Mal d'aria all'atterraggio
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Mal d'aria all'atterraggio
Faccio 4/5 voli intercontinentali l'anno e mi capita talvolta di soffrire un po' l'atterraggio del segmento lungo, es. Il Parigi - LA all'atterraggio a LAX.
Mi capita soprattutto andando da est a ovest e su voli principalmente lunghi, dalle 10 ore in su. Questa sensazione di malessere prescinde dall'incontro di una turbolenza significativa e passa del tutto già in rullaggio per non ripresentarsi più nemmeno quando dopo poche ore devo riprendere un'altro volo interno.
Il fatto e che io non soffro l'aereo, non ho paura di volare nel modo più assoluto, non sono agitato n'è altro all'idea di atterrare quindi penso che si tratti di un malessere innescato da elementi fisici contingenti, magari al fatto di essere stato 12 ore nella stessa posizione, o dal non aver bevuto abbastanza, ecc. ecc.
Mi incuriosisce questa cosa, capita anche a qualcuno di voi?
Mi capita soprattutto andando da est a ovest e su voli principalmente lunghi, dalle 10 ore in su. Questa sensazione di malessere prescinde dall'incontro di una turbolenza significativa e passa del tutto già in rullaggio per non ripresentarsi più nemmeno quando dopo poche ore devo riprendere un'altro volo interno.
Il fatto e che io non soffro l'aereo, non ho paura di volare nel modo più assoluto, non sono agitato n'è altro all'idea di atterrare quindi penso che si tratti di un malessere innescato da elementi fisici contingenti, magari al fatto di essere stato 12 ore nella stessa posizione, o dal non aver bevuto abbastanza, ecc. ecc.
Mi incuriosisce questa cosa, capita anche a qualcuno di voi?
Massimo
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
Parlane con un medico, non vorrei che fosse un inizio di "DVT", o "sindrome da classe economica", cioè una predisposizione alle flebiti, a trombosi profonde nelle vene delle gambe.
Magari un accumulo di sangue nelle gambe potrebbe darti uno scompenso circolatorio facendoti avvertire delle sensazioni "strane" a livello del cervello.
Se così fosse, camminare lungo il corridoio e indossare apposte calze può essere una soluzione.
Ma, ripeto, prima di tutto parlane con un medico.
Magari un accumulo di sangue nelle gambe potrebbe darti uno scompenso circolatorio facendoti avvertire delle sensazioni "strane" a livello del cervello.
Se così fosse, camminare lungo il corridoio e indossare apposte calze può essere una soluzione.
Ma, ripeto, prima di tutto parlane con un medico.
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
Si proverò anche a parlarne con un medico, ma mi capita abbastanza di rado (tipo un volo su 4) ma quello che mi incuriosisce non è la frequenza degli episodi ma la costanza delle circostanze, l'ultima volta (e la prima quest'anno) e stato qualche giorno fa all'arrivo a Lax e viaggiavo in premium economy in un posto davanti alle uscite di sicurezza quindi relativamente comodo.
Provo anche a riprendere un'aspirinetta ma la dvt non mi era proprio venuta in mente, pensavo più ad una disidratazione (bevo troppo poco in volo).
Provo anche a riprendere un'aspirinetta ma la dvt non mi era proprio venuta in mente, pensavo più ad una disidratazione (bevo troppo poco in volo).
Massimo
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
1 bicchiere d'acqua ogni ora di volo.Maxge ha scritto:Si proverò anche a parlarne con un medico, ma mi capita abbastanza di rado (tipo un volo su 4) ma quello che mi incuriosisce non è la frequenza degli episodi ma la costanza delle circostanze, l'ultima volta (e la prima quest'anno) e stato qualche giorno fa all'arrivo a Lax e viaggiavo in premium economy in un posto davanti alle uscite di sicurezza quindi relativamente comodo.
Provo anche a riprendere un'aspirinetta ma la dvt non mi era proprio venuta in mente, pensavo più ad una disidratazione (bevo troppo poco in volo).
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
Già, sono ben sotto a quanto dovrei...1 bicchiere d'acqua ogni ora di volo.

Massimo
- Vultur
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
@ Maxge
Ma tu per "sensazione di malessere" che intendi?
Ma tu per "sensazione di malessere" che intendi?
