è da tutti considerata un'arte: la FOTOGRAFIA. Qualsiasi cosa che nella sua pratica sminuisca il suo valore globale, deformi le sue peculiarità e danneggi la gioia di chi la condivide, è considerabile come un delitto, un atto grave che nuoce alla civiltà ed al suo sapere. Ci ha orecchie per intendere, intenda; mio nonno diceva: "ognuno, deve fare il suo mestiere".
Sperando di non esservi apparso un "solone" troppo sapiente, saluto tutti con un abbraccio.
Angelo
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Premetto che rispondere considerando tutto quello che si è espresso fin qui sopra non è facile. Parto da chi ha costruito il post.
- Teo, come già consigliatoti, per eliminare la rete devi impiegare un diaframma il più aperto possibile su lunga focale in modo da ridurre al massimo la profondità di campo, appoggiando il tuo obiettivo PRIVO del paraluce, alla rete. Fai attenzione a non graffiare la lente frontale (anche questa cosa te l'hanno già consigliata, ma eviterei l'uso di un filtro per non peggiorare la qualità del tuo obiettivo). La capacità di "sfocare" è direttamente proporzionale alla luminosità massima (diaframma più aperto disponibile) dell'obiettivo: una lente lunga con possibilità di f2,8 sarebbe l'ideale, ma ha costi proibitivi per molti, compresi i professionisti come il sottoscritto. E' ovvio, infine, che fotografare senza nulla davanti è la condizione ideale; ma, e te lo dice uno che davanti alle reti è diventato grande, si possono avere belle soddisfazioni, e poi ricordi, anche in situazioni come questa. Personalmente, preferisco "bypassare" la recinzione con la mia reflex che spacciarmi "fotografo" usando una compatta (vi spiego alla fine cosa intendo per spotter, cioè fotografo di aviazione).
- Per Andrea, sottoscrivo molti degli "input" a lui dedicati. La qualità finale dell'immagine dipende da un sacco di parametri, alcuni dei quali impossibili da ottimizzare per molti. Dal tuo equipaggiamento è molto difficile trarre elevata qualità in ogni situazione, ma con accortezza, pratica e umiltà (cioè predisposizione ad imparare, eliminando buona parte del proprio scattato che dopo opportuna analisi non soddisferà la tua voglia di crescere come fotografo) potrai arrivare ad ottenere buoni risultati. Un consiglio: non conosco bene la D50, ma se scatti con impostazione ISO automatica, disinseriscila. Usa sempre iso bassi (100, 200 o al massimo, 400), sfruttando scene ben illuminate. Imposta il diaframma del tuo Tamron su f.8, statisticamente il diaframma "top" per ogni obiettivo, di pregio o no. I tempi di scatto saranno comunque di sicurezza per evitare il "mosso". E se c'è nuvoloso, lascia perdere. Avrai occasioni mgliori.
- Con Claudio, Typhoon, Tartan ed altri dico la mia su temi vari, concentrandoli in poche parole per non annoiarvi e terminare in fretta con i miei pensieri.
Alcune disquisizioni sono valide, ma molte sono di parte e sanno di opportunismo.
Se potesse disporre di Nikon D3s o D3x con il nuovo 70-200 VRII ed altre ottiche di pregio assoluto, ad esempio, chiunque, anche il più scaltro e nostalgico dei fotografi professionisti ancora "pellicolari", passerebbe a lavorare in digitale, magari ben coadiuvato dal più potente e moderno PC Apple attualmente disponibile, arricchito dai migliori software (garantisco che non è solo una questione di soldi). Influenza però moltissimo questa scelta la destinazione d'uso finale delle immagini e quanto, a livello economico, emotivo e passionale, uno vuole ricavare. Ci metterei anche quanto tempo uno vuole dedicare alla gestione del suo lavoro (oppure hobby). Nell'ambiente professionale che io frequento (cerimonie, sport e aeronautica) non esiste un solo fotografo che usi ancora le pellicole. Si può sempre chiedere una opinione, al proposito, anche ai grandi interpreti della fotografia professionale di aviazione (ce ne sono tanti anche in Italia) per sapere cosa ne pensano. Ma non si può affermare a priori che le pellicole ed il digitale siano uno meglio dell'altra.
