Pilotare un Caccia

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davide86
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da davide86 »

In effetti :alien: ma per un uso privato i seggiolini eiettabili non devono essere disinseriti ? Non ho mai sentito di un addestramento fuori dall ambito militare per i seggiolini
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Lampo 13
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Lampo 13 »

davide86 ha scritto:In effetti :alien: ma per un uso privato i seggiolini eiettabili non devono essere disinseriti ? Non ho mai sentito di un addestramento fuori dall ambito militare per i seggiolini
L'addestramento per i "seggiolini" erano ridicoli, fatti con un seggiolino montato su una rotaia, con una carica invece delle tre reali e senza i 12 razzi...
Un addestramento reale avrebbe comportato un alto rateo di incidenti, meglio usarli nel momento del bisogno
e... come va, va... allego foto dello "addestramento". (non sono io in foto).
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HDbullet
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da HDbullet »

A proposito di MB339, ho trovato questo bell´articolo:

http://www.ilvolo.it/Approfondimenti/MB%20339.pdf

Molto interessante, specialmente la descrizione dettagliata di un volo di test.
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JT8D
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da JT8D »

sigmet ha scritto:Il 339 ha una tendenza all’autorotazione in certe condizioni e ricordo almeno tre incidenti legati a questo problema tra cui quello di Genova in cui perse la vita il figlio di un nostro collega.
Questo è anche quello che sapevo io. Più che stabilizzarsi in vite e non uscirne, il 339 ha sofferto di un problema di tendenza all'autorotazione (condizione per cui la macchina entra in una rotazione attorno all'asse di rollio che in alcuni casi, invece di autoestinguersi, può diventare non controllabile). Come giustamente già specificato questo fatto ha causato anche incidenti gravi.

Sigmet, ti risulta che in seguito a questi incidenti siano stati posti in essere dei correttivi aerodinamici sulle ali per diminuire questa tendenza ?

Paolo
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Zulu2
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Zulu2 »

Dipende...da come si usa la parola "caccia".

Tecnicamente la caccia (la "chasse") propriamente detta è costituita dai velivoli intercettori (F104, Tornado ADV, EFA...solo per citare gli esempi nazionali più recenti); talvolta il termine viene utilizzato per indicare tutti i velivoli jet militari.

Quindi, ad essere "pignoli" l'MB339 non è un caccia, ma un addestratore; tuttavia, ai fini del semplice riferirsi a velivoli jet militari a medio-alta prestazione potrebbe, a mio parere, entrare, solo per una chiacchierata, nella categoria dei "caccia".
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Lampo 13
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Lampo 13 »

JT8D ha scritto:
sigmet ha scritto:Il 339 ha una tendenza all’autorotazione in certe condizioni e ricordo almeno tre incidenti legati a questo problema tra cui quello di Genova in cui perse la vita il figlio di un nostro collega.
Questo è anche quello che sapevo io. Più che stabilizzarsi in vite e non uscirne, il 339 ha sofferto di un problema di tendenza all'autorotazione (condizione per cui la macchina entra in una rotazione attorno all'asse di rollio che in alcuni casi, invece di autoestinguersi, può diventare non controllabile). Come giustamente già specificato questo fatto ha causato anche incidenti gravi.

Sigmet, ti risulta che in seguito a questi incidenti siano stati posti in essere dei correttivi aerodinamici sulle ali per diminuire questa tendenza ?

Paolo
Questo era un grosso problema per l'F-104, se ben ricordo c'era una limitazione a non più di 3 tonneaux consecutivi sull'asse e con una velocità inferiore a qualcosa come 270°al secondo, altrimenti si poteva
mettere di "traverso".
Mi stupisce che, come per il 104 che aveva un rapporto tra la massa rotante del motore e quella della fusoliera decisamente più alta di quella del 339, potesse essere un problema anche per il 339.
L'incidente a cui mi riferivo io, vite stabilizzata, aereo precipitato, allievo deceduto e Istruttore salvo per un vero miracolo, era spiegato con un problema di alcuni velivoli forse un po' a "banana"...
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da FAS »

JT8D ha scritto:
sigmet ha scritto:Il 339 ha una tendenza all’autorotazione in certe condizioni e ricordo almeno tre incidenti legati a questo problema tra cui quello di Genova in cui perse la vita il figlio di un nostro collega.
Questo è anche quello che sapevo io. Più che stabilizzarsi in vite e non uscirne, il 339 ha sofferto di un problema di tendenza all'autorotazione (condizione per cui la macchina entra in una rotazione attorno all'asse di rollio che in alcuni casi, invece di autoestinguersi, può diventare non controllabile). Come giustamente già specificato questo fatto ha causato anche incidenti gravi.

