Del tipo?sardinian aviator ha scritto:
Comunque grazie per i chiarimenti sul CRM condotta/AAVV; mi pare un'area da esplorare e dove sono possibili miglioramenti
Ciao!
Moderatore: Staff md80.it
Del tipo?sardinian aviator ha scritto:
Comunque grazie per i chiarimenti sul CRM condotta/AAVV; mi pare un'area da esplorare e dove sono possibili miglioramenti
flyingbrandon ha scritto:Chiunque può "far rapporto"...ma, onestamente, mi disgusta. Se hai un problema lo dici. Se hai le palle, e non servono neanche tanto grosse, non fai fare qualcosa che non si può fare...non che la fai fare e poi scrivi. Quelli cosi mi sono sempre stati molto indigesti....sardinian aviator ha scritto: Esistono forme di report o anonymous report incoraggiate dal vettore che siano - diciamo - di "monitoraggio" di Cpt e F/O?
Ciao!
No...qua si parla di una normativa post 11 settembre che regola l'accesso al cockpit. La showgirl non era di certo un attentatore e quei due cojonazzi hanno fatto, presumo, quello che hanno sempre fatto pre 11 settembre tutti gli altri. Non mi riferisco al caso specifico ma le norme , spesso, tagliano la testa al toro, per avere la coscienza a posto. Quando operi 12 ore a bordo, per quieto vivere, per rilassare e per tenere un gruppo unito fai anche ciò che non è previsto. Se non sei d'accordo lo dici...e da lì in poi uno sa. Se non dici nulla e fai rapporto sei senza palle e, anche per la compagnia, sarebbe meglio non averti che averti. Ti ricordo che lo sciopero bianco, in generale, non è altro che applicare alla lettera le norme di compagnia e legali...e, come evidente, blocchi tutto. La comunicazione, a bordo, è anche quella regolamentata da norme che prevedono la massima comunicazione tra tutti i membri d'equipaggio. Da uno che opera da "spia" mi aspetto serenamente che non mi avvisi di un problema per paura di dire una ca***ta....ed è per questo che lo preferisco a terra piuttosto che in volo.sardinian aviator ha scritto:
Anche a me in genere, però qui ragioniamo di sicurezza del volo, cioè di un interesse superiore. Può darsi che ci sia qualcuno che non vuole apparire come il solito che si mette di traverso mentre gli altri ti dicono che così fan tutti; può darsi che non voglia sentirsi emarginato solo perché vuole fare il suo dovere, e così tollera cose che non si possono fare. L'anonymous report serve proprio a questo, nessuno deve sentirsi al sicuro mentre va contro la normativa, palle o non palle; io vettore, pax, regolatore o controllore, me ne frego di chi ha o non ha le palle, a me interessa che le cose vengano fatte in un certo modo sempre, senza complacency....
Aspetta, stiamo mettendo insieme troppe cose.flyingbrandon ha scritto:No...qua si parla di una normativa post 11 settembre che regola l'accesso al cockpit. La showgirl non era di certo un attentatore e quei due cojonazzi hanno fatto, presumo, quello che hanno sempre fatto pre 11 settembre tutti gli altri. Non mi riferisco al caso specifico ma le norme , spesso, tagliano la testa al toro, per avere la coscienza a posto. Quando operi 12 ore a bordo, per quieto vivere, per rilassare e per tenere un gruppo unito fai anche ciò che non è previsto. Se non sei d'accordo lo dici...e da lì in poi uno sa. Se non dici nulla e fai rapporto sei senza palle e, anche per la compagnia, sarebbe meglio non averti che averti. Ti ricordo che lo sciopero bianco, in generale, non è altro che applicare alla lettera le norme di compagnia e legali...e, come evidente, blocchi tutto. La comunicazione, a bordo, è anche quella regolamentata da norme che prevedono la massima comunicazione tra tutti i membri d'equipaggio. Da uno che opera da "spia" mi aspetto serenamente che non mi avvisi di un problema per paura di dire una ca***ta....ed è per questo che lo preferisco a terra piuttosto che in volo.sardinian aviator ha scritto:
Anche a me in genere, però qui ragioniamo di sicurezza del volo, cioè di un interesse superiore. Può darsi che ci sia qualcuno che non vuole apparire come il solito che si mette di traverso mentre gli altri ti dicono che così fan tutti; può darsi che non voglia sentirsi emarginato solo perché vuole fare il suo dovere, e così tollera cose che non si possono fare. L'anonymous report serve proprio a questo, nessuno deve sentirsi al sicuro mentre va contro la normativa, palle o non palle; io vettore, pax, regolatore o controllore, me ne frego di chi ha o non ha le palle, a me interessa che le cose vengano fatte in un certo modo sempre, senza complacency....