La post-produzione, nella elaborazione così come nella fase di stampa (sia che si parta da pellicole che da file), è importante. Ma disporre di uno scatto di partenza che contenga tutta la qualità necessaria è fondamentale. E questo dipende da molte cose. L'ausilio di programmi come Lightroom o Neat Image può aiutare, magari per recuperare immagini brutte che servono. Occorre tuttavia non esagerare, perchè ogni immagine finale mostra questi interventi, apparendo poco naturali. Inoltre, il settaggio dei software per agire su ogni singola immagine non è sempre facile. Neat Image mostra durante l'analisi una percentuale, la quale deve essere sempre prossima l 100% della foto di partenza, pena l'eliminazione di informazioni relativi ai colori primari che compongono l'immagine.
Apprezzo e condivido il pensiero finale di Tartan sulla fotografia "antica" e tutte le sue fasi di applicazione (antica perché ormai siamo nel 2010). Io pesonalmente, godo della nostalgia per i bei momenti passati, nella visione delle mie diapositive.
Infine, con una piccola disquisizione sugli scatti in RAW. C'è estrema differenza tra un Jpeg nativo ed uno derivato dal RAW. Confrontate i due file ingrandeno sul vostro monitor l'immagine al 100%. Questo vale per ogni reflex digitale.
Chiudo con un mio personalissimo pensiero (quindi contestabile da altri) sulla pratica fotografica degli spotter. La foto aeronautica, a qualunque livello la si partichi, è una piccola parte di quello che è da tutti considerata un'arte: la FOTOGRAFIA. Qualsiasi cosa che nella sua pratica sminuisca il suo valore globale, deformi le sue peculiarità e danneggi la gioia di chi la condivide, è considerabile come un delitto, un atto grave che nuoce alla civiltà ed al suo sapere. Ci ha orecchie per intendere, intenda; mio nonno diceva: "ognuno, deve fare il suo mestiere".
Sperando di non esservi apparso un "solone" troppo sapiente, saluto tutti con un abbraccio.
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
tradotto in italiano sarebbe "Ofelèe, fà el tò mestèe"mio nonno diceva: "ognuno, deve fare il suo mestiere".

AMN, approfitto della tua professionalità per chiederti "quanto" sono ad cazzum queste mie riflessioni:
Io quando scatto in priorità di diaframmi di solito (leggi: se riesco) tengo uno stop più chiuso dell'apertura massima (e questo guarda caso corrisponde di solito a f/8) perchè comunque la qualità ottica è sempre un pò risicata a lente "tutta aperta".
Imho i danni derivanti un pò di vignettatura/flare/aberrazione sono inferiori a quelli da tempo troppo lungo!
E se invece diaframmo di più (magari per usare un tempo lungo, o per catturare una silhouette) mi si vedono tutti gli sporchini sul sensore

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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Eh sì, a parte ottiche costosissime, a tutta apertura si perde sempre un pò di nitidezza. Comunque, il sensore va tenuto pulito (basta soffiarci su periodicamente, con una pompetta). Poi, se fotografi con tempi rapidi (e diaframma aperto) è pià facile far risaltare i difetti della lente (soprattutto l'aberrazione cromatica enfatizzata dalla sfocatura). Mentre con diaframma chiusi e tempo di scatto di sicurezza (non troppo lungo - puoi aumentare gli iso) si ha un'aumento del campo nitido che aiuta a "nascondere" la maggior parte delle pecche di un obiettivo.thranduil ha scritto:tradotto in italiano sarebbe "Ofelèe, fà el tò mestèe"mio nonno diceva: "ognuno, deve fare il suo mestiere".![]()
AMN, approfitto della tua professionalità per chiederti "quanto" sono ad cazzum queste mie riflessioni:
Io quando scatto in priorità di diaframmi di solito (leggi: se riesco) tengo uno stop più chiuso dell'apertura massima (e questo guarda caso corrisponde di solito a f/8) perchè comunque la qualità ottica è sempre un pò risicata a lente "tutta aperta".
Imho i danni derivanti un pò di vignettatura/flare/aberrazione sono inferiori a quelli da tempo troppo lungo!
E se invece diaframmo di più (magari per usare un tempo lungo, o per catturare una silhouette) mi si vedono tutti gli sporchini sul sensore
Nessun problema per i consigli! Sono disponibile per ogni amico del forum e non c'è pericolo che mi senti "un professorone", per il semplice fatto che ... non lo sono!
Infine, avrei voluto scrivere anch'io il detto di cui sopra nel mio dialetto milanese, ma non so quanti mi avrebbero capito, visto l'ampia copertura nazionale di md80.it.
