catobleppa ha scritto:Non so se li reggo.

Secondo me si.
Li reggerai come hai retto gli altri, perchè dentro dentro forse sai che queste paure non hanno motivazioni razionali e magari ti chiedi anche come mai tutte le rassicurazioni che stai avendo in relazione alla sicurezza del volo e al fatto che tutto si svolgerà bene a prescindere dal tuo "male" non riescono a placare l'ansia.
L'ansia è una pessima compagnia, ma è ansia. Ansia. Niente più di questo.
Il panico è una terribile compagnia, ma è panico. Panico. Niente più di questo.
Conosco bene sia l'una che l'altra cosa, quindi ti capisco benissimo. Ma proprio bene...
Distingui le due cose se puoi. Il volo di per se da una parte e il tuo stato d'animo dall'altra, anche se so che non è sempre facile farlo. Non credo sia l'aereo che ti fa stare "male". Probabilmente sono i tuoi pensieri in relazione all'aereo che ti fanno stare "male". Concordi?
Ripensa a tutti i voli che hai fatto fino ad ora lasciando da parte per un attimo le brutte sensazioni che hai provato e che stai provando, e mettici un altro passeggero al posto tuo a bordo di quei voli.
Guarda da fuori. Ci riesci? Non è forse andato sempre tutto bene, dal punto di vista tecnico?
Un attacco di panico, per quanto brutto, è un attacco di panico. Ha un inizio, un acme, una risoluzione.
Per quanto brutto non comporta rischi per la salute. Gli AA/VV sono preparati in questo senso. Sono preparati anche ad avere a che fare con passeggeri che non amano volare. Fatti un pò coccolare. Quando sali dì pure senza paura che non ti senti perfettamente a tuo agio quando voli e chiedi se possono passare ogni tanto da te. Sono lì anche per questo...
Ah...in metropolitana, se fossi spremuta, scenderei anch'io alla fermata dopo. Se ti può consolare...
(questo post l'avevo scritto prima che tu postassi il tuo ultimo. Alcune cose che avevo scritto qui, poi le ho trovate nel tuo...così almeno capisci che ti capisco...

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