
Marina
Moderatore: Staff md80.it
Tutto cosa?Marivola ha scritto:sono diventata anche superstiziosa e immagino di tutto!!
Il tuo orizzonte si dovrebbe fermare ad ORA...e da ORA in poi dovrebbe esistere il vuoto totale...perché in effetti sarebbe reale così. A me angoscerebbe maggiormente pensare che l'aereo non decolli piuttosto che decolli...a te perché angoscia che decolli? Ah...perché associ il vuoto totale, cosa perfetta, all'angoscia del decollo? O hai uno, giusto...o hai l'altro, sbagliato...come fai ad avere entrambi?Marivola ha scritto: il mio orizzonte si ferma a venerdì prima della partenza, poi... vuoto totale....., ovvero penso con angoscia al momento in cui l'aereo decollerà (è in genere la fase che temo di più).
Marina
Praticamente tutto in aereo non solo è prevedibile, ma è studiato, verificato e testato a terra.Marivola ha scritto:Ciao, grazie principalmente per l'interessamento,
in risposta alle tue domande immagino ovviamente che l'aereo..... precipiti......, immagino la mia paura nel caso di turbolenze e, visto che ultimamente si è verifiacto un fatto, nella mia vita, veramente imprevedibile ed improvviso penso possa accadere anche in aereo la stessa cosa.![]()
La jella non esiste.Marivola ha scritto: L'avere parlato poi del viaggio a persone che notoriamente portano jella mi inquieta non poco.. insomma una congiuntura esplosiva... considera che come risposta mi è stato fornito un racconto particolareggiato di come alcuni loro conoscenti siano deceduti durante un viaggio di piacere lasciando 2 poveri orfani....(ti premetto che non volano perchè ne hanno paura e quindi oltre che jettatori sono anche invidiosi).
È vero che l'aria non è il tuo elemento, e non deve essere. È però l'elemento per definizione dell'aereo! Un aereo a terra è goffo, ma quando decolla si trova nel suo ambiente naturale e vola senza nessuna difficoltà.Marivola ha scritto: Comunque al di à del petegolezzo io temo il decollo, lo stacco da terra e paradossalmente preferisco l'atterraggio anche se ultimamente, dopo alcuni atterraggi un pò... ballerini (un pò tanto), non sto più tranquilla neanche in quel caso. L'aria non è il mio elemento, anche se sono consapevole delle dinamiche fisiche e tecniche che tengono in volo l'aereo, istintivamente dimentico tutto per me l'aereo rimane inspiegabilmente .... sospeso nel vuoto.... non mi fido![]()
Quello capita anche in auto in alcune situazioni. È il nostro corpo che fatica a interpretare queste situazioni (cambio momentaneo dell'attrazione di gravità, dovuto alla diminuzione della velocità di salita).Marivola ha scritto: dimenticavo ... del decollo temo la sensazione di sospensione,di galleggiamento che sento soprattutto quando viene ridotta la potenza in quota, mi gira un pò la testa e mi manca generalmente l'aria... insomma una frana, penso semmpre che improvvisamente possa tornare giù, dimentico regolarmente che alla guida ci sono uomini e donne preparati per questo;
Non sono aggiornato sull'anima degli aerei, comunque pensa che l'aereo è stato progettato per volare, e chi lo pilota non è un pazzo che vuole il suicidio, ma una persona che ha parenti e amici a casa!Marivola ha scritto:è come se l'aereo non avesse un anima, è una figura minacciosa!
