Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
AZ non e' nuova a queste cose!, anche io personalmente con alitalia ho sempre avuto da dire!!! ,anche facendo intervenire le assistenze speciali az.
ai controlli, poi non ne parliamo proprio, vogliono sempre radiogenare tutto!
le norme ci sono, perché' gli addetti non le conoscono?
mha!, la prossima volta pero' faccio lavorare la Polaria, poi si vedra'
Roberto "diversamente glicemico"
Mi posso pentire di molte cose, ma mai e poi mai di continuare a viaggiare . . .
ai controlli, poi non ne parliamo proprio, vogliono sempre radiogenare tutto!
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- MartaP
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica

- Marco92
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
E ovviamente spero che ci saranno ripercussioni legali ai danni della compagnia.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Non so se effettivamente esiste un "certificato di idoneità al volo"...
So però che le "imprecisioni" dei "giornalisti" ( vorrei usare un altro termine più consono, ma sono sicuro che verrebbe censurato) sono cosa certa, per cui esprimere un'opinione risulta difficile.
Data per scontata la veridicità di quanto riportato verrebbe da criticare fortemente l'operato della compagnia.
Basandosi però sulla realtà, e quindi ai mille cavilli "giudiziari", trasportare per un tragitto di c.ca tre ore una passeggera un pò "problematica"... Considerando che ormai è assodato l'uso del legale per qualsiasi cosa ( anche assurda)... Beh, magari qualcuno avrà pensato di tagliare la testa al toro...
So però che le "imprecisioni" dei "giornalisti" ( vorrei usare un altro termine più consono, ma sono sicuro che verrebbe censurato) sono cosa certa, per cui esprimere un'opinione risulta difficile.
Data per scontata la veridicità di quanto riportato verrebbe da criticare fortemente l'operato della compagnia.
Basandosi però sulla realtà, e quindi ai mille cavilli "giudiziari", trasportare per un tragitto di c.ca tre ore una passeggera un pò "problematica"... Considerando che ormai è assodato l'uso del legale per qualsiasi cosa ( anche assurda)... Beh, magari qualcuno avrà pensato di tagliare la testa al toro...
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Anche io non mi fido della notizia...soprattutto della denuncia quindi fatico ad esprimermi. Preciso che il MEDA, in questo caso diabetico, sotto una interpretazione letterale del manuale operativo potrebbe richiedere in alcune circostanze un certificato medico di idoneità al volo di massimo 7 giorni precedenti di un medico. se in buona salute, però, non ho mai sentito chiedere un certificato di idoneità al volo...più che altro non ho mai sentito rifiutare da un CPT un MEDA diabetico. Queste decisioni sono solitamente dello scalo. Mi è però capitato di un passeggero, diabetico, che si è sentito male prima dell'imbarco...a quel punto è più difficile che qualcuno si prenda la responsabilità di far fare il volo a quella persona...anche se , magari, il malore non era legato al suo problema di essere diabetico. Mi piacerebbe sapere se le è stato negato l'imbarco o proprio rifiutata al check in...perchè se è la seconda, dubito fortemente che sia stata una decisione del CPT.ELTAR ha scritto:Non so se effettivamente esiste un "certificato di idoneità al volo"...
So però che le "imprecisioni" dei "giornalisti" ( vorrei usare un altro termine più consono, ma sono sicuro che verrebbe censurato) sono cosa certa, per cui esprimere un'opinione risulta difficile.
Data per scontata la veridicità di quanto riportato verrebbe da criticare fortemente l'operato della compagnia.
Basandosi però sulla realtà, e quindi ai mille cavilli "giudiziari", trasportare per un tragitto di c.ca tre ore una passeggera un pò "problematica"... Considerando che ormai è assodato l'uso del legale per qualsiasi cosa ( anche assurda)... Beh, magari qualcuno avrà pensato di tagliare la testa al toro...
Ciao!
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
A parte i controlli...che non sono pertinenti di AZ e, purtroppo, non c'è esattamente una linea guida sull'influenza del radiogeno sull'insulina...mi potresti, per curiosità, dire che problemi ti hanno fatto e come si sono conclusi?robg ha scritto:AZ non e' nuova a queste cose!, anche io personalmente con alitalia ho sempre avuto da dire!!! ,anche facendo intervenire le assistenze speciali az.
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Per la Polaria, purtroppo, non penso possa fare un granché...però, in caso di torto, fai bene a rivolgerti a qualcuno e denunciare l'accaduto. Sul sito o in fase di prenotazione cosa ti viene richiesto? C'è scritto qualcosa?
Ciao!
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Allora, la cosa non è semplice per nulla.
Se un diabetico sale a bordo senza "ufficializzare" il suo disturbo, non gliene frega nulla a nessuno.
Se lo stesso diabetico presenta un certificato in cui è scritto che ha un disturbo, sullo stesso certificato il medico di base deve scrivere anche che il disturbo non è incompatibile con il volo.
E' un fatto semplice, forse assurdo, ma se c'è una "ufficializzazione" di una malattia, nessuno se non il medico del soggetto può stabilire che può volare senza problemi. Tutto qui.
A me è capitato un argentino che è venuto a bordo per una FCO EZE, in Magnifica.
Si è sentito male tra l'Africa e il Sud America e a quel punto ci ha detto che 5 giorni prima aveva subito un quadruplo bypass coronarico...
