sydney321 ha scritto:
Ho 38 anni, ho fatto numerosi voli sin da quando avevo 19 anni....inizialmente, complice l'inconsapevolezza della giovane età

senza paure, anzi, con entusiasmo, poi, col tempo, tutto è cambiato....
Solitamente si attribuisce una minore consapevolezza alla giovane età...così come maggiore incoscienza...o minore "intelligenza" quando si è bambini, fino alla crescita e maturazione in età adulta. Le famosi frasi "adesso non lo puoi capire...da grande capirai...etc.etc.". Ecco...negli anni ho capito che aldilà della normale crescita di ogni individuo, queste frasi sono....come dire...."puttanate"...

mediamente quello che avviene è una involuzione...fisica, cerebrale...che viene semplicemente contrastata da una maggiore esperienza...ma, fare esperienza è un concetto "profondo", che non è semplicemente aver vissuto, volente o nolente, delle circostanze. Questa involuzione è ben supportata dalla società, che proprio nel momento in cui tu sviluppi e formi la percezione che hai di te...le tue credenze...e sviluppi quello che dovrebbe essere una tua capacità "critica" nei confronti della vita, riescono a plasmare le tue idee per essere esattamente come ti vogliono....rincoglionito. Spesso da giovane sei molto più consapevole rispetto all'età adulta...ma siccome la consapevolezza è una "dote" naturale, non te ne rendi conto fino a quando non la perdi...cioè crescendo e diventando un autore di seghe mentali olimpioniche. Ora...il problema è...o decidi di riprenderti questa dote naturale...oppure pensi di esserti salvato da una giovinezza da Rinco e prosegui la tua vita come gli altri hanno scelto per te. Se scegli la prima soluzione...bene...se scegli la seconda...soffri. Diciamo che la società/famiglia/chiperesso con te ci ha messo esattamente la durata della formazione scolastica quasi obbligatoria...le superiori....e ciò fa ben sperare nel recupero della tua naturalezza...e per fare questo potrebbe esserti utile ripensare a quali cambiamenti nella tua vita, in quell'età, hanno "forzato" il tuo modo di pensare oppure, al contrario, hanno iniziato a mostrarti delle diversità rispetto al modo in cui pensavi. Non devono essere necessariamente episodi "gravi"...anzi...ma fondamentali...una relazione "forte"...un percorso di studi particolare...rispetto alla routine scolastica...cambiamenti chiave per la tua percezione insomma.
sydney321 ha scritto:
ho cominciato prima ad avere una certa tensione durante i voli, che, col tempo, è sfociato in un vero e proprio terrore.
L'escalation è ciò che ci si aspetta quando si ignora un segnale. C'è un fiammero acceso con della legna....niente....c'è un po' di fumo che esce dalla legna...niente....si sprigiona un piccolo fuocherello....niente.....ecchecccazzo...scoppia l'incendio...

nella pratica ti sembra ovvio...non permetteresti mai che qualcosa di questo tipo accada...nella sfera emotiva dovrebbe essere , ed è, la stessa cosa ma...proprio per quei condizionamenti di cui sopra, si tende a reprimere, far finta di niente....voltarsi...e il disagio si manifesta con sempre maggior veemenza....disagio emotivo, fisico...spirituale. Se non ti è chiaro il concetto di "condizionamento" ti posso fare 3000000 esempi su come si è portati a reprimere o trascurare o non voler accettare il proprio stato d'animo...
sydney321 ha scritto:
Mi sono impegnata molto, moltissimo....Ho provato a conoscere la sconosciuta macchina "aereo", (anche grazie a questo forum)nel tentativo di rendere familiare e comprensibile tutto ciò che lo riguarda.
Ti sei impegnata molto, moltissimo, a fare cosa?
sydney321 ha scritto:
Quando salgo in aereo, alla prima avvisaglia di (minima) turbolenza, il terrore si impossessa di me e non c'è nulla da fare....infatti è lo scuotimento che mi getta nel panico più nero!
Primo punto fondamentale..il terrore non si impossessa di te...niente si impossessa di te...e non è affatto vero che non c'è nulla da fare. Tu non hai trovato il modo , forse, perché usi la chiave di casa per aprire la macchina...e puoi continuare all'infinito che, in effetti, la tua chiave non prenderà la forma di quella serratura...e neanche tutte le altre chiavi del mazzo di casa. Cosa peggiore di quando tutte le chiavi del tuo mazzo sbagliato non aprono è continuare...disperandosi...a spingere per cercare di forzare. Sono proprio i casi dove ti basta osservare il mazzo per capire che hai sbagliato mazzo. La mente è uno strumento....è potente....potentissimo. Come tutti gli strumenti lo puoi usare a tuo vantaggio...oppure a tuo svantaggio. Per il discorso la sopra....ma no...non quello....quello più in alto ancora, ti sarà facile capire che NON ti è stato insegnato ad utilizzare la mente a tuo vantaggio...perché potresti dare fastidio...allora siamo tutti diversamente intelligenti....con una mente capace ma incapaci di usarla. È lei che genera i pensieri che ti portano ad avere paura....terrore...quella cosa la. La buona, anzi ottima, notizia è che nonostante tutto la mente è tua...e puoi ritrovare la capacità di usarla...per vivere meglio...non per sopravvivere....ma per vivere bene. Se ci pensi, infatti, quello che la società o famiglia o bla bla non può fare è togliere le funzioni base di sopravvivenza....per il resto, invece, questi sono i risultati. ah vuoi sapere come? Eh beh...aspetta...
sydney321 ha scritto:
Ho fatto dei voli a lungo raggio senza aver mai incontrato la minima turbolenza ed ero la persona più tranquilla del mondo in aereo, quasi come fossi sul divano di casa, ma appena l'aereo inizia a oscillare è un dramma.