Ciao
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
una e mezza sì. ISO alta. Per il fotoritocco ho usato Picasa: non sono un grafico, non ho i soldi per Photoshop (e non ho Windows su cui installarlo), non so usare abbastanza bene GIMP. So che fa un po' schifo, ma sto cominciando.mcgyver79 ha scritto:Ho 3 ipotesi:
- ISO alto
- zoom
- software di fotoritocco
Magari le ho cannate tutte![]()
![]()
![]()
non ho usato zoom digitale, la D50 (come tutte le reflex, credo) non ce l'ha. Alcune sono croppate, ma non esageratamente.
perchè era ancora mezzo buio.ciccioxx92 ha scritto: Ma mi chiedo perchè ha alzato così tanto il valore ISO?
Abito e lavoro distante da Malpensa, (a Brescia), quindi fatico ad arrivare lì apposta. I miei genitori partivano per le ferie alle 6.55, quindi alle 5.30 ero a portarli. Ne ho approfittato per fare qualche scatto, ma soprattutto per godermi una varietà sia di aerei che di compagnie che a Orio ci si sogna.
c'è anche quello, e mi sto attrezzando. Nel senso che ho portato la macchina dal fotografo a fargli dare una occhiata...Typhoon ha scritto:Dalla foto del germanwings si vede anche un pò di sporco sul sensore...
Sapendo del problema dello sporco sul sensore e della rete scatto di solito a priorità di diaframma (e metto f/2.8 ). La sensibilità era di 1600 all'inizio, come ha fatto un po' di chiaro l'ho messa a 200 che è il minimo.AMN ha scritto: Un consiglio: non conosco bene la D50, ma se scatti con impostazione ISO automatica, disinseriscila. Usa sempre iso bassi (100, 200 o al massimo, 400), sfruttando scene ben illuminate. Imposta il diaframma del tuo Tamron su f.8, statisticamente il diaframma "top" per ogni obiettivo, di pregio o no. I tempi di scatto saranno comunque di sicurezza per evitare il "mosso".
Dubito che con diaframma a f/8 la profondità di campo sia tale da eliminare completamente l'effetto della rete...
Lo so. È che a Malpensa non posso andarci tutti i giorni. Sono 200 km da casa, e 140 km dal lavoro. Solo andata. Un po' troppi per andarci spesso apposta.AMN ha scritto: E se c'è nuvoloso, lascia perdere. Avrai occasioni mgliori.
Grazie comunque dei consigli.
Andrea
p.s.
Una piccola osservazione "di traverso". A Orio ci sono almeno due posti per scattare al di sopra della rete, che sono i parcheggi rialzati a ovest e le vasche a est. Al parcheggio di grassobbio basta una scaletta di mezzo metro. Si può scattare molto vicino agli aerei, tanto che con un 70mm non ci sta neanche un 737, e i piloti gentili ricambiano i saluti degli spotters. A Malpensa, che io sappia, nulla del genere. Non sarebbe possibile, fatti i dovuti controlli per chi entra, creare una terrazza, dove si possa andare a fotografare gli aerei da un po' più vicino?
p.p.s. (edit)
scusate il ritardo, ma è stato un weekend pesante e non avevo messo l'avviso via mail...
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
OK, Andrea. La condizione ideale per fare cò che piace non è in grado di crearsela neanche Rockfeller (o qualsiasi altro riccone). Ogni consiglio ricevuto vale quanto un regalo. Si accetta e poi ci si fa ciò che si ritiene meglio.p.s.
Una piccola osservazione "di traverso". A Orio ci sono almeno due posti per scattare al di sopra della rete, che sono i parcheggi rialzati a ovest e le vasche a est. Al parcheggio di grassobbio basta una scaletta di mezzo metro. Si può scattare molto vicino agli aerei, tanto che con un 70mm non ci sta neanche un 737, e i piloti gentili ricambiano i saluti degli spotters. A Malpensa, che io sappia, nulla del genere. Non sarebbe possibile, fatti i dovuti controlli per chi entra, creare una terrazza, dove si possa andare a fotografare gli aerei da un po' più vicino?
Per quanto riguarda Orio, effettivamente (per il Nord Italia) rimane la miglior destinazione per noi spotter aeronautici. Soprattutto quando le "vasche" sono agibili (ma ci sono molti posti adatti per catturare belle immagini in santa pace).
