AirGek ha scritto:Ma stiamo parlando di quadricotteri o di Global Hawk?
Perché non penso che i quadricotteri che facevano svolazzare nelle zone a rischio dopo il terremoto all'Aquila svolgessero la loro missione in autonomia ma piuttosto venivano controllati a distanza tramite telecamere montate a bordo, cosa fattibile con qualunque modellino radiocomandato.
O c'era altro nel caso specifico?
All'epoca del terremoto dell'aquila probabilmente erano pilotati a vista con l'ausilio di qualche funzione base (tipo "return to home") o di una telecamera termica nel caso di operazioni di ricerca sopravvissuti.
L'attrezzatura è diventata di facile reperibilità solo negli ultimi 3-4 anni.
giragyro ha scritto:un drone civile , di solito , ha la possibilita' vi eseguire una missione preimpostata ( ad edempio sali in verticale 12 metri muoviti fino a c , rimani in posizione e rientra ) oppure puo eseguire una missione ibrida con intervento manuale dell'operatore , oppure in modalita completamente manuale .
x le riprese video ad esempio si preferisce una conduzione manuale del drone ( di solito in questi casi lo si opera in due , pilota e videoperatore che controlla la telecamera ) mentre x il controllo edifici si usa di solito l' hovering automatico ed il pilota e' libero di osservre .
La conduzione manuale del drone rende il drone meno drone
In realtà tra tutti i "professionisti" che ho conosciuto meno dell'1% ha idea di come far volare un multirotore in manuale... la quasi totalità ha imparato e non ritiene necessario andare oltre la modalità GPS dei vari controller DJI (bank e pitch limit a 45°, bank e pitch proporzionali all'input e position hold basato su gps in assenza di comandi)... il settore, in tutta onestà, è attualmente inflazionato e un po' pericoloso per quanto mi riguarda.
sigmet ha scritto:Il regolamento ENAC prevede che per operazioni critiche e non critiche il drone rimanga in vista del pilota (Visual line of sight) ed in un volume di 70 ft per200 mt di raggio (V70) o 150 ft per 500 mt di raggio (V500). Il GPS puo' essere utilizzato solo come ausilio in questo tipo di volo anche se permetterebbe di effettuare un intera missione autonomamente. Lo stesso dicasi per l'FPV ovvero il collegamento in downlink della telecamera di bordo con i dati sulla navigazione anche esso non utilizzabile come mezzo primario . Il pilota e' sempre responsabile della separazione con altri aeromobili (see and avoid).
Ovviamente diverso il discorso per droni in utilizzo alle FFAA.
V150 penso sia corretto
Sono parzialmente esclusi da questo regolamento anche le attività amatoriali svolte in apposite aree (campi di aeromodellismo).
Ad ogni modo attualmente sto lavorando sull'utilizzo di occhiali per la realtà virtuale per migliorare drasticamente la percezione dell'ambiente circostante in FPV.
giragyro ha scritto:purtroppo la normativa è ancora " labile " , ne parlavo proprio ieri con un paio di ragazzi che operano droni a livello professionale e spesso in supporto ad orepazioni ri sorveglianza boschiva ed altri compiti in collaborazione con protezione civile ed altri enti .
Loro costruiscono , ed operano ovviamente , una gamma di droni che partono da un peso inferiose ai 2 chilogrammi batterie comprese per arrivare a macchine di circa 30 chili con capacità di sollevamento di una decina di chilogrammi e mi hanno confermato che sebbene esista una normativa abbastanza definiti l'applicazione ed iol controllo da parte di enac è davvero poca cosa al momento . la certificazione si simita all'apposizione di una targhetta sul drone dopo quella che dovrebbe essere una ispezione tecnica approfondita ed una dimostrazione di volo ed invece spesso è una semplice pratica burocratica evasa dietro pagamento dell'apposito bollo .
Mi auguro che con il tempo la situazione migliori , sono parecchio interessato alle possibilità lavorative che si potrebbero aprire .
Non stupisce, vista la scarsissima preparazione in merito di tutti i dirigenti e tecnici ENAC intervenuti al workshop di presentazione del regolamento definitivo.
Di una giornata intera si salvano solo un'intervento alla mattina dell'ing. Cifaldi in cui ha effettivamente spiegato alcuni passaggi oscuri e criptici del regolamento stesso (senza convincere davvero nessuno degli addetti ai lavori) e un paio di domande nel pomeriggio rimaste senza risposta per quanto riguarda la procedura per di certificazioni di mezzi e piloti.
Domande ad oggi ancora senza risposta certa e chiaramente pubblicata da ENAC
Io sinceramente, in base alla situazione attuale, non ritengo esserci alcuna prospettiva professionale nel settore in italia.