Ecco...qui il primo spiraglio....ottimo direi...per te il dramma è quando l'aereo inizia ad oscillare...per tanti è quando stanno sul divano di casa e devono solo aspettare 1/3/7 mesi per andare in vacanza....ottima notizia direi....non ti pare?
sydney321 ha scritto:
Qual è il mio trucco per sopravvivere a bordo? L'alcool!
Ahhhhh....tu lo chiami trucco...io minchiata. Ne parliamo dopo però....
sydney321 ha scritto:
E' purtroppo l'unco modo per rilassarmi e mitigare un pò le percezioni negative...dopo un pò mi viene sonnolenza e, salvo grossi scuotimenti, il tempo passa e arrivo a destinazione.
No...non è così...non è l'unico modo e, soprattutto, vorrei farti notare la prima contraddizione...che poi manifesta il modo di percepire la realtà. Sopra dicevi che non c'è nulla da fare...ora che l'alcool è l'unico modo...nulla non prevede neanche un modo...quindi il nulla della frase sopra non ha senso se c'è almeno un modo. Ovviamente non è l'unico...ovviamente non è neanche una soluzione...ovviamente lo sai anche tu...L'alcool , comunque, agisce proprio sul cervello....sulla tua mente...in modo non necessariamente calmante e sicuramente in modo non funzionale...ma se riesce lui...figurati la tua mente stessa.
sydney321 ha scritto:
Un episodio scatenante che mi ha scioccata c'è stato, anche se non so se dipenda solo da questo....è successo che lo scorso anno mentre andavo a NY abbiamo incontrato una turbolenza forte(a mio avviso) sulla costa della penisola del Labrador e siamo stati costretti a stare 2 ore seduti (ripeto, 2 ore) e in preda a forti scuotimenti.
Ho seriamente creduto che l'aereo stesse per precipitare e che la mia vita sarebbe finita. Ciò che ho provato è qualcosa di indescrivibile e terrificante.
Non dipende solo da questo visto che avevi paura anche prima...diciamo che un evento scioccante in un contesto che reputavi già "negativo" non poteva fornirti palla al balzo migliore.
sydney321 ha scritto:
Per me è stato uno choc talmente forte che dopo ho giurato che non avrei più volato: mi sono quasi rovinata la vacanza a NY e durante il viaggio di ritorno ho avuto quasi un attacco di panico, tanto da chiamare una delle assistenti di volo (una figuraccia che non vi dico).
Questa cosa ha ovviamente aggravato il mio malessere.... penso sempre a quella turbolenza, se si dovesse ripetere, magari più forte....come potrei reagire.... si, è vero che l'aereo è il mezzo più sicuro, ma è un dato di fatto che gli incidenti ci sono, seppur rari, e a qualcuno capita....
Per fortuna fai promesse da mercante...hai giurato ma sei tornata in volo...un lumicino della tua Innata Fiamma di "intelligenza" naturale c'è ancora...allora soffiamoci e sviluppiamo un incendio. L'incendio è utile, in questi casi, perché porta alla distruzione di tutto ciò che pensi...
sydney321 ha scritto:
Poi cosa è successo?
Quest'estate mio marito ha insistito per fare un viaggio negli USA.... nonostante tutto credo di essere una persona decisa e determinata a non farsi schiacciare dalle proprie paure, e dico si, cavolo, facciamo quel viaggio e quel lungo volo! (Francoforte-San Francisco).
La sera prima avevo anche "ripassato" alcune delle vostre risposte nel forum, ma avevo paura..... come al solito ho bevuto diversi bicchieri di vino (notando che a bordo è una strategia usata da diversi passeggeri), i due voli sono andati bene, ma..... non sono contenta di me stessa.... La paura è davvero enorme e il fatto di dovermi ubriacare per affrontare un viaggio aereo non mi rende orgogliosa di me stessa, anzi, me ne vergogno molto....
È successo che hai mascherato un tuo successo....e, giustamente, non sei contenta di te stessa. L'alcool, così come assumere psicofarmaci per volare, in realtà non permettono niente di più rispetto a quello che avresti fatto tu da sola, in compenso, però, ti tolgono la soddisfazione di aver fatto un grande passo per te. Oltre al fatto di aggrapparti erroneamente all'idea che ti aiuti a fare qualcosa che tu non saresti in grado, oltre a poter dare reazioni diametralmente opposte proprio perché tolgono a te la possibilità di percepire realmente il modo circostante e te stessa, presentano anche il problema che , in una improbabile ma possibile situazione d'emergenza, in cui ti sia richiesto di agire....tu non ne sia capace. Non è il massimo no?
sydney321 ha scritto:
Cosa mi dite? Sono un caso disperato?