Per fortuna avevo a bordo il Primario di chirurgia di un ospedale che lo ha stabilizzato e tenuto sotto controllo fino all'arrivo. Aveva i polmoni che si stavano allagando...
In partenza non aveva detto nulla a nessuno altrimenti non lo avrei MAI imbarcato.
Se un diabetico sale a bordo senza "ufficializzare" il suo disturbo, non gliene frega nulla a nessuno.
Se lo stesso diabetico presenta un certificato in cui è scritto che ha un disturbo, sullo stesso certificato il medico di base deve scrivere anche che il disturbo non è incompatibile con il volo.
E' un fatto semplice, forse assurdo, ma se c'è una "ufficializzazione" di una malattia, nessuno se non il medico del soggetto può stabilire che può volare senza problemi. Tutto qui.
A me è capitato un argentino che è venuto a bordo per una FCO EZE, in Magnifica.
Si è sentito male tra l'Africa e il Sud America e a quel punto ci ha detto che 5 giorni prima aveva subito un quadruplo bypass coronarico...
Per fortuna avevo a bordo il Primario di chirurgia di un ospedale che lo ha stabilizzato e tenuto sotto controllo fino all'arrivo. Aveva i polmoni che si stavano allagando...
In partenza non aveva detto nulla a nessuno altrimenti non lo avrei MAI imbarcato.
- Valerio Ricciardi
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Edema polmonare acuto, probabilmente da scompenso cardiaco fra atrio e ventricolo. Il passeggero è stato un povero matto, ed anche intellettualmente disonesto; in alternativa, disperatamente ingorante.Lampo 13 ha scritto: A me è capitato un argentino che è venuto a bordo per una FCO EZE, in Magnifica.
Si è sentito male tra l'Africa e il Sud America e a quel punto ci ha detto che 5 giorni prima aveva subito un quadruplo bypass coronarico...
Per fortuna avevo a bordo il Primario di chirurgia di un ospedale che lo ha stabilizzato e tenuto sotto controllo fino all'arrivo. Aveva i polmoni che si stavano allagando... In partenza non aveva detto nulla a nessuno altrimenti non lo avrei MAI imbarcato.
Se non rammento male, il 787 ha una quota equivalente di pressurizzazione sui 1800 o 1850 metri, corretto? E la vantavano come "più bassa" e più confortevole per i pax.
Non ricordo il valore, mi aiutino i piloti, ma non credo di sbagliarmi troppo se penso in generale per gli altri liner a qualcosa come 2200-2400 m.
Ora, ditemi voi quale chirurgo o cardiologo autorizzerebbe una persona che ha subito un quadruplo bypass cinque giorni prima ad andare in alta montagna (2400 m è un valore alto: il Velino arriva a 2487, il Sirente a 2349).
Cinque giorni dopo un intervento in circolazione extracorporea scalereste la cima del Sirente?
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Cinque giorni dopo si è dimessi dalla terapia intensiva, non dall'unità operativa di cardiochirurgia... E una volta dimessi segue "obbligatoriamente" un periodo di riabilitazione ( esiste una figura professionale dedicata a questa fase tra l'altro).Valerio Ricciardi ha scritto: Cinque giorni dopo un intervento in circolazione extracorporea scalereste la cima del Sirente?
Non è il fatto di scalare... Ma quello di essere consapevoli di avere delle limitazioni. Ci sono tante persone "portatrici sane di arresto cardio circolatorio"... Ma non si può sapere, si può supporre dallo stile di vita, e quindi dai fattori di rischio, o dalla familiarità.
Ben lungi dal porre dei limiti alla vita di queste persone, però prima di dare dei giudizi mi piacerebbe ( si fa per dire) sapere delle condizioni effettive della passeggera in questione... Ma soprattutto delle responsabilità effettive del cpt che a conoscenza del caso permette l'imbarco di un passeggero in uno stato critico di salute... perchè se la situazione precipita, non è tanto un divert a preoccupare, ma le conseguenze di non aver "prevenuto" suppongo. E da qui una riflessione sulle varie "interpretazioni" che possono essere date in sede legale... Oltre, ovviamente, all'intimo pensiero per la persona di cui si è responsabili...
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Vengono ad operarsi in Italia ma non hanno i soldi per rimanere... aveva ancora un grosso cerotto sul polso...Valerio Ricciardi ha scritto:Edema polmonare acuto, probabilmente da scompenso cardiaco fra atrio e ventricolo. Il passeggero è stato un povero matto, ed anche intellettualmente disonesto; in alternativa, disperatamente ingorante.Lampo 13 ha scritto: A me è capitato un argentino che è venuto a bordo per una FCO EZE, in Magnifica.
Si è sentito male tra l'Africa e il Sud America e a quel punto ci ha detto che 5 giorni prima aveva subito un quadruplo bypass coronarico...
Per fortuna avevo a bordo il Primario di chirurgia di un ospedale che lo ha stabilizzato e tenuto sotto controllo fino all'arrivo. Aveva i polmoni che si stavano allagando... In partenza non aveva detto nulla a nessuno altrimenti non lo avrei MAI imbarcato.
Se non rammento male, il 787 ha una quota equivalente di pressurizzazione sui 1800 o 1850 metri, corretto? E la vantavano come "più bassa" e più confortevole per i pax.
