Marco92 ha scritto:1) Azur Sky non l'ho mai sentita e su Gestair c'è un topic nel forum. Usa il tasto cerca.
2) Con tutto il rispetto, se parti con questa mentalità forse fare il pilota non è per te, specialmente in questi tempi. Se dopo il corso non riesco a trovare nulla, e dico davvero nulla, me ne vado in Africa a cercare lavoro in quei pochi posti dove accettano low hours.
3) Sì, basta riuscire a conciliare le cose.
4) No, la tua miopia non è assolutamente un problema perché non passi nessun limite.
5) Alquanto irregolare, serve che lei ti supporti e che sia disposta a stare con un pilota di linea.
Marco in parecchi post ho visto che parli spesso del muoversi in africa o asia, ma da quel che mi risulta la situazione per noi europei non è che cambi molto. Situazione in asia: per ora le uniche compagnie di cui abbia sentito parlare che stanno assumendo sono la susi air e da poco la dragonair ha aperto le porte anche a noi europei, anche se ha specificato nel loro sito che assume foreign pilots in caso in cui non ci sia nessun pilota nazionale disponibile, Lion air che sarebbe la ryanair in asia richiede un investimento per type e line che si aggira intorno ai 50000 euro, e cathay, la quale onestamente non ho ancora capito in che modo e chi sta assumendo. Le altre cercano tutti requirements di 1500 ore totali di cui 500 on type o su aerei jet con un certo MTOW nei migliori dei casi. In Africa: le compagnie aeree richiedono gli stessi requirements asiatici riguardo le ore, e le uniche che accettano low hours specificano che hanno restrizioni sulla nazionalità. Per i bush pilot chiedono comunque esperienza di un migliaio di ore in questo campo, oppure agganci in africa e a meno che non ci sia nato e hai frequentato scuole di volo lì, credo sia difficile averli. Inoltre, ricorda che lì ci sono problemi a livello di guerriglie, guerre civili, mancanza di assistenza al traffico aereo e tante altre problematiche a livello anche di condizioni di vita soprattutto nell'africa centrale, che neanche immagini. Problemi che noi europei non abbiamo mai affrontato durante la nostra vita, ecco perchè spesso richiedono gente del posto, anche per il solo fatto che sanno come muoversi ed uscirne in caso vi si trovino in queste condizione, visto che lo fanno da quando sono nati. Lo so che per passione sei disposto a far di tutto, ma mettere la tua vita in pericolo per il perseguimento di un carriera, non so se sia il caso, io ancora credo che la vita resta il bene superiore, e se qualcuno di voi qua dentro non lo penso, bhè ha bisogno di rivedere le proprie priorità. Riassumendo il succo del discorso, le percentuali di trovare lavoro al di fuori dell'europa sono uguali a quelle che abbiamo in europa, a meno che non abbiate una doppia cittadinanza, quindi non pensate che una volta finite le licenze se non riuscite a trovare lavoro in europa basta dare un occhiata in asia o africa ed il gioco è fatto, perchè non è assolutamente vero. Se poi tu marco, hai invece altre fonti, che dimostrano il contrario di quello che ho detto, sono felice di ascoltarle.
Obiettivi: First Class Medical: Done
PPL(A) JAA: Done
ATPL(A) Theory: Work in progress...
non vorrei essere monotono, ma qui si continua a parlare come se prendere brevetti e trovare lavoro sia una cosa semplice e automatica. credo che queste considerazioni della serie"io vado in africa, io mi faccio assumere di la o di qua" ! vadamo fatte alla fine dei giochi.
mper quello che ho capito marco, devi ancora iniziare, allora facci sapere quando hai deciso dove in primis!!!;)
perfetto!!!
