noflyzone ha scritto:
I problemi si risolvono affrontadoli, non rimuginandoci sopra.
E' giusto mettersi in discussione, riflettere su sè stessi, ma dal riflettere alle "seghe mentali" il passo è breve....
Fa effetto detto da te. Hai ragione vanno affrontati...ma sei proprio tu che giorni prima della partenza ti fai seghe mentali...mica io! Riflettere è diverso dalle seghe mentali...e le tue erano seghe mentali e non riflessioni.
noflyzone ha scritto:
Per questo ho preferito salire direttamente sull'aereo senza continuare a analizzare, razionalizzare, capire.
Senza analizzare? Ma tu mica sei andato sereno sull’aereo pesando serenamente ai c***i tuoi. Una virata e già hai la visione catastrofica della morte che ti viene ad abbracciare. Se capisci che non è la virata a darti dei problemi hai possibilità di sfruttare le abilità della tua mente scientifica per altro...così come hai fatto , al contrario, sei proprio rimasto lì a farti seghe mentali. Quindi perché dici che le cose vanno affrontate e non bisogna perdere tempo a riflettere e poi stai lì a farti le seghe mentali? Pensare di cadere mentre non stai cadendo è una sega mentale.
noflyzone ha scritto:
Quindi vuoi dire che la procedura standard di atterraggio è quella?
O che non era autorizzato a scendere ulteriormente di quota dalla torre di controllo, e quindi ha temporaneamente interrotto la discesa dando gas?
Non capisco cosa intendi per “procedura standard ti atterraggio”.
Per interrompere la discesa, livellare, e mantenere la velocità devi necessariamente dare gas. Che fosse la minima della procedura, che fosse la quota a cui sia stato autorizzato...questo non lo si può sapere. Non posso saperlo io se sto seduto dietro...figuriamoci tu!
noflyzone ha scritto:
Conto di farlo prima possibile, ma non capisco perchè i capogiri a terra non dovrebbero azzeccarci più. Pure i giramenti di testa sono mie fantasie? Pure quelle sono somatizzazioni da ansia?
Perché per la tua autodiagnosi, se rileggi ciò che tu stesso hai postato, finito lo stimolo a cui sei soggetto e che ti manda in tilt perché arrivano informazione erronee al cervello, finisce anche il disturbo.
Somatizzazioni da ansia e fantasie sono due cose diverse. La fantasia è che ciò che sostieni esserti accaduto, giramenti di testa e il resto, non sono mai accadute...ma questo non l’ha mai detto nessuno. L’origine psicosomatica di un disturbo non ti fa provare sensazioni diverse da una causa organica. Se hai un giramento di testa perché te la stai facendo sotto dalla paura non è diverso da un giramento di testa dovuto ad una labirintite...dici di avere una formazione scientifica ma non conosci la differenza tra fantasia e origine psicosomatica di un disturbo? Che poi, tra le altre cose, l’origine psicosomatica è spesso concatenata perfino ad un disturbo di origine organica...quindi una cosa non esclude l’altra. Certo è che se volare ti piacesse da matti e soffrissi di giramento di testa divertendoti ciò potrebbe avere una causa prettamente organica. Se ti tremano le gambe per la paura, e hai disturbi tipici di un attacco di panico nell’affrontare ciò che temi di brutto , il sospetto che di organico non ci sia niente ma sia frutto della somatizzazione è statisticamente rilevante...quasi certo!
noflyzone ha scritto:
Non c'entra il mio ego, e non c'entrano nemmeno le geste eroiche. Non sono un aspirante James Dean.
Strano...perché l’Ego c’entra per tutti. La differenza è che c’è chi riconosce che una spinta ad agire in un determinato modo sia frutto dell’Ego e chi no. Compiere festa eroiche non è significativo del fatto che uno si voglia ammazzare. Non hai risposto però se parlavi di un’idea o l’hai fatto...di andare in pista e accettare di trovarti il piantone dello sterzo nel torace o meno. Perché sai...dai divano anche io posso accettare determinate cose...poi quando le stai affrontando o sai che concretamente potresti affrontarle il discorso cambia.
noflyzone ha scritto:
Per quanto io qui dentro possa sembrare rompiscatole e presuntuoso, quel che scrivo deriva semplicemente dalla voglia di trovare rapidamente una soluzione....soluzione che finora nessuno sembra aver fornito.