Per la terrazza di MXP da te accennata, io personalmente (con l'amico Giorgio presidente di Clipper) ci sto pensando da un pò e ti garantisco che in un altro paese ciò sarebbe già stato fatto! Come ben sai il nostro è un paese "bloccato" sotto tanti punti di vista e noi appassionati di aeronautica abbiamo grossi impedimenti da sormontare per poter arrivare un giorno ad essere legittimati a praticare la nostra passione, la quale (ed in altri paesi ciò le è già stato riconosciuto) ha importantissime valenze culturali e sociali. Comunque, non disperiamo e cerchiamo sempre di diffondere la nostra cultura aeronautica e la passione per la fotografia ad essa applicata. Non si sa mai che il "contagio" si propaghi ben bene ed arrivi un giorno ad interessare qualcuno che conta, che potrà darci una mano.
Saluti.
Angelo
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
sono d'accordo. Soprattutto quando c'è di mezzo la sicurezza. Però capisci che un aeroporto "sfigato" come Orio (dove praticamente ci sono solo ryanair, wizz e pochi altri) ha più spotting point spettacolari, mentre il campione del nord italia ha il migliore spotting point a 500 metri dalla pista (sempre che non decollino dalla 35L, a questo punto puoi andartene). E questo è una tristezza. Come scrivevo nel thread delle mie foto, mi piacerebbe sentire il rombo in decollo del 777 a una distanza paragonabile alle vasche di Orio. Probabilmente servirebbero cuffie o tappi, ma se è un'emozione a 500m, figuriamoci a 60...AMN ha scritto:
OK, Andrea. La condizione ideale per fare cò che piace non è in grado di crearsela neanche Rockfeller (o qualsiasi altro riccone). Ogni consiglio ricevuto vale quanto un regalo. Si accetta e poi ci si fa ciò che si ritiene meglio.
Infatti mi chiedevo se altri aeroporti hanno questa fortuna. Personalmente se fossi i tizi della casa accanto alle vasche aprirei un chiosco per le bibite, e chiederei l'autorizzazione per mandare in diretta le comunicazioni della torre sugli altoparlanti (se non che è illegale, ma mi piacerebbe sapere il perché)...AMN ha scritto:
Per quanto riguarda Orio, effettivamente (per il Nord Italia) rimane la miglior destinazione per noi spotter aeronautici. Soprattutto quando le "vasche" sono agibili (ma ci sono molti posti adatti per catturare belle immagini in santa pace).
quote="AMN"]
Per la terrazza di MXP da te accennata, io personalmente (con l'amico Giorgio presidente di Clipper) ci sto pensando da un pò e ti garantisco che in un altro paese ciò sarebbe già stato fatto! Come ben sai il nostro è un paese "bloccato" sotto tanti punti di vista e noi appassionati di aeronautica abbiamo grossi impedimenti da sormontare per poter arrivare un giorno ad essere legittimati a praticare la nostra passione, la quale (ed in altri paesi ciò le è già stato riconosciuto) ha importantissime valenze culturali e sociali. Comunque, non disperiamo e cerchiamo sempre di diffondere la nostra cultura aeronautica e la passione per la fotografia ad essa applicata. Non si sa mai che il "contagio" si propaghi ben bene ed arrivi un giorno ad interessare qualcuno che conta, che potrà darci una mano.
[/quote]
Ho visto il sito dell'associazione. Sto facendo un pensierino per l'iscrizione, mi piacerebbe partecipare a un clipper day, ma non sono sicuro di riuscire a pianificare così per tempo una mia andata a Malpensa.
Secondo voi potrebbe servire scrivere a qualche autorità più o meno in massa? Sono disponibili riferimenti normativi che consentono le terrazze-spotters in altri paesi europei?
Grazie comunque delle osservazioni, sono indispensabili per migliorarsi...
ciao
Andrea
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Condivido totalmente il tuo pensiero e ti avviso...ora che hai scoperto le carte...preparati a dare mooolti consigli!!!!AMN ha scritto:Egregi amici, finalmente un post interessante e così anch'io (da professionista con 25 anni di esperienza) posso dire la mia, ovviamente sperando di non suscitare fastidio e dimostrare presunzione e supponenza.
Premetto che rispondere considerando tutto quello che si è espresso fin qui sopra non è facile. Parto da chi ha costruito il post.
- Teo, come già consigliatoti, per eliminare la rete devi impiegare un diaframma il più aperto possibile su lunga focale in modo da ridurre al massimo la profondità di campo, appoggiando il tuo obiettivo PRIVO del paraluce, alla rete. Fai attenzione a non graffiare la lente frontale (anche questa cosa te l'hanno già consigliata, ma eviterei l'uso di un filtro per non peggiorare la qualità del tuo obiettivo). La capacità di "sfocare" è direttamente proporzionale alla luminosità massima (diaframma più aperto disponibile) dell'obiettivo: una lente lunga con possibilità di f2,8 sarebbe l'ideale, ma ha costi proibitivi per molti, compresi i professionisti come il sottoscritto. E' ovvio, infine, che fotografare senza nulla davanti è la condizione ideale; ma, e te lo dice uno che davanti alle reti è diventato grande, si possono avere belle soddisfazioni, e poi ricordi, anche in situazioni come questa. Personalmente, preferisco "bypassare" la recinzione con la mia reflex che spacciarmi "fotografo" usando una compatta (vi spiego alla fine cosa intendo per spotter, cioè fotografo di aviazione).