Sarebbe bello poter parlare di questa professione come un qualcosa che "prendi e vai", non è proprio così!!
lo sappiamo tutti, dai professionisti a noi freschi di licenze al ragazzo/a che ha fatto il solista ieri.
ci vuole coraggio impegno passione intelligenza e fortuna e mille altre cose; tutto questo per avere il privilegio di volare.
magari potessimo dire se non trovo lavoro sul 77 me ne vado in africa sul caravan... non vedo il motivo di questa leggerezza nei discorsi, ma tanto la "selezione naturale", intesa come l'abbandono durante il percorso addestrativo cè.
tanti partono con il concetto del pago e divento pilota poi trovi gente che dopo il ppl capisce che non è il proprio destino o altri che non studiano dato che "sganciano" e quindi magari ce la fanno ma dopo 300 ore e non 200(visti con i miei occhi).
una cosa che non sopporto è parlare con leggerezza, come se leggersi un forum o spizzare una scuola di volo equivalga ad essere già formati.
Non credo che Marco partirà per l'Africa/Asia con scritto in fronte "arrivo io, fermi tutti che il posto è mio". Se parla di partire per quei lidi è, per come l'ho capita io, per sottolineare il fatto che bisogna sapersi adattare anche a lavorare, o almeno a cercare lavoro, in località e compagnie non proprio allettanti. Cosa che a molti non va a genio, inutile negarlo. Non penso ci sia qualche sano di mente in giro per la rete che crede di trovare la pappa pronta una volta finiti i brevetti. Però sondare il terreno da quelle parti come vuole fare lui non è sbagliato: magari non si troverà comunque nulla, ma provare non costa poi così tanto.
Per il resto, concordo comunque con Paky sul fatto che non tutta l'Africa sia adatta: la passione sì, che però non significa aiutare il destino a scavarci una fossa.
I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi.
Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti.
L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.
If we all worked on the assumption that what is accepted as true is really true, there would be little hope of advance.
Marco ha tutte le ragioni del mondo a ricercare informazioni sulle scuole di volo in tutto il globo e condividerle con gli altri, e non è da deridere perchè lo fa e poi le condivide qui per aiutare gli altri che magari hanno bisogno di una mano, anzi è da incoraggiare. Capisco, la battuttina che ci può essere per scherzare, ma ho notato che ogni volta che apre bocca subito c'è gente che lo deride per la sua indecisione, e non condivido. La sua indecisione nel capire dove intraprendere il training, la capisco e non la derido, perchè è segno di responsabilità. Quando hai un gruzzoletto di soldi che a mala pena bastano per prendere le licenze, non puoi sbagliare, perchè se sbagli ti puoi ritrovare nel mezzo dell'addestramento senza fondi, un bel cavolo in mano, e senza la possibilità di continuare. E proprio per questo che non credo sia un ragazzo stupido, e ha capito quanto sia importante aver valutato il tutto fino all'ultimo dettaglio, in modo che non rimanga con il cavolo in mano. Ritenendolo un ragazzo responsabile, con il mio post ho invitato marco a valutare anche il dopo training come sta facendo con le scuole di volo, cominciare anche a dare un occhiata più dettagliata sulle condizione di lavoro dopo ovunque, e non ascoltare i cowboys, pensa anche qui con la tua mente, perchè secondo me hai ricevuto informazioni sbagliate su asia e africa, ma non mi sono precluso l'idea che lui magari sappia qualcosa in più, e mi piacerebbe sentirla, in quanto il forum è stato creato per scambio di informazione e idee, non per vedere chi ce l'ha più duro. C'è tanta gente abbagliata dal fatto di avere licenze in mano e poter andar a dire in giro che sono un pilota professionista, che sceglie la prima scuola che si ritrova davanti, ha fretta di poter fare il figo, e poi non ha neanche i fondi per comprarsi il biglietto per tornare a casa, perchè è stata derubata, queste è gente da deridere, ma non credo marco. Per chi invece ha trovato la sua strada da subito mi congratulo, ma questo a me non è successo, anzi, nonostante ho preso la mia decisione definitiva dopo mille ricerche anche su scuole di volo in zone che non sapevo nemmeno dell'esistenza, parecchie volte mi ritrovo a rivalutarla, e