fonia e lingua madre

In quest’area si discute di Aeroclub, di brevetti commerciali / ATPL integrato, di ultraleggeri, di scuole e corsi relativi all'aviazione civile

Moderatore: Staff md80.it

Rispondi
mala
Rullaggio
Rullaggio
Messaggi: 7
Iscritto il: 2 ottobre 2012, 21:42

fonia e lingua madre

Messaggio da mala »

Buongiorno a tutti. Il mio PPL EASA viene da una conversione FAA, di conseguenza NON ho la fonia in italiano , ma solo in inglese. Questo significa che quando volo VFR in italia NON posso parlare in italiano ?? E se fossi bilingue francese, in Francia non potrei parlare francese senza la relativa fonia ?
boh, non mi e' chiaro.. che ne pensate ?
FAA PPL, Instrument Rating , Complex, High Perfomance
JAR PPL, Complex
Avatar utente
trottolino
02000 ft
02000 ft
Messaggi: 368
Iscritto il: 22 novembre 2011, 14:12

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da trottolino »

Perche esiste la fonia in tutte le altre lingue?
mala
Rullaggio
Rullaggio
Messaggi: 7
Iscritto il: 2 ottobre 2012, 21:42

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da mala »

chi fa il ppl in italia ottiene anche la fonia in italiano, immagino che chi la fa PPL in francia la ottenga anche in francese......
FAA PPL, Instrument Rating , Complex, High Perfomance
JAR PPL, Complex
Avatar utente
trottolino
02000 ft
02000 ft
Messaggi: 368
Iscritto il: 22 novembre 2011, 14:12

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da trottolino »

Boh non credo che ci siano restrizioni....se stai volando in francia e sai parlare francese ben venga...il controllore sara contento...senno si parla inglese come sempre
Avatar utente
flyingbrandon
A320 Family Captain
A320 Family Captain
Messaggi: 12054
Iscritto il: 23 febbraio 2006, 9:40

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da flyingbrandon »

mala ha scritto:Buongiorno a tutti. Il mio PPL EASA viene da una conversione FAA, di conseguenza NON ho la fonia in italiano , ma solo in inglese. Questo significa che quando volo VFR in italia NON posso parlare in italiano ?? E se fossi bilingue francese, in Francia non potrei parlare francese senza la relativa fonia ?
boh, non mi e' chiaro.. che ne pensate ?
Con la fonia in inglese non hai nessun problema perché puoi andare ovunque. Diverso è se hai la fonia in italiano, vai in un paese diverso e, pur parlando la loro lingua, in caso di controllo non avessi la fonia in inglese o nella loro lingua.
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.



(È!)
(יוני)

O t'elevi o te levi
Avatar utente
mermaid
Quality, Safety, Environment Management
Quality, Safety, Environment Management
Messaggi: 10468
Iscritto il: 1 aprile 2008, 16:27
Località: mxp

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da mermaid »

flyingbrandon ha scritto:
mala ha scritto:Buongiorno a tutti. Il mio PPL EASA viene da una conversione FAA, di conseguenza NON ho la fonia in italiano , ma solo in inglese. Questo significa che quando volo VFR in italia NON posso parlare in italiano ?? E se fossi bilingue francese, in Francia non potrei parlare francese senza la relativa fonia ?
boh, non mi e' chiaro.. che ne pensate ?
Con la fonia in inglese non hai nessun problema perché puoi andare ovunque. Diverso è se hai la fonia in italiano, vai in un paese diverso e, pur parlando la loro lingua, in caso di controllo non avessi la fonia in inglese o nella loro lingua.
Ciao!
curiosità: al contrario un madrelingua inglese che non sa l'italiano potrebbe lavorare in una twr italiana?
Ti!
Avatar utente
sardinian aviator
FL 500
FL 500
Messaggi: 5070
Iscritto il: 20 ottobre 2009, 11:12
Località: Nord Sardegna

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da sardinian aviator »

Altra curiosità che deriva dall'esperienza: all'estero prima di decollare chi controlla la fonia? E anche licenze, CN, immatricolazione ecc...?
Avatar utente
flyingbrandon
A320 Family Captain
A320 Family Captain
Messaggi: 12054
Iscritto il: 23 febbraio 2006, 9:40

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da flyingbrandon »

sardinian aviator ha scritto:Altra curiosità che deriva dall'esperienza: all'estero prima di decollare chi controlla la fonia? E anche licenze, CN, immatricolazione ecc...?
In linea durante le ispezioni.
Con il Cessna, in Grecia, a Corfù ci avevano controllato le licenze...l"Enac" greca...ma in altri aeroporti all'estero no.
Il problema è se hai qualche c***o...e non sei in regola....
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.



