Krill83 ha scritto:
Brandon. Aiutami a centrare il discorso. Credo che sia vero. Io non ho paura dell'aereo o di volare.  Non capisco
Il discorso è vasto perché può comprendere diversi elementi. Il tuo vissuto e il tuo percepito chiariscono le "cause" ma l'elemento di base è l'utilizzo del proprio cervello...in particolare dei propri pensieri...e dell'incapacità, non specifica del tuo caso, di gestire le emozioni....dove per "gestire" non intendo affatto reprimere o negare, ma al contrario, la capacità di viverti qualsiasi emozione , e il suo senso, senza andare in "tilt". Siamo abituati , nella nostra cultura, a coltivare quel l'intelligenza logico matematica (QI) e a lasciare totalmente inesplorata quel l'intelligenza che prende il nome di Intelligenza Emotiva...che, guarda un po', tra studi recenti e meno recenti pare essere proprio quella che ti permette di vivere "bene" e, spesso, sorpassare anche negli aspetti pratici persone con una intelligenza logico matematica ben superiore. Il che è anche piuttosto intuitivo. Detto ciò...la cosa importante è non utilizzare metodi e strumenti di una applicandoli come se fossero "legge" all'altra. Quelli che negano o reprimono una paura, perché tutto sommato così è stato insegnato, non possono far altro che stare male...quelli che si lasciano sopraffare dai pensieri e perdono il contatto con la realtà non possono fare altro che star male anche loro. La famosa "consapevolezza" di cui abbiamo parlato in altri post rappresenta anche quella forma di distacco che ti permette di analizzare la situazione come se stessi guardando un tuo conflitto dall'esterno...e trovare la situazione migliore. Il concetto di "controllo", di cui anche tu sembri un suddito, spesso provoca conflitti molto pesanti...così come il voler con forza negare un qualcosa che sta accadendo non fa altro che rafforzarla. Ti faccio un esempio "no....non devo aver paura...no non succede niente...no perché devo rovinarmi così..." Ti appaiono come pensieri fatti in chiavi "positiva" per farti coraggio...invece sono una cacata colossale. Neghi a te stesso qualcosa che stai provando...il che non fa altro che amplificare quello che stai provando. Se tu neghi all'interlocutore, te stesso nel caso, una evidenza...l'altro non può fare altro che urlare ancora di più il suo disagio. E  questo è un primo aspetto. Un altro aspetto fondamentale è che , di fatto, stai a perdere del tempo pensando a ciò che non vuoi pensare...e questo pensiero diventa una "fissa". Se ti metti a pensare che non devi pensare a qualcosa la pensi. Banale no? Altro aspetto ancora...quella famosa "presunzione" di sapere. Ti faccio proprio l'esempio recente...prima non importava cosa dicessero gli "esperti"...per te rimaneva un fatto rilevante, straordinario di pericolosità...e vuoi sapere la cosa "automatica" che denota che anche dopo è rimasto così? Il pilota era proprio un gran manico. Non te l'ho detto lì per lì perché preferivo gioissi della tua esperienza e tutt'ora non lo dico con alcun particolare obbiettivo se non quello di farti riflettere di come "emotivamente" l'esperienza non fosse dovuta a tua ignoranza ma automaticamente tu l'abbia scaricata sulla bravura del pilota(traduzione per l'inconscio...i c***i c'erano ma per fortuna la davanti c'era uno con le palli fumanti). Intendiamoci...il commento fa piacere così come la stima per il professionista ma...tu non sei in grado di capire se uno sia o meno un gran manico. Un pilota incapace di atterrare con un vento frontale non è un pilota. sono altri gli elementi che stanno dietro la bravura di un pilota. L'esperienza , in generale, può essere l'aver vissuto qualcosa senza averne colto niente, e io non la chiamo neanche esperienza, oppure può essere un qualcosa di illuminante per capire che si stava sbagliando (o facendo la cosa giusta). Altra normalità, che non è normale, è rimanere intrappolato in un pensiero non reale. L'ansia è SEMPRE dovuta ad un pensiero che ci lascia senza una risposta , perché di fatto non esiste, sul futuro. È parte della vita...non avrai mai le risposte o certezze riguardo qualcosa. Dai per scontato di tornare a casa stasera dopo il lavoro....scontato non lo è. Dai per scontato di risvegliarti domani mattina e fare questo e quello che avevi pianificato...magari non ti svegli. Si sì ok toccati i maroni ma è così la vita...quindi il voler "programmare" e stare sempre avanti non è funzionale su tutto...anzi...su ben poche cose. Tutte le volte che si evidenzia questo limite in questo tipo di pensiero scatta l'ansia...che è una risposta del tutto normale perché va in conflitto con ciò che è la vita. Anche i piloti prima di ogni decollo "pensano" e si rinfrescano su cosa fare nel caso piantasse un motore in quel posto, con quel tempo, con quel peso etc. etc. Ma poi il pensiero torna al presente e a quello che stanno facendo...ad esempio decollare. Ti immagini uno scenario ma non fai un decollo dando piede per raddrizzare l'aereo che in realtà è dritto, dando il mayday e riatterando mentre i motori stanno perfettamente funzionando. Tu e i tuoi pensieri si...rimani intrappolato e vivi, emotivamente, come se quel pensiero fosse la realtà. Quindi neghi, gli dai forza e poi ne rimani intrappolato e agisci come se così fosse....tipo "ok non parto, mollo tutto". Capisci cosa intendo? Ogni aspetto del tuo pensiero , dall'origine alla conclusione è incernierato a dei tuoi schemi fissi di pensiero che in altri ambiti ti hanno aiutato oppure ti hanno detto che così si fa e punto. Il discorso potrebbe andare avanti perché, come ti ho detto, è vasto...ma per vivere bene il punto è che devi buttare al vento tutto ciò che ti è stato insegnato o che hai preso come "legge" e vedere di volta in volta cosa possa essere più "efficace" in quella situazione. Per fare questo devi anche fottertene di quello che gli altri pensino di te...perché se hai un'immagine da mantenere, devi mantenere degli schemi comportamentali che confermino quell'immagine...ma anche questo crea conflitto...perché non sei un'immagine. Ogni conflitto che crei si manifesta...può essere ansia...può essere disagio...può essere malattia...e più ti leghi al concetto che ti ha portato lì...più la situazione peggiora.
Ciao!