- Per Andrea, sottoscrivo molti degli "input" a lui dedicati. La qualità finale dell'immagine dipende da un sacco di parametri, alcuni dei quali impossibili da ottimizzare per molti. Dal tuo equipaggiamento è molto difficile trarre elevata qualità in ogni situazione, ma con accortezza, pratica e umiltà (cioè predisposizione ad imparare, eliminando buona parte del proprio scattato che dopo opportuna analisi non soddisferà la tua voglia di crescere come fotografo) potrai arrivare ad ottenere buoni risultati. Un consiglio: non conosco bene la D50, ma se scatti con impostazione ISO automatica, disinseriscila. Usa sempre iso bassi (100, 200 o al massimo, 400), sfruttando scene ben illuminate. Imposta il diaframma del tuo Tamron su f.8, statisticamente il diaframma "top" per ogni obiettivo, di pregio o no. I tempi di scatto saranno comunque di sicurezza per evitare il "mosso". E se c'è nuvoloso, lascia perdere. Avrai occasioni mgliori.
- Con Claudio, Typhoon, Tartan ed altri dico la mia su temi vari, concentrandoli in poche parole per non annoiarvi e terminare in fretta con i miei pensieri.
Alcune disquisizioni sono valide, ma molte sono di parte e sanno di opportunismo.
Se potesse disporre di Nikon D3s o D3x con il nuovo 70-200 VRII ed altre ottiche di pregio assoluto, ad esempio, chiunque, anche il più scaltro e nostalgico dei fotografi professionisti ancora "pellicolari", passerebbe a lavorare in digitale, magari ben coadiuvato dal più potente e moderno PC Apple attualmente disponibile, arricchito dai migliori software (garantisco che non è solo una questione di soldi). Influenza però moltissimo questa scelta la destinazione d'uso finale delle immagini e quanto, a livello economico, emotivo e passionale, uno vuole ricavare. Ci metterei anche quanto tempo uno vuole dedicare alla gestione del suo lavoro (oppure hobby). Nell'ambiente professionale che io frequento (cerimonie, sport e aeronautica) non esiste un solo fotografo che usi ancora le pellicole. Si può sempre chiedere una opinione, al proposito, anche ai grandi interpreti della fotografia professionale di aviazione (ce ne sono tanti anche in Italia) per sapere cosa ne pensano. Ma non si può affermare a priori che le pellicole ed il digitale siano uno meglio dell'altra.
La post-produzione, nella elaborazione così come nella fase di stampa (sia che si parta da pellicole che da file), è importante. Ma disporre di uno scatto di partenza che contenga tutta la qualità necessaria è fondamentale. E questo dipende da molte cose. L'ausilio di programmi come Lightroom o Neat Image può aiutare, magari per recuperare immagini brutte che servono. Occorre tuttavia non esagerare, perchè ogni immagine finale mostra questi interventi, apparendo poco naturali. Inoltre, il settaggio dei software per agire su ogni singola immagine non è sempre facile. Neat Image mostra durante l'analisi una percentuale, la quale deve essere sempre prossima l 100% della foto di partenza, pena l'eliminazione di informazioni relativi ai colori primari che compongono l'immagine.
Apprezzo e condivido il pensiero finale di Tartan sulla fotografia "antica" e tutte le sue fasi di applicazione (antica perché ormai siamo nel 2010). Io pesonalmente, godo della nostalgia per i bei momenti passati, nella visione delle mie diapositive.
Infine, con una piccola disquisizione sugli scatti in RAW. C'è estrema differenza tra un Jpeg nativo ed uno derivato dal RAW. Confrontate i due file ingrandeno sul vostro monitor l'immagine al 100%. Questo vale per ogni reflex digitale.
