Salve a tutti sono una new entry di questo forum. Vi leggo da un Po e trovo molto utili e interessanti le discussioni affrontate. Come molti qui ,sono terrorizzata all idea di salire su un aereo, peccato che tra 25 gg devo partire x gli USA!!!! Ho 30 anni e ho girato tantissimo: dagli usa più volte alla Cina ( con aeroflot, quindi ERO una che proprio si adattava a tutto, bastava partire all avventura) . Maldive Mauritius Zanzibar Marocco sharm Caraibi Europa...
... Con genitori , fidanzati amiche e pure da sola !
Succede che l anno scorso tornando da Barcellona il mio volo é finito in un violento temporale e ha dato 4/5 scossoni veramente terribili, da nn stare seduti sul sedile , panico generale e pure gli assistenti di volo erano Palesemente spaventati!! Io ho pensato al peggio e volevo baciare la terra quando siamo scesi... Dopo un mese ho preso di nuovo l aereo x la Grecia ... L andata ok ... Al ritorno un Po di vento ,un Po di lieve turbolenza ero terrorizzata ma sono stata calma xe dopo un ora si arrivava... Ma da li ( agosto 2011) la mia paura è lievitata ... A natale il mio fidanzato voleva andare a Parigi in aereo e invece l ho obbligato ad andare in treno : 10 ore contro 1 ora di volo. Ma solo l idea mi faceva tremare !!!!! Adesso x il suo lavoro deve andare a Miami e ha preso un biglietto anche x me per fare qualche gg di vacanza! Io nn dormo la notte dalla paura!!!!! L aereo è della delta scalo ad Atlanta ! Io ho pauraaaa!!! Paura che l aereo cade e fare la fine del topo paura che se succede qualcosa a bordo siamo sull oceano e nn si può atterrare .... Terrore pure!!! E a luglio mi sposo ci sara il viaggio di nozze (il mio futuro marito ADORA viaggiare é l unica sua grande passione e ci ha accomunati questa cosa fino poco tempo fa).
Aiutatemi vi prego !!!!
jem82 ha scritto:
.. A natale il mio fidanzato voleva andare a Parigi in aereo e invece l ho obbligato ad andare in treno : 10 ore contro 1 ora di volo. Ma solo l idea mi faceva tremare !!!!! Adesso x il suo lavoro deve andare a Miami e ha preso un biglietto anche x me per fare qualche gg di vacanza! Io nn dormo la notte dalla paura!!!!! L aereo è della delta scalo ad Atlanta ! Io ho pauraaaa!!! Paura che l aereo cade e fare la fine del topo paura che se succede qualcosa a bordo siamo sull oceano e nn si può atterrare .... Terrore pure!!! E a luglio mi sposo ci sara il viaggio di nozze (il mio futuro marito ADORA viaggiare é l unica sua grande passione e ci ha accomunati questa cosa fino poco tempo fa).
Aiutatemi vi prego !!!!
Che tu ti sia spaventata durante una forte turbolenza è assolutamente normale e comprensibile... la paura in fondo è uno 'strumento' della nostra mente che serve ad allertare quei centri del nostro corpo in grado di farci reagire di fronte al pericolo.
premesso questo, hai detto anche tu che hai volato tanto, anche da sola, quindi sai bene che le probabilità di trovarsi dentro una forte turbolenza (ai temporali ci si gira attorno) sono molto poche, la differenza è che adesso ti basta ballare un po' per percepire forti scossoni. con la mente quindi tu anticipi eventi che non si sono ancora verificati e il tuo corpo reagisce di conseguenza (ansia, terrore, veglia di notte) giorni, mesi prima non di una turbolenza, ma addirittura del solo salire sull'aereo....
ho quotato solo l'ultima parte del tuo post perchè mi sembravano significative alcune frasi che hai scritto o, meglio, come lei hai scritte:
''il mio fidanzato voleva andare a parigi e io l'ho obbligato a farso 10 ore di treno invece che una di aereo'' ti stai addossando una colpa che non hai, lui era libero di scegliere, non aveva una pistola puntata alla tempia, e lui ha scelto di farti viaggiare rilassata, perchè ti ama, perchè vuole che tu sia serena... ringrazia e volta pagina, non serve a niente inchiodarsi a quel ricordo e continuare a fare mea culpa.