Ciao!
Quoto!flyingbrandon ha scritto:
La comunicazione, a bordo, è anche quella regolamentata da norme che prevedono la massima comunicazione tra tutti i membri d'equipaggio. Da uno che opera da "spia" mi aspetto serenamente che non mi avvisi di un problema per paura di dire una ca***ta....ed è per questo che lo preferisco a terra piuttosto che in volo.
Ciao!
sigmet ha scritto:No, semplicemente viene dato troppo risalto (dalla gente comune) ad un episodio che dal punto di vista della safety ha un impatto di rischio molto basso . La violazione alle norme di security e' stata invece da me gia' sottolineata.
Non bisogna mischiare mele e pere e confondere il rischio con la noncuranza. Se c'e' un rischio questo va valutato per quello che e' ovvero una probabilita x la conseguenza che questo puo' avere. La probabilita' in questo caso e' pari a zero non essendo mai caduto un aeroplano a causa di una gnocca sullo strapuntino (incidenti a causa di visite in cockpit 0% ) a meno che un estraneo non si sia impossessato dei comandi ma non mi sembrava questo il caso... Sono sicuro che anche quando sei stato tu ospite in cabina avrai sicuramente notato come i piloti fossero assolutamente tranquilli e concentrati nonostante la presenza in cockpit di un passeggero. Un pilota d'altronde deve essere tranquillo e concentrato anche quando un motore va a fuoco e non e' certo un paio di cosce per quanto scoperte che possono turbare il suo equilibrio psicofisico..Molti di queli che si scandalizzano oggi magari sono gli stessi che in macchina cazzeggiano con wozzap..(uso del celluare = 25 % di rischio incidenti fatali)sardinian aviator ha scritto: Vedi Sigmet, tu avrai pure ragione per il 99% delle volte; poi c'è quell'1% che si verifica quando il cpt, oltre a pavoneggiarsi con le cosce della miss, fa fare all'aeroplano cose al di fuori della logica del volo di linea, tipo decolli strappacore, giri turistici sul golfo a bassa quota, virate alla dogfight. Ti dico questo perché le ho viste di persona, DC9 30 ATI, Cpt piuttosto corpulento per non dire semiobeso, anni 80. E non è che gli altri pax, che hanno visto tutto, abbiano apprezzato molto. Di certo non c'è stato l'applauso.
Tu mi dirai, roba del passato, ormai non può più succedere.... la sicurezza non è stata compromessa neanche in questo caso.... Forse... Però i primi due buchi della fetta di formaggio erano allineati.
Chi non ricorda il passato è destinato a riviverlo.... dice il filosofo....
tiziano79 ha scritto:Tra un po' vedi che hanno fatto pure bene.
Assolutamente no.tiziano79 ha scritto:Tra un po' vedi che hanno fatto pure bene.
sardinian aviator ha scritto:
Qui non si tratta di fare la spia: nessuno chiede nomi e date ma la manifestazione di una malpratica o di un malessere. Da manager io mi terrei caro un dipendente che mi segnala disfunzioni del sistema perché lavora per il bene dell'azienda e non per questa o quella corporazione (a meno che non sia un esaltato o un frustrato che si vendica accusando ingiustamente il resto del mondo). Sempre da manager reagirei ad un anonymous report senza criminalizzare nessuno ma intensificando la formazione, parlando, facendo intendere che so ma che voglio migliorare, non punire.
Perché? Che sia la bonza, l'amico, la moglie o la madre è uguale...violi la stessa cosa...ma non metti a rischio niente.sardinian aviator ha scritto:
Questo è l'ostacolo da superare. Poi, in un ambiente di lavoro ottimale, dove tutti collaborano, dove c'è comunicazione verticale e orizzontale, gli a.r. non servono più, ma dubito che in un ambiente così professionalmente elevato ci sia ancora qualcuno che si porta la bonazza di turno nel cockpit.