credo che questo sia succedendo anche a marco. Per quanto riguarda il lavoro del pilota, fulmin, io credo (parere personale) che non sia nè il lavoro più facile ma nemmeno come lo descrivi tu il più difficile che solo un superuomo può fare, come in tutti i lavori, se vuoi sfondare devi metterci passione, spirito di sacrificio, costanza, e volontà. Quindi per favore smettila con questa "selezione naturale", come se devi essere un eletto per finire il training o lo è chi lo finisce, perchè è gente comune con solo voglia di fare e riuscirci nella vita, ma niente di più. Il lavoro al mondo di oggi, è difficile trovarlo ovunque, non solo nel nostro campo, alcune volte non è solo mostrare le proprie abilità che riesci ad ottenerlo, ma anche capire quando essere al momento e al posto giusto, avere più piani d'attacco. Ma se cominci a fare la vittima e a dire che è difficile, per come la penso io, è un modo sbagliato di iniziare. Spesso nei tuoi post, tu vuoi sembrare di essere modesto ma fai la paternale a chi sta chiedendo o ha bisogno di delucidazioni perchè magari quello che sa non è corretto come nel caso dei post sull'africa e asia di marco, e sembra che invece tu sappia tutto e che sei già "arrivato" e gli altri no o siano incoscienti, ma il lavoro tu l'hai trovato? Onestamente mi lasci pensare tutto il contrario del ragazzo modesto, e secondo me nemmeno tu credi a quello che scrivi. E fino a quando ti comporti così con gente professionista, e che veramente ne sa più di te poco importa perchè non stai creando problemi, ma quando lo fai con gente che è agli inizi come me, e capisco che può buttar giù e indurre ad un pessimismo mi fa un po incazzare. Questo è quello che mi passi, poi posso sbagliare, e se ti incontrassi dal vivo potrei cambiare idea ma questo è quello che mi trasmetti quando scrivi qua dentro. Diamoci una mano tra di noi e aiutiamoci a vicenda, e non puntiamo il dito al primo che sbaglia, o che abbia informazione non corrette.
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77W ha scritto:Non credo che Marco partirà per l'Africa/Asia con scritto in fronte "arrivo io, fermi tutti che il posto è mio". Se parla di partire per quei lidi è, per come l'ho capita io, per sottolineare il fatto che bisogna sapersi adattare anche a lavorare, o almeno a cercare lavoro, in località e compagnie non proprio allettanti. Cosa che a molti non va a genio, inutile negarlo. Non penso ci sia qualche sano di mente in giro per la rete che crede di trovare la pappa pronta una volta finiti i brevetti. Però sondare il terreno da quelle parti come vuole fare lui non è sbagliato: magari non si troverà comunque nulla, ma provare non costa poi così tanto.
Per il resto, concordo comunque con Paky sul fatto che non tutta l'Africa sia adatta: la passione sì, che però non significa aiutare il destino a scavarci una fossa.
Quoto in pieno.
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Per quanto riguarda Africa e Asia so che bisogna presentarsi più volte, bussare alla porta, consegnare quel pezzo di carta che contiene brevemente il CV e ogni tanto tornare a fare una capatina per dimostrare il proprio interesse e volontà per quel un posto su un vecchio cessnino per cominciare a imparare, fare esperienza e allo stesso tempo anche a fare conoscenze che un giorno possano essere d'aiuto.
E sì, sono certo del fatto che posti come il Botswana, Namibia o Tanzania non sono lussuosi come Dubai, e so anche dei vari rischi e problemi che posso incontrare. E so che non so ancora nulla in verità, so che in questo settore non si finisce mai di imparare, sia dal punto di vista tecnico che umano.
Io non la prendo alla leggera per nulla e vi assicuro che non ho la mentalità di quello che pensa che paga e avrà quello che vuole, che finito il training non avrà alcun diritto ad un posto di lavoro come se niente fosse.
Io ho un'altra mentalità, che non so se è buona o no, magari un giorno lo saprò a mie spese e ne accetterò le conseguenze. Chi pilota un Cessna o un Piper solo la domenica di tanto in tanto è un essere umano, chi pilota un Gulfstream o un Falcon è un essere umano, chi pilota un 747 o un A380 è un essere umano, chi ha pilotato il Concorde era un essere umano. Chi fallisce e non riesce nel suo intento è un essere umano.