''il mio futuro marito ADORA viaggiare é l unica sua grande passione e ci ha accomunati questa cosa fino poco tempo fa''... anche tu ADORI viaggiare e questa cosa vi ACCOMUNA, non vi ha accomunati... detta come la dici tu è come se tu iniziassi a fare un ipotetico elenco delle cose su cui non la pensate allo stesso modo... giusto giusto pochi mesi prima del matrimonio... può darsi che ci siano delle cose che non amate entrambi, le persone non sono identiche, bisogna sapere accettare anche queste differenze e saper lasciare fare all'altro quello che a noi non piace. ma non addossare al volo questa responsabilità, sai anche tu che non è vero, non saresti qui per cercare di tornare a prendere l'aereo con la serenità che avevi una volta....
jem82 ha scritto: Paura che l aereo cade e fare la fine del topo
I topi vivono la loro esistenza in modo "perfetto"...gli uomini spesso vivono la loro vita in modo ben inferiore rispetto al proprio potenziale. Sì...vorrei vivere in pieno come un topo.
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.
grazie per avermi risposto!
quello che vorrei tanto io è tornare a contare i gg primi della partenza NON per la paura ma per la gioia di andare in posto nuovo e divertirmi! salire sulla aereo per me una volta voleva dire iniziare la vacanza adesso sono cosi spaventata da pensare di rinunciare.....
non so se puo aver influito alle mie paure un bruttissimo periodo lavorativo/familiare ( lavoro con la mia famiglia)
dove x mesi purtoppo non ho parlato con i miei genitori .
ho avuto il primo e unico ( per fortuna ) attacco d ansia una sera e il medico mi ha detto che era l eccessivo stress nervoso.
adesso le cose non sono idilliache ma non disastrose come lo scorso anno...io sono un piu tranquilla.
chissa se questo puo aver influito a questa fobia.
pensare che da ragazzina quando litigavo con i miei genitori era partire......
Non litigare con i tuoi genitori, fa male a te e a loro. Discuti ma non litigare. Io non ho mai avuto paura del chiuso, non ho mai sofferto di claustrofobia e non ho mai avuto attacchi di panico, cioè non avevo mai avuto prima di un certo giorno...adesso ti racconto una storiella, siccome (che) mi chiamo Giuseppe Maria, Gesù per gli amici, mi viene bene raccontare parabole.
Abitavo a Roma e stavo tornando a casa in macchina come tutte le sere. Allora lavoravo in Alitalia ma la sera facevo il fotografo nel laboratorio della Treccani audiovisivi. Non ne avevo bisogno ma mi pagavo l'hobby fotografico e imparavo cose nuove.
Il percorso in macchina prevedeva il passaggio per Corso d'Italia, una strada per lo più interrata in galleria, piuttosto stretta e tortuosa e molto trafficata, ma guidavo la 500, quella vera, e non avevo problemi. Ad un certo punto un doloretto al costato, sulla sinistra, seguito da un fastidio al braccio sinistro. Premetto che ero un abitué di questo tipo di sensazioni ma quella sera fu spaventosa. Un infarto mentre ero in macchina sottoterra e in mezzo al traffico senza l'opportunità di accostare! Il cuore a mille, manovre azzardate, sorpassi assurdi fino ad uscire fuori dal tunnel, poi la decisione di non fermarmi ma di arrivare fino a casa, ormai mancavano solo due o tre chilometri. Guidai fino a casa, parcheggiai e arrivato al telefono chiamai il mio medico che mi disse: “se hai avuto il tempo di fare tutto quello che mi racconti non hai un bel niente, prenditi una camomilla, vai a letto e richiamami domani” .Obbedii e il giorno dopo feci tutti i controlli del caso senza che risultasse niente, il mio medico aveva avuto ragione, però da quel giorno la mia vita cambiò radicalmente.
Paura dei luoghi chiusi, notti insonni (appena mi appennicavo il cuore a mille e la mancanza d'aria mi risvegliava subito), paura di guidare. Per un mese non andai a lavorare e le giornate le passavo camminando per Roma cercando di stancarmi per poter dormire la notte. Non presi mai i tranquillanti consigliati (valium ed analoghi). Dopo il mese dovetti tornare a lavorare ma non riuscivo ad entrare nel pulman che ci portava in aeroporto, così decisi di prendere il treno. Andavo alla stazione che distava circa due chilometri da casa a piedi e la possibilità di alzarmi e andare al finestrino mi consentiva di arrivare al lavoro. La notte riuscivo a dormire con una radiolina sotto al cuscino che rimaneva sempre accesa e che mi permetteva di passare dalla veglia al sonno senza traumi.
