sto cercando in rete se vi sono resoconti sull'inchiesta che l'ANSV ha aperto sull'incidente in cui è stato coinvolto il grande, insostituibile, indimenticabile Angelo D'Arrigo. Non sono riuscito a trovare nulla, mi potete dare una mano? Sapete qualcosa di certo in merito? (cause dell'incidente etc.)
Grazie assai e buona serata
eZio
Angelo D'Arrigo. Info sull'incidente?
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Re: Angelo D'Arrigo. Info sull'incidente?
Io ho una copia della relazione d'inchiesta.
Alberto
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«Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.» Konrad Lorenz
«Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo
«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
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Re: Angelo D'Arrigo. Info sull'incidente?
in sintesi, cosa è successo? quali sono state le cause che hanno portato all'incidente?
Grazie assai
eZio
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Re: Angelo D'Arrigo. Info sull'incidente?
Sfocata a bassa quota.aetio57 ha scritto:in sintesi, cosa è successo? quali sono state le cause che hanno portato all'incidente?
Grazie assai
eZio
http://www.repubblica.it/2006/c/video/s ... eopic.html
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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Re: Angelo D'Arrigo. Info sull'incidente?
Grazie assai.... molto interessante il video.
Quando ci si mette di mezzo la s** non c'è nulla da fare...
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Re: Angelo D'Arrigo. Info sull'incidente?
Riporto un estratto dalla relazione d'inchiesta di ANSV
"2.7.1. Considerazioni
E' molto probabile che l'ingresso in autorotazione sia stato accidentalmente provocato durante
la manovra di inversione del moto e riallineamento in pista che il pilota stava effettuando e che
richiede una continua e coordinata variazione di assetto e di rollio.
In particolare, il tentativo di chiusura della virata a sinistra, mostrato anche dalla proiezione al
suolo dell'intera manovra (Allegato "F"), condotto ad angolo di rollio di circa 60° e ridotta velocità,
avrebbe portato allo stallo dell'ala interna ed al conseguente ingresso in vite/autorotazione
dell'aeromobile.
In tale evenienza, un ruolo complementare potrebbe averlo svolto la rilevata variabilità locale
del vento in direzione ed intensità, eventualmente costringendo ad aumentare la cabrata e l'angolo
di rollio nel corso dell'ultima fase della manovra per evitare di oltrepassare l'asse pista.
Date alcune peculiari caratteristiche costruttive dell'aeromobile - in particolare la configurazione
ad ala rettangolare (soluzione che genera lo stallo delle superfici mobili solo quando esso è
pienamente sviluppato) e l'ala alta con piano di coda a "T" ed elica spingente (soluzione che
riduce notevolmente l'effetto di vibrazione sulla barra dei comandi in presenza di stallo) - il pilota
può aver avuto una falsa ingannevole percezione di manovrabilità del mezzo fino al verificarsi
della condizione di ingresso in vite.
L'assetto con cui l'aeromobile ha impattato il suolo, congruente con un mezzo giro di perfetto
avvitamento, lascia intendere che il pilota non sia intervenuto sui comandi nel corso dei circa 2
secondi intercorsi dall'ingresso in autorotazione. Un qualsiasi intervento, pur non potendo evitare
l'incidente, avrebbe infatti deviato la traiettoria dell'aeromobile rispetto a quanto osservato.
In ordine alle motivazioni alla base di tale comportamento, apparentemente contrario ad un istintivo
tentativo di recupero, non si dispone di elementi tali da poter formulare ipotesi fondate.
CAPITOLO III
CONCLUSIONI
3.1.EVIDENZE
L'aeromobile era efficiente ed era stato sottoposto ai previsti controlli periodici.
Il certificato di aeronavigabilità dell'aeromobile era in corso di validità.
Il pilota era in possesso della licenza e delle abilitazioni prescritte dalla normativa in vigore.
Le condizioni meteorologiche, pur non presentando particolari criticità, erano caratterizzate in
quella fascia oraria da condizioni di vento variabile in intensità e direzione.
Il volo, incluso nell'ambito del raduno aereo "Vola sugli Iblei" (seconda edizione) come "dimostrazione
di un aeromobile prodotto in Italia", si era protratto fino al momento dell'incidente
senza che fosse evidenziata né segnalata alcuna anomalia.
Nel corso della manovra che, al termine del passaggio basso, avrebbe dovuto consentire il riallineamento
in pista con ogni probabilità propedeutico all'atterraggio, l'aeromobile precipitava al
suolo in avvitamento.
3.2.CAUSA PROBABILE E FATTORI CAUSALI
Alla luce di quanto evidenziato, si ritiene di poter stabilire che l'incidente sia stato causato dalla
perdita di controllo dell'aeromobile a seguito dello stallo dell'ala sinistra, con conseguente
ingresso in vite/autorotazione dell'aeromobile stesso.