Non ricordo il valore, mi aiutino i piloti, ma non credo di sbagliarmi troppo se penso in generale per gli altri liner a qualcosa come 2200-2400 m.
Ora, ditemi voi quale chirurgo o cardiologo autorizzerebbe una persona che ha subito un quadruplo bypass cinque giorni prima ad andare in alta montagna (2400 m è un valore alto: il Velino arriva a 2487, il Sirente a 2349).
Cinque giorni dopo un intervento in circolazione extracorporea scalereste la cima del Sirente?
Se non ci fosse stato quel Professore a bordo sarei dovuto atterrare in emergenza a Dakar... e a Dakar che gli avrebbero fatto?
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Se il Comandante fosse a conoscenza di tale situazione e permettesse l'imbarco sarebbe penalmente responsabile delle conseguenze! Il tizio, mal gliene colga, è venuto a bordo come pax "normale", la storia l'abbiamo saputa 40.000 ft sopra l'oceano di notte...ELTAR ha scritto:Cinque giorni dopo si è dimessi dalla terapia intensiva, non dall'unità operativa di cardiochirurgia... E una volta dimessi segue "obbligatoriamente" un periodo di riabilitazione ( esiste una figura professionale dedicata a questa fase tra l'altro).Valerio Ricciardi ha scritto: Cinque giorni dopo un intervento in circolazione extracorporea scalereste la cima del Sirente?
Non è il fatto di scalare... Ma quello di essere consapevoli di avere delle limitazioni. Ci sono tante persone "portatrici sane di arresto cardio circolatorio"... Ma non si può sapere, si può supporre dallo stile di vita, e quindi dai fattori di rischio, o dalla familiarità.
Ben lungi dal porre dei limiti alla vita di queste persone, però prima di dare dei giudizi mi piacerebbe ( si fa per dire) sapere delle condizioni effettive della passeggera in questione... Ma soprattutto delle responsabilità effettive del cpt che a conoscenza del caso permette l'imbarco di un passeggero in uno stato critico di salute... perchè se la situazione precipita, non è tanto un divert a preoccupare, ma le conseguenze di non aver "prevenuto" suppongo. E da qui una riflessione sulle varie "interpretazioni" che possono essere date in sede legale... Oltre, ovviamente, all'intimo pensiero per la persona di cui si è responsabili...
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
..spero vivamente che a Dakar abbiano almeno il Lasix. ...Lampo 13 ha scritto:
Se non ci fosse stato quel Professore a bordo sarei dovuto atterrare in emergenza a Dakar... e a Dakar che gli avrebbero fatto?

Comunque, nell'articolo è scritto che erano in possesso di un"certificato medico che attestava la necessità di viaggiare con farmaci specifici" : se è veritiero, mi sembra implicito che la signora potesse viaggiare, a patto di avere con se, appunto, tutta la sua terapia.
E poi i diabetici sono, nella stragrande maggioranza dei casi, delle persone che sanno autogestirsi benissimo ( a differenza di quel buontempone del quadruplo by-pass....

- sigmet
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
da una guideline IATA:
The following medical conditions generally do not require medical clearance providing they are stable and no special assistance is required:
Diabetes Mellitus
High blood pressure or high cholesterol
Arthritis
Joint replacement or amputations
Artificial limbs
Sleep apnea requiring the use of a CPAP
E' ovvio pero' che se il diabete e' accompagnato da una complicanza particolare richiede una autorizzazione a parte.
Per esperienza ogni volta che qualche pax accusava palesi disturbi al momento dell'imbarco ho chiamato il medico di aeroporto per farlo visitare . Nessuno di questi si e' mai assunto la responsabilità di farlo volare.
Nemmeno io.
The following medical conditions generally do not require medical clearance providing they are stable and no special assistance is required:
Diabetes Mellitus
High blood pressure or high cholesterol
Arthritis
Joint replacement or amputations
Artificial limbs
Sleep apnea requiring the use of a CPAP
E' ovvio pero' che se il diabete e' accompagnato da una complicanza particolare richiede una autorizzazione a parte.
Per esperienza ogni volta che qualche pax accusava palesi disturbi al momento dell'imbarco ho chiamato il medico di aeroporto per farlo visitare . Nessuno di questi si e' mai assunto la responsabilità di farlo volare.
Nemmeno io.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
- Valerio Ricciardi
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Allora, quanto al "buontempone" parrebbe che forse se la sia rischiata, come ci dice Lampo, per difficoltà economiche di praticare alternative migliori.
I diabetici invece, se la malattia è stata diagnosticata, spesso si dividono in due categorie che sembrano avere poche sfumature intermedie: quelli che la malattia se la gestiscono, e quelli che cercano di negarla.
I primi son di norma persone attente, consapevoli, che hanno una grande attenzione alla dieta e alla gestione dei farmaci (è questione di essere informati e mentalmente ordinati, non serve una laurea ma un po' di disciplina), utilizzano la Lantus a lento rilascio la sera, ipoglicemizzanti orali stile Metformina o Femformina o similari o rallentatori dell'assorbimento degli zuccheri come il Novonorm se son diventati un po' nefropatici, mangiano bene e il giusto, se gli offri un bicchiere di vino declinano con garbo e ne assaggiano un sorso per godere del sapore, si fanno da soli le tre misure al giorno della glicemia con la macchinettina elettronica con le striscette reattive, se ne fregano dell'esistenza delle torte alla crema, hanno sempre in tasca una caramella al miele per eventuali momenti di ipoglicemia, insomma... sanno viver bene, malattia o non malattia, fanno una vita normalissima e di rado hanno improvvisi guai. Davvero di rado. Gli basta aver dietro il loro astuccetto tattico con tutto quel che serve. Pure se hanno il diabete di tipo I, quello giovanile, teoricamente peggiore. Se ben compensati, campano cent'anni alla faccia del diabete e si godono il mondo e la vita alla faccia di qualche oggettiva limitazione logistica. Sono i diabetici "organizzati".