Io sono un essere umano. Questa è come la vedo io e so fare 2+2.
Io credo che l'unica cosa che si critichi a Marco sia il dare consigli di fare cosi' e cola' quando ancora nemmeno lui ha finalizzato la sua decisione. Io personalmente non me la sento di commentare realta' o dare consigli su esperienze che non ho ancora fatto. Posso parlare delle scuole che ho frequentato, dell'addestramento che ho ricevuto, di cosa manterrei e cosa farei diverso, ma non penso di avere le informazioni necessarie per indirizzare qualcuno che vuole iniziare questo bellissimo seppur arduo percorso da una parte o da un'altra semplicemente leggendo un sito o chiedendo a qualcuno. Al massimo posso dire quello che sto pensando di fare e le motivazioni, ma da qui' a consigliare c'e' una bella differenza. Anche perche' tre cose ho imparato stando nell'ambiente da qualche anno:
-Se fai la stessa domanda a 5 persone riceverai 5 risposte diverse
-La realta' e' sempre in mezzo a tutte e 5
-Quello che finisci per fare non e' mai quello che ti eri pianificato di fare alla lettera
Continuo a ripetere che non esiste la strada giusta per tutti, altrimenti tutti la intraprenderebbero senza troppa esitazione e arriverebbero al lavoro dei propri sogni in relativa facilita'. La verita' e' che ci sono diverse opzioni che possono funzionare, ma dipendono da quello che si vuole fare come lavoro finale, quali sacrifici si e' disposti a fare (personali e finanziari e quant'altro) e anche secondo me dal tipo di persona che si e'. Molti posti addestrano in maniera diversa e non tutti i tipi sono adatti a tutte le persone. I ritmi, la filosofia di apprendimento, l'orientamento generale del training e perche' no addirittura il tipo di aeroplano usato per ciascuna fase puo' essere piu' o meno idoneo a ciascuno di noi. Quindi secondo me e' molto importante ascoltare le esperienze di chi ci e' gia' passato, per sapere cosa ha funzionato per loro e cosa no, ma anche andare a vedere con i propri occhi, provare e alla fine buttarsi, perche' sappiamo tutti che un po' di fortuna serve sempre. Ma allo stesso tempo il consiglio maggiore che posso dare, relativo a tutti gli aspetti della propria carriera, in aviazione o meno, e' di rimanere flessibili: non andarsi mai ad infilare in una situazione a senso unico. In breve, avere sempre una via di uscita con la possibilita' di utilizzarla e ripiegare su un'alternativa. E non bisogna mai sputtanarsi per avere un lavoro o presentarsi disperati accettando contratti allucinanti, perche' a lungo andare giocano sempre a nostro sfavore e vanno contro la flessibilita' di cui parlavo prima (sei obbligato a stare con loro perche' non hai scelta, e loro fanno di te quello che gli pare)
Luke3 ha scritto:Io credo che l'unica cosa che si critichi a Marco sia il dare consigli di fare cosi' e cola' quando ancora nemmeno lui ha finalizzato la sua decisione.
Si, credo che l'unica "colpa" di marco sia quella. Ma da come o capito, lo fa in buona fede, quindi è perdonato.
Poi ci stanno tutte le critiche e le discussioni. Fanno parte dell'uomo.
Comunque tornando al discorso per cui o aperto il forum, si intuisce che trovare lavoro stando in un raggio di 1500/2000 km da torino sia praticamente impossibile. Chi sa mi puo confermare.
Il mio problema è appunto...quanto mi può convenire indebitarmi di migliaia di euri e poi rischiare
di rimanere accannato?
Altra domanda che esce un po dall'argomento (ma anche no):
voi che scrivete, avete tutti la licenza e siete "a piedi"?
A questa domanda ovviamente non siete obbligati a rispondere, ci mancherebbe.
E solo una mia curiosità.
