Non ti facevo così viziatello...sigmet ha scritto: A me invece due ventenni non mi dispiacerebbero.
Una mora ed una bionda !
Mandare C.V. con foto.


Moderatore: Staff md80.it
Non ti facevo così viziatello...sigmet ha scritto: A me invece due ventenni non mi dispiacerebbero.
Una mora ed una bionda !
Mandare C.V. con foto.
una di quasi 40 va bene uguale?tartan ha scritto: Sai quanti giovani ventenni disposti a seguirmi trovo?, sai quanti giovani ventenni disposti a seguirmi trovo?, sai quanti giovani ventenni disposti a seguirmi trovo?.............
No, dai!mermaid ha scritto: una di quasi 40 va bene uguale?![]()
razzo... anzianotta, dipendente da un handler e cassa integrata.........![]()
SImermaid ha scritto:una di quasi 40 va bene uguale?tartan ha scritto: Sai quanti giovani ventenni disposti a seguirmi trovo?, sai quanti giovani ventenni disposti a seguirmi trovo?, sai quanti giovani ventenni disposti a seguirmi trovo?.............![]()
Mi scrivi un libro? Quello che vuoi.tartan ha scritto:Quando ero ragazzino si era di Coppi o di Bartali oppure della marina o dell'aviazione. Io ero di Coppi e della marina, forse perchè i miei amici erano tutti di Bartali e dell'aviazione. A scuola non andavo molto bene e il motivo l'ho scoperto molto più tardi ma non ve lo dico. Dopo le medie scelsi il perito aeronautico perchè lo faceva già un mio amico ed io prima non sapevo neanche che esistesse. Nonostante i miei scarsi risultati i miei genitori si sacrificarono e mi iscrissero. Non erano ricchi i miei genitori e avevano anche donato il loro poco oro (comprese le fedi) alla patria, per sostenere la guerra, quella seconda. Io seguitavo ad essere scarso, però loro insistevano, e fecero bene. Non mi potevano dare paghette, così l'estate lavoravo. Ho fatto il cameriere, il fattorino, il pulitore di uffici, il venditore di libri e così mi guadagnavo la paghetta estiva. Una estate seguii il consiglio della mia professoressa di francese e andai per due mesi in una colonia estiva in Bretagna, Francia, come assistente e tornai che pensavo in francese. Poi mi diplomai e cominciai a battere la via Pontina, la zona industriale di Roma. Tutti mi rispondevano: che fai, cerchi lavoro quando qui licenziamo? Nel frattempo facevo domande dappertutto e mi chiamò l'Alitalia. Feci un colloquio che non li convinse del tutto, però rimasero colpiti. Ancora mi chiedo cosa fu che li colpì. Non mi assunsero, però mi fecero fare un test psicoattitudinale e mi mandarono a un corso di programmatore IBM. Superai i vari esami intermedi ma non la classifica fatta da Alitalia, così mi rispedirono in attesa. Nel frattempo rispondevo a tutti gli annunci che trovavo sui giornali e mi chiamò per un colloquio, insieme ad altri, la Thermomatic di Bologna che produceva bruciatori per caldaie da riscaldamento. Al colloquio, contrariamente a quanto fatto per gli altri, non mi dissero le faremo sapere ma mi dattero appuntamento direttamente a Casalecchio di Reno per il corso. Ci andai, feci il corso e tornai procacciatore di affari per loro. Non ho venduto un bruciatore e credo di essere ancora un loro dipendente non avendo dato mai dimissioni e non avendo mai ricevuto licenziamenti. Mi chiamò l’Olivetti per Milano senza che li avessi mai interpellati. Rifiutai perché a Milano non ci andavo neanche morto. (in realtà mi ero appena fidanzato) Ho fatto anche un concorso per il ministero dell’aeronautica come AIUTO DISEGNATORE AGGIUNTO IN PROVA. Dopo la prova scritta uno dei commissari che era anche un professore del Galilei dove avevo studiato e che doveva conoscermi bene, mi stupì non poco quando mi telefonò e mi disse di andare a fare gli orali perché la prova scritta era stata eccellente. Risposi di no perché nel frattempo l’Alitalia mi aveva richiamato, insieme a molti altri. Rifeci il colloquio e fui assunto. Mi misero ad occuparmi dei voli charter, nel senso che mettevo insieme il materiale che altri studiavano e preparavano per i piloti che avrebbero fatto il volo charter. Un giorno il mio capetto fece un errore e lo addebitò a me e si lamentò con il capo perché io ero inaffidabile. Così mi spostarono e mi misero in un altro ufficio dove si parlava e si lavorava di aviazione e da quel giorno nacque un fan dell’aviazione, mai più marina, anche se sempre Coppi.
