Questa è la parte migliore del tuo ottimo intervento!worf359 ha scritto:ah nel frattempo ho avuto pure il tempo di cazziare un altro pax che stava riprendendo la scena col telefonino.
I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
- musicaldoc
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
Per quel che mi riguarda, un intervento molto interessante Lampo.Lampo 13 ha scritto:Io ho una "esperienza" che ormai ha compiuto 26 anni![]()
(....)
Se dopo un attimo si ottiene ciò che si chiede il bambino impartirà "ordini" brevi ed efficaci, se si resiste per 5 minuti, la volta prossima si dovrà piangere per 6 minuti, se la si ottiene dopo 10 minuti saranno pronti 15 minuti di capricci...
(....)
poi abbiamo capito che si prendeva i capelli ed ancora non sapeva lasciarli andare, se li tirava, sentiva dolore e piangeva... li ho tagliati corti, corti ed il problema è sparito.
(....)
Poi cominciano a crescere ed allora cominciano i capricci, si deve combattere con la frustrazione:
prendo in mano un giocattolo e lo lancio per terra, che divertente se mamma lo raccoglie e me lo ridà per rifarlo da capo mille volte!
(....)
Questa è stata la mia esperienza e mia figlia, anche se con mille altri errori da parte mia e di mia moglie, è cresciuta piuttosto bene, almeno così mi sembra.
Il passo sui capelli tirati è un aneddoto che sottolinea quanto sia importante lo spirito di osservazione anche nel "mestiere" del genitore
Per il resto io sono e rimango un convinto pavloviano e penso che buona parte del comportamento animale sia il risultato di come si siano interconnesse, in seguito all'adattamento come riflesso ad uno stimolo, le cellule nervose deputate al controllo dell'organismo.
Senza scendere nel complessissimo campo della classificazione tassonomica scientifica di cui non sono esperto e che è comunque wikipediabile, sono convinto che qualunque appartenente al Regno Animale che abbia una forma di "integrazione" corticale sia educabile se non affetto da patologie.
Ogni essere vivente Animale ha per nascita un suo proprio carattere, è indiscutibile, corrisponde alla struttura di base dell'organo di controllo di quel particolare esponente del Regno.
Conoscenti amanti delle Classi degli Insetti e di quella degli Aracnidi, mi dicono che nell'ambito della stessa Specie, anzi addirittura "cucciolata", ci sono quelli più tranquilli e quelli più mordaci, nonostante abbiano soltanto, per così dire, un controllo comportamentale del tipo azione-reazione.
Salendo nella scala evolutiva, salendo nella complessità del cervello, ci troviamo a confrontare con quella meraviglia dell'evoluzione che è la neocorteccia (semplificando).
Molti di voi sicuramente lo sanno, in non lo sapevo e ne sono rimasto ad occhi sgranati, un semplice corvo ha la capacità associativa di un bambino di 5 anni
Salendo nella filogenesi, arriviamo a noi che siamo la massima espressione dell'efficienza della neocorteccia.
Grazie ad essa mettiamo un "tappo" a quelli che sono gli istinti acritici del paleo-encefalo, il nostro cervello emotivo, è lei che possiamo educare in modo pavloviano.
Io amo dire (l'avrò già scritto...) che se impari ad aprire una porta non lo dimentichi più, la connessione neuronale che comporta la sua apertura rimarrà scolpita nella memoria (se non viene lesionata quell'area) e al massimo potrai imparerai che è meglio non aprirla perchè dietro c'è un ragno mordace
Insomma, fedele al mio credo organismico che rifugge da "seghe mentali" su spiegazioni comportamentali non spiegabili come adattamento (sempre comunque parlando di fisiologia e non di patologia), sono fermamente convinto che un figlio è il risultato di quello che vive nei primi anni in casa.
Scrivo in casa proprio perchè può avere i migliori genitori, ma se sono purtroppo costretti a lavorare ambedue tutto il giorno e i figlio lo cresce la nonna o peggio la tata che lo viziano, nulla potranno per evitare che impari ad aprire le famose porte, visto che lo vedranno poche ore rispetto a quelle che vive a contatto con altri.
Se invece sono gli stessi genitori che, come scrive a mio modo di vedere giustamente Lampo, cedono ai suoi tranelli e gli creano il riflesso pavloviano sbagliato, oppure hanno loro stessi dei problemi comportamentali, oppure per semplice pigrizia non lo guidano durante la maturazione di quei circa 100 miliardi di neuroni, allora non potranno che fare mea culpa e gli altri sopportare il bimbo dell'aereo del thread (con il beneficio del dubbio non conoscendolo).