Personalmente sono "a piedi" nel senso che proprio durante l'addestramento basico ho deciso che secondo me non valeva la pena in questo momento proseguire per quella strada. Ho finito il PPL perche' comunque volare e' sempre stato il mio sogno e non ci avrei rinunciato, anche se sarebbe diventato un hobby invece che una professione. Ho fatto il pilota della domenica per un anno e poi ho iniziato l'IR, per la sicurezza aggiunta che ti da e le importanti skills che insegna, anche se continuo ad usare l'aereo solo per divertimento.
Durante il corso di teoria per il PPL ho scoperto l'ingegneria che sta dietro agli aeroplani grazie ad un ground instructor veramente fantastico (ingegnere aerospaziale e che quindi entrava molto nei dettagli anche piu' del dovuto) capendo che quell'aspetto mi appassionava allo stesso modo del pilotaggio stesso. Avere a che fare con la progettazione, realizzazione o manutenzione di quelle macchine mi dava le stesse sensazioni che starci ai comandi. Mi sono quindi iscritto ad ingegneria aerospaziale perche' dal mio punto di vista personale e' un titolo che comporta lo stesso investimento di un ATPL ma con piu' certezze (non solo nel trovare lavoro ma nel mantenerlo, la cosa che piu' mi turbava era il pensiero "e se un giorno per qualunque motivo perdessi l'idoneita' medica?") in un campo che comunque mi appassiona. Continuero' nel frattempo a volare ed a volare in IFR ma l'idea di farlo per professione l'ho accantonata. Magari se mi avanza qualche soldo quando avro' un lavoro continuero' con le licenze, anche perche' addestramento in piu' non guasta mai indipendentemente dal tipo di volo che si vuole fare.
Questa e' la mia esperienza, non mi sento di dire se e' la strada giusta o meno, ma e' come ho visto la situazione al momento di prendere queste decisioni. Fino adesso non me ne sono pentito, anzi scopro ogni giorno qualcosa di nuovo in questo mondo dell'ingegneria e sono sempre piu' contento di aver scelto questo percorso. Ma allo stesso tempo non e' quello di cui si parla, anche se alla fine sono "diventato pilota" si parla comunque di un diverso tipo di volo e una scelta professionale diversa, quindi mi sento un po' anche off topic in questa discussione . Ma anche per questo dico sempre di non fare piani quinquennali, perche' esiste sempre la possibilita' che si cambi idea durante il percorso come e' successo a me, che all'inizio ero fissato con l'idea che sarei diventato pilota di linea
Luke3 ha scritto:Io credo che l'unica cosa che si critichi a Marco sia il dare consigli di fare cosi' e cola' quando ancora nemmeno lui ha finalizzato la sua decisione.
Si, credo che l'unica "colpa" di marco sia quella. Ma da come o capito, lo fa in buona fede, quindi è perdonato.
Poi ci stanno tutte le critiche e le discussioni. Fanno parte dell'uomo.
Comunque tornando al discorso per cui o aperto il forum, si intuisce che trovare lavoro stando in un raggio di 1500/2000 km da torino sia praticamente impossibile. Chi sa mi puo confermare.
Il mio problema è appunto...quanto mi può convenire indebitarmi di migliaia di euri e poi rischiare
di rimanere accannato?
Altra domanda che esce un po dall'argomento (ma anche no):
voi che scrivete, avete tutti la licenza e siete "a piedi"?
A questa domanda ovviamente non siete obbligati a rispondere, ci mancherebbe.
E solo una mia curiosità.
Io sono ancora in fase di atpl teorico, sto ancora studiando e tutti coloro che hanno scritto nel tuo post sono ancora in addestramento tranne per fulmin che a quanto pare ha finito da poco. Per quanto la domanda se riesci a trovare lavoro vicino torino, nessuno ti potrebbe dare una risposta. Ma hai mai fatto un volo di ambientamento? Sei sicuro al 100 % che questo è quello che vuoi fare e ti piace? Ho letto da qualche parte quest'affermazione che racchiude un po la decisione di intraprendere questa carriera e diceva: se sei indeciso se fare il pilota o qualcos'altro...fai qualcos'altro.