Oggi, 3 aprile, sono andato all’inaugurazione di un nuovo locale per matrimoni eccetera. Un allargamento di un ristorante famoso qui a Ladispoli dove vado spesso a mangiare e che ha riservato una sala ai dipinti di Barbara. Volevo gonfiare la mongolfiera, ma le previsioni erano troppo brutte, specialmente per il vento forte, così ho montato l’arco gonfiabile. Si è alzato il vento proprio mentre lo gonfiavo, me lo ha rintorcinato tutto e mi sono fatto un mazzo tanto che volevo tornarmene a casa e abbandonare tutto li. Però, con calma e sangue freddo, sono riuscito a montarlo. Appena montato, è uscito il sole e il vento è calato. Una serata splendida, però per due volte è andata via la corrente e l’arco si è sgonfiato sulle macchine parcheggiate dove non dovevano parcheggiare. Altre due faticacce per tenerlo su senza che si rompesse. Poi, alle ore 22, ho deciso di toglierlo e questo mi è riuscito bene. In poco tempo l’ho impacchettato ed ora sto qui a scaricarmi battendo sui tasti e se mi leggete bene e se non mi leggete chissene, io me ne vado a dormire. Ciao.
How To Attract And Keep Contractors…Professionally
Everyone knows paying higher rates for contractors will attract them. However, what if we
can’t offer higher rates? There are other factors that can help attract contractors.
Equality -- It is a powerful word and justly so. All employees should be treated the same. A
company should take pride in their staff, both contract and direct hires, and treat them equally.
Include everyone in company BBQ’s, team building luncheons and holiday events; create an
environment of likeness, even down to the same uniforms.
Guaranteeing long-term work is another circumstance that has curb appeal. When long-term
is not a viable option, guarantee a minimum forty hour workweek. Contract mechanics pay a
great deal of money out of pocket to relocate, and expenses like travel, gas, lodging and food
remain real-life necessities while still supporting a family back at home. Guaranteeing long-term work, or at least a 40 hr workweek, is a much more attractive offer for that individual who
then needs to begin replenishing the costly endeavor of relocating.
Facilitating professional growth is an invaluable asset. Having management who understands
their position and is interested in helping grow their skills is crucial. Top professional manage-ment can make all the difference when they are fair, approachable, positive and not quick to
point the finger. A negative manager can quickly ruin a contractor’s work experience.
Demonstrating consistent hiring practices is paramount. It’s just not prudent to do a big hir-ing push and then lay everyone off a week later. Yes, things change – contracts are lost, planes
don’t come in – however, a company doing everything possible to keep everyone through slow
times builds confidence in any employee; especially contractors who rely on their next move to
pay off.
Communication is key. As with any viable relationship, communication between Supervisor/
Manager and Mechanic is paramount. If there are any incidents that need addressing (i.e. tardi-ness/personality differences), rather than firing for the first offense, communicate in a positive,
non-accusatory manner the needs and expectations of said mechanic. Troubleshoot problems
rather than take swift, rash actions. Confident, competent and communicative management is
a key ingredient to any cohesive, thriving work environment.
In our line of work, dealing with the human element can be both rewarding and challenging.
Sometimes a simple shift in perspective can help us see that there are other valuable factors to
attracting and keeping contract hires.