(È!)
(יוני)

O t'elevi o te levi
Avatar utente
flyingbrandon
A320 Family Captain
A320 Family Captain
Messaggi: 12054
Iscritto il: 23 febbraio 2006, 9:40

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da flyingbrandon »

mermaid ha scritto: curiosità: al contrario un madrelingua inglese che non sa l'italiano potrebbe lavorare in una twr italiana?
Penso proprio di no...anche se non conosco i requisiti ENAV. Però, in Italia, così come all'estero, un traffico ad esempio VFR dentro i confini nazionali non ha l'obbligo della fonia in inglese...quindi deve avere dal controllo la possibilità di parlare nella lingua nazionale.
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.



(È!)
(יוני)

O t'elevi o te levi
Avatar utente
sardinian aviator
FL 500
FL 500
Messaggi: 5070
Iscritto il: 20 ottobre 2009, 11:12
Località: Nord Sardegna

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da sardinian aviator »

Mi vengono in mente due vecchie cose:
a) pilota privato con un FPL IFR AHO-LIN, senza fonia in inglese, come fa quando deve contattare MRS ACC? Fatto cambiare FPL via Elba ecc... ma penso che poi il furbo avrà chiesto il cambio in rotta.
b) pilota privato francese con fonia inglese ma del tutto incapace di comprendere e parlare (oltretutto con la tip alare ha sfregiato un muro entrando nel parcheggio): fermato a terra e fatto venire un altro pilota per la successiva ripartenza.
Dubito possa succedere oggi, o mi sbaglio?
Cioè, al di là delle ispezioni SAFA (per il Tpp), chi controlla l'AG in Italia? Chi si prende la briga di vedere se un dato FPL corrisponde o meno ai titoli in possesso del pilota? Chi va a vedere se ha i giubbotti, la fluorescina (esiste ancora?) e tutto il resto che invece dichiara?
Avatar utente
flyingbrandon
A320 Family Captain
A320 Family Captain
Messaggi: 12054
Iscritto il: 23 febbraio 2006, 9:40

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da flyingbrandon »

sardinian aviator ha scritto: Dubito possa succedere oggi, o mi sbaglio?
Cioè, al di là delle ispezioni SAFA (per il Tpp), chi controlla l'AG in Italia? Chi si prende la briga di vedere se un dato FPL corrisponde o meno ai titoli in possesso del pilota? Chi va a vedere se ha i giubbotti, la fluorescina (esiste ancora?) e tutto il resto che invece dichiara?
Secondo me ti sbagli...i controlli sono o del tutto casuali, oppure in caso sia successo qualcosa. Esattamente come per l'auto/nave. Quindi potrebbe capitare...come il cambio in volo del FPL...io non lo farei perché, se accade qualcosa, altro che stracazzi acidi....soprattutto a livello assicurativo. Tieni presente che l'AG,comunque, va spesso in aeroporti che spesso non sono neanche presidiati da una qualsiasi forma di autorità...e, anche in quelli che lo sono, non c'è l'obbligo sistematico di un "controllo documenti". Più che il furbo io temo l' "ignorante".
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.



(È!)
(יוני)

O t'elevi o te levi
Avatar utente
mermaid
Quality, Safety, Environment Management
Quality, Safety, Environment Management
Messaggi: 10468
Iscritto il: 1 aprile 2008, 16:27
Località: mxp

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da mermaid »

:thanks:
Ti!
mala
Rullaggio
Rullaggio
Messaggi: 7
Iscritto il: 2 ottobre 2012, 21:42

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da mala »

Grazie a tutti del contributo...
FAA PPL, Instrument Rating , Complex, High Perfomance
JAR PPL, Complex
Avatar utente
sardinian aviator
FL 500
FL 500
Messaggi: 5070
Iscritto il: 20 ottobre 2009, 11:12
Località: Nord Sardegna