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Per fare questo mestiere o adori il volo fino in fondo oppure no, e allora c'e' da lasciar perdere. Non esistono vie di mezzo, perche' sono solo indecisioni che quasi sicuramente punteranno al "no" dopo aver iniziato l'attivita' di volo.
La mia istruttrice mi ha sempre detto che fare il pilota e' come essere incinta, non esistono vie di mezzo, o sei sicuro che lo vuoi fare oppure no
Luke3 ha scritto:Per fare questo mestiere o adori il volo fino in fondo oppure no, e allora c'e' da lasciar perdere. Non esistono vie di mezzo, perche' sono solo indecisioni che quasi sicuramente punteranno al "no" dopo aver iniziato l'attivita' di volo.
La mia istruttrice mi ha sempre detto che fare il pilota e' come essere incinta, non esistono vie di mezzo, o sei sicuro che lo vuoi fare oppure no
anche questa non è male!!
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Per quanto mi riguarda il discorso è invertito rispetto a quello di Luke3. Presi la strada di Ingegneria Aerospaziale puntando un domani alla manutenzione che mi aveva sempre affascinato ( e mi affascina tuttora ). Non avevo fatto i conti con due "problemi", però: la materia era proprio come non me la immaginavo, oltre al fatto che in matematica non sono mai stato un fenomeno, e giorno dopo giorno mi rendevo conto che non era quella la strada che avrei dovuto seguire, molto banalmente. L'idea del pilotaggio era un'ossessione, un pensiero fisso, e lo è ancora. A dire il vero lo era anche prima di cominciare Ingegneria, ma per svariati motivi non le avevo dato il giusto peso, e non ero affatto ottimista su una mia eventuale buona riuscita in questo ambito. Questi anni di università, di sacrifici, soprattutto, hanno eliminato anche gli ultimi dubbi sul mio futuro lavorativo. Il pilotaggio di linea per me non è un sogno, ma un obiettivo: i sogni in un certo senso hanno il sapore di qualcosa di irrealizzabile, mentre arrivare in cabina per me e per tanti altri nella mia stessa condizione è più che possibile, deve esserlo: servono impegno, spirito di sacrificio, rinunce, ma servono anche per entrare alla NASA con la suddetta laurea in tasca Credo che non esista massima migliore di "Volere è potere": il significato è lampante e vale in qualunque campo.
Allo stato attuale comunque studio per superare gli ultimi quattro esami, archiviare la pratica triennale e puntare ad imparare almeno l'inglese prima di cimentarmi con i brevetti.
I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi.
Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti.
L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.
If we all worked on the assumption that what is accepted as true is really true, there would be little hope of advance.
Luke3 ha scritto:Io credo che l'unica cosa che si critichi a Marco sia il dare consigli di fare cosi' e cola' quando ancora nemmeno lui ha finalizzato la sua decisione.
quoto pienamente.
Luke3 ha scritto:er fare questo mestiere o adori il volo fino in fondo oppure no, e allora c'e' da lasciar perdere. Non esistono vie di mezzo, perche' sono solo indecisioni che quasi sicuramente punteranno al "no" dopo aver iniziato l'attivita' di volo.
La mia istruttrice mi ha sempre detto che fare il pilota e' come essere incinta, non esistono vie di mezzo, o sei sicuro che lo vuoi fare oppure no
riquoto pienamente
paky ha scritto:Ma se cominci a fare la vittima e a dire che è difficile, per come la penso io, è un modo sbagliato di iniziare. Spesso nei tuoi post, tu vuoi sembrare di essere modesto ma fai la paternale a chi sta chiedendo o ha bisogno di delucidazioni perchè magari quello che sa non è corretto come nel caso dei post sull'africa e asia di marco, e sembra che invece tu sappia tutto e che sei già "arrivato" e gli altri no o siano incoscienti, ma il lavoro tu l'hai trovato?
ho trovato delle soluzioni(traino striscioni per ora) che mi vanno più che bene!! non voglio fare nessuna paternale ma ripeto, non vedo il senso di dispensare consigli e pareri tecninci su scuole di volo quando non si ha nemmeno l'idea di come di fatto deve essere una scuola o di cosa sia una missione di addestramento.