Chiudo con un mio personalissimo pensiero (quindi contestabile da altri) sulla pratica fotografica degli spotter. La foto aeronautica, a qualunque livello la si partichi, è una piccola parte di quello che è da tutti considerata un'arte: la FOTOGRAFIA. Qualsiasi cosa che nella sua pratica sminuisca il suo valore globale, deformi le sue peculiarità e danneggi la gioia di chi la condivide, è considerabile come un delitto, un atto grave che nuoce alla civiltà ed al suo sapere. Ci ha orecchie per intendere, intenda; mio nonno diceva: "ognuno, deve fare il suo mestiere".
Sperando di non esservi apparso un "solone" troppo sapiente, saluto tutti con un abbraccio.
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
...beccare un aereo con una rete davanti?
Si fa (se ha fallito l'aggancio al secondo cavo) sporadicamente sulle portaerei per evitare che il velivolo prosegua la corsa e finisca in mare visto che la pista è troppo corta per far bastare un tentativo disperato di frenata, ma se ho capito bene tu parli di liners e la cosa mi pare poco, poco, poco pratica... o molto, molto, molto costosa

Si fa (se ha fallito l'aggancio al secondo cavo) sporadicamente sulle portaerei per evitare che il velivolo prosegua la corsa e finisca in mare visto che la pista è troppo corta per far bastare un tentativo disperato di frenata, ma se ho capito bene tu parli di liners e la cosa mi pare poco, poco, poco pratica... o molto, molto, molto costosa

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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Tartan, per fare spotting di aerei in arrivo? Una situazione in cui potresti riuscire a vedere uno scatto come dici tu anche ogni dieci, se le condizioni sono sfavorevoli? No, per una volta il digitale ha nettamente vantaggi rispetto agli svantaggi... bastano 10,2 Mpx di sensore e una SD o CF da 4 GB, tanta attenzione (non "trecento scatti poi uno decente dovrà pur esserci") ma la riserva mentale poi di stampare eventualmente solo quelle davvero riuscite, senza costi a vuoto che potrebbero far impugnare il mattarello alla fidanza che aspetta ancora di organizzare la vacanza di cui si parlava da mesi...tartan ha scritto: Non usare le digitali, usa le pellicoleeeeeeee! Basta co ste digitali del cavolo!
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
A parte il citare prodotti specifici che non condivido (non perché tu faccia intenzionalmente un "marchettone", beninteso, ma perché involontariamente passa un messaggio subliminale che porta a scegliere tendenzialmente una marca piuttosto che un'altra: si deve ragionare solo per modelli specifici di obiettivi e di corpi macchina, non di brand) questo è vero nella misura in cui faccia un tipo di lavoro per il quale trai vantaggi dall'utilizzo del digitale superiori ai connessi svantaggi. Facciamo di un quadro ad olio del Seicento due riproduzioni, una con una RollsRoyceFlex digitale con l'ultimissimo ED IF stabilizzato AL doppia **, l'altra con una banale Toyo Field 45 AII formato 4"x5", davanti uno Schneider Apo-Symmar 210/5,6 e dentro il portalastre una Kodak Ektachrome 64 T sempre conservata a 13°C, poi ci facciamo stampare due manifesti 70x100 in pentacromia da un editore scamuffo tipo Franco Cosimo Panini o Silvana Editoriale d'arte o Gallimard...AMN ha scritto: Se potesse disporre di XXXX o YYYYY(macchine molto buone, ma ve ne son tante) con il nuovo obiettivo ZZZZ ed altre ottiche di pregio assoluto, ad esempio, chiunque, anche il più scaltro e nostalgico dei fotografi professionisti ancora "pellicolari", passerebbe a lavorare in digitale, magari ben coadiuvato dal più potente e moderno PC Apple attualmente disponibile, arricchito dai migliori software (garantisco che non è solo una questione di soldi). Influenza però moltissimo questa scelta la destinazione d'uso finale delle immagini e quanto, a livello economico, emotivo e passionale, uno vuole ricavare.
Poi ci mettiamo davanti alle due stampe (tipografiche) e ne riparliamo sorseggiando un buon té alla menta...

Quanto al tempo, il digitale impone un po' di postproduzione, laddove una diapositiva (diciamo sommariamente così, il massimo nell'analogico a colori) impone la... preproduzione mentale dell'immagine, che soggettivamente a consuntivo trovo più stimolante.AMN ha scritto:Ci metterei anche quanto tempo uno vuole dedicare alla gestione del suo lavoro (oppure hobby). Nell'ambiente professionale che io frequento (cerimonie, sport e aeronautica) non esiste un solo fotografo che usi ancora le pellicole.