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da sardinian aviator »

flyingbrandon ha scritto:
sardinian aviator ha scritto: Dubito possa succedere oggi, o mi sbaglio?
Cioè, al di là delle ispezioni SAFA (per il Tpp), chi controlla l'AG in Italia? Chi si prende la briga di vedere se un dato FPL corrisponde o meno ai titoli in possesso del pilota? Chi va a vedere se ha i giubbotti, la fluorescina (esiste ancora?) e tutto il resto che invece dichiara?
Secondo me ti sbagli...i controlli sono o del tutto casuali, oppure in caso sia successo qualcosa. Esattamente come per l'auto/nave. Quindi potrebbe capitare...come il cambio in volo del FPL...io non lo farei perché, se accade qualcosa, altro che stracazzi acidi....soprattutto a livello assicurativo. Tieni presente che l'AG,comunque, va spesso in aeroporti che spesso non sono neanche presidiati da una qualsiasi forma di autorità...e, anche in quelli che lo sono, non c'è l'obbligo sistematico di un "controllo documenti". Più che il furbo io temo l' "ignorante".
Ciao!
E quindi non mi sbagliavo quando dubitavo che oggi possa succedere ancora quello che descrivevo, almeno quel tipo di controlli sul merito delle cose e non sui documenti (che peraltro si farebbe a campione).
La questione non è di poco conto: sono in gioco due filosofie della sicurezza, l'una del controllo di presidio, ossia di un ufficio preposto a controllare appunto nel merito macchina (entro certi limiti) e pilota, ma anche tutto il resto che ruota intorno e quindi comunicazioni radio, FPL, dotazioni, tracciati radar ecc....; e l'altra del controllo certificativo, ovvero periodicamente ti apro come una cozza guardo cosa fai e come lo fai, esamino documenti, faccio se del caso indagini ecc.... e poi per il resto dell'anno ti lascio libero di fare salvo occasionali controlli a campione. Il primo ha il difetto di essere molto costoso, richiede personale specializzato, può essere opprimente e politicamente poco corretto ma può salvare vite. Il secondo è più agile, lascia liberi, è quasi esclusivamente documentale (e quindi a mio parere falsificabile dai malintenzionati e dai poco seri), è generalmente ben accetto, ma ha maglie più larghe. Inutile dire cosa abbiamo scelto per noi 15 anni fa.
Poi capita l'incidente, parte l'inchiesta e l'Annesso 13 ICAO chiede di scavare proprio in quei pertugi che erano i territori di caccia dei controlli "opprimenti". Alla fine partono le raccomandazioni ed immancabilmente viene suggerito di intensificare i controlli, di esercitare maggiore vigilanza ecc.... Come un gatto che si morde la coda.
Deve essere il progresso.....
Avatar utente
flyingbrandon
A320 Family Captain
A320 Family Captain
Messaggi: 12054
Iscritto il: 23 febbraio 2006, 9:40

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da flyingbrandon »

sardinian aviator ha scritto:
E quindi non mi sbagliavo quando dubitavo che oggi possa succedere ancora quello che descrivevo, almeno quel tipo di controlli sul merito delle cose e non sui documenti (che peraltro si farebbe a campione).
La questione non è di poco conto: sono in gioco due filosofie della sicurezza, l'una del controllo di presidio, ossia di un ufficio preposto a controllare appunto nel merito macchina (entro certi limiti) e pilota, ma anche tutto il resto che ruota intorno e quindi comunicazioni radio, FPL, dotazioni, tracciati radar ecc....; e l'altra del controllo certificativo, ovvero periodicamente ti apro come una cozza guardo cosa fai e come lo fai, esamino documenti, faccio se del caso indagini ecc.... e poi per il resto dell'anno ti lascio libero di fare salvo occasionali controlli a campione. Il primo ha il difetto di essere molto costoso, richiede personale specializzato, può essere opprimente e politicamente poco corretto ma può salvare vite. Il secondo è più agile, lascia liberi, è quasi esclusivamente documentale (e quindi a mio parere falsificabile dai malintenzionati e dai poco seri), è generalmente ben accetto, ma ha maglie più larghe. Inutile dire cosa abbiamo scelto per noi 15 anni fa.
Poi capita l'incidente, parte l'inchiesta e l'Annesso 13 ICAO chiede di scavare proprio in quei pertugi che erano i territori di caccia dei controlli "opprimenti". Alla fine partono le raccomandazioni ed immancabilmente viene suggerito di intensificare i controlli, di esercitare maggiore vigilanza ecc.... Come un gatto che si morde la coda.
Deve essere il progresso.....
Scusa...ho capito che dubitassi potesse succedere ancora nel senso "ormai non succede più". Allora non sbagli! :mrgreen:
Penso, comunque, che non ci sia la volontà e neanche la "capacità", da intendersi come economica e logistica (a volte). Troverei opprimente un controllo più massiccio...e, in tutta onestà, sono più per la responsabilizzazione che non per lo "stato di polizia". Pene severe, così chi vuole fare il furbo sa che rischia grosso, ma la possibilità di gestirsi in modo autonomo senza dover esibire ogni volta tutto. Faresti sparire la "voglia" di fare anche un giretto in aereo se, per farlo, passassi ogni volta ad un controllo "totale". Se ci fossero i mezzi sarei più dell'idea di avere un database globale con scadenze sia a livello di licenze che di equipaggiamenti, con avviso della scadenza per ognuno e con un controllo certo alla prima occasione dopo la scadenza. Ma , penso, sia utopia. Del resto per preservare una vita non bisogna , penso, far passare la voglia a tutti...ma farla apprezzare a tutti.
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.