paky ha scritto: Capisco, la battuttina che ci può essere per scherzare, ma ho notato che ogni volta che apre bocca subito c'è gente che lo deride per la sua indecisione, e non condivido. La sua indecisione nel capire dove intraprendere il training, la capisco e non la derido, perchè è segno di responsabilità. Quando hai un gruzzoletto di soldi che a mala pena bastano per prendere le licenze, non puoi sbagliare, perchè se sbagli ti puoi ritrovare nel mezzo dell'addestramento senza fondi, un bel cavolo in mano, e senza la possibilità di continuare.
guarda che a eccezione di qualche fortunello tutti siamo partiti col gruzzoletto di soldi e ti dico pure che il mio è talmente piccolo che non posso nemmeno applicare per ryan con tranquillità, dopo chi me li dà 27500 euro + vat???
ovvio che non puoi sbagliare, però mi sembra che di domande sono state fatte su scuole e controscuole!
tantomeno non voglio dire che il pilota è un superuomo o cose affini; sicuramente il pilota è una persona che è portata a fare quello che fà, che studia e ha una vita regolare, che è pronto a trasferirsi dalla parte opposta del mondo se serve. vedevo prima dell africa, pericolosa per i suoi spazi aerei non controllati... e la 121.5 che l hanno fatta a fare?(anche a città di castello sei in uno spazio non controllato) io in merito a questo vorrei dire che una licenza ATPL implica un quantità di conoscenze con cui uno ha i titoli per volare DA SOLO e prendere decisioni in ogni circostanza, quindi secondo me non ha molto senso dire in africa no perchè non cè il radar allora se ti assume blue panorama per esempio e ti manda a pantelleria col 737 e 1500mt che fai? la tua licenza rispecchia un certo grado di conoscenze, skill, e "capability" se cosi vogliamo definirla.
fulmin ha scritto:io in merito a questo vorrei dire che una licenza ATPL implica un quantità di conoscenze con cui uno ha i titoli per volare DA SOLO e prendere decisioni in ogni circostanza
Ma sai benissimo che non è cosi...
Tempi duri creano uomini forti,
Uomini forti creano tempi tranquilli,
Tempi tranquilli fanno gli uomini deboli,
Uomini deboli creano tempi duri
fulmin ha scritto:io in merito a questo vorrei dire che una licenza ATPL implica un quantità di conoscenze con cui uno ha i titoli per volare DA SOLO e prendere decisioni in ogni circostanza
Ma sai benissimo che non è cosi...
si che lo so, con l'esperienza poi si integra e arriveremo a quel punto. comunque insomma uno quando finisce dovrebbe avere sempre un'idea e un criterio di giudizio affidabile..a quello si viene addestrati..no?
Non mi riferivo all'assistenza radar anche se voglio vederti volare senza vor e ndb e sopra un foresta pluviale in vfr fresco di cpl e essere in grado di orientarti. Mi riferivo soprattutto alle condizione estreme di vita, e alla pericolosità di alcune situazioni in cui potresti incontrarti. Da qualche parte lessi, di una delle tante avventure di un bush pilot africano, che si ritrovò ad atterrare in un aeroporto sconosciuto e a prima vista desolato, per scarsità di carburante. Appena spento il motore vide arrivare un gruppo di persone in jeep e con mitragliette puntate su di loro. Grazie al colore dell'uniforme riuscì a capire quale gruppo di guerriglieri si trattasse, perchè il padre ci aveva avuto a che fare quando lui era piccolo. Era solo gente affamata di soldi, con la quale se volevi essere lasciata in pace dovevi solo dare un gruzzoletto di soldi, e lui lo fece e per fortuna furono subito rilasciati. La loro fortuna era dovuta al fatto che il ragazzo ebbe la lucidità di riconoscerli e per esperienza indiretta e passata sapeva cosa fare, non credo che io, o tu o noi avremmo fatto lo stesso. Era più a questo che mi riferivo, non ho paura di volare senza assistenza radar siamo stati addestrati per farlo, ma credo sia umano provar paura invece di gente con i mitra che ti puntano addosso. Certo questo è un episodio, che non caratterizza tutta l'africa, ma devi tener in conto che può succedere, ed è solo una delle tante storie.