Poi mi ricordai che qualche tempo prima volevo iscrivermi a psicologia e siccome (che) ero sposato con figlia e non avevo molte possibilità, avevo deciso di fare una finta iscrizione prendendo l’elenco dei testi e cominciando a provarci studiando da solo, senza frequenza, così, tanto per vedere che succedeva. Fra i libri c’era anche il testo relativo al training autogeno e mi misi a studiare. Piano piano usci fuori dalla situazione critica e nel giro di alcuni mesi tornai alla più completa normalità. Ancora oggi, a distanza di molti anni, quando mi trovo in tensione automaticamente applico gli esercizi di allora e mi tranquillizzo immediatamente.
Tutto questo raccontino non mira a suggerirti il training autogeno come toccasana per uscire dal tuo stato di terrore del volo momentaneo, ma è per dirti che quando tutto fu finito mi chiesi il perché e andai a cercare i motivi che avevano causato il problema. Ebbene credo di aver capito l’elemento scatenante che si sommò sicuramente ad uno stato di sovraccarico di lavoro e di impegni. Qualche giorno prima del fatto ero stato a trovare i miei genitori e mi ero accorto improvvisamente di quanto fossero cambiati, di quanto si fossero invecchiati e di quanto potessero avere forse bisogno di me più che io di loro. Credetti che ormai non fossero più quella sicurezza che inconsciamente riconoscevo loro e mi sentii improvvisamente scoperto.
L’accettazione della realtà e la consapevolezza che potevo riuscire da solo, senza aiuti esterni, a riacquistare il mio equilibrio mentale, mi hanno aiutato in tutti gli stress successivi e spero che sia ancora così per il futuro, anche se è sempre più difficile.
Ora, tornando a te, forse non è stato quel volo difficile a scatenarti la paura, ma qualcos’altro e il volo rappresenta solo la scusa.
Spero di esserti stato di aiuto, almeno questo era l’intento.
PS
I "che" messi tra parentesi servono a dire ai puristi della lingua italiana che lo so che non si dice siccome che, però siccome (che) a Roma lo diciamo, mi viene bene e se non ci metto il che mi sento male.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
Grazie del tuo racconto... Mi è piaciuto molto e mi sono ritrovata in alcuni passaggi. Purtroppo il rapporto con i miei genitori,nn lo recupererò più.. Ma xe purtroppo sono loro a nn volerlo fare. Hanno chiuso la porta in faccia a 2 figli e portato su un piedistallo un altra figlia (siamo in 3) che con la sua cattiveria ipocrisia e un marito interessato solo ai soldi ( nostri ) . Con raggiri falsità e tante cattiverie mia sorella ha messo contro di me e mio fratello i miei che essendo un Po anziani e sicuramente in buona fede sono un Po ingenui . Io sono la più piccola dei 3, ho moltissimi anni in meno dei miei fratelli e tra me e mio padre ci sono 50 anni. Nn mi ha mai parlato nn mi ha mai capita... C e un abisso tra noi e a lui nn é mai interessato avvicinarsi a me . Ma io e la mamma avevamo un rapporto unico e mia sorella ha fatto di tutto x portarmi via anche quello . Ho visto mio fratelli, uomo di 50 anni, piangere dal dolore, credo pari al mio .
Tornando all aereo e a quel famoso volo turbolento: é stata la prima volta che partivo in aereo senza avvisare nessuno xe in quel periodo nn mi parlavano più ( solo mio fratello) ho pensato: se muoio nn lo sa e nn importa a nessuno. Mi sono sentita adulta di botto e ho provato un forte senso di abbandono e questa sensazione nn mi va via ... Vedo mio padre sempre più anziano e sempre più lontano ... Ho provato a spiegare le cose ci ho provato io e mio fratello ma loro nn vogliono sentir ragioni... Sono a senso unico e a 70 e 76 anni nn cambieranno più idea.
Può centrare tutto ciò con le mie paure?
jem82 ha scritto:Grazie del tuo racconto... Mi è piaciuto molto e mi sono ritrovata in alcuni passaggi. Purtroppo il rapporto con i miei genitori,nn lo recupererò più.. Ma xe purtroppo sono loro a nn volerlo fare. Hanno chiuso la porta in faccia a 2 figli e portato su un piedistallo un altra figlia (siamo in 3) che con la sua cattiveria ipocrisia e un marito interessato solo ai soldi ( nostri ) . Con raggiri falsità e tante cattiverie mia sorella ha messo contro di me e mio fratello i miei che essendo un Po anziani e sicuramente in buona fede sono un Po ingenui . Io sono la più piccola dei 3, ho moltissimi anni in meno dei miei fratelli e tra me e mio padre ci sono 50 anni. Nn mi ha mai parlato nn mi ha mai capita... C e un abisso tra noi e a lui nn é mai interessato avvicinarsi a me . Ma io e la mamma avevamo un rapporto unico e mia sorella ha fatto di tutto x portarmi via anche quello . Ho visto mio fratelli, uomo di 50 anni, piangere dal dolore, credo pari al mio .