Quando la diapositiva significava Kodachrome, ed ero ragazzotto, ed un rullino sviluppato costava anche quattordicimilalire che equivalevano come potere d'acquisto a quasi quaranta euro, se vedessi come stavo attento nei miei viaggi in luoghi lontani a non cannarne nemmeno una... se ne mettevo da parte (di norma avevo voluto saturare un po' troppo ed avevo "chiuso troppo le ombre") dieci da non proiettare di tutto un viaggio da 10-12 rullini, era tanto...
Quanto poi ai tre settori che hai citato, al fine di avere maggiori probabilità di rendere felice l'utilizzatore finale, nemmeno io avrei esitazioni: digitale. TROPPO più pratico, con la possibilità di adattare quasi in tempo reale le finezze di regolazione al preview che puoi fare subito dopo lo scatto sul monitor. E possibilità di recupero degli errori in postproduzione che con l'argentico ti sognavi, semplicemente.
E questa è una (poco consueta, di questi tempi) dimostrazione di competenza e saggezza.AMN ha scritto: Ma non si può affermare a priori che le pellicole ed il digitale siano uno meglio dell'altra.
AMN ha scritto:La post-produzione, nella elaborazione così come nella fase di stampa (sia che si parta da pellicole che da file), è importante. Ma disporre di uno scatto di partenza che contenga tutta la qualità necessaria è fondamentale. E questo dipende da molte cose. L'ausilio di programmi come Lightroom o Neat Image può aiutare, magari per recuperare immagini brutte che servono. Occorre tuttavia non esagerare, perchè ogni immagine finale mostra questi interventi, apparendo poco naturali. Inoltre, il settaggio dei software per agire su ogni singola immagine non è sempre facile.
Bravissimo. Ragionassero tutti come te, non si vedrebbero tante foto pubblicitarie sulle riviste femminili con degli esseri umani (le modelle) trasformati in improbabili bambole di plastica dall'incarnato che sembra immaginato dalla Pixar e la pelle priva persino dei minutissimi peletti sul braccio abbronzato di una bionda. Ma "grazie" al fatto che troppi sono approdati direttamente al digitale senza un pregresso in pellicola, la postproduzione sta diventando... una malattia di cui pretenderebbe di essere la cura, e il fotografo un'appendice del grafico. Troppi, troppi, troppi stanno entrando nell'ordine di idee di ritenere che la foto si realizzi in buona parte davanti a una tastiera e con un mouse in mano, invece che davanti al soggetto.
E questo non è semplicemente vero, lo è... di più.AMN ha scritto:Infine, con una piccola disquisizione sugli scatti in RAW. C'è estrema differenza tra un Jpeg nativo ed uno derivato dal RAW. Confrontate i due file ingrandendo sul vostro monitor l'immagine al 100%. Questo vale per ogni reflex digitale.
Sono d'accordo con te, ma solo nella misura in cui si stia parlando di un lavoro retribuito, commissionato da un cliente che non è in grado - per mancanza degli strumenti culturali per farlo - di riconoscere la modesta professionalità del fotografo, e (come delle volte meriterebbe) tirargli il servizio in testa.AMN ha scritto:Chiudo con un mio personalissimo pensiero (quindi contestabile da altri) sulla pratica fotografica degli spotter. La foto aeronautica, a qualunque livello la si partichi, è una piccola parte di quello che è da tutti considerata un'arte: la FOTOGRAFIA. Qualsiasi cosa che nella sua pratica sminuisca il suo valore globale, deformi le sue peculiarità e danneggi la gioia di chi la condivide, è considerabile come un delitto, un atto grave che nuoce alla civiltà ed al suo sapere. Ci ha orecchie per intendere, intenda; mio nonno diceva: "ognuno, deve fare il suo mestiere".
Dai tempi in cui arrivò sul mercato la Nikon D70, prima reflex "abbordabile" da 6Mpx che produceva immagini utilizzabili per fotografia di cerimonia, ho visto in casa di conoscenti servizi di matrimonio scattati, a pagamento, da sedicenti professionisti che gridavano vendetta a tutti gli déi, non solo il nostro.
Cose turche...

contrasti crudi, luci sbagliate, flash frontali, rumore elettronico à gogo, gruppi in esterno con le facce contratte per il sole in piena faccia... pelli che sembavano di PVC... basta, mi fermo qui.
