Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere
Questa compagnia è sempre più ridicola.
Gli uomini del marketing creano lo store on line con 10 prodotti e non regalano nemmeno le miglia .
Vorrei tanto vedere e sapere quanti trolley di bordo a 1300 €+ ss senza una miglia riusciranno a vendere.
Yesterday is a History , Tomorrow is a Mystery , Today is a Gift !
malandrino ha scritto:Questa compagnia è sempre più ridicola.
Gli uomini del marketing creano lo store on line con 10 prodotti e non regalano nemmeno le miglia .
Vorrei tanto vedere e sapere quanti trolley di bordo a 1300 €+ ss senza una miglia riusciranno a vendere.
Io invece mi chiedo chi comprerebbe un troley di bordo
Fiumicino: Alitalia molla i manovratori
e la società di handling ne licenzia 76
Proteste e possibili manifestazioni nell'area logistica e aeronautica dello scalo romano. La replica del vettore: «È solo scaduto un contratto di appalto»
ROMA - Dal 2 febbraio senza lavoro. Non un vero e proprio licenziamento, ma la conseguenza della decisione presa da Alitalia di internalizzare l’handling specialistico: ovvero di farlo da sé senza più affidarsi ai manovratori (addetti allo spostamenti di velivoli e materiale tecnico nell'area logistica-aeronautica) di un appaltatore. Il servizio era sinora assicurato dalla società Argol i cui 76 dipendenti, per effetto di questa scelta, si ritroveranno a spasso, licenziati sì, tra meno di quattro settimane. Dopo l'annuncio, è partita una corsa contro il tempo per cercare una soluzione. E non si escludono proteste che potrebbero ripercuotersi sul regolare svolgimento del servizio di assistenza ai velivoli.
«PRECARI PER RISPARMIARE» - Secondi i sindacati, l’ipotesi praticabile potrebbe essere quella dell’assorbimento del personale da parte di Alitalia che invece, per contenere i costi - rispetto ai contratti in essere dei dipendenti della Argol -, sarebbe propensa ad «assumere personale precario» senza nemmeno passare per le liste dei cassintegrati, denuncia Michela Califano, capogruppo Pd del comune di Fiumicino. Alitalia, seppure ufficiosamente, ribatte: «Non c’è nessuna rescissione. È semplicemente scaduto un accordo». E ora ci si organizza diversamente.
CLAUSOLA SOCIALE - Quel che suggeriscono confederali, autonomi e forze politiche sarebbe in fondo l’applicazione della «clausola sociale» obbligatoria per legge - la società che entra assume i dipendenti di quella che esce - già in vigore nel settore dell’assistenza a terra (bagagli, pulizie e catering) che nemmeno un anno fa ha visto una crisi analoga a Fiumicino.
Qui sino a pochi mesi fa erano addirittura 7 le imprese operanti in pista (a Londra e Parigi sono non più di tre, e l’ingresso nell’attività è severamente regolato) trasformata in una specie di giungla dove vige una spietata concorrenza: i clienti si accaparrano a colpi di tariffe ribassate. E le ditte che non si adeguano mandano a casa i dipendenti. Già nel 2010 l’Argol aveva avuto un periodo di crisi, dovuto proprio all’ingresso di nuovi operatori nel settore.
ASSOHANDLERS: PREOCCUPATI PER FUTURO - Il prefetto di Roma Pecoraro, che ha cercato una prima vana mediazione, ha chiesto un intervento al ministero del Lavoro. E adesso al Leonardo da Vinci in molti, non solo tra i sindacati, guardano con apprensione al futuro della vertenza. «Alitalia ha infatti deciso di internalizzare l’handling cargo ma si disinteressa della sorte dei lavoratori - afferma Simone Marini, presidente di Assohandlers, l'associazione di categoria che raggruppa 19 società addette alla movimentazione bagagli e passeggeri negli aeroporti italiani per un totale di 5563 addetti -. Questa situazione ci preoccupa molto per le conseguenze sociali e per le eventuali ricadute sull'operatività dell'aeroporto».