Due esempi qualunque per concludere, vissuti personalmente, due specie differenti, cane e uomo (PS.... cos'è questa mania di etichettare la gravissima piaga dei delitti femminili come "femminicidi"? Cos'è, il DDT? Esistono forse i maschicidi? Accidenti a questo terrore di far la figura di non essere politically correct
1. Cane che abbaiava istericamente sotto casa mia da un quarto d'ora, mi affaccio ed era una signora fema che stava tranquillamente scrivendo al cellulare noncurante del cane al guinzaglio al suo fianco che abbaiava ad un altro su un balcone... ovviamente dopo aver verificato per un paio di minuti che la scena fosse esatta, ho latrato anch'io alla scribacchina
2. Sopra di me abita una coppia "apparentemente" tranquilla... una figlia di 6 mesi che piange ininterrottamente per ore e non appena viene portata sul pianerottolo e sull'ascensore diventa un impianto voce che nemmeno Vasco Rossi si sogna.
Seconda figlia di 5 anni circa che si mette alla pianola e ossessivamente suona le stesse due note a martello per sequenze di quarti d'ora.
In occasione di problemi condominiali, scopro che la madre ha evidenti problemi di compulsione per alcune cose.
Non c'è niente da fare, ha ragione Lampo, in genere anche i figli con sviluppo fisiologico sono per me specchio dei genitori per un semplice motivo di adattamento.
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
Interessantissamo intervento. Ora comincio a capire perchè le mie due gatte sono diventate le padrone, a rotazione fra di loro, della mia sdraio preferita, del mio impianto stereo, dellla mia metà del letto, della mia poltrona del PC, dei ritmi di provision del mangime, delle porte aperte o chiuse ecc ecc.
Comunque concordo anche io, però le gatte sono un tale surrogato che chissenefrega se la fanno da padrone!
Voi non avete idea di quello che significa quando una delle due, la mia preferita, la mattina mentre guardo le prime notizie in TV seduto al tavolo con il primo caffé mi si avvicina lentamente sul tavolo e mi mette il muso davanti alla bocca per il primo bacetto della giornata!
Comunque concordo anche io, però le gatte sono un tale surrogato che chissenefrega se la fanno da padrone!
Voi non avete idea di quello che significa quando una delle due, la mia preferita, la mattina mentre guardo le prime notizie in TV seduto al tavolo con il primo caffé mi si avvicina lentamente sul tavolo e mi mette il muso davanti alla bocca per il primo bacetto della giornata!
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
Non hai idea di quante volte mi è venuto di comportami in cotal guisa!musicaldoc ha scritto: 1. Cane che abbaiava istericamente sotto casa mia da un quarto d'ora, mi affaccio ed era una signora fema che stava tranquillamente scrivendo al cellulare noncurante del cane al guinzaglio al suo fianco che abbaiava ad un altro su un balcone... ovviamente dopo aver verificato per un paio di minuti che la scena fosse esatta, ho latrato anch'io alla scribacchina![]()
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
intervento in questo complesso argomento (da spostare, credo, in 4C) ... perché mi tocca da vicino da 3 anni....
ho studiato, letto, chiesto alle colleghe educatrici, ascoltato e vissuto.... eppure fare il genitore resta il mestiere più difficile... soprattutto adesso che si sono fatte avanti tutte quelle teorie più o meno validate che lasciano alla "consapevolezza" del bambino la possibilità di determinare i tempi e i modi dell'apprendimento...
io sono Rottermaier... non cedo di una virgola se ritengo che il mio intervento sia "nel giusto" .... ma sono anche quella che si lascia corrompere facilmente... si alcune cose....
poi ci sono i "NO" che valgono all'interno della propria casa che sono le "regole" di convivenza che vigono nella nostra famiglia tipo "mangiare seduta al tavolo con le posate"; "togliersi le scarpe quando si entra" etc etc... il bambino è capace di comprendere che i nonni viziano... dai nonni si guarda la TV mentre si mangia e si cammina scalzi.... ma, comprendere la gioia delle coccole dei nonni e la diversità delle relazioni per loro e8un valore aggiunto!
l'elastico si può tirare più o meno a seconda del l'intuito del genitore e della reazione del bambino... il bambino piccolo non è in grado però, di comprendere il significato di un evento eccezionale... quindi... se quel gelato viene dato anche solo 2 volte prima di pranzo per lui diventa consuetudine... quindi, non solo è meglio avere regole ben precise per evitare i capricci... le rete confortano il bambino che sa in che direzione deve muoversi!
ma.... questo... è solo il mio metodo di insegnamento... quello che ho scelto per mia figlia....
però... anche la teoria che un neonato lasciato piangere chiuso in una stanza capisca come funziona il mondo non aiuta il neonato stesso....
è verissimo! se lasci piangere un bambino... piangerà sempre meno... fino a non piangere proprio!