No...non ritengo che valgano per essere superate ma ho la capacità o mi informo per capire la natura della regola e decidere se inficia o meno la sicurezza di un volo. Visto che mi si richiede elasticità per far partire un volo in orario,nonostante sia scritto altro (per questo ti avevo fatto l'esempio dello sciopero bianco),significa che mi ritieni idoneo a capire cosa sia possibile fare o cosa sia pericoloso. Non dimentichiamoci che proprio le norme vengono "allargate" e deformate dalle compagnie aeree, non tutte, spesso con l'appoggio di chi dovrebbe farle rispettare. Norme che sicuramente hanno un impatto diretto sul volo molto più di una persona "nota" sullo strapuntino...vedi libere interpretazioni di turni estendibili, basi multiple e altro.sardinian aviator ha scritto:
Lo sciopero bianco, in questo contesto, secondo me però non c'entra nulla; è il frutto dell'eterno contrasto fra il regolatore ed il regolato, dove il primo cerca di prevedere l'imprevedibile e fa regole idiot proof, mentre il secondo si sente oppresso e privato della sua discrezionalità e del suo discernimento. Ciascuno può bloccare il sistema applicando alla lettera la normativa e senza perderci un centesimo, ma questo attiene a tutt'altro genere di dinamiche.
Se poi anche tu ritieni che le regole sono fatte per essere superate (ma siccome so che non lo ritieni, non vado oltre.....).![]()
Spero di aver chiarito meglio il mio pensiero.
Ciao anche a te.
Vai tizia' , fatti dare un mandato e arrestali sti piloti figli di p****na!tiziano79 ha scritto:Tra un po' vedi che hanno fatto pure bene.
sardinian aviator ha scritto: @ Sigmet: ma proprio a me le vieni a dire ste cose?![]()
Il risk assesment vale per i volatili come per i principi della crew coordination !.... la sicurezza non è stata compromessa neanche in questo caso.... Forse...
"Forse" tutta la vita! Sono per il dubbio, diffido di chi ha troppe certezze e verità già scritte.sigmet ha scritto:
In effetti anche io sono rimato stupito da quel tuo "..Forse..."
.... la sicurezza non è stata compromessa neanche in questo caso.... Forse...
Poi l'integrazione degli AAVV nella gestione di eventi "unusual" passa anche da un mutuo rispetto di ciascuno cosa che purtroppo nell'aviazione italiana degli ultimi anni si e' persa vuoi per motivi sia sindacali che sociali.
Anche io dubito di molte cose nella mia vita, soprattutto dei processi sommari . In aviazione pero' i dubbi e' meglio lasciarli a casa (pensa se avessi dubitato delle tabelle di tartan..sardinian aviator ha scritto: "Forse" tutta la vita! Sono per il dubbio, diffido di chi ha troppe certezze e verità già scritte.
Nella stessa misura in cui tale aspetto e' presente (aggiungerei anche quelli culturali) in molte altre realta' lavorative e costituisce una delle barriere della comunicazione.Motivi sindacali e sociali: è questo dunque il problema?
Il fatto che schettino abbia alterato il percorso anche per fare lo sborone con la moldava invece non ti fa pensare al fatto che la presenza della f*** in cockpit possa in qualche modo alterare le normali condizioni di volo?sigmet ha scritto:Anche io dubito di molte cose nella mia vita, soprattutto dei processi sommari . In aviazione pero' i dubbi e' meglio lasciarli a casa (pensa se avessi dubitato delle tabelle di tartan..sardinian aviator ha scritto: "Forse" tutta la vita! Sono per il dubbio, diffido di chi ha troppe certezze e verità già scritte.) e il rischio c'e' o non c'e' . E qui (dato che si parlava anche di rischio e di fette di formaggio) non c'e'. (punto)
La cosa mi ricorda un po la Concordia (episodio invece caratterizzato da una violazione ad alto rischio avendo Schettino alterato la traiettoria della nave dirigendola su un basso fondale ) quando in molti si scandalizzarono per la presenza inerme della ballerina moldava sul ponte di comando come se questa fosse all'origine della bravata. Io rimasi invece molto più colpito dalla presenza di una ventina di ufficiali di plancia titolati a stare li e che , pur potendolo fare, non mossero un dito fino all'ultimo momento per spezzare la catena...