La sensazione che descrivi alla riduzione della potenza dei motori l'avverto anche io e capisco esattamente cosa provi! Ma hai detto bene: è una sensazione!!!!! I motori non danno più la spinta iniziale perchè non è più necessaria, ma l'aereo continua ad accelerare e a salire (anche se con un rateo inferiore). A quel punto il pilota è bravissimo, è vero, sta guidando un mezzo a noi sconosciuto e assolutamente complesso, è vero anche questo, ma sta facendo la sua routine di lavoro... nessuna agitazione, urli in cabina o tensione nelle mani mentre si riduce potenza!!! Nulla che non sia già stato pianificato a terra! E l'aereo semplicemente finalmente è passato dall'appoggiare le ruote per terra ad appoggiare le ali sull'aria! Sembra strano, ma sono davvero appoggiate!!!!! Dovresti vedere una foto che ci hanno mostrato ad un corso bellissimo in settembre... vedi come le ali si appoggiano sull'aria come fossero felici di averla trovata!!!! Quando l'aereo si muove sulla pista non hai paura che i carrelli sfondino improvvisamente il cemento e l'aereo precipiti al centro della terra, vero? Così in volo le ali sono appoggiate su un fluido e non c'è possibilità che sprofondi... ci ho messo tanto a capirlo, ma è davvero così! Perchè l'aria rimanga fluida basta che l'aereo non si fermi e, strano a dirsi, anche se si spegnessero improvvisamente i motori l'aereo non si fermerebbe!Marivola ha scritto:dimenticavo ... del decollo temo la sensazione di sospensione,di galleggiamento che sento soprattutto quando viene ridotta la potenza in quota, mi gira un pò la testa e mi manca generalmente l'aria... insomma una frana, penso sempre che improvvisamente possa tornare giù, dimentico regolarmente che alla guida ci sono uomini e donne preparati per questo; è come se l'aereo non avesse un anima, è una figura minacciosa! Che dici sono irrecuperabile!! ?
Ok...allora già non immagini di tutto...immagini 3 cose. 3 non è tanto...soprattutto 3 non è tutto...concordi? La prima...che l'aereo precipiti. Che precipiti è evento raro...che lo faccia con te a bordo è ancora più raro. Puoi non accettare questa rarità nella tua vita...ma come fai allora ad accettate tutto il resto che ha maggiori probabilità? La paura delle turbolenze...perché ti fanno paura? Io non credo nella jella...ma se pensassi a persone capaci di far accadere degli eventi penserei di essere capace anche io di creare eventi. Ora...sono due persone contro tutte le altre a bordo...che divinità mai saranno queste due persone che riescono a piegare tutte le altre menti? Tu ti stai creando un mondo "pessimo"...e tu sei l'artefice di questo. Perché non pensi a quello che stai creando tu piuttosto che a quello che stanno creando gli altri?Marivola ha scritto:Ciao, grazie principalmente per l'interessamento,
in risposta alle tue domande immagino ovviamente che l'aereo..... precipiti......, immagino la mia paura nel caso di turbolenze e, visto che ultimamente si è verifiacto un fatto, nella mia vita, veramente imprevedibile ed improvviso penso possa accadere anche in aereo la stessa cosa.L'avere parlato poi del viaggio a persone che notoriamente portano jella mi inquieta non poco.. insomma una congiuntura esplosiva...
Un atterraggio poco confortevole non è un atterraggio poco sicuro. Il fatto che per te continui ad essere sospeso nel vuoto non significa che lo sia...puoi credere anche che ci sia una mucca volante che ti scagazzerà in testa e vivere con questo pensiero ma è una scelta....soprattutto non è un fatto istintivo quello di dimenticare...è un atto volontario decidere di farlo (in questo caso). Forse, e dico forse, è piu facile dimenticarti di essere incapace di vivere ed esserne consapevole piuttosto che renderti conto che la tua vita passa fra le tue mani...non c'è gente che porta jella...c'è una tua incapacità a percepire degli aspetti della tua vita...che dici...proviamo a rimettere la tua vita, le tue emozioni, le tue gioie e le tue paure nella tua persona?Marivola ha scritto: Comunque al di à del petegolezzo io temo il decollo, lo stacco da terra e paradossalmente preferisco l'atterraggio anche se ultimamente, dopo alcuni atterraggi un pò... ballerini (un pò tanto), non sto più tranquilla neanche in quel caso. L'aria non è il mio elemento, anche se sono consapevole delle dinamiche fisiche e tecniche che tengono in volo l'aereo, istintivamente dimentico tutto per me l'aereo rimane inspiegabilmente .... sospeso nel vuoto.... non mi fido![]()
Ciao e buona giornata Marina
A Londra c'è molto traffico e le procedure di arrivo , spesso, richiedono attese.Marivola ha scritto: l'ultima volta su Londra abbiamo volato bassi bassi per almeno 20/30 minuti tra foschie e nuvole ballonzolando parecchio prima di atterrare, sembrava di stare in un frullatore. Questa cosa mi preoccupa tanto! anche perchè non capivo se tutto andava bene oppure no...