Bhe... ma il neonato esprime i suoi bisogni col pianto... dalla fame (che per il neonato è rappresentata da malessere e dolori) alla paura; al bisogno di rassicurazione.... se la mamma non soddisfa il bisogno espresso dal pianto il bimbo, che non è scemo ma è solo piccolo, smetterà di piangere perché il messaggio che recepisce è "il mio pianto non serve a nulla... non è ascoltato da nessuno... risparmio le energie... smetto di piangere..." adesso.... si dovrebbe non assecondare il capriccio garantendo la certezza al Bimbo della presenza materna.... DIFFICILE? assolutamente sì....
...
ma non esistono libretti di istruzione per ogni bambino????
per il resto, Lampo, quoto quasi tutto ciò che hai detto!!!!!!!
ho studiato, letto, chiesto alle colleghe educatrici, ascoltato e vissuto.... eppure fare il genitore resta il mestiere più difficile... soprattutto adesso che si sono fatte avanti tutte quelle teorie più o meno validate che lasciano alla "consapevolezza" del bambino la possibilità di determinare i tempi e i modi dell'apprendimento...
io sono Rottermaier... non cedo di una virgola se ritengo che il mio intervento sia "nel giusto" .... ma sono anche quella che si lascia corrompere facilmente... si alcune cose....
questa è la parte più difficile... mi hanno detto, ed ho fatto mio questo metodo, che il bambino deve conoscere i "no" inderogabili! poche regole alle quali, però, non esiste MAI una possibilità di sgarrare! con MAI intendo che queste regole devono valere in assoluto in tutti gli ambiti... per esempio "sedersi in macchina sul seggiolino con la cintura allacciata" ; "dare la mano ad un adulto per attraversare la strada" e via dicendo....Maxx ha scritto:Condivido moltissime delle cose che scrivete. Quello che trovo più complesso da decidere, però, è capire quando poter dire di sì. Cioè stabilire quanto la corda può essere elastica, quanto si possa tirare e fin dove.
poi ci sono i "NO" che valgono all'interno della propria casa che sono le "regole" di convivenza che vigono nella nostra famiglia tipo "mangiare seduta al tavolo con le posate"; "togliersi le scarpe quando si entra" etc etc... il bambino è capace di comprendere che i nonni viziano... dai nonni si guarda la TV mentre si mangia e si cammina scalzi.... ma, comprendere la gioia delle coccole dei nonni e la diversità delle relazioni per loro e8un valore aggiunto!
l'elastico si può tirare più o meno a seconda del l'intuito del genitore e della reazione del bambino... il bambino piccolo non è in grado però, di comprendere il significato di un evento eccezionale... quindi... se quel gelato viene dato anche solo 2 volte prima di pranzo per lui diventa consuetudine... quindi, non solo è meglio avere regole ben precise per evitare i capricci... le rete confortano il bambino che sa in che direzione deve muoversi!
ma.... questo... è solo il mio metodo di insegnamento... quello che ho scelto per mia figlia....
assolutamente d'accordo con questo metodo di insegnamento.... purtroppo... però, tale metodo è faticoso... è molto più facile concedere e rinunciare ad essere i primi educatori... è questo il motivo per cui molto genitori adesso si nascondono dietro gli innovativi metodi "montessoriani" o "reggioemiliani" o via discorrendo pensando anche che tutta la società dovrebbe sottoporsi ai capricci dei propri figli... per cui entri al supermercato e vedi quelli che schiacciano i panini con le dita e li rimettono sullo scaffare; vai al ristorante e il cameriere inciampa nel bambino che stava sperimentando le piastrelle; vai in aereo e perdi la coincidenza perché il pargolo che sperimenta le cinture di sicurezza non vuole allacciare la sua....robygun82 ha scritto:I bambini son come vietcong.. lavorano nell'ombra.. studiano il nemico.. attaccano ai fianchi..
Oggi il limite è 10?
Domani frigneranno e strepiteranno per arrivare ad 11..
Questo è fuor dubbio Lampo!!!!Lampo 13 ha scritto:Io ho una "esperienza" che ormai ha compiuto 26 anni![]()
Il pianto dei bambini ha varie caratteristiche, oltre ad essere perfettamente riconoscibile (specie dalle mamme che ci vivono in simbiosi)
però... anche la teoria che un neonato lasciato piangere chiuso in una stanza capisca come funziona il mondo non aiuta il neonato stesso....
è verissimo! se lasci piangere un bambino... piangerà sempre meno... fino a non piangere proprio!