MICCOLI (PD): INTERVENGA PASSERA - Il capogruppo regionale di Sel Luigi Nieri parla di «grave atto di irresponsabilità e di arroganza da parte della compagnia aerea italiana che, ancora una volta, fa carta straccia dei diritti dei lavoratori» mentre il segretario del Pd romano Marco Miccoli si rivolge direttamente al «ministro Passera, che - spiega - conosce bene il trasporto aereo e Alitalia. Il governo deve avere la consapevolezza della criticità del sistema aeroportuale e deve intervenire tutelando il lavoro, già duramente colpito soprattutto a Roma e nel Lazio». http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 5420.shtml
"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" Paolo Borsellino
From Rome ( FCO )
To Miami ( MIA )
Depart 17 January 2012
Departure Time 0915
Arrive 17 January 2012
Arrival Time 1455
Distance 5181 mi 8289 km
Duration 11h40m
Flight 1 of 1:
Flight Alitalia 630
From Rome (FCO) Terminal 3
Departure Time 0915
To Miami (MIA) Terminal
Arrival Time 1455
Duration 11h40m
Meal
Aircraft Type 764
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
SOBRIETÀ AEREA: ALITALIA TAGLIA ANCHE LE SALVIETTE
Benefit solo sul Roma-Milano per competere con i Freccia Rossa
Corrado Passera, neo superministro del governo Monti, su mandato dell’ex premier Silvio Berlusconi doveva salvarla, l’Alitalia. L’allora amministratore delegato di Intesa San Paolo escogitò il piano “Fenice”: una cordata di salvatori che hanno dato vita a Cai srl che si fonde con Air One di cui Intesa è uno dei soci. In Cai finisce l’attivo di Alitalia, mentre il debito, passivo ed esuberi, 3,8 miliardi di euro, vanno in dono allo Stato. Semplice no? I profitti ai privati e i debiti ai cittadini. A distanza di tre anni, mentre stiamo ancora pagando il debito, circa 125 euro a testa, Passera nel frattempo è diventato il ministro che dovrà supervisionare alla fusione della compagnia con Air France (che possiede già il 25% di Alitalia) perché il pareggio assicurato dall’ad Rocco Sabelli è un miraggio e il deficit a fine anno toccherà i 70 milioni di euro. Nel frattempo le tariffe restano alte. Le tratte diminuiscono. I voli vengono cancellati e accade che per raggiungere Bari da Ancona o Palermo da Ancona si debba fare scalo a Roma impiegando, con le coincidenze che non coincidono mai, un giorno a girovagare tra le nuvole.
“VOLATE con i vostri sogni, il talento e la fantasia. Al resto del volo pensiamo noi” recitano le paginate pubblicitarie di Alitalia sui quotidiani. Ma “il resto” dal primo novembre è ormai poca cosa: niente più giornali, caffè con biscottini e salatini sorseggiando un succo di frutta o una Coca Cola. Si salva solo la rotta più redditizia, il Roma-Milano, dove sui voli mattutini vengono distribuiti quotidiani e cornetti, su quelli del pomeriggio l'aperitivo. Per non soccombere all'offensiva dei Freccia Rossa, i concorrenti su rotaia delle Ferrovie dello Stato. Poco importa se i viaggiatori di tutte le altre rotte paghino biglietti salati alla faccia delle offerte che illudono sui voli a 39 euro (ma solo se si prenota con un mese di anticipo). E se accade, come è accaduto, che una penna biro scoppi all’improvviso e l’inchiostro finisca sulle mani di uno sfortunato viaggiatore, è inutile chiedere alla hostess una salviettina per pulirsi. Non ci sono. E se si pensa di andare in bagno a lavarsi le mani può accadere che il contenitore del sapone sia vuoto. Tutta colpa della crisi che, evidentemente, impone di ridurre all’osso i costi. Intanto, come svelato da Rosario Dimito sul Messaggero, a Parigi si è svolta una prima riunione tra i vertici di Alitalia, Intesa e Air France per avviare la fusione. La riunione, che sarebbe dovuta restare segreta, viene subito smentita dall’amministratore delegato Sabelli e da Gaetano Miccichè, di Intesa, spiegando che l’equivoco è nato dal fatto che Roberto Colaninno si trovava a Parigi proprio in quei giorni. CERTO È che i “venti cavalieri che hanno privatizzato l’Alitalia e affondato il Paese” come li definisce Gianni Dragoni del Sole 24ore nel suo libro Capitani Coraggiosi (Chiare-lettere) cioè i vari Tronchetti Provera, Caltagirone Bellavista, Angelucci, Marcegaglia ecc. stanno discutendo sul futuro prossimo delle quote che detengono in vista del 2013 quando cadrà il vincolo della cessione e potranno andarsene avendo salvato il loro tesoro.