(È!)
(יוני)

O t'elevi o te levi
Avatar utente
Luke3
FL 500
FL 500
Messaggi: 6795
Iscritto il: 4 febbraio 2005, 20:15
Località: Los Angeles, CA

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da Luke3 »

Sbaglio o l'anno scorso hanno introdotto l'obbligo (retroattivo) di avere almeno il Livello 4 di inglese per ottenere e mantenere l'IR?

Comunque in America l'FAA esegue spesso dei controlli di rampa sui velivoli di AG a campione, senza preavviso, dove devi tirare fuori tutta la documentazione tua e dell'aeroplano. Addirittura qui' se vogliono ti perquisiscono anche l'aeroplano, basta leggersi le "horror stories" sul sito dell'AOPA americana dove stanno cercando di limitare questo abuso di potere limitando i controlli semplicemente alle cose che tu sei obbligato per legge a presentare se richisti (licenze, logbook, documentazione dell'aereo, logbook tenici dell'aereo).
Il punto secondo me e' quello che dice anche flyingbrandon: di norma non controllano ma se dovesse succedere qualcosa e' bene avere tutti i documenti impeccabili, basta una cosa relativamente piccola come bucare uno spazio aereo o una quota che ti passano ai raggi x anche cosa hai ordinato al bar la mattina prima del volo, in cerca di quel pelo nell'uovo per incriminarti o non pagarti i premi dell'assicurazione.

Personalmente mi fecero il contropelo solo una volta a Pescara, ma secondo me perche' non erano abituati all'AG, vista la reazione sconvolta dell'addetto quando mi presentai con un mio amico ai controlli senza carta d'imbarco e chiedendo dov'era l'accesso all'handling per pagare le tasse. :mrgreen:
Avatar utente
sardinian aviator
FL 500
FL 500
Messaggi: 5070
Iscritto il: 20 ottobre 2009, 11:12
Località: Nord Sardegna

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da sardinian aviator »

Sono politicamente scorretto.

@ Flyingbrandon: ottima analisi valida per Scandinavia, Germania, forse Nuova Zelanda. Qui siamo in Italia e non aggiungo altro. Ovviamente gente seria in aeroporti seri, non ignoranti tiranni, sa come effettuare i controlli (se addestrata a farlo) senza penalizzare la celerità del trasporto aereo, come si diceva una volta. La banca dati con i controlli effettuati esiste già da una decina d'anni e per quanto ne so viene usata.

@Luke3: l'AOPA è una della maggiori organizzazioni "terroristiche" mondiali, fondata e gestita da miliardari amanti del volo per i quali ogni ingerenza sul loro giocattolo è sacrilegio. C'è anche gente seria e per bene in mezzo, ma la maggioranza sono beceri asociali di stampo tribale. Inoltre la metà di loro poi contesta le regole che loro stessi, o amici loro, scrivono in leggi e regolamenti. Vorrebbero liberalizzare tutto e di più a proprio uso e consumo e possibilmente volare solo loro. Quando ad uno di loro veniva fatto il contropelo perché trovato in fallo l'intera organizzazione insorgeva contro il controllo poliziesco e stalinista e molto spesso il contropelo toccava al funzionario troppo solerte.

Poi quando capita un incidente la prima domanda che si fa è: ma chi doveva controllare, cosa stava facendo? Appunto.
Avatar utente
Luke3
FL 500
FL 500
Messaggi: 6795
Iscritto il: 4 febbraio 2005, 20:15
Località: Los Angeles, CA

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da Luke3 »

