
Se questa analisi è corretta, allora essa implica che tutto quanto si è detto in questi anni sugli esuberi dei lavoratori è un falso clamoroso. Non è vero che si può fare a meno di un certo numero di lavoratori, semplicemente è più conveniente per la gestione esternalizzare e precarizzare, una soluzione tuttavia non adottata dai maggiori vettori europei di bandiera, i quali riescono ad avere bilanci floridi senza sfruttare il fattore lavoro. Il contrario di quanto avvenuto in Alitalia, in cui i risparmi sul costo del lavoro non sono andati certo a migliorare i saldi di conto economico ma probabilmente a finanziare taluni differenti eccessi di costo che non si voleva o poteva contenere.
Poi chiaro che per essere più sicuro l'ideale è sceglierti come nel 2001 un AD che fa uno, anzi due se non quasi tre passi indietro sul lungo raggio che era quello più profittevole, rinuncia a destinazioni come Gedda, Bangkok, Pechino, Hong Kong, San Francisco, Los Angeles e si concentra nel breve raggio dove la concorrenza molto più efficiente di te e monomacchina è strarampante... e per risanare le sorti di una compagnia che sul lungo raggio qualcosa profittava si vende tutti gli aerei LR che può...