Ma se un genere di fotografia viene praticato con amore e passione da qualcuno che al momento non è "nemmeno bravino", che danno fa? Un dilettante entusiasta


Anzitutto, ciò mai toglierà il pane ai grandi fotonaturalisti come Fioratti, Gavazzi, e i reporters di natura del National Geographic (mentre in ogni ministero c'è un "dopolavorista" che draga i servizi di matrimonio dei colleghi di lavoro, si fa pagare pochissimo meno di un professionista vero e consegna schifezze immonde); e poi, fra tanti diciassettenni che iniziano a girare con al collo lo zoometto-kit plasticoso sulla loro Canon 350D comprata di terza mano, la selezione naturale permetterà di far saltar fuori i Gavazzi e i Fioratti dei decenni futuri...

Ultima modifica di Valerio Ricciardi il 22 luglio 2010, 8:07, modificato 2 volte in totale.
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Disgraziatissimo di un tartan, vuoi farmi venire i lucciconi? Non ci si comporta così...tartan ha scritto:...Ti sei perso l'odore dei chimici, l'esaltazione delle immagini che compaiono poco a poco sulle pellicole sviluppate, le reazioni allergiche sulle mani, le notti in camera oscura, le mascherature con le mani, gli sviluppi delle gigantografie nella vasca da bagno e tanto altro ancora che faceva della fotografia un hobby completo che culminava in mostre allestite per mostrare agli altri il tuo modo di vedere il mondo.ciccioxx92 ha scritto:Mi spiace ma sono nato nell'epoca del digitale...

Ultima modifica di Valerio Ricciardi il 22 luglio 2010, 8:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Egregio Valerio, non sto qui a quotare ogni tuo singolo pensiero, se no anche stasera la passo davanti al computer e ti garantisco, che dopo una giornata passata tra Cremona e Pavia, scattando non meno di 800 fotografie, la voglia che mi rimane a stare in verticale (sebben seduto) è veramente poca.
E poi, sinceramente, c'è ben poco da dissentire, su molte tue esternazioni. Si vede che "mastichi" bene (e da molto) la nostra arte.
Tuttavia faccio una piccola precisazione riguardo l'approcio alla fotografia digitale, potendo da subito disporre di ottima attrezzatura. E' chiaro che volevo solo fare un esempio, ed ho elencato alcuni prodotti di Nikon, solo perchè avevo davanti l'ultimo numero di TUTTIFOTOGRAFI con il test completo della D3s. E' stata solo associazione di idee. Nessun messaggio subliminale.
Per quanto riguarda il test da te proposto, ti invito ad un confronto più arduo. Appena puoi, cerca di scoprire qualcosa sulle nuove Haasselblad digitali serie H con risoluzione fino a 60 Megapixel ed ottiche True Focus con APL (così sono nominate). Guarda test e recensioni, stai attento però a non svenire davanti al loro prezzo!
Comunque, anche dopo sto popo di cose nuovissime, ancora non si può dire cosa sia meglio.
Sicuramente, per risolvere il quesito in origine posta dal nostro amico per "fotografare aerei per diletto, attraverso, sopra o sotto una rete metallica" basta e avanza quello che ognuno di noi può permettersi. Conta solo, poterlo usare al meglio.
Saluti a tutti.
ANGELO





E poi, sinceramente, c'è ben poco da dissentire, su molte tue esternazioni. Si vede che "mastichi" bene (e da molto) la nostra arte.
Tuttavia faccio una piccola precisazione riguardo l'approcio alla fotografia digitale, potendo da subito disporre di ottima attrezzatura. E' chiaro che volevo solo fare un esempio, ed ho elencato alcuni prodotti di Nikon, solo perchè avevo davanti l'ultimo numero di TUTTIFOTOGRAFI con il test completo della D3s. E' stata solo associazione di idee. Nessun messaggio subliminale.
Per quanto riguarda il test da te proposto, ti invito ad un confronto più arduo. Appena puoi, cerca di scoprire qualcosa sulle nuove Haasselblad digitali serie H con risoluzione fino a 60 Megapixel ed ottiche True Focus con APL (così sono nominate). Guarda test e recensioni, stai attento però a non svenire davanti al loro prezzo!
Comunque, anche dopo sto popo di cose nuovissime, ancora non si può dire cosa sia meglio.
Sicuramente, per risolvere il quesito in origine posta dal nostro amico per "fotografare aerei per diletto, attraverso, sopra o sotto una rete metallica" basta e avanza quello che ognuno di noi può permettersi. Conta solo, poterlo usare al meglio.
Saluti a tutti.
ANGELO





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Re: domanda per spotters esperti: beccare aereo con rete davanti
Se questa la vede Richard Bach, viene fino a casa tua, ti prende per le spalle e ti dà un bacio in fronte.AMN ha scritto:

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