Poi ci sono i disordinati, quelli che spesso sono diabetici perché obesi e continuano ad essere obesi, fanno continui strappi alla regola, cercano i dolci e se li mangiano illudendosi di compensare aumentando la dose della pasticchetta, insomma son...l'equivalente glicemico di un serio tabagista, sono "imprendibili" dal buon senso. Non mangeranno mai una mezza porzione di pasta ma cucinata in modo sopraffino, tu ti fai un piatto, loro un piattone (preceduto da dose maggiorata di pasticchetta e puntuale sospiro piagnucoloso sul diabete). Di solito son pieni di guai e di malattie collaterali di ogni genere. Non campano molto, diventano nefropatici gravi, gli vengon piaghe ai piedi e sui polpacci, rischiano (ed hanno a bizzeffe) infarti, emorragie retiniche, problemi di deambulazione (arteropatia obliterante agli arti inferiori), hanno le mani fredde ed esangui, e a bordo di un volo possono effettivamente creare situazioni davvero difficili da gestire. Ma come i fumatori accaniti cercano un portantino da corrompere perché vada a rimediargli una "mezza stecca" anche mentre son ricoverati in un reparto di pneumologia o quando quasi stanno soffocando di catarro per la loro bronchite cronica, il diabetico che si malgestisce esce dalla rianimazione dopo una crisi più seria e si va a fare di nascosto nel bar dell'ospedale un bel bigné alla faccia della sfortuna. "Non posso farci nulla, è più forte di me". "Per una volta...". "Uno strappo alla regola una volta ogni tanto è il sale della vita". "Ma me voi fà morì sano?" "Mio nonno aveva trecento di glicemia ed è morto a ottantasette anni" (equivalente del tabagista che ha sempre da citare un nonno o zio o conoscente dei suoi che fumando tre pacchetti pro die è arrivato a un'età veneranda).
Che ne sappiamo la signora di cui in narrazione a che categoria apparteneva?
I diabetici invece, se la malattia è stata diagnosticata, spesso si dividono in due categorie che sembrano avere poche sfumature intermedie: quelli che la malattia se la gestiscono, e quelli che cercano di negarla.
I primi son di norma persone attente, consapevoli, che hanno una grande attenzione alla dieta e alla gestione dei farmaci (è questione di essere informati e mentalmente ordinati, non serve una laurea ma un po' di disciplina), utilizzano la Lantus a lento rilascio la sera, ipoglicemizzanti orali stile Metformina o Femformina o similari o rallentatori dell'assorbimento degli zuccheri come il Novonorm se son diventati un po' nefropatici, mangiano bene e il giusto, se gli offri un bicchiere di vino declinano con garbo e ne assaggiano un sorso per godere del sapore, si fanno da soli le tre misure al giorno della glicemia con la macchinettina elettronica con le striscette reattive, se ne fregano dell'esistenza delle torte alla crema, hanno sempre in tasca una caramella al miele per eventuali momenti di ipoglicemia, insomma... sanno viver bene, malattia o non malattia, fanno una vita normalissima e di rado hanno improvvisi guai. Davvero di rado. Gli basta aver dietro il loro astuccetto tattico con tutto quel che serve. Pure se hanno il diabete di tipo I, quello giovanile, teoricamente peggiore. Se ben compensati, campano cent'anni alla faccia del diabete e si godono il mondo e la vita alla faccia di qualche oggettiva limitazione logistica. Sono i diabetici "organizzati".
Poi ci sono i disordinati, quelli che spesso sono diabetici perché obesi e continuano ad essere obesi, fanno continui strappi alla regola, cercano i dolci e se li mangiano illudendosi di compensare aumentando la dose della pasticchetta, insomma son...l'equivalente glicemico di un serio tabagista, sono "imprendibili" dal buon senso. Non mangeranno mai una mezza porzione di pasta ma cucinata in modo sopraffino, tu ti fai un piatto, loro un piattone (preceduto da dose maggiorata di pasticchetta e puntuale sospiro piagnucoloso sul diabete). Di solito son pieni di guai e di malattie collaterali di ogni genere. Non campano molto, diventano nefropatici gravi, gli vengon piaghe ai piedi e sui polpacci, rischiano (ed hanno a bizzeffe) infarti, emorragie retiniche, problemi di deambulazione (arteropatia obliterante agli arti inferiori), hanno le mani fredde ed esangui, e a bordo di un volo possono effettivamente creare situazioni davvero difficili da gestire. Ma come i fumatori accaniti cercano un portantino da corrompere perché vada a rimediargli una "mezza stecca" anche mentre son ricoverati in un reparto di pneumologia o quando quasi stanno soffocando di catarro per la loro bronchite cronica, il diabetico che si malgestisce esce dalla rianimazione dopo una crisi più seria e si va a fare di nascosto nel bar dell'ospedale un bel bigné alla faccia della sfortuna. "Non posso farci nulla, è più forte di me". "Per una volta...". "Uno strappo alla regola una volta ogni tanto è il sale della vita". "Ma me voi fà morì sano?" "Mio nonno aveva trecento di glicemia ed è morto a ottantasette anni" (equivalente del tabagista che ha sempre da citare un nonno o zio o conoscente dei suoi che fumando tre pacchetti pro die è arrivato a un'età veneranda).