No affatto....anzi...proprio perché il tuo problema è limitato al quando vivi le turbolenze, penso che sia ancora più facile fare in modo che non sia così. Togliendo le turbolenze? Ovviamente no...ma vivendo le tue turbolenze. Come? Spogliandoti di determinate credenze. La prima è che le turbolenze siano pericolose...si questo dici di saperlo ma, evidentemente non è così, perché quando un evento i dimostra il contrario ma tu Continui a credere diversamente, significa che quell'evento è ininfluente rispetto a ciò che provoca...e ora vediamo perché. L'impressione è che tu sia una persona in gamba...e, come tu dici e io non dubito, decisa e determinata nell'affontare le tue paure e, immagino, ciò che la vita ti propone. Diciamo , allora, che non ti manca né la determinazione né il carattere per affrontare la vita...e diciamo anche che nella vita riesci. L'idea , mia , che non deve necessariamente diventare la tua è che tu, nella vita, programmi. Fissi un obbiettivo...decidi il percorso...e prendi quella strada come "inamovibile" e corretta. Penso che questo ti abbia portato, mediamente, a raggiungere i tuoi obbiettivi...e che questo abbia fortificato la tua idea che "così sia". Ti chiedo, quindi, se qualcosa non va nel raggiungimento del tuo obbiettivo, secondo il tuo percorso, che fai? Come reagisci? Quale idee ti fai? Ti focalizzi sempre di più o ampli la tua visione? Come vivi quelli che ti sembrano "insuccessi"? E non parlo della reazione che hai in seguito ma proprio nel momento in cui vivi l'insuccesso (che poi non è insuccesso)? Quanto testarda sei nel proseguire? Ok...mi fermo con le domande e ti spiego il mio punto di vista. Se fosse corretta la mia visione d'insieme...ciò che le turbolenze ti provocano, a livello emotivo, è proprio una sorta di "risonanza" con le turbolenze che hai incontrato, potresti incontrare, nel percorso che ti separa tra A, dove sei tu, e B, l'obbiettivo che ti sei prefissata. Le turbolenze, sia quelle dell'aereo, che quelle della vita, che siano sul lavoro, famigliari, amorose, sono parte integrante e naturale di una situazione dinamica. Tu sembri ricercare "stabilità" cosa che può essere anche un qualcosa di buono ma che facilmente confondi con "staticità", proprietà tipica di un qualcosa privo di vita, morto...che , nella concezione di vita, non è qualcosa di auspicabile anche se a noi sconosciuto. la turbolenza che incontri in aereo sbatte fino a rompere i tuoi "progetti"...i tuoi "piani"...scrolla le tue idee che cadono come carte da un castello di carte da te meticolosamente costruito. L'alcool, e non un tranquillante, ti agevola perché inibisce la ragione...e, solitamente, te ne fa sbattere di tutto. Da alticcio non te ne frega una beata mazza di niente...e puoi così dormire sonni tranquilli. ma se fossero altre le tue paure, potrebbe in realtà esaltarle per farti sprofondare nel terrore più profondo proprio perché inibisci la ragione. Quello slancio di "semplicità" della vita che ti da l'alcool è l'aspetto che manca alla rigidità dei tuoi "programmi"...forse un po' rigidi per un sistema dinamico che è la vita. Quando entri nella turbolenza, prossima volta, augurandoti di trovarla, vedila come il tuo mezzo per distruggere i tuoi castelli di carte...vivi questa caduta come non hai mai fatto...immedesimati nel pensiero di distruzione...non dell'aereo...ma della tua rigidità. Sai perché le ali non si spezzano? Perché sono elastiche. ...Mobili...oscillano...assecondano le "onde"...non resistono ma accettano. Osservale....impara dall'aereo ciò che non sai fare...cogli la sua rappresentazione simbolica come un gesto naturale che ti fornisce delle istruzioni su "come vivere beatamente"...mentre alterni e visualizzi questi pensieri, prima, dopo, durante, osserva il tuo respiro...da quello puoi capire quanto in sintonia stai entrando nella tua mente...se saranno due ore....bene....tre....meglio ancora...poi quando la turbolenza si calma....assapora il vuoto e la quiete dentro di te...forse hai lasciato cadere un'altra struttura ...e vai verso la tua realizzazione. Il problema non è mai morire...ma vivere. Il problema non è avere un peso di una tonnellata lì davanti...il problema è sollevarlo...lo sforzo è necessario solo quando si oppone resistenza...e tu....non resistere al tuo cambiamento...
sydney321 ha scritto:
Posso aggiungere una domanda?
No
sydney321 ha scritto:
Grazie a mille!!!! (soprattutto al mitico Flyingbrandon se vorrà rispondermi)

Perché mai non avrei dovuto rispondere? Mica ricevo il lunedì mercoledì e venerdì....e poi....è lunedì.
Ciao!