Non voglio neppure immaginare l'ipotesi ad esempio dopo un RTO e l'inizio di fiamme dai carrelli coi freni surriscaldati (solo per citare una eventualità gravissima ma di norma ragionevolmente gestibile attuando tutte le procedure previste) gli AAVV doversi occupare di far evacuare tutti i pax compreso lui... se iniziasse a riempirsi di fumo la cabina e ci fosse una somma urgenza, quanti ci rimetterebbero la vita ad iniziare da qualche AV robusto e di animo generoso?
Negargli l'accesso ad un normale volo di linea mi pare una dimostrazione di serietà, non insensibilità verso la sua condizione di disabile di fatto. Trovo anche sgradevole il modo con cui la madre si pone: quando lo ha partorito quanto pesava? Quanti anni ha impiegato ad ingozzarsi per diventare in quel modo quella povera creatura? Cosa ha fatto la madre per affrontare il gravissimo problema psicologico che era a monte di un'alimentazione compulsiva?
http://video.ilmessaggero.it/societu00e ... 28808.html
Non mi sembra un episodio di discriminazione...
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- Valerio Ricciardi
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Non mi sembra un episodio di discriminazione...
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
Re: Non mi sembra un episodio di discriminazione...
Assurdo.. oramai è passato il concetto che volare è un diritto inalienabile per chiunque..
Dubito che quel ragazzo possa sedersi perfino in una poltrona di First.. non parliamo poi di accedervi , anche senza carrozzina i corridoi di bordo sarebbero troppo stretti..
Dubito che quel ragazzo possa sedersi perfino in una poltrona di First.. non parliamo poi di accedervi , anche senza carrozzina i corridoi di bordo sarebbero troppo stretti..