Che ne sappiamo la signora di cui in narrazione a che categoria apparteneva?
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Proprio qui è il fatto!MartaP ha scritto:..spero vivamente che a Dakar abbiano almeno il Lasix. ...Lampo 13 ha scritto:
Se non ci fosse stato quel Professore a bordo sarei dovuto atterrare in emergenza a Dakar... e a Dakar che gli avrebbero fatto?![]()
Comunque, nell'articolo è scritto che erano in possesso di un"certificato medico che attestava la necessità di viaggiare con farmaci specifici" : se è veritiero, mi sembra implicito che la signora potesse viaggiare, a patto di avere con se, appunto, tutta la sua terapia.
E poi i diabetici sono, nella stragrande maggioranza dei casi, delle persone che sanno autogestirsi benissimo ( a differenza di quel buontempone del quadruplo by-pass....)
Non doveva mostrare al personale AZ quel certificato se non c'era scritto esplicitamente che la sua condizione non era incompatibile con il volo! Stava zittina e saliva a bordo...
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Il punto è esattamente questo. Come fa a saperlo il Comandante?Valerio Ricciardi ha scritto:
Che ne sappiamo la signora di cui in narrazione a che categoria apparteneva?
Prima alternativa.
TU gli dici che sei diabetico e gli mostri che DEVI avere con te una serie di farmaci.
LUI, che capisce l'aerodinamica ma non la fisiologia, ti dice: "Dove sta scritto che puoi volare?"
Seconda alternativa.
TU ti stai zitto perché hai i tuoi medicinali e sai come gestirti.
LUI non sa nulla e, a meno che tu non vada in coma e lui DEBBA fare un atterraggio di emergenza, campa sereno.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Tertium non datur?Lampo 13 ha scritto:Il punto è esattamente questo. Come fa a saperlo il Comandante?Valerio Ricciardi ha scritto:
Che ne sappiamo la signora di cui in narrazione a che categoria apparteneva?
Prima alternativa.
TU gli dici che sei diabetico e gli mostri che DEVI avere con te una serie di farmaci.
LUI, che capisce l'aerodinamica ma non la fisiologia, ti dice: "Dove sta scritto che puoi volare?"
Seconda alternativa.
TU ti stai zitto perché hai i tuoi medicinali e sai come gestirti.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Non ho letto l'articolo in dettaglio, ma come é stato già detto il passeggero diabetico non deve mostrare nessun certificato, perché il diabete in se non rende inabili al volo! Il certificato può servire se hai il microinfusore e quindi non puoi passare sotto l'archetto perché si rischia di modificare il dosaggio (non è provato, ma nel dubbio si fa perquisizione manuale) o per dimostrare che si ha insulina nel bagaglio a mano e che quindi non si può mettere in stiva (tipica risposta "la tolga e la tenga con se a bordo e il trolley va in stiva")
Fabio "non diversamente glicemico ma che parla con cognizione di causa sia per situazioni familiari che per il mio lavoro" (visto che qualcuno si é firmato diversamente glicemico quasi a dire "so cosa dico, non dite che ho torto")
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China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
Non bat dinare a pacare
una vida pro miserat chi siat
s' omine
no er de imbolare
pro una gherra chi
est' unu affare
*Virtute Siderum Tenus*
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Una terza soluzione non mi viene al momento... ma magari esiste, non essere così categorico!Blues77 ha scritto:Tertium non datur?Lampo 13 ha scritto:Il punto è esattamente questo. Come fa a saperlo il Comandante?Valerio Ricciardi ha scritto:
Che ne sappiamo la signora di cui in narrazione a che categoria apparteneva?
Prima alternativa.
TU gli dici che sei diabetico e gli mostri che DEVI avere con te una serie di farmaci.
LUI, che capisce l'aerodinamica ma non la fisiologia, ti dice: "Dove sta scritto che puoi volare?"
Seconda alternativa.
TU ti stai zitto perché hai i tuoi medicinali e sai come gestirti.
LUI non sa nulla e, a meno che tu non vada in coma e lui DEBBA fare un atterraggio di emergenza, campa sereno.

- MartaP
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
..beh, se veramente essi hanno agito come scritto, e cioè:Valerio Ricciardi ha scritto: Che ne sappiamo la signora di cui in narrazione a che categoria apparteneva?
"Come sempre ci siamo attenuti alle regole sulla sicurezza e ci eravamo premuniti di un certificato medico per il trasporto dei medicinali (insulina e glucagone) per mia moglie, come previsto dalla normativa vigente"
..sembrerebbe che la signora sia una diabetica "responsabile"....

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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Infatti! Dovevano mostrare la prescrizione solo alla Sicurezza, che non è Alitalia, e basta. Probabilmente hanno voluto fare i troppo bravi e l'hanno mostrata anche all'imbarco, il Comandante è stato informato che c'era un passeggero con una prescrizione medica ed ha chiesto l'autorizzazione medica al volo, che non c'era, e quindi non li ha potuti imbarcare...MartaP ha scritto:..beh, se veramente essi hanno agito come scritto, e cioè:Valerio Ricciardi ha scritto: Che ne sappiamo la signora di cui in narrazione a che categoria apparteneva?