La rilevata variabilità in direzione ed intensità del vento può aver direttamente concorso all'ingresso
in stallo dell'ala interna o, più probabilmente, richiesto una ulteriore manovra correttiva
"a stringere" il raggio di virata, non compatibile con le condizioni di assetto e velocità in cui
l'aeromobile si era venuto a trovare.
RACCOMANDAZIONI DI SICUREZZA
4.RACCOMANDAZIONI
Considerate le circostanze e la dinamica dell'incidente, non si è ritenuto necessario emettere
delle specifiche raccomandazioni di sicurezza."
"2.7.1. Considerazioni
E' molto probabile che l'ingresso in autorotazione sia stato accidentalmente provocato durante
la manovra di inversione del moto e riallineamento in pista che il pilota stava effettuando e che
richiede una continua e coordinata variazione di assetto e di rollio.
In particolare, il tentativo di chiusura della virata a sinistra, mostrato anche dalla proiezione al
suolo dell'intera manovra (Allegato "F"), condotto ad angolo di rollio di circa 60° e ridotta velocità,
avrebbe portato allo stallo dell'ala interna ed al conseguente ingresso in vite/autorotazione
dell'aeromobile.
In tale evenienza, un ruolo complementare potrebbe averlo svolto la rilevata variabilità locale
del vento in direzione ed intensità, eventualmente costringendo ad aumentare la cabrata e l'angolo
di rollio nel corso dell'ultima fase della manovra per evitare di oltrepassare l'asse pista.
Date alcune peculiari caratteristiche costruttive dell'aeromobile - in particolare la configurazione
ad ala rettangolare (soluzione che genera lo stallo delle superfici mobili solo quando esso è
pienamente sviluppato) e l'ala alta con piano di coda a "T" ed elica spingente (soluzione che
riduce notevolmente l'effetto di vibrazione sulla barra dei comandi in presenza di stallo) - il pilota
può aver avuto una falsa ingannevole percezione di manovrabilità del mezzo fino al verificarsi
della condizione di ingresso in vite.
L'assetto con cui l'aeromobile ha impattato il suolo, congruente con un mezzo giro di perfetto
avvitamento, lascia intendere che il pilota non sia intervenuto sui comandi nel corso dei circa 2
secondi intercorsi dall'ingresso in autorotazione. Un qualsiasi intervento, pur non potendo evitare
l'incidente, avrebbe infatti deviato la traiettoria dell'aeromobile rispetto a quanto osservato.
In ordine alle motivazioni alla base di tale comportamento, apparentemente contrario ad un istintivo
tentativo di recupero, non si dispone di elementi tali da poter formulare ipotesi fondate.
CAPITOLO III
CONCLUSIONI
3.1.EVIDENZE
L'aeromobile era efficiente ed era stato sottoposto ai previsti controlli periodici.
Il certificato di aeronavigabilità dell'aeromobile era in corso di validità.
Il pilota era in possesso della licenza e delle abilitazioni prescritte dalla normativa in vigore.
Le condizioni meteorologiche, pur non presentando particolari criticità, erano caratterizzate in
quella fascia oraria da condizioni di vento variabile in intensità e direzione.
Il volo, incluso nell'ambito del raduno aereo "Vola sugli Iblei" (seconda edizione) come "dimostrazione
di un aeromobile prodotto in Italia", si era protratto fino al momento dell'incidente
senza che fosse evidenziata né segnalata alcuna anomalia.
Nel corso della manovra che, al termine del passaggio basso, avrebbe dovuto consentire il riallineamento
in pista con ogni probabilità propedeutico all'atterraggio, l'aeromobile precipitava al
suolo in avvitamento.
3.2.CAUSA PROBABILE E FATTORI CAUSALI
Alla luce di quanto evidenziato, si ritiene di poter stabilire che l'incidente sia stato causato dalla
perdita di controllo dell'aeromobile a seguito dello stallo dell'ala sinistra, con conseguente
ingresso in vite/autorotazione dell'aeromobile stesso.
La rilevata variabilità in direzione ed intensità del vento può aver direttamente concorso all'ingresso
in stallo dell'ala interna o, più probabilmente, richiesto una ulteriore manovra correttiva
"a stringere" il raggio di virata, non compatibile con le condizioni di assetto e velocità in cui
l'aeromobile si era venuto a trovare.
RACCOMANDAZIONI DI SICUREZZA
4.RACCOMANDAZIONI
Considerate le circostanze e la dinamica dell'incidente, non si è ritenuto necessario emettere
delle specifiche raccomandazioni di sicurezza."
Alberto
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«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
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«Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo
«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
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Re: Angelo D'Arrigo. Info sull'incidente?
Grazie di tutto, il Report è molto interessante.
Ne approfitto per un ricordo del grande Angelo...
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