Raccomandazione EASA su modelli Airbus
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Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
Se ho capito bene il 26 febbraio 2015 EASA emette una direttiva estendendo agli Airbus A318/19/20/21 i criteri prudenziali di limitazione del carico dinamico che portarono a un incidente il 12 novembre 2001 su un altro modello?
Ha impiegato questa entità temporale per concludere che criteri costruttivi di massima e filosofia di trasmissione degli input di comando sono affini? Spero che l'indagine sia partita dopo qualche inconveniente sulla famiglia specifica di modelli.
Ha impiegato questa entità temporale per concludere che criteri costruttivi di massima e filosofia di trasmissione degli input di comando sono affini? Spero che l'indagine sia partita dopo qualche inconveniente sulla famiglia specifica di modelli.
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Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
Non lo so ma penso che A300 e A320family siano proprio diversi essendoci anche l'fbw di mezzo, ci vorrebbe FAS..Valerio Ricciardi ha scritto:Se ho capito bene il 26 febbraio 2015 EASA emette una direttiva estendendo agli Airbus A318/19/20/21 i criteri prudenziali di limitazione del carico dinamico che portarono a un incidente il 12 novembre 2001 su un altro modello?
Ha impiegato questa entità temporale per concludere che criteri costruttivi di massima e filosofia di trasmissione degli input di comando sono affini? Spero che l'indagine sia partita dopo qualche inconveniente sulla famiglia specifica di modelli.
- musicaldoc
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Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
Ne avevamo scritto qui
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.ph ... &sk=t&sd=a
Continuo a rimanere perplesso a sapere che bastano "due pompate" dei pedali a staccare l'elemento fondamentale per l'aereo.... come se bastassero due virate in poppa sbagliate con mare grosso e vento 8 a far saltare la deriva di una barca
FAS... rincuorami please....
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.ph ... &sk=t&sd=a
Continuo a rimanere perplesso a sapere che bastano "due pompate" dei pedali a staccare l'elemento fondamentale per l'aereo.... come se bastassero due virate in poppa sbagliate con mare grosso e vento 8 a far saltare la deriva di una barca

FAS... rincuorami please....
- flyingbrandon
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Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
musicaldoc ha scritto:Ne avevamo scritto qui
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.ph ... &sk=t&sd=a
Continuo a rimanere perplesso a sapere che bastano "due pompate" dei pedali a staccare l'elemento fondamentale per l'aereo.... come se bastassero due virate in poppa sbagliate con mare grosso e vento 8 a far saltare la deriva di una barca![]()
FAS... rincuorami please....
Non bastano due pompate ma poi...rassicurati lo stesso...perché è come se ti dicessi che quando sei in autostrada lanciato , non avendo uno sterzo limiter, sarebbe meglio non girare il volante tutto da una parte e poi tutto dall'altra. Non l'hai mai fatto, per ovvi motivi, anche senza avere un sistema che non ti permette di girare tutto lo sterzo. L'utilizzo dei pedali è, oltre che a terra, solo vicino a terra per eventuale decrab...sei comunque a bassa velocità e ben lontano dai limiti.
Ciao!
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- musicaldoc
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Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
Ciao flyingbrandon, sì avevi cercato di rassicurarmi anche l'altra volta
... è chiaro che è una sorta di provocazione la mia...
insomma, mi domando, fatto salvo che niente resiste a manovre incongrue, mi pare ovvio che, utilizzando una terminologia tanto amata dai medici, la connessione della deriva è un bel "locus minoris resistentiae" che non mi sarei aspettato di vedere, considerando quanto flettono le ali continuamente senza staccarsi.
Mi dirai... le ali sono più lunghe, hanno un modulo elastico minore, probabilmente (immagino) sono soggette normalmente a momenti minori di quelli che si esercitano su un timone, ma mi aspetterei comunque che lo stress meccanico che ne determini il distacco debba essere ben più reiterato nel tempo e non (per quel che ho capito) soggetto a criticità acuta in un breve periodo temporale anche nei normali limiti operativi.
Chiaro che si staccano anche le ali se cabri violentemente alla Vd a meno che, credo, non sia su uno Stuka o non so quale altro aereo militare o acrobatico.
Il discorso sullo sterzo non lo condivido molto, perchè ti ribalti e finisci tra le margherite ma non si staccano le ruote e in barca anche scendendo da un'onda ciclopica non stacchi il timone se "stimoni" a destra e a manca a vanvera, caviti e non funziona ma non si stacca (di regola).
La prima barca che avevano comperato usata i miei zii si era fatta un 360 gradi infilandosi di prua nel cavo di un'onda nel Golfo del Leone ma era ritornata a casa integra con tutto l'equipaggio (legato alle life lines).
A meno che non ci siano ancora lacune conoscitive sulla resistenza dei materiali compositi o che altro utilizzati, mi sorprende assolutamente che le migliori menti ingegneristiche in circolazione, che sono in grado di creare meraviglie volanti tenendo in considerazione limiti strutturali e utilizzando filosofie di protezione a ridondanza multipla, abbiano "sorvolato" su questo locus minoris resistentiae.... non è possibile, non quadra, qualcosa mi sfugge in tutto questo...