Ma perché tu pensi che uno ti dice fa così così e così ed è tutto ok? Non stiamo parlando di come smontare un iPhone...ma di come smontare le tue certezze erronee a cui tu hai dato un significato “cardine” nella tua vita perché racchiudono altri aspetti. Il rapidamente o meno dipende da te...sempre stato un sostenitore che possa perfino essere immediato...purché si capisca realmente ciò che ci spinge....nel più intimo. Se per te tutto ciò che ti viene detto sono ca**ate...e bla bla bla buru buru...sembri conoscere le cause e tutto ciò che significa...come puoi trovare una soluzione? Quando tutto ciò che si pensa non fornisce la soluzione...o quella non esiste...ma su questi aspetti le innumerevoli persone che hanno cambiato in modo radicale la propria esistenza dimostrano il contrario...oppure proprio dove NON stai cercando la soluzione perché hai deciso che sia un assurdo...si trova la soluzione. Ma la soluzione è tua...non è che ti viene data da qualcuno o qualcosa. È la tua vita!
noflyzone ha scritto:
Nella vita sono una delle persone più tranquille, modeste e riservate che puoi incontrare. E alla mia pellaccia ci tengo, ovviamente.
Una persona tranquilla , anzi delle più tranquille che io possa trovare, ma ansiosa, mi manca...mi manca davvero. Tendo più a pensare che le altre ansie tu le possa considerare “normali” perché ti limitano ma non ti impediscono di vivere qualcosa. Lo vivi molto più difficilmente ma lo vivi.
noflyzone ha scritto:
Io credo che c'entri invece il fatto che sedendo al volante hai comunque la sensazione di poter controllare il mezzo, che sei tu a decidere se rallentare o dare gas, oltre al fatto che conosci bene il mezzo: per quanto un'auto possa essere sofisiticata e tecnolgicamente evoluta, le leggi fisiche che ne regolano il moto sono sempre quelle. Le stesse di una Panda.
Dentro un aereo invece sei totalmente in balia di altri (pilota, copilota, equipaggio) e di altro (vento, pioggia, condizioni atmosferiche generali) senza che tu possa fare nulla.
La sensazione di controllo è una falsa illusione. Più ti porti al limite, come la tua idea prevede, più ti avvicini a scoprire la falsità del controllo. Il punto è che chi cerca di avere il controllo è , di fatto, insicuro di fondo. Se ti senti “adeguato” alla vita...non ti preoccupi di cosa potresti o non potresti fare...non ti generi alcuna ansia...sai che se dovesse capitare qualcosa la affronterai. Quindi già la ricerca di controllo è insicurezza...così come la gelosia è insicurezza. Così come l’idea di affidarti a delle persone esperte è sintomo di serenità e consapevolezza. È tipico dell’insicuro NON fidarsi...e non voler dipendere al l’operato di qualcuno. Anche questa idea di non voler dipendere dagli altri , tra le altre cose, è una illusione. Dipendi dagli altri in ogni momento della tua vita...parlo a livello di “pericolosità ambientale”. Dipendi da chi ti ha fatto la macchina, chi la controlla periodicamente, chi l’ha pensata, da gli altri 4759 che incontri sulla tua strada, dalla resistenza strutturale di ogni suo componente...da chi ti ha fatto la casa, da chi guida l’autobus, il treno, gli scambi, da quello che ti cammina a fianco , da quello che ti fa da mangiare, da chi ha rifornito il ristorante...possiamo andare avanti all’infinito. È come se tu fossi una qualsiasi cellula di un organismo e dicessi “no...io non voglio dipendere dal resto dell’organismo”....saresti un battere o un organismo monocellulare e forse non ti faresti queste seghe mentali.
