Tutto perfetto. Guariniello è MOLTO serio, stiamo parlando dell'uomo che contro il 70% dei politici e delle lobby industriali più potenti e intoccabili è riuscito a far condannare i responsabili per le morti da amianto, solo per citare un caso. E' anche una persona di cultura generale (anche scientifica) encomiabile.sardinian aviator ha scritto:Alcune riflessioni:
1. Se il magistrato è il dr. Guariniello, certamente non è uno sprovveduto. Di lui ricordo molte cose buone e, per quanto riguarda l'aviazione, anche molto buon senso quando ci volle veder chiaro nella questione degli aiuti visivi a Caselle e non solo.
2. L'azione penale è obbligatoria, se si riceve una denuncia su un argomento tecnico il minimo che si può fare è nominare un CTU, che sarebbe un consulente tecnico d'ufficio, altrimenti si rischia di sovrapporre l'accertamento dei fatti con la "scienza personale" del giudice, cosa vietata (ma purtroppo largamente praticata).
3. L'iscrizione nel registro degli indagati del comandante è a questo punto un atto dovuto per poter fare gli accertamenti; ciò implica la nomina di un legale, spese, di un CTP (consulente di parte), altre spese, noie, fastidi, preoccupazioni ecc... mentre l'espositore non rischia nulla.
Se "tragedia sfiorata" o "terrore nei cieli" riesce a farti "passare il pezzo" in cronaca meglio che se descrivi una notizia in modo assennato, la colpa forse più che del solito giornalista da due soldi è del Direttore.sardinian aviator ha scritto:4. Che non si possa usare il cellulare o la macchina fotografica durante il decollo va spiegato bene ai passeggeri, che infatti continuano ad usarli, la maggior parte convinti di essere nel giusto.
5. La sola espressione "chiazza di ghiaccio" scritta da un giornalista meriterebbe l'espulsione dall'Ordine. La chiusa dell'articolo è un inno alla paura di volare, che a ben vedere si ricollega bene ad altri post nell'apposito settore del forum. Questa questione andrebbe approfondita meglio, sembrerebbe che metà degli italiani o forse più trovi giusto aver paura e che questa sia un antidoto contro "gli sbagli" dei piloti, che mi pare una visione surreale.
Quella roba insignificante che si vede bene anche in una foto dopo. Avessi dovuto farmici dieci ore sopra la Siberia, forse poco poco avrebbe inquietato anche me. Ma in quel contesto ad occhio mi pare ridicolo come problema.sardinian aviator ha scritto:6. Dalla foto io non capisco quale sarebbe il ghiaccio: colpa mia perché a queste latitudini non capita spesso di vederne; vorrei capire cosa ha visto il passeggero.
...mica detto. Ripeto, Guariniello come tanti altri non son dei burocrati ottusi.sardinian aviator ha scritto:7. La questione si smonterà da sola dopo aver lasciato segni pesanti nella vita e nelle carriere di tanta gente. Il passeggero solerte invece andrà in giro tutto tronfio convinto che gli spetti almeno una laurea honoris causa in ingegneria aeronautica.
C'è anche il caso a consuntivo di una denuncia per procurato allarme. Poi se dimostrata la totale infondatezza il pilota forse potrebbe anche chiedere i danni.
Di certo ha influito la pessima reputazione che ha la Compagnia sul piano organizzativo, negli ultimi anni, e se non ha proposto l'archiviazione tout court è perché non si è fidato non di QUEL caso, ma dell'eventualità che quella spolveratina insignificante su un ala fosse la spia di situazioni magari peggiori che si stavano "stratificando" in una fase incerta a e conflittuale della vita del brand.
Per capirci, livelli di sciatteria del tipo del 737 Ryan a Ciampino, che mi pare un evento di portata ENORME per la sua intrinseca gravità, non certo i danni ai piani di coda.