Nella stessa misura in cui tale aspetto e' presente (aggiungerei anche quelli culturali) in molte altre realta' lavorative e costituisce una delle barriere della comunicazione.Motivi sindacali e sociali: è questo dunque il problema?
Una volta un CPT dubitò della tabella DC10 e decise il MAX TOW seguendo un suo raginamento. Sbagliò il peso di 5000 Kg in più e partì con 5000 Kg oltre il massimo consentito dalle prestazioni. Il motore, come norma, non piantò, ma siccome lui aveva sventolato ai quattro venti la sua teoria, fece una magrissima figura. Non sono a conoscenza di penalità, sai com'è!sigmet ha scritto:Anche io dubito di molte cose nella mia vita, soprattutto dei processi sommari . In aviazione pero' i dubbi e' meglio lasciarli a casa (pensa se avessi dubitato delle tabelle di tartan..) e il rischio c'e' o non c'e' .
Bel cojone! Non tanto per la teoria sbagliata, ma per volerla applicare "ad capocchiam".tartan ha scritto:Una volta un CPT dubitò della tabella DC10 e decise il MAX TOW seguendo un suo raginamento. Sbagliò il peso di 5000 Kg in più e partì con 5000 Kg oltre il massimo consentito dalle prestazioni. Il motore, come norma, non piantò, ma siccome lui aveva sventolato ai quattro venti la sua teoria, fece una magrissima figura. Non sono a conoscenza di penalità, sai com'è!sigmet ha scritto:Anche io dubito di molte cose nella mia vita, soprattutto dei processi sommari . In aviazione pero' i dubbi e' meglio lasciarli a casa (pensa se avessi dubitato delle tabelle di tartan..) e il rischio c'e' o non c'e' .
Quoto in toto educateguesseducatedguess ha scritto:Il fatto che schettino abbia alterato il percorso anche per fare lo sborone con la moldava invece non ti fa pensare al fatto che la presenza della f*** in cockpit possa in qualche modo alterare le normali condizioni di volo?sigmet ha scritto:Anche io dubito di molte cose nella mia vita, soprattutto dei processi sommari . In aviazione pero' i dubbi e' meglio lasciarli a casa (pensa se avessi dubitato delle tabelle di tartan..sardinian aviator ha scritto: "Forse" tutta la vita! Sono per il dubbio, diffido di chi ha troppe certezze e verità già scritte.) e il rischio c'e' o non c'e' . E qui (dato che si parlava anche di rischio e di fette di formaggio) non c'e'. (punto)
La cosa mi ricorda un po la Concordia (episodio invece caratterizzato da una violazione ad alto rischio avendo Schettino alterato la traiettoria della nave dirigendola su un basso fondale ) quando in molti si scandalizzarono per la presenza inerme della ballerina moldava sul ponte di comando come se questa fosse all'origine della bravata. Io rimasi invece molto più colpito dalla presenza di una ventina di ufficiali di plancia titolati a stare li e che , pur potendolo fare, non mossero un dito fino all'ultimo momento per spezzare la catena...
Nella stessa misura in cui tale aspetto e' presente (aggiungerei anche quelli culturali) in molte altre realta' lavorative e costituisce una delle barriere della comunicazione.Motivi sindacali e sociali: è questo dunque il problema?
Tiziano...se vuoi....nella stessa proporzione con cui tu spareresti ad un auto in corsa perché c'è una gnocca che ti guarda...tiziano79 ha scritto:
Quoto in toto educateguess
No. E non penso che Schettino abbia fatto l'inchino per la Moldava.educatedguess ha scritto:
Il fatto che schettino abbia alterato il percorso anche per fare lo sborone con la moldava invece non ti fa pensare al fatto che la presenza della f*** in cockpit possa in qualche modo alterare le normali condizioni di volo?
Non era proprio così banale il puntoflyingbrandon ha scritto:No. E non penso che Schettino abbia fatto l'inchino per la Moldava.educatedguess ha scritto:
Il fatto che schettino abbia alterato il percorso anche per fare lo sborone con la moldava invece non ti fa pensare al fatto che la presenza della f*** in cockpit possa in qualche modo alterare le normali condizioni di volo?
Ciao!