Sigmet, ti risulta che in seguito a questi incidenti siano stati posti in essere dei correttivi aerodinamici sulle ali per diminuire questa tendenza ?

Paolo
Lampo 13 ha scritto: …… altrimenti si poteva mettere di "traverso".
……era spiegato con un problema di alcuni velivoli forse un po' a "banana"...
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Scusate ci tenevo a separare le finezze tecniche tipiche da sperimentatore FT al debriefing con le vostre meno tecniche ed appariscenti affermazioni.

Ref alla progettazione per Spin. Questa caratteristica delle piattaforma 26 e 39 erano frutto di una delle prime tecniche analitiche per il calcolo di equilibrio da condizioni da spin e quindi delle masse rotanti.
Dico con orgoglio che Aermacchi fu una delle prime aziende che sviluppo questa speciale abilità di calcolo che favorí anche lo sviluppo di un vero e proprio sistema di test analitico e supportato da galleria del vento verticale.
Il target era quello di avere come dice Paolo una determinata stabilità allo spin e di studiare le tecniche di recupero dallo spin.

Ovviamente come per diverse piattaforme simili si è estremizzata una caratteristica favorevolmente a discapito di altre. Non entro nei dettagli perché sono cose confidenziali dal punto di vista industriale, ma mi preve ricordare che gli studi sul 39 e le capacità dell’ingegneria Aermacchi hanno poi dato le basi per lo sviluppo di Tornado e Tifone.

Comunque in generale i risultati dei test analitici e di galleria del vento danno indicazioni importanti ma anche dei limiti.
I modelli usati devono avere la cosiddetta similarità dinamica, massa e inerzia per una precisa posizione del centro di gravità. Quindi i risultati sono validi solo in un determinato contesto, basta poi sulla piattaforma reale una variazione dovuta ad equipaggiamento particolare e qualsiasi per cambiare le caratteristiche delle masse e quindi le inerzie e quindi i risultati dei test non sono più validi nella realtà. Allo stesso tempo i risultati dei test non danno idea delle influenze delle forze aerodinamiche e dei momenti di inerzia e giroscopici sulle caratteristiche di ricovero. L’interpretazione dei dati può a volte essere fuorviante e limitante se considerati determinati inviluppi di volo.
Quando lo spin non è più stabile non ci sono chiare indicazioni della sua caratteristica e quindi la manovra di recupero non può essere identificata.

In sostanza una precisa caratteristica voluta è diventata in determinate circostanze una condizione di azzardo.
Spero di aver dato le informazioni necessarie a comprendere la questione dal punto di vista tecnico che a mio avviso non è un deficit ma una limitazione (nota).
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da FAS »

Zulu2 ha scritto: a mio parere, entrare, solo per una chiacchierata, nella categoria dei "caccia".
si da bar.....

:wink:
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Vultur »

Per chi ha qualche milione di dollari, qualche anno fà giravano Mig-29 e Su-27.
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Valerio Ricciardi »

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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da JT8D »

FAS ha scritto:
JT8D ha scritto:
sigmet ha scritto:Il 339 ha una tendenza all’autorotazione in certe condizioni e ricordo almeno tre incidenti legati a questo problema tra cui quello di Genova in cui perse la vita il figlio di un nostro collega.
Questo è anche quello che sapevo io. Più che stabilizzarsi in vite e non uscirne, il 339 ha sofferto di un problema di tendenza all'autorotazione (condizione per cui la macchina entra in una rotazione attorno all'asse di rollio che in alcuni casi, invece di autoestinguersi, può diventare non controllabile). Come giustamente già specificato questo fatto ha causato anche incidenti gravi.

Sigmet, ti risulta che in seguito a questi incidenti siano stati posti in essere dei correttivi aerodinamici sulle ali per diminuire questa tendenza ?

Paolo
Lampo 13 ha scritto: …… altrimenti si poteva mettere di "traverso".
……era spiegato con un problema di alcuni velivoli forse un po' a "banana"...
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Ref alla progettazione per Spin. Questa caratteristica delle piattaforma 26 e 39 erano frutto di una delle prime tecniche analitiche per il calcolo di equilibrio da condizioni da spin e quindi delle masse rotanti.
Dico con orgoglio che Aermacchi fu una delle prime aziende che sviluppo questa speciale abilità di calcolo che favorí anche lo sviluppo di un vero e proprio sistema di test analitico e supportato da galleria del vento verticale.
Il target era quello di avere come dice Paolo una determinata stabilità allo spin e di studiare le tecniche di recupero dallo spin.