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
Intendo un accenno di classico "mal d''aria" che non arriva all'epilogo e nemmeno è debilitante nel senso che posso continuare a guardare un film o addirittura a leggere ma è abbastanza fastidioso da desiderare che l'aereo,atterri, poi appena atterrato già prima di arrivare al terminal e' completamente passato.
Massimo
- la franci
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
Non può essere legato a quello che mangi in volo? A me è capitato due volte con AF... in atterraggio...entrambe le volte su voli lunghi .. poi ho capito che era un colpa del gelato Häagen-Dazs ... infatti la stessa sensazione l'ho avuta a terra mangiando lo stesso gelato tutte le volte che la golosità ha vinto su di me!!!!!
- Vultur
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
Secondo me: cibo, bevande, farmaci, stanchezza, artrosi cervicale, chinetosi, labirinti non "allenati" (come quelli di piloti e marinai), altro.
Se l'aereo perde potenza perchè deve scendere, magari nei tuoi labirinti la decelerazione è percepita come un'inclinazione in avanti della testa, mentre invece la testa è dritta, perchè l'aereo non sta picchiando, ha solo perso potenza. In mancanza di un "conforto" visivo, che corregga gli stimoli dei tuoi labirinti (che ti stanno ingannando perchè ti dicono che il capo è inclinato in avanti mentre non è vero), ti viene nausea, perchè le informazioni dei labirinti (sui movimenti, o meno, del capo) non concordano con ciò che vedi, soprattutto se non puoi guardare fuori cose come il terreno, o l'orizzonte, per "dire" al tuo cervello che no, non sei inclinato in avanti, ma hai semplicemente decelerato. E' come in auto, chi guarda fuori sta meglio, perchè confronta continuamente con gli occhi le informazioni dei labirinti e se necessario, inconsciamente e automaticamente, le corregge grazie alle informazioni visive. Se invece sei impossibilitato a vedere fuori, inizia questa incogruità tra quel che dicono i labirinti e quel che succede veramente all'aereo, per cui non solo puoi avere sensazioni erronee (ti sembra di essere inclinato in avanti mentre non è vero), ma inizi pure ad avere nausea. Un pilota di un F-117 anni fà morì mi pare proprio per questo: di notte e nell'impossibilità di vedere qualcosa fuori, senza stelle e nel buio assoluto tranne gli strumenti, i suoi labirinti lo disorientarono al punto di far perdere quota all'aereo che alla fine si schiantò al suolo, nonostante la strumentazione "fantascientifica" di bordo. Mi sa che può essere molto difficile credere a uno strumento che ti dice una cosa, mentre il tuo corpo te ne sta "urlando" un'altra del tutto diversa e non puoi verificare fuori: "Ma sto picchiando inclinato a sinistra!!!!" E invece no.
Se l'aereo perde potenza perchè deve scendere, magari nei tuoi labirinti la decelerazione è percepita come un'inclinazione in avanti della testa, mentre invece la testa è dritta, perchè l'aereo non sta picchiando, ha solo perso potenza. In mancanza di un "conforto" visivo, che corregga gli stimoli dei tuoi labirinti (che ti stanno ingannando perchè ti dicono che il capo è inclinato in avanti mentre non è vero), ti viene nausea, perchè le informazioni dei labirinti (sui movimenti, o meno, del capo) non concordano con ciò che vedi, soprattutto se non puoi guardare fuori cose come il terreno, o l'orizzonte, per "dire" al tuo cervello che no, non sei inclinato in avanti, ma hai semplicemente decelerato. E' come in auto, chi guarda fuori sta meglio, perchè confronta continuamente con gli occhi le informazioni dei labirinti e se necessario, inconsciamente e automaticamente, le corregge grazie alle informazioni visive. Se invece sei impossibilitato a vedere fuori, inizia questa incogruità tra quel che dicono i labirinti e quel che succede veramente all'aereo, per cui non solo puoi avere sensazioni erronee (ti sembra di essere inclinato in avanti mentre non è vero), ma inizi pure ad avere nausea. Un pilota di un F-117 anni fà morì mi pare proprio per questo: di notte e nell'impossibilità di vedere qualcosa fuori, senza stelle e nel buio assoluto tranne gli strumenti, i suoi labirinti lo disorientarono al punto di far perdere quota all'aereo che alla fine si schiantò al suolo, nonostante la strumentazione "fantascientifica" di bordo. Mi sa che può essere molto difficile credere a uno strumento che ti dice una cosa, mentre il tuo corpo te ne sta "urlando" un'altra del tutto diversa e non puoi verificare fuori: "Ma sto picchiando inclinato a sinistra!!!!" E invece no.
