Allora, siamo su un sito di aviazione, parliamo di personale di volo.
Già dalla seconda metà degli anni ottanta, il mercato del trasporto aereo registrava una continua espansione, che poi avrebbe determinato una forte domanda di personale negli anni a seguire.
I giovani, interessati ad una professione affascinante e prestigiosa, decidono di percorrere la carriera.
In particolare, gli aspiranti piloti si sottopongono ad un duro tirocinio, necessario alla elevata specializzazione loro richiesta.
Gli imprenditori, allettati dai cospicui guadagni che il mercato in espansione offre (a seguito della "liberalizzazione" dei cieli) assumono a più non posso.
I piloti (soffermiamoci su loro), grazie alle assunzioni, hanno un lavoro, uno stipendio sul quale campano e mettono su famiglia.
Gli imprenditori lucrano extraprofitti, che prudentemente portano all'estero o investono qua e là in beni rifugio, sottraendoli, per quanto possano, al fisco.
La conguintura diventa sfavorevole, il mercato mondiale soffre, la domanda cala.
L'imprenditore, che tutto fa tranne abbassare il proprio margine di profitto, si sente libero ed in dovere di abbassare la produzione, mettendo a terra le macchine e licenziando il personale.
Se il mondo ipotizzato dai liberisti funzionasse come loro vogliono far credere, i piloti licenziati troverebbero lavoro dopo pochissimo tempo (disoccupazione frizionale).
Ma, guarda un po', così non è, in quanto il mondo reale non funziona ahimè come sui libri di scuola. Il mercato è in crisi mondiale, le compagnie non assumono e non si intravedono a breve segni di ripresa.
L'imprenditore, nel frattempo, ha ridotto la sua produzione e continua a campare con i pochi voli rimasti ma, all'incirca, mantenendo lo stesso margine di guadagno.
Il pilota, anche a causa dell'elevatissima specializzazione, non trova una alternativa valida.
Senza l'intervento degli ammortizzatori sociali (sacrosanti), l'imprenditore magna. Il pilota, muore (di fame).
Questo è il mercato libero, di cui qualcuno loda l'efficacia e l'efficienza.
Io invece, da ignorante ma persona pensante, dico che il lavoratore è
sempre l'anello debole, ed ha la
necessità di essere tutelato.
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ho parlato di aviazione, eh?
