Premetto che sono un appassionato, piu' o meno frequent flyer e non ho paura di volare (in compenso mi terrorizzano tante altre cose ).
Scrivo per chiedervi consigli su come comportarsi quando ci si ritrova seduti a fianco di qualcuno che ha paura... stranamente quando lunedi' ho risposto ad una neosposina (preoccupara perche' il 777 su cui ci eravamo appena imbarcati si e' "spento" improvvisamente) "stia tranquilla, Emirates non ci tiene a perdere un aereo da 250 milioni di dollari, se non e' a posto al 100% non si decolla" non credo di averla tranquillizzata molto
p.s. ho cercato di rimediare dicendo "inoltre si ricordi che piloti e assistenti di volo sono su con noi e nemmeno a loro piace l'idea di schiantarsi al suolo" ma anche questo non la ha tranquillizzata
Ciao, Marco
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In tutta la sua vita,
quante volte puo' riuscire un uomo
a fermare le lacrime di una donna?
p.s. ho cercato di rimediare dicendo "inoltre si ricordi che piloti e assistenti di volo sono su con noi e nemmeno a loro piace l'idea di schiantarsi al suolo" ma anche questo non la ha tranquillizzata
Non c'è un modo. Non c'è neanche una "formula magica". La paura è unica ma la manifestazione e la parola "magica" è diversa per ciascuno di noi. Sicuramente la tua tranquillità è universalmente accettata da qualsiasi pauroso sia al tuo fianco. Per il resto è questione di sensibilità...della tua capacita di interazione con la persona e, non ultima, dalla volontà della persona di essere tranquillizzata...in ultima analisi, se la sposina fosse stata carina....un bacio in bocca sicuramente le avrebbe fatto pensare ad altro...non so come l'avrebbe presa il suo neo marito però.... scherzi a parte...se riesci a far ridere la persona in quel momento di tensione spezzi anche il "pensiero nefasto"...ma anche in questo caso dipende dalla tua capacità...perché se passi per scemo invece che comico rovini anche la tua , sicuramente percepita, tranquillità.
Ciao!
P.S. Parere personale ovviamente...
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.
per fortuna i neosposini erano piu' spaesati che impauriti (era il loro primo viaggio in assoluto a quanto ho capito) e credo che alla fine fossero piuttosto rilassati... pero' iniziare il primo volo con l'aereo che, ancora fermo al finger, si spegne improvvisamente non deve essere stato il massimo per loro (per fortuna non ho fatto notare loro come una delle assistenti di volo non fosse in grado di aprire il portellone - a causa del black out il sistema di condizionamento era spento ed il triple seven era diventato un forno per cui hanno aperto i portelloni per far circolare un po' d'aria - e si sia fatta aiutare da una collega... )
piu' che tranquillo io ero esausto... nella tratta MXP-DXB ho dormito per oltre meta' volo (in pratica tutto il tempo tra i due pasti) su quella DXB-BKK-HKG ho addirittura saltato il pasto (mai successo in vita mia di saltare un pasto in aereo perche' dormivo)
Ciao, Marco
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In tutta la sua vita,
quante volte puo' riuscire un uomo
a fermare le lacrime di una donna?
Guren ha scritto:per fortuna i neosposini erano piu' spaesati che impauriti (era il loro primo viaggio in assoluto a quanto ho capito) e credo che alla fine fossero piuttosto rilassati... pero' iniziare il primo volo con l'aereo che, ancora fermo al finger, si spegne improvvisamente non deve essere stato il massimo per loro
Capita in realtà parecchie volte...spesso perché non hai ancora l'APU accesa e va via la corrente da giù o si stacca lo spinotto. Ora non so il caso specifico ma nel caso fosse stato questo si sta al buio fino all'accensione dell'APU...
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.
Mi immagino le lamentele se al posto di Emirates ci fosse stata AZ.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
se la paura e' dovuta a scarsa conoscenza del mondo aereonautico dare spiegazioni dettagliate aiuta, ma se la paura e' qualcosa di piu' profondo, legato alla persona e l'aereo e' solamente l'oggetto su cui essa viene proiettata, non c'e' alcuna discorso tecnico o informazione che regga...si entra nel campo della psicologia/pschiatria
Da pauroso posso dirti che mi tranquillizza molto parlare con i miei vicini (in braccio alla hostess con il capitano che mi canta "we are the champion" possibilmente).
Quando andai a Dublino capitai accanto ad una giovane coppietta.
Gli ho fatto sanguinare le orecchie poverini.
In realtà non mi interessava molto la loro opinione, l'importante era che mi stessero a sentire, che a comando annuissero e che ogni volta mi trovavo a pronunciare la parola "ornitorinco" mi facessero l'applauso.
Scherzi a parte, a me è servito molto, magari la prossima volta che ti capiterà il vicino pauroso prova ad ascoltarlo e basta.
E se dice tante volte "ornitorinco" vuol dire che il tuo vicino sono io.
A me è capitato una volta un vicino che oltre ad avere paura aveva anche dei conati perchè soffriva il più piccolo movimento. E' chiaro che mi sono limitato ad ascoltarlo, anche perchè era più facile accostare l'orecchio che guardarlo negli occhi.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi. http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
Una gentile signora una volta mi ha afferrato la mano e non me la ha più mollata fino all'apertura delle porte.
Allora ci ho provato io a fare il pauroso con tutte le belle ragazze che (raramente) venivano assegnate al posto a fianco al mio. Funzionicchiava si e no.... poi si cresce e si finisce col leggere il giornale.
Wingplane ha scritto:se la paura e' dovuta a scarsa conoscenza del mondo aereonautico dare spiegazioni dettagliate aiuta, ma se la paura e' qualcosa di piu' profondo, legato alla persona e l'aereo e' solamente l'oggetto su cui essa viene proiettata, non c'e' alcuna discorso tecnico o informazione che regga...si entra nel campo della psicologia/pschiatria
Assolutamente d'accordo!
Per quanto mi riguarda, non c'erano rassicurazioni che tenevano, nemmeno da parte del comandante, l'unica cosa che funzionava era lo stordimento massiccio con il Lorazepam....
"Spock?" "Sì?" "A proposito delle colorite metafore di cui abbiamo parlato, penso che tu non debba più cercare di farne uso." .."m***a, non lo farò più."
beh io mi sono fatta un Roma Caracas con una ' paurosa ' accanto... il mio trucco e' stato farla parlare parlare parlare anche se mi si infettavano i timpani.. lei proseguiva per Lima ma spero di averla aiutata almeno per 10 ore .. penso di si visto che siamo amiche ancora
Invece a me è capitato qualcosa di un pò diverso. Ero su un Roma-Bari, nel 1990, un MD8equalcosa, e affianco a me si è seduta una signora di mezza età che dalla borsa ha tirato fuori un rosario e ha incominciato a sgranarlo a bassa voce; appena prima del decollo mi guarda e dice: "signore che io non prego per me, prego per lei che è ancora giovane".
Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. (Arthur C. Clarke)
Fabio Airbus ha scritto:Invece a me è capitato qualcosa di un pò diverso. Ero su un Roma-Bari, nel 1990, un MD8equalcosa, e affianco a me si è seduta una signora di mezza età che dalla borsa ha tirato fuori un rosario e ha incominciato a sgranarlo a bassa voce; appena prima del decollo mi guarda e dice: "signore che io non prego per me, prego per lei che è ancora giovane".
carina questa!!
"Spock?" "Sì?" "A proposito delle colorite metafore di cui abbiamo parlato, penso che tu non debba più cercare di farne uso." .."m***a, non lo farò più."