Ciao! Marina
È perfetta...la franci ha scritto:
PER BRANDON...perdona la semplicità della spiegazione, ma è così che io ignorante l'ho capita!!!!!!!!!!!!
Non è che precipita poco a poco. Continua a volare come prima, ma non "in piano" ma "in discesa". Perché "vende" quota per mantenere la velocità.Marivola ha scritto:Grazie Andrea, la tua risposta mi tranquillizza non poco, anzi forse il fatto stesso di esternare queste preoccupazioni e di condividerle con persone competenti mi incoraggia!
Sono consapevole in realtà di buona parte di quello che hai scritto ma ... perdo la lucidità e l'ansia la fa da padrone.
Mi tranquillizza il fatto che l'aereo non precipiti tutto di un tratto ... ma poco a poco.....in fase di decollo, non ti sembra paradossale? penso che sia legato alla mia necessità di controllare le situazioni e questa informazione in qualche modo dilata il tempo...., forse temo le cose improvvise! ed è per questo che sono terrorizzata dai vuoti di aria.
Tieni conto che l'aria , come l'acqua , quando è agitata, fa delle onde e l'aereo che vola nell'aria segue le onde , come una barca in mare agitato. (citato dal nipote di FAS, che ha 11 anni..)Marivola ha scritto: Invece per gli atterraggi ballerini cosa mi dici, perchè sono così frequenti?
l'ultima volta su Londra abbiamo volato bassi bassi per almeno 20/30 minuti tra foschie e nuvole ballonzolando parecchio prima di atterrare, sembrava di stare in un frullatore. Questa cosa mi preoccupa tanto! anche perchè non capivo se tutto andava bene oppure no...
Anche questa è una scelta. Io non la condivido...va contro quello che si vuole ottenere...la consapevolezza...ma non è una questione di speranza ma di scelta.Marivola ha scritto: p.s. mi sento già più sollevata, spero di volare senza prendere calmanti
Domani sera ( viaggio pure di notte!!) vado a Londra a trovare mio figlio che vive lì e di questo ovviamente sono molto contenta, ora facendo la valigia ho iniziato a vedere "al di là" del volo e non so se non sto pensando al viaggio perchè sono indaffarata o semplicemente non ci "voglio" pensare, certamente non sono disinvolta come te anche se dici di essere una fifona!la franci ha scritto:Non ho capito dove devi andare venerdì!
Se decido di andare a Milano domani mattina, solitamente mi concentro su quello che dovrò fare appena arrivata: trovare parcheggio, fare shopping, lavorare... non penso al viaggio se non a quanto traffico troverò in superstrada, ma nel caso di un volo per quello non ci devi pensare tu! Bhè... penso al viaggio solo se devo volare per ore e ore perchè voglio sapere prima cosa mangerò e cosa vedrò sull'IFE!!!
PS... non mi conosci, ma ti assicuro che sono una fifona più di te!!!!!!! Qui sul forum tutti lo sanno!!!!
Ma perché devi domandarti quale sia la causa della mancanza di pensieri tragici nel momento in cui non ci sono?Marivola ha scritto:
Domani sera ( viaggio pure di notte!!) vado a Londra a trovare mio figlio che vive lì e di questo ovviamente sono molto contenta, ora facendo la valigia ho iniziato a vedere "al di là" del volo e non so se non sto pensando al viaggio perchè sono indaffarata o semplicemente non ci "voglio" pensare, certamente non sono disinvolta come te anche se dici di essere una fifona!