Tornando all aereo e a quel famoso volo turbolento: é stata la prima volta che partivo in aereo senza avvisare nessuno xe in quel periodo nn mi parlavano più ( solo mio fratello) ho pensato: se muoio nn lo sa e nn importa a nessuno. Mi sono sentita adulta di botto e ho provato un forte senso di abbandono e questa sensazione nn mi va via ... Vedo mio padre sempre più anziano e sempre più lontano ... Ho provato a spiegare le cose ci ho provato io e mio fratello ma loro nn vogliono sentir ragioni... Sono a senso unico e a 70 e 76 anni nn cambieranno più idea.
Può centrare tutto ciò con le mie paure?
Per forza coinvolgono le tue paure...non siamo fatti di scompartimenti stagni! Tutto quello che ci accade si mescola dentro di noi. Si mescola a tal punto che spesso fatichiamo a riconoscere la causa. Ma per integrare ed accettare una paura non è essenziale conoscere precisamente la causa. Tutto risiede dentro di noi, quindi sistemando noi sistemiamo il mondo o, per meglio dire, la nostra visione del mondo. Non posso entrare sulle tue vicende famigliari ma sicuramente la tua NON accettazione di come si sono sviluppate non ti è d'aiuto per andare avanti nella tua di vita. Tu puoi risolvere o non risolvere dei problemi ma accettarli è sempre un ottimo passo per la propria "riuscita". Parli del futuro, che non esiste, con certezza....se lo fai su questo e su altri campi, non puoi fare altro che forzare la vita nel modo in cui la vedi tu e all'80% rimanere delusa. Affermi che non ci sarà mai più un rapporto....cosa che non puoi sapere e scarichi la colpa sugli altri protagonisti. Attenzione....non sto dicendo che tu e tuo fratello non abbiate ragione...il punto non è questo. Il punto è che tentate di "cambiare" qualcosa che non siete voi....e non ci riuscite. Può essere che gli altri siano stronzi come può essere che il modo in cui voi vedete le cose sia semplicemente differente. L'allontanamento non è mai univoco...anche a ragion veduta. Puoi anche diventare più str**za...non è lezione di "buonismo"...ma puoi trasformare te e i tuoi risultati solo se accetti la situazione per quella che è. Il morire di un rapporto non è il nostro morire. Tu non sei il rapporto con i tuoi famigliari. Quello è solo un rapporto. Se muori e piange il mondo intero o non piange nessuno non dovrebbe essere di vitale importanza. La tua vita non è riflessa nel dolore degli altri. Puoi essere un'eremita felice. Non guardare come gli altri ti vedono, non giudicare gli altri e il loro comportamento....sii essenziale....guarda cosa vuoi per te...guarda come lo vuoi...e vedi di fare invece di pensare di farlo.
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.
jem82 ha scritto:Grazie del tuo racconto... .
Può centrare tutto ciò con le mie paure?
Grazie a te per aver avuto la pazienza di leggere il mio racconto. Ho approfittato del tuo problema per aiutarmi a risolvere il mio attuale. Da più di un anno ho avuto un'altra perdita molto importante e ancora stento a venirne fuori. La mia reazione è stata diversa, sono sempre stanco ed ho voglia di dormire ma sono anche consapevole che si tratta della non accettazione di un nuovo stato e dell'inizio di una nuova vita, peggiore della precedente ma nuova e quindi da affrontare con la consapevolezza della sua differenza. Piano piano saprò adattarmi alla nuova situazione, ne sono sicuro perchè mi sono già adattato una volta.
Chiedi se la tua situazione famigliare possa essere una o la causa delle tue paure? No posso rispondere alla tua domanda perché non mi sento all'altezza, però forse una ripartenza potrebbe essere utile e, magari, lo sto dicendo per me.
PS Il Po lo scrivi maiuscolo perché sei della padania?
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
ahahaha!!
no il po lo scrivo maiuscolo perchè scrivo con il telefono e con la scrittura facilitata mette le maiuscole un po dove vuole lui
Mi spiace per la tua perdita...... e credimi di capisco, perche anche se fisicamente i miei famigliari ci sono....è come se li avessi persi..sono cosi lontani da me.
credo che le mie paure siano dovute proprio a tutto quello che è successo e sicuramente vanno affrontate.
non so bene ancora come ma VOGLIO uscirne. e anche tu.......la vita è una e va vissuta, con i suoi dolore e le sue gioie.
amiche e pure da sola 
!