In uno dei primi post ti ho chiesto...perché...se fossi tu al posto dei piloti che potresti fare? Perché tu pensi di poter controllare qualcosa , se anche fosse possibile, e gli altri no? Altri che sono costantemente addestrati e controllati. Come potresti tu avere il controllo di una situazione se tu non riesci neanche a controllare te stesso? Quindi se proprio dal controllo vuoi partire...dovresti banalmente riuscire a mantenerlo tu in una situazione NON pericolosa...non ti pare?
noflyzone ha scritto:
Parlavo di "sindrome del topo in gabbia"... Ecco, io credo che quel che mi frega probabilmente è questo.
Certo...ma perché ti frega? Stai sempre sulla superficie....sempre...
noflyzone ha scritto:
Caro Brandon, io sono uno che, vuoi per la formazione scientifica che ho alle spalle, ama essere schietto, sincero, diretto, senza perdersi in giri di parole e in chiacchiere inutili.
Che formazione scientifica hai ? Se si può sapere....
Tu sei qua per trovare qualcosa...se lo trovi inutile che ci fai? Se su un forum non si “parla” rimane ben poco. Se poi è utile o inutile lo stabilirai tu. Ti ribadisco che f a strano leggere dalla persona che non riesce a fare un volo e vive una virata come una condanna a morte...cosa è utile o inutile per volare con serenità o, per lo meno, con una normale emozione che il volare può regalare.
noflyzone ha scritto:
Andiamo dritto al punto, perchè sono settimane che ci giri intorno senza dire apertamente quel che pensi.
Hai le idee confuse però...prima mi dici che sono un bulldozer ...ora che giro intorno e non dico quello che penso...come puoi conciliare questi due aspetti?
noflyzone ha scritto:
Tu credi che la mia paura di volare, il mio panico, siano dovuti a scarsa autostima o al mio modo di percepire la realtà?
Sicuramente al tuo modo di percepire la realtà...e questo penso sia scientificamente provato. Di quanto tu ti stia stimando non posso di certo averne una misura io. Che tu abbia delle insicurezze che non riesci a colmare...sicuramente si.
noflyzone ha scritto:
Pensi che io non mi amo abbastanza, che ho poca fiducia nei miei mezzi, e quindi dovrei intraprendere un percorso psicoterapico per amarmi di più, avere migliore considerazione di me stesso, rapportarmi meglio con gli altri, guardare la vita con occhi nuovi, ecc...ecc...?
Anche il quanto ti ami è una cosa che puoi stabilire solo tu...io non ti conosco neanche. E ciò che vuoi fare tu della tua vita...amare più gli altri o guardare la vita con occhi nuovi...è sempre un qualcosa che riguarda te. Forse ti sfugge che a me, personalmente, che tu voli o stia a terra che tu vomiti di ansia o ridi felicemente, me ne frega relativamente poco...non per cattiveria ma perché non ti conosco neanche. Potrei dirti che sei voli e sei felice sono contento...non perché sia una frase di rito ma perché , in generale, non auguro a nessuno di vivere male. Trovo che volare sia una esperienza così bella che mi piace che altri la condividano ma se non vogliono...io continuo a godere serenamente della mia esperienza. Tu sei venuto qua per capire come affrontare la paura di volare. Io ti ho risposto per quelle che sono le mie esperienze a riguardo. Non fanno per te? Sono tutte ca**ate? Vivi una favola tranne il volo e sei a posto con te stesso rendendoti conto che trai dalla tua vita il massimo che puoi avere? Bene...non mi offendo mica se cancelli ogni mio messaggio. Non sono qua per aiutarti non sono neanche pagato per farlo...condivido e trasmetto una mia passione...tutto qua. Chi vuole parla...chi vuole imbottirsi di barbiturici è liberissimo di farlo. Chi vuole non volare più anche...
Non ti ho mai consigliato una psicoterapia...secondo me ognuno di noi ha la possibilità, in totale autonomia, di evolvere e migliorare la propria vita. Poi se tu vuoi andare da uno psicoterapeuta o meno...sarà una tua scelta. Io di mio , anzi, sostengo che nessuno possa risolvere i problemi degli altri...al massimo può fornire degli spunti, mostrare contraddizioni...e da questi elementi , una persona “aperta” coglie e personalizza il proprio cammino. Tu l’unico elemento aperto che mi sembri avere è la bocca per vomitare...ma , davvero, non devi certamente considerare la tua vita in modo diverso per fare un favore a me!
noflyzone ha scritto:
E se è questo quello che vuoi lasciar intendere, ti dico che sei totalmente fuori strada. Perchè se è vero che in questo momento sono in una fase "down", è altrettanto vero che nei miei primi voli fatti una decina di anni fa ero in una fase assolutamente "up", una delle migliori della mia vita. Quegli anni indimenticabili in cui tutto sembra girare per il meglio e hai una sensazione di libertà assoluta, voglia di fare e quasi di onnipotenza.