"Come sempre ci siamo attenuti alle regole sulla sicurezza e ci eravamo premuniti di un certificato medico per il trasporto dei medicinali (insulina e glucagone) per mia moglie, come previsto dalla normativa vigente"
..sembrerebbe che la signora sia una diabetica "responsabile"....
Per sicurezza io mi farei scrivere la prescrizione per i controlli di sicurezza e farei aggiungere in calce che la malattia del soggetto non causa incompatibilità con il volo. E sarei a posto.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Non sono esperto di glicemia e neanche di altre malattie. Non ho letto l'articolo (sono giornalisti e non fanno testo). Ho letto tutti i commenti e ritengo che il com.te ex militare abbia ragione in tutti i suoi interventi. Anche altri hanno ragione, ma credo che lui abbia saputo sintetizzare al massimo. Questo è solo il mio pensiero personale di me, scritto solo perchè mi andava di scrivere qualcosa per sfogarmi di altre cose.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Una mia parente diabetica quest'anno ha volato Lufthansa sul lungo raggio. Al momento della prenotazione ha richiesto il pasto per diabetici che ha puntualmente trovato sia all'andata che al ritorno (solo sul lungo raggio e non sul volo feeder ma solo perché lì il pasto non era previsto). Nessuno le ha chiesto nulla né a terra né a bordo in entrambe le tratte. Lei non è insulino-dipendente ed è molto attenta alla dieta, ma questo LH non lo sapeva, come non sapeva niente altro se non la richiesta del pasto speciale.
Quindi abbiamo un caso di pax che comunica il suo stato ma la compagnia non richiede alcun certificato di idoneità al volo.
Quindi abbiamo un caso di pax che comunica il suo stato ma la compagnia non richiede alcun certificato di idoneità al volo.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Non è questione di stato, è questione di carte. Se esiste una prescrizione medica di qualunque tipo che viene presentata, deve essere accompagnata dalla dichiarazione di idoneità al volo. Il Comandante non è tenuto a sapere quali pasti vengono caricati e potrei chiederne uno per diabetici perché ho la glicemia alta anche se non sono diabetico, o magari perché ho scoperto che su LH i pasti per diabetici sono particolarmente buoni!sardinian aviator ha scritto:Una mia parente diabetica quest'anno ha volato Lufthansa sul lungo raggio. Al momento della prenotazione ha richiesto il pasto per diabetici che ha puntualmente trovato sia all'andata che al ritorno (solo sul lungo raggio e non sul volo feeder ma solo perché lì il pasto non era previsto). Nessuno le ha chiesto nulla né a terra né a bordo in entrambe le tratte. Lei non è insulino-dipendente ed è molto attenta alla dieta, ma questo LH non lo sapeva, come non sapeva niente altro se non la richiesta del pasto speciale.
Quindi abbiamo un caso di pax che comunica il suo stato ma la compagnia non richiede alcun certificato di idoneità al volo.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Parlo da genitore di ragazzo diabetico (ed insulinodipendente): in tutti questi anni abbiamo volato con diverse Compagnie (inclusa Alitalia) e non ci sono stati mai problemi di alcun genere. Se mi fossi trovato in una situazione come quella descritta sui giornali, avrei chiesto l'intervento immediato della Polizia ed avrei sporto denuncia subito. Credo si sia trattato di un caso evidente di abuso di potere, non penso esistano norme scritte (per Alitalia e per qualsiasi altra Compagnia) che prevedano per i diabetici un certificato di idoneità al volo...sarebbe una palese discriminazione non tollerata e non consentita dalla legislazione stessa di un paese civile; a meno che ci siano dei regolamenti, come spesso succede in Italia, che consentono diverse interpretazioni...; comunque, anche in questo caso, il comandante non avrebbe certo mostrato disponibilità e senso pratico. Attendiamo intanto l'esito delle indagini.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
La regola c'è, eccome se c'è!enri58 ha scritto:Parlo da genitore di ragazzo diabetico (ed insulinodipendente): in tutti questi anni abbiamo volato con diverse Compagnie (inclusa Alitalia) e non ci sono stati mai problemi di alcun genere. Se mi fossi trovato in una situazione come quella descritta sui giornali, avrei chiesto l'intervento immediato della Polizia ed avrei sporto denuncia subito. Credo si sia trattato di un caso evidente di abuso di potere, non penso esistano norme scritte (per Alitalia e per qualsiasi altra Compagnia) che prevedano per i diabetici un certificato di idoneità al volo...sarebbe una palese discriminazione non tollerata e non consentita dalla legislazione stessa di un paese civile; a meno che ci siano dei regolamenti, come spesso succede in Italia, che consentono diverse interpretazioni...; comunque, anche in questo caso, il comandante non avrebbe certo mostrato disponibilità e senso pratico. Attendiamo intanto l'esito delle indagini.
Non distingue tra i vari tipi di malattie, il Comandante non ha competenze mediche per discriminare quali patologie siano o non siano adatte al volo.
La regola dice semplicemente che se un passeggero presenta un certificato medico di qualsiasi tipo deve anche presentare una dichiarazione di idoneità al volo rilasciata da un medico.