QUESTO è il vero problema!educatedguess ha scritto:The occurrence became widely known in Argentina and around the planet when the video surfaced on social media.
No Lampo. Il problema è che passate ore a parlare di sicurezza e rispetto delle regolamentazioni e poi vengono dimenticate alla bisogna. La regolamentazione FAA sul cockpit sterile mi sembra chiara:requires pilots to refrain from non essential activities during critical phases of flight. Da quel che ho letto è stata creata a seguito di incidenti dove l equipaggio era distratto in non essential conversation. Qui c era una tipa che blaterava durante la checklist pre decollo e due piloti compiacenti. Il problema non è che si sia venuto a sapere ma che sia stato fatto.Lampo 13 ha scritto:QUESTO è il vero problema!educatedguess ha scritto:The occurrence became widely known in Argentina and around the planet when the video surfaced on social media.
Non è normale...ma non è che l'evento non normale porti necessariamente al pericolo.educatedguess ha scritto:
Dimmi te se ti sembra normale?
Il discorso è molto più articolato e contenente sfumature che non so se valga la pena provare ad approfondire perché potrebbe essere mal interpretato. Proviamo a prendere solo qualche aspetto e vediamo se riusciamo ad andare più in profondità. Premetto che ciò che dico è solo un mio pensiero, come tale opinabile, ma si basa semplicemente sull'esperienza e sulla conoscenza del comportamento "umano" in generale. Una "norma", uno standard, frutto delle esperienze precedenti o altro, rappresentano la tua guida per operare in modo "safe" su un volo di linea. Tutti devono, o dovrebbero, attenersi a fare ciò che è previsto nei modi e nei tempi previsti. I fattori che ruotano intorno ad un volo di linea non sono, però, standard...e quindi le persone che operano all'interno, mettono del loro, consapevoli del farlo, per condurre in sicurezza quel volo e permettere che tutti gli aspetti non standard siano all'interno di un'area di sicurezza. Non siamo robot, per fortuna, e una SOP o una norma scritta su un manuale operativo, non possono tenere in considerazione tutti gli aspetti "non standard". È fondamentale conoscere gli standard...perché quando decidi di allontanarti dallo standard lo fai sapendolo...e questo ti accende quell'attenzione in più proprio perché sai che hai scelto un percorso diverso. È doveroso tenere presente che ciò che si deve fare o non fare a bordo è frutto di esperienze pregresse...adesso penso che tutte le check list degli aerei di linea, con fuoco a bordo, abbiano sì la procedura per capire dove sia, di che natura e le relative procedure per eliminarlo o limitarlo, ma il tutto dopo LAND AS SOON AS POSSIBILE...e mentre uno corre verso terra l'altro prova a fare quello che potrebbe bloccare il problema. Prima no...prima non c'era scritta questa cosa, a mio avviso, banale. Se qualcuno non avesse scelto di stare in holding e non si fosse carbonizzato in aria, non avrebbero scritto "intanto atterra". Loro, però, avevano applicato ciò che, sulla carta, avrebbero dovuto applicare. Quindi non dimentichiamoci mai che , norme o meno, abbiamo un cervello in grado di decidere...che siamo lì perché qualcuno ci ritiene idonei a farlo. Quando sulla normativa leggi "dopo TOT ore di riposo" l'equipaggio può riprendere servizio, mi sta bene ma...io sono un persona e non è detto che arrivato al tempo presunto sufficiente sia sotto le coperte e addormentato. E tieni presente che questo non accade una volta, come la ragazza in cockpit, ma quotidianamente nel rispetto delle norme. Anche in questo caso, però, sono io che devo decidere se sono riposato a sufficienza...e ti assicuro che non è semplice...soprattutto perché non dai cosa affronterai nei voli successivi. Torniamo all'accesso in cockpit...Tutti conosciamo il perché sia ora regolamentato. Ci possono anche essere deroghe a riguardo. Se la show girl fosse stata autorizzata, loro avrebbero fatto le stesse cose che hanno fatto con tutti