insomma, mi domando, fatto salvo che niente resiste a manovre incongrue, mi pare ovvio che, utilizzando una terminologia tanto amata dai medici, la connessione della deriva è un bel "locus minoris resistentiae" che non mi sarei aspettato di vedere, considerando quanto flettono le ali continuamente senza staccarsi.
Mi dirai... le ali sono più lunghe, hanno un modulo elastico minore, probabilmente (immagino) sono soggette normalmente a momenti minori di quelli che si esercitano su un timone, ma mi aspetterei comunque che lo stress meccanico che ne determini il distacco debba essere ben più reiterato nel tempo e non (per quel che ho capito) soggetto a criticità acuta in un breve periodo temporale anche nei normali limiti operativi.
Chiaro che si staccano anche le ali se cabri violentemente alla Vd a meno che, credo, non sia su uno Stuka o non so quale altro aereo militare o acrobatico.
Il discorso sullo sterzo non lo condivido molto, perchè ti ribalti e finisci tra le margherite ma non si staccano le ruote e in barca anche scendendo da un'onda ciclopica non stacchi il timone se "stimoni" a destra e a manca a vanvera, caviti e non funziona ma non si stacca (di regola).
La prima barca che avevano comperato usata i miei zii si era fatta un 360 gradi infilandosi di prua nel cavo di un'onda nel Golfo del Leone ma era ritornata a casa integra con tutto l'equipaggio (legato alle life lines).
A meno che non ci siano ancora lacune conoscitive sulla resistenza dei materiali compositi o che altro utilizzati, mi sorprende assolutamente che le migliori menti ingegneristiche in circolazione, che sono in grado di creare meraviglie volanti tenendo in considerazione limiti strutturali e utilizzando filosofie di protezione a ridondanza multipla, abbiano "sorvolato" su questo locus minoris resistentiae.... non è possibile, non quadra, qualcosa mi sfugge in tutto questo...
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Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
Ciao, mi intrometto in questa discussione interessante, l'esempio della sterzata con il massimo angolo dello sterzo (mai provato e mai proverò
) in autostrada calza a pennello in quanto è vero che non si staccano ne le ruote ne la scatola dello sterzo ma è molto molto probabile che stallonerebbe il pneumatico per evidente limite strutturale con conseguente catastrofe...naturalmente parliamo di mezzi "normali" no racing...non è stata emessa nessuna direttiva di autonavigabilità, ma al corso di guida sicura alla quale ho partecipato a Vallelunga se ne è parlato dei limiti degli pneumatici e dei vari rischi di stallonamento...OT dovrebbe essere obbligatorio per tutti i patentati il corso di guida sicura, pur avendo tanti anni e km di esperienza ho veramente apprezzato tutto il corso..
MARCO