ti ringrazio anche per le informazioni molto chiare che mi hai fornito, ciao Marina
Condivido pienamente quello che dici e penso in effetti di essere diventata pessimista, sono convintissima del fatto che ciascuno di noi sia in grado di creare il proprio mondo.... ma non penso sia una questione di volontà personale, dimenticare o meno non è una scelta, almeno credo...comunque l'idea di rimetttere la mia vita nelle mie mani mi piace (anche se ho sempre pensato di averla nelle mie mani). Forse non mi ero resa conto di alcune cose e questo viaggio mi sta aiutando a prenderne coscienza!Marivola ha scritto:
Un atterraggio poco confortevole non è un atterraggio poco sicuro. Il fatto che per te continui ad essere sospeso nel vuoto non significa che lo sia...puoi credere anche che ci sia una mucca volante che ti scagazzerà in testa e vivere con questo pensiero ma è una scelta....soprattutto non è un fatto istintivo quello di dimenticare...è un atto volontario decidere di farlo (in questo caso). Forse, e dico forse, è piu facile dimenticarti di essere incapace di vivere ed esserne consapevole piuttosto che renderti conto che la tua vita passa fra le tue mani...non c'è gente che porta jella...c'è una tua incapacità a percepire degli aspetti della tua vita...che dici...proviamo a rimettere la tua vita, le tue emozioni, le tue gioie e le tue paure nella tua persona?
Ciao!
flyingbrandon ha scritto:Ma perché devi domandarti quale sia la causa della mancanza di pensieri tragici nel momento in cui non ci sono?Marivola ha scritto:
Domani sera ( viaggio pure di notte!!) vado a Londra a trovare mio figlio che vive lì e di questo ovviamente sono molto contenta, ora facendo la valigia ho iniziato a vedere "al di là" del volo e non so se non sto pensando al viaggio perchè sono indaffarata o semplicemente non ci "voglio" pensare, certamente non sono disinvolta come te anche se dici di essere una fifona!
ti ringrazio anche per le informazioni molto chiare che mi hai fornito, ciao Marina
Essere pessimisti o ottimisti spesso non cambia di molto la realtà ma la percezione che ne hai..va da sè che se sei ottimista noterai intorno a te le cose positive e per quelle negative..."ciccia"...capita. Se sei pessimista il contrario. La cosa che invece poi ti porta a creare la realtà in modo negativo, e non solo a percepirla, è che se sei pessimista, nel male che scorgi vedi la conferma di ciò che pensi. L'ottimista "accetta" la vita, il pessimista la crea perché una forte convinzione, dovuta alle dimostrazioni può essere un mix "pesante". L'ottimista non cerca conferme, il pessimista sì. Questo pessimismo ti fa sempre scegliere qualcosa di negativo e non ti fa mai apprezzare ciò che c'è di positivo...quindi quando soffri, ti convinci, quando godi....non godi perché non può durare...c'è qualcosa sotto....e se...quindi una diversa percezione determina l'atteggiamento che hai nei confronti della vita ma, da pessimista, crei ciò di cui cerchi conferma. Questo tipo di esistenza ti porta a stare male...e state male fa male...quindi ti crei una realtà "pessima" e non solo la percezione . La fortuna è che....anche questa è una "scelta".Marivola ha scritto: Condivido pienamente quello che dici e penso in effetti di essere diventata pessimista, sono convintissima del fatto che ciascuno di noi sia in grado di creare il proprio mondo.... ma non penso sia una questione di volontà personale, dimenticare o meno non è una scelta, almeno credo...comunque l'idea di rimetttere la mia vita nelle mie mani mi piace (anche se ho sempre pensato di averla nelle mie mani). Forse non mi ero resa conto di alcune cose e questo viaggio mi sta aiutando a prenderne coscienza!
Che mi dici dei voli notturni? anche il buio non è poi così rassicurante.......
Ciao Marina
Non puoi non appanicarti...come vedi non ti lasci scampo....se non ci pensi ti forzi a pensarlo. Perché non ti lasci scampo? Che vantaggi pensi di avere?Marivola ha scritto:
Perchè è una calma sospetta! troppo calma e se poi mi appanico?
Verissimo!sardinian aviator ha scritto:è come se l'aereo non avesse un anima, è una figura minacciosa!