Anzi, a voler essere pignoli, andrebbe compilato un apposito certificato che, in genere, si tralascia quando il caso non è evidentemente serio, come per un passeggero barellato o con un certificato riguardante problemi cardiaci o cerebrali, e ci si accontenta di una dichiarazione del medico di base.
Ripeto: perché rendere palese una condizione come il diabete se non si ha bisogno di nessuna assistenza specifica?
O si richiede un'assistenza speciale, ed allora si deve presentare la certificazione d'idoneità al volo, oppure non si richiede nulla, ed allora si è come tutti gli altri passeggeri e non c'è bisogno di presentare nulla.
Se una persona avesse un diabete talmente grave da poter essere scompensato e necessitare di un rapido intervento medico, avrò il diritto come Comandante di avere un pezzo di carta che mi assicura che il volo non è un motivo per questo grave scompenso, o no?
E se un diabetico mi presenta un certificato nel quale mi si dice che ha bisogno di medicinali per non sentirsi male, cosa mi permette di dedurre da solo la sua idoneità a salire su un aereo per un volo di 4 ore con alternati ad almeno un'ora di volo? E se poi il passeggero si sente male e muore perché non è stato assistito in tempo, chi risponderà al Giudice che mi chiederà: "Lei sapeva dell'esistenza di una problematica medica, perché ha permesso al soggetto di imbarcarsi senza un certificato medico che lo autorizzava a volare?"
Nel caso che a quella Signora fosse successo qualcosa in volo e non si fosse potuto dirottare velocemente il volo su un aeroporto idoneo per dare l'assistenza medica necessaria per salvarla, cosa avrebbe poi fatto il marito? Accettato la disgrazia come inevitabile o denunciato il Comandante e la Compagnia per la morte?
Io credo la seconda opzione...
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
..quoto (purtroppo)...siamo in Italia.....Lampo 13 ha scritto: Nel caso che a quella Signora fosse successo qualcosa in volo e non si fosse potuto dirottare velocemente il volo su un aeroporto idoneo per dare l'assistenza medica necessaria per salvarla, cosa avrebbe poi fatto il marito? Accettato la disgrazia come inevitabile o denunciato il Comandante e la Compagnia per la morte?
Io credo la seconda opzione...

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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Questo è il punto che vorrei approfondire. Non è abuso di potere e tanto meno un caso di discriminazione. È esattamente il contrario. Nessuna compagnia vuole lasciare qualcuno a terra e, ti assicuro, Alitalia a volte semmai eccede nel caso opposto...e sbarcare un passeggero è sempre una scelta difficile. Come ti ha spiegato Lampo, nel momento in cui dichiari una "diversa necessità medica" metti in moto le "responsabilità"...o dei dubbi. Non è detto che tutti, dal check in all'aereo abbiano competenze mediche specifiche e, qualora le avessero,non hanno nessun titolo per attestare alcunché. In caso di dubbio ci vuole un medico. È un po' come una qualsiasi palestra che ti richiede un certificato di sana e robusta costituzione anche per attività non agonistica...è solo per non prendersi una responsabilità nel caso che a te, seppur sano, vieni colto da un infarto sulla cyclette. Tieni presente che un giudice non ha competenze mediche specifiche e la domanda, a lui, sorge spontanea. Penso che un semplice certificato che dichiari l'ovvio, ovvero che il volo non ha nessuna controindicazione, non sia qualcosa di troppo complicato da ottenere...no?enri58 ha scritto: Credo si sia trattato di un caso evidente di abuso di potere, non penso esistano norme scritte (per Alitalia e per qualsiasi altra Compagnia) che prevedano per i diabetici un certificato di idoneità al volo...sarebbe una palese discriminazione non tollerata e non consentita dalla legislazione stessa di un paese civile;
Ciao!
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
La complicazione, o il dubbio, sorge, in base al resoconto, dal fatto che il giorno successivo costei abbia potuto volare senza che venissero applicati gli stessi filtri alla base della sua esclusione dall'aereo. Il che fa pensare, ammesso e non concesso che l'articolo si avvicini quanto più possibile a criteri di obiettività, a un eccesso di scrupolo del Cpt escludente o, al contrario, e anche sulla base delle tue riflessioni e di quelle di Lampo, a un eccesso di superficialità del Cpt che al contrario le ha permesso l'imbarco.flyingbrandon ha scritto:Questo è il punto che vorrei approfondire. Non è abuso di potere e tanto meno un caso di discriminazione. È esattamente il contrario. Nessuna compagnia vuole lasciare qualcuno a terra e, ti assicuro, Alitalia a volte semmai eccede nel caso opposto...e sbarcare un passeggero è sempre una scelta difficile. Come ti ha spiegato Lampo, nel momento in cui dichiari una "diversa necessità medica" metti in moto le "responsabilità"...o dei dubbi. Non è detto che tutti, dal check in all'aereo abbiano competenze mediche specifiche e, qualora le avessero,non hanno nessun titolo per attestare alcunché. In caso di dubbio ci vuole un medico. È un po' come una qualsiasi palestra che ti richiede un certificato di sana e robusta costituzione anche per attività non agonistica...è solo per non prendersi una responsabilità nel caso che a te, seppur sano, vieni colto da un infarto sulla cyclette. Tieni presente che un giudice non ha competenze mediche specifiche e la domanda, a lui, sorge spontanea. Penso che un semplice certificato che dichiari l'ovvio, ovvero che il volo non ha nessuna controindicazione, non sia qualcosa di troppo complicato da ottenere...no?enri58 ha scritto: Credo si sia trattato di un caso evidente di abuso di potere, non penso esistano norme scritte (per Alitalia e per qualsiasi altra Compagnia) che prevedano per i diabetici un certificato di idoneità al volo...sarebbe una palese discriminazione non tollerata e non consentita dalla legislazione stessa di un paese civile;
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Rimango comunque molto perplesso...vorrei proprio vederlo questo regolamento e leggere attentamente cosa prevede...qualcuno prima ha scritto di linee guida IATA che non includono il diabete mellito tra le malattie che necessitano di particolari attenzioni.