Questo non vuol dire niente. Anzi...il down è molto down quando l’up è molto up e non si è capito perché si è “up”. Presente I megalomani? Ecco...sono quelli che fanno i tonfi più grandi di tutti. Tra le altre cose l’Ego cresce proprio a dismisura nei periodi UP...quando ci si sente “fighi da morire”. La vita ci mette poco a ridimensionare questo...sempre che si sappia cogliere...altrimenti poi si tira in ballo la sfiga...gli altri...tutto ciò che ci può essere di avverso ...perché sgonfiare quell’Ego fa male. Dire “non ho capito un c***o”, che è banale, per certi è un insuccesso incredibile e inaccettabile. In realtà è il miglior punto di partenza...ma pochi sanno coglierlo inizialmente...
noflyzone ha scritto:
Un periodo che ricordo ancora con estremo piacere, per vari motivi (relazionali, familiari, lavorativi, amorosi), e nonostante in quel periodo fossi una sorta di scheggia impazzita per quanto ero positivo e solare, atterrando a Milano ho vomitato. Il viaggio di ritorno da Roma l'ho fatto in un costante stato di agitazione.
Come sopra...quando il super uomo incontra paura e difficoltà inizia a pensare di non essere un super uomo...
noflyzone ha scritto:
Quindi torniamo a quel che ti dissi poche settimane fa:
se è vero che in presenza di A si verifica B, deve essere altrettanto vero che in assenza di A non si può verificare B.
Cosa che è stata abbondantemente smentita dalla mia esperienza diretta.
Non ti rimetto la risposta...se vuoi vai a rileggere quello che ho scritto di A e B e del tuo errore “logico”. Il punto è che tutta la tua esperienza fin qui riportata non smentisce il mio pensiero...e mi dimostra tutto tranne l’immagine delle persona più tranquilla del mondo, modesta umile e serena...ma non è che devi smentire. Vivi bene? Hai ragione! Vivi male? Hai torto su qualcosa!
noflyzone ha scritto:
Non ho voglia di spendere soldi e tempo in una lunga, costosa e inutile psicoterapia...
Chi ti ha detto di farlo? Ma permettermi di dirti che il fatto di dire che sia inutile è più che presuntuoso...soprattutto se si vive “angosciati” dall’ansia. Tantissime persone stanno meglio e vivono meglio...non è l’unica strada ma , la tua, al momento, mi sembra quella più inutile che tu possa percorrere. Il pilota cappella...lo psicoterapeuta fa cose inutili...insomma solo tu sai come stare al mondo e quando c’è da allarmarsi o meno...peccato che la vita non ti dia ragione...
noflyzone ha scritto:
In caso contrario, spiegami su cosa dovrei lavorare perchè continuo a non capirti quando parli di "immagine di me e della realtà, il riflesso di ciò che sei o che credi di essere"....
Parla chiaro. Senza peli sulla lingua.
Io parlo sempre chiaro, nel senso di diretto. Se non capisci può essere che io mi sia spiegato male o che tu non ci sia arrivato. Devi lavorare su ciò che tu sostieni essere ca**ate! Trasudi presunzione...riflettere sono seghe mentali...la paura, anzi terrore, di volare non c’entra un c***o con il proprio percepito della vita e dei propri pensieri. Le accelerazioni di un aereo di linea sono terrificanti...una parabolica a 313 KM/H non è un problema anche se ho un disturbo che è solo organico. Non so...dimmi tu chiaramente da dove vuoi iniziare? Se i tuoi pensieri sono questi c’è poco che io possa dirti...se non “auguri”....
Ciao!