Sbagliato! Gli aerei HANNO un'anima, ogni aereo è diverso dall'altro, ha una propria individualità...è che bisogna saperli ascoltare e capirli.
sei molto zen, il qui ed ora è il mio tormentone ma nonostante tutto non penso veramente sia facile comprenderlo solo con la testa.... comunque grazie per gli stimoli giusti e poi.... si, penso di essere diventata pessimista e mi dispiace molto,flyingbrandon ha scritto:Essere pessimisti o ottimisti spesso non cambia di molto la realtà ma la percezione che ne hai..va da sè che se sei ottimista noterai intorno a te le cose positive e per quelle negative..."ciccia"...capita. Se sei pessimista il contrario. La cosa che invece poi ti porta a creare la realtà in modo negativo, e non solo a percepirla, è che se sei pessimista, nel male che scorgi vedi la conferma di ciò che pensi. L'ottimista "accetta" la vita, il pessimista la crea perché una forte convinzione, dovuta alle dimostrazioni può essere un mix "pesante". L'ottimista non cerca conferme, il pessimista sì. Questo pessimismo ti fa sempre scegliere qualcosa di negativo e non ti fa mai apprezzare ciò che c'è di positivo...quindi quando soffri, ti convinci, quando godi....non godi perché non può durare...c'è qualcosa sotto....e se...quindi una diversa percezione determina l'atteggiamento che hai nei confronti della vita ma, da pessimista, crei ciò di cui cerchi conferma. Questo tipo di esistenza ti porta a stare male...e state male fa male...quindi ti crei una realtà "pessima" e non solo la percezione . La fortuna è che....anche questa è una "scelta".Marivola ha scritto: Condivido pienamente quello che dici e penso in effetti di essere diventata pessimista, sono convintissima del fatto che ciascuno di noi sia in grado di creare il proprio mondo.... ma non penso sia una questione di volontà personale, dimenticare o meno non è una scelta, almeno credo...comunque l'idea di rimetttere la mia vita nelle mie mani mi piace (anche se ho sempre pensato di averla nelle mie mani). Forse non mi ero resa conto di alcune cose e questo viaggio mi sta aiutando a prenderne coscienza!
Che mi dici dei voli notturni? anche il buio non è poi così rassicurante.......
Ciao Marina
È questione di volontà personale...ma non come spesso si dice " io voglio ma..." perché in quel ma c'è la contraddizione che manifesta esattamente la non volontà. Non basta dire "voglio"...devi vivere "volendo"...e c'è una bella differenza. Non hai la tua vita nelle tue mani perché ti basta poco per perderne la grandiosità...per un qualcosa di "normale" trovi l'eccezionalmente negativo...accetta di morire e finalmente potrai vivere. Questo è avere la propria vita nella proprie mani. Volare di notte? Bellissimo...a me piace molto di più rispetto al giorno...ah dimenticavo...ogni volta che "pensi" a qualcosa che non sia il momento esatto che stai vivendo significa che....NON stai vivendo consapevolmente...questo significa che perdi qualcosa....che vivi con il pilota automatico...se proprio devi vivere un momento non reale, nella tua testa, che sia piacevole no?
Ciao!
Mi preparo al peggio??... esorcizzo? bella domanda... ci penserò su, ciaoflyingbrandon ha scritto:Non puoi non appanicarti...come vedi non ti lasci scampo....se non ci pensi ti forzi a pensarlo. Perché non ti lasci scampo? Che vantaggi pensi di avere?Marivola ha scritto:
Perchè è una calma sospetta! troppo calma e se poi mi appanico?
Ciao!
Non lo devi comprendere...lo devi vivere. È piu semplice viverlo che pensarlo. È piu difficile vivere nella tua testa che vivere la realtà. Devi osservare...niente di più. Ci sono tanti modi per essere presenti ma nessuno è necessario perché lo si è di natura...poi ci vogliono diversi ma è un altro discorso. Se sei diventata pessimista puoi diventare nuovamente ottimista. Se ti piace di più essere pessimista...beh...va bene lo stesso quindi non dispiacerti. Basta che tu ne sia consapevole...Marivola ha scritto:
sei molto zen, il qui ed ora è il mio tormentone ma nonostante tutto non penso veramente sia facile comprenderlo solo con la testa.... comunque grazie per gli stimoli giusti e poi.... si, penso di essere diventata pessimista e mi dispiace molto,
grazie ciao Marina
I portajella sono una scusa...sempre per nascondere a te stessa che "ti caghi sotto". Se "veramente" pensassi ai portajella tutto avresti detto a loro tranne che prendi l'aereo.Marivola ha scritto:
Mi preparo al peggio??... esorcizzo? bella domanda... ci penserò su, ciao
non dimentichiamo i portajella in agguato per me...