i buchini di gruviera che vuoi, ma a posto secondo la norma. Noi, senza autorizzazione, possiamo portare piloti del gruppo ma non piloti di altre compagnie. A livello di "sicurezza" è però la stessa cosa. Non potrei portare una assistente di volo in cockpit fuori servizio però se la stessa persona fosse in servizio potrebbe stare lì con noi e sedersi. Un anno fa abbiamo portato una signora in cockpit, come regalo, per le nozze d'argento....tutto autorizzato. Un' altra volta abbiamo portato un funzionario dell'ENAC che non era lì per ispezione e non era neanche un ispettore...ma è arrivata una mail dalla compagnia dicendo di farlo entrare. È un gioco di "responsabilità"...a cui ti attieni, tenendo presente che in qualsiasi momento, con qualsiasi autorizzazione, se non lo ritieni opportuno fai uscire o non accetti la persona in cockpit. Come ricordava Sigmet nessun incidente per una "figa" in cockpit...e , ti assicuro, ne sono passate negli anni. Quindi...se parliamo di una violazione di una norma, ok, c'è stata...ciò non implica un pericolo per quel volo...e, per me, da pilota, la differenza è abissale. Opero quotidianamente in modo "sfumato" per far partire un aereo in orario, perché Fiumicino è diventato un inferno Dantesco e devo occuparmi personalmente, in modo non standard, che tutto venga fatto in sicurezza. Ti dirò anche una curiosità...quello che spesso "uccide" è la routine...questo si sa perfettamente. L'elemento non normale, e non parlo della showgirl in cockpit, ma in generale, non è detto che operi in modo contrario alla sicurezza, proprio perché ti smuove dalla routine costringendoti , consapevole di farlo, a porre maggiore attenzioni sugli aspetti "salienti". Non so se eri già qua ma c'era stata una discussione, con un pilota, su quando mangiare il pasto a bordo...dalla sua non aveva molta elasticità e questo si estendeva su ogni operazione, per cui in un'altra discussione ipotetica avrebbe fatto morire il comandante riattaccando in una low visibility perché non è previsto che la faccia il FO (pur sapendo cosa fare). Ecco...la mia posizione .... è fondamentale sapere tutto ciò che si deve fare o non si deve fare, consapevole del perché e dei diversi impatti operativi che comporta discostarsi dalla cosa scritta perché immersi in una realtà diversa e piu dinamica. È giusto che ognuno sia responsabile per le proprie scelte, quelle scritte e quelle non scritte. È ovvio che il silent cockpit a Londra ha una necessità superiore di Lamezia Terme...è ovvio che qualcuno non possa farti una lista di dove puoi parlare e quando, ma è altrettanto ovvio che due piloti capiscano quando possono parlare, mangiare o prendersi un attimo di riposo, in modo coordinato, senza che qualcuno lo scriva.educatedguess ha scritto: No Lampo. Il problema è che passate ore a parlare di sicurezza e rispetto delle regolamentazioni e poi vengono dimenticate alla bisogna. La regolamentazione FAA sul cockpit sterile mi sembra chiara:requires pilots to refrain from non essential activities during critical phases of flight. Da quel che ho letto è stata creata a seguito di incidenti dove l equipaggio era distratto in non essential conversation. Qui c era una tipa che blaterava durante la checklist pre decollo e due piloti compiacenti. Il problema non è che si sia venuto a sapere ma che sia stato fatto.
bravo. Mi hai preceduto, lo avrei scritto anch'io... dietro a 'sti "inchini" c'è una serie di fatti, anche di carattere pubblicitario; una sorta di "messaggio subliminale" rivolto a chi vede dalla costa per invogliarlo a farsi una crociera. E l'idea dell'inchino NON parte verosimilmente dai Comandanti...flyingbrandon ha scritto:No. E non penso che Schettino abbia fatto l'inchino per la Moldava.educatedguess ha scritto:
Il fatto che schettino abbia alterato il percorso anche per fare lo sborone con la moldava invece non ti fa pensare al fatto che la presenza della f*** in cockpit possa in qualche modo alterare le normali condizioni di volo?
Ciao!