Poi, come qualcun altro ha scritto, esistono milioni di diabetici nel mondo (ed immagino anche tra piloti ed assistenti di volo) e non mi risulta che debbano presentare nessuna dichiarazione di idoneità al volo; è vero che il diabetico in viaggio su un aereo, porta una dichiarazione del medico o della struttura ospedaliera che gli permetta di portare a bordo sostanze liquide come l'insulina ma nient'altro gli viene richiesto.
Se però esiste questo problema, le autorità che si occupano di trasporti e di salute devono attivarsi per risolverlo in modo che non accadano più situazioni come questa: un diabetico non può essere lasciato a terra e tale decisione non deve "pesare" sul povero Comandante che ha ben altre e più importanti incombenze e che in ogni caso sbaglierebbe o a danno del passeggero o a danno della Compagnia e di se stesso.
Insomma, se esistono dei dubbi, bisogna mettersi al più presto intorno ad un tavolo per chiarirli e risolverli.
Poi, come qualcun altro ha scritto, esistono milioni di diabetici nel mondo (ed immagino anche tra piloti ed assistenti di volo) e non mi risulta che debbano presentare nessuna dichiarazione di idoneità al volo; è vero che il diabetico in viaggio su un aereo, porta una dichiarazione del medico o della struttura ospedaliera che gli permetta di portare a bordo sostanze liquide come l'insulina ma nient'altro gli viene richiesto.
Se però esiste questo problema, le autorità che si occupano di trasporti e di salute devono attivarsi per risolverlo in modo che non accadano più situazioni come questa: un diabetico non può essere lasciato a terra e tale decisione non deve "pesare" sul povero Comandante che ha ben altre e più importanti incombenze e che in ogni caso sbaglierebbe o a danno del passeggero o a danno della Compagnia e di se stesso.
Insomma, se esistono dei dubbi, bisogna mettersi al più presto intorno ad un tavolo per chiarirli e risolverli.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Piloti e AAVV diabetici?enri58 ha scritto: Poi, come qualcun altro ha scritto, esistono milioni di diabetici nel mondo (ed immagino anche tra piloti ed assistenti di volo) e non mi risulta che debbano presentare nessuna dichiarazione di idoneità al volo; è vero che il diabetico in viaggio su un aereo, porta una dichiarazione del medico o della struttura ospedaliera che gli permetta di portare a bordo sostanze liquide come l'insulina ma nient'altro gli viene richiesto.
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Penso, e spero, proprio di no.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
O, semplicemente, il giorno dopo sono saliti a bordo zittini, zittini...Blues77 ha scritto:La complicazione, o il dubbio, sorge, in base al resoconto, dal fatto che il giorno successivo costei abbia potuto volare senza che venissero applicati gli stessi filtri alla base della sua esclusione dall'aereo. Il che fa pensare, ammesso e non concesso che l'articolo si avvicini quanto più possibile a criteri di obiettività, a un eccesso di scrupolo del Cpt escludente o, al contrario, e anche sulla base delle tue riflessioni e di quelle di Lampo, a un eccesso di superficialità del Cpt che al contrario le ha permesso l'imbarco.
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Re: Alitalia lascia a terra passeggera diabetica
Un Pilota con il diabete perde il brevetto e il lavoro.enri58 ha scritto:Rimango comunque molto perplesso...vorrei proprio vederlo questo regolamento e leggere attentamente cosa prevede...qualcuno prima ha scritto di linee guida IATA che non includono il diabete mellito tra le malattie che necessitano di particolari attenzioni.
Poi, come qualcun altro ha scritto, esistono milioni di diabetici nel mondo (ed immagino anche tra piloti ed assistenti di volo) e non mi risulta che debbano presentare nessuna dichiarazione di idoneità al volo; è vero che il diabetico in viaggio su un aereo, porta una dichiarazione del medico o della struttura ospedaliera che gli permetta di portare a bordo sostanze liquide come l'insulina ma nient'altro gli viene richiesto.
Se però esiste questo problema, le autorità che si occupano di trasporti e di salute devono attivarsi per risolverlo in modo che non accadano più situazioni come questa: un diabetico non può essere lasciato a terra e tale decisione non deve "pesare" sul povero Comandante che ha ben altre e più importanti incombenze e che in ogni caso sbaglierebbe o a danno del passeggero o a danno della Compagnia e di se stesso.
Insomma, se esistono dei dubbi, bisogna mettersi al più presto intorno ad un tavolo per chiarirli e risolverli.
Il limite della glicemia è di 107
e della emoglobina glicosilata è di 5,9