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
@ la franci
Si può essere benissimo anche quello che mangio, qualche tempo fa l'Alitalia dava sempre una specie di pizza arrotolata, un " calzoncino" come spuntino prima dell'atterraggio, non la digerivo mai...
@ vultur, quando capita e solo alla fine di viaggi lunghi e mai in occasione di turbolenze ben peggiori in viaggi brevi, potrebbe quindi certamente essere stanchezza, magari un po' di stress. Sul disorientamento spaziale e vero quello,che dici e l'ho provato e combattuto un paio di volte ma lo escluderei per questa circostanza.
Si può essere benissimo anche quello che mangio, qualche tempo fa l'Alitalia dava sempre una specie di pizza arrotolata, un " calzoncino" come spuntino prima dell'atterraggio, non la digerivo mai...
@ vultur, quando capita e solo alla fine di viaggi lunghi e mai in occasione di turbolenze ben peggiori in viaggi brevi, potrebbe quindi certamente essere stanchezza, magari un po' di stress. Sul disorientamento spaziale e vero quello,che dici e l'ho provato e combattuto un paio di volte ma lo escluderei per questa circostanza.
Massimo
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
Si chiama disorientamento spaziale, volgarmente vertigine.Vultur ha scritto:Un pilota di un F-117 anni fà morì mi pare proprio per questo: di notte e nell'impossibilità di vedere qualcosa fuori, senza stelle e nel buio assoluto tranne gli strumenti, i suoi labirinti lo disorientarono al punto di far perdere quota all'aereo che alla fine si schiantò al suolo, nonostante la strumentazione "fantascientifica" di bordo. Mi sa che può essere molto difficile credere a uno strumento che ti dice una cosa, mentre il tuo corpo te ne sta "urlando" un'altra del tutto diversa e non puoi verificare fuori: "Ma sto picchiando inclinato a sinistra!!!!" E invece no.
Non conosco l'episodio di cui parli, ma nel caso fosse andata così vuole dire che il sistema di selezione ed addestramento della Usaf fa acqua da tutte le parti!
In vertigine ci sono andato un sacco di volte, ma è ovvio che ti "attacchi" agli strumenti, per quanto il tuo corpo possa "urlare".
Mi ricordo la mia prima navigazione di coppia notturna al Reparto; il Maresciallo Luciano Castelletti, leader della coppia, mi fece fare tutta la navigazione in coppia (stretta, "mordendo l'ala") facendo larghi tonneaux a botte. Io non ne ero cosciente ovviamente, dovevo mantenere la posizione guardando solo l'aereo del leader illuminato dalla mia strobe a "flash"... mi girava tutto, sudavo, volevo vomitare, sono stato malissimo... a terra gli ho detto di quanto ero stato male e lui mi rispose: "Scemo, l'abbiamo fatta tutta a tonneaux! Bravo, non hai mai perso la posizione, dopo di questo tutto ti sembrerà facile in coppia..."
Addestramento, addestramento, addestramento...
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
REF: TRECCANILampo 13 ha scritto:Si chiama disorientamento spaziale, volgarmente vertigine.
"la vertigine è accompagnata da una serie di segni e sintomi specifici, come disequilibrio, nistagmo oculare e disorientamento spaziale, nonché da sintomi non specifici come confusione, disagio, insicurezza, debolezza, ansia, nausea e vomito."
Ne deduco che il disorientamento spaziale è un sintomo specifico indotto dalla vertigine….
Per saperne di più vi invito a far riferimento all’articolo di Pasquale Preziosa.
http://www.aeronautica.difesa.it/editor ... 0-2013.pdf
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
- sigmet
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
(Cit Jovsnotti...)
(Cit Jovsnotti...)
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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Re: Mal d'aria all'atterraggio
La vertigine è quella cosa che, quando ne hai una in lista, comincia il passapaperino per vedere chi se la prende...sigmet ha scritto:la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
(Cit Jovsnotti...)