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Ciao
- musicaldoc
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Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
Ok, sì, ci sta, un po' tirato per i capelli per me perchè lo pneumatico non è proprio vincolato al cerchione come una parte meccanica assemblata, ma ci può stare.
La mia perplessità è sulla fase progettuale, o meglio, su quello che ora si immagina della fase progettuale.
Stiamo (sto) parlando di menti eccelse, di Ingegneri punte di diamante che progettano, simulano, riprogettano per anni un liner, non uno sperimentale nel garage di casa, ormai aiutati dall'esperienza del passato (vedi ad esempio finestrini quadrati e rivetti senza foro prefatto....) e da Sw di progettazione e verifica sempre più vicini alla realtà e poi ora mi dite che è normale che si sfasci perché non va usato se non in condizioni particolari?
Per quanto valga la regola "only for professional use" e che quindi un Pilota sa che non va spedalato a casaccio, mi stupisce che, alla luce di quanto scritto riguardo alla progettazione fatta da gente con i controattributi, ora si scopra che è meglio mettere un limitatore.
La storia è piena di esempi di pezze messe a posteriori su progetti zoppicanti, ma sono convinto che ci siano settori dove la certificazione prima della messa in opera sia al di là di ogni dubbio e sono certo che l'aeronautica sia una di questi settori.
Non stiamo parlando del sistema di climatizzazione per quanto importante o dello scarico del wc, è la connessione di un'appendice al corpo senza la quale c'è la catastrofe.... con le infinite ore di progettazione a nessuno è venuto tale dubbio?
Non ci credo, ripeto che per me non quadra, o io non ho alcuna idea di come proceda e di come siano divisi i compiti tra squadre di progettisti, oppure qualcosa non quadra... sidesticks che interpretano l'imput umano e lo tarano alla situazione di volo e poi la "spedalata" è concessa??
Sarete d'accordo che la cosa non quadra e che ci debba essere qualcos'altro sotto tipo materiali che non sono stati all'altezza di quanto immaginato....
La mia perplessità è sulla fase progettuale, o meglio, su quello che ora si immagina della fase progettuale.
Stiamo (sto) parlando di menti eccelse, di Ingegneri punte di diamante che progettano, simulano, riprogettano per anni un liner, non uno sperimentale nel garage di casa, ormai aiutati dall'esperienza del passato (vedi ad esempio finestrini quadrati e rivetti senza foro prefatto....) e da Sw di progettazione e verifica sempre più vicini alla realtà e poi ora mi dite che è normale che si sfasci perché non va usato se non in condizioni particolari?
Per quanto valga la regola "only for professional use" e che quindi un Pilota sa che non va spedalato a casaccio, mi stupisce che, alla luce di quanto scritto riguardo alla progettazione fatta da gente con i controattributi, ora si scopra che è meglio mettere un limitatore.
La storia è piena di esempi di pezze messe a posteriori su progetti zoppicanti, ma sono convinto che ci siano settori dove la certificazione prima della messa in opera sia al di là di ogni dubbio e sono certo che l'aeronautica sia una di questi settori.
Non stiamo parlando del sistema di climatizzazione per quanto importante o dello scarico del wc, è la connessione di un'appendice al corpo senza la quale c'è la catastrofe.... con le infinite ore di progettazione a nessuno è venuto tale dubbio?
Non ci credo, ripeto che per me non quadra, o io non ho alcuna idea di come proceda e di come siano divisi i compiti tra squadre di progettisti, oppure qualcosa non quadra... sidesticks che interpretano l'imput umano e lo tarano alla situazione di volo e poi la "spedalata" è concessa??
Sarete d'accordo che la cosa non quadra e che ci debba essere qualcos'altro sotto tipo materiali che non sono stati all'altezza di quanto immaginato....
- flyingbrandon
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- Iscritto il: 23 febbraio 2006, 9:40
Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
Ti sfugge che tutto, e di più, è pensato per l'operatività della macchina. L'esempio che ti ho fatto del volante a piena velocità non era dal punto di vista strutturale ma operativo. Non lo faresti mai perché ti ammazzi...dovesse anche tenerti la struttura. I liner sono certificati per pochi g...perché non devono tirare 9g agganciando il localizzatore. Evidentemente , ora, hanno deciso di rendere ancora più efficace il sistema a protezione del carico sulla,deriva. Il bollettino non dice che se dai una spedalata parte la coda e, si suppone che un pilota professionista non vada in giro a spedalare. A me, personalmente, che ci sia un limite sulla mia spedalata in modo da non passare il carico limite è ininfluente...ho sempre pilotato aerei anche senza protezioni particolari e non ho mai disintegrato la struttura. Sul 737 sebbene non ci fosse un limite al bank non ho mai rischiato un tonneaux. Non so se mi spiego.musicaldoc ha scritto:
A meno che non ci siano ancora lacune conoscitive sulla resistenza dei materiali compositi o che altro utilizzati, mi sorprende assolutamente che le migliori menti ingegneristiche in circolazione, che sono in grado di creare meraviglie volanti tenendo in considerazione limiti strutturali e utilizzando filosofie di protezione a ridondanza multipla, abbiano "sorvolato" su questo locus minoris resistentiae.... non è possibile, non quadra, qualcosa mi sfugge in tutto questo...

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- flyingbrandon
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Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
Purtroppo non è possibile rendere un corso di guida di quel tipo obbligatorio...e non è neanche fattibile che le scuola guida si adeguino ad un programma strutturato in quel modo. È un discorso analogo al fare un corso di acrobazia aerea ai piloti. Il vero dramma è che se chiedi a chiunque "come sai guidare?" ti risponderà "bene"...confondendo, magari, prudenza con capacità di guida...o altri aspetti ormai gestiti dall'elettronica e non dalla sua sensibilità. Per chi è appassionato o ci tiene a "sentire" un mezzo è quasi naturale approfondire la propria tecnica in qualche modo...ma alla maggior parte non interessa....e si vede...MRC13 ha scritto:OT dovrebbe essere obbligatorio per tutti i patentati il corso di guida sicura, pur avendo tanti anni e km di esperienza ho veramente apprezzato tutto il corso..
MARCO


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- musicaldoc
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Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
flyingbrandon ha scritto: (...) sebbene non ci fosse un limite al bank non ho mai rischiato un tonneaux. Non so se mi spiego.![]()
Ciao!



- flyingbrandon
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Re: Raccomandazione EASA su modelli Airbus
Eh...io da ubriaco non sai quanti giri riesca a fare....musicaldoc ha scritto:flyingbrandon ha scritto: (...) sebbene non ci fosse un limite al bank non ho mai rischiato un tonneaux. Non so se mi spiego.![]()
Ciao!![]()
..... Denzel Washington in Flight però ci è riuscito anche da ubriaco


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