ciao a tutti
sono passati due anni dall'ultima volta che ho scritto, nel frattempo ho continuato a volare con una degna serenità... fino all'ultimo ritorno da Buenos Aires questo gennaio...
così sono ritornata tra voi per cercare di capirmi meglio con l'aiuto di persone disponibili come voi...
Tanto per aggiornare..
i voli brevi (diciamo quelli da un paio d'ore, per capirci) devo dire che sono passati dalla fascia "mi inquietano" alla fascia "mi emozionano": la sensazione di potenza del decollo, la destabilizzazione delle mie sensazioni sulla virata, il fascino del paesaggio visto dall'alto... Se non sono stanca morta me lo godo, se sono stanca me la dormo...
Leggere e spulciare il forum mi ha fatto cambiare il mio punto di vista sul volo ma anche sul "controllo" e mi affido volentieri ai piloti...
i voli transoceanici li godo meno: 13 ore sono molto lunghe da riempire, mi annoio a morte ma non ho più avuto "paura", solo una sensazione di disagio nell'essere costretta per così tanto tempo un un luogo piccolo e affollato, seduta con le ginocchia praticamente a contatto col sedile davanti...
non ho mai apprezzato la folla, i luoghi troppo affollati mi mettono a disagio e non vedo l'ora di avere aria libera attorno a me (parlo di metropolitana o autobus o treni nell'ora di punta)...
appunto disagio, non panico o paura...
quindi, arrivo al viaggio di ritorno di questo gennaio...
volo con british, bimotore boing, primo pomeriggio diciamo sul Brasile, iniziano a servire il pranzo...
io comincio a sentire disagio: aereo a pieno carico di passeggeri, sedili stretti, io sono vicino al finestrino per guardar fuori finché c'è luce, quello davanti a me inclina il suo sedile e mi sento ancora più stretta...
il disagio cresce...
tiro giù il tavolinetto per poggiarci il vassoio e mi sento decisamente troppo stretta...
nel frattempo anche mio marito e mio figlio tirano giù i tavolini e io mi sento incastrata, non posso più alzarmi se non a costo di disturbare il loro pranzo e in ogni caso con difficoltà...
i battiti salgono di frequenza...
non ho mai avuto un attacco di panico in vita mia ma questo penso lo fosse: sudo freddo, mi sbianco in faccia, mi viene da piangere, iperventilo...
il personale di bordo, che stava appunto portando i pasti, mi chiede se sto bene... io non riesco a parlare... deve aver capito che mi sentivo male: mi chiede di alzarmi e mi porta in prima (posto molto meno affollato, più ampio), mi fa sedere in uno dei loro sedili, mi da un sacchetto di carta in cui respirare, mi tiene la manina per un po'...
in una mezz'oretta mi rilasso e posso tornare al mio posto...
visto che non c'erano turbolenze, era tutto calmo e sereno, io non avevo particolari pensieri... che cavolo mi è successo????
e perché???
e che cosa faccio perché non mi risucceda??
e se mi risuccede, come la gestisco al meglio???
grazie per avermi letto in tutto questo papiro e aspetto qualche appiglio per capire...