Le orecchie sono tutte puntate a ciò che deciderà il manager più pagato di Francia, Jean-Cyril Spinetta, presidente di Air France.
Di fatto un altro bene dello Stato che prima si è lasciato divorare dai debiti finiti sulle teste dei contribuenti finirà in mani straniere e solo le banche non ci perdono.
Al timone sempre lui, Corrado Passera, uomo vestito a strati: sopra l’abito da ministro che dovrà assumere decisioni che riguardano il mantenimento dell’abito che indossa sotto, stoffa preziosa, 7 milioni e mezzo di azioni di Intesa SanPaolo che detiene il 20 per cento di NTV (società di Diego Della Valle e Luca di Montezemolo) concorrente di Trenitalia, che a sua volta con la Freccia Rossa fa concorrenza ad Alitalia mentre, come abbiamo detto Intesa è socia anche di Cai.
Passera ha promesso di vendere quelle azioni qualche settimana fa, in una lettera al Corriere della Sera di oggi sostiene di aver mantenuto quell’impegno, cedendo le sue quote.
ieri sono tornato da schipol con az:
a319(EI_IMS) nuovissimo(2mesi) allestito da paura con luci particolari per decollo e atterraggio(mi piacevano
servizio a bordo gentilissimo come serve, ho preso acqua,rosso e due salatini...e le salviette!
quelli del fatto sono dei grandi inventori....mi dispiace per i non addetti che gli vanno appresso....
fulmin ha scritto:ieri sono tornato da schipol con az:
a319(EI_IMS) nuovissimo(2mesi) allestito da paura con luci particolari per decollo e atterraggio(mi piacevano
servizio a bordo gentilissimo come serve, ho preso acqua,rosso e due salatini...e le salviette!
quelli del fatto sono dei grandi inventori....mi dispiace per i non addetti che gli vanno appresso....
l'articolo del fatto riguardava solo le tratte nazionali
Ciao, Marco
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In tutta la sua vita,
quante volte puo' riuscire un uomo
a fermare le lacrime di una donna?
ei-dip ed ei-dir i due 330 ex ap risultano disponibili per leasing da ottobre,in pratica dovrebbero lasciare az e tornare al lessor che li piazzerebbe altrove
inoltre tra aerei di lungo che fanno i charter,777 in riconfigurazione e 330 ex ap scassati,az è a corto di macchine e domani la 674 per GRU sarà operata da 330 eurofly....
Simone ha scritto:Problemi, a330 e come mai...
problemini o PROBLEMONI?
Si scusa,la mia espressione lasciava dubbi
Come ha detto ABFD sono proprio gli aerei ad avere problemi:non gravi ma che costringono comunque a non farli volare,creando quindi casini nell'organizzazione!
Di grave me ne ricordo solo uno a Boston un paio di anni fa.
Il perchè?Boh.Leggo in giro che sono sempre stati tenuti male...
Simone ha scritto:Problemi, a330 e come mai...
problemini o PROBLEMONI?
Si scusa,la mia espressione lasciava dubbi
Come ha detto ABFD sono proprio gli aerei ad avere problemi:non gravi ma che costringono comunque a non farli volare,creando quindi casini nell'organizzazione!
Di grave me ne ricordo solo uno a Boston un paio di anni fa.
Il perchè?Boh.Leggo in giro che sono sempre stati tenuti male...
dimentichi anche ORD
airbusfamilydriver ha scritto:fino a marzo sospesa anche la budapest
altri due giorni faranno solo la FCO-Albenga..cavolo,dimenticavo che non c è piu il politico che ne ha bisogno
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
vabbè, era schedulata solo 7 voli settimanali con E75 a genanio e febbraio!non cambia molto la situazione visto che 3 di essi erano effettuati di domenica e due di lunedi
la hostess ideale? quella che vi chiede: caffè, the o me
i_disa ha scritto:vabbè, era schedulata solo 7 voli settimanali con E75 a genanio e febbraio!non cambia molto la situazione visto che 3 di essi erano effettuati di domenica e due di lunedi
Si ma come anticipato da me è bastato un 3 daily di LH per mandare in crisi i 4 feeder che facevano su fco questo e sintomo di non fidelizzazione dei pax qua a BGY.
Da Milano..... Nel Mondo..... Via FRA, MUC e ZRH.............