m.forna ha scritto:Credo che tralasciando l'emotività indotta dalla situazione molto particolare, seguire le istruzioni e anche qualche aiuto specifico dell'ATC, usando il pilota automatico fino ad intercettare un ILS e far eseguire all'aereo un autoland non sia così difficile. Solo questo, considerato anche il fatto che probabilmente avresti una priorità molto maggiore degli altri traffici...

L'emotività può fare brutti scherzi, ma anche far tirar fuori risorse che non sapevamo di avere.
È impossibile dire come si reagisce a una situazione del genere prima di finirci dentro.
Hartmann ha scritto:
1. dove siamo?
2. e' già stato lanciato l'allarme?
3. se si, da chi?
4. abbiamo copertura radio?
5. con chi dobbiamo parlare?
6. in che lingua?
7. c'è panico a bordo. Come lo gestiamo?
Pur parler, le mie risposte sarebbero:
1. non mi interessa, o almeno non immediatamente. Se siamo già in crociera è probabile che sia già impostato il pilota automatico. E comunque potrei capirlo dagli schermi, forse.
2. anche qui mi interessa relativamente: se l'allarme è stato lanciato, può darsi che riceverò una comunicazione, oppure ci penso più tardi. In ogni caso ho discreto tempo per pensarci (un volo atterra con mezz'ora di carburante più l'alternato, che facile facile fa un'altra mezz'ora. Ho tempo di fare molte cose).
3. magari dal pilota, prima di collassare. Ma anche qui può importarmi relativamente
4. se non siamo partiti da troppo, sicuramente.
5. Con chi ascolta. Ci potrebbe dare istruzioni in ogni caso
6. Sicuramente in inglese. Difficile trovar qualcuno che parli italiano fuori dall'Italia.
7. Recluto una hostess, e mi chiudo in cabina. La porta potrebbe insonorizzarmi sufficientemente.
Quello che io cercherei di fare (da pilota privato senza nulla più che un SEP), è capire come fare per parlare con qualcuno. A quel punto cercherei di utilizzare il pilota automatico il più possibile, e poi cercare di impostare un autoland. Se l'autoland per qualunque motivo non è disponibile, proverei in quota a pilotare l'aeroplano, cercando di tastarne il più possibile le reazioni e poi, sempre guidato dal controllo, proverei a metterlo giù.
Farei danni all'aereo? Praticamente certo
Porterei l'aereo in pista o comunque in zona? Probabile.
Riuscirei a portare l'aereo danneggiato in pista, ma con qualche morto e qualche ferito? Altrettanto probabile.
Stallerei a qualche metro dal suolo e ammazzerei tutti? Possibile, ma almeno ci ho provato...
ciao
Andrea
p.s. non voglio sminuire il lavoro dei piloti, anzi.
un pilota sa volare in emergenza, con il brutto tempo, con la nebbia, eseguendo procedure comunque complicate, nel rispetto degli altri voli e di tutta una serie di regole, che in emergenza possono saltare. Atterrando a Orio, per esempio posso impostare un finale molto più lungo, e quindi stabilizzarmi sul fondamentale magari più distante del normale, magari sopra Verona, facilitando quindi la manovra. Chiaro che questa cosa normalmente non si può fare, perché spaccherebbe le scatole a mezzo nord Italia, eccetera, ma in emergenza è chiaro che potrei fregarmene e chiedere una roba del genere...