Ovviamente come per diverse piattaforme simili si è estremizzata una caratteristica favorevolmente a discapito di altre. Non entro nei dettagli perché sono cose confidenziali dal punto di vista industriale, ma mi preve ricordare che gli studi sul 39 e le capacità dell’ingegneria Aermacchi hanno poi dato le basi per lo sviluppo di Tornado e Tifone.

Comunque in generale i risultati dei test analitici e di galleria del vento danno indicazioni importanti ma anche dei limiti.
I modelli usati devono avere la cosiddetta similarità dinamica, massa e inerzia per una precisa posizione del centro di gravità. Quindi i risultati sono validi solo in un determinato contesto, basta poi sulla piattaforma reale una variazione dovuta ad equipaggiamento particolare e qualsiasi per cambiare le caratteristiche delle masse e quindi le inerzie e quindi i risultati dei test non sono più validi nella realtà. Allo stesso tempo i risultati dei test non danno idea delle influenze delle forze aerodinamiche e dei momenti di inerzia e giroscopici sulle caratteristiche di ricovero. L’interpretazione dei dati può a volte essere fuorviante e limitante se considerati determinati inviluppi di volo.
Quando lo spin non è più stabile non ci sono chiare indicazioni della sua caratteristica e quindi la manovra di recupero non può essere identificata.

In sostanza una precisa caratteristica voluta è diventata in determinate circostanze una condizione di azzardo.
Spero di aver dato le informazioni necessarie a comprendere la questione dal punto di vista tecnico che a mio avviso non è un deficit ma una limitazione (nota).
Grazie FAS per l'ottima e easuriente spiegazione :wink: :D !!

Paolo
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Lampo 13 »

Pilotare un caccia...
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da spiridione »

Però, la Gina era davvero tanto bella.... ! [smilie=hot over you.gif]
Spiridione.


Ho volato su un MD80 così vecchio, che sulla porta di una toilette c'era scritto ORVILLE
e sulla porta dell'altra WILBUR....




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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Lampo 13 »

Per il mio gusto la PAN sul G-91 è rimasta insuperata.
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da spiridione »

Lampo 13 ha scritto:Per il mio gusto la PAN sul G-91 è rimasta insuperata.
Ero decisamente molto piccolo :mrgreen: (estate 1979, avevo neanche 6 anni...) ma uno dei miei ricordi più vividi del tempo è una esibizione delle Frecce sopra l'aeroMorto di Fenosu. Mi ci aveva portato il mio papà.

Il leader era il Ten. Col. Gallus, di Selargius (CA) , ma c'erano anche altri sardi, in formazione.

Sicuramente Boscolo (oristanese di chiare origini venete, ce ne sono tanti, specie ad Arborea, terra di bonifiche... :wink: ) e, forse, Soddu, futuro e discusso imprenditore nel settore aviatorio.
Spiridione.


Ho volato su un MD80 così vecchio, che sulla porta di una toilette c'era scritto ORVILLE
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Maxx »

Lampo 13 ha scritto:Pilotare un caccia...
E' identificabile il pilota?
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Lampo 13 »

Maxx ha scritto:
Lampo 13 ha scritto:Pilotare un caccia...
E' identificabile il pilota?
Non lo so, è l'incrocio a bassa quota.
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da sigmet »

Maxx ha scritto:
Lampo 13 ha scritto:Pilotare un caccia...
E' identificabile il pilota?

Basta sapere l'anno in cui e' stata scattata e vedere chi era il 1°gregario di sx.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Lampo 13 »

sigmet ha scritto:
Maxx ha scritto:
Lampo 13 ha scritto:Pilotare un caccia...
E' identificabile il pilota?

Basta sapere l'anno in cui e' stata scattata e vedere chi era il 1°gregario di sx.
La foto non è mia e non c'è scritto nulla.
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Maxx »

Lampo 13 ha scritto:
sigmet ha scritto:
Maxx ha scritto:
Lampo 13 ha scritto:Pilotare un caccia...
E' identificabile il pilota?

Basta sapere l'anno in cui e' stata scattata e vedere chi era il 1°gregario di sx.
La foto non è mia e non c'è scritto nulla.
Sì intendevo quello. All'epoca c'erano dei piloti che sono rimasti nella memoria degli appassionati, come quelli citati poco sopra!
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Re: Pilotare un Caccia

Messaggio da Maxx »

Lampo 13 ha scritto:
Maxx ha scritto:
Lampo 13 ha scritto:Pilotare un caccia...
E' identificabile il pilota?
Non lo so, è l'incrocio a bassa quota.
Considerato che il G-91 era lungo una decina di metri, parliamo di 4-5 metri dalla pista, almeno apparentemente!!
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