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esempio stupido: scendi dall'aereo in una pista in erba; hai davanti 10 ragazzini che non hanno nulla se non CALLI AI PIEDI, cicatrici e ferite morali e fisiche.
Ti vedono in maglietta o camicia, pantaloni, SCARPE, occhiali, orologio e cintura scendere da un coso che vola.
Cosa possono pensare? Per bene che ti vada solo PENSARE di rubarti tutto.
O di tagliarti una mano per prenderti l'orologio.
Altra situazione. Sali su un taxi a lubumbashi. Vuoi andare dall'aeroporto all'hotel.
Il taxi si ferma sulla strada salgono due prostiitute accanto a te.
Cerchi di spiegare che non ti interessa. Non succede nulla solo la situazione può essere spiacevole, data soprattutto la situazione sanitaria locale.
Sono cose brutte da dire, lo so, ma bisogna tenerne conto.
Io non ho esperienza diretta, sono cose che mi sono state riferite da chi in africa ci ha volato.
In belgio - com'è ovvio - moltissimi hanno fatto esperienze là.
e moltissimi sono scappati in piena notte sotto violenti attacchi di tribù rivali o guerriglieri, facendo lo slalom con la jeep tra i corpi dei civili loro vicini appena massacrati.
situazione più che reale, senza dubbio.
ma allora che facciamo, sospendiamo il lungo raggio con tutto il rischio attentati che cè?
Anch'io parlo spesso con un amico che ha fatto bush per anni, che non la descrive così drastica; giustamente dipende da dove vai.
anche la moremi air, nel suo form per applicare ti dice chiaramente che farai 100 ore di adattamento 50dx 50sx e ti fanno atterrare e decollare da tutti i campi piste campetti da dove dovrai partire...altro che tratte..se vi andate a informare un pò su i millemila blog dei bush pilot noterete che la lunghezza media della leg è di 50nm....è un'altro tipo di volo, con più rischi senza dubbio. ma dopo queste famose 100 ore credo che ognuno avrebbe le basi per tornare da a a b a meno di imprevisti come leoni e guerriglieri...premesso che la maggior parte delle compagnie operano tra maun windhoek kinshasa e jhoannesburg(quindi zone abbastanza tranquille).. io ho cercato informazioni e le riporto..anzichè sparare al volo " li è pericoloso, o ad un amico hanno tagliato il braccio", andiamo a vedere bene dove e come.
Molto simile a quella di Luke. La passione per il volo mi ha portato a non inscrivermi all'università ma intraprendere subito il lavoro, in ambito per fortuna grazie al mio diploma. Ho lavorato e messo da parte parecchi €uro, quasi quelli necessari per intraprendere le licenze, il tutto in circa 2 anni e pochi mesi. Preparo le carte per la partenza USA quando ENAV mi fa un'offerta di lavoro, Contr a tempo indeterminato, stipendio abbondamentemente sopra la media ed un compito piuttosto "ingegneristico": progettazione spazie aerei, in particolare procedure strumentali di volo. Così tra 100000000000^100000^n di pensieri ho visto la mia vita passare davanti in 3 giorni (il tempo concesso dall'azienda), condiviso con la mia famiglia la chance, qualche indecisione (come diceva appunto Luke) ed ecco che ho scelto di restare. La laurea m'è sempre restata per traverso tant'è che mi sono anche segnato all'uni, non proprio quello che avrei voluto fare ma con un lavoro a tempo pieno sarebbe impossibile...In ogni caso questo è quanto..ma è ancora presto per saper come andrà a finire, intanto mi godo il mio GPL e un giorno prenderò anche il PPL e perchè no l'IR così la flight validation la faccio da solo!ahahah
Saluti
Perito Tecnico Aeronautico 06/07 - I.T.Aer. Francesco de Pinedo - Roma