Il punto è proprio che, paradossalmente, le pressioni arrivano proprio dalle compagnie. Pressioni che, ovviamente, non prevedono che arrivi a fare una cagata....allora io le tollero serenamente nella misura in cui mi riconosci la capacità di discernere e capire quando si può fare qualcosa di "ammorbidito"...pur sapendo che ti prendi personalmente in toto la responsabilità. La consapevolezza di ciò che stai facendo, nello standard e al di fuori dello standard, è ciò che ti mette in sicurezza. Non è che sei fai una cagata, anche se te l'ha chiesto la compagnia o previsto da una norma, allora hai fatto bene...aetio57 ha scritto: bravo. Mi hai preceduto, lo avrei scritto anch'io... dietro a 'sti "inchini" c'è una serie di fatti, anche di carattere pubblicitario; una sorta di "messaggio subliminale" rivolto a chi vede dalla costa per invogliarlo a fare una crociera. E l'idea dell'inchino NON parte dai Comandanti...
Tu chiedi ad un qualsiasi pilota perché non prende, in ogni volo, una persona in cockpit...io penso che la risposta sia unanime o quasi...e non è perché aumenta il pericolo ma perché rischi di perdere il lavoro. Quindi, accettare la presenza esterna, non allinea niente di per sé, se non la possibilità di accorciare la tua carriera...educatedguess ha scritto: Come dice Sardinian, un buchetto, piccolo si allinea nell istante in cui accetti una presenza esterna in cockpit. E visto che non è un aereo e un volo privato ma ci sono passeggeri a bordo forse è il caso di evitare nel dubbio. Non credi?
certamente, ma quoto anche il tuo post successivoflyingbrandon ha scritto:Il punto è proprio che, paradossalmente, le pressioni arrivano proprio dalle compagnie. Pressioni che, ovviamente, non prevedono che arrivi a fare una cagata....allora io le tollero serenamente nella misura in cui mi riconosci la capacità di discernere e capire quando si può fare qualcosa di "ammorbidito"...pur sapendo che ti prendi personalmente in toto la responsabilità. La consapevolezza di ciò che stai facendo, nello standard e al di fuori dello standard, è ciò che ti mette in sicurezza. Non è che sei fai una cagata, anche se te l'ha chiesto la compagnia o previsto da una norma, allora hai fatto bene...aetio57 ha scritto: bravo. Mi hai preceduto, lo avrei scritto anch'io... dietro a 'sti "inchini" c'è una serie di fatti, anche di carattere pubblicitario; una sorta di "messaggio subliminale" rivolto a chi vede dalla costa per invogliarlo a fare una crociera. E l'idea dell'inchino NON parte dai Comandanti...![]()
Ciao!
con la variante "Quindi, NON accettare di fare gli inchini (per le ragioni viste sopra), non allinea niente di per sé, se non la possibilità assai realistica di accorciare la tua carriera... "Tu chiedi ad un qualsiasi pilota perché non prende, in ogni volo, una persona in cockpit...io penso che la risposta sia unanime o quasi...e non è perché aumenta il pericolo ma perché rischi di perdere il lavoro. Quindi, accettare la presenza esterna, non allinea niente di per sé, se non la possibilità di accorciare la tua carriera...
Ciao!
No. L'inchino lo facevano in molti, era una consuetudine con Figa (come dici tu...) in plancia o senza. Quindi e' dimostrato che la root cause non e' stata la moldava .educatedguess ha scritto:
Il fatto che schettino abbia alterato il percorso anche per fare lo sborone con la moldava invece non ti fa pensare al fatto che la presenza della f*** in cockpit possa in qualche modo alterare le normali condizioni di volo?
Se un pilota di linea puo' essere distratto da un pelo di f..a vuol dire che potrebbe distrarsi anche per le nuvole l'FMS . il panorama, i rumori , gli avvisi ottici e sonori, l'ATC, gli AAVV, etc. etc . Probabilmente uno cosi' non arriverebbe a fare il pilota.educatedguess ha scritto: L elemento esterno c è, in più è figa e gli uomini non sono famosi per essere propriamente intelligenti di fronte al profumo di donna![]()
Hai fatto solo il primo copiaincolla che ti e' capitato o sai dirmi quali sono questi incidenti?educatedguess ha scritto: La regolamentazione FAA sul cockpit sterile mi sembra chiara:requires pilots to refrain from non essential activities during critical phases of flight. Da quel che ho letto è stata creata a seguito di incidenti dove l equipaggio era distratto in non essential conversation..
Corretto, Comandante!!sigmet ha scritto: Per ultimo, prima di continuare a parlare a sproposito di buchi e di fette di formaggio sarebbe meglio specificare prima il dominio , la failure e il pattern di riferimento.