Infatti così sarà...il problema non è quello che accadrà in volo ma come vivi tu...il tuo pessimismo è proprio questa ricerca di "avere ragione"...è un peccato.Marivola ha scritto: Per Brandon, forse è vero che voglio avere "sempre ragione" ma in questo caso non è proprio così, anzi spero vivamente che le mie sensazione siano soltanto....."sensazioni" di una mente poco chiara ...
Ciao!!
Marina
Sai qual è la cosa bella... o la cosa strana? E' che gli aerei possono essere diversi, con anima, oggetti goffi e minacciosi o macchine straordinarie e bellessime. Chi ci lavora e gli appassionati assaporano in ogni volo ogni dettaglio e ne ascoltano le parole e le sensazioni che trasmettono<, chi ci vola per lavoro ci sale sbuffando pensando solo che il rullaggio è troppo lungo; chi ha paura lascia il sudore sui sedili e ticchetta con il dito sul tavolino...flyingbrandon ha scritto:Verissimo!sardinian aviator ha scritto:è come se l'aereo non avesse un anima, è una figura minacciosa!
Sbagliato! Gli aerei HANNO un'anima, ogni aereo è diverso dall'altro, ha una propria individualità...è che bisogna saperli ascoltare e capirli.
Intanto ti sei svegliata e hai l'opportunità di cambiare qualcosa che non ti piace...se lo farai sarai contenta...se non lo farai lo sarai un po' meno...però l'opportunità ce l'hai. Non mi spiego perché l'atto di scegliere sia vissuto come una costrizione piuttosto che una libertà...e che spesso si scelga l'idea di non avere modo di scegliere come soluzione. Anche l'idea di non scegliere rappresenta una scelta...ma è diverso non scegliere dal non poterlo fare. La maggior parte si mette nella seconda, a quel punto si rende inconsapevole di ciò che ha fatto...subisce il mondo e lo vorrebbe cambiare...ma non può...non riesce...perché non è il mondo a dover cambiare ma noi. Ci priviamo della possibilità di farlo e preferiamo subirCI...è un peccato.Marivola ha scritto:Intanto mi sono già svegliata con il raffreddore.....
letto il racconto!!! bellissimo, allora sei veramente una paurosa!!!! non potrò vedere la lune però perchè sono in corridoio,la franci ha scritto:Sai qual è la cosa bella... o la cosa strana? E' che gli aerei possono essere diversi, con anima, oggetti goffi e minacciosi o macchine straordinarie e bellessime. Chi ci lavora e gli appassionati assaporano in ogni volo ogni dettaglio e ne ascoltano le parole e le sensazioni che trasmettono<, chi ci vola per lavoro ci sale sbuffando pensando solo che il rullaggio è troppo lungo; chi ha paura lascia il sudore sui sedili e ticchetta con il dito sul tavolino...flyingbrandon ha scritto:Verissimo!sardinian aviator ha scritto:è come se l'aereo non avesse un anima, è una figura minacciosa!
Sbagliato! Gli aerei HANNO un'anima, ogni aereo è diverso dall'altro, ha una propria individualità...è che bisogna saperli ascoltare e capirli.
Scegli tu se vuoi lasciarti andare, godere della possibilità che hai di volare sopra le nuvole, sopra i pensieri della gente e guardare giù sognando o se vuoi mettere le cuffie ed ascoltare la musica ad alto volume sfogliandoun giornale pensando di essere su un autobus! Quello che vuoi e che ti fa stare meglio va bene... tanto l'aereo decollerà, volerà ed atterrerà come ha sempre fatto e come sempre farà perchè quella è la sua identità... è capace a fare SOLO quello!
Se riesci leggi il mio racconto del viaggio di ritorno da Miami di un paio di settimane fa... era notte... ti auguro di provare le mie stesse sensazioni! (non so come postare il link pel mio post...)
Non sarai su un aereo grossissimo, se ti giri riuscirai sicuramente a vedere dal finestrino sia a destra sia a sinistra!Marivola ha scritto:
letto il racconto!!! bellissimo, allora sei veramente una paurosa!!!! non potrò vedere la lune però perchè sono in corridoio,
Ciao Marina