
1)
Non sto a sciorinare i numeri di storia, produzione e fatturato della Ford, perché sarebbe ridicolo: li andrei a recuperare sul web, cosa che chiunque può fare individualmente.
Quando Ford nell'89 introdusse sulla Fiesta l'antibloccaggio ALB, sua alternativa economica all'ABS basata su un complesso sistema sostanzialmente elettromeccanico di cinghie masse centrifughe e valvole ad azionamento meccanico, dopo i primi test della stampa fu fortemente criticata in modo piuttosto trasversale, anche dal sottoscritto, ma dopo un po' anche e sopratutto da firme ben più prestigiose che al sottoscritto potevano mangiare la pastasciutta in testa come e quando volevano.
Veniva messa in dubbio l'affidabilità del sistema per la difficoltà di taratura e l'intrinseca minore stabilità e precisione di intervento nel tempo rispetto ad un sistema a controllo elettronico.
La reazione degli uffici stampa, imbeccati dal settore progettazione, fu durissima, io insieme ad altri (persino l'ing. Enrico De Vita, una delle persone più preparate da me mai viste nel settore dell'automotive...) fummo oggetto di smentite pubbliche, alcuni come me (ben meno influente di altri, ma che avevo fatto una prova su strada di 1500 km...) ricevettero anche letteracce, scritte ovviamente con toni formali impeccabili.
Il concetto del tipo "se siete tanto fighi presentate i vostri curriculum" declinato in altro modo.
Io non ricevetti più inviti sino al '96...
Un anno e sei mesi dopo, in sordina l'ALB sparì dai listini, e presto arrivò l'ABS Bosch.
2) Quanto a Fiat, che nel centro ricerche di Orbazzano vanta uno dei centri di eccellenza a livello mondiale, quello in cui è nato il Common Rail cui adesso pian piano si dovrà piegare anche l'orgogliosissimo gruppo VW che col sistema tuttaffatto diverso iniettore pompa sta vedendo il muro in fondo al tunnel prima degli altri, fu oggetto dell'articolo più critico che abbia mai firmato, dedicato all'antiskid montato dalla Uno Turbo, e ad una prova confronto fra le vetturette "pepate" più diffuse e in voga al tempo (Uno Turbo, Peugeot 205 GTI, Renault 5 Turbo, etc).
Io, e il collaudatore professionista (in pista manico ben superiore al mio) che le provammo facemmo un analisi fra la differenza di prestazioni in accelerazione ripresa tenuta laterale su asciutto etc etc e quelle in frenata, specie panic stop, rapportandole ai corrispondenti modelli "familiari" da mamma che porta i figli a scuola. Concludemmo che erano modelli intrinsecamente pericolosi nell'uso reale specie in rapporto al loro target commerciale giovane, perché per ragioni ovviamente di natura fisica, il miglioramento degli spazi di arresto non era assolutamente proporzionale alle migliorate prestazioni velocistiche; ma queste ultime potevano indurre l'aspettativa di una frenata migliorata in proporzione, mentre era migliorata, si, ma in modo non tanto determinante.
Quanto all'antiskid, poi, lo valutammo assolutamente controproducente, a volte allungava gli spazi di arresto in una maniera spaventosa, anche del 30-35%, e quindi il fatto che evitasse il bloccaggio serviva a poco.
Apriti cielo. Lesa maestà. Era mi pare il '90.
Stavolta altro che letteraccia... querela con intimazione di pubblicare smentita con capo coperto di cenere. E invece no, consultiamo avvocato e due ingegneri e andiamo avanti. Consulenti, memoria difensiva adeguata, CTU, test al centro tecnico della motorizzazione di Anagni, alla fine siamo andati a transazione e per me ...ci è uscito un bel carrello Plini&Gigliotti, il costo dell'installazione del gancio di traino, un gommone Mirage 430 Elite e un motore Evinrude 737 da 40 Cv. Ancora li ho, era il 1990.
Fiat, che insegna al mondo a fare motori insieme a Honda, l'antiskid lo ha eliminato, addirittura smontandolo prima della consegna in molti casi, ed è passata anch'essa all'ABS...