Che l'AOPA sia composta da lobbyisti non ci piove, e che a volte siano dei nazisti nei confronti dei loro interessi neanche, ma il lavoro che fanno serve per mantenere quella "giusta via di mezzo" fra l'autorita' e l'utente per evitare che accadano situazioni come da noi dove l'aviazione generale sta diventando piano piano impraticabile. Questo perche', anche in America, la FAA e' un ente che legifera e applica le leggi in maniera unilaterale senza nessun organismo di sovraintendenza (il famoso bilanciamento dei poteri), e ogni tanto qualche abuso ci scappa. Appunto la differenza fra controllare che la documentazione sia in regola e ricattare l'utente ad acconsentire ad una perquisizione totale del mezzo senza un mandato pena l'arresto o la sospensione dei privilegi di volo.
Per non parlare poi della causa che portano avanti per la sicurezza del volo che secondo me e' importantissima. Ma comunque sto andando OT, ma sono d'accordo con brandon.
La "giusta via di mezzo" di cui parlavo prima, secondo me, sta nei controlli a campione. Qui' in America ne sono a conoscenza, sono capitati a miei amici e nonostante ancora non a me personalmente, il conoscere diverse persone a cui e' capitato e' abbastanza per rendere reale la possibilita'. Io poi sono un fissato e non mi sognerei mai di andare a volare con qualcosa non in regola, ma se ci volessi provare la possibilita' reale di un controllo e' un deterrente molto forte, perche' c'e' in gioco la licenza.
L'altra cosa poi, sempre nella mia modesta opinione, sarebbe nel far scattare un controllo non appena si e' al corrente di qualcosa di sospetto. Per rimanere on topic, se in frequenza sentissi qualcuno che non ha l'adeguata conoscenza dell'inglese in uno spazio dove e' richiesta (all'estero ad esempio), io controllore mi assicurerei che ci sia un controllo pronto a destinazione. Come il famoso caso, ascoltatissimo su youtube, del comandante di un 747 British in atterraggio a Buenos Aires che chiese un appuntamento con il supervisore della sala controllo una volta a terra perche' l'inglese del controllore era scandalosamente incomprensibile.
Avatar utente
sardinian aviator
FL 500
FL 500
Messaggi: 5070
Iscritto il: 20 ottobre 2009, 11:12
Località: Nord Sardegna

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da sardinian aviator »

Torno a dire, e qui concludo questo lungo OT, che il sistema dei controlli va proporzionato al livello di civiltà di un paese. In GB si fa la fila alla fermata del bus, qui no, in Svezia si pagano le tasse, qui c'è il top dell'evasione, in Francia i bordi delle strade sono puliti, qui ci sono discariche ad ogni piazzola. Devo continuare?
C'erano tempi quando le ore necessarie per il rinnovo della licenza venivano fatte da qualche furbone tutte su aviosuperfici non presidiate e perciò non verificabili. Ed il fenomeno era nazionale e generale.
Avatar utente
flyingbrandon
A320 Family Captain
A320 Family Captain
Messaggi: 12054
Iscritto il: 23 febbraio 2006, 9:40

Re: fonia e lingua madre

Messaggio da flyingbrandon »

sardinian aviator ha scritto:Torno a dire, e qui concludo questo lungo OT, che il sistema dei controlli va proporzionato al livello di civiltà di un paese. In GB si fa la fila alla fermata del bus, qui no, in Svezia si pagano le tasse, qui c'è il top dell'evasione, in Francia i bordi delle strade sono puliti, qui ci sono discariche ad ogni piazzola. Devo continuare?
C'erano tempi quando le ore necessarie per il rinnovo della licenza venivano fatte da qualche furbone tutte su aviosuperfici non presidiate e perciò non verificabili. Ed il fenomeno era nazionale e generale.
Chiedo, e lungi da me dall'affermare...può darsi che un inizio di civiltà possa provenire proprio dalle istituzioni dandoti maggiori responsabilità e mettendo persone di un certo livello? Mi spiego...se stringi maggiormente la vite, spesso aumenti i "furbi". Chi, come me, o Luke e un sacco di altri, non si sognerebbe di andare in volo irregolare (volontariamente), essere trattato come tale (responsabile) fa piacere. A volte capita che, se tratti tutti come delinquenti, qualcuno, che di suo non lo sarebbe, lo diventa "perché tanto....". Boh...non so. È certo che gli altri paesi non sono "diversi" perché "migliori"...e forse anche nel modo di trattare la gente , qui, genera quel tipo di gente. Io penso che con pesanti sanzioni, soprattutto su irregolarità volontarie, offri un deterrente a chi ha in mente di fare qualche minchiata. Alla fine devi trovare un compromesso tra il non essere oppressivo e non essere troppo lasco...per invogliare la gente a volare...ma non far volare cani e porci che se ne infischiano di tutto e tutti. Alla fine, quando i titoli che vai a verificare sono sulla carta...si è visto che , per chi ha agganci o soldi, sono facili da ottenere...e torniamo punto a capo.
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.



(È!)
(יוני)

O t'elevi o te levi
Rispondi