Bhe... ma il neonato esprime i suoi bisogni col pianto... dalla fame (che per il neonato è rappresentata da malessere e dolori) alla paura; al bisogno di rassicurazione.... se la mamma non soddisfa il bisogno espresso dal pianto il bimbo, che non è scemo ma è solo piccolo, smetterà di piangere perché il messaggio che recepisce è "il mio pianto non serve a nulla... non è ascoltato da nessuno... risparmio le energie... smetto di piangere..." adesso.... si dovrebbe non assecondare il capriccio garantendo la certezza al Bimbo della presenza materna.... DIFFICILE? assolutamente sì....
...
ma non esistono libretti di istruzione per ogni bambino????
per il resto, Lampo, quoto quasi tutto ciò che hai detto!!!!!!!
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
Forse ti è sfuggita questa parte del mio post:la franci ha scritto:Questo è fuor dubbio Lampo!!!!Lampo 13 ha scritto:Io ho una "esperienza" che ormai ha compiuto 26 anni![]()
Il pianto dei bambini ha varie caratteristiche, oltre ad essere perfettamente riconoscibile (specie dalle mamme che ci vivono in simbiosi)
però... anche la teoria che un neonato lasciato piangere chiuso in una stanza capisca come funziona il mondo non aiuta il neonato stesso....
è verissimo! se lasci piangere un bambino... piangerà sempre meno... fino a non piangere proprio!
per il resto, Lampo, quoto quasi tutto ciò che hai detto!!!!!!!
E qui si viene al punto: perché il bambino piange?
Se è sporco piange perché gli brucia il c**o, vorrei vedere voi quanto piangereste avvolti nella m***a!
Se ha fame è perché per lui è una sofferenza, quanti mariti protestano perché la cena non è in tavola?
Se ha la schiuma nello stomaco sente un forte dolore, quante donne si lamentano per i dolori mestruali?
Se è solo da troppo tempo si sente perso, brutta sensazione, forse la peggiore...
Se ha sonno si sente isterico e non riesce a lasciarsi andare al sonno.
- la franci
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
no no... non mi era sfuggito! per quello ho detto che "quotavo" il resto del messaggio...
...
stavo rispondendo in generale alla teoria del lasciar piangere il bambino citata in qualche messaggio prima!!°
ho "mischiato un po' su" per comodità
...
stavo rispondendo in generale alla teoria del lasciar piangere il bambino citata in qualche messaggio prima!!°
ho "mischiato un po' su" per comodità
-
anonymous12345
Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
Credo che il "lasciarlo piangere finché si stufa" sia applicabile solo da un'età in cui già è in grado di interagire col mondo ..
Con un puffo di 6 mesi direi di no..
Con uno di 3 anni magari si.. ( il puffo della mia amica ne aveva 4 nell'episodio raccontato più su)..
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Con uno di 3 anni magari si.. ( il puffo della mia amica ne aveva 4 nell'episodio raccontato più su)..
- Maxx
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
Michele sa che se mi chiede qualsiasi cosa piagnucolando o lagnandosi io non lo ascolto. Se lo fa, glie lo ricordo. Se ha qualcosa da dirmi o da chiederemi lo deve fare parlando con chiarezza, tranquillità, scandendo le parole e premettendo "desidererei farle presente la seguente problematica, signore"!!robygun82 ha scritto:Credo che il "lasciarlo piangere finché si stufa" sia applicabile solo da un'età in cui già è in grado di interagire col mondo ..
Con un puffo di 6 mesi direi di no..
Con uno di 3 anni magari si.. ( il puffo della mia amica ne aveva 4 nell'episodio raccontato più su)..
- Guren
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
mio figlio è in fase diciamo critica... ha 16 mesi e non sa ancora parlare (vivendo in un ambiente dove sente 4/5 lingue diverse - cinese, cantonese, dialetto locale di mia moglie, italiano e inglese - è comprensibile) e da qualche settimana ha iniziato la fase dei capricci... per qualsiasi cosa si butta a terra e piange salvo poi vedere che non sortisce effetti di sorta e rialzarsi dopo pochi secondi.

Ciao, Marco
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In tutta la sua vita,
quante volte puo' riuscire un uomo
a fermare le lacrime di una donna?
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
In pratica tuo figlio parlerà le lingue che parlano 4 miliardi di persone nel mondo! Gli mancano i dialetti africani e lo spagnolo e poi è a posto. E questo senza manco grande sforzo!
- la franci
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Re: I capricci di un bambino ritardano un atterraggio
tieni duro.... poi passa... è la fase dei "terribili 2" !!! io la lasciavo lì dov'era e ogni tanto le dicevo "ti è passata?" ... dura sempre meno fino a scomparire!Guren ha scritto: da qualche settimana ha iniziato la fase dei capricci... per qualsiasi cosa si butta a terra e piange salvo poi vedere che non sortisce effetti di sorta